Beni Comuni e Usi Civici nella Contemporaneità, teorie e sperimentazioni di gestione dei patrimoni, verso un sistema evolutivo Comunità-Ambiente

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1 Prof. Giorgio Pizziolo -Prof. Rita Micarelli Beni Comuni e Usi Civici nella Contemporaneità, teorie e sperimentazioni di gestione dei patrimoni, verso un sistema evolutivo Comunità-Ambiente UNA LINEA DI RICERCA

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3 In questo senso dunque, vogliamo riscoprire i Patrimoni Collettivi

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5 .Deleuze.Guattari

6 Dalle Realtà Comunitarie impariamo allora a Interpretare il mondo contemporaneo Riconoscere la potenza della sua ecodiversità per cogliere le occasioni che nascono dalla sua complessità Potenziare e Rinnovare i principi che dall Ecologia della Mente e della Natura e dalla Filosofia Comunitaria degli Usi portano verso molteplici rivoluzioni molecolari vissute e praticate in ogni micro contesto relazionale tradizionale o inedito dove possano evolversi o stabilirsi le relazioni U/S/AdV delle rinnovate eco- diversità contemporanee Immaginare e promuovere l AMBIENTE DI VITA - sociale, materiale e della Rete- in termini contemporanei REBELDIA PISA 2013 MUNICIPIO DEI BENI COMUNI

7 Dalla scienza, dalla filosofia, e dalle istanze che si esprimono nelle nostre Realtà contemporanee apprendiamo che possiamo ritrovare, creare e promuovere la molteplicità dei Beni Comuni tramite nuove Relazioni Comunità- Luoghi perseguibili solo attraverso le esperienze da modellare su ogni contesto come nuove eco-diversità, nuove rivoluzioni molecolari, verso Economie della gioia e degli Usi

8 Oggi l ECO-DIVERSITÀ,che abbiamo ritrovato nelle nostre realtà comunitarie, è in pericolo come lo sono la BIO-DIVERSITÀ, le CULTURE e i PAESAGGI di ogni parte del pianeta sopravvissuti alle colonizzazioni, alle guerre e alle feroci sopraffazioni Oggi non possiamo e non dobbiamo intervenire DIRETTAMENTE sulle eco-diversità che formano i patrimoni dell Umanità senza che gli effetti siano devastanti, come sta accadendo per le colonizzazioni e le privatizzazioni dalla storia e nel presente - è invece possibile e necessario operare sugli Ambienti di Vita, sulla loro Tutela, Gestione e Promozione, per lavorare anche a una loro nuova Costruzione Comunitaria. Così gli Ambienti di Vita possono divenire il riferimento privilegiato sia di nuove forme di promozione dell Uso Civico Contemporaneo, sia per far sorgere nuove forme di Governance Partecipate, di progetti corali di Paesaggio/Ambiente di Vita, sia per trovare nell oggi la molteplicità di nuovi Beni Comuni, finora impensati

9 Una Governance Civica delle Terre Collettive di antica origine, tuttora vissute ma oggi in crisi LE TERRE CIVICHE DELL OGLIASTRA L Un vasto ambiente, una corona montana affacciata sul Golfo dell Ogliastra. È questo un territorio omogeneo, organico, abitato da una popolazione radicata e fiera. Le relazioni Uomo/Società Ambiente manifestano, pur nella crisi contemporanea una grande potenzialità vitale che incorpora tutti i valori più profondi e significativi che ne caratterizzano L ECO-DIVERSITÀ.

10 Proposte sperimentali per un Piano Intercomunale di Valorizzazione Civica Contemporanea Dalla sperimentazione della gestione dei beni Collettivi emergono principi ed indirizzi per una Governance Partecipata di un sistema ambientale ed economico in evoluzione in cammino, verso il BENE COMUNE L approccio della Governance Partecipata tramite un Progetto di Paesaggio/Ambiente di Vita, può costituire un ponte, un legame concreto tra un ECO-DIVERSITÀ consolidata nel passato e oggi in crisi, e una sua nuova configurazione contemporanea Gli usi impropri del patrimonio causati da consuetudini errate di pochi, il patrimonio ambientale e la cultura sociale ancora significativi possono farci pensare a nuovi strumenti e invenzioni adeguate per superare la frammentazione in atto e pervenire a una nuova condizione collettiva, anche oltre la sua dimensione originaria

11 1 Il Piano di valorizzazione come programmazione degli Usi Questa operazione sulle risorse ha senso ed è possibile solo se viene svolta con il concorso diretto della Comunità e della popolazione, fino dalla prima fase di ricognizione e di riscoperta, per passare poi alla successiva fase dell attribuzione di valore ai beni e alle risorse, entrambe inevitabilmente condivise e frutto di un attento confronto all interno della Comunità stessa. L ulteriore fase di costruzione del Piano prevede il momento più affascinante e più delicato, quello di cominciare a mettere in relazione i Beni, riconosciuti e valorizzati, con le esigenze della Comunità.

12 2. Ricostituzione della Comunità, dell Ambiente e dei Luoghi Qui si tratta di assecondare la natura dei Luoghi e delle qualità delle popolazioni con le nuove esigenze e i nuovi desideri tramite un attività relazionale e creativa tutta da sperimentare, anche questa da sviluppare coralmente con la comunità. Quest ultima attività è tutt'altro che semplice ma in Ogliastra vi è lo straordinario precedente delle iniziative territoriali artistiche di Maria Lai, in particolare ad Ulassai, ad esaltare il legame tra Luoghi e Comunità attraverso l operare e la performance artistica stessa Verso un USO CIVICO CONTEMPORANEO in termini di Relazione tra comunità locali e territorio, di creazione di economie solidali intrecciate e di strategie territoriali di più ampio respiro Maria Lai

13 3 le relazioni come trama della vita, l Ecologia delle Relazioni come trama dell Ambiente di Vita Relazioni tra persone e cose, tra azioni e riflessioni, tra Economie e conservazione dei territori, e quindi Relazioni verso un evoluzione complessiva dei contesti umani e ambientali. Nuove Relazioni tramite il Piano che deve prevedere la presa in carico del Valore dei Luoghi e delle Relazioni da parte della Comunità. 4- L Uso Civico Contemporaneo del Patrimonio Comunitario del Territorio Civico e dei suoi Beni. a Nei processi che avvengono nelle Terre degli Usi Civici l Oggetto delle Relazioni è comunque sempre la ricerca, l evoluzione e l arricchimento degli Usi, non lo sfruttamento dei luoghi ma la loro coltivazione, verso un economia degli usi di pieno gradimento della Comunità insediata. a

14 5 Il Piano di Valorizzazione Intercomunale delle Terre Civiche COME? Rispetto alle procedure istituzionali vigenti si può pensare questo Piano come un Piano Intercomunale e di Coordinamento con funzione di Quadro di Riferimento Programmatico che richiede la partecipazione interattiva tra le diverse comunità e le loro Terre collettive, tra le Amministrazioni Comunali e quella regionale e tutti i soggetti economici e culturali attivi e variamente coinvolti in questa prospettiva. Il Piano è così: a Strumento di Indirizzo b Strumento di Coordinamento. c Strumento di finanziamentod Strumento di Sperimentazione e di Sviluppo di Buone Pratiche.

15 6 il Paesaggio e le Terre Collettive Risonanze e Relazioni Firenze, Convenzione Europea alla Villa Medicea della Petraia La procedura fin qui seguita è del tutto analoga a quella che spesso viene usata per le letture e le attività sul Paesaggio. Entrambe sono rivolte al formarsi e al divenire delle attività e delle regole che gli uomini si danno nel loro interagire con gli ambienti di vita. Uomini, Paesaggi e Usi Civici entrano in risonanza e in relazione, sia per la complessità della loro antica conformazione, sia per le nuove possibili pre-figurazioni Una delle possibili modalità di risonanza è quella tra Piano Paesistico, Piani di Uso dei Beni Collettivi, anche in termini di Beni Comuni.

16 Riscoprire il senso profondo dell uso civico dell Ogliastra è un obbiettivo etico-strategico, fondamentale per fornire elementi decisivi per una programmazione partecipata, e per affrontare la questione di un uso contemporaneo del patrimonio civico e delle sue terre, come questo progetto stimola a praticare. 6. Gli ambiti civico-paesistici di Indirizzo In questo senso introduciamo l idea di ambito civico paesistico che esprime la coincidenza tra contesti territoriali storico-ecologici e ambiti civici delle Comunità corrispondenti, ovvero: 1 Il Supramonte. la montagna e il mare di Baunei, fino ad Urzulei, comprendente anche i territori di Girasole, Triei, Lotzorai 2. La Cavea (o Conchiglia, o Corona, come le definisce il PPR) delle alte colline e delle montagne, Da Talana a Gairo, convergenti sul Golfo di Ogliastra 3. Il Gennargentu e l alto Flumendosa 4. La regione dei Tacchi. 5. La regione di Perdasdefogu e Tertenia

17 7. I progetti di paesaggio : tre prefigurazioni 7 a Passare leggeri attraverso l Ogliastra Lo scenario è così strutturato: Riconnessione di tutte le mobilità leggere, dal treno alle navigazioni alle reti di sentieri. Formazione di un anello da Arbatax fino ai Tacchi e poi sul Lago Flumendosa, e quindi al Gennargentu, e poi ai sentieri del Supramonte, e quindi agli itinerari di mare da Cala Luna fino ad Arbatax.

18 7 b Seconda prefigurazione : il Ventaglio dai monti al mare L andamento delle terre civiche attuali testimonia chiaramente le relazioni intercorse nel tempo tra Comunità e Luoghi. Il ventaglio diviene affascinante dal Gennargentu al mare (Talana, Villagrande, Arzana e Urzulei, con Girasole). L offerta complessiva del Ventaglio può essere di straordinario interesse e profondità Museo del Territorio Civico: Abitare l Ogliastra con le articolazioni di un Abitare in antico (archeologia), e quindi Abitare gli usi civici (silvo/pastorali) e, ancora più importante, sperimentare il futuro secondo modelli ecologico-innovativi, organizzando un Laboratorio Partecipativo.

19 7c Terza prefigurazione La «COLTIVAZIONE delle TERRE DELL OGLIASTRA» oltre la multifunzionalità, nella complessità degli usi e del lavoro, verso la Terra Bene Comune Produzione alimentare, consumo interno/esterno di qualità, Artigianato alimentare. 2 Funzionalità sociale, ospitalità, eco-servizi 3 Conoscenza e consapevolezza dei Luoghi, dei paesaggi e delle strutture del territorio, loro cura e conservazione, dall archeologia alle biodiversità 4 Promozione e sviluppo di attività culturali, creative, di comunicazione sperimentali e continue nel corso dell anno. 5 Intreccio e coordinamento di tutte le funzioni sopradette, bilanci periodici delle attività e del processo condiviso attivato Maria Lai Immagini da «ABITARE IL TEMPO»

20 8 In sintesi, creare contesti per Ambienti di Vita, attuali e aperti ai Paesaggi del Bene Comune Questo processo è stato operativamente delineato per due motivi : 1- Cogliere l occasione dell Osservatorio delle Terre Civiche dell Ogliastra per risvegliare la creatività e la potenzialità del contesto Luogo/Comunità 2- Sviluppare le sperimentazioni nell attualità della dissoluzione degli assetti sociali, economici e paesistici costituiti nel tempo in termini comunitari e giunti fino a noi, verso molteplici micro - strategie per costituire Beni Comuni contemporanei Questo tracciato è intrinsecamente aperto e predisposto per divenire operativo -e quindi utile- solo se si manifesterà il contributo diretto delle popolazioni interessate e la disponibilità delle istituzioni a praticarlo concretamente, rendendo possibile la rinascita comunitaria delle Terre dell Ogliastra

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