Città Metropolitana di Milano Importo finanziamento: ,00 Referente ERSAF Angelo Mariani. Erica Alghisi

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1 RIPRISTINO DI UNA FASCIA VERDE IN VIALE FULVIO TESTI E CONTESTUALE STUDIO DELLO SCHEMA DI IMPIANTO ARBOREO MIGLIORE PER MASSIMIZZARE L ASSORBIMENTO DEGLI INQUINANTI ATMOSFERICI Committente: Città Metropolitana di Milano Importo finanziamento: ,00 Referente ERSAF Angelo Mariani IL RUP Gianluca Maffoni I PROGETTISTI Antonio Mambriani Erica Alghisi Marzo 2018

2 Sommario PREMESSA... 1 DESCRIZIONE DELL AREA D INTERVENTO... 1 OBIETTIVI... 5 Messa in sicurezza dell alberatura... 5 Riqualificazione paesaggistica del viale... 5 Sperimentazione sull assorbimento/trattenimento degli inquinanti atmosferici... 5 MESSA IN SICUREZZA DELL ALBERATURA... 5 Descrizione dei lavori... 6 RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA DEL VIALE... 7 IMPIANTO ARBOREO-ARBUSTIVO SPERIMENTALE... 9 Scelta dei moduli vegetazionali da sottoporre a sperimentazione... 9 Localizzazione delle aree da monitorare La rilevazione degli inquinanti MATERIALE VIVAISTICO PROGRAMMA DI MANUTENZIONE MODALITA DI AZIONE CRONOPROGRAMMA QUADRO ECONOMICO... 13

3

4 PREMESSA La delibera del Consiglio di Amministrazione di ERSAF n. III/312 in data 19/12/2017 approva lo schema di accordo di collaborazione, ai sensi dell art.15 della L. 241/90, tra Città metropolitana di Milano ed ERSAF, Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste, per la Riqualificazione del verde urbano, l incremento della biodiversità, il monitoraggio e l attuazione di interventi di lotta fitosanitaria, alla salvaguardia del patrimonio del verde delle aree urbanizzate nel territorio della Città Metropolitana di Milano. Città Metropolitana di Milano ha affidato ad ERSAF la riqualificazione paesaggistica e la messa in sicurezza della fascia verde, lunga circa 3 Km e larga 20 m, che separa i due sensi di marcia in uno dei viali più trafficati della cintura periurbana milanese: viale Fulvio Testi. In attuazione delle funzioni statutarie dell Ente (Art. 4 comma 4 p.ti f) ed i)), ERSAF intende intervenire sul viale con opere di potatura e messa in sicurezza dell alberatura esistente che soddisfino le richieste di Città Metropolitana e, allo stesso tempo, attuare una sperimentazione in collaborazione con la Fondazione Lombardia per l Ambiente (FLA) volta ad individuare uno schema di impianto in grado di massimizzare l assorbimento degli inquinanti atmosferici. Gli esiti della sperimentazione potranno essere disponibili per l eventuale applicazione ad altri interventi. DESCRIZIONE DELL AREA D INTERVENTO Realizzato a partire dagli anni dieci come percorso alternativo a viale Monza, viale Fulvio Testi è un'importante strada radiale di Milano (S.P. 5)che origina in piazzale Istria come proseguimento di viale Zara, per poi proseguire verso nord-est oltre i confini cittadini nei comuni di Sesto San Giovanni, per un breve tratto in cui assume la denominazione di via Milanese, e di Cinisello Balsamo, nel cui territorio continua verso Monza, come viale Brianza. L area di interesse, di proprietà di Città Metropolitana di Milano, inizia in comune di Sesto San Giovanni in corrispondenza dell incrocio con via Clerici e via Carducci e termina dopo 3 km, in comune di Cinisello Balsamo, poco prima dello svincolo per l autostrada. In questo tratto viale Fulvio Testi è composto da due carreggiate principali divise da un ampio spazio alberato avente larghezza media di 20m. In comune di Cinisello Balsamo, le carreggiate sono affiancate da brevi controviali laterali. Le interruzioni dell area verde sono due: in corrispondenza dell incrocio con le vie Giovagnoli e Ferri e, successivamente, del sottopassaggio di via Stalingrado. Di seguito si riportano l ortofoto, che localizza l area di interesse (in giallo i confini comunali), e le carte dei vincoli estratte dai PGT delle amministrazioni comunali coinvolte. Da queste ultime emerge l assenza di vincoli fatto salvo il mantenimento delle fasce di rispetto da elettrodotti o metanodotti. 1

5 Ortofoto che evidenzia l area di intervento 2

6 Tavola dei Vincoli del Comune di Cinisello Balsamo Tavola dei Vincoli del Comune di Sesto San Giovanni L area d intervento è inerbita e ospita un doppio filare di platani storici nel quale si rilevano molte fallanze e pochi individui appartenenti ad altre specie arboree. In alcuni tratti, allo strato erbaceo si sostituisce una copertura di rovo o una fitta rinnovazione di ailanto, specie esotica infestante compresa nella lista nera delle 3

7 specie da contenere o eradicare (L.R. n 10/2008 Disposizioni per la conservazione della piccola fauna e della flora spontanea"). Seguono alcune fotografie dell area d intervento e una tabella riassuntiva delle specie arboree presenti nella fascia alberata in cui si dovrà intervenire. Sx: doppio filare di platani; Dx: altre specie arboree Sx: area priva di vegetazione arborea e arbustiva; Dx: Rovo e rinnovazione di ailanto Specie arboree presenti N. Platanus hybrida 249 Ulmus minor 9 Pinus strobus 8 Lagerstroemia indica 4 Totale 270 Tabella riassuntiva degli individui arborei presenti nel sito di intervento 4

8 OBIETTIVI Gli interventi a progetto sono finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1) messa in sicurezza del viale alberato; 2) riqualificazione paesaggistica 3) sperimentazione di uno schema di impianto in grado di massimizzare l assorbimento degli inquinanti atmosferici. Messa in sicurezza dell alberatura ERSAF interverrà sul viale con opere di messa in sicurezza dell alberatura esistente. A tal fine si procederà alla potatura dei rami più bassi e all alleggerimento delle chiome rimuovendo le branche secche o che, per conformazione, possono essere soggette a schianto o possono rappresentare un pericolo per la carreggiata sottostante. Riqualificazione paesaggistica del viale Il viale, per tutta la sua lunghezza, verrà riqualificato attraverso la piantumazione di due fasce arbustive realizzate con specie autoctone o alloctone ornamentali, sempreverdi e a foglia caduca che, come richiesto dalla committenza, a maturità, formeranno una cortina invalicabile da eventuali pedoni che dovessero tentarne l attraversamento. Sperimentazione sull assorbimento/trattenimento degli inquinanti atmosferici In collaborazione con la Fondazione Lombardia per l Ambiente (FLA), ERSAF attuerà una sperimentazione volta ad individuare uno schema di impianto in grado di massimizzare l assorbimento degli inquinanti atmosferici. A tale fine, ciascun lotto ospiterà 3 differenti moduli aventi lunghezza di circa 50 m, nei quali l impianto verrà realizzato con materiale vivaistico a pronto effetto anziché con postime forestale. Con la sperimentazione si cercherà di individuare lo schema arboreo/arbustivo più efficace nell assorbimento/intercettazione di ozono (O3) e particolato fine (PM10 e PM2,5). MESSA IN SICUREZZA DELL ALBERATURA Come anticipato, il doppio filare di via Fulvio Testi è composto in prevalenza da platani. Operazioni di abbattimento e potatura a carico di tale specie sono soggette a preventiva segnalazione al Servizio Fitosanitario Regionale in quanto il comune di Cinisello Balsamo, ai sensi del D.d.u.o del 2017, è compreso nella zona 5

9 di contenimento del cancro colorato del platano malattia di origine fungina causata da Ceratocystis fimbriata. Nonostante personale ERSAF appartenente al Servizio Fitosanitario, in fase di sopralluogo, abbia verificato lo stato di salute delle piante accertando l assenza del patogeno, nel rispetto della normativa fitosanitaria D.d.u.o. n. 330 del 2014, tagli e potature verranno effettuati dal 1 dicembre al 31 marzo. Con nota n. 712 del 18 gennaio 2018 del Servizio Fitosanitario Regionale è stata rilasciata la deroga all abbattimento e alla potatura dei platani presenti nell area d intervento della S.P.5 e allo smaltimento del legname di risulta delle operazioni di cui sopra, senza adottare le procedure previste in caso di presenza di cancro colorato come da d.d.u.o. del 22 gennaio 2014 n Per consentire il rispetto delle tempistiche imposte dalla norma vigente, si procederà alla suddivisione del filare in due lotti: - Primo lotto: lungo m, dall inizio del viale a nord fino all incrocio con le vie Giovagnoli e Ferri, nel quale, per esigenza dell amministrazione comunale di Cinisello Balsamo, si opererà entro il 31 marzo 2018 su un totale di n.121 Platani; - Secondo lotto: lungo m, dall incrocio con le vie Giovagnoli e Ferri fino all incrocio con via via Clerici e via Carducci a sud. Su questo secondo lotto si interverrà nel 2019 su un totale di n. 121 Platani e n. 9 Olmi. L alleggerimento con messa in sicurezza delle chiome verrà effettuato dal personale UNCEM di ERSAF che opererà su due diversi livelli di altezza: un operatore procederà alla sramatura della parte bassa del tronco e alla rimozione dei rami più bassi, un secondo operatore procederà alla potatura vera e propria. Le operazioni di taglio prevedranno l occupazione della corsia di marcia più adiacente e comporteranno la richiesta di relativa autorizzazione all autorità competente. Descrizione dei lavori Le lavorazioni contemplate sono le seguenti: 1. Potatura di contenimento e di rinnovo: con questa modalità d intervento si intende perseguire il duplice scopo di contenere lo sviluppo di soggetti squilibrati o eccessivamente vigorosi per l ambiente in cui sono inseriti e di stimolare l emissione di nuova vegetazione in modo da mantenere relativamente giovane la pianta. L intervento non dovrà compromettere la capacità di ripresa della vegetazione; la pianta dovrà mantenere un equilibrata dotazione di branche primarie e secondarie e rami d ordine inferiore in modo da conservare la potenzialità della propria conformazione tipica e una sufficiente vigoria. La rimozione di branche e rami avverrà con la tecnica del taglio di rinnovo, in modo da stimolare il risveglio delle gemme laterali e lo sviluppo della pianta. Non saranno lasciati monconi né verranno creati gomiti ad angolo acuto aperto verso il centro della pianta. I bordi dei tagli verranno sempre ben rifilati e pareggiati, evitando sfilacciature, lacerazioni della corteccia o altre irregolarità, in maniera tale 6

10 da facilitare la crescita del callo di cicatrizzazione. Sui tagli superiori ai 10 cm di diametro verranno eseguiti trattamenti con prodotti fungicidi/disinfettanti 2. Spalcatura: si prevede un intervento di pulizia della pianta mediante la spollonatura al piede e fino al castello, con taglio di polloni e ricacci. 3. Smaltimento materiale di risulta: Il materiale di risulta delle potature, essendo i terreni dell area d intervento non agricoli, è considerato rifiuto e verrà raccolto e smaltito tramite ditta autorizzata nel rispetto della vigente normativa. RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA DEL VIALE La piantumazione verrà eseguita, in entrambi i lotti, secondo la ripetizione di moduli finalizzati a massimizzare la diversità compositiva, ottimizzare gli spazi e semplificare le operazioni manutentive. Per garantire la copertura anche durante la stagione di riposo vegetativo si affiancheranno specie sempreverdi a specie caducifoglie. Per facilitare la visibilità in corrispondenza degli incroci, la piantumazione verrà effettuata alla distanza di almeno 10 m dall inizio del viale. Di seguito si descrive lo schema d impianto che si è scelto di adottare e che verrà ripetuto longitudinalmente, speculare rispetto alla linea di mezzeria del viale. 1) Doppio filare di arbusti spinosi di piccole e medie dimensioni: interno 3 m rispetto alla carreggiata, gli arbusti verranno piantumati in due file sfalsate distanti 1 m. La distanza lungo la fila è di 2 m. In queste prime file verranno messe a dimora a gruppi di 4 piante monospecifiche: agazzino (Pyracantha coccinea), crespino (Berberis vulgaris), olivello spinoso (Elaeagnus rhamnoides), prugnolo (Prunus spinosa), pungitopo (Ruscus aculeatus), rosa canina (Rosa canina), rosa rossa (Rosa rubiginosa), spinocervino (Rhamnus catharticus); 2) Filare arbustivo di medie dimensioni: distanziato 2 m dal precedente filare, la distanza d impianto è 3 m. Le piante di ogni specie si alterneranno fra loro e ai platani preesistenti. Verranno piantumati: agrifoglio (Ilex aquifolium), alloro (Laurus nobilis), biancospino (Crataegus monogyna), evonimo (Euonymus europaeus), forsizia (Forsithya spp.), ligustro (Ligustrum vulgare); 3) Filare arboreo-arbustivo: più interno, distanziato 2 m dal precedente e 2 m dalla mezzeria della fascia verde, questo filare sarà composto da arbusti di grandi dimensioni e da piccoli alberi che si alterneranno ai platani mantenendo una distanza reciproca di 4 m. Le specie prescelte sono: carpino bianco (Carpinus betulus), nocciolo (Corylus avellana), sambuco (Sambucus nigra), tasso (Taxus baccata). Di seguito si riassume il numero di piante che verranno messe a dimora. Si precisa che all interno di ciascun lotto saranno ripetuti i tre moduli d impianto sperimentale, ciascuno lungo 50 m. In due di questi tre moduli l impianto verrà 7

11 eseguito, invece che con postime forestale, con materiale vivaistico a pronto effetto, nel terzo, come spiegato di seguito, non verranno messi a dimora ulteriori alberi o arbusti Primo lotto: Specie Filare arbustivo di piccole dimensioni n. piantine forestali n. pronto effetto 8 Specie n. piantine forestali n. pronto effetto Berberis vulgaris Rhamnus catharticus Eleagnus rhamnoides Rosa canina Prunus spinosa Rosa rubiginosa Pyracantha coccinea Ruscus aculeatus Filare arbustivo di medie dimensioni Crataegus monogyna 60 5 Ilex aquifolium 60 5 Euonymus europaeus 60 5 Laurus nobilis 60 5 Forsithya spp Ligustrum vulgare 60 5 Filare arboreo-arbustivo Carpinus betulus 68 6 Sambucus nigra 68 6 Corylus avellana 68 6 Taxus baccata 68 6 Secondo lotto: Specie Filare arbustivo di piccole dimensioni n. piantine forestali n. pronto effetto Specie n. piantine forestali n. pronto effetto Berberis vulgaris Rhamnus catharticus Elaeagnus rhamnoides Rosa canina Prunus spinosa Rosa rubiginosa Pyracantha coccinea Ruscus aculeatus Filare arbustivo di medie dimensioni Crataegus monogyna 78 3 Ilex aquifolium 78 3 Euonymus europaeus 78 3 Laurus nobilis 78 3 Forsithya spp Ligustrum vulgare 78 3 Filare arboreo-arbustivo Carpinus betulus 88 3 Sambucus nigra 88 3 Corylus avellana 88 3 Taxus baccata 88 3 Totale: Specie Filare arbustivo di piccole dimensioni n. piantine forestali n. pronto effetto Specie n. piantine forestali n. pronto effetto Berberis vulgaris Rhamnus catharticus Elaeagnus rhamnoides Rosa canina Prunus spinosa Rosa rubiginosa Pyracantha coccinea Ruscus aculeatus Filare arbustivo di medie dimensioni Crataegus monogyna Ilex aquifolium Euonymus europaeus Laurus nobilis Forsithya spp Ligustrum vulgare 138 8

12 Filare arboreo-arbustivo Carpinus betulus Sambucus nigra Corylus avellana Taxus baccata IMPIANTO ARBOREO-ARBUSTIVO SPERIMENTALE In accordo con FLA, relativamente alla fase sperimentale, si è scelto di monitorare parametri relativi alla concentrazione di ozono (O3) e particolato fine (PM10 e PM2,5) in quanto maggiormente influenzabili dalla fascia arborea a disposizione. E stata scartata l ipotesi di misurazione della variazione di anidride carbonica a causa della superficie a verde irrisoria rispetto alle emissioni in atmosfera del traffico veicolare. Analogamente, non ci si occuperà dell andamento della concentrazione del biossido di azoto in quanto composto scarsamente assorbito dalle piante. Al contrario, l ozono viene facilmente assorbito dalle piante ed il suo assorbimento è influenzato dalla superficie fogliare. Per quanto riguarda il particolato, l azione è di trattenimento fisico ad opera di foglie e dello strato erbaceo che, immobilizzando al suolo la polvere fine, impedisce il fenomeno del risollevamento. Nei paragrafi seguenti vengono brevemente descritte le modalità operative della sperimentazione. Scelta dei moduli vegetazionali da sottoporre a sperimentazione Ogni modello dovrà essere unico per struttura e composizione. Queste infatti sono le caratteristiche che possono incidere sulla capacità di assorbimento, trattenimento (forma, superficie e densità fogliare) o sull effetto barriera (struttura mono- o biplana) prodotto dalle chiome nei confronti delle correnti d aria e delle componenti inquinanti solide e gassose. I moduli individuati sono i seguenti: - Doppio filare arboreo in assenza di strato arbustivo: l unico effetto filtrante viene svolto dalle chiome monoplane del doppio filare esistente di platani coetanei. In corrispondenza del suolo, e per i primi metri da terra, l aria è libera di circolare; - Doppio filare arboreo con presenza di strato arbustivo: l effetto filtrante viene svolto sia in quota che a livello del suolo dallo strato arbustivo e dalle chiome delle specie ad alto fusto; - Strato arbustivo in assenza di alto fusto: l unico effetto filtrante viene svolto dallo strato arbustivo a livello del suolo, al di sopra l aria è libera di circolare. 9

13 Localizzazione delle aree da monitorare Gli impianti da sottoporre a monitoraggio e provvisoriamente indicati in cartografia (Tav. 2), avranno una lunghezza di circa 50 m e verranno realizzati nei tratti più idonei dell intero viale. La scelta del migliore collocamento di ogni segmento verrà effettuato previa consultazione col personale tecnico di FLA. Tra i fattori discriminanti la scelta del sito atto a ospitare ogni modulo si ricordano: - Presenza e grado di completezza del filare di platani: in funzione della struttura da realizzare; - Vicinanza ad incroci, attraversamenti pedonali o impianti semaforici: necessità di preservare la visuale; - Presenza di sottoservizi. La rilevazione degli inquinanti I livelli di ozono nell aria si rileveranno tramite monitoraggio passivo, quindi con apposite strumentazioni posizionate nella mezzeria di ogni area di studio. Il particolato verrà misurato in ogni modulo, e per confronto in un area nella quale sia presente solo lo strato erbaceo, nella mezzeria e nel corrispondente margine stradale. Il rilievo si concretizzerà con campionamenti di terreno entro i primi 30 cm MATERIALE VIVAISTICO Per quanto riguarda la tipologia del materiale vivaistico si utilizzeranno piantine di due anni di età S1T1 - allevate in contenitore. Le specie da utilizzare apparterranno a specie autoctone; il reperimento delle piantine presso il Centro Vivaistico Forestale Regionale ERSAF di Curno (BG) costituisce una garanzia sulla provenienza locale del postime: il sistema vivaistico regionale, infatti, provvede alla produzione di materiale vegetale a partire dalla raccolta diretta del seme in popolamenti autoctoni riconosciuti come boschi da seme. Qualora ci fosse una eventuale indisponibilità nei vivai ERSAF del materiale idoneo per specie e tipologia, le piantine forestali potranno essere acquistate sul libero mercato; saranno in ogni caso adottate le misure necessarie per garantire le provenienze più opportune. Le piante e gli arbusti forestali saranno ben conformate, prive di malformazioni, esenti da fitopatie e caratterizzate da un corretto rapporto tra lo sviluppo radicale e quello epigeo. 10

14 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Al fine di una stabilizzazione degli interventi è prevista una fase di manutenzione successiva alla realizzazione dei lavori, della durata di un quinquennio. In funzione di un ottimale sviluppo degli impianti e per contenere la concorrenza delle infestanti erbacee si procederà ad effettuare almeno tre sfalci annuali della vegetazione erbacea, con trattore e trincia, sul fianco della fila e, a completamento dell'operazione, si procederà allo sfalcio manuale con decespugliatore sulle file. Questa operazione prevederà la triturazione in loco del materiale di risulta. Durante le operazioni di manutenzione si provvederà a ristabilire la verticalità delle piantine, a riposizionare le reticelle, i tutori ed a eliminare eventuali specie vegetali indesiderate cresciute all interno della rete/shelter e a verificare la funzionalità dell impianto di irrigazione. Prevedendo una probabile quota di fallanze rispetto al numero di piantine messe a dimora, durante le prime annualità manutentive, si procederà ad un loro eventuale reintegro. Ulteriori interventi verranno previsti in caso di necessità e secondo le valutazioni della D.L. MODALITA DI AZIONE I lavori verranno eseguiti in amministrazione diretta da E.R.S.A.F. che assumerà la necessaria manodopera avventizia secondo le modalità previste dal vigente Contratto Nazionale per i lavoratori agricolo - forestali (U.N.C.E.M.) addetti alle attività di sistemazione idraulico - forestale, così come integrato dal contratto integrativo regionale per la Lombardia. Le retribuzioni orarie della manodopera adottate sono quelle in vigore ai sensi del suddetto contratto. La Direzione lavori sarà affidata a personale tecnico appartenente alla Struttura Servizi Idrogeologici e Progetti EXPO di E.R.S.A.F. L area di cantiere verrà consegnata ad ERSAF, dall ente interessato dal progetto, libera da ogni vincolo. In occasione dell inizio dei lavori, nei punti di accesso all area di cantiere verrà posizionata la segnaletica di sicurezza e in prossimità dell accesso principale verrà posizionato il cartello di cantiere. Durante l esecuzione dei lavori, l area oggetto di intervento sarà accessibile al solo personale autorizzato 11

15 GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE CRONOPROGRAMMA FASE LAVORO/MESE Inizio lavori Potatura e messa in sicurezza dell alberatura del I lotto Potatura e messa in sicurezza dell alberatura del II lotto Piantumazione del I lotto Manutenzioni estive I lotto Monitoraggi ambientali FASE LAVORO/MESE Inizio lavori Potatura e messa in sicurezza dell alberatura del II lotto Piantumazione del II lotto Manutenzioni estive I e II lotto Fine lavori FASE LAVORO/MESE Inizio lavori Manutenzioni estive I e II lotto Monitoraggi ambientali 12

16 GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE FASE LAVORO/MESE Inizio lavori Manutenzioni estive I e II lotto FASE LAVORO/MESE Inizio lavori Manutenzioni estive I e II lotto Monitoraggi ambientali FASE LAVORO/MESE Inizio lavori Manutenzioni estive I e II lotto Fine lavori QUADRO ECONOMICO Potature e abbattimenti ,00 Realizzazione impianti forestali ,00 Manutenzioni quinquennali ,00 Monitoraggi ambientali ,00 Spese tecniche 10% ,00 Totale ,00 13

S E T T E M B R E

S E T T E M B R E C O M P E N S A Z I O N E A M B I E N T A L E P R O G E T T O D I C O M P E N S A Z I O N E A M B I E N T A L E S E T T E M B R E 2 0 1 2 P R O G E T T O D I C O M P E N S A Z I O N E A M B I E N T A L

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