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2 Rapporto dell esperto indipendente dell ONU ( Prof.P.S.Pinheiro) sulla violenza verso i bambini ottobre 2006 In contraddizione con gli obblighi sui diritti umani, la violenza contro i bambini è socialmente approvata, frequentemente legale e autorizzata dagli Stati. Questo studio deve segnare un punto di svolta ed una fine alla giustificazione della violenza degli adulti verso i bambini, anche se accettata come tradizione.

3 Accordi Internazionali sui diritti dell infanzia Children s Charter redatta dall Unione Internazionale per il Soccorso all Infanzia fondata da Eglantyne Jebb, Croce Rossa Internazionale Assemblea Generale della Società delle Nazioni a Ginevra promulga la Dichiarazione dei diritti del fanciullo

4 Assemblea Generale dell ONU Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo Assemblea generale dell ONU Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo per cui il minore diventa un soggetto di diritti Convenzione sui diritti del fanciullo, New York, ratificata in Italia con la Legge n.176/1991

5 La violenza verso i bambini A casa e in famiglia avviene: A scuola Nei sistemi di cura e giustizia Nei posti di lavoro Nella comunità

6 Nessuna violenza contro i bambini è giustificabile E possibile prevenire ogni forma di violenza contro i bambini

7 IL COMUNE Servizi Sociali A.T.S. (Ambiti Territoriali Sociali) Progetto Arianna: contrasto al maltrattamento e/o abuso all infanzia e all adolescenza

8 Nel 2001 la Direzione Politiche Sociali del Comune di Genova formalizza concretamente un progetto finalizzato a contrastare il maltrattamento e l abuso di bambini e bambine, che nel 2011 diviene Progetto Arianna Contrasto alla violenza all infanzia e all adolescenza. Il progetto ha l obiettivo di migliorare le attività di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno ed orientare coloro che rilevano, nell esercizio delle proprie funzioni, il malessere di un bambino maltrattato ad una corretta segnalazione Il Progetto è articolato su due livelli: centrale e territoriale

9 GRUPPO CENTRALE È composto da psicologi, assistenti sociali e funzionari educativi ed è attivo nelle seguenti aree: Monitoraggio del fenomeno Formazione di operatori Elaborazione di Linee Guida Sostegno attività dei Gruppi Territoriali Connessioni interne e interistituzionali

10 MONITORAGGIO DEL FENOMENO COMMENTO E COMPARAZIONE DATI SERIE STORICA CONDIVISIONE DI DATI ESSENZIALI CON I PRONTO SOCCORSO DI ALCUNI OSPEDALI GENOVESI (Progetto Amaltea)

11 FORMAZIONE PROGRAMMAZIONE E REALIZZAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI PER I COMPONENTI DEL GRUPPO CENTRALE E DEI GRUPPI TERRITORIALI PROGRAMMAZIONE E COSTRUZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INTERISTITUZIONALE PER INSEGNANTI ED OPERATORI DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI

12 CONNESIONI INTERNE ED INTERISTITUZIONALI LIVELLO NAZIONALE, EUROPEO ED INTERNAZIONALE: Rete C.I.S.M.A.I. (Coordinamento Servizi contro il Maltrattamento e l Abuso all Infanzia); Terres des hommes; Save the Children LIVELLO REGIONALE: Attivazione di rete tra i Servizi Sociali e Sanitari della Regione LIVELLO CITTADINO: Autorità Giudiziaria (Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, Tribunale per i Minorenni, Procura delle Repubblica presso il Tribunale Ordinario); Azienda ASL 3 Genovese ( Consultori Familiari, Centro Sovradistrettuale Maltrattamento ed Abuso, Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, Pediatria di famiglia); Direzioni Scolastiche e Insegnanti; Conferenza Cittadina delle Istituzioni Scolastiche Autonome (ISA)

13 GRUPPI TERRITORIALI INTERISTITUZIONALI (G.T.I.) I G.T.I. del Progetto sono nove, uno per ogni Servizio Sociale (ATS) dei Municipi Genovesi. Hanno come obiettivo promuovere negli operatori dei Servizi per l infanzia e per l adolescenza e nella cittadinanza una maggior sensibilizzazione e conoscenza del fenomeno, nonché un sostegno nei percorsi di segnalazione di un minore, nel caso in cui emergano indicatori significativi.

14 OGNI G.T.I. E COMPOSTO DA: 1 o 2 assistenti sociali per ciascun Servizio Sociale - A.T.S. che svolgono funzioni di coordinamento 1 referente per ogni Unità Operativa Servizi Territoriali 0/6 (asili nido e scuole dell infanzia comunali) 1 referente per ogni Direzione Didattica o Istituto Comprensivo 1 operatore dell Assistenza Consultoriale (SCAC) 1 referente per ogni Centro Servizi Minori e Famiglie (CSMF)

15 LE FUNZIONI DEI G.T.I. CONFRONTO E CONDIVISIONE DI CONOSCENZE, ESPERIENZE, BISOGNI E RISORSE A LIVELLO LOCALE FORMAZIONE AGLI INSEGNANTI SUGLI INDICATORI DI MALTRATTAMENTO E SOSTEGNO SUI PERCORSI DI SEGNALAZIONE/DENUNCIA PROMOZIONE DI INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE, FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO

16 GRAZIE... dott.ssa Stefania Alma referente Gruppo Centrale Arianna-Contrasto alla violenza all infanzia e adolescenza del Comune di Genova