La Rete regionale di Terapia del Dolore

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1 Progetto formativo La bioetica e il dolore (in ospedale e a domicilio) Alba, 8 giugno 2015 La Rete regionale di Terapia del Dolore di Raffaella Ferraris The genius thing we did was we didn t t give up

2 Art. 32 della Costituzione La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività,, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

3 Una data determinante per il riconoscimento dei diritti umani e sociali dei cittadini fu poi il 1968,, anno della riforma ospedaliera, quando vennero promulgate due leggi di estrema rilevanza: -la n. 132 del 12 febbraio,, concernente Enti ospedalieri e assistenza ospedaliera(nota anche come «legge Mariotti»,, dal nome del ministro luigi Mariotti), -la n. 108 del 17 febbraio,, recante Norme per l elezio-ne dei Consigli regionali delle Regioni a statuto normale, tuttora vigente

4 La riforma ospedaliera trasformò i nosocomi in enti autonomi,, tutti con la stessa organizzazione e tutti indirizzati allo svolgimento di attività di ricovero e cura,, senza dimenticare che essa prevedeva anche un attivit attività di programmazione ospedaliera e un piano assistenziale ospedaliero da raccordare con i piani regionali

5 La Legge 17 agosto 1974, n. 386, corrispondente alla Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 luglio 1974, n. 264, recante norme per l estinzione dei debiti degli enti mutualistici nei confronti degli enti ospedalieri, il finanziamento della spesa ospedaliera e l avvio l della riforma sanitaria, l assistenza l ospedaliera diventò gratuita per coloro che si fossero iscritti ad una mutua

6 La Legge 13 maggio 1978, n. 180, riguardante accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori, sancì che la salute mentale si dovesse realizzare privilegiando il momento preventivo. in tale contesto maturarono le condizioni per avvicinarsi alla nascita di un vero e proprio sistema sanitario nazionale

7 La Legge 23 dicembre 1978, n. 833,, istitutiva del servizio sanitario nazionale (ssn( ssn), riformò l intera disciplina della sanità italiana, riordinando l organizzazione l ospedaliera del paese. Essa è anche conosciuta come la prima riforma sanitaria, realmente significativa per tutto il sistema sia sotto il profilo istituzionale, con la creazione delle usl (unità sanitarie locali), sia sul versante strutturale e funzionale, inaugurando un sistema basato sui principi di unitarietà e universalità.. Nei suoi aspetti peculiari tale legge consentì il superamento degli enti mutualistici, un maggiore coordinamento fra ospedali e territorio, nonché l introduzione di attività preventive e riabilitative

8 Il D.Lgs Lgs.. 30 dicembre 1992, n. 502 recante: Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell art.1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 Art. 2 Competenze regionali 1. Spettano alle regioni e alle province autonome, nel rispetto dei principi stabiliti dalle leggi nazionali, le funzioni legislative ed amministrative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera. 2. Spettano in particolare alle regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute e dei criteri di finanziamento delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere [ ][

9 Il D.Lgs Lgs.. 30 dicembre 1992, n. 502 recante: Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell art.1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 Art. 3 Organizzazione delle unità sanitarie locali 1-bis. In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unità sanitarie locali si costituiscono in aziende con personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale; ; la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato, nel rispetto dei princìpi pi e criteri previsti da disposizioni regionali. [ ][

10 Il D.Lgs Lgs.. 30 dicembre 1992, n. 502 recante: Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell art.1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 Art. 3 Organizzazione delle unità sanitarie locali 1-ter.. Le aziende di cui ai commi 1 e 1-bis 1 informano la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità e sono tenute al rispetto del vincolo di bilancio,, attraverso l equilibrio l di costi e ricavi, compresi i trasferimenti di risorse finanziarie. Agiscono mediante attidi diritto privato

11 L OBIETTIVO STRATEGICO DI UN ORGANIZZAZIONE SANITARIA Migliorare lo stato di salute della popolazione Garantire una buona qualità di vita anche nella sua fase finale

12 MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA CON EFFICIENZA ED EFFICACIA Il trattamento del Dolore rappresenta una necessità etica. E determinante nel favorire l outcome del paziente, riducendo significativamente: morbilità e mortalità e di conseguenza i costi sociali e sanitari

13 L Umanizzazione della Medicina SALUTE non solo NON MALATTIA BISOGNO non solo DOMANDA EFFICACIA non solo EFFICIENZA

14 Affrancare il paziente dal dolore significa restituire dignità alla persona, consentendole di riappropriarsi del proprio tempo, di valorizzare la propria esistenza fino all ultimo istante

15 La Rete regionale per l Ospedale Senza Dolore Linee guida nazionali e linee d indirizzo d regionali Provvedimento Conferenza Stato-Regioni del COMITATO AZIENDALE OSPEDALE SENZA DOLORE Deliberazione regionale n del Deliberazione regionale n del COMITATO REGIONALE PER L OSPEDALE L SENZA DOLORE Linee di indirizzo per la realizzazione dell Ospedale Senza Dolore sul territorio regionale

16 La Rete regionale per la Lotta al Dolore linee d indirizzo d regionali COMMISSIONE REGIONALE PER LA LOTTA AL DOLORE D.G.R. n del Aggiornamento Linee di indirizzo per la realizzazione della Lotta al Dolore sul territorio regionale

17 La Rete regionale per la Terapia del Dolore Formalizzazione della Rete D.G.R. n del D.G.R. n del Legge 38/2010 Commissione di Coordinamento della Rete regionale

18 La Rete regionale per la Terapia del Dolore OMMISSIONE DI COORDINAMENTO DELLA RETE REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE D.G.R. n del D.D. n. 156 del Intesa Stato- Regioni Articolazione della Rete in Hub&Spoke

19 LA RETE REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE PIEMONTE 6 FS FS 1- To sud est Provincia di Torino Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 315 HUB: AOU S.Luigi Gonzaga di Orbassano Fondazione per l Oncologia di Candiolo Città della Salute e della Scienza di Torino Ospedale Molinette Spokes: Ospedale di Chieri (Asl TO5) Ospedale di Moncalieri (Asl TO5)

20 LA RETE REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE PIEMONTE 6 FS FS 2- To nord Provincia di Torino Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 315 HUB: AOU S.Luigi Gonzaga di Orbassano Fondazione per l Oncologia di Candiolo Città della Salute e della Scienza di Torino Ospedale Molinette Spokes: Ospedale S.Giovanni Bosco (Asl TO2) Ospedale M. Vittoria (Asl TO2) Ospedale di Chivasso (Asl TO4) Ospedale di Ivrea (Asl TO4) Ospedale di Ciriè (Asl TO4)

21 LA RETE REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE PIEMONTE 6 FS FS 3 To ovest Provincia di Torino Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 315 HUB: AOU S.Luigi Gonzaga di Orbassano Fondazione per l Oncologia di Candiolo Città della Salute e della Scienza di Torino Ospedale Molinette Spokes Ospedale Mauriziano Umberto I Ospedale Martini ((Asl TO1) Ospedale di Pinerolo (Asl TO3) Ospedale di Rivoli (Asl TO3)

22 LA RETE REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE PIEMONTE 6 FS PIEMONTE sud ovest Provincia di Cuneo Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 250 HUB: AO S. Croce e Carle Cuneo Spokes: Ospedale di Savigliano (Asl CN1) Ospedale di Alba-Bra (Asl CN2) Ospedale di Mondovì ((Asl CN1)

23 LA RETE REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE PIEMONTE 6 FS PIEMONTE sud est Provincia di Alessandria Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 190 Provincia di Asti Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 118 HUB: Ospedale S.Spirito Casale Monferrato Spokes: Ao SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo Ospedale di Alessandria (Asl AL) Ospedale di Asti (Asl AT) Ospedale di Novi - Tortona (Asl AL)

24 LA RETE REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE PIEMONTE 6 FS PIEMONTE nord est Provincia di Novara Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 88 Provincia di Vercelli Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 86 Provincia di Biella Superficie: 913,03 kmq Abitanti: Comuni: 82 Provincia di Verbano Cusio Ossola Superficie: kmq Abitanti: Comuni: 86 HUB:AOU Maggiore della Carità Novara Spokes: Ospedale di Biella (Asl BI) Ospedale di Vercelli (Asl VC) Ospedale di Borgosesia (Asl VC) Ospedale di Domodossola (Asl VCO)

25 Le prestazioni di Terapia del Dolore Criticità (1) 1. mancata valorizzazione economica delle prestazioni di terapia del dolore; 2. mancanza di un codice di disciplina terapia del dolore : la maggior parte delle prestazioni, infatti, sono codificate nell ambito della disciplina anestesia. Questa è storicamente riconosciuta come la criticità principale, in quanto favorisce la dispersione dei dati quantitativi di produttività e qualitativi di tipologia prestazionale; 3.esenzione ticket: non è riconosciuto il diritto all esenzione per i pazienti affetti dalla patologia dolore cronico, né per la diagnosi, né per la terapia;

26 Criticità (2) Criticità (2) 4. mancanza di criteri clinici per il setting corretto di erogazione della prestazione; in particolare si rileva l assenza di PDTA condivisi 5. incongruenza tra l assetto tariffario e l impiego e l assorbimento di risorse nell erogazione di prestazioni complesse, o in pazienti complessi, nei diversi nodi della Rete;

27 Criticità (3) Criticità (3) 6. mancanza di identificazione delle strutture cui riconoscere la remunerazione aggiuntiva o sostitutiva alle tariffe previste per impianto di protesi (pompe di infusione totalmente impiantabili e neurostimolatori); 7. mancanza di codifica delle prestazioni eseguite con controllo radioscopico, ecografico, radiografico, ai fini dell appropriatezza dell erogazione della prestazione.

28 PROPOSTE OPERATIVE (1) Elaborazione di PDTA specifici e condivisi sui principali capitoli della patologia dolorosa cronica Individuazione dei centri HUB accreditati all interno della rete regionale di Terapia del Dolore quali elementi cardine su cui centralizzare le procedure a più alta tecnologia ed a più alto impegno economico. Corretta indagine epidemiologica al fine di elaborare dati reali sulle caratteristiche dell utenza, sulla reale incidenza delle patologie dolorose a pesante impatto sociale e sulla fattibilità e sostenibilità economica di quanto organizzativamente previsto dalla legge 38/2010

29 PROPOSTE OPERATIVE (2) Corretta compilazione della Scheda di Dimissione Ospedaliera sia nella parte dei codici di diagnosi,sia in quella dei codici di procedura al fine di utilizzare al meglio tutte le informazioni necessarie non solo a fornire dati epidemiologici, ma anche ad individuare le tariffe relative a ciascun ricovero. Elaborazione di un analisi comparativa dei dati operativi e produttivi delle singole strutture HUB allo scopo di indicatori intraregionali ed anche interregionali: sarebbe così possibile evidenziare eventuali deviazioni spesso responsabili di fenomeni di mobilità.

30 Il Programma Operativo del Piano di Rientro Intervento 14.2: Cure palliative e terapia del dolore per il paziente adulto e pediatrico Deliberazione di Giunta regionale per la formalizzazione della Rete di Cure Palliative e di Terapia del Dolore rivolta ai pazienti in età pediatrica, entro il 31/12/2013;

31 Il Programma Operativo del Piano di Rientro Intervento 14.2: Cure palliative e terapia del dolore per il paziente adulto e pediatrico Report sui programmi formativi rivolti agli operatori per entrambe le Reti e verifica del numero degli operatori formati sul totale degli operatori dedicati, entro il 31/03/2014;

32 Il Programma Operativo del Piano di Rientro Intervento 14.2: Cure palliative e terapia del dolore per il paziente adulto e pediatrico Determinazione del Direttore della Direzione Sanità per la formalizzazione dei percorsi di collaborazione e di collegamento funzionale con i MMG formati sulla tematica dolore, entro il 30/06/2014;

33 Il Programma Operativo del Piano di Rientro Determinazione del Direttore della Direzione Sanità per la formalizzazione dei PDTA per i percorsi di terapia antalgica per alcune tipologie di dolore (es. oncologico, Low Back Pain), entro il 31/12/2014;

34 Il Programma Operativo del Piano di Rientro Report sull attività della Rete di Terapia del Dolore, con eventuale revisione dell attuale assetto e dei percorsi gestionali ed organizzativi da formalizzarsi rispettivamente con deliberazione di Giunta regionale e con determinazione del Direttore della Direzione Sanità - in particolare per quanto riguarda la dotazione di personale dei Centri e l attribuzione delle funzioni e dei compiti assistenziali specifici, entro il 30/06/2014;

35 Il Futuro -Revisione delle Reti -Identificazione dei requisiti per l avvio l del percorso di accreditamento delle strutture

36 Un uccello posato su un ramo non ha mai paura che il ramo si rompa, perché la sua fiducia non è nel ramo, ma nelle sue ali.

37 Grazie per la Vostra attenzione

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