Politiche vaccinali e strategie vaccinali: le scelte della Regione Lombardia
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- Sabina Ricciardi
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1 Politiche vaccinali e strategie vaccinali: le scelte della Regione Lombardia M.Gramegna, G.Malchiodi, A.Pavan U.O.Prevenzione, Tutela Sanitaria e Veterinaria
2 Il presupposto normativo Legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 Modifiche al titolo V della parte II della Costituzione l attività di pianificazione e programmazione degli interventi in materia di tutela della salute è attribuita alla competenza delle Regioni e Province Autonome.
3 in capo. allo Stato la definizione dei principi generali (es.: obbligo vaccinale o definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza) alle Regioni declinare gli obiettivi e l organizzazione necessaria a conseguirli
4 Funzione programmatoria definizione delle strategie e priorità, relativamente ai calendari vaccinali, alle modalità di raccolta dei dati, ai criteri strutturali ed organizzativi dell attività vaccinale. Nazionale Obiettivi minimi di protezione uniformi nel Paese Flussi : coperture; reazioni avverse Regionale Calendario vaccinale: obiettivi minimi nazionali + situazione epidemiologica regionale Modalità di compartecipazione alla spesa per le vaccinazioni non LEA Requisiti ed autorizzazione e accreditamento dei centri vaccinali Locale Politiche attive per i vaccini raccomandati Decentramento centri vaccinali e accesso al servizio Integrazione tra gli attori coinvolti
5 Potestà legislativa concorrente: cosa significa? Il calendario vaccinale vincolante è regionale ( il PNV è un accordo Stato-Regioni con precisi impegni) Le vaccinazioni da promuovere attivamente e le coperture da raggiungere- sono definite a livello regionale Le vaccinazioni da garantire sono quelle previste dai LEA (non necessariamente senza compartecipazione!)
6 Il Piano regionale vaccini: compiti- 1 Definizione del calendario vaccinazioni raccomandate (e, per quelle previste da LEA, compartecipazione o meno) Nella definizione del calendario vaccinazioni raccomandate, relativamente all ingresso di nuovi vaccini resisi disponibili, è necessario definire un metodo e dei criteri per la scelta!
7 Definizione del calendario vaccinazioni raccomandate Non sono criteri: - la disponibilità del preparato - le richieste (anche di altre categorie professionali) - l adozione da parte di altri Paesi/Regioni - la disponibilità o la mancanza di risorse
8 Operare delle scelte, individuando le priorità Epidemiologia Monitoraggio e verifica Benefici e risorse Valutazione comparata
9 Il Piano della Regione Lombardia: calendari vaccinali In sintesi: Condizioni epidemiologiche: la malattia che si vuole prevenire è frequente e/o grave? Disponibilità di preparati: il vaccino è efficace? Gli effetti collaterali sono contenuti? Situazione organizzativa: esiste una rete di ambulatori vaccinali in grado di raggiungere la popolazione bersaglio? Sensibilità e situazione socio-culturale: la proposta di vaccinazione ha la probabilità di essere accolta dalla popolazione bersaglio (in regime di non obbligatorietà)?
10 Criterio: valutazione epidemiologica La valutazione epidemiologica deve essere il più completa ed approfondita possibile Non bastano solo le fonti correnti Vanno ricercate le diverse variabili (modello probabilistico delle m.i.!) Debbono essere utilizzate metodologie statistiche adeguate L epidemiologia va valutata in modo relativo, rispetto al contesto
11 Efficacia e sicurezza Bibliografia ( con privilegio delle revisioni sistematiche) Risalire alla fonte dei dati (EMEA) Valutare con attenzione l efficacia pratica ( durata della copertura, cosomministrazione)
12 Valutazioni di impatto Verificare non come le cose dovrebbero andare, ma come potrebbero andare: guardarsi intorno e non ragionare su modelli teorici Valutare esperienze pregresse Comprendere le motivazioni delle difficoltà (piano morbillo!) Costruire delle ipotesi ragionevoli e concretamente raggiungibili
13 Il Piano regionale vaccini: compiti - 2 Definizione degli obiettivi di copertura da raggiungere e garantire : l inclusione tra le vaccinazioni raccomandate presuppone un ulteriore percorso.
14 Porsi degli obiettivi Fare politiche vaccinali significa ambire ad obiettivi ulteriori oltre a quelli della protezione individuale : Eradicare una malattia Eliminare una malattia in un determinato territorio (immunità di gregge)
15 Il Piano della Regione Lombardia: calendari vaccinali Nella definizione di un intervento vaccinale è quindi importante individuare l obiettivo e le strategie conseguenti: Eradicazione copertura immunitaria elevata, costante, universale Eliminazione copertura immunitaria elevata, costante e diffusa all intera comunità Contenimento copertura immunitaria nei confronti dei soggetti a maggior rischio Poliomielite Morbillo Influenza
16 Nuovi vaccini e definizione dei relativi obiettivi Eliminazione : è perseguita per i vaccini già in uso ciclo di base DTP-Ep.B-Polio-HIB- e con un impegno particolare per Morbillo-Parotite-Rosolia; Contenimento : è perseguito per le vaccinazioni rivolte alle categorie a rischio: Varicella: soggetti a rischio + operatrici sanitarie e insegnanti in età fertile Pneumococco: soggetti a rischio Meningococco C: soggetti a rischio + cluster
17 Eradicazione ed eliminazione: raggiungimento scontato? Stabilito l obiettivo è necessario definire la strategia per : Raggiungere coperture adeguate Mantenerle nel tempo Realizzare un sistema di sorveglianza dei risultati Monitorare gli effetti indesiderati ed i fallimenti vaccinali
18 Raggiungere coperture adeguate Intervento Incentivi finanziari o di altro tipo (premi, penalità) agli utenti o alle famiglie Consegna agli utenti della documentazione relativa alle vaccinazioni eseguite Programmi di vaccinazione presso strutture di assistenza per la prima infanzia (nidi, scuole materne) o nelle scuole Ampliamento dell'accesso alle strutture sanitarie Livello di raccomandazione Evidenza insufficiente Evidenza insufficiente Evidenza insufficiente Fortemente raccomandata, se associata ad altri interventi Evidenza insufficiente se effettuata da sola Tratto da : Guide to Community Preventive Services,
19 Raggiungere coperture adeguate Intervento Chiamata/sollecito dell'utente Livello di raccomandazione Fortemente raccomandata Sistemi di promemoria Richiamo/sollecito per gli operatori Valutazione e feedback per gli operatori Gratuità/Riduzione delle spese dirette Fortemente raccomandato Fortemente raccomandati Fortemente raccomandata Obbligo delle vaccinazioni per la frequenza di asili, scuole e università Programmi di educazione della popolazione Visite a domicilio Raccomandato Fortemente raccomandati, solo se associati ad un altro intervento;evidenza insufficiente se effettuati da soli Raccomandate Tratto da : Guide to Community Preventive Services,
20 Il Piano regionale vaccini: compiti - 3 Definire per i vaccini non raccomandati eventuali percorsi di accesso/disponibilità.. Salvaguardando: - equità - omogeneità territoriale
21 Il Piano regionale vaccini: si può cambiare idea? Nell ambito della Commissione regionale per la programmazione e verifica delle vaccinazioni è emersa l esigenza di disporre di uno strumento validato che consenta di effettuare un monitoraggio delle strategie e decisioni assunte ed insieme di pervenire ad eventuali modifiche sulla base di criteri condivisi.
22 Il Piano regionale vaccini: si può cambiare idea? In particolare lo strumento dovrebbe consentire di : - rivalutare la strategia adottata per le vaccinazioni antipneumococicca 7 e 23valente, antimeningococcica, antinfluenzale per la fascia pediatrica-, antivaricella; - valutare l implementazione di nuovi vaccini che dovessero rendersi disponiibili (rotavirus e HPV).
23 Il Piano regionale vaccini: si può cambiare idea? Per superare la difficoltà di un confronto basato, oltre che su elementi tecnico-scientifici, sul parere dei singoli esperti, si è ritenuto che la scheda da approntare per ciascun vaccino dovesse riportare i seguenti elementi: - i dati epidemiologici, attingendo dalla letteratura quindi esclusivamente a dati pubblicati su riviste scientifiche- che analizzino anche caratteristiche e metodologia dei singoli studi (definizione di caso, modalità di accertamento, dimensioni della popolazione/campione );
24 Il Piano regionale vaccini: si può cambiare idea? - elaborazione dei dati epidemiologici locali, attingendo dai diversi sistemi informativi disponibili - dati di letteratura sull efficacia e sull analisi costi-benefici dei prodotti vaccinali, utilizzando esclusivamente revisioni sistematiche, che definiscano con precisione le caratteristiche metodologiche dei diversi studi e, conseguentemente, i risultati; -esame dei diversi scenari derivanti dalle strategie adottate/adottabili, verificando le conseguenze di campagne vaccinali per eradicazione/eliminazione o di progetti su soggetti a rischio.
25 il lavoro prosegue
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