IL DOLORE VERTEBRALE
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- Claudia Brescia
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1 IL DOLORE VERTEBRALE
2 CAUSE DEL DOLORE VERTEBRALE Le cause che maggiormente incidono sull'origine delle algie vertebrali (80%) sono le posture e i movimenti scorretti. posizioni viziate e movimenti scorretti alterano le curve fisiologiche della colonna provocano elevate pressioni sui dischi intervertebrali.
3 IMPORTANZA DELLE CURVE FISIOLOGICHE La presenza delle curve rachidee aumenta la resistenza della colonna vertebrale alle sollecitazioni di compressione assiale. Le ricerche di bioingegneria hanno dimostrato che: la resistenza di una colonna è uguale al quadrato del numero delle sue curve più uno
4 IMPORTANZA DELLE CURVE FISIOLOGICHE R=N R=N N=0 R=1 N=3 R=10
5 IMPORTANZA DELLE CURVE FISIOLOGICHE Le curve fisiologiche sono pertanto benefiche per la colonna vertebrale poiché le conferiscono una maggiore capacità di ammortizzare le sollecitazioni. È normale avere un certo grado di lordosi e di cifosi non è normale che aumentino non è positivo neppure che si riducano.
6 IMPORTANZA DELLE CURVE FISIOLOGICHE Le moderne attività lavorative costringono ad assumere atteggiamenti che alterano le curve fisiologiche.
7 IMPORTANZA DELLE CURVE FISIOLOGICHE
8 IMPORTANZA DELLE CURVE FISIOLOGICHE
9 IMPORTANZA DELLE CURVE FISIOLOGICHE Se queste posizioni dannose vengono mantenute a lungo e ripetute nel tempo la colonna vertebrale diventa meno stabile, meno resistente, va incontro ad un'usura precoce e insorge il dolore come risposta del nostro corpo al cattivo uso che facciamo della colonna.
10 PRESSIONE SUI DISCHI INTERVERTEBRALI I dischi intervertebrali più di ogni altra struttura sono implicati nel determinare il dolore. Quando esponiamo la nostra colonna ad un carico, la pressione sui dischi aumenta e si distribuisce su tutta la loro superficie, grazie al liquido in essi contenuto.
11 PRESSIONE SUI DISCHI INTERVERTEBRALI Alf L. Nachemson, un ricercatore svedese, ha svolto alcune importanti ricerce per conoscere i valori di pressione che si verificano sul terzo disco lombare nelle posizioni che assumiamo e nei movimenti che facciamo tutti i giorni.
12 PRESSIONE SUI DISCHI INTERVERTEBRALI Tali pressioni sono state calcolate in un uomo di taglia normale. Dobbiamo tenere presente non tanto l'esatto ammontare del carico, ma il cambiamento della pressione nelle varie posizioni che è uguale per tutti ed è indipendente dal peso corporeo
13 PRESSIONE SUI DISCHI INTERVERTEBRALI La figura evidenzia le posizioni in cui la pressione è minore e quelle in cui è più elevata. È molto utile ricordare questo grafico perché maggiore pressione significa maggiore usura del disco e maggiore dolore.
14 PRESSIONE SUL 3 DISCO LOMBARE
15 MANTENIMENTO DELLA COLONNA VERTEBRALE Per mantenere efficiente la colonna vertebrale occorre osservare questi due principi: 1) mantenere le curve fisiologiche 2) scegliere sempre le posizioni e i movimenti che provocano minore pressione sui dischi.
16 MANTENIMENTO DELLA COLONNA VERTEBRALE Se l'attività lavorativa costringe ad assumere posizioni dannose o ad effettuare movimenti scorretti, è necessario inserire delle pause, assumere posture ed eseguire movimenti di compenso.
17 Quando siamo distesi.. Quando siamo distesi la forza di gravità non comprime i dischi. In posizione supina, con le gambe distese, rimane una pressione di circa 45 Kg. Questa pressione è dovuta alla tensione di un muscolo molto forte e importante: lo psoas iliaco.
18 Quando siamo distesi.. Questo muscolo si inserisce sulle vertebre lombari e sul femore. Quando abbiamo le gambe tese lo psoas iliaco è teso e la tensione delle sue fibre comprime i dischi.
19 Quando siamo distesi.. Per rilasciare lo psoas iliaco e neutralizzare la sua azione occorre flettere le ginocchia Questa è la posizione di minore pressione (circa 27 chilogrammi) e di conseguenza è il modo migliore per far riposare la zona lombare dando sollievo ai dischi.
20 Quando siamo distesi..
21 Quando siamo distesi.. Possiamo distenderci sul tappeto del soggiorno con le gambe sulla poltrona o sul divano.
22 Quando siamo distesi.. La posizione descritta nella figura è altrettanto utile, per l'assenza di gravità e per il rilasciamento del muscolo psoas iliaco; la presenza di un cuscino tra le ginocchia la rende più confortevole.
23 Letto.. Se misuriamo la nostra statura nelle diverse ore della giornata, ci accorgiamo che alla sera siamo un po' più bassi rispetto al mattino. Questo dipende dalle pressioni che tutto il giorno la nostra colonna riceve e che fanno penetrare una parte del liquido del disco nelle vertebre soprastante e sottostante.
24 Letto.. La compressione di tutti i ventitrè dischi che la nostra colonna possiede comporta come risultato una diminuzione di statura da uno a due centimetri
25 Letto.. È perciò fondamentale dormire un numero sufficiente di ore su un letto valido per permettere ai nostri dischi di riacquistare il loro spessore originario e di mantenere la loro efficienza ed elasticità.
26 Letto.. Quali sono i requisiti fondamentali perché un letto sia valido? 1. La giusta altezza. 2. La rete. 3. Il materasso.
27 Letto.. Qual è la giusta altezza? Deve essere di 65 cm circa da terra. Qual è la giusta rete? Deve essere non cedevole Qual è il giusto materasso? Non troppo morbido
28 Letto.. La figura evidenzia come siano dannosi la rete cedevole ed il materasso troppo morbido:
29 Letto.. se si dorme sul fianco, si forma un atteggiamento scoliotico (figura A);
30 Letto.. se si dorme in posizione supina si accentua la cifosi dorsale e si altera la lordosi lombare (figura B);
31 Letto.. se si dorme in posizione prona si accentua la lordosi lombare e si comprimono i dischi posteriormente (figura C).
32 Letto.. Dalla figura si comprende l'importanza di un piano d'appoggio sufficientemente rigido perché consente di mantenere le curve fisiologiche.
33 Letto.. Le reti metalliche moderne sono tutte abbastanza rigide e pertanto costituiscono una superficie idonea a sostenere il materasso. La rete a doghe di legno rappresenta un'ottima soluzione: ne esistono modelli con assicelle di legno rigide, altri con assicelle flessibili. Quest'ultime, essendo elastiche ed indipendenti l'una dall'altra, si modellano sul corpo seguendo le sue curve naturali. La rete a doghe di legno permette una buona ventilazione del materasso attraverso il quale viene dissipata nell'aria la traspirazione del corpo.
34 Quando siamo in piedi... Quando siamo in piedi la pressione sui dischi è di circa 80 chilogrammi. Se questa posizione viene mantenuta a lungo la normale lordosi, per effetto della forza di gravità, tende ad accentuarsi
35 Quando siamo in piedi... Diventa prezioso, allora, saper fare la retroversione del bacino per evitare che i dischi siano compressi posteriormente pieghiamo leggermente gli arti inferiori.
36 Quando siamo in piedi... la posizione ottimale che conserva una lieve lordosi fisiologica.
37 Quando siamo in piedi... Per chi lavora in piedi è utile posare alternativamente un piede su uno sgabello della giusta altezza per diminuire la lordosi. In questo modo si rilascia il muscolo psoas iliaco e si riduce la pressione sui dischi
38 Quando siamo in piedi... Quando è possibile, sempre per dare sollievo ai dischi, è molto utile concederei una pausa, appoggiati in retroversione ad una parete
39 Quando siamo in piedi... Durante un colpo di tosse Nachemson ha misurato un aumento di pressione sui dischi del 40%. I colpi di tosse e gli starnuti in stazione eretta provocano dei microtraumi che, talvolta, scatenano o aggravano una lombalgia.
40 Quando siamo in piedi... è utile difenderci da questi microtraumi appoggiandoci con le mani alla parete o a qualsiasi sostegno abbiamo a portata di mano
41 Quando siamo in piedi... In autobus e sulla metropolitana, quando si deve restare in piedi, le frenate e le accelerazioni provocano pressione sui dischi; Cosa possiamo fare?
42 Quando siamo in piedi... metterci di fianco alla direzione di marcia tenere le gambe leggermente piegate e divaricate mantenere il bacino in retroversione
43 Nello scendere dai mezzi di trasporto, e da ogni gradino, è importante appoggiare prima la punta del piede e poi il tallone Quando siamo in piedi...
44 questo per ammortizzare il movimento con tutte le tre articolazioni dell'arto inferiore, senza caricare la colonna. Quando siamo in piedi...
45 Quando siamo seduti... Quando siamo seduti pensiamo di riposare: in realtà la pressione è maggiore di quando siamo in piedi, aumenta del 40% e diviene 112 kg. Ciò perché, quando siamo seduti senza schienale, il baricentro si sposta in avanti rispetto alla colonna, per cui siamo costretti ad usare di più i muscoli per stare diritti. Tale contrazione muscolare aumenta la pressione sui dischi lombari.
46 Quando siamo seduti... Il secondo motivo per cui la posizione seduta può essere dannosa è la scomparsa della lordosi lombare: quando la sedia è troppo bassa si forma una curva addirittura opposta a quella fisiologica.
47 La stessa situazione si evidenzia oppure quando ci si siede sulla punta della sedia Quando siamo seduti...
48 Quando siamo seduti... Noi non siamo fatti per stare seduti, ma per il movimento. Molte attività lavorative ci costringono a passare ore in posizione seduta. Gli impiegati, gli automobilisti, i taxisti e i camionisti, le sarte e gli studenti possono essere soggetti a rischio perché passano quasi dieci ore in questa posizione.
49 Quando siamo seduti... Quando stiamo seduti a lungo, la tensione statica si accumula nei nostri muscoli Ci sentiamo stanchi e indolenziti al collo, alle spalle e alla schiena; inoltre viene ostacolata la respirazione, la digestione e la circolazione. Per evitare i danni provocati da questa posizione dobbiamo utilizzare gli accorgimenti che ci permettono, stando seduti, di mantenere la lordosi lombare e di ridurre al minimo la pressione discale.
50 Posizione seduta: sedia Vediamo tre possibili soluzioni per mantenere la benefica lordosi lombare in posizione seduta. Un chirurgo danese, il dott. A.C. Mandal noto che l unico modo che gli permetteva di stare seduto senza incorrere in dolori di schiena era quello di inclinare la sedia in avanti sulle gambe frontali. Mandal osservo anche molti scolari facevano la stessa cosa quando cercavano di alleviare il dolore provocato dai mobili scolastici di scadente qualita. Mandall ha risolto il problema suggerendo di utilizzare una sedia più alta e inclinata di circa Su questa sedia il soggetto può muoversi e respirare più liberamente, le articolazioni e i muscoli si trovano in una posizione più confortevole da cui è più facile alzarsi.
51 Posizione seduta: sedia Quella suggerita da Mandal è una buona posizione per i dentisti, i chirurghi e per tutti coloro che lavorano seduti; però si tende a scivolare in avanti. Per evitare questo inconveniente sono state ideate le sedie ergonomiche, dotate di un piano imbottito per l'appoggio delle ginocchia: in questo modo, pur essendo il sedile inclinato, non si scivola in avanti. Queste sedie non rappresentano la soluzione ottimale.
52 Posizione seduta: sedia Mantengono la lordosi lombare, ma caricano eccessivamente le ginocchia e l'immobilità a cui costringono gli arti inferiori può ostacolare la circolazione.
53 Posizione seduta: sedia McKenzie consiglia una soluzione molto più semplice: propone un cuscino cilindrico che, posto tra la zona lombare e lo schienale, costituisce un valido supporto per la lordosi. Tale cuscino può essere utilizzato su tutte le sedie normali provviste di schienale ed anche in automobile.
54 Posizione seduta: sedia Il sedile ergonomico da lavoro deve rispettare i seguenti requisiti: - Sicurezza: il sedile deve avere un ampio basamento antiribaltamento. - Praticità: deve avere i comandi di regolazione accessibili e facilmente azionabili, deve essere rivestito in materiale traspirante, lavabile e non scivoloso.
55 Posizione seduta: sedia - Adattabilità: le diverse componenti del sedile devono essere regolabili in modo da poterle adattare alle misure di ciascuna persona.
56 Posizione seduta: sedia - Comfort: la forma del sedile e dello schienale deve adattarsi alle curve del soggetto: accogliere senza comprimere il cavo posteriore delle ginocchia; adattarsi ai glutei impedendo il loro scivolamento in avanti; costituire un giusto supporto per la lordosi lombare e la cifosi dorsale.
57 Posizione seduta: sedia - Solidità: deve essere resistente all'usura e affidabile nel tempo. - Adeguatezza: deve essere adatto al tipo di lavoro e di ambiente cui è destinato.
58 Posizione seduta: sedia Dimensioni del piano del sedile Il sedile deve essere sufficientemente largo, in modo da accogliere comodamente anche le persone di taglia forte. A tal scopo viene consigliata una larghezza minima di 44 cm.
59 Posizione seduta: sedia La profondità ottimale è di 41 cm: spostando in avanti o indietro lo schienale, il piano del sedile si adatta perfettamente alla lunghezza delle cosce di chi si siede. Altezza del sedile L'altezza del piano del sedile da terra deve essere regolata in modo che le ginocchia formino un angolo di circa 90.
60 Posizione seduta: sedia Schienale Quando la sedia ha uno schienale basso, esso va posizionato in modo da mantenere e sostenere la lordosi lombare.
61 Posizione seduta: sedia Lo schienale alto, oltre che la lordosi lombare, sostiene anche la cifosi dorsale fino al suo apice ed è particolarmente indicato quando si lavora a lungo in posizione seduta.
62 Posizione seduta: sedia Appoggiarsi ad uno schienale adatto permette di diminuire la pressione sui dischi. Nachemson afferma che quanto più aumenta l'inclinazione dello schienale tanto più diminuisce la pressione sui dischi.
63 Posizione seduta: sedia È pertanto utile, durante le ore passate in posizione seduta, variare l'inclinazione dello schienale tra 90 e 110 per usare inclinazioni maggiori occorre avere uno schienale più alto che sostenga anche la testa
64 Posizione seduta: sedia Braccioli Le ricerche di Nachemson hanno dimostrato che anche l'uso dei braccioli diminuisce la pressione sui dischi. Rotelle La sedia girevole permette di evitare i movimento di torsione del busto come accade spesso in ufficio per rispondere al telefono. Tale torsione è ancora più dannosa se abbinata a flessione, come per esempio per aprire un cassetto situato in basso e di lato.
65 Sollevare un peso scorrettamente risulta dannoso. Quando solleviamo un peso
66 Quando solleviamo un peso Lo schema mostra come la pressione sia male distribuita sulla superficie del disco: essa è massima sulla parte anteriore e fa spostare all'indietro il nucleo del disco. Alla posizione dannosa e al peso dell' oggetto si aggiunge la contrazione dei muscoli spinali.
67 Quando solleviamo un peso Per sollevare correttamente un oggetto occorre tenere l oggetto il più possibile vicino al corpo, piegare le ginocchia, mantenere il busto eretto e leggermente inclinato in avanti, contrarre i muscoli dell'addome e risollervarsi lentamente
68 Quando solleviamo un peso La tecnica corretta consente di distribuire uniformemente la pressione su tutta la superficie del disco, riducendola di un terzo: se prima era 340 chilogrammi ora è circa 225.
69 Quando solleviamo un peso La figura mostra una tecnica alternativa che possiamo usare per sollevare un peso leggero: l'elevazione della gamba dietro equilibra il peso del busto e permette alla schiena di rimanere diritta.
70 Quando solleviamo un peso Può essere dannoso anche prendere un oggetto in alto: il sollevare le braccia, soprattutto se non si possiede una buona mobilità delle spalle, fa aumentare la lordosi lombare Si nota una cattiva distribuzione del carico e la conseguente elevata pressione discale.
71 Quando solleviamo un peso Chi sa fare la retroversione del bacino riesce a proteggere la zona lombare, distribuendo uniformemente la pressione sui dischi
72 Quando solleviamo un peso La figura ci indica la soluzione migliore per prendere un oggetto posto in alto.
73 Occorre inoltre evitare di sollevare o spostare pesi con torsioni della colonna. Quando solleviamo un peso
74 Quando solleviamo un peso Nel caso di torsione, si espongono i dischi a due fattori di stress: il primo è dovuto alla torsione mette in tensione le fibre del disco; il secondo è dovuto alla pressione provocata dal peso.
75 Quando solleviamo un peso La figura mostra la tecnica corretta per spostare il peso evitando la torsione della colonna.
76 Quando solleviamo un peso Le ricerche ergonomiche hanno dimostrato che quanto più un peso è lontano dal nostro corpo tanto più aumentano la pressione discale, l'attività muscolare e la pressione intra-addominale.
77 Quando solleviamo un peso Per questi motivi la tecnica corretta per trasportare i pesi consiste nel tenerli aderenti al corpo, sulle spalle o sulla testa.
78 Quando solleviamo un peso Le stesse ricerche hanno poi dimostrato un aumento di pressione sulla colonna quando trasportiamo asimmetricamente un peso: i muscoli dorsali sono costretti a un lavoro unilaterale notevole
79 Quando solleviamo un peso Lo stesso carico distribuito equamente riduce a meno della metà la pressione discale
80 Scelta delle scarpe altezza del tacco La figura mostra come si distribuisce il peso del corpo tra la parte anteriore del piede (metatarso) e la parte posteriore (tallone) in base all'altezza del tacco.
81 Scelta delle scarpe altezza del tacco La figura mostra come si distribuisce il peso del corpo tra la parte anteriore del piede (metatarso) e la parte posteriore (tallone) in base all'altezza del tacco.
82 Scelta delle scarpe L'altezza ideale del tacco è due centimetri perché distribuisce perfettamente a metà il peso del corpo. Man mano che il tacco diventa più alto, il peso del corpo si sposta sempre più sull'avampiede provocando dolori dovuti al carico eccessivo che tale parte del piede subisce.
83 Scelta delle scarpe Il tacco alto limita notevolmente il movimento della caviglia I muscoli delle gambe, contraendosi, aiutano la circolazione di ritorno e ciò favorisce l'insorgenza di disturbi circolatori alle gambe.
84 Scelta delle scarpe Ecco alcuni suggerimenti utili a verificare la validità di una calzatura. - Suola: deve essere di cuoio, fasciare e sostenere la volta plantare; deve essere flessibile in corrispondenza dell'avampiede per consentire il movimento di spinta del piede durante il cammino.
85 Scelta delle scarpe Le suole in gomma non sono salutari. È preferibile che le scarpe da ginnastica siano indossate solo per brevi periodi, cioè durante le attività sportive.
86 Scelta delle scarpe - Punta: deve essere ampia, in modo da accogliere senza comprimere tra loro le dita e sufficientemente alta in modo da permettere i movimenti delle dita durante il cammino. - Tacco: deve essere alto circa due centimetri, con base sufficientemente larga.
87 Scelta delle scarpe La figura mostra gli effetti negativi del tacco alto sulla lordosi lombare, che aumenta eccessivamente. Per non danneggiare i dischi è bene non calzare scarpe con tacchi alti, soprattutto quando occorre stare in piedi a lungo o camminare molto. Si raccomanda, inoltre, di evitare l'uso delle pantofole e di non camminare a lungo in casa scalzi per non rischiare di compiere tanti passi senza alcun sostegno e protezione.
Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile.
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