Biodiversità e aree protette
|
|
- Pasquale Leo
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 direttore LUIGI CARICATO - redazione@olioofficina.it saperi > ambiente Biodiversità e aree protette L imperativo etico della tutela della biodiversità si è universalmente affermato, ma è bene ragionare con la massima attenzione intorno a tale concetto. Ciò che va evidenziato, è che non si può pensare di esercitare una forma di protezione isolazionistica. Nemmeno deve esserci posto per una concezione angusta e statica, che releghi i territori in una condizione di apartheid. Si deve privilegiare una linea d azione coinvolgente, che faccia assurgere le aree naturali protette a modelli e punti di riferimento per il territorio Giovanni Cocco 1. - Sulla necessità di conservare la biodiversità tutti si dicono d accordo (1), o perlomeno non si registrano affermazioni contrarie di rilievo. Variamente definito nelle differenti culture, l imperativo etico della tutela della biodiversità si è universalmente affermato, anche se tuttora permangono numerose incertezze sulle questioni definitorie intorno al concetto di biodiversità (2).
2 D altro canto sta di fatto che tra aree protette e biodiversità sussiste un nesso indiscutibile ed una relazione virtuosa. Ce lo dimostrano i dati: ad esempio in Italia le aree protette con una percentuale intorno allo 0,1 % del territorio nazionale tutelano all incirca lo 0,8 % della fauna, assai più dello 0,5 % atteso in base alla relazione specie/area. Si tratta di un indizio chiaro che le aree protette tutelano la biodiversità assai meglio di un campione casuale del territorio nazionale, e, dunque, la scelta di favorirle ed incrementarle si è dimostrata, in generale, oculata (3). Però le tessere del mosaico non si compongono facilmente. Intanto perché il concetto di diversità biologica va relativizzato. Come è assolutamente intuitivo, la concentrazione di biodiversità e la differenza qualitativa di specie che si riscontrano in un Hot Spot delle isole Galapagos o delle foreste brasiliane non sono paragonabili a quelle che si individuano in una delle riserve della biosfera italiana pur riconosciute dall Unesco. Ma, anche posizionandosi su una dimensione più domestica, la biodiversità non può essere considerata un valore unico. Per un forestale che deve amministrare una grande e intricata foresta demaniale sarà interessante soprattutto la diversità funzionale. Questo tipo di analisi gli dirà poco sull eventuale presenza di endemismi, ma gli permetterà di selezionare le unità più produttive. Al contrario l amministratore di un area protetta sarà interessato soprattutto alla diversità evolutiva, anche se questo può costare una riduzione della naturale espansione dei boschi (4). Quasi superfluo aggiungerlo, anche l assetto delle aree protette nel nostro paese è tipologicamente assai variabile, dal punto di vista quantitativo e della morfologia del territorio (per estensione, configurazione, dislivello, etc.) come sotto il profilo delle relazioni che la parte protetta coltiva con le zone contigue (isolamento vs. collegamento sulla base di un sistema di reti protette). Il che significa che non è sufficiente istituire un area protetta in un territorio per garantire la tutela della biodiversità e non c è una ricetta per individuare un ideal-tipo di area protetta adatta a conservare la diversità biologica Ovviamente questa prima impressione non abilita a procedere a caso. Per fortuna si dispone, infatti, di una serie di principi e di regole, forgiati a cascata in sede internazionale, europea e nazionale che intuitivamente vanno commisurati ed adattati alle singole realtà, ma che perlomeno costituiscono una base per indirizzare le azioni protettive più opportune. Non è possibile ripercorrere in questa sede in modo sufficientemente analitico l intero panorama delle fonti intervenute sul tema della biodiversità, però si può almeno offrire il quadro dei principali interventi normativi. Un ruolo cardine ed ispiratore delle discipline sulla conservazione della biodiversità poi succedutesi ai vari livelli ha assunto la convenzione sulla diversità biologica firmata a Rio de Janeiro nel giugno del La convenzione di Rio è stata, a sua volta, approvata per conto dell Unione Europea con la decisione del Consiglio 93/626/CEE del 25 ottobre Conformemente all art. 6 della convenzione, ciascuna parte contraente (e tra queste figurava pure l Unione Europea) si era impegnata ad: > elaborare strategie, piani e programmi nazionali volti a garantire la conservazione e l utilizzazione durevole della diversità biologica, se del caso adattando a questo fine le strategie, i piani o i programmi esistenti; > integrare, per quanto possibile e opportuno, la conservazione e l utilizzazione durevole della diversità biologica nei suoi piani, programmi e politiche settoriali e plurisettoriali pertinenti. Ottemperando all impegno assunto in sede internazionale l Unione Europea ha, dunque, elaborato una Strategia comunitaria per la diversità biologica, definendo un quadro di azioni da intraprendere per rispettare gli obblighi giuridici che incombono sull Ente europeo. Non è il caso di ripercorrere in dettaglio le modalità con le quali si ritiene di impostare le azioni volte ad ottemperare agli obblighi predetti, però è interessante almeno dar conto delle quattro tematiche principali intorni alle quali l Unione Europea ritiene che dette azioni debbano svolgersi. Si tratta: della conservazione e utilizzazione sostenibile della diversità biologica; della ripartizione dei vantaggi derivanti dall utilizzazione delle risorse genetiche; della ricerca, controllo e scambio di informazioni;
3 dell istruzione, formazione e sensibilizzazione. Anche senza andare a fondo e limitandosi a leggere queste sole indicazioni il messaggio comunitario è abbastanza chiaro. Si amplia da subito il raggio dell attività di conservazione. La biodiversità non va protetta in una dimensione isolazionistica dell area protetta, bensì giovandosi dell appoggio e dello scambio con le realtà esterne (i vantaggi vanno ripartiti, le informazioni vanno scambiate, va svolta un attività di sensibilizzazione e di contatto generalizzata con le altre aree di intervento e con la realtà esterna allo stretto perimetro delle aree protette). Il messaggio che ne deriva, nella relazione tra biodiversità ed aree protette, non sembra difficile da decifrare. Tra una biodiversità oleografica, da conservare in aree protette come musei all aperto ed una biodiversità coinvolgente in rapporto con aree protette che siano modelli e punti di riferimento, per tutto il territorio, di gestione razionale ed integrata delle risorse naturali, l opzione è a favore della seconda alternativa. Da un atteggiamento in fondo passivo, di pura resistenza, si deve passare ad un ruolo attivo di attacco sul piano culturale e di quello delle realizzazioni (5). Dal canto suo il nostro paese non è rimasto silente. Si è dotato di una strategia nazionale per la biodiversità (6), con la individuazione di organismi cui è affidata la discussione e la decisione politica (la Conferenza Stato-Regioni) e di strutture cui è richiesto il necessario apporto scientifico multidisciplinare (Osservatorio Nazionale sulla Biodiversità (7), che si ramifica in una serie di Osservatori Regionali). Un ruolo di primo piano nel documento che riproduce la strategia nazionale sulla biodiversità è riservato alle aree protette (8). Si sa che, negli ultimi anni, la missione delle aree naturali protette è stata resa più funzionale e moderna rispetto ai semplici target di conservazione della biodiversità, aggiungendo ed integrando con questi altri importanti obiettivi quali la lotta alla povertà ed un reale sviluppo sostenibile. Onde alla tradizionale funzione di laboratori per la conservazione e l aumento della biodiversità, le aree protette hanno aggiunto servizi aggiuntivi ed integrativi implementando attività sostenibili dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale. 3.- Al centro del sistema di conservazione della biodiversità si colloca la rete Natura 2000, che rappresenta la pietra miliare della conservazione della biodiversità dell Unione europea. Nel nostro paese, sulla base del principio di sussidiarietà, l individuazione e la gestione dei siti appartenenti alla Rete Natura 2000 è stata affidata alle Regioni ed alla Pubblica Amministrazione, pur nel solco di Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 (9) e conformemente ai criteri minimi uniformi per definire le misure di conservazione per le ZPS e per le ZSC stabiliti con decreto ministeriale (10). Diverse Regioni italiane hanno emanato leggi regionali in cui hanno specificamente preso in considerazione la tutela della biodiversità, sebbene con accenti marcatamente diversi alcune lo abbiano fatto in modo diretto, riferendosi esplicitamente al sistema regionale delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000 (11), altre alludendo ad una strategia regionale per la biodiversità all interno di leggi dedicate ad argomento più specifico (12), in altri casi, a livello legislativo, l argomento è stato pressoché ignorato o affidato a testi oramai superati e della cui normativa si denunciava l inattuazione sostanziale. 4.- Tutto quanto detto configura un quadro di regole ed indicazioni complessivamente articolato, nel quale si riflettono luci ed ombre, ma che non induce a pensare che il tema della biodiversità nelle aree protette sia restato sguarnito. A mò di premessa si impone una riflessione un po' cruda. L idea stessa di area protetta cela un sottofondo di ambiguità: è simbolo di un importante conquista culturale dell uomo che, uscendo dalla sua natura puramente egoistica, è capace di preservare parti del territorio di particolare attrattiva, ma, al contempo, è proiezione plastica del suo fallimento e della sua inclinazione smodatamente predatoria che lo induce a saccheggiare tutto quanto resta al di fuori della piccola porzione protetta. Le aree protette o le riserve come è stato detto (13) costituiscono il nucleo essenziale della conservazione, ma spesso svolgono soltanto un azione di retroguardia. Persino quando in esse la biodiversità è ben protetta, la loro condizione è quella di isole in un mare di attività umane sempre più intense. Per questo è essenziale diffondere i benefici delle buone pratiche al di là dei confini ed è essenziale un intensa opera di informazione e di formazione. Anche per la biodiversità nelle aree protette dunque non c è posto per una concezione angusta e statica, che releghi i territori di particolare pregio in una condizione di apartheid, e si deve, invece, privilegiare una linea d azione coinvolgente,
4 che, in un percorso certamente ambizioso ma non impossibile, faccia assurgere le aree protette a modelli e punti di riferimento per il territorio circostante in un ottica di gestione razionale ed equilibrata che privilegia il dialogo e l interazione con la realtà esterna e tende ad esportare la qualità ecosistemica ed il management ambientale in un continuum in grado di dar vita a sistemi territoriali di area vasta. Rispetto a quanto appena detto si potrà far osservare che il profilo più spiccatamente di conservazione della biodiversità possiede una sua specificità che non va pretermessa o subordinata ad altri interessi. Questo è sicuramente vero, ma ciò non toglie che l opera di protezione della biodiversità debba ispirarsi ad un criterio di conservazione dinamica, favorendo un contemperamento delle esigenze apparentemente in conflitto della crescita socio-economica delle comunità locali coinvolte e della salvaguardia della biodiversità e dell ambiente dall altro. Solo un approccio simile è in grado di evitare che la conservazione della biodiversità e la tutela dell area naturale assumano connotati specifici di vincolo e di separatezza, finendo per generare un processo di esclusione e di contrapposizione in cui il senso di appartenenza ad un contesto si costituisce inevitabilmente in opposizione al vincolo, alle regole di tutela dell area o della risorsa protetta, e il ruolo delle autorità preposte si riduca in gran parte al compito di far argine, in modo più o meno efficace, alle rivendicazioni della comunità locale (14). D altro canto è pur vero che conferire il ruolo di co-protagonisti nel sistema di protezione territoriale anche alle comunità locali si può non certo perché esse fanno valere un interesse altro, bensì nella misura in cui assumono un ruolo anche prettamente legato alla tutela della natura. Certo è che l evoluzione del loro atteggiamento non può manifestarsi per effetto di un meritorio, quanto improbabile, sforzo di volontà; deve trovare un appoggio sostanziale più solido. E questo fondamento a mio modo di vedere- trova le proprie radici nell identificazione che ogni essere umano sa di avere con il proprio luogo di appartenenza. Ne risulta che è imprescindibile non solo assecondare, bensì fomentare le forme di partecipazione delle comunità locali fin dalla fase di elaborazione dei piani, dei programmi e delle strategie per le aree protette ed a difesa dei siti dove la biodiversità assume connotati specifici. 5.- Un ultimo profilo, tra i tanti che vengono alla mente, pare non possa essere, in ogni caso, trascurato. Già in sede internazionale e nel corso di un simposio in una sessione appositamente dedicata agli aspetti chiave delle connessioni ambientali si è espressa la forte preoccupazione che le aree protette sono spesso isole in un mare di degrado, finendo per ignorare le linee di sviluppo della vita che passano attraverso i bacini dei fiumi, i corridoi migratori e le fertili correnti oceaniche. In effetti sul terreno della costruzione di un sistema a rete su scala ampia c è ancora parecchio da fare. Con specifico riferimento alla nostra situazione si ravvisa una grande variabilità nella estensione delle interconnessioni tra reti ecologiche, paesaggistiche, e funzionali. L importanza delle elaborazioni teoriche e delle dimensioni applicative in questa direzione non deve sfuggire. Come si è avuto occasione di sottolineare la tutela della natura, da noi, soffre per la ristrettezza degli spazi che ad essa possono essere specificamente dedicati. È oltremodo chiaro che il modello americano non ha modo di essere replicato: mancano le zone vaste ed incontaminate di cui si dispone in altre parti del globo. Però, se si arriva ad assimilare pienamente il concetto che la salvaguardia ecologica può trascendere i confini di una singola area protetta, anzi gli stessi confini nazionali, materializzandosi sotto forma della costruzione di una protezione a rete è da credere che questa formula alternativa, certamente laboriosa da apprestare e da mantenere, non si dimostri del tutto priva di efficacia. Questa è la scommessa del nostro futuro: rendere termini sempre meno dicotomici ed alternativi la conservazione delle risorse naturali e la loro integrazione in un contesto circostante complessivo che si dimostri sempre più propenso ad assorbirne modelli di sviluppo e buone pratiche. NOTE
5 Giovanni Cocco Tutti i diritti riservati Osservatorio sul mondo dell'olio da olive e delle realtà affini "Olio Officina Magazine" è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, n. 326 del 18 ottobre 2013 Direttore responsabile: Luigi Caricato Direzione e redazione: Via Giovanni Rasori, Milano Sede legale: Via Francesco Brioschi, Milano ISSN Olio Officina Magazine [Sito Web]
6 Tutti i diritti sono riservati - Disclaimer - Privacy Realizzato da Aerostato - Newsletter inviate con MailCom
La Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale
La Rete Natura 2000 in Liguria Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale SIC e Rete Ecologica direttiva habitat - 43/1992/CEE individua
DettagliUn panel per l olio di semi
direttore LUIGI CARICATO - redazione@olioofficina.it saperi > olio Un panel per l olio di semi Quello che non ti aspetti: il Progetto del Panel dell olio di semi di canapa, una iniziativa dell Associazione
DettagliProspettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000
Prospettive dell agricoltura all interno della Rete Natura 2000 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Tutela della Natura Paulilatino, 29.06.2009 CONDIZIONALITÀ E AMBIENTE Perché la condizionalità
DettagliOli da olive, lo stato dei consumi
direttore LUIGI CARICATO - redazione@olioofficina.it saperi > economia Oli da olive, lo stato dei consumi C è ancora molto da fare, ma i dati presentati dal Consiglio oleicolo internazionale sono incoraggianti.
DettagliConsiglio UE di Göteborg
Consiglio UE di Göteborg Gestire le risorse naturali in maniera più responsabile La forte crescita economica deve andare di pari passo con un utilizzo delle risorse naturali e una produzione di rifiuti
DettagliNATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO
NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO dott. Lucio Sottovia Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree protette Ufficio Biodiversità e Rete Natura 2000 Trento, venerdì 26 maggio 20017
DettagliConvenzione APAT-WWF per la conservazione ecoregionale nel Mediterraneo Centrale
Seminario STANDARD PER LA GESTIONE DI PROGETTI E PROGRAMMI DI CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ 20 e 21 febbraio 2008 Riserva Naturale Ripa Bianca di Jesi Convenzione APAT-WWF per la conservazione ecoregionale
DettagliCALL FOR PAPERS. III Convegno di studi di Diritti regionali Università degli Studi Catania Dipartimento di Scienze Politiche.
CALL FOR PAPERS III Convegno di studi di Diritti regionali Università degli Studi Catania Dipartimento di Scienze Politiche 14 dicembre 2018 LA LEGGE REGIONALE 1. OGGETTO DEL CONVEGNO Il Convegno intende
DettagliDal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane
Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago
DettagliBiodiversità e paesaggio. Bruno Zanon Comitato Scientifico step
Biodiversità e paesaggio Bruno Zanon Comitato Scientifico step Biodiversità Diversità biologica: molteplicità degli esseri viventi; molteplicità degli ecosistemi. Diversità genetica (variabilità tra gli
DettagliCosa cercano i tedeschi
direttore LUIGI CARICATO - redazione@olioofficina.it saperi > economia Cosa cercano i tedeschi Un importante studio commissionato da Unapol ci offre un profilo tipo del consumatore in Germania. Emerge
DettagliRegole e vincoli urbanistici ed edilizi. Elisabetta Cavazza e Daniele Corradini
Regole e vincoli urbanistici ed edilizi Elisabetta Cavazza e Daniele Corradini Castelnovo ne Monti 10/06/2017 EC STRUMENTI COMUNALI Pianificazione urbanistico-edilizia Piano Strutturale Comunale (PSC)
DettagliAmbiente Paesaggio Territorio
Ambiente Paesaggio Territorio Definizione di ambiente: lo spazio che circonda una cosa o una persona e in cui essa vive l insieme delle condizioni fisicochimiche e biologiche che permettono e favoriscono
DettagliProvincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153
LIFE Natura Alta Tuscia Viterbo, 24 Gennaio 2005 Provincia di Viterbo Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta Tuscia Viterbese. LIFE 04 NAT/IT/000153 Che cos
DettagliA relazione dell'assessore Valmaggia:
REGIONE PIEMONTE BU36 10/09/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 31 luglio 2015, n. 52-1979 Legge regionale del 29 giugno 2009, n. 19 "Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversita'".
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
PROTOCOLLO D INTESA VISTO l art. 21 della L. 15 marzo 1997 n. 59, che riconosce ad ogni scuola l autonomia organizzativa, didattica, di ricerca e sperimentazione per permettere un più stretto collegamento
DettagliLA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE
Servizio conservazione della natura e degli habitat, tutela della fauna selvatica LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE 1. LE DIRETTIVE COMUNITARIE A TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E LA RETE NATURA 2000.
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE
0 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE PIANO DI GESTIONE DEL SIC MONTE GONARE ITB021156 A CURA DI PROF. IGNAZIO CAMARDA (COORDINATORE, ASPETTI BOTANICI) ING. SEBASTIANO CARTA (PIANIFICAZIONE)
Dettagli(Allegato A) - Deliberazione n 73 del 09/03/2018
(Allegato A) - Deliberazione n 73 del 09/03/2018 Vista la direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna
DettagliGEOGRAFIA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA
GEOGRAFIA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della geografia. Descrivere ambienti conosciuti nei loro elementi
DettagliMINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 16 settembre 2013 Designazione di venti ZSC della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Basilicata,
DettagliVIVE SOLO CHI SI MUOVE
VIVE SOLO CHI SI MUOVE LA PIANIFICAZIONE DELLA RETE ECOLOGICA IN PROVINCIA DI TRENTO Claudio Ferrari Provincia Autonoma di Trento Incarico Speciale Rete Aree Protette Varese, 29 marzo 2012 Le aree Natura
DettagliValutazione Ambientale VAS. Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR. 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico
Valutazione Ambientale VAS Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico Milano, 12 novembre 2013 Autorità competente per la VAS Struttura Fondamenti,
DettagliIl Premio Olio Officina 2018
direttore LUIGI CARICATO - redazione@olioofficina.it piaceri > olio officina festival Il Premio Olio Officina 2018 Nell ambito della settima edizione di Olio Officina Festival, sono stati consegnati i
DettagliUn libro e un olio per celebrare i 150 anni della Filippo Berio
direttore LUIGI CARICATO - redazione@olioofficina.it saperi > biblioteca olearia Un libro e un olio per celebrare i 150 anni della Filippo Berio Un cofanetto di gran lusso, non solo elegante, ma anche
DettagliMinistero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
MODULARIO Ambiente - 6 Mod. 6 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DIREZIONE GENERALE PER LA PROTEZIONE DELLA NATURA E DEL MARE IL DIRETTORE GENERALE VISTO il R.D. 18 novembre
DettagliConferenza Regionale della Pesca e dell Acquacoltura
REGIONE ABRUZZO Servizio Politiche di Sostegno all'economia ittica - DPD027 Conferenza Regionale della Pesca e dell Acquacoltura 21 luglio 2017 Torre del Cerrano SS 16 Pineto (TE) Ore 10.00 SeaGIS Abruzzo:
DettagliSINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
ALLEGATO 1 SINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Inquadramento sintetico delle attività svolte in materia di Rete Natura
DettagliClassi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio
Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio Competenze Abilità Conoscenze Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della geografia;
DettagliRete NATURA Direttiva Habitat 92/43/CEE Direttiva Uccelli 79/409/CEE
Rete NATURA 2000 Direttiva Habitat 92/43/CEE Direttiva Uccelli 79/409/CEE definiscono indirizzi normativi concreti per la creazione di una rete, a livello europeo, di aree di grande valore biologico e
DettagliRuolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana
Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana 31 marzo 2015 Giorgio Bonalume UO Parchi, tutela della biodiversità e paesaggio DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile
DettagliOBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA
OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA LO STATO E LA SUA EVOLUZIONE STORICA I caratteri delle monarchie assolute in Europa. L assolutismo illuminato.
Dettagli/12/2008. Identificativo Atto n DIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL'AMBIENTE
15484 22/12/2008 Identificativo Atto n. 1004 DIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL'AMBIENTE APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER I PIANI DI GESTIONE DEI SITI NATURA 2000 DEL FIUME PO IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
DettagliMinistero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale
PROTOCOLLO D INTESA Roma, 07/05/2008 VISTO l art. 21 della L. 15 marzo 1997 n. 59, che riconosce ad ogni scuola l autonomia organizzativa, didattica, di ricerca e sperimentazione per permettere un più
DettagliREPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale
D.D.G. n. 400 REPUBBLICA ITALIANA Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; VISTA la Legge
DettagliTipologie edilizie, ristrutturazioni e biodiversità nel Parco del Ticino
Ristrutturazione di edifici agricoli e conservazione della biodiversità La Fagiana, 22 aprile 2015 Sviluppo sostenibile, tutela della biodiversità e dell'ambiente, qualità della vita Tipologie edilizie,
DettagliLa Convenzione Europea e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio
La Convenzione Europea e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio Convenzione Europea: condivisione internazionale della concezione di paesaggio: la qualità e la diversità dei paesaggi europei costituiscono
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO GEOGRAFIA
ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO GEOGRAFIA PRIMO BIENNIO Competenze Abilità Conoscenze 1. Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i
DettagliAnno scolastico 2015 / Diritto ed economia. Docente/i
Alessandria, 9 ottobre 2015 Anno scolastico 2015 / 2016 Classe I B Indirizzo Materia BIENNIO ITIS Diritto ed economia Docente/i Nadia Rivera Nadia Rivera Mod. SGQ-MOD-06 Ed:.01/2015 file: 1B_dirittoedeconomia_rivera
DettagliPOLICY SALUTE, SICUREZZA SUL LAVORO, AMBIENTE E RESPONSABILITÁ SOCIALE
POLICY SALUTE, SICUREZZA SUL LAVORO, AMBIENTE E RESPONSABILITÁ SOCIALE Rev_1 Settembre 2012 1 Le Società Italtriest SPA considera la salvaguardia della salute, la sicurezza sul lavoro, il rispetto dell
DettagliCOMPETENZE ABILITA CONOSCENZE
SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO GEOGRAFIA ANNO SCOLASTICO 2010/2011 CLASSE 1 principi della geografia. Descrivere ambienti conosciuti nei loro elementi essenziali, formulare e verificare ipotesi. - Conoscere
DettagliBozza di Schema. Verso il Piano nazionale. sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. (documento strategico di sistema)
Bozza di Schema Verso il Piano nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (documento strategico di sistema) 17 settembre 2009 1 Premessa Questo documento ha lo scopo di avviare la consultazione
DettagliDal Life+TEN: la nuova strategia di gestione di Rete Natura dott. Claudio Ferrari PAT Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette
Dal Life+TEN: la nuova strategia di gestione di Rete Natura 2000 dott. Claudio Ferrari PAT Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette Trento, venerdì 15 settembre 2017 Natura 2000 Le aree protette del
DettagliCorso di Ecologia Forestale
Corso di Ecologia Forestale Donatella Spano Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei Università di Sassari spano@uniss.it Copyright 2006 Università di Sassari Paesaggio Porzione del territorio dove ricorre
DettagliIncontro di consultazione pubblica Venezia, 6 luglio 2017
Inquadramento norma-vo europeo: le linee guida europee sull ecological flow Il conceao di deflusso ecologico in Europa A Blueprint to safeguard Europe s water resources, 2012 (Piano per la salvaguardia
Dettaglirso aggiornamento per insegnanti, 24/9/201 Michele Menegon e Francesco
International Year of Biodiversity rso aggiornamento per insegnanti, 24/9/201 Michele Menegon e Francesco 20 secolo Il pianeta infinito 21 secolo Il pianeta finit Espansione della globalizzazione delle
DettagliIndirizzo: tutti. Classe: 1. Disciplina: GEOGRAFIA. Primo Biennio
Istituto Tecnico Internazionale Economico E. Tosi Busto Arsizio Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni internazionali Sistemi informativi aziendali Turismo Internazionale Quadriennale Indirizzo:
DettagliLe Direttive Habitat e Uccelli e la Strategia Nazionale per la Biodiversità
Le Direttive Habitat e Uccelli e la Strategia Nazionale per la Biodiversità Laura Pettiti Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione per la Protezione della Natura La gestione
DettagliAnno scolastico Indirizzo: tutti. Classe: 1. Disciplina: GEOGRAFIA. Primo Biennio
Istituto Tecnico Internazionale Economico E. Tosi Busto Arsizio Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni internazionali Sistemi informativi aziendali Turismo Internazionale Quadriennale Anno scolastico
DettagliRETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE
RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE OBIETTIVO DEL PTCP: COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE di diverse politiche e normative volte alla conservazione, tutela e valorizzazione della biodiversità,
DettagliCLASSE TERZA A/S
CLASSE TERZA A/S 2018 2019 1 UNITĀ DI LAVORO: ORIENTAMENTO SPAZIALE EUROPEE DI -si orienta nello spazio circostante utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali; -ricava informazioni geografiche
DettagliLo Sviluppo Sostenibile, le Convenzioni internazionali e l Approccio ecosistemico. Paola Carrabba
Lo Sviluppo Sostenibile, le Convenzioni internazionali e l Approccio ecosistemico Paola Carrabba paola.carrabba@enea.it L economia è fondamentale per la crescita economica, ma per conseguire uno sviluppo
DettagliAgricoltura Biologica e Agroecologia Un agenda per l agricoltura sostenibile. Stefano Bocchi Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali
Agricoltura Biologica e Agroecologia Un agenda per l agricoltura sostenibile Stefano Bocchi Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali Fare clic per modificare stile Fare clic per modificare lo stile
DettagliEconomia dell ambiente
1 Economia dell ambiente Introduzione Elisa Montresor 2008-2009 2 Obiettivi Il corso intende introdurre lo stato dell arte negli studi di economia ambientale. Il suo scopo è di fornire: Alcuni strumenti
DettagliIL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"
IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA
DettagliAree protette. Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19.
Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio gennaio 2016 Aree protette Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 Legge regionale 22 dicembre 2015, n. 26. Disposizioni collegate
DettagliProgramma di attività di SERVIZIO PARCHI E RISORSE FORESTALI. Versione: 2/2013 (19/12/2013) Stato: Versione finale (consuntivo)
Programma di attività di SERVIZIO PARCHI E RISORSE FORESTALI Versione: 2/2013 (19/12/2013) Stato: Versione finale (consuntivo) Responsabile: VALBONESI ENZO Email: SegrPrn@regione.emilia-romagna.it Tel.
DettagliOGGETTO: Trattamento ai fini Iva delle vendite operate da un ente pubblico
RISOLUZIONE 352/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 dicembre 2007 OGGETTO: Trattamento ai fini Iva delle vendite operate da un ente pubblico Con l istanza di interpello di cui all oggetto,
DettagliDal piano al processo
Dal piano al processo Nuove forme di indagine territoriale Da un approccio analitico a un approccio interattivo Nuove forme di progettazione e pianificazione Dal progetto del prodotto al progetto del processo
DettagliGESTIONE DEI SITI NATURA 2000 ED EFFETTI SUL PAESAGGIO
19a Giornata delle Aree protette del Trentino 2019 GESTIONE DEI SITI NATURA 2000 ED EFFETTI SUL PAESAGGIO Lucio Sottovia Provincia autonoma di Trento Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette IL CONCETTO
DettagliLa programmazione finanziaria : sviluppo rurale e condizionalità
La programmazione finanziaria 2007-2013: sviluppo rurale e condizionalità Roma, 27 marzo 2008 Luigi Servadei Sommario Condizionalità(Reg. 1782/03) e Natura 2000 La programmazione dello sviluppo rurale
DettagliCOMPETENZA DISCIPLINARE: GEOGRAFIA Classe Prima COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
Classe Prima Muoversi consapevolmente nello spazio vissuto. Orientarsi e collocare se stessi, gli altri e gli oggetti nello spazio fisico e usare gli indicatori topologici adeguati Osservare, descrivere,
Dettagli1920 N. 9 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I
1920 N. 9 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 1-3-2008 Parte I DIPARTIMENTO AMBIENTE, TERRITO- RIO, POLITICHE DELLA SOSTENIBILITA - UFFICIO COMPATIBILITA AMBIENTALE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
DettagliPOR CAMPANIA FESR Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION
POR CAMPANIA FESR 2007-2013 Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION SERVIZI COMPLESSI RELATIVI ALL ATTUAZIONE DELL INTERVENTO AGENZIA DI INNOVAZIONE E RICERCA TERRITORIALE FOCUS GROUP Preliminare
DettagliI corridoi ecologici della Regione del Veneto: focus del P.T.R.C.
I corridoi ecologici della Regione del Veneto: focus del P.T.R.C. Regione del Veneto Servizio Forestale Regionale-Verona dott.ssa Gabriella Rivaben IL P.T.R.C. Strumento di pianificazione Adottato nel
DettagliLO SVILUPPO E LIBERTA Perché non c è crescita senza democrazia
LO SVILUPPO E LIBERTA Perché non c è crescita senza democrazia 1 Amartya SEN LO SVILUPPO PUO ESSERE CONSIDERATO UN PROCESSO DI ESPANSIONE DELLE LIBERTA REALI GODUTE DAGLI ESSERI UMANI LO SVILUPPO DUNQUE
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DEL DIPARTIMENTO. codice 210 edizione 1 del FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
A.S. 2016/2017 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DEL DIPARTIMENTO Pag 1 di Data: 28/10 /2016 dati generali Ordine scolastico Materia: GEOGRAFIA TURISTICA REVISIONE N. V TURISMO Compilato da:valentina Cardias
DettagliTECNOLOGIA. ISTITUTO COMPRENSIVO DI GATTINARA CLASSI 1 e 2. Conoscenze - Abilità Contenuti Metodologie Materiali e strumenti
TECNOLOGIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI GATTINARA CLASSI 1 e 2 NUCLEO FONDANTE Traguardi per lo sviluppo delle Competenze fine Scuola Primaria Saper leggere, interpretare e riprodurre Comprendere l importanza
DettagliDECISIONE N.991 CONFERENZA OSCE SU UN APPROCCIO GLOBALE ALLA SICUREZZA INFORMATICA: ANALISI DEL FUTURO RUOLO DELL OSCE
PC.DEC/991 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIAN Original: ENGLISH 856 a Seduta plenaria Giornale PC N.856, punto 3 dell ordine del giorno DECISIONE N.991
DettagliARGOMENTI. Il Sistema Impresa. La logica Competitiva. L Impresa. L imprenditore e le sue caratteristiche
L IDEA IMPRENDITORIALE ed il SISTEMA IMPRESA ARGOMENTI Il Sistema Impresa La logica Competitiva L Impresa L imprenditore e le sue caratteristiche Il Sistema Impresa L impresa è un sistema cioè un insieme
DettagliDistretto Idrografico dell Appennino Meridionale
1.1 IL SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE Le aree naturali protette costituiscono una delle tipologie di aree di cui al Registro delle aree protette: Aree designate per la protezione degli habitat e
DettagliA relazione dell'assessore Casoni:
REGIONE PIEMONTE BU26 28/06/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2012, n. 14-3992 Direttiva del Consiglio 92/43/CEE del 21 maggio 1992 e Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del
DettagliLa strategia biodiversità
La strategia biodiversità Utilizzo sostenibile delle risorse Pianificazione del territorio: per qualsiasi intervento sotto forma di costruzioni o impianti bisogna tenere conto di tutti gli aspetti legati
DettagliTutti e tutte coloro che sono impegnati nel WWF hanno uno scopo, che è lo scopo del WWF: la conservazione della natura e dei processi ecologici.
IL WWF 2011 LA MISSIONE DEL WWF Tutti e tutte coloro che sono impegnati nel WWF hanno uno scopo, che è lo scopo del WWF: la conservazione della natura e dei processi ecologici. Questo si traduce in una
DettagliL efficienza energetica per le Comunità Sostenibili: criteri e metodi del POI Energia
Regioni Obiettivo Convergenza: la risposta del territorio alla sfida del POI Energia L efficienza energetica per le Comunità Sostenibili: criteri e metodi del POI Energia Arturo Siniscalchi Roma, 11 maggio
DettagliREPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale
D.D.G. n. 402 REPUBBLICA ITALIANA VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTA la Legge
DettagliProgetto LIFE + T.E.N. Azione C2: Inventario delle azioni di tutela. attiva dell Ambito Territoriale. Omogeneo(A.T.O.) di Fiemme
Progetto LIFE + T.E.N. Azione C2: Inventario delle azioni di tutela attiva dell Ambito Territoriale Omogeneo(A.T.O.) di Fiemme Claudio Ferrari Cavalese, 23 ottobre 2014 Il progetto LIFE+ T.E.N. (Trentino
DettagliSTUDIO DI FATTIBILITÀ DEL CENTRO SERVIZI DEL PARCO CULTURALE DEI GRECI DI CALABRIA
Accordo di Programma Quadro Beni ed Attività Culturali per il Territorio della Regione Calabria Comune di Bova STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL CENTRO SERVIZI DEL PARCO CULTURALE DEI GRECI DI CALABRIA Il presente
DettagliSCIENZE CLASSE PRIMA NUCLEI ESSENZIALI COMPETENZE GENERALI CONOSCENZE ABILITA ESSERI AMBIENTI FENOMENI
SCIENZE CLASSE PRIMA NUCLEI ESSENZIALI COMPETENZE GENERALI CONOSCENZE ABILITA Osserva, descrive, classifica assume atteggiamenti ecologici. I cinque sensi: caratteristiche distintive. Caratteristiche fondamentali
DettagliGEOGRAFIA CLASSE TERZA
GEOGRAFIA CLASSE TERZA COMPETENZA ABILITÀ CONOSCENZE Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti, i principi della geografia; saper interpretare tracce e fenomeni
DettagliStrategia Marina (D.Lgs 190/10): il monitoraggio ambientale dell ecosistema marino - costiero delle Agenzie per l Ambiente (Arpa Emilia-Romagna)
Il Sistema marino costiero Networking territoriale della conoscenza: una opportunità per la Regione Emilia-Romagna Bologna 8 giugno 215 CNR INAF Area di Ricerca Sala 216 Strategia Marina (D.Lgs 19/1):
DettagliGestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG
Workshop sulla gestione delle aree transfrontaliere italo-slovene Natura 2000 Gestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG Venzone, 19 febbraio 2015 dott. Giuseppe
DettagliCONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007
CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007 Piacenza, Sala del Consiglio Provinciale, 12 febbraio 2008 DAL QUADRO CONOSCITIVO AL DOCUMENTO PRELIMINARE Il sistema del territorio rurale Elena Fantini Servizio
DettagliDestinatari: 1 classe Il programma è consigliato per tutti i livelli di istruzione
Laboratorio Ali nel blu Tematica: Biodiversità Migliorare la capacità di osservazione della biodiversità selvatica Favorire la conoscenza e il rispetto della biodiversità Sensibilizzare sui problemi derivanti
DettagliLe conseguenze che l eterogeneità spaziale e la struttura del paesaggio presentano sui diversi livelli di organizzazione
4. Come funziona il paesaggio? Rapporto tra la struttura e la funzione. Le conseguenze che l eterogeneità spaziale e la struttura del paesaggio presentano sui diversi livelli di organizzazione a) Popolazioni
DettagliAVVIO DEL PROGETTO STRATEGICO CONTRATTO DI FIUME - Valle del Noce e Fiume Sinni
AVVIO DEL PROGETTO STRATEGICO CONTRATTO DI FIUME - Valle del Noce e Fiume Sinni Premessa Il FLAG intende realizzare un processo territoriale partecipato per aprire un dialogo con le comunità fluviali,
DettagliCapitolo I significati dell apprendere. Capitolo I significati dell apprendere
Crisi del soggetto: Incrinature della soggettività indotte dall emergere delle istanze a-razionali, meta-razionali e irrazionali della mente crisi della scienza: a) Principio di indeterminazione b) Superamento
DettagliDallo stato di attuazione delle previsioni del P.T.P. al nuovo Piano
Provincia di Teramo Settore Urbanistica e Pianificazione Territoriale Dallo stato di attuazione delle previsioni del P.T.P. al nuovo Piano IL TIPO DI MONITORAGGIO NEL P.T.P. DELLA PROVINCIA DI TERAMO PIU
DettagliIl processo di acquisto del consumatore
Il processo di acquisto del consumatore Le fasi del processo di acquisto del consumatore: Riconoscimento del bisogno Stimolo interno / stimolo esterno La piramide di Maslow Ricerca delle alternative Valutazione
DettagliL. 1497/1939 Protezione delle bellezze naturali L. 431/1985 Galasso sulla tutela delle zone di interesse ambientale TU 490/99 :
L. 1497/1939 Protezione delle bellezze naturali Beni tutelati selettivamente: beni culturali e bellezze naturali L. 431/1985 Galasso sulla tutela delle zone di interesse ambientale Il concetto di bellezza
DettagliTeorie organizzative, relazioni inter-organizzative e ambiente
Teorie organizzative, relazioni inter-organizzative e ambiente Lo studio delle organizzazioni come disciplina Negli anni 60 si assiste ad un primo tentativo di raggruppamento di riflessioni organizzative
DettagliI paesaggi del Friuli Venezia Giulia
I paesaggi del Friuli Venezia Giulia Piani di gestione dei Siti Natura 2000 e Piani di Conservazione e Sil Sviluppo di Parchi e Riserve Regionali nei rapporti con la legislazione sul paesaggio Giuseppe
DettagliAllium cepa viviparum
direttore LUIGI CARICATO - redazione@olioofficina.it piaceri > buon cibo Allium cepa viviparum Negli ultimi anni grazie al lavoro degli agricoltori liguri di R&B Agricoltura è iniziato uno studio approfondito
DettagliDott. Luca Bracchetti Università di Camerino. Centro Unicram Scuola Bioscienze e Biotecnologie
Dott. Luca Bracchetti Università di Camerino Centro Unicram Scuola Bioscienze e Biotecnologie Biodiversità Biodiversità: «la variabilità degli organismi viventi di ogni origine, compresi inter alia gli
DettagliInterventi nel settore forestale
PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato Interventi nel settore forestale Alessandro Wolynski Trento, 6 marzo 2014 Interventi forestali: il contesto generale Il contesto marcatamente
DettagliA relazione dell'assessore Valmaggia:
REGIONE PIEMONTE BU49 07/12/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 21 novembre 2016, n. 30-4238 L.r. 19/2009 "Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversita'". Art. 40 Misure di Conservazione
DettagliIL QUADRO CONOSCITIVO E IL SISTEMA DI MONITORAGGIO
IL QUADRO CONOSCITIVO E IL SISTEMA DI MONITORAGGIO Mestre 14 Novembre 2006 LA LEGGE REGIONALE 11/2004 I PRINCIPI INNOVATIVI Art. 10 Quadro conoscitivo e basi informative 1. Il quadro conoscitivo è il sistema
Dettagli