SCHEDA LAVORO 14 1 STRALCIO. SAPIR ENGINEERING s.r.l Ravenna - G. Antonio Zani, 1 tel. 0544/ fax. 0544/ web:

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Camilla Pippi
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1 SAPIR ENGINEERING s.r.l. 48 Ravenna - G. Antonio Zani, COMMITTENTE LAVORO Associazione industriali Ravenna Approfondimento canale Candiano e Baiona, adeguamento banchine esistenti e nuovo terminal in penisola Trattaroli destra CATEGORIA OG7 / OS CLASSE VII/ c INCARICO Progettazione preliminare IMPORTO LAVORI ,00 IMPORTO SERVIZIO ,00 INIZIO LAVORI 0/0/0 STATO LAVORI Concluso STRALCIO COMMESSA: CO--00 DATA INCARICO: Pagina

2 SAPIR ENGINEERING s.r.l. 48 Ravenna - G. Antonio Zani, -9,40 AREA DI DRAGAGGIO n 5 (Zona Marcegaglia) ,00-9, , , ,75-5,50 n (Canaletta esterna) LEGENDA P.R.P. vigente P.R.P. 007 Contorno banchine attuale Contorno banchine secondo P.R.P. 007 Cassa di colmata A Cassa di colmata B Cassa di colmata C Cassa di colmata D Banche orizzontali Scarpate Jet-grouting (esistenti) Aree dragaggio QUOTA ATTUALE Canaletta esterna m -,00 m m 8.98 Canaletta interna m -, Dai moli a largo Trattaroli m -, Baiona m -, Zona Marcegaglia m -, Da largo Trattaroli a San Vitale m -, STRALCIO COMMESSA: CO--00 DATA INCARICO: Pagina

3 LAVORO SAPIR ENGINEERING s.r.l. 48 Ravenna - G. Antonio Zani, 4-5,00 -,50 -,50 DI n 4 EA IO a) A R AGG gagli G arce A DR na M -.50 ( Zo -9,40 -, Canaletta esterna m - 4,00 m Canaletta interna m - 4,00 m Dai moli a largo Trattaroli m -,50 m Zona Marcegaglia m -,50 m STRALCIO -.50 C OLMA TA "D" C OLMATA "B" C OLMATA "C" C OLMATA "A" Dai moli a largo Trattaroli m -,50 m Pulizia delle scarpate e delle banche al piede delle banchine dopo l'adeguamento 4 STRALCIO COMMESSA: CO--00 DATA INCARICO: Pagina

4 SAPIR ENGINEERING s.r.l. 48 Ravenna - G. Antonio Zani, (Moli guardiani) Canaletta esterna m - 5,50 m Canaletta interna m - 5, Moli guardiani m - 4, Curva di Marina di Ravenna m - 5, Baiona m - 4, Da largo Trattaroli alla curva m - 4, Da San Vitale a largo Trattaroli m -, Zona Interporto m -, DESCRIZIONE COMMESSA: CO--00 DATA INCARICO: Pagina 4

5 SAPIR ENGINEERING s.r.l. 48 Ravenna - G. Antonio Zani,. PREMESSA Il progetto preliminare in oggetto è relativo all approfondimento dei canali Candiano e Baiona del porto di Ravenna, all adeguamento delle banchine operative esistenti e all esecuzione di nuove banchine, in particolare quelle a servizio del terminal container di Largo Trattaroli Destra ed al riutilizzo del materiale di scavo, e ciò in attuazione al vigente P.R.P. Il progetto è stato articolato in 4 stralci successivi singolarmente funzionali e completamente conformi al Piano Regolatore Portuale 007 del Porto di Ravenna con l obbiettivo di permettere al Porto di Ravenna di servire navi di maggior stazza adeguandosi all evoluzione delle tipologie dei vettori marittimi.. PROGETTO CONSOLIDAMENTO BANCHINE ESISTENTI Le banchine esistenti furono realizzate in un arco temporale molto ampio, da diverse imprese appaltatrici, con le più svariate soluzioni tecnico-costruttive. Per renderle idonee ai nuovi fondali sia dal punto di vista statico sia per quanto riguarda la stabilità globale, il progetto prevede l esecuzione di tiranti subacquei, realizzando in tal modo vincoli intermedi nei punti di maggior sollecitazione e garantendo la massima flessibilità e fruibilità degli accosti data la velocità della loro installazione. Gli ancoraggi verranno realizzati attraverso l introduzione di barre a filettatura continua, cave, autoperforanti, che con la tecnologia specifica del jet grounting in avanzamento vengono ancorati al terreno e contrastati sulla paratia, mediante piastre imbullonate. Saranno impostati a quote diverse a seconda della stratigrafia del terreno ed ad interassi variabili in dipendenza della tipologia di paratia esistente. NUOVE BANCHINE Nei tratti di sponda dove lo stato di conservazione delle banchine non consente interventi di ristrutturazione è prevista la realizzazione di nuove paratie. Le strutture, opportunamente progettate, avranno caratteristiche tali da soddisfare gli aspetti tecnico-funzionali attesi. Lo studio preliminare effettuato ha previsto di procedere con palancolati metallici costituiti dall assemblaggio di profili HZ e AZ con travi di coronamento in c.a. a sezione variabile dove verranno impostati i punti di contrasto con i tiranti di ancoraggio. DRAGAGGIO In questa fase di progettazione preliminare, tenuto conto del notevole costo di nuove caratterizzazioni, si è fatto riferimento ai risultati delle molteplici caratterizzazioni fatte nel corso degli anni. In fase esecutiva naturalmente dovrà essere eseguita la puntuale caratterizzazione prescritta dalle vigenti leggi in materia. Dagli esiti dell indagine storica più sopra indicata, non ci si attendono problematiche di inquinamento e quindi il materiale dragato potrà essere collocato in via temporanea nelle idonee casse di colmata in attesa della collocazione finale. Si prevedono sostanzialmente due metodologie di dragaggio: l una con draghe aspirantirefluenti, l altra con draghe autocaricanti. La draga aspirante-refluente preleva attraverso una proboscide dotata di disgregatore una soluzione acquosa, al 70-80% di acqua e al 0-0% di particelle solide in sospensione. COMMESSA: CO--00 DATA INCARICO: Pagina 5

6 SAPIR ENGINEERING s.r.l. 48 Ravenna - G. Antonio Zani, Questa miscela viene refluita attraverso condotte nelle arginature predisposte per lo stoccaggio e la decantazione (casse di colmata). Queste draghe sono idonee per operare principalmente all interno del canale Candiano e del canale Baiona, avendo facilità, in questo modo, di accesso alle casse di colmata che sono collocate in aree limitrofe ai punti di scavo. Le draghe autocaricanti, invece, raccolgono il materiale dragato mediante coclee o elevatori a tazze, lo depositano provvisoriamente nella stiva: esso potrà poi venire riversato in casse di colmata o scaricato a mare. Il materiale versato in colmata, una volta che saranno ultimate le operazioni di dragaggio, viene ulteriormente caratterizzato attraverso il prelevamento ogni di campioni indisturbati per avere la certezza di non avere saltato eventuali punti inquinati nella prima caratterizzazione precedente al dragaggio, necessariamente discontinua. Una volta ultimata la nuova caratterizzazione, che darà certezza sulla qualità dei materiali, si procederà al loro completo drenaggio attraverso la realizzazione di canali all interno delle casse ed alla omogeneizzazione del materiale stesso. Il materiale così asciugato ed omogeneizzato potrà essere portato nei siti di destino finale come sottoprodotto. SITI DI DESTINO FINALE Le aree di destino finale individuate per collocare i materiali di dragaggio si dividono sostanzialmente in due macro categorie. Una, in grado di accogliere, in base alle vigenti normative, il materiale (rifiuto) proveniente dai precedenti dragaggi ed ancora presenti in cassa di colmata, (che è indispensabile allontanare dalle casse di colmata stesse per ripristinare la loro originale capacità), l'altra, in grado di ricevere i materiali (sottoprodotti) provenienti dai dragaggi in argomento, depositati provvisoriamente in cassa di colmata. COMMESSA: CO--00 DATA INCARICO: Pagina 6

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