Lezione 3: Segnalazione di Operazioni Sospette

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1 Lezione 3: Segnalazione di Operazioni Sospette

2 Indice: L invio di Segnalazioni di Operazioni Sospette... 4 Contenuto della Segnalazione... 5 Capacità economica e attività svolta dal soggetto... 6 Collaborazione degli intermediari... 7 Gli indicatori di anomalia... 8 Gli schemi di comportamento anomalo... 8 Rilevazione delle anomalie... 9 Trasmissione degli elementi anomali alla Compagnia Valutazione e segnalazione all UIF Massima riservatezza dell'identità del segnalatore Deroghe alla protezione dei dati personali Libera la segnalazione da ogni restrizione di segretezza Vietata ogni comunicazione dell'avvenuta segnalazione Riepilogando Il processo di segnalazione Gli indicatori di anomalia L elenco degli indicatori di anomalia Contenuto degli indicatori di anomalia Prima serie di indicatori

3 Seconda serie di indicatori Terza serie di indicatori Quarta serie di indicatori Uno strumento operativo per riconoscere le operazioni anomale

4 L invio di Segnalazioni di Operazioni Sospette Le imprese assicuratrici inviano all UIF una Segnalazione di Operazioni Sospette quando sospettano, o hanno motivi ragionevoli per sospettare, che siano in corso, o che siano state compiute o tentate, operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. 4

5 Contenuto della Segnalazione La segnalazione deve riportare: le caratteristiche, l entità e la natura dell'operazione e di qualsivoglia altra circostanza conosciuta. Va evidenziato che sono molteplici i reati che danno luogo a riciclaggio, tra cui, a mero titolo esemplificativo, quelli di: Evasione fiscale False fatturazioni Traffico di stupefacenti Usura Reati contro la Pubblica Amministrazione Appropriazione indebita Truffa e/o reati contro il patrimonio in genere Estorsione Rapina Sequestro di persona Bancarotta fraudolenta per arrivare ai più recenti «abusi di mercato» 5

6 Capacità economica e attività svolta dal soggetto Inoltre deve tenere conto anche della capacità economica e dell'attività svolta dal soggetto cui è riferita. Va evidenziato che sono molteplici i reati che danno luogo a riciclaggio, tra cui, a mero titolo esemplificativo, quelli di: evasione fiscale, false fatturazioni, traffico di stupefacenti, usura, reati contro la Pubblica Amministrazione, appropriazione indebita, truffa e/o reati contro il patrimonio in genere, estorsione, rapina, sequestro di persona, bancarotta fraudolenta, per arrivare ai più recenti «abusi di mercato». 6

7 Collaborazione degli intermediari La collaborazione da parte degli intermediari che operano per l'impresa assicuratrice è particolarmente importante e insostituibile. Tali intermediari infatti hanno l'obbligo di segnalare le operazioni sospette all'impresa la quale a sua volta effettuerà le segnalazioni all UIF. 7

8 Gli indicatori di anomalia Al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette su proposta dell UIF, sono emanati e periodicamente aggiornati degli indicatori di anomalia. Gli schemi di comportamento anomalo Oltre agli indicatori di anomalia, periodicamente vengono resi pubblici anche degli schemi di comportamento anomalo che rappresentano situazioni già avvenute, al fine di meglio contestualizzare le pratiche di riciclaggio messe in atto e rilevate dalle Autorità. 8

9 Rilevazione delle anomalie Per definire sospetta un operazione, è necessario prima rilevare le anomalie ovvero tutti i comportamenti e caratteristiche che risultano anormali rispetto ad una normale operatività del cliente relativa allo specifico prodotto. Quindi, in pratica è necessario collegare tutti gli elementi disponibili relativi: alle caratteristiche, all entità, alla natura dell operazione, nonché a tutte quelle circostanze di cui l operatore viene a conoscenza nello svolgimento della propria attività mettendoli in relazione sia alla capacità economica che alla tipologia di attività svolta dai soggetti interessati (ovvero tutti quelli coinvolti nell operazione). 9

10 Trasmissione degli elementi anomali alla Compagnia Se, al termine di tale processo di valutazione e disamina, vi sono ragionevoli motivi per presumere (ovvero sospettare) che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, gli elementi anomali disponibili devono essere raccolti e trasmessi tempestivamente alla Compagnia (con le modalità previste dalla stessa ed illustrate nelle lezioni successive). Valutazione e segnalazione all UIF La Compagnia effettuerà una valutazione degli elementi anomali disponibili ed eventualmente li segnalerà all UIF nella forma della Segnalazione di Operazione Sospetta. 10

11 Massima riservatezza dell'identità del segnalatore I soggetti obbligati alla segnalazione devono adottare adeguate misure per assicurare la massima riservatezza dell'identità delle persone che effettuano la segnalazione. Pertanto gli atti e documenti in cui sono indicate le generalità di tali persone sono custoditi sotto la diretta responsabilità del titolare dell'attività o del legale rappresentante o loro delegato. Deroghe alla protezione dei dati personali La normativa antiriciclaggio richiama anche il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali ma al contempo deroga decisamente ad essa in caso di segnalazione di operazioni sospette. 11

12 Libera la segnalazione da ogni restrizione di segretezza Infatti, libera la segnalazione da ogni restrizione di segretezza e quindi anche di riservatezza, nonché da ogni responsabilità penale e civile se effettuata secondo le finalità del decreto. Vietata ogni comunicazione dell'avvenuta segnalazione Vieta ogni comunicazione dell'avvenuta segnalazione all'interessato o a terzi e garantisce la riservatezza e la protezione dei soggetti che effettuano segnalazioni assicurando loro un riscontro sull'utilità della selezione effettuata. Sebbene vi siano queste deroghe è comunque previsto che il riferimento al trattamento dati inerente la normativa antiriciclaggio sia presente nella relativa informativa. 12

13 Riepilogando Riepilogando, l'obbligo di segnalazione all UIF è in capo alle imprese di assicurazione le quali sono tenute a segnalare tutte le operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Queste imprese infatti sono le uniche autorizzate come parte attiva ad avere rapporti di Segnalazione di Operazioni Sospette con l UIF o per approfondimenti con la Guardia di Finanza. La segnalazione dipende quindi dall'esistenza di un sospetto che è desunto dalle caratteristiche, entità, natura dell'operazione o da qualsivoglia altra circostanza conosciuta ed è basato sugli elementi a disposizione dei segnalanti acquisiti nell'ambito dell'attività svolta tenendo conto della capacità economica e dell'attività del soggetto. 13

14 Il processo di segnalazione Il processo di segnalazione di anomalie, al Delegato per la Segnalazione di Operazioni Sospette di Gruppo, prevede che qualsiasi dipendente, intermediario (agenti, banche, broker, promotori finanziari) o suo dipendente o collaboratore, possa in ogni e qualsiasi momento inviare la propria segnalazione al Delegato attraverso i canali di comunicazione ( -fax) evidenziati successivamente. A seguito di questo, il Delegato per la Segnalazione di Operazioni Sospette di Gruppo, fatti i debiti approfondimenti valuterà se procedere alla segnalazione all UIF. Gli indicatori di anomalia L'individuazione delle operazioni sospette e quindi l'attività di segnalazione è agevolata dagli indicatori di anomalia. L'elenco non è comunque esaustivo e prevede, per chi effettua la segnalazione, la tutela della sua riservatezza. Dall'altro lato però va segnalato che l'obbligo introduce necessariamente delle deroghe alla normativa sulla privacy. 14

15 L elenco degli indicatori di anomalia Per riconoscere le attività potenzialmente connesse al riciclaggio e valutare le operazioni anomale, è disponibile un elenco di indicatori di anomalia sulle operazioni, sui rapporti e sui comportamenti della clientela. L'elenco è stato predisposto da Banca d'italia in collaborazione con IVASS e Consob. Tra questi, ricordiamo in particolare il provvedimento n. 616 del É un elenco dettagliato ma non esaustivo. Contenuto degli indicatori di anomalia Tali indicatori riguardano: Il profilo soggettivo del cliente Le operazioni logiche inusuali incompatibili o effettuate tramite il ricorso a terzi Le modalità di pagamento Le operazioni in strumenti finanziari, i contratti assicurativi sulla vita, il finanziamento del terrorismo In particolare sono disponibili alcune serie di indicatori che riguardano le polizze vita. 15

16 Prima serie di indicatori La prima serie di indicatori riguarda la stipula di polizze assicurative vita o di rapporti di capitalizzazione che risultano incoerenti con il profilo del cliente o che presentano modalità inusuali specie se di ammontare rilevante ove non giustificate da specifiche esigenze rappresentate dal cliente. Seconda serie di indicatori La seconda serie di indicatori si riferisce alle operazioni attinenti a polizze assicurative vita o a rapporti di capitalizzazione, effettuate frequentemente o per importi rilevanti, dal contraente in nome o a favore di terzi, ovvero da terzi in nome o a favore del contraente qualora i rapporti personali commerciali o finanziari tra le parti non risultino giustificati. 16

17 Terza serie di indicatori La terza serie si occupa dei pagamenti di premi relativi a polizze assicurative vita o a rapporti di capitalizzazione con le modalità inusuali o illogiche specie se di ingente ammontare non giustificate da specifiche esigenze rappresentate dal cliente. Quarta serie di indicatori La quarta serie di indicatori concerne il riscatto o liquidazione di polizze assicurative vita o di rapporti con modalità inusuali o illogiche non giustificate da specifiche esigenze rappresentate dal cliente. Uno strumento operativo per riconoscere le operazioni anomale Questa casistica, nell ambito dei contratti assicurativi, va impiegata come strumento operativo da utilizzare per riconoscere le operazioni anomale. È quindi importante conoscere e far conoscere a tutti i collaboratori l'elenco completo degli indicatori di anomalia. 17

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