IL PARTO VAGINALE NELLE PAZIENTI PREECLAMPTICHE: GLI STRUMENTI DELLA FISIOLOGIA APPLICATI ALLA PATOLOGIA
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- Carlotta Vitale
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1 IL PARTO VAGINALE NELLE PAZIENTI PREECLAMPTICHE: GLI STRUMENTI DELLA FISIOLOGIA APPLICATI ALLA PATOLOGIA L Ostetricia e le Evidenze 2017 Presente e futuro per scelte efficaci con uno sguardo alla ginecologia Settembre 2017
2 Definizione WHO del parto normale 96 Definiamo normale una nascita in cui il travaglio insorge spontaneamente, all inizio è a basso rischio e rimane tale per tutto il travaglio e il parto. Il neonato si trova in presentazione cefalica, ad un epoca gestazionale compresa tra 37 e 42 settimane. Dopo il parto la madre e il bambino sono in buone condizioni. In una nascita normale ci devono essere delle buone ragioni per interferire con il processo spontaneo.
3 Definizione WHO del parto normale 96 Definiamo normale una nascita in cui il travaglio insorge spontaneamente, all inizio è a basso rischio e rimane tale per tutto il travaglio e il parto. Il neonato si trova in presentazione cefalica, ad un epoca gestazionale compresa tra 37 e 42 settimane. Dopo il parto la madre e il bambino sono in buone condizioni. In una nascita normale ci devono essere delle buone ragioni per interferire con il processo spontaneo.
4 Definizione WHO del parto normale 96 Il travaglio insorge Definiamo normalespontaneamente una nascita in cui il travaglio insorge spontaneamente, all inizio è a basso rischio e All inizio è a basso rischio rimane tale per tutto il travaglio e il parto. Epoca gestazionale tra 37cefalica, e 42 Il neonato si trova incompresa presentazione ad un settimane epoca gestazionale compresa tra 37 e 42 settimane. il parto madre e sono il Dopo il partodopo la madre e illa bambino in buone condizioni. bambino sono in buone condizioni. In una nascita normale ci devono essere delle buone In una nascita normale delle buone ragioni per interferire conciil devono processoessere spontaneo. ragioni per interferire con il processo spontaneo
5 Le differenze dalla normalità possono essere molteplici. La patologia non deve essere la protagonista dell evento nascita ma uno degli elementi che compongono la storia della donna che assistiamo.
6 Obiettivi assistenziali comuni nella gestione di un travaglio: Benessere materno Benessere fetale è soddisfatto se si riesce a favorire un esperienza integrata sia fisica che emotiva, nella storia individuale della donna. Rispondere al bisogno di appartenenza, di comprendere ed essere compresi e di essere socialmente riconosciuti. è garantito dal mantenimento di un adeguata ossigenazione e della percezione della donna di essere in armonia con ciò che accade.
7 Modelli assistenziali di gestione Midwifery led model: le ostetriche sono le figure di riferimento responsabili per le donne gravide Medical led model: i ginecologici sono i responsabili dell assistenza Shared led model: la responsabilità dell assistenza è condivisa tra questi professionisti
8 Modelli assistenziali di gestione Revisione Cochrane del 2016 ha incluso 15 studi per un campione totale di 17,674 donne a basso e alto rischio.
9 Modelli assistenziali di gestione Sono stati confrontati i vari modelli di gestione dell assistenza in molte parti del mondo le ostetriche sono le responsabili del percorso nascita. In alcuni paesi, es. Nord America, i medici gestiscono quasi totalmente la donna, in altri invece come Australia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Regno Unito e Irlanda si ha un assistenza combinata, con modelli condivisi di cura
10 Modelli assistenziali di gestione... In particolare il modello di continuità assistenziale prevede che sia l ostetrica il principale professionista che può organizzare e prendersi in carico la donna per il processo della nascita. Nel periodo prenatale, durante il parto o il post partum ci potranno essere momenti di gestione condivisa con il medico
11 Modelli assistenziali di gestione La revisione ha valutato l effetto dei vari modelli assistenziali sugli esiti del travaglio e del parto e ha identificato che il modello della continuità dell assistenza ostetrica è associato a numerosi benefici per la madre e il feto se comparato al modello medico o al modello integrato. I maggiori vantaggi evidenziati sono la riduzione al ricorso ad analgesia epidurale, parti operativi vaginali, parti al di sotto della 37 settimana di gestazione, episiotomia, tassi inferiori di parti al di sotto della 24 settimana.
12 Modelli assistenziali di gestione Gli autori concludono dicendo che le donne gestite tramite la continuità assistenziale dell ostetrica hanno meno probabilità di subire interventi inappropriati, più probabilità di essere soddisfatte del loro percorso e meno esiti avversi rispetto alle donne che hanno avuto altri modelli di assistenza.
13 Continuità assistenziale dell ostetrica valutare gli effetti sulle donne e sui loro bambini del sostegno continuo one-to-one durante il travaglio
14 Continuità assistenziale dell ostetrica Lo studio ha interessato donne. Le gestanti a cui è stata garantita una continuità assistenziale hanno avuto più parti vaginali spontanei, sono più soddisfatte della loro esperienza di parto, minor ricorso all analgesia epidurale, riduzione del numero di tagli cesarei valutare gli effetti sulle donne e sui loro bambini del e parti operativi. sostegno continuo onte-to-one durante il travaglio
15 Continuità assistenziale dell ostetrica Il supporto continuo durante il travaglio può migliorare gli outcome delle donne e dei neonati, si ha infatti un aumento di parti vaginali spontanei, una minor durata del travaglio, la diminuzione al ricorso al taglio cesareo, ai parti operativi, l'uso di analgesia epidurale, basso punteggio di Apgar al 5, maggiore soddisfazione circa l esperienza del parto.
16 Come raggiungere gli obiettivi Nella pratica, l organizzazione del lavoro prevede: Il modello di gestione ostetrica e la continuità assistenziale Quindi? Come raggiungere gli obiettivi assistenziali?
17 Come raggiungere gli obiettivi Formazione periodica dell ostetrica, aggiornamento condivisione, conoscenza e utilizzo dei protocolli. continuo e Simulazione periodiche delle emergenze ostetriche. Condivisione con lo staff medico nel momento del bisogno. Predisporre un ambiente adeguato: allestire lo spazio disponendo in primo piano ausili che suggeriscono e promuovo il movimento e il riposo, evitando di mettere al centro della stanza il letto con i gambali montati e gli equipaggiamenti medici. Lo spazio per il parto dovrebbe essere grande abbastanza per la donna e per chi l accompagna, la partoriente deve poter esprimere la sua opinione sull ambiente, compresi tipo di illuminazione, rumori e via vai delle persone nella stanza.
18 Come raggiungere gli obiettivi Assistenza ONE TO ONE che garantisce: Un maggiore sostegno alla donna (maggiore soddisfazione, utilizzo maggiore di metodiche non farmacologiche per il dolore, minor utilizzo dell epidurale) Favorire il comportamento spontaneo della donna, permetterle di muoversi, bere, mangiare quando lo desidera e di utilizzare le posizioni nelle quali si trova meglio. Qualora fosse necessario limitare il comportamento deve essere spiegato alla donna il motivo. Appropriato monitoraggio fetale. In questo caso avremo una cardiotocografia in continuo, ma anche l uso del CTG permette comunque il movimento libero della paziente. Una valutazione adeguata dei fattori che possono interferire sul processo del travaglio e una scelta non standardizzata delle soluzioni.
19 Come raggiungere gli obiettivi Assistenza ONE TO ONE che garantisce: Una migliore qualità della relazione. Una migliore sorveglianza dei parametri medici da tenere sotto controllo in travaglio per una maggiore tempestività di reazione nelle condizioni patologiche (linee guida ACOG, NICE, AIPE). Una riduzione al ricorso del TC. Maggiore soddisfazione personale da parte dell ostetrica.
20 Come raggiungere gli obiettivi In base alle linee guida ACOG,NICE e AIPE i controlli da effettuare in travaglio sono: Monitoraggio continuo tramite CTG: per la valutazione ossigenazione fetale e dell attività contrattile dell utero. Rilievo della PA: 1 volta ogni ora nei casi di ipertensione lieve o moderata, monitoraggio continuo nelle donne con ipertensione severa, meglio se con dispositivo di monitoraggio automatico.
21 Come raggiungere gli obiettivi In base alla linea guida ACOG,NICE e AIPE i controlli da effettuare in travaglio sono: Continuare a somministrare la terapia anti-ipertensiva utilizzata prima dell insorgenza del travaglio. Rilievo temperatura corporea (analgesia epidurale, rialzo della TC come sintomo neurologico). Comparsa di sintomi peggiorativi: cefalea intensa, disturbi visivi o neurologici, epigastralgia a barra, iperreflessia, confusione mentale, contrazione della diuresi.
22 Obiettivi raggiunti In base al Rapporto Nascita 2015
23 Obiettivi raggiunti In base al Rapporto Nascita 2015 per quanto riguarda la Regione
24 Obiettivi raggiunti In base al Rapporto Nascita 2015
25 Il compito dell'ostetrica è delicatissimo, esso richiede abilità e acuta intelligenza, è come l ordito della trama che tiene unito il tutto ma che nel lavoro finito non si vede.
26 La cosa più importante in medicina? Non è tanto la malattia di cui il paziente è affetto, quanto la persona che soffre di quella malattia. Ippocrate GRAZIE PER L ATTENZIONE
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