UE- TURKMENISTAN - FIRMA DELL'ACCORDO DI PARTENARIATO E DI COOPERAZIONE

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1 Bruxelles, 25 maggio /98 (Presse 163) C/98/163 UE- TURKMENISTAN - FIRMA DELL'ACCORDO DI PARTENARIATO E DI COOPERAZIONE Nel corso di una cerimonia, svoltasi a Bruxelles il 25 maggio 1998 l'accordo di partenariato e cooperazione tra le Comunità europee e gli Stati membri da un lato e la Repubblica di Turkmenistan dall'altro, è stato firmato Per il Turkmenistan da: Sig. Boris SHIKHMURADOV Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari esteri Per le Comunità europee da: Sig. Robin COOK M i n i s t r o degli Affari esteri e del Commonwealth del Regno Unito, Presidente in carica del Consiglio Sig. Hans VAN DEN BROEK Membro della Commissione

2 Per gli Stati membri delle Comunità europee da: Per il Belgio: Sig. Erik DERYCKE Per la Danimarca: Sig.ra Friis Arne PETERSEN Per la Germania: Sig. Klaus KINKEL Per la Grecia: Sig. Georgios PAPANDREOU Per la Spagna: Sig. Ramón de MIGUEL Per la Francia: Sig. Hubert VEDRINE Per l'irlanda: Sig. David ANDREWS Per l'italia: Sig. Lamberto DINI Per il Lussemburgo: Sig. Jacques POOS Per i Paesi Bassi: Sig. Hans VAN MIERLO Per l'austria: Sig. Wolfgang SCHÜSSEL Per il Portogallo: Sig. Jaime GAMA Per la Finlandia: Sig.ra Tarja HALONEN Per la Svezia: Sig.ra Lena HJELM-WALLÉN Per il Regno Unito: Sig. Robin COOK Sottosegretario di Stato agli Affari esteri Ministro aggiunto per gli Affari esteri Segretario di Stato per la politica estera e per l'unione europea e del Commonwealth

3 Nelle allocuzioni pronunciate in occasione della firma, il Presidente del Consiglio, il commissario responsabile e il Vice Primo Ministro e del Turkmenistan hanno rilevato quanto sia importante questo accordo per lo sviluppo delle future relazioni, tanto a livello politico che economico, tra l'unione europea e il Turkmenistan, poiché è destinato a fornire il quadro per un partenariato intensivo, fondato su valori comuni quali il rispetto dei diritti dell'uomo, delle libertà fondamentali e dello stato di diritto. Esso abbraccia l'intero ambito delle relazioni politiche ed economiche tra l'unione e il Turkmenistan. Essi hanno sottolineato che questo accordo metterà il Turkmenistan in grado di avvantaggiarsi delle sue potenzialità. Il Presidente del Consiglio ha in particolare messo in evidenza la grande importanza che l'unione europea annette allo sviluppo delle risorse energetiche nel Mar Caspio e ha sottolineato che l'esistenza di vie sicure per l'esportazione del petrolio e del gas proveniente dal Mar Caspio sarà di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e sociale della regione. Come gli altri accordi di partenariato e di cooperazione, conclusi con altre repubbliche dell'ex URSS, anche quello con il Turkmenistan è destinato a disciplinare le relazioni politiche, economiche e commerciali tra le parti e definisce inoltre la base di una cooperazione sociale, finanziaria, scientifica, tecnologica e culturale tra di esse. Detto accordo sostituirà l'accordo firmato nel 1989 con l'ex URSS, che attualmente disciplina le relazioni tra la Comunità e il Turkmenistan. Esso ha una validità iniziale di dieci anni. In attesa del completamento delle procedure di ratifica, la parte relativa agli aspetti commerciali dell'accordo entrerà in vigore quanto prima mediante un accordo interinale, siglato a Bruxelles con il Presidente Niyazov il 24 febbraio di quest'anno. In appresso forniamo un sommario dei principali elementi contenuti nell'accordo. PREAMBOLO E PRINCIPI GENERALI Nel preambolo e nei primi articoli sono menzionati taluni principi fondamentali. In particolare, si afferma che uno degli obiettivi del partenariato è quello di sostenere l'indipendenza e la sovranità del Turkmenistan e gli sforzi del paese per consolidare la democrazia e costruire una società civile basata sullo stato di diritto, per sviluppare l'economia e per completare la transizione verso l'economia di mercato. Si prende atto dello status di neutralità permanente dichiarato dal Turkmenistan e riconosciuto dall'assemblea generale delle Nazioni Unite. Si stabilisce un nesso tra il rispetto dei principi democratici, dei diritti dell'uomo e dei principi dell'economia di mercato che costituiscono gli elementi essenziali del partenariato, da un lato, e l'applicazione integrale dell'accordo. In caso di violazione la Comunità potrà - in virtù delle disposizioni finali dell'accordo - adottare le misure del caso, senza consultazione preventiva nei casi di particolare urgenza, ivi compresa la sospensione dell'accordo. Si pone l'accento sulla necessità di mantenere e sviluppare la cooperazione regionale tra gli Stati indipendenti dell'ex URSS nonché le relazioni di buon vicinato.

4 DIALOGO POLITICO L'accordo contiene un capitolo sul dialogo politico, in cui sono definiti gli obiettivi di questo: rafforzare i legami del Turkmenistan con l'unione europea e con la comunità delle nazioni democratiche, accrescere la convergenza delle posizioni sui problemi internazionali, aumentare la sicurezza e la stabilità nella regione. Il dialogo politico si svolgerà a livello ministeriale nell'ambito dei Consigli di cooperazione, nonché tramite regolari riunioni a livello di alti funzionari. Sul piano parlamentare, il dialogo politico si svolgerà nel quadro della commissione parlamentare per la cooperazione che riunisce membri del Parlamento europeo e del Parlamento turkmeno. SCAMBI DI MERCI Si tratta di un accordo non preferenziale con il quale le parti si accordano reciprocamente lo status di nazione più favorita. Le restrizioni quantitative sono abolite tra le parti. Durante un periodo transitorio che scadrà al più tardi il 31 dicembre 1998, il Turkmenistan può accordare un trattamento più vantaggioso agli altri Stati indipendenti dell'ex URSS. Una clausola di salvaguardia comprende il principio della consultazione. Allorché sono giustificate, le misure d'urgenza possono essere adottate senza consultazione preliminare. L'espressione di tipo "paesi a commercio di Stato" è stata mantenuta e la clausola di salvaguardia potrà essere applicata qualora le importazioni siano effettuate in quantità o a condizioni che possono recare pregiudizio ai produttori nazionali. Possono essere adottate anche misure antidumping. Se necessario sarà negoziato un accordo specifico concernente il commercio di prodotti nucleari; per i prodotti CECA è mantenuta la possibilità di restrizioni quantitative. Il 30 dicembre 1995 è stato siglato un accordo specifico sul commercio dei prodotti tessili, applicato provvisoriamente dal 1 gennaio CONDIZIONI DI LAVORO L'accordo cerca di evitare qualsiasi discriminazione di una delle parti nei confronti dei cittadini dell'altra parte che lavorano legalmente sul suo territorio. CONDIZIONI DI STABILIMENTO E DI ATTIVITÀ DELLE SOCIETÀ Fatta salva l'ottemperanza a talune procedure, il Turkmenistan accorda il trattamento nazionale o lo status della nazione più favorita - il regime adottato è quello più favorevole - per lo stabilimento e l'attività delle società comunitarie. La Comunità accorda lo status della nazione più favorita per lo stabilimento delle società turmene. Per quanto concerne le attività delle società, la Comunità accorda il trattamento nazionale con talune eccezioni. SERVIZI Scopo dell'accordo è una liberalizzazione progressiva delle prestazioni di servizi transfrontalieri tra le parti (servizi forniti da società comunitarie o turkmene stabilite in una regione diversa da quella del destinatario dei servizi). Disposizioni particolari disciplinano il libero accesso al mercato dei trasporti marittimi internazionali.

5 PAGAMENTI CORRENTI E CAPITALI Con alcune eccezioni, il trasferimento dei pagamenti e dei capitali è libero, in particolare se connesso con operazioni commerciali o con investimenti diretti. PROPRIETÀ INTELLETTUALE Il Turkmenistan continuerà gli sforzi per raggiungere entro cinque anni dall'entrata in vigore dell'accordo, un livello di protezione dei diritti di proprietà intellettuale, industriale e commerciale analogo a quello della Comunità. COOPERAZIONE ECONOMICA La cooperazione economica mira a contribuire al processo di riforma economica, di ricostruzione e di sviluppo sostenibile del Turkmenistan. Tale cooperazione riguarda numerosi settori: cooperazione nel settore degli scambi di beni e di servizi, cooperazione industriale, promozione e protezione degli investimenti, appalti pubblici, norme industriali e valutazione della conformità, risorse minerarie e materie prime, cooperazione scientifica e tecnologica, istruzione e formazione, agricoltura e settore agroindustriale, energia, ambiente, trasporti, servizi postali e telecomunicazioni, servizi finanziari e istituzioni fiscali, ristrutturazione e privatizzazione delle imprese, sviluppo regionale, cooperazione in campo sociale, turismo, piccole e medie imprese, informazione e comunicazione, protezione dei consumatori, dogane (un protocollo di reciproca assistenza in materia doganale è allegato a ciascun accordo, cooperazione in campo statistico, economia. Va inoltre osservato che, data l'importanza dell'armonizzazione delle legislazioni per il rafforzamento dei legami economici, l'uzbekistan, con l'assistenza tecnica della Comunità, cercherà di rendere la propria legislazione progressivamente compatibile con quella della Comunità. COOPERAZIONE NEI SETTORI RELATIVI ALLA DEMOCRAZIA E AI DIRITTI DELL'UOMO La cooperazione riguarderà tutte le questioni relative all'instaurazione o al potenziamento delle istituzioni democratiche, anche mediante programmi di assistenza tecnica. COOPERAZIONE NEL SETTORE DELLA PREVENZIONE DELLE ATTIVITÀ ILLEGALI E DELLA PREVENZIONE E DEL CONTROLLO DELL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA La cooperazione mira a prevenire le attività illecite nel settore economico, compresa la corruzione, le transazioni illecite relative a varie merci tra cui i rifiuti industriali, le armi e i prodotti contraffatti. Essa riguarda anche il riciclaggio del denaro, la lotta antidroga e l'immigrazione clandestina. COOPERAZIONE CULTURALE La cooperazione culturale sarà incoraggiata e facilitata tra le parti.

6 COOPERAZIONE FINANZIARIA Il Turkmenistan beneficerà del programma TACIS in quanto strumento di sostegno al suo processo di riforme. DISPOSIZIONI ISTITUZIONALI, GENERALI E FINALI Nel quadro dell'accordo sono istituiti: un Consiglio di cooperazione, un Comitato di cooperazione e una Commissione parlamentare per la cooperazione. Il Consiglio di cooperazione, che si riunirà a livello ministeriale una volta all'anno, controllerà l'attuazione dell'accordo e sarà assistito dal Comitato di cooperazione. La Commissione parlamentare per la cooperazione potrà chiedere al Consiglio di cooperazione informazioni sull'attuazione dell'accordo e potrà rivolgergli raccomandazioni. L'accordo comprende infine le disposizioni generali e finali tradizionali: clausola di denuncia, clausola sulla protezione degli interessi essenziali della sicurezza, clausola territoriale, clausola di non discriminazione, clausola di consultazione e clausola arbitrale.

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