Autore: Rinaldo Amorosi Associazione Apicoltori dell Alto Lazio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Autore: Rinaldo Amorosi Associazione Apicoltori dell Alto Lazio"

Transcript

1 Riscoprendo i ceppi autoctoni. Ricreare, mantenere e tutelare un ambiente provinciale dove sia normale che le api nascano di razza Apis mellifera ligustica

2 Premessa La provincia di Rieti proprio per la sua caratteristica di zona poco conosciuta e scarsamente frequentata da apicoltori nomadisti, ben si presta a programmi di tutela genetica. La presenza di apicoltori nomadisti, sempre molto contenuta, è ulteriormente diminuita negli ultimi anni a causa della scarsa produzione di miele di castagno indotta dall infestazione del Cinipide.

3 Premessa La tipologia dell apicoltore reatino è ESCLUSIVAMENTE stanziale e l attività è SEMPRE concorrente ad altro reddito, spesso non agricolo. La consistenza media degli allevamenti è di 12 alveari e ricalca il quadro nazionale.

4 L Associazione Apicoltori dell Alto Lazio L Associazione Apicoltori dell Alto Lazio opera in tutta la provincia di Rieti, può contare su oltre 130 soci ben sensibilizzati, tecnicamente coordinati e assistiti. Dal 2013 sono attivi dei gruppi di soci specializzati nell allevamento e selezione di Api Regine (GTML). L AAAL è quindi ben capace di garantire gestioni di programmi apistici territoriali di tutela e di miglioramento genetico anche prolungati nel tempo e con ottime probabilità di successo.

5 La RNR Cervia e Navegna Estensione di soli ettari in provincia di Rieti tra le valli montane del Salto e Cicolano. Rappresenta la roccaforte genetica del progetto ed è il primo ente parco d Italia ad aver creduto alla fattibilità della tutela dell Apis mellifera ligustica. Ha concesso all AAAL un area per la realizzazione della SdF

6 La RNR Cervia e Navegna Accordo quadro di collaborazione con l AAAL (2012) Affido sala smielatura di Marcetelli (2014) Condivisione del Progetto Miglioramento Territoriale della Ligustica (2015) Adozione Regolamento per la tutela la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile dell apicoltura e la tutela dell Apis mellifera ligustica (2015) Concessione per utilizzo terreno per la realizzazione e gestione della SdF (2016)

7 La riproduzione dell ape La riproduzione dell ape è caratterizzata dall accoppiamento multiplo della femmina (ape regina) con più maschi 7/20 (fuchi). L accoppiamento avviene in volo ad un altezza fino a circa 30 mt in zone di raduno dei fuchi. Di norma, in queste zone di raduno si riuniscono i maschi adulti e sessualmente maturi provenienti da alveari distanti anche da 5 a 15 Km in condizioni ambientali favorevoli (es. in pianura).

8 La definizione delle razze d api Tale modalità d accoppiamento nei millenni ha garantito all ape il superamento del problema della consanguineità e la definizione delle diverse sottospecie (razze) ben distinte, anche morfologicamente, l una dalle altre. Tali razze si sono selezionate e adattate all ambiente nei millenni in cui l unico limite allo scambio genetico è stato solo il confine naturale dettato dai rilievi montuosi, dal mare e dai deserti.

9 L ibridazione Negli ultimi anni, gli scambi commerciali e non, di animali provenienti dall estero e da zone lontane, si è intensificato ed è reso più semplice dalle recenti normative. Allo stato attuale nulla osta ad una persona qualsiasi di acquistare e trasferire nella sua proprietà api provenienti dall estero.

10 L ibridazione L introduzione incontrollata di razze diverse o ibridi selezionati (Ad es: Carpatica, Carnica, Siciliana e Buckfast in Italia) in areali popolati da altre razze ha favorito l ibridazione della specie autoctona. L ibridazione causa la non ripetibilità dei caratteri genetici alle nuove generazioni facendo perdere alla popolazione autoctona la capacità di adattamento ambientale e i caratteri salienti propri della razza. Ci sono stati segnalati casi di ibridazione colposa di vari areali. L ibrido dal canto suo sfrutta, ma solo nella prima generazione, il c.d. Vigor Ibrido, ovvero il miglioramento delle performance rispetto alla razza pura da cui proviene.

11 L ibridazione - danni Produzioni apistiche danneggiate dall ibridazione della razza autoctona italiana: Miele: negli ibridi si degrada la caratteristica comportamentale della bassa tendenza alla sciamatura con conseguente sensibile impatto negativo sulla produzione di miele Api Regine e nuclei d api: le popolazioni ibride non consentono, non avendo caratteri comportamentali ripetibili nelle generazioni successive, di fissare in programmi di miglioramento i caratteri desiderati; il prodotto è quindi difficilmente appetibile dal mercato

12 L ibridazione - danni Altri danni dovuti dall ibridazione della razza autoctona italiana: Impatto ambientale: l apicoltura ha tra le finalità, sancite dalla L.313/04, di garantire la biodiversità di specie apistiche e delle razze italiane; l ibridazione è il più grave attacco agli indirizzi di legge e alla tutela della nostra biodiversità. Impatto ambientale: un carattere tipico dell ape autoctona italiana è la grande docilità ed è fortemente compromesso nei ceppi ibridi, ciò sta portando ad un forzoso allontanamento degli alveari dalle zone popolate da altri animali, uomo compreso. Rischio d impresa: l aggressività degli ibridi comporta un sensibile aumento del rischio d impresa.

13 Sottospecie di Apis mellifera presenti in Europa e nel Mediterraneo

14 L Apis mellifera Ligustica (Spinola, 1806) Grazie alle sue spiccate doti di forte adattabilità a condizioni climatiche diverse, e ad eccellenti caratteristiche comportamentali, l Apis Mellifera Ligustica (l Ape italiana) è internazionalmente riconosciuta come la miglior ape da reddito del mondo. In Australia ad es. è diffusa nel 70 % degli allevamenti professionali.

15 Principali sottospecie di api da miele Apis mellifera carpatica Apis mellifera carnica Apis mellifera ligustica Sciame Uff. Viabilità Provincia Rieti

16 Ibridi Regina da sciame Rieti Aeroporto Regina da sciame Concerviano 1 Regina da sciame Concerviano 2 Regina ibrido Buckfast (da internet)

17 Il quadro normativo sulle razze d api L art. 10 del Regio Decreto n 2079 del 1925 convertito in legge 18 marzo 1926, n. 563 da facoltà ai prefetti di vietare l introduzione in italia di razze diverse dall Apis mellifera ligustica. L art.1 della Legge 313/04 stabilisce che è finalità dell apicoltura la tutela dell ape italiana Apis Mellifera Ligustica Spin. e delle popolazioni autoctone L.R. 1 marzo 2000, n.15, tutela le risorse genetiche autoctone del Lazio, d interesse agrario e a rischio di erosione genetica. Ordinanza del Comune di Massa Carrara nel 2009 di divieto d introduzione di razze d api diverse dall Apis mellifera ligustica ecotipo Alpi Apuane Nella delibera n 25 del 2015 la Riserva Naturale Regionale dei monti Navegna e Cervia ha adottato, primo Ente Parco in Italia, il divieto di introduzione e allevamento di razze d api diverse dall Apis mellifera ligustica Scelte volontarie: Statuto Associazione Apicoltori Alto Lazio difesa dell Apis mellifica ligustica ed i suoi ecotipi locali.

18 Motivazioni Presa coscienza da parte dei soci (2012) Incapacità autoproduzione x rimonta x eccessiva variabilità comportamentale Forte aumento tendenza sciamatura Aumento aggressività Progetto di lungo termine e finanziariamente sostenibile e autonomo. Nuove patologie (covata calcificata) e recrudescenza di alcune (PE) Perdita generalizzata delle caratteristiche di adattamento ambientale (scorte, ripresa primaverile )

19 Perdita della biodiversità Tipico aspetto delle regine locali in areale montano Tipico maschio montano Non ultimo l aspetto della comparsa del carattere cordovan nei nostri fuchi che, associandosi generalmente ad una veloce ripresa primaverile delle famiglie, ha scalzato i ceppi più antichi da molte zone della provincia. = Perdita della biodiversità

20 Fattori d ibridazione Comportamenti inconsapevoli Nuovi patogeni e parassiti Aumento ibridazione Scarsa produzione Elevate perdite invernamento Mancanza competenze Avvio all apicoltura di nuova tipologia persone Comportamenti dolosi Acquisto nuclei da zone ad alta vocazione apistica (prezzo e tempi) Acquisto regine Moda ibridi selezionati

21 Finalità del progetto Difendere l Apis mellifera ligustica locale e, eventualmente riscontrate le condizioni, definire scientificamente un proprio ecotipo. Accrescere le capacità professionali apistiche dei soci appartenenti ai Gruppi di Miglioramento Territoriale della Ligustica (GMTL). Ricreare, mantenere e tutelare un ambiente dove sia normale che le api nascano di razza Apis mellifera ligustica. Attuare un miglioramento del patrimonio genetico di Apis mellifera ligustica. Aumentare le potenzialità produttive e d impresa per gli apicoltori del territorio interessato.

22 Come funziona il progetto provinciale Fulcro del progetto sono i Gruppi Territoriali Miglioramento Ligustica (GTML). Attualmente sono attivi 4 gruppi: GTML Velino, GTML Cicolano, GTML Piana Reatina, GTML Sabina Romana. I GTML sono coordinati da un membro scelto tra i referenti di ogni gruppo. Tutte le scelte tecniche, di selezione e strategiche vengono scelte dai GTML stessi di concerto con il referente scientifico e sentito il parere del direttivo AAAL.

23 Come funziona il progetto Provinciale L AAAL supporta il lavoro dei GTML garantendo: formazione; sostegno economico; atti che favoriscano il progetto; sensibilizzazione e informazione del pubblico e degli enti di governo del territorio;

24 Percorso AAAL Corso allevamento e selezione api regine Corso allevamento e selezione api regine Costituzione Gruppi Territoriali Miglioramento Ligustica Aumento delle professionalità

25 Flusso del progetto Atto di tutela genetica / Divieto d introduzione Campionamento KO OK Monitoraggio e valutazione Controllo territorio Risanamento Miglioramento Capacità e competenze Opportunità d impresa Performance produttive Tutela biodiversità

26 ATTORI e RUOLI RNR Cervia e Navegna e Comuni Associazione Apicoltori dell Alto Lazio Università di Perugia DSA3 Apicoltori e aziende apistiche provinciali ASL RIETI CFS Polizia Municipale

27 RNR Cervia e Navegna e Comuni Emettono Atto di divieto d introduzione e detenzione di sottospecie diverse dall Apis mellifera ligustica contenente quadro sanzionatorio e attribuzioni per attività di sorveglianza. Gestiscono il piano di controllo del territorio di coordinando o concertando con Guardiaparco, Polizia Municipale, CFS e ASL; mettono a disposizione i dati delle verifiche per il monitoraggio. Prendono in carico le valutazioni scaturite dal monitoraggio e adottano le eventuali azioni necessarie a rendere efficaci i controlli e i divieti.

28 Associazione Apicoltori dell Alto Lazio Di concerto con DSA3-UNIPG gestisce il monitoraggio del territorio e effettua le valutazioni annuali del progetto. Gestisce e attua i campionamenti necessari per il monitoraggio di concerto con il DSA3 dell UNIPG Gestisce le attività formative necessarie per l accrescimento delle competenze Gestisce ed attua le azioni di risanamento genetico di concerto con le aziende apistiche locali Supporta le azioni di controllo del territorio Eroga e progetta la formazione necessaria di concerto con il DSA3 dell UNIPG Attua tutte le fasi di miglioramento genetico di Apis mellifera ligustica coinvolgendo aziende apistiche locali

29 Università di Perugia DSA3 E il referente scientifico e garantisce il supporto a tutti i processi decisionali anche esprimendo pareri vincolanti. Eroga e progetta la formazione necessaria di concerto con l AAAL.

30 Guardiaparco, ASL, CFS e Polizia Municipale Attuazione dei piani annuali di controllo del territorio mediante l applicazione delle disposizione dei Comuni e delle altre leggi vigenti. Forniscono periodici aggiornamenti del piano annuale al fine di un efficace monitoraggio e valutazione del progetto. Possono richiedere la supervisione degli esperti apistici individuati dall AAAL a supporto dell attività di controllo.

31 Risanamento e Miglioramento Piano provinciale di sostituzione Regine Sostituzione tramite celle reali Adesione volontaria al di fuori della zona di divieto Adesione obbligatoria all interno della zona di divieto (eventualmente dopo campionamento) Produzione da parte dei volontari dell AAAL Gestione della sostituzione a rimborso spese da parte del richiedente

32 Progetto Miglioramento Territoriale Ligustica Soci AAAL apicoltori aderenti GTML Soci AAAL apicoltori aderenti GTML - allevamento in selezione Regine certificate Apis mellifera ligustica nd 3 16 Regine Apis mellifera ligustica certificate / Campionate % nd Enti territoriali in tutela Areali "integri" nd 1 5 Areali inquinati nd 4 1 Campionamento territoriale Areali sospetti nd nd 3 Areali bonificati nd 0 3 Tutela Areale SdF - n inquinamenti nd nd 0 SdF - validazione processo nd nd nd Apicoltori coinvolti nd nd 22 Piano provinciale sostituzione regine Apicoltori sostituzione totale nd nd 2 Sostituzioni richieste nd nd 367 Sostituzioni effettuate nd nd 119

Formazione apicoltori GTML su tecniche di bonifica areali Autore: Rinaldo Amorosi Associazione Apicoltori dell Alto Lazio v03

Formazione apicoltori GTML su tecniche di bonifica areali Autore: Rinaldo Amorosi Associazione Apicoltori dell Alto Lazio v03 Formazione apicoltori GTML su tecniche di bonifica areali 2016 Autore: Rinaldo Amorosi Associazione Apicoltori dell Alto Lazio v03 Tutti i diritti del autore sono riservati. Di questo documento non è permessa

Dettagli

Rinaldo Amorosi Formazione interna -AIAAR Associazione Apicoltori dell Alto Lazio v Rimini 20/11/2018

Rinaldo Amorosi Formazione interna -AIAAR Associazione Apicoltori dell Alto Lazio v Rimini 20/11/2018 2008 / 2018-10 anni per l'apicoltura del territorio 2013 /2018-5 anni per l'ape autoctona Italiana Progetto di Miglioramento Territoriale dell Apis mellifera ligustica (Spin. 1806) Riscoprendo i ceppi

Dettagli

Progetto di Miglioramento Territoriale dell Apis mellifera ligustica (Spin. 1806)

Progetto di Miglioramento Territoriale dell Apis mellifera ligustica (Spin. 1806) Progetto di Miglioramento Territoriale dell Apis mellifera ligustica (Spin. 1806) Riscoprendo i ceppi autoctoni. Ricreare, mantenere e tutelare un ambiente provinciale dove sia normale che le api nascano

Dettagli

Salvaguardia degli ecotipi Toscani di Apis mellifera ligustica

Salvaguardia degli ecotipi Toscani di Apis mellifera ligustica Salvaguardia degli ecotipi Toscani di Apis mellifera ligustica L allevamento apistico nell ultimo secolo ha visto l introduzione in Italia di razze alloctone (Apism. carnica, Apism. mellifera) e di ibridi

Dettagli

Semplici tecniche di produzione di fuchi

Semplici tecniche di produzione di fuchi Semplici tecniche di produzione di fuchi Seminario divulgativo e formativo Progetto Miglioramento Territoriale dell Apis mellifera ligustica (Spinola 1806) Rieti 11 Marzo 2017 PREMESSA L esercizio dell

Dettagli

TUTELA DELL APE LIGUSTICA: QUALE RISORSA GENETICA AUTOCTONA DI INTERESSE AGRARIO (L.R. 15/2000)

TUTELA DELL APE LIGUSTICA: QUALE RISORSA GENETICA AUTOCTONA DI INTERESSE AGRARIO (L.R. 15/2000) MIGLIORAMENTO DEL SETTORE APISTICO NEL LAZIO: CONOSCERE MEGLIO LA VARROA E LE MALATTIE CORRELATE TUTELA DELL APE LIGUSTICA: QUALE RISORSA GENETICA AUTOCTONA DI INTERESSE AGRARIO (L.R. 15/2000) Luigi Tacchi

Dettagli

Programma corso di Apicoltura

Programma corso di Apicoltura Programma corso di Apicoltura Loc. Salomone, 437 62024 Matelica MC- Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2019 Data Ora Argomento Docente Sab. 12-01-19 Presentazione del corso, dei relatori e delle singole

Dettagli

MIELE DELL ALTO LAZIO

MIELE DELL ALTO LAZIO MIELE DELL ALTO LAZIO Territorio Apicoltura Sostenibilità Preparato da Rinaldo Amorosi TERRITORIO CARATTERISTICHE PEDO/FITOCLIMATICHE In relazione all allevamento apistico, la provincia di Rieti può essere

Dettagli

Morbegno 3 febbraio Selezione in apis mellifera : elementi indispensabili per un progetto di miglioramento genetico

Morbegno 3 febbraio Selezione in apis mellifera : elementi indispensabili per un progetto di miglioramento genetico Morbegno 3 febbraio 2018 Selezione in apis mellifera : elementi indispensabili per un progetto di miglioramento genetico Allevamento regine dal 2003 Alleviamo regine da diversi anni, e le madri utilizzate

Dettagli

Programma corso di Apicoltura

Programma corso di Apicoltura Programma corso di Apicoltura Loc. Salomone, 437 62024 Matelica MC- Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2017 Data Ora Argomento Docente Sab. 07-01-17 Presentazione del corso, dei relatori e delle singole

Dettagli

Programma corso di Apicoltura

Programma corso di Apicoltura Programma corso di Apicoltura Loc. Salomone, 437 62024 Matelica Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2016 Data Ora Argomento Docente Sab. 09-01-16 Presentazione del corso, dei relatori e delle singole

Dettagli

Premesse. Perché fare miglioramento genetico?

Premesse. Perché fare miglioramento genetico? Premesse Perché fare miglioramento genetico? Premesse Naturale non è quasi mai sinonimo di produttivo In agricoltura non esiste niente di naturale (si può solo cercare un giusto compromesso tra produzione

Dettagli

XI Convegno Nazionale sulla Biodiversità Matera 9 e 10 Giugno 2016

XI Convegno Nazionale sulla Biodiversità Matera 9 e 10 Giugno 2016 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Tiziano Gardi (1), Livia Polegri (2), Francesco Prosperi (1), Giorgio Sisani (1), Caffarelli Marco (2), Moretti Francesca (2), Luciano Concezzi (2) (1) Dipartimento di

Dettagli

Corso di base in apicoltura Sinnai, 17 febbraio - 5 maggio 2009

Corso di base in apicoltura Sinnai, 17 febbraio - 5 maggio 2009 Corso di base in apicoltura Sinnai, 17 febbraio - 5 maggio 2009 Programma e calendario delle lezioni I MODULO Martedì 17 Febbraio 2009 ore 16,00 - introduzione del corso e registrazione dei partecipanti

Dettagli

STANZIALI NOMADI TOTALE APIARI ALVEARI APIARI ALVEARI APIARI ALVEARI

STANZIALI NOMADI TOTALE APIARI ALVEARI APIARI ALVEARI APIARI ALVEARI Premessa Nel corso degli ultimi anni si sono manifestati rilevanti problemi di sopravvivenza delle famiglie di api in molte zone del mondo. In particolare, per quanto riguarda la Lombardia, dal confronto

Dettagli

Programma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2017

Programma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2017 COOPERATIVA APICOLTORI MONTANI Programma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2017 Data Ora Argomento Docente Sab.14-01-17 09.00-13.00 Presentazione del corso, dei relatori e delle singole materie Dall

Dettagli

Gruppo di Approfondimento Tecnico (GAT) in apicoltura. Obiettivi: morie e sospetti avvelenamenti nuovi parassiti e predatori legge regionale

Gruppo di Approfondimento Tecnico (GAT) in apicoltura. Obiettivi: morie e sospetti avvelenamenti nuovi parassiti e predatori legge regionale Gruppo di Approfondimento Tecnico (GAT) in apicoltura Obiettivi: morie e sospetti avvelenamenti nuovi parassiti e predatori legge regionale Morie e sospetti avvelenamenti Aethina Tumida Nota MdS n.

Dettagli

BeeOLab. Ricerche & Servizi di Laboratorio per la Genetica Apistica di Impresa

BeeOLab. Ricerche & Servizi di Laboratorio per la Genetica Apistica di Impresa BeeOLab Ricerche & Servizi di Laboratorio per la Genetica Apistica di Impresa Sede operativa: Via Mario Zicchieri snc. 04019 Terracina (LT) Op. Controllato in Biologico: BAC 127190 P.IVA 10290511004 REA:

Dettagli

Programma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2016

Programma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2016 Programma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2016 Sab.16-01-16 09.00-13.00 Presentazione del corso, dei relatori e delle singole materie. Dall agroindustria alla scomparsa delle api e della biodiversità.

Dettagli

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE DELLA LEGGE PROVINCIALE 11 MARZO 2008, N. 2 (NORME PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELL APICOLTURA). Articolo 1 Oggetto

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE DELLA LEGGE PROVINCIALE 11 MARZO 2008, N. 2 (NORME PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELL APICOLTURA). Articolo 1 Oggetto Allegato parte integrante Schema di regolamento REGOLAMENTO DI ESECUZIONE DELLA LEGGE PROVINCIALE 11 MARZO 2008, N. 2 (NORME PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELL APICOLTURA). Articolo 1 Oggetto 1. Questo

Dettagli

21/06/2010. ROMA, Lunedì 14 giugno CONPREV Conferenza Internazionale Prevenzione Emergenze

21/06/2010. ROMA, Lunedì 14 giugno CONPREV Conferenza Internazionale Prevenzione Emergenze EMERGENZA ALIMENTARE L impatto conseguente la morìa delle api Dr. Raffaele Cirone Presidente FAI ROMA, Lunedì 14 giugno 2010 CONPREV Conferenza Internazionale Prevenzione Emergenze 1 L Ecosistema Alveare:

Dettagli

Relazione. Tiene pure conto di quanto previsto nel Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013.

Relazione. Tiene pure conto di quanto previsto nel Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Disegno di legge concernente Legge regionale sull apicoltura. Relazione La legge regionale n. 30 del 17.12.1985 concernente Norme per l incremento e la tutela dell apicoltura deve essere rivista per renderla

Dettagli

-2- \\alp skoswb 1006\BGD\ABLAGE NEU apiservice gmbh\bgd Gesundheit\Gesundheitskommission

-2- \\alp skoswb 1006\BGD\ABLAGE NEU apiservice gmbh\bgd Gesundheit\Gesundheitskommission Servizio specializzato Allevamento apisuisse Rapporto d attività 2014 Indice 1. Introduzione... 3 2. Lavoro di valutazione... 3 3. Valutazione del valore riproduttivo... 3 3.1. Valori riproduttivi medi

Dettagli

Settore apistico: Attività /Azioni e relative spese ammesse a contributo anno 2008 Allegato 1

Settore apistico: Attività /Azioni e relative spese ammesse a contributo anno 2008 Allegato 1 Settore apistico: Attività /Azioni e relative spese ammesse a contributo anno 2008 Titolo Azione A Aiuti alle forme associative di livello nazionale e promozione della stipula di accordi professionali

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Disciplina dell apicoltura. d iniziativa del senatore CONSIGLIO XVII LEGISLATURA

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Disciplina dell apicoltura. d iniziativa del senatore CONSIGLIO XVII LEGISLATURA Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1122 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore CONSIGLIO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 17 OTTOBRE 2013 Disciplina dell apicoltura TIPOGRAFIA DEL SENATO Atti

Dettagli

Norme per l esercizio e la valorizzazione dell apicoltura in Umbria

Norme per l esercizio e la valorizzazione dell apicoltura in Umbria Norme per l esercizio e la valorizzazione dell apicoltura in Umbria Art. 1. (Oggetto e finalità) TITOLO I FINALITA 1. Con la presente legge la Regione Umbria promuove la tutela e lo sviluppo dell apicoltura

Dettagli

REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA

REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA ALLEGATO REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Reg. CE n. 1234/2007 Reg. CE n.

Dettagli

ALLEGATO. Modalità di attuazione del piano di sorveglianza per Aethina tumida sul territorio italiano

ALLEGATO. Modalità di attuazione del piano di sorveglianza per Aethina tumida sul territorio italiano ALLEGATO Modalità di attuazione del piano di sorveglianza per Aethina tumida sul territorio italiano Criteri per l esecuzione di un piano di sorveglianza negli apiari per la ricerca di Aethina tumida Il

Dettagli

SCHEDA BANDO PSR CALABRIA : APICOLTURA

SCHEDA BANDO PSR CALABRIA : APICOLTURA PSR CALABRIA 2014-2020: APICOLTURA ID Bando BA16-0842 Tempistica Le domande possono essere presentate dal 22/11/2016 al 05/01/2016 Territorio di riferimento Regione Calabria Oggetto Gli interventi sono

Dettagli

Cosa è cambiato? MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FOREST

Cosa è cambiato? MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FOREST ISTERO DELLE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI tuzione ALBO con D.M. n. 20984 del 10 marzo 1997 ISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE difica con D.M. n. 21547 del 28 maggio 1999 Cosa è cambiato? MINISTERO

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA Marzo-Maggio 2018 L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.), organizza un Corso teorico e pratico di introduzione all Apicoltura che

Dettagli

APICOLTURA di MONTAGNA

APICOLTURA di MONTAGNA PAOLO FONTANA & ERICA CANDIOLI Fondazione Edmund Mach, Centro Trasferimento Tecnologico APICOLTURA di MONTAGNA SETTIMA LEZIONE ROVERETO - GIOVEDÌ 16/05/2013 PROGRAMMA DEL CORSO Argomento Data Argomento

Dettagli

Referente apicoltura AUSL VDA NEGLI APIARI DELLA REGIONE VALLE. S.C. Igiene Allevamenti. Dr. Claudio Roullet ATTIVITÀ DEI SERVIZI VETERINARI D AOSTA

Referente apicoltura AUSL VDA NEGLI APIARI DELLA REGIONE VALLE. S.C. Igiene Allevamenti. Dr. Claudio Roullet ATTIVITÀ DEI SERVIZI VETERINARI D AOSTA ATTIVITÀ DEI SERVIZI VETERINARI NEGLI APIARI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA Dr. Claudio Roullet Referente apicoltura AUSL VDA S.C. Igiene Allevamenti VETERINARI E APICOLTURA Applicazione regolamento di Polizia

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA REGOLAMENTO (CE) N. 797 /2 00 4 DEL CONSIGLIO DEL 26 APRILE2004 relativo alle azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell apicoltura PROGRAMMA

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ALLEGATO N 1 ALLA DELIBERAZIONE N. 10/ 8 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ALLEGATO N 1 ALLA DELIBERAZIONE N. 10/ 8 DEL ALLEGATO N 1 ALLA DELIBERAZIONE N. 10/ 8 Oggetto: Reg. (CE) n. 797/ 2004 del Consiglio del 26 aprile 2004 - Agricoltura Azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA Aprile-Giugno 2016 L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.), organizza un Corso teorico e pratico di introduzione all Apicoltura della

Dettagli

La BDA quale strumento per la programmazione e la normativa apistica regionale

La BDA quale strumento per la programmazione e la normativa apistica regionale La BDA quale strumento per la programmazione e la normativa apistica regionale Bologna 06 luglio 2018 Dott. Vincenzo Di Salvo Regione Emilia Romagna D.G. Agricoltura, Caccia e Pesca Servizio Organizzazioni

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA Unione Europea Regione Puglia con il contributo del Reg. CE 1308/13 CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA (Marzo-Maggio 2019) L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.) organizza

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA Unione Europea Regione Puglia con il contributo del Reg. CE 1308/13 CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA (Marzo-Maggio 2017) L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.) organizza

Dettagli

Proposta di legge. Modifiche alla legge regionale 27 aprile 2009, n. 21 (Norme per l esercizio, la tutela e la valorizzazione dell apicoltura)

Proposta di legge. Modifiche alla legge regionale 27 aprile 2009, n. 21 (Norme per l esercizio, la tutela e la valorizzazione dell apicoltura) Proposta di legge Modifiche alla legge regionale 27 aprile 2009, n. 21 (Norme per l esercizio, la tutela e la valorizzazione dell apicoltura) Sommario Preambolo Art. 1 Modifiche al preambolo della l.r.

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA Unione Europea Regione Puglia con il contributo del Reg. CE 1308/13 CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA (Marzo-Maggio 2017) L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.) organizza

Dettagli

I pascoli delle api in Valtellina. Collocazione degli apiari, problematiche e potenzialità Cristina Palmieri e Fabio Pini

I pascoli delle api in Valtellina. Collocazione degli apiari, problematiche e potenzialità Cristina Palmieri e Fabio Pini I pascoli delle api in Valtellina Collocazione degli apiari, problematiche e potenzialità Cristina Palmieri e Fabio Pini Il concetto di pascolo delle api Una postazione vale l'altra? Siamo abituati a collocare

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA Unione Europea Regione Puglia con il contributo del Reg. CE 1308/13 CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA (Marzo-Maggio 2018) L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.) organizza

Dettagli

DISCIPLINARE DELL'ALBO NAZIONALE DEGLI ALLEVATORI DI API REGINE

DISCIPLINARE DELL'ALBO NAZIONALE DEGLI ALLEVATORI DI API REGINE DISCIPLINARE DELL'ALBO NAZIONALE DEGLI ALLEVATORI DI API REGINE Art. 1 1. L Istituto Nazionale di Apicoltura, giuridicamente riconosciuto con RD 16.6.1938 n. 1049, istituisce, ai sensi del D. L. n. 529

Dettagli

conforme all allegato D del presente regolamento. 4. Gli alveari devono essere accompagnati dalla dichiarazione prevista al comma 1.

conforme all allegato D del presente regolamento. 4. Gli alveari devono essere accompagnati dalla dichiarazione prevista al comma 1. Art. 1. (Oggetto) REGOLAMENTO REGIONALE 15.07.03, N. 10 «Regolamento di attuazione della L.R. 26.11.02, n. 24 Norme per l esercizio e la valorizzazione dell apicoltura in Umbria». B.U.R N. 30 DEL 23 LUGLIO

Dettagli

LA TUTELA DEI PATRIMONI GENETICI LOCALI DI APIS MELLIFERA COME PRESUPPOSTO PER UN APICOLTURA PRODUTTIVA. Paolo Fontana

LA TUTELA DEI PATRIMONI GENETICI LOCALI DI APIS MELLIFERA COME PRESUPPOSTO PER UN APICOLTURA PRODUTTIVA. Paolo Fontana LA TUTELA DEI PATRIMONI GENETICI LOCALI DI APIS MELLIFERA COME PRESUPPOSTO PER UN APICOLTURA PRODUTTIVA Paolo Fontana NUOVI PREDATORI DI API IL DECLINO DELLE API CAMBIAMENTI CLIMATICI RIDUZIONE DELLA FLORA

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA Unione Europea con il contributo del Reg. CE 1308/13 Regione Puglia CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA (Marzo-Maggio 2019) L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.) organizza

Dettagli

ApisCampus 2016. Seminario di Alta Formazione Programma definitivo. Organizzazione a cura del

ApisCampus 2016. Seminario di Alta Formazione Programma definitivo. Organizzazione a cura del ApisCampus 2016 Seminario di Alta Formazione Programma definitivo Organizzazione a cura del CRT CENTRO DI RIFERIMENTO TECNICO PER L APICOLTURA A.4 Salvaguardia dell Ape Italiana (mellifera ligustica, siciliana

Dettagli

Articolo originariamente pubblicato in inglese su Apidologie, Novembre 2012, Volume 43, N 6, pp

Articolo originariamente pubblicato in inglese su Apidologie, Novembre 2012, Volume 43, N 6, pp Differenze nel fenotipo delle colonie in funzione della differente origine e collocazione: evidenze di interazioni genotipo-ambiente nell ape italiana (Apis mellifera ligustica)? di Cecilia COSTA, Marco

Dettagli

Sono di seguito riportati gli articoli inerenti l apicoltura:

Sono di seguito riportati gli articoli inerenti l apicoltura: Regione Umbria Legge regionale 9 aprile 2015, n. 12 Testo unico in materia di agricoltura L'Assemblea legislativa ha approvato. La Presidente della giunta regionale promulga la seguente legge: TITOLO I

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA Unione Europea Regione Puglia con il contributo del Reg. CE 1308/13 CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA (Aprile-Giugno 2016) L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.),

Dettagli

Selezione dell ape regina nel rispetto degli ecotipi locali

Selezione dell ape regina nel rispetto degli ecotipi locali Selezione dell ape regina nel rispetto degli ecotipi locali Premessa Miti e convinzioni Sull ape non bisogna fare un lavoro di selezione Per motivazioni scientifiche possibile perdita di fitness Prese

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL APIARIO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL APIARIO COMUNALE COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL APIARIO COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 7 del 22/02/2018, esecutivo ai sensi di legge. Pubblicato all Albo

Dettagli

Programma Corso Base Di Apicoltura

Programma Corso Base Di Apicoltura Programma Corso Base Di Apicoltura 2016 2016 Lezione n. 1 - Mercoledì 04 Novembre 2015 ore 16:15 19:15 - Presentazione, Associazione, introduzione e descrizione del corso. Cenni sulla storia dell apicoltura.

Dettagli

Istituzione dell anagrafe in apicoltura: fonti normative, finalità e stato dell arte. La Banca Dati Nazionale.

Istituzione dell anagrafe in apicoltura: fonti normative, finalità e stato dell arte. La Banca Dati Nazionale. Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco

Dettagli

LA REGISTRAZIONE E LA GESTIONE DEI DATI RACCOLTI DURANTE LE VISITE IN APIARIO

LA REGISTRAZIONE E LA GESTIONE DEI DATI RACCOLTI DURANTE LE VISITE IN APIARIO PAOLO FONTANA Fondazione Edmund Mach, Centro Trasferimento Tecnologico LA REGISTRAZIONE E LA GESTIONE DEI DATI RACCOLTI DURANTE LE VISITE IN APIARIO Rovereto 25/03/2013 QUADERNI DI CAMPO PER APICOLTORI

Dettagli

Programma Corso Base Di Apicoltura

Programma Corso Base Di Apicoltura Programma Corso Base Di Apicoltura 2014 2015 Lezione n. 1 - Mercoledì 05 Novembre 2014 ore 16:15 19:15 - Docente: Vittorio Di Girolamo, Presidente A.R.A.L. Presentazione, introduzione e descrizione del

Dettagli

DATI DEFINITIVI DEL PROGETTO LOTTA INTEGRATA CONTRO LA VARROA E MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE API REALIZZATO A BERGAMO NEL

DATI DEFINITIVI DEL PROGETTO LOTTA INTEGRATA CONTRO LA VARROA E MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE API REALIZZATO A BERGAMO NEL DATI DEFINITIVI DEL PROGETTO LOTTA INTEGRATA CONTRO LA VARROA E MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE API REALIZZATO A BERGAMO NEL 2012-2013 Dr. Giulio Loglio ASL di Bergamo gloglio@asl.bergamo.it IL PROGETTO SI

Dettagli

Delibera del Presidente (con Firma Digitale)

Delibera del Presidente (con Firma Digitale) RISERVA NATURALE MONTE NAVEGNA E MONTE CERVIA Direzione: DIREZIONE Delibera del Presidente (con Firma Digitale) N. D00013 del 18/03/2019 Proposta n. 53 del 13/03/2019 Oggetto: Convenzione Quadro con Associazione

Dettagli

Istituzione dell anagrafe in apicoltura: fonti normative, finalità e stato dell arte. La Banca Dati Nazionale. Dott. Alessandro Pastore

Istituzione dell anagrafe in apicoltura: fonti normative, finalità e stato dell arte. La Banca Dati Nazionale. Dott. Alessandro Pastore Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci

Dettagli

COMUNE DI CASOREZZO. Provincia di Milano REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL APIARIO COMUNALE

COMUNE DI CASOREZZO. Provincia di Milano REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL APIARIO COMUNALE COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL APIARIO COMUNALE Art. 1. - (Finalità) 1. Il presente Regolamento riconosce l'apicoltura come attività d'interesse nazionale

Dettagli

Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26

Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26 Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 26 Tutela delle risorse genetiche autoctone vegetali ed animali di interesse agrario (B.U. Regione Basilicata N. 50 del 16 ottobre 2008) Articolo 1 Finalità La Regione

Dettagli

Laboratorio Apistico Regionale - Friuli Venezia Giulia tel , fax , sportello tecnico: martedì

Laboratorio Apistico Regionale - Friuli Venezia Giulia tel , fax ,   sportello tecnico: martedì Laboratorio Apistico Regionale - Friuli Venezia Giulia Varroa e apicoltura: rischio default Varroa e apicoltura: rischio default Incontro FAI 2011, previsioni 2011-2012 - Difficoltà nel controllo della

Dettagli

Emergenza Varroa Sondrio 29 novembre 2007

Emergenza Varroa Sondrio 29 novembre 2007 Emergenza Varroa Sondrio 29 novembre 2007 Una forte infestazione. Quali le cause? Il clima? Un inverno breve e relativamente caldo 2007 una stagione produttiva precoce.e quindi molti più cicli riproduttivi

Dettagli

Ubicazione nel Comune di... Località... Via... Cap...Codice aziendale..

Ubicazione nel Comune di... Località... Via... Cap...Codice aziendale.. QUESTIONARIO DA COMPILARE IN CASO DI SOSPETTO AVVELENAMENTO (con rilevazione di mortalità anomala o spopolamento degli alveari) Questionario elaborato dal DiSTA (Università di Bologna) e dall INA di Bologna,

Dettagli

Apicoltura nella Regione Lazio

Apicoltura nella Regione Lazio Apicoltura nella Regione Lazio A cura di Marco Pietropaoli e Giovanni Formato Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri Unità Operativa di Apicoltura Sommario INTRODUZIONE...2

Dettagli

Progetto Beenomix Selezione, conservazione e valorizzazione di Apis mellifera, un modello possibile

Progetto Beenomix Selezione, conservazione e valorizzazione di Apis mellifera, un modello possibile Progetto Beenomix Selezione, conservazione e valorizzazione di Apis mellifera, un modello possibile Policoro, 31 Gennaio 2019 Convegno AAPI Prof. Giulio Pagnacco Premessa Questa presentazione è divisa

Dettagli

ECONOMIA ED IMPRESA APISTICA

ECONOMIA ED IMPRESA APISTICA ECONOMIA ED IMPRESA APISTICA Report prime valutazioni 2018, rete di monitoraggio e costi di produzione venerdì 14 settembre 2018 Simona Pappalardo Osservatorio Nazionale Miele ANDAMENTO PRODUTTIVO 2018

Dettagli

Disegno di legge concernente Legge regionale sull apicoltura. Testo ddl. Art. 1 (Finalità)

Disegno di legge concernente Legge regionale sull apicoltura. Testo ddl. Art. 1 (Finalità) Disegno di legge concernente Legge regionale sull apicoltura. Testo ddl Art. 1 (Finalità) 1. La Regione Autonoma della Sardegna riconosce l apicoltura come attività agricola di interesse regionale utile

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA Supplemento ordinario n. 1 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 30 del 23 luglio 2003 Spedizione in abbonamento postale Art. 2, comma 20/c, legge 662/96 - Fil. di Perugia REPUBBLICA ITALIANA

Dettagli

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA

CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA con il contributo del Reg. CE 1308/13 CORSO TEORICO E PRATICO DI INTRODUZIONE ALL APICOLTURA (Aprile-Maggio 2016) L Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (A.R.A.P.) organizza un Corso teorico e pratico

Dettagli

Questionario di rilevazione - Apicoltori

Questionario di rilevazione - Apicoltori Legge 313/2004 Documento programmatico per il settore apistico: azioni 11.1 e 11.3 Programma specifico di attività dell Osservatorio Nazionale Miele Azione 11.1: Questionario di rilevazione - Apicoltori

Dettagli

Aggiornamento sulla presenza di Aethina tumida in Italia

Aggiornamento sulla presenza di Aethina tumida in Italia Aggiornamento sulla presenza di Aethina tumida in Italia Franco Mutinelli Centro di referenza nazionale per l apicoltura Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie E-mail: fmutinelli@izsvenezie.it

Dettagli

Martedi 19 aprile2011, noi alunni delle classi quarte di Ripattoni, siamo andati a visitare la Fattoria LE GEMME, a Villa Rosa di Martinsicuro.

Martedi 19 aprile2011, noi alunni delle classi quarte di Ripattoni, siamo andati a visitare la Fattoria LE GEMME, a Villa Rosa di Martinsicuro. Martedi 19 aprile2011, noi alunni delle classi quarte di Ripattoni, siamo andati a visitare la Fattoria LE GEMME, a Villa Rosa di Martinsicuro. E' stata una giornata molto piacevole, trascorsa in allegria,

Dettagli

«Regolamento di attuazione della legge regionale 26 novembre 2002, n. 24 Norme per l esercizio e la valorizzazione dell apicoltura in Umbria».

«Regolamento di attuazione della legge regionale 26 novembre 2002, n. 24 Norme per l esercizio e la valorizzazione dell apicoltura in Umbria». REGOLAMENTO REGIONALE 15 LUGLIO 2003, N. 10 «Regolamento di attuazione della legge regionale 26 novembre 2002, n. 24 Norme per l esercizio e la valorizzazione dell apicoltura in Umbria». BOLLETTINO UFFICIALE

Dettagli

PROGETTO SUIS SUINICOLTURA ITALIANA SOSTENIBILE

PROGETTO SUIS SUINICOLTURA ITALIANA SOSTENIBILE NEWSLETTER SUIS 03_2018 PROGRAMMI ACCOPPIAMENTO RAZZE AUTOCTONE Novità del Progetto SUIS ANAS Le razze autoctone sono costituite da piccole popolazioni di animali tra di loro altamente imparentati. La

Dettagli

Calo invernale delle api confronto situazione nido: / Sviluppo primaverile

Calo invernale delle api confronto situazione nido: / Sviluppo primaverile Calo invernale delle api confronto situazione nido: 27-11-2015 / 01-02-2016. Sviluppo primaverile I confronti del nido con foto scattate da sopra danno un indicazione solo approssimativa perché la quantità

Dettagli

Norme per l'esercizio e la valorizzazione dell'apicoltura in Umbria (2). TITOLO I. Finalità. Art. 1 Oggetto e finalità.

Norme per l'esercizio e la valorizzazione dell'apicoltura in Umbria (2). TITOLO I. Finalità. Art. 1 Oggetto e finalità. UMBRIA L.R. 26 novembre 2002, n. 24 (1). Norme per l'esercizio e la valorizzazione dell'apicoltura in Umbria (2). TITOLO I Finalità Art. 1 Oggetto e finalità. 1. Con la presente legge la Regione Umbria

Dettagli

Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Valdostana

Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Valdostana Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Valdostana versione 2017 by m.vevey Copyright, 2004-2017 A.N.A.Bo.Ra.Va. La biodiversità animale la misura biodiversità prevede di attivare una serie di importanti

Dettagli

Programma Corso Base Di Apicoltura

Programma Corso Base Di Apicoltura Programma Corso Base Di Apicoltura 2017 2018 Lezione n. 1 - Mercoledì 15 Novembre 2017 16:30 19:30 operativa ARAL Via : Vittorio Di Girolamo, Presidente ARal Presentazione Dell Associazione Introduzione

Dettagli

Breeding of sheep and goats in the Veneto Region with a particular view on the contributions of the region

Breeding of sheep and goats in the Veneto Region with a particular view on the contributions of the region L attuazione della Convenzione delle Alpi e del Protocollo Agricoltura di Montagna : Opportunità per la promozione dell agrobiodiversità e del monitoraggio a lunga durata. Breeding of sheep and goats in

Dettagli

BIODIVERSITA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

BIODIVERSITA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO BIODIVERSITA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO Luciana Finessi Servizio Innovazione Qualità Promozione e Internazionalizzazione Assessorato agricoltura caccia e pesca Regione Emilia-Romagna 16/01/2019 1

Dettagli

programmi di introduzione di razze esotiche in Sardegna

programmi di introduzione di razze esotiche in Sardegna Approcci metodologici per la valutazione dell efficacia di programmi di introduzione di razze esotiche in Sardegna ANTONELLO CARTA AGRIS SARDEGNA Gestione risorse genetiche locali Nell ultimo secolo le

Dettagli

4 marzo In particolare l Unaapi ritiene che siano da considerarsi come obiettivi prioritari:

4 marzo In particolare l Unaapi ritiene che siano da considerarsi come obiettivi prioritari: 4 marzo 2011 Gli apicoltori italiani partecipano in modo convinto con una propria organica proposta alla grande riflessione che si è aperta in sede comunitaria sul futuro della politica agricola comune

Dettagli

DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE E DELLA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000

DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE E DELLA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 LEGGE REGIONALE 17 FEBBRAIO 2005, N. 6 DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE E DELLA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 La Regione Emilia-Romagna con la

Dettagli

(1) Pubblicata nel B.U. Abruzzo 21 dicembre 2012, n. 92 speciale. IL CONSIGLIO REGIONALE. ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE.

(1) Pubblicata nel B.U. Abruzzo 21 dicembre 2012, n. 92 speciale. IL CONSIGLIO REGIONALE. ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. L.R. ABRUZZO 18 dicembre 2012, n. 64 (ARTT. 6-17) (1). Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione Europea. Attuazione della direttiva

Dettagli

Programma Corso Base Di Apicoltura

Programma Corso Base Di Apicoltura Programma Corso Base Di Apicoltura 2017 2018 Lezione n. 1 Mercoledì 15 Novembre 2017 16:30 19:30 operativa ARAL Via : Vittorio Di Girolamo, Presidente ARal Presentazione Dell Associazione Introduzione

Dettagli

per Iscrizioni comunicare i propri dati anagrafici e C. Fiscale

per Iscrizioni comunicare i propri dati anagrafici e C. Fiscale ASSOCIAZIONE LIGURE PRODUTTORI APISTICI *Miele C.F-: 92091480092 - C,I.V. 10.000 Via Famagosta, 9/5-17100 SAVONA Proposte A.L.P.A*Miele di Formazione Apistica Con Attestato di frequenza ai Corsi di Apicoltura

Dettagli

BeeNet Apicoltura e ambiente in rete Bollettino Monitoraggio Apistico A cura del Coordinamento Nazionale: CRA-API, IZSVe, Università di Bologna, SIN

BeeNet Apicoltura e ambiente in rete Bollettino Monitoraggio Apistico A cura del Coordinamento Nazionale: CRA-API, IZSVe, Università di Bologna, SIN RETE RURALE NAZIONALE 1 Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Rete Rurale Nazionale Apicoltura e ambiente in rete Bollettino Monitoraggio Apistico A cura del Coordinamento Nazionale:

Dettagli

BeeOLab. Ricerche & Servizi di Laboratorio per la Genetica Apistica d'impresa

BeeOLab. Ricerche & Servizi di Laboratorio per la Genetica Apistica d'impresa BeeOLab Ricerche & Servizi di Laboratorio per la Genetica Apistica d'impresa Sede operativa: Via Mario Zicchieri snc 04019 Terracina (LT) Op. Controllato in Biologico: BAC 127190 P.IVA 10290511004 REA:

Dettagli

Politiche di Sviluppo Rurale. Simone Severini

Politiche di Sviluppo Rurale. Simone Severini Politiche di Sviluppo Rurale Simone Severini Problemi delle aree rurali Redditi agricoli e forestali bassi e instabili Disoccupazione Senilizzazione Deterioramento risorse naturali Scarsa produzione di

Dettagli

Convegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2

Convegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2 POSITIVI NEGATIVI INTERNI ESTERNI Punti di forza aziende specializzate in grado di realizzare investimenti e adeguamenti tecnici aziende con sistemi di gestione ambientali certificati o disciplinari di

Dettagli

Il sottoscritto nato a il. Indirizzo Comune prov. C a p telefono cell. fax. CF/P.IVA

Il sottoscritto nato a il. Indirizzo Comune prov. C a p telefono cell. fax. CF/P.IVA RICHIESTA DI: ATTRIBUZIONE VARIAZIONE INTEGRAZIONE DEL CODICE DI IDENTIFICAZIONE AZIENDALE ai sensi del D.P.R. 317/96 e s.m.i. e del D.Lgs 158/06 e s.m.i. Il sottoscritto _ nato a il Indirizzo Comune prov

Dettagli

PROGRAMMA CORSO BASE APICOLTURA

PROGRAMMA CORSO BASE APICOLTURA PROGRAMMA CORSO BASE APICOLTURA 2016 1. Lezione. Lunedì 15 febbraio ore 20.00 Introduzione del corso. Parole chiave dell'apicoltura. Tassonomia Apidi Apini Apis Mellifera Razze dell'ape mellifera. Storia

Dettagli

La tecnica della sciamatura artificiale programmata

La tecnica della sciamatura artificiale programmata La tecnica della sciamatura artificiale programmata La sciamatura è un fenomeno naturale che porta alla suddivisione dell alveare in una o più parti. Solitamente in assenza di controlli da parte dell apicoltore

Dettagli

Apie buoideipaesituoi

Apie buoideipaesituoi Apie buoideipaesituoi Cecilia Costa Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e lanalisi delleconomia Agraria Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura 25/09/2017

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA

Dettagli

1a visita prima del periodo invernale

1a visita prima del periodo invernale Progetto pilota sulla sorveglianza della mortalità delle colonie di api nel 2012 2013 1a visita prima del periodo invernale Ispezione fatta da:... Data: Numero di km effettuati per compiere l ispezione:

Dettagli