Scuola dell Infanzia "Giuseppe Verdi"

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1 Scuola dell Infanzia "Giuseppe Verdi" Via Toscanini n. 2 - Tel Busseto (PR) Sito Web: asilo.busseto@gmail.com ANNO SCOLASTICO 2017/

2 Premessa Scrive Silvia Corradini, autrice del progetto Happy English: (...) Nella prima infanzia l'acquisizione di una lingua straniera dev'essere un gioco, un meccanismo istintivo e di sperimentazione diretta che incuriosisce i bambini e li diverte. Ciò significa che i più piccoli hanno bisogno di essere esposti alla lingua con frequenza, anche se in principio non hanno consapevolezza e padronanza di regole e strutture grammaticali. Si predilige l'uso attivo della lingua con naturalezza e attraverso la ripetizione di semplici parole e piccole frasi. Non dobbiamo dimenticare infatti che i bambini hanno meno memoria degli adulti e meno capacità di ragionare sulla lingua, perciò il loro coinvolgimento deve avvenire in modo implicito e informale. Tuttavia, in età infantile nei bambini è innata l'abilità di riconoscere e memorizzare i vari tipi di suoni, a prescindere dalla lingua a cui appartengono, mentre nelle fasi di crescita successive questa abilità si riduce in modo significativo». L introduzione di una seconda lingua nella scuola dell infanzia si pone come un esigenza importante nel contesto culturale di oggi in cui il bambino vive la multiculturalità come realtà quotidiana dove gli stimoli e gli input in lingua inglese sono ormai una normalità. I bambini di 5 anni, riescono ad assimilare concetti, contenuti ed espressioni in inglese con una tale naturalezza che con il tempo perderanno; essi conoscono già molti termini ed il loro significato, i numeri, i saluti, i colori e li sanno pronunciare. La scuola dell infanzia oltre ad incoraggiare tali conoscenze ed offrire nuovi stimoli, deve sicuramente trasmettere l amore ed il rispetto per tutte le diversità socio-culturali. Alla luce di ciò è stata offerta agli alunni la possibilità di vivere il primo incontro con la lingua inglese mediante modalità volte a promuovere la creatività in situazioni ludiche e a favorire tale tipo di alfabetizzazione in continuità e progressività. L introduzione della lingua inglese non si configura come un insegnamento precoce, ma come una sensibilizzazione del bambino verso un codice linguistico diverso dal proprio, il quale in seguito porterà ad un apprendimento attivo. Il laboratorio di lingua inglese si inserisce di diritto nel Piano dell Offerta formativa della scuola, arricchendola e costituendo un anello di continuità tra scuola dell infanzia e scuola primaria. Le proposte laboratoriali, rispondono poi ai bisogni di esplorazione, manipolazione, movimento, costruzione dei bambini, e offerte in una dimensione di ludica trasversalità, facilitando l acquisizione delle competenze della lingua 2. 2

3 Le FINALITA dell insegnamento della lingua inglese sono: Sollecitare e consolidare le competenze relazionali, riflessive e meta-riflessive indispensabili alla comunicazione; Contribuire a formare una più ricca visione del mondo; Porre le premesse per far assumere sensibilità e responsabilità dal cittadino d Europa e del Mondo; Favorire l acquisizione di strumenti necessari per un confronto diretto tra la propria cultura e le altre; Favorire l acquisizione dell Inglese. OBIETTIVI FORMATIVI Sviluppare la capacità di socializzazione; Suscitare negli alunni l interesse verso un codice linguistico diverso; Favorire la collaborazione e il lavoro di gruppo al fine di utilizzare al massimo le conoscenze e le abilità di ciascuno; Potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione e memorizzazione; Sviluppare la capacità d uso dei linguaggi non verbali; Favorire lo sviluppo cognitivo dell alunno stimolando i diversi stili di apprendimento; Aiutare il bambino nel suo processo di maturazione socio-affettiva; Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della lingua inglese; Usare la lingua in contesti comunicativi e significativi. OBIETTIVI SPECIFICI Comprendere e rispondere ad un saluto; Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure; Identificare e abbinare colori, figure, numeri entro il dieci; Denominare le varie parti del corpo; Saper riprodurre semplici ritmi di colori e di suoni; Apprendere termini specifici relativi alle principali festività (Natale, Pasqua ) e tradizioni; Saper ripetere semplici filastrocche e canzoni in lingua inglese. 3

4 METODOLOGIA La metodologia didattica utilizzata è principalmente quella ludica e laboratoriale. Attraverso esperienze di gioco il bambino riesce ad interiorizzare ed a memorizzare. Pertanto ogni lezione diventerà un momento di vera attività dove il bambino potrà fare esperienza della lingua inglese attraverso più codici: ascoltando, parlando, muovendosi con il corpo, giocando, realizzando oggettigioco da portare a casa. In questo modo il bambino può avere più di un occasione per apprendere e portando un piccolo oggetto a casa, può continuare a ricordare ciò che ha imparato condividendolo con i familiari. L ascolto di canzoncine e brevi racconti in lingua originale, tramite cd o brevi filmati, è molto importante perché il bambino ha la possibilità di ascoltare e comprendere la pronuncia corretta dei termini e delle espressioni. Durante questo percorso si farà uso di tecniche estrapolate dal metodo TPR (Total Physical Response o Risposta fisica totale) in cui i bambini sono chiamati ad ascoltare comprendere riconoscere ed assolvere gli inviti del insegnante, espressi attraverso scarni imperativi, mettendosi in atteggiamento di studio e di riflessione (detto periodo del silenzio ). Dopo questa prima fase come di assorbimento iniziano a riprodurre suoni e frasi, ciascuno secondo la propria maturità ed i propri ritmi di apprendimento, attraverso giochi filastrocche e canzoncine. A questo proposito durante il laboratorio si utilizzerà il classroom language in maniera giocosa, ma sistematica per salutare, dare istruzioni, indicazioni, spiegazioni, ma anche per gratificare e incoraggiare. L insegnante supporterà sempre il classroom language con azioni concrete e utilizzando materiale visivo e tattile così da coinvolgere tutti i sensi. L incontro settimanale sarà scandito da uno schema ripetitivo, per aiutare i bambini a prendere confidenza con questa nuova realtà dando loro sicurezza: - Saluti - Canzoncina iniziale - Un attività di routine (ad es. l appello, il ripasso dell argomento precedente ) - Gioco o attività di presentazione dell argomento - Attività di rinforzo o espansione - Conclusione con saluti e canzoncina Una o più di questi momenti saranno introdotti da personaggi mascotte carichi di affettività e di ludicità. 4

5 RISORSE Risorse materiali: flash card, materiale cartaceo, supporti sonori e multimediali e peluches. Risorse umane: insegnante MODALITA DI VERIFICA Giochi; Materiale cartaceo; Istruzioni impartite a voce; Modalità varie molto simili a quelle normalmente usate durante le attività. TEMPI e SPAZI Tempi: Da ottobre 2017 a giugno 2017 Il laboratorio verrà svolto nel pomeriggio a cadenza settimanale dalle ore alle ore 15 in gruppi di intersezione. Spazi: le attività si svolgeranno negli spazi interni ed esterni della scuola. 5