LONZI ROTTAMI Via Guido Rossa, 60 Loc. Le Morelline Rosignano (LI)

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1 LONZI ROTTAMI Via Guido Rossa, 60 Loc. Le Morelline Rosignano (LI) VERIFICHE GEOLOGICHE E IDROGEOLOGICHE A SUPPORTO RICHIESTA DI RINNOVO DI AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PIATTAFORMA DI GESTIONE VEICOLI FUORI USO EX ART. 208 D.LGS. 152/2006 SEDE: Via Martin Luther King, 15, LIVORNO Tel Fax mail: ambiente@sintesis.toscana.it Visto il Direttore Ing. RENATO BUTTA I TECNICI RELATORI Ing. Mario Morretta Dr. Geol. Luca Mazzei Febbraio 2010

2 INTRODUZIONE Ai fini della Richiesta di rinnovo di autorizzazione all esercizio della piattaforma di gestione di veicoli fuori uso ex art. 208 del D. Lgs. 152/2006 siamo stati incaricati dalla Sintesis srl, per conto della proprietaria Ditta Lonzi Rottami con sede operativa in Rosignano (LI) Via Guido Rossa 60 (zona artigianale Le Morelline - Rif. corografia allegata), di eseguire uno studio geologico e idrogeologico del relativo lotto artigianale e di un suo conveniente intorno volto a definire la non sussistenza di potenziali contaminazioni nei confronti di terreno e acque sotterranee in relazione alle lavorazioni eseguite dalla Ditta, ovvero di verificare la protezione idrogeologica dei settori del lotto ove sono eseguite attività. Nel mese di Febbraio 2010 è stato effettuato un sopralluogo in sito per verificare in generale lo stato dei luoghi e, più in particolare, l estensione delle superfici pavimentate ed impermeabilizzate del lotto in oggetto che localmente vengono utilizzate per le attività lavorative 1

3 ASSETTO GENERALE DELL AREA 1 - INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE Nell'area cartografata (Rif. estratto Carta Geologica Regione Toscana elemento :10000 modificata) affiorano sedimenti alluvionali antichi (sintema Fiume Cecina sub sintema S. Pietro in Palazzi) databili al Pleistocene inf-medio e legati alla dinamica alluvionale storica del Fiume Cecina, che, pur sviluppato in comune limitrofo, ha caratterizzato gran parte dell area locale a causa dei graduali cambiamenti del suo corso a partire dal Pleistocene fino ad oggi. 2 STRATIGRAFIA LOCALE Da una stratigrafia di pozzo fino a 20 m di profondità, riferita ad area vicina (pozzo n censito dalla Provincia di Livorno) e fornita in allegato si desumono, dall'alto verso il basso, in ordine di età crescente, le seguenti unità litostratigrafiche: TERRENO VEGETALE Si tratta dei consueti modesti strati di terreno organico formatosi negli anni dall alterazione dei sedimenti di natura eolica e del suolo in generale anche grazie all azione degli organismi limivori che ne favoriscono la concimazione e quindi il contenuto di materiale organico fertile. Ove presente in modesti spessori, tale coltre sormonta una lama di detrito di alterazione del substrato naturale in parte legato a pregressi riempimenti antropici e/o movimenti terrigeni legati anche alle opere di urbanizzazione dell area artigianale. Età: Olocene Spessore 1 mt 2

4 ARGILLA MARRONE SCURA Questi depositi rappresentano il substrato naturale del settore in oggetto. Illustrati in dettaglio nei paragrafi seguenti, raggruppano depositi legati alla bassa energia e quindi di probabile ambiente palustre/lagunare. Età: Olocene Spessore 4.50 m ARENARIA COMPATTA Si tratta con molta probabilità di calcarenite sabbiosa (tip panchina) legata a sedimentazione sabbiosa grossolana di ambiente litoraneo e successiva cementazione. Età: Pleistocene sup. Spessore circa 3.5 m LIMI GIALLI CON CIOTTOLI Ancora depositi di bassa-media energia legati ad ambiente alluvionale terminale con sporadiche alimentazione di materiali grossolani. Età: Pleistocene sup. Spessore circa 5 m ARENARIA Si tratta con molta probabilità di calcarenite sabbiosa (tipo panchina) legata a sedimentazione sabbiosa grossolana di ambiente litoraneo, con grado di cementazione inferiore allo strato più superficiale Età: Pleistocene sup. Spessore circa 3.5 m ARGILLA LIMOSA Deposito legato ad ambiente di bassa energia e quindi di probabile ambiente palustre/lagunare. Età: Pleistocene sup Spessore 2.50 m 3

5 2 - INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO GENERALE Dal punto di vista idrogeologico generale i sedimenti affioranti nell'area cartografata (Rif. carta geologica) possono essere divisi in Unità Idrogeologiche a permeabilità primaria per porosità singenetica e secondaria per fratturazione Tra le unità a permeabilità primaria sono senz'altro da considerare mediamente permeabili i depositi superficiali di terreno vegetale; possiedono invece un grado di permeabilità da bassa a nulla le argille e i limi argillosi a causa della mancanza di porosità interconnessa. Tra le unità idrogeologiche a permeabilità secondaria rientrano le arenarie a vario grado di cementazione, nelle quali la permeabilità può essere anche di grado elevato quando i fenomeni fessurativi sono molto sviluppati e in presenza di alterazione. 3 - PERMEABILITA' DEI SEDIMENTI Dal punto di vista idrogeologico, la prima falda è localmente attestata a circa 5 m dal p.c.,(livello presente nel pozzo di riferimento), a quota che non risulta intercettata direttamente o indirettamente da nessuna delle strutture/attività della Ditta. Nei sedimenti fini a bassa permeabilità non si può parlare di falda vera e propria come nelle sabbie o nelle ghiaie, poiché l'acqua ivi immagazzinata è per lo più acqua di imbibizione e di ritenzione, ma non acqua con un gradiente di flusso preciso. Quindi il livello statico misurato nei fori di sondaggio e/o nei pozzi non risente tanto delle fluttuazioni dovute alla ricarica delle acque sotterranee quanto degli eventi meteorici locali. Vale a dire che per quanto concerne gli strati locali superficiali, questi sono tendenzialmente umidi e ad elevata imbibizione indipendentemente dal trend generale delle falde sotterranee profonde, favoriti in ciò anche dalla presenza dei numerosi corsi d'acqua limitrofi. 4

6 Nel paragrafo precedente sono state analizzate le caratteristiche di permeabilità di tutte le formazioni cartografate nella carta geologica. Qui verranno descritti in dettaglio, analogamente al paragrafo precedente, i caratteri idraulici dei litotipi affioranti tutti facenti parte della formazione dei sedimenti alluvionali terrazzati, ma aventi ciascuno una sua specificità. Si possono individuare due gruppi principali di strati, che costituiscono gli ACQUITARD/ACQUICLUDI e gli ACQUIFERI POTENZIALI. In ordine di permeabilità crescente abbiamo: Acquicludi Acquitardi/Acquicludi Acquiferi potenziali a limitata permeabilità Acquiferi potenziali Acquiferi potenziali ACQUICLUDI/ACQUITARDI Rientrano in questa categoria a bassa o bassissima permeabilità le argille ed i limi. Le argille possiedono una elevata porosità e quindi elevata potenzialità imbibitoria, ma la mancanza di vuoti interconnessi e la dimensione microscopica dei vuoti impediscono gli scambi idrici, relegandoli di fatto ad un grado non significativo. pertanto questi depositi costituiscono un tampone impermeabile all'infiltrazione superficiale e vanno considerati tutt'al più come dei corpi tendenzialmente saturi di acqua ma "inerti" nell'ambito della dinamica idrogeologica sotterranea. Il K (coefficiente di permeabilità) è dell'ordine di cm/sec o meno, come dimostrato da numerose prove di permeabilità diretta in situ (Le Franc) e in 5

7 laboratorio (Prove edometriche) effettuate negli anni recenti proprio sulle argille di quest'area. I limi, anch'essi ad elevata umidità naturale e grado di saturazione, limitano fortemente i movimenti idrici sia orizzontali che verticali; la loro ridotta o ridottissima permeabilità è per lo più dovuta alla presenza sporadica di materiale a granulometria più elevata che talvolta si concentra in lenti che possono costituire dei piccoli acquiferi sospesi. In generale, comunque, questo tipo di deposito possiede qualità idrauliche scadenti e può essere assimilato alle argille precedenti nel costituire un corpo sedimentario che si oppone sia all'infiltrazione superficiale che alla circolazione suborizzontale sotterranea. Il K oscilla in media da cm/sec a 10-9 cm/sec ACQUIFERI POTENZIALI Sono costituiti localmente dalle arenarie e dai livelli limosi molto ricchi di ciottoli e ghiaie Tenendo conto dell'ambiente di sedimentazione in cui ci troviamo, va premesso che anche le ghiaie sono sempre associate ad una notevole percentuale di materiale fine che ne condiziona la permeabilità. Ciò è dimostrato dalle prove di portata effettuate in alcuni pozzi superficiali limitrofi, le quali hanno fornito valori di permeabilità e trasmissività modesti spiegabili con una diffusa presenza di materiale limoso anche nei depositi prevalentemente sabbioso-ghiaiosi. Il K di questi depositi, è così quantificabile: ARENARIA FRATTURATA K compreso tra 10-3 cm/sec e 10-4 cm/sec LIMI CON CIOTTOLI K compreso tra 10-5 cm/sec e 10-7 cm/sec 6

8 4 CARATTERISTICHE E INTEGRITA DI IMPERMABILIZZAZIONE DEL LOTTO Il sopralluogo eseguito in sito ha permesso di accertare che tutta la superficie esterna al capannone presente (che è ovviamente a sua volta pavimentato) è impermeabilizzata e pavimentata con platea cementizia armata e priva di lesioni o aree deteriorate. A tal fine si raccomanda alla proprietà di effettuare periodicamente le necessarie ed opportune manutenzioni di tale pavimentazione per mantenerne intatta l efficienza sia in termini di tenuta meccanica che di impermeabilizzazione. La presenza di tale pavimentazione cementizia armata, unitamente alla rete di raccolta acque piovane e di prima pioggia efficiente, se correttamente manutenuta, garantisce infatti una idonea protezione dalle potenziali infiltrazioni dirette nel sottosuolo. 7

9 5 CONCLUSIONI. Sulla base di quanto esposto nei paragrafi precedenti in merito a: - situazione idrogeologica generale - permeabilità media dei sedimenti affioranti - profondità della falda sotterranea - integrità dei settori impermeabilizzati del lotto oggetto di attività lavorativa; - caratteristiche generali del lotto evidenziate da apposito sopralluogo nel Febbraio 2010 si ritiene che allo stato attuale, in presenza di una adeguata manutenzione della pavimentazione esistente sulle aree di lavoro, le attività eseguite dalla Ditta in oggetto non alterino le caratteristiche geologiche e idrogeologiche locali. Si giudica quindi positivamente ai fini della protezione idrogeologica di suolo, sottosuolo falda sotterranea la Richiesta di rinnovo di autorizzazione all esercizio della piattaforma di gestione di veicoli fuori uso ex art. 208 del D. Lgs. 152/2006 inoltrata dalla ditta Lonzi Rottami per la propria sede operativa di Rosignano Via Guido Rossa 60, previo rispetto delle prescrizioni sulla manutenzione già richiamate. Rosignano, Febbraio 2010 Dr. Geol. Luca Mazzei 8

10 ALLEGATI GRAFICI ALLA RELAZIONE 9

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