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1 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA1 alla Dgr n del 26 settembre 2006 pag. 1/5 REGIONE DEL VENETO Legge Regionale 23 aprile 2004 n. 11 Comitato previsto ai sensi del II comma dell art. 27 Argomento n. 323 in data O M I S S I S P A R E R E Oggetto: Comune di Seren del Grappa (BL) Piano Regolatore Generale Variante n. 17/2004 PREMESSE: Il Comune di Seren del Grappa (BL), è dotato di Piano Regolatore Generale, approvato con deliberazione di Giunta Regionale n in data Con deliberazione di Consiglio n. 14 in data , esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato la variante n. 17 al Piano Regolatore Generale, trasmessa per la superiore approvazione con nota n in data , acquisita agli atti della Regione in data La procedura di pubblicazione e deposito della variante è regolarmente avvenuta, come si evince dalla documentazione prodotta, ed a seguito di essa sono pervenute n. 3 osservazioni, sulle quali il Comune ha controdedotto con deliberazione di Consiglio n. 31 in data L avviso di deposito della variante al PRG è stato inviato alla Provincia di Belluno, la quale ha comunicato con nota del che tale avviso è stato regolarmente affisso all albo pretorio per 30 giorni consecutivi presso la Segreteria Provinciale; VERIFICHE TECNICO-AMMINISTRATIVE Compatibilità geologica e idraulica il Genio Civile di Belluno con nota n /46.06 del ha espresso parere favorevole sotto il profilo geomorfologico ai sensi dell art. 13 della L. 64/74

2 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 26 settembre 2006 pag. 2/5 all approvazione della variante al PRG con le prescrizioni riportate nella relazione geologica e ha preso atto dell asseverazione a firma del progettista in data ove si evince che per l adozione della variante non è necessario redigere la relazione di valutazione di compatibilità idraulica. pertanto con riferimento alla DGR n del ed in particolare all obbligatorietà di acquisire il nullaosta preventivo del Genio Civile in merito alla compatibilità idraulica, si evidenzia che tale procedura è stata seguita dal Comune. Valutazione di incidenza Si sottolinea che sul territorio del Comune di Seren del Grappa (BL) è stato individuato il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) che figura nell allegato A della delibera della Giunta Regionale n del ai sensi del DPR n. 357: Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli Habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. e con il D.M. 3 aprile 2000, allegato B) Elenco dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciale, individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 78/409/CEE ; più precisamente il SIC in argomento riguarda: SICIT Massiccio del Grappa Tuttavia è pervenuta una nota del tecnico progettista dichiara che la variante: - non modifica le perimetrazioni del PRG vigente - non modifica le destinazioni d uso ammesse - non modifica i parametri urbanistici - interviene solo per consentire una diversa gestione degli interventi previsti (da pubblico a pubblico e/o privato e pertanto non è necessario predisporre documentazioni ai fini della direttiva 92/43/CEE per quanto concerne le aree SIC o ZPS, già presentati per le altre varianti. Si dà atto che è stata effettuata, da parte del Servizio Amministrativo della Direzione Regionale Urbanistica e Beni Ambientali, la verifica sulla completezza e regolarità formale della variante. VISTI GLI ELABORATI TRASMESSI: La variante consiste nella redazione di una dettagliata disciplina per l insediamento delle stalle ed allevamenti. CONSIDERATO CHE: La normatìva vigente non è sufficientemente chiara, in particolare per quanto concerne le diverse possibili tipologie di allevamento e un adeguata tutela degli aspetti ambientali di pregio, in particolare per quelli connessi alle acque fluenti o per uso idropotabile. La variante si basa su quanto previsto dalla vigente normativa generale, che definisce le zone agricole come destinate all esercizio del settore primario nelle sue varie forme (allevamento del bestiame, coltivazione dei fondi, selvicoltura, uso ricreativo del territorio rurale), inteso non solo in senso produttivo, ma anche quale attività determinante per la salvaguardia del sistema ambientale e per il mantenimento del paesaggio rurale.

3 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 26 settembre 2006 pag. 3/5 La variante si sostanzia in due parti: a) Classificazione più dettagliata delle diverse tipologie di allevamento in base alla dimensione ed al potenziale carico inquinante, tenendo particolarmente conto della realtà connessa all uso degli allevamenti a carattere domestico; b) Previsione di una dettagliata disciplina delle distanze. Si prevedono pertanto nuovi parametri di distanza dagli insediamenti civili, dalla viabilità e dagli elementi naturalistici a maggior rischio di inquinamento (sorgenti, pozzi, corsi d acqua) con l obiettivo della massima tutela dell ambiente e del paesaggio. Relativamente al primo punto, la nuova disciplina prevede ora quattro diverse categorie di allevamento, differenziate in ragione del diverso carico ammissibile per ciascuna di esse: Allevamenti familiari (ad uso domestico) Allevamenti zootecnici non intensivi di livello 1 Allevamenti zootecnici non intensivi di livello 2 Allevamenti zootecnici intensivi ex DGR 7949/1989 Per ciascuna di tali categorie, in ordine progressivo di carico animale e quindi di potenziale effetto inquinante, vengono definite nuove distanze da elementi civili e naturali, progressivamente maggiori in funzione dell aumento del carico animale ammesso. Per ciascuna di tali categorie, in ordine progressivo di carico animale e quindi di potenziale effetto inquinante, vengono definite nuove distanze da elementi civili e naturali, progressivamente maggiori, in funzione dell aumento del carico animale ammesso. Contestualmente si è previsto un intervento sugli articoli normativi vigenti al fine di eliminare gli elementi di contradditorietà rispetto alla nuova norma senza sostanzialmente variare l ammissibilità degli allevamenti intensivi rispetto a quanto attualmente ammesso. In particolare è stata specificata la norma relativa alla nuova realizzazione di annessi rustici in conformità alla normativa vigente ed alla relativa circolare esplicativa regionale. La variante non comporta modifiche degli indici. VALUTAZIONI 1. La variante, nel complesso, può risultare condivisibile, in quanto va a disciplinare più puntualmente le tipologie di allevamento presenti all interno del comune e sulla base di queste, va a diversificare le distanze dalle case, dalla viabilità e dagli elementi naturalistici di pregio, nel contesto più ampio del paesaggio. Per quanto riguarda la categoria: ART Z.T.O. E Zone agricole Norme generali a) Allevamenti zootecnici familiari, va integrato il titolo nel seguente modo: ALLEVAMENTI ZOOTECNICI NON INTENSIVI-FAMILIARI 1 comma, dopo : allevamenti zootecnici va inserito: ricadenti nella fattispecie degli allevamenti zootecnici non intensivi di cui alla definizione della DGR 7949/89

4 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 26 settembre 2006 pag. 4/5 2 comma, il parametro: distanza da pozzi o sorgenti ad uso idropotabile, pubblici e privati risulta mal formulato e incomprensibile: =20 ml per le stalle =50 ml per le concimaie =200 ml per pozzi idropotabili pubblici (Rif. D.P.R. 236/88 (distanza pozzo da pozzo?) Pertanto il riferimento è la zona di rispetto ai sensi del DPR 236/88, questa ha un estensione di 200 ml di raggio rispetto al punto di captazione o di derivazione. Gli altri parametri, pertanto sono stralciati. b) Allevamenti zootecnici intensivi 1 comma, va così riformulato, dato che l art. 6 della LR 24/85 non dà disposizioni: Si applicano le disposizioni della D.G.R. n. 7949/1989, in applicazione dell art. 6 della L.R. 24/85. ; 3 comma, la definizione: distribuzione agronomica va sostituita con: utilizzazione agronomica ; 4 comma, 6 alinea distanza minima fra abitazioni e concimaie = 100 ml, dato che rispetto alle tabelle della DGR 7949/89, i parametri citati di 150 ml per allevamenti bovini e 300 ml nel caso di allevamenti di suini, sono aumentati rispettivamente di: 100ml e 200 ml, probabilmente perché alcuni allevamenti sono a confine con il Comune limitrofo, causando notevoli disagi; alla fine va aggiunto:,fatto salvo quanto di più restrittivo delle disposizioni igienico-sanitarie; 6 comma, alla fine va aggiunto: se di ditte diverse. ; 7 comma, all inizio va stralciato: La distanza dalle e inserito: Le ; 8 comma, alla fine va aggiunto: e arbustiva. c) Allevamenti zootecnici a carattere non intensivo, 3 comma, 7 alinea distanza minima fra abitazioni e concimaie alla fine va aggiunto: fatto salvo quanto diversamente previsto da altre disposizioni igienicosanitarie. OSSERVAZIONI PERVENUTE IN COMUNE 2. In merito alle osservazioni pervenute in Comune si decide quanto segue: N NOME COMUNE REGIONE 1 Pauletti Diego Esprime parere PARZIALMENTE FAVOREVOLE all accoglimento dell osservazione: a) Si propone di non accogliere in quanto non pertinente; b) Si propone di accogliere con l evidenziazione nelle cartografie di PRG di tutti i corsi d acqua risultanti dalla base CTR e dalla base IGM opportunamente adattata; c) e d) si propone di accogliere limitatamente alla sostituzione della dizione annessi agricoli con annessi rustici. I chiarimenti e le specificazioni riguardo ad essi, agli aggregati abitativi, alle stalle e alle concimaie sono invece già esplicitati nella vigente legislazione regionale senza necessità di essere ripresi nelle NTA che ad essa rimandano. 2 Rech Esterino Esprime parere PARZIALMENTE FAVOREVOLE all accoglimento dell osservazione: Concorda: ACCOLTA PARZIALMENTE come da Comune Concorda: ACCOLTA PARZIALMENTE come da Comune

5 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 26 settembre 2006 pag. 5/5 1. si propone di non accogliere ritenendo adeguate le distanze proposte; 2. si propone di accogliere in senso generale sostituendo all art punto a) la dizione con presenza media di bestiame con presenza massima di ciascun genere di bestiame ; 3. si propone di accogliere inserendo, in base alla normativa vigente, un ultimo comma d) all art delle NTA secondo il seguente testo: d)ovi-caprini Negli allevamenti zootecnici di cui al presente punto sono ammessi ovicaprini da assimilare alla categoria dei bovini secondo un rapporto di 0,15 u.b.a./capo ovocaprino. 3 Zanella Dina Esprime parere CONTRARIO all accoglimento dell osservazione: Le motivazioni addotte sono state tutte valutate nella estensione della nuova variante che è frutto pertanto di una decisione politicoamministrativa e tecnica che ha tenuto conto di tutti gli aspetti in questione. Concorda: RESPINTA come da Comune Tutto ciò premesso e considerato, il Comitato previsto ai sensi della Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11, comma II, art. 27, con 4 voti unanimi favorevoli dei presenti aventi diritto al voto E DEL PARERE che la variante n. 17/2004 al Piano Regolatore Generale del Comune di Seren del Grappa (BL), descritta in premessa, sia meritevole di approvazione con modifiche d ufficio, ai sensi dell art. 45 della L.R. 61/1985 e come composta da: Fascicolo Relazione-Normativa Va vistato n. 1 elaborato. IL SEGRETARIO f.to O M I S S I S Legge Regionale 23 aprile 2004, n.11 Comitato previsto ai sensi del II comma dell art 27 copia conforme all originale Consta di n. 3 fogli Venezia, lì IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE f.to VINCENZO FABRIS

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