EDIZIONE DEI RISULTATI: SCENARIO 2 (IL PIU GRAVOSO) EVOLUZIONE DEI FUMI CURVE F(T) IMBOCCO FRANCESE (ASCISSA 0,10 m) TEMPERATURA DELL ARIA

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1 EDIZIONE DEI RISULTATI: SCENARIO 2 (IL PIU GRAVOSO) EVOLUZIONE DEI FUMI CURVE F(T) IMBOCCO FRANCESE (ASCISSA 0,10 m) PUNTO D INCENDIO D (ASCISSA 679 m) CAMBIAMENTO PENDENZA (ASCISSA 1800 m) TEMPERATURA DELL ARIA OPACITA DELL ARIA VELOCITA DELL ARIA IMBOCCO ITALIANO (ASCISSA 3186 m)

2 CURVE F(X) ISTANTE INIZIALE (60 s) ISTANTE PIENO SVILUPPO RAGGIUNTO (600 s) ISTANTE PIENO SVILUPPO (2000 s) INCENDIO SPENTO (7200s) ISTANTE INCENDIO DECRESCE (5000s) TEMPERATURA DELL ARIA VELOCITA DELL ARIA SCENARIO 1 SITUAZIONE ANALOGA ALLO SCENARIO 2 OCCORRE INTERVENIRE CON OPPORTUNI MACCHINARI! MA QUALI?

3 RIMANDO AL FUNZIONAMENTO DI CAMATT ATTREZZATURE PER GOVERNARE L INCENDIO CARATTERISTICHE PILOTAGGIO FUNZIONAMENTO ELENCO 1) BATTERIA DI ACCELERATORI: Una batteria di acceleratori è un insieme di più acceleratori. Un acceleratore è un ventilatore fissato alla parete o al soffitto di una galleria che, con una certa potenza, spinge l aria l attraverso la galleria ad una certa velocità senza aumento della portata d aria. d 2) INIETTORE: Un iniettore è un attrezzatura di ventilazione che, al pari di una batteria di acceleratori, permette di creare un flusso d aria d longitudinale all interno della galleria, non mediante una spinta, ma mediante l iniezione di una portata d aria d supplementare nella galleria. 3) FLUSSO VOLUMICO IMPOSTO PUNTUALE: Un flusso volumico imposto puntuale è un punto preciso della galleria in cui viene introdotta (soffiata) o estratta l aria all interno della galleria, senza alcun apporto di spinta longitudinale. E utilizzato per simulare, ad esempio, un apertura per far uscire il fumo. 4) TRASPARENZA AERAULICA: Una trasparenza aeraulica è una apertura (solitamente di grandi dimensioni) al livello del soffitto della galleria, comunicante con l esterno.

4 PILOTAGGIO DEI MACCHINARI DEFINIRE IL FUNZIONAMENTO VALORE INIZIALE DI FUNZIONAMENTO COEFFICIENTE MOLTIPLICATORE LA SIMULAZIONE DEL SOFTWARE PERMETTE DI VISUALIZZARE COME VARIANO PER EFFETTO DI QUESTE ATTREZZATURE- GLI EFFETTI PRODOTTI DALL INCENDIO NELLA GALLERIA. QUAL E E LA SCELTA MIGLIORE? MA NOI TESTEREMO L IMPIANTO DI VENTILAZIONE SI PROCEDE PER TENTATIVI, IN BASE ALLE DIVERSE STRATEGIE POSSIBILI

5 FASE 3 POSIZIONAMENTO DEI MACCHINARI 24 BATTERIE DI ACCELERATORI CARATTERISTICHE 12 NEL TRATTO FRANCESE SPINTA ALL ARIA ARIA LIBERA (N): 340; RENDIMENTO: 0,7; VELOCITA DI ESPULSIONE (m/s): 21,1; TEMPERATURA MASSIMA DI FUNZIONAMENTO: : 80 C; SEZIONE CORRENTE(m²): 29,3; SEZIONE DELL ACCELERATORE (m²): 28,65. SCENARIO 1 SCENARIO 2

6 12 NEL TRATTO ITALIANO CARATTERISTICHE SPINTA ALL ARIA ARIA LIBERA (N): 296; RENDIMENTO: 0,55; VELOCITA DI ESPULSIONE (m/s): 27,9; TEMPERATURA MASSIMA DI FUNZIONAMENTO: : 80 C; SEZIONE CORRENTE(m²): 29,3; SEZIONE DELL ACCELERATORE (m²): 29. SCENARIO 1 SCENARIO 2

7 FASE 3 EDIZIONE DEI RISULTATI CON I MACCHINARI SCENARIO 1: GLI ACCELERATORI SPINGONO I FUMI VERSO LA TESTATA FRANCESE LO SCOPO E E PERMETTERE DI MIGLIORARE L EVACUAZIONE L DEGLI UTENTI BLOCCATI NEL VERSANTE ITALIANO COME SI REALIZZA? VELOCITA VICINA A 3 m/s NEL SENSO ITALIA-FRANCIA GRAFICI VELOCITA DELL ARIA

8 EVOLUZIONE DELL OPACITA OPACITA DELL ARIA EVOLUZIONE DELLA TEMPERATURA DELL ARIA OBIETTIVO RAGGIUNTO! EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DI SOSTANZE TOSSICHE NELL ARIA

9 SCENARIO 2: GLI ACCELERATORI SPINGONO I FUMI VERSO LA TESTATA ITALIANA LO SCOPO E E PERMETTERE DI MIGLIORARE L EVACUAZIONE DEGLI UTENTI BLOCCATI NEL VERSANTE FRANCESE MA IN QUESTO CASO ALMENO ALL INIZIO LA CORRENTE D ARIA D E E SPINTA (A CAUSA DELLA CONTROPRESSIONE) NEL SENSO ITALIA- FRANCIA. POI, LA VENTILAZIONE MECCANICA SPINGE I FUMI VERSO L ITALIAL ITALIA MA NON SI OLTREPASSA LA VELOCITA CRITICA! I FUMI PROGREDISCONO TUTTI INSIEME DAL VERSO DEGLI UTENTI BLOCCATI SUL VERSANTE FRANCESE.

10 PERCHE? 1) 1) GLI ACCELERATORI NON SONO RESISTENTI AL FUOCO PERDITA DI EFFICIENZA 2) POTENZA MASSIMA DELL INCENDIO 100 MW 3) CONTROPRESSIONE P P 234 Pa

11 EVOLUZIONE DELL OPACITA OPACITA DELL ARIA EVOLUZIONE DELLA TEMPERATURA DELL ARIA L OBIETTIVO ERA PERO TESTARE L EFFICACIA L DEL SIMULTATORE EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DI SOSTANZE TOSSICHE NELL ARIA

12 DANNI PROVOCATI SUL CORPO UMANO DAI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE ANALISI DI UN CASO CONCRETO: CONCRETO: SITUAZIONE NELLA GALLERIA DETERMINAZIONE DELLA SALVABILITA SALVABILITA DEGLI OCCUPANTI TRAMITE IL CONFRONTO FRA LA SITUAZIONE PRESENTE NELLA GALLERIA E LE PRESCRIZIONI DELLA NORMA ISO

13 GLI EFFETTI DI UNA SOSTANZA TOSSICA: DEFINIZIONE DI TOSSICITA DA COSA DIPENDE LA TOSSICITA? CONCENTRAZIONE TEMPO DI ESPOSIZIONE (BASANDOSI SU QUESTA FORMULA, SI E PORTATI A CREDERE CHE IL TEMPO DI ESPOSIZIONE E LA CONCENTRAZIONE DI UNA SOSTANZA TOSSICA INFLUISCANO SUI DANNI CHE ESSA PROVOCA CON IDENTICO PESO). DOSE DOSE = C X T QUESTO NON E E VERO! Il valore D supera una certa soglia se diventano eccessivi o c (concentrazione) o t (tempo di esposizione), oppure la combinazione dei due. MA

14 NON TUTTE LE SOSTANZE TOSSICHE SI COMPORTANO ALLO STESSO MODO Alcune sostanze, infatti, sono così tossiche che i danni provocati sul corpo umano dipendono unicamente dalla concentrazione di esse nella aria GAS IRRITANTI MONOSSIDO DI CARBONIO Per altre sostanze, invece, ciò che determina i danni provocati è anche il tempo di esposizione. ACIDO CIANIDRICO ANALISI NORMA ISO 13571: LINEE GUIDA PER LA STIMA DEL TEMPO DISPONIBILE ALLA FUGA USANDO I DATI DELL INCENDIO INCENDIO 1) TEMPO RICHIESTO PER SCAPPARE 1) (NOTO UNA VOLTA NOTA LA GALLERIA) Il problema fondamentale è il tempo. Il tempo disponibile per la fuga è maggiore o minore del tempo richiesto per scappare? 2) TEMPO DISPONIBILE PER LA FUGA 2) (CALCOLABILE ATTRAVERSO LA NORMA)

15 COME STIMARE IL TEMPO DISPONIBILE PER LA FUGA? DEFINIZIONE E il tempo tra il momento in cui ha inizio la situazione di pericolo e quello in cui le persone raggiungono un luogo sicuro. IL RUOLO DELLA NORMA Le equazioni della norma permettono la stima dello stato in cui si trovano gli occupanti in precisi intervalli di tempo, fino al momento in cui l esposizione impedisce agli occupanti di portare a termine la fuga. 1) FEC: CONCENTRAZIONE EFFETTIVA FRAZIONARIA 2) FED: DOSE EFFETTIVA FRAZIONARIA Rapporto della concentrazione di un irritate per quella che ci si aspetta produca un effetto specifico ad un soggetto esposto di media suscettibilità. Rapporto della dose di esposizione ad un asfissiante tossico per la dose di esposizione di un asfissiante che ci si aspetta producano un effetto specifico ad un soggetto esposto di media suscettibilità.

16 PERCHE DUE INDICI? 1) Per i gas che hanno un effetto irritante tale effetto dipende dalla concentrazione alla quale gli individui sono esposti. FEC FEC: CONCENTRAZIONE EFFETTIVA FRAZIONARIA 2) Nel caso di agenti tossici,, l effetto l dipende anche dal tempo di esposizione, e dunque è necessario calcolare la dose effettiva frazionaria. FED FED: DOSE EFFETTIVA FRAZIONARIA MODELLI DI GAS TOSSICI: FED SI DETERMINANO GLI INCREMENTI DISCRETIZZATI NEL TEMPO DELLE DOSI DOVUTE A SINGOLE SPECIE TOSSICHE. IL TEMPO AL QUALE LA LORO SOMMA ARRIVA AD UN PRECISO VALORE DI NON SOSTENIBILITA RAPPRESENTA IL TEMPO DISPONIBILE PER LA FUGA. 1: : EFFETTI SOTTO-LETALI CHE RENDONO GLI OCCUPANTI INCAPACI DI EFFETTUARE LA FUGA QUALE PRECISO VALORE?

17 CALCOLO Ci è la concentrazione media, di un gas asfissiante in un preciso intervallo di tempo. t è il ben preciso intervallo di tempo. (C x t)i è la specifica dose di esposizione che può impedire la fuga sicura degli occupanti. Ct =35000 ppm min,, che corrisponde ad una percentuale di COHb nel sangue pari a 30 nelle persone con un volume respiratorio di 20 l/min. Espressione esponenziale derivata da esperimenti sulle scimmie. I coefficienti sono ottenuti tenendo conto sia della concentrazione, sia del tempo di esposizione.

18 MODELLI DI GAS IRRITANTI: FEC POICHE L EFFETTO IRRITANTE AVVIENE AL PRIMO CONTATTO DEI GAS CON GLI ORGANI DELLA RESPIRAZIONE, SI TIENE CONTO DELLA CONCENTRAZIONE E NON DELLA DOSE DEI GAS. IL TEMPO AL QUALE LA LORO SOMMA ARRIVA AD UN PRECISO VALORE DI NON SOSTENIBILITA RAPPRESENTA IL TEMPO DISPONIBILE PER LA FUGA. 1: : EFFETTI SOTTO-LETALI CHE RENDONO GLI OCCUPANTI INCAPACI DI EFFETTUARE LA FUGA QUALE PRECISO VALORE? CALCOLO F = concentrazione del gas irritante in grado di compromettere la capacità della persona di adottare azioni adeguate per mettersi in salvo.

19 ULTERIORI CONSIDERAZIONI: EFFETTI TERMICI IPOTERMIA USTIONI CUTANEE USTIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO Anche l analisi l degli effetti termici prevede che sia definita una soglia che determini un valore di danno ed il tempo di esposizione necessario a raggiungerla durante uno specifico scenario di incendio.

20 -FINE- GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE

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