La prima corona. La formazione dello stato pontificio: I fatti. di Giampiero Marcello

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1 La prima corona La formazione dello stato pontificio: I fatti di Giampiero Marcello

2 La corona del papa Particolare: la tiara papale o triregno Paolo VI ( ) è l'ultimo papa incoronato con il triregno. Da: Wikipedia. Papa Innocenzo III ( ) in un affresco del XIII secolo nel chiostro del Sacro Speco dell'abbazia di Subiaco. Da: Wikipedia. La tiara o triregno è considerato il simbolo del potere temporale del papa.

3 Tempi oscuri anni 680 Alto Medioevo anni Repubblica di San Pietro : 15 papi, 4 antipapi 1000 Medioevo centrale 1200 Basso Medioevo Quattrocento

4 Il Medioevo: cronologia I secoli bui: facciamo un po' di luce e qualche conto. Deposizione di Romolo Augustolo, l'ultimo imperatore romano d'occidente: 476 d.c. Scoperta dell'america da parte di Cristoforo Colombo: = 1016 anni. Sono tanti! Secondo l'opera Il Medioevo (12 volumi pubblicati nel 2009), curata da Umberto Eco, possiamo dividere questo lungo periodo così: Alto Medioevo: dal 476 all'anno Mille = 524 anni Medioevo Centrale: dall'anno Mille al 1200 = 200 anni Basso Medioevo: dal 1200 al 1400 = 200 anni Il Quattrocento: dal 1400 al 1492 = quasi un secolo L'Alto Medievo dura di più di tutti gli altri periodi che compongono il Medioevo

5 La repubblica di San Pietro Gli antefatti ( ). Roma e l'italia dalla fine dell'impero d'occidente alla pace tra Bizantini e Longobardi. Le origini del potere temporale del papa (680circa 730). Un complicato esercizio di equilibrio politico e religioso del vescovo di Roma tra Bizantini e Longobardi. La repubblica di San Pietro (circa ). Si afferma lo stato pontificio, cerniera tra forze politiche e militari eterogenee presenti in Italia, sotto la protezione militare dei Franchi.

6 I regni barbarici in Italia Teodorico re dei Goti e re d'italia dal 493 al 526. Fonte: Wikipedia. Odoacre proclamato re d'italia nel 476, sconfitto e fatto uccidere da Teodorico nel 493. Fonte: ebay. Mausoleo di Teodorico a Ravenna. Fonte: Wikipedia. Moneta di Odoacre coniata a Ravenna nel 477. Fonte: Wikipedia.

7 I regni barbarici in Italia Nel 476, Odoacre depone Romolo Augustolo e consegna le insegne imperiali dell'occidente a Zenone, imperatore a Costantinopoli. Odoacre regna per tredici anni, finché viene sconfitto e ucciso da Teodorico, re dei Goti. Teodorico governa per oltre trent'anni l'italia. Alla sua morte, nel 526, segue una lunga e confusa lotta per la successione. Sotto Odoacre e sotto Teodorico, la chiesa romana mantiene la sua autonomia nei confronti del potere politico, sia dei re barbari sia di Costantinopoli.

8 Giustinano I e la riconquista dell'italia Mappa dell'impero bizantino: Prima dell'avvento di Giustiniano I (527). Dopo la sua morte (565). L'imperatore Giustiniano I con il suo seguito, Ravenna, Basilica di San Vitale. Fonte: Wikipedia. Giustiniano I muove guerra ai regni barbarici che si sono formati in Occidente. Nel 562 riconquista il controllo dell'italia.

9 La guerra greco-gotica Nel 535, l'imperatore Giustiniano I invia un esercito in Sicilia per riportare l'italia sotto il controllo diretto del governo di Costantinopoli. Il regno goto è distrutto, a prezzo di una guerra che dura quasi tre decenni e che provoca grandi distruzioni e immense sofferenze umane. Nel 554 la Prammatica Sanzione di Giustiniano ristabilisce l'ordine preesistente. Le operazioni militari contro i Goti terminano nove anni dopo. L'Italia romana non esiste più, l'aristocrazia senatoria superstite preferisce trasferirsi a Costantinopoli. Diversi aristocratici (uomini e donne) intraprendono una vita religiosa o fondano monasteri. La società italica è militarizzata. Si forma una nuova aristocrazia militare, che accumula potere economico con il possesso della terra. Riferimento religioso e politico di questa nuova élite e del popolo è sempre più il vescovo di Roma.

10 I Longobardi in Italia L'Italia alla fine VI secolo. Immagine tratta da Wikipedia. La pace bizantina dura poco. Nel 568 i Longobardi invadono l'italia. In poco tempo conquistano quasi tutto il nord Italia e la Toscana. Si impadroniscono di due posizioni strategiche: Spoleto nel centro e Benevento nel sud. Eleggono un re come capo e creano il regno d'italia (il primo!) con capitale Pavia. I Bizantini non riescono a fermare i Longobardi, che conquistano gran parte della penisola italiana.

11 La pace tra Longobardi e Bizantini La guerra diventa un conflitto di attrito per circa un secolo. Neppure lo sbarco in Italia di un imperatore, Costante II, permette ai Bizantini di volgere le sorti del conflitto in loro favore. Nel 680 i Bizantini stipulano la pace con i Longobardi, riconoscendo le loro conquiste. Durante il conflitto, il papa è il riferimento per la popolazione civile. Pertarito, re dal 671 al 688, si converte al cattolicesimo. L'Italia nel 670 circa. Immagine tratta da Wikipedia.

12 Il papa e l'imperatore L'imperatore bizantino Giustiniano II ( e ). Da Wikipedia. Concilio Quinisesto, Costantinopoli Papa Costantino I, siriano ( ). Da Wikipedia. Papa Sergio I, siriano (687701). Da Wikipedia.

13 Il papa e l'imperatore La chiesa era subordinata all'imperatore di Costantinopoli, garante dell'unità politica e della pace dell'impero. La chiesa era divisa in cinque patriarcati: Costantinopoli, Antiochia, Gerusalemme, Alessandria, Roma. Roma era stata fondata da due apostoli, Pietro e Paolo, ed era l'antica capitale dell'impero, ma Costantinopoli era la capitale attuale dell'impero e la sede dell'imperatore. L'imperatore era il protettore della chiesa e si occupava di questioni religiose con fini spesso politici. Il papa, vescovo di Roma, si considerava il garante dell'ortodossia della chiesa cattolica (= universale ) e non sempre era d'accordo con le posizioni dell'imperatore.

14 Il papa e i Longobardi Papa Gregorio II, romano ( ). Da Wikipedia. Papa Gregorio III, siriano ( ). Da Wikipedia. Il re longobardo Liutprando ( ). Da Wikipedia.

15 Il papa e i Longobardi La carica di re dei Longobardi era elettiva. Il re era eletto dai duchi. L'obiettivo del re dei Longobardi era di mantenere sottomessi alla sua autorità i duchi, uniti sotto il suo dominio i territori conquistati dai longobardi. I duchi di Spoleto e di Benevento erano gelosi della loro autonomia. Il Longobardi erano cristiani ariani, come molti popoli germanici. Stabilitisi in Italia, gradualmente divennero cristiani cattolici. Debole e inaffidabile il governo bizantino in Italia, il papa cercò protezione dapprima presso il duca di Spoleto, poi direttamente con il re dei Longobardi. Il rapporto con i re longobardi si rivelò difficile: Liutprando ( ) e Astolfo ( ) e Desiderio ( ) mirarono costantemente a estendere i domini longobardi. L'obiettivo ultimo (che non raggiunsero) era portare tutta l'italia sotto il controllo longobardo.

16 Oriente e Occidente: un rapporto difficile Papa Gregorio II, romano ( ). Da Wikipedia. Papa Gregorio III, siriano ( ). Da Wikipedia. L'imperatore bizantino Leone III Isaurico ( ). Da Wikipedia.

17 Una questione di religione e di tasse Tra il 722 e il 723, l'imperatore Leone III aumenta le tasse sulla terra in Italia per finanziare le spese militari a difesa dei territori della provincia italiana. Anche le proprietà della chiesa di Roma sono colpite dalla nuova tassazione. Papa Gregorio II si rifiuta di pagare, dando inizio a una rivolta fiscale da parte dei contribuenti italiani. Nel 725 l'imperatore ordina all'esarca di punire con la morte Gregorio II, ma le truppe romane difendono il papa e a Ponte Salario sconfiggono le truppe imperiali. Nel 726 Leone III vieta il culto delle immagini, incontrando la decisa opposizione di papa Gregorio II. L'aristocrazia militare di Venezia, Ravenna e della pentapoli si ribella alla politica religiosa dell'imperatore. Le provincie eleggono autonomamente i loro duchi. Gregorio II invita gli italiani a rimanere fedeli all'imperatore, dichiarando che spera di convincerlo a riconoscere i suoi errori. Nel 729 l'esarca Eutichio si allea con re Liutprando, che negozia una pace tra il papa e l'esarca. Il re longobardo è il vero arbitro delle cose italiane. Subito dopo il papa aiuta l'esarca a domare la rivolta di Tiberio Petasio.

18 L'iconoclastìa Iconoclastìa significa distruzione delle immagini. Gli iconoclasti si opponevano a qualsiasi rappresentazione della figura umana e alla venerazione di queste immagini. Alla base del movimento era il timore che il culto delle immagini si trasformasse in idolatrìa. Raffigurazione di iconoclasti che distruggono le immagini di Gesù, miniatura da un salterio dell'xi secolo. Da Wikipedia.

19 La resa dei conti Nel 730 la politica religiosa dell'imperatore si inasprisce. Leone III emana un editto che ordina la distruzione di tutte le immagini sacre (iconoclastìa). Nel 731 Gregorio III convoca un concilio a Roma nel quale è decretata la scomunica verso chiunque avesse rimosso, distrutto o profanato le sacre immagini. Leone III invia una spedizione navale per piegare la ribellione in Italia, ma una tempesta distrugge la flotta imperiale nell'adriatico prima di toccare terra. Nel 732 o nel 733 Leone III confisca le rendite della proprietà papali in Calabria e in Sicilia. Successivamente queste proprietà sono poste sotto la giurisdizione del patriarca di Costantinopoli. Separazione di fatto tra papato e impero. Nasce la repubblica di San Pietro.

20 Le donazioni di re Liutprando Il re longobardo Liutprando ( ). Da Wikipedia. Papa Zaccaria, greco di Calabria ( ). Da Wikipedia. Il nuovo papa, Zaccaria, decide di cambiare politica e si rivolge direttamente al re. Nel 742 re Liutprando riprende Spoleto e Benevento. Zaccaria lascia fare. Nel 742 il re e il papa si incontrano a Terni e stipulano una pace ventennale tra il regno longobardo e il ducato di Roma. Dagli incontri tra re e papa a Terni e a Pavia (743) la repubblica di San Pietro ottiene la restituzione «per donationis titulo» (atto formale del re) di Amelia, Orte, Polimarzo (Bomarzo), Blera, delle città di Osimo, Ancona e Umana nella Pentapoli, del territorio di Sutri trattenuto dal re (il castrum di Sutri era già stato restituito nel 728), di Cesena.

21 Il papa e il suo popolo Il papa è un ecclesiastico di carriera. Molti di loro sono di origine orientale. Quando è romano, è quasi sempre di estrazione aristocratica. Il papa più volte difende con successo la città di Roma dagli attacchi dei Longobardi. Il papa si adopera ogni volta per la restituzione delle città e dei territori che i Longobardi conquistano e per il riscatto dei prigionieri. Quando papa Gregorio III scrive a Carlo Martello, gli chiede aiuto per difendere la chiesa di Pietro e il popolo speciale del papa ( peculiaris populus ). Il biografo di papa Zaccaria lo paragona al buon pastore quando, nel 742, va a Terni per trattare con re Liutprando. Il papa interviene di persona anche fuori Roma, per fermare l'offensiva longobarda contro Ravenna nel 743. Quando parte da Roma, lascia la città in consegna al duca, che evidentemente lo considera un suo superiore.

22 L'ultimo esarca Il re dei Longobardi Astolfo, a sinistra ( ), bassorilievo del monastero di Nonantola. Da Wikipedia. Il re dei Longobardi Ratchis, a sinistra ( ). Da Wikipedia. Nel 744 Liutprando muore. Gli succede Ratchis, devoto cristiano, che dopo cinque anni di regno è sostituito con il più bellicoso Astolfo. Astolfo si impadronisce di Ravenna nel 751. L'esarca Eutichio, si arrende. Non sarà più sostituito.

23 Il papa e i Franchi Pipino il Breve, re dei Franchi ( ). Da Wikipedia. Donazione di Pipino al papa (in giallo). Da: Thomas Noble, The Republic of St. Peter. The Birth of the Papal State, 1984.

24 Il papa e i Franchi Papa Stefano II tenta di trattare con Astolfo, che minaccia Roma e pretende il pagamento di tributi in segno di sottomissione. Il papa chiede aiuto all'imperatore di Costantinopoli, che non interviene. Nel 753 il papa chiede aiuto al re dei Franchi Pipino, divenuto re nel 751 con l'appoggio di papa Zaccaria. Due volte, nel 755 e nel 756, Pipino entra in Italia con un esercito e sconfigge Astolfo in battaglia. Pipino costringe il re longobardo a restituire al papa Ravenna e altri territori (trattati di Pavia).

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