CLP e legislazione a valle. Roberto Pirotta Mapei
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1 CLP e legislazione a valle Roberto Pirotta Mapei Milano, 24 Giugno 2010
2 Impatto del Regolamento CLP a valle Il CLP, andando a sostituire le Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE, andrà ad incidere, anche se a volte in maniera indiretta e non sempre immediata, su tutte le disposizioni normative che si rifanno ai criteri di classificazione delle sostanze e delle miscele. Più di 20 filoni di legislazione a valle fanno riferimento ai criteri di C&L, sia direttamente che indirettamente. E quindi necessaria un attenta analisi dei possibili effetti che ne derivano.
3 Impatto del Regolamento CLP a valle La Commissione ha adottato sinora due atti per modificare la legislazione a valle: Regolamento (CE) No. 1336/2008 per emendare il Regolamento 648/2004 (detergenti); Direttiva 2008/112/CE per emendare la Direttiva 76/768 (cosmetici), 88/378 (giocattoli), 1999/13 (VOC, emissioni in atmosfera), 2000/53 (veicoli fuori uso), 2002/96 (RAEE) e 2004/42 (VOC per talune pitture e vernici e prodotti per carrozzeria).
4 Impatto del Regolamento CLP a valle Il REACH viene emendato direttamente dal CLP. Gli emendamenti riguardano cambiamenti di riferimento al Regolamento CLP, conversione delle categorie e frasi di sicurezza/rischio nonché un allineamento con la terminologia GHS.
5 Impatto del Regolamento CLP a valle Seveso (Direttiva 96/82/CE e s.m.i.) Rifiuti (Allegati D e I alla Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) Acque (Allegati 1 e 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) Aria (Parte Quinta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) Salute e Sicurezza nei Luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008)
6 Seveso (Direttiva 96/82/CE) Finalizzata a prevenire i rischi di incidenti rilevanti e alla limitazione delle loro conseguenze per l'uomo e per l'ambiente. Si applica se sono presenti in stabilimento: sostanze o miscele indicate in All.I (parti 1-2), in quantità pari o superiore alle soglie indicate. In relazione al nuovo CLP, è indubbia la necessità di un adeguamento/revisione della direttiva 96/82/CE e s.m.i. (in IT: D.Lgs. 334/99 e s.m.i.).
7 Seveso (Direttiva 96/82/CE) La Commissione Europea ha instituito uno specifico Technical Working Group (il TWG on Seveso and GHS). Scopo: proposta tecnica di nuovo allegato I alla Direttiva Seveso. Ai lavori del TWG prendono parte sia rappresentanti degli Stati Membri che degli stakeholders.
8 Seveso (Direttiva 96/82/CE) Nella preparazione del documento è emerso che: i pericoli chimico-fisici e ambiente sono sostanzialmente confrontabili; le problematiche per i pericoli riguardanti la salute sono più complesse e sono state oggetto di proposte che verranno valutate non prima di fine anno.
9 Seveso (Direttiva 96/82/CE) Il working group ha due principali obiettivi riguardanti i pericoli per la salute: 1: nessuna riduzione nel livello di protezione raggiunto dall esistente disciplina Seveso; 2: nessuna inutile e significativa estensione dello scopo della Seveso. La nuova Direttiva dovrà avere come conseguenza l allineamento con il CLP al fine di non aumentare l'onere per l'industria e l'amministrazione.
10 Seveso (Direttiva 96/82/CE) Si sono rilevati grossi problemi legati alla traduzione dei pericoli per la salute. I membri del TWG hanno sviluppato 4 opzioni alternative per l allineamento dei pericoli per la salute con il CLP. Alcune allargano, altre restringono il campo di applicazione. E stata effettuata una valutazione di Impact Assessment da parte della Commissione:
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12 Rifiuti (Decisione 2000/532/CE) L elenco dei rifiuti pericolosi e non pericolosi e i criteri per l assegnazione al rifiuto di una o più caratteristiche di pericolo sono definiti dalla Decisione 2000/532/CE, che istituisce il cd. Catalogo Europeo dei Rifiuti - CER (in IT ripreso dall Allegato D alla Parte IV del D.Lgs. 152/2006).
13 Rifiuti (Decisione 2000/532/CE) E prevista una revisione della Decisione 2000/532/CE: per questo la Commissione UE ha affidato un apposito studio (concluso) alla Società Okopol. Uno specifico capitolo dello studio è dedicato al rapporto tra il CER e il CLP, con lo scopo di creare un opportuno raccordo fra le "caratteristiche di pericolo H" della normativa rifiuti e la classificazione ai sensi del CLP. Attualmente non sono chiari i tempi entro i quali verrà condotta la revisione della citata Decisione.
14 Rifiuti (Decisione 2000/532/CE) Fino al 2015 per la classificazione dei rifiuti non ci sono problemi in quanto: le SDS delle sostanze devono riportare obbligatoriamente, a partire dal 1 dicembre 2010, sia la classificazione CLP sia la classificazione in base alla Dir.67/548/CEE; le SDS delle miscele, a partire dal 1 giugno 2015, devono riportare obbligatoriamente la classificazione CLP; chi si adegua volontariamente prima di tale data deve riportare obbligatoriamente in SDS sia la classificazione in base alla Dir.1999/45/CE sia la classificazione CLP.
15 Acqua e Aria Non si ritiene che il Regolamento CLP abbia impatti diretti sulla disciplina delle Acque (Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 e relativi Allegati) e delle Emissioni in atmosfera (Parte Quinta del D.Lgs. 152/2006 e relativi Allegati) in quanto generalmente viene fatto riferimento ad un elenco nominale di sostanze e a concentrazioni specifiche. Attenzione! Disciplina COV (art. 275 e Allegato III Parte I) fa riferimento a: le sostanze e i preparati classificati... come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione, a causa del loro tenore di COV, e ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49, R60, R61 gli effluenti gassosi che emettono COV alogenati ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R40, R68
16 Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Cinque direttive a valle riguardanti la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro fanno riferimento al sistema di classificazione: Agenti chimici negli ambienti di lavoro (Dir. 1998/24/CE); Agenti cancerogeni negli ambienti di lavoro (Dir. 2004/37/CE); Lavoratori giovani (Dir. 1999/53/CE); Lavoratrici in gravidanza o in allattamento (Dir. 1992/85/CE); Direttiva sui segnali di Sicurezza (92/58/CEE). La DG Employment sta predisponendo proposte con l intenzione di evitare che vi sia un cambiamento dello scopo di tali normative.
17 Altre normative. Eco-labelling (Reg. 1980/2000/CE) Biocidi (Dir. 1998/8/CE) Antiparassitari agricoli (Dir. 91/414/CEE) PIC (Reg. 689/2008/CE) Aerosol (Dir.2008/47/CE)
18 Operativamente Nell ambito della politica Sicurezza Prodotti e Product Stewardship Continua attenzione all evoluzione delle normative; Partecipazione ai lavori sia in sede europea sia in sede italiana; Incontri informativi svolti con Direzione e Personale Responsabile A&S degli Stabilimenti italiani (seguirà: una diffusione dell informazione al personale operativo);
19 Operativamente Incontri con i Gruppi dei laboratori R&D con attenzione ad eventuali sostanze critiche (Candidate list) e limiti di soglia per classificazione delle miscele; Pianificata una informativa generica sul CLP indirizzata al personale marketing/packaging e forza vendite che si riferisca in modo semplice ai nuovi simboli e alle tempistiche di recepimento.
20 Grazie per l attenzione
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