Le malattie professionali registrate secondo il modello MALPROF in Toscana nel biennio
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1 Le malattie professionali registrate secondo il modello MALPROF in Toscana nel biennio A cura di: Alberto Baldasseroni, Donatella Talini CERIMP Toscana Premessa Continua in Toscana il trend in crescita delle segnalazioni dei danni da lavoro dovuti a malattia, caratterizzato soprattutto da un incremento delle segnalazioni di patologie muscolo-scheletriche ad eziologia multifattoriale che indubbiamente presentano peculiarità sia di tipo clinico (definizioni nosologiche meno sicure, per esempio), sia di tipo eziologico (interferenza di molti altri fattori sul nesso causale) che hanno portato alla realizzazione a livello regionale di iniziative di aggiornamento rivolte soprattutto ai medici del lavoro dei servizi. Nonostante questo incremento nel numero delle segnalazioni di malattia professionale, il livello di completezza della copertura rispetto all ente assicuratore INAIL non è ancora soddisfacente, tanto che il livello grezzo di completezza non riesce a raggiungere il valore del 60%. Ciò può dipendere da vari fattori, ma soprattutto dal fatto che fino ad oggi il sistema di registrazione MalProf non è stato di fatto percepito come un attività istituzionale dei Servizi, tanto che questa attività non risulta inserita nel meccanismo degli obiettivi aziendali, a differenza di quanto avviene per esempio in altre Regioni dove appunto la copertura rispetto ad INAIL raggiunge il 100% se non di più. Di conseguenza anche la scarsa rappresentatività del sistema MalProf nei confronti del fenomeno delle malattie professionali in Toscana (più evidente in alcuni territori rispetto ad altri) ha indotto spesso i Servizi a non ritenere il sistema un efficace strumento di lavoro, in modo che solo sporadicamente le informazioni che si potevano estrarre sono state utilizzate poi per la programmazione regionale e più territorialmente, per la pianificazione dell attività dei servizi. Pur con i limiti già detti, possono invece essere vari gli spunti di indagine e di approfondimento che, sia a livello regionale che territoriale, anche i dati possono offrire, tenendo in considerazione anche alcune peculiarità che il sistema Mal Prof possiede rispetto all archivio INAIL. Per un prossimo futuro è comunque auspicabile che in Toscana, anche grazie a quanto previsto dal Protocollo stilato recentemente fra Procura della Repubblica di Firenze e ASL in tema di inchieste di malattia professionale, l archivio MalProf possa diventare un vero strumento di lavoro. Se l attivazione del Protocollo con la Procura, come previsto, indurrà un incremento di segnalazioni di MP, ciò permetterà di implementare il sistema sia dal punto di vista numerico sia dal punto di vista della completezza delle informazioni relative ai singoli casi di patologia. Una volta pervenuto al Servizio il referto potrà infatti permettere, sulla base di quanto indicato dal protocollo, l immediata attivazione dell inchiesta, la cui conduzione di conseguenza permetterà di arricchire il sistema MalProf regionale in termini di qualità dei dati e di interpretazione del nesso. Il CeRIMP (Centro Regionale Infortuni e Malattie Professionali), insieme ai rappresentanti di altre Regioni, continua a collaborare con l INAIL, nella sua componente proveniente dall inglobato ISPESL, riguardo le iniziative di formazione e si pone a tutti gli effetti nella rete del SIRP (Sistema Informativo Regionale di Prevenzione) che prevede un sistema MalProf sempre più inserito nella realtà territoriale.
2 Analisi dei dati Dati del 2009 Il sistema ha registrato 2023 segnalazioni in tutto il territorio regionale, le ASL più rappresentate sono state quella di Pisa, Lucca e della Versilia. Il livello di copertura è stato del 58%. Rispetto ai dati dell INAIL La classe di età più interessata è quella compresa fra i anni dove si trova circa il 41% dei casi segnalati. Le malattie più segnalate sono le muscolo-scheletriche (che includono i DMS in generale % - la sindrome del tunnel carpale % - e le malattie del rachide % -) che hanno superato nettamente le ipoacusie che rappresentano ormai solo il 17.3 % del totale. Risultano 53 i casi di mesotelioma pleurico e 3 quelli di mesotelioma peritoneale. Circa il 7 % di popolazione lavorativa non è di nazionalità italiana e la fonte di segnalazione più frequente è rappresentata dall INAIL (35.5 %) e dai Patronati (30.4 %), vengono subito dopo i Medici Competenti (12.9 %) ed i Servizi territoriali (11.8 %). Il nesso causale positivo è individuato in circa l 80% dei casi. Il rapporto tra positivi e totale segnalato si riduce soprattutto nel caso delle patologie multifattoriali, come certi tipi di tumori (per esempio i tumori dell apparato digerente - 50 % - o della pelle % - o dell apparato emolinfopoietico - circa 40 % -) e le malattie respiratorie di tipo ostruttivo. Dei 53 casi di mesotelioma pleurico e dei tre casi di mesotelioma peritoneale 45 e due casi rispettivamente avevano nesso positivo. Nella distribuzione per settore lavorativo (ATECO91) risultano rappresentati soprattutto i settori dell industria manifatturiera e della sanità. Marcata purtroppo è la quota dei casi (38.6 %) per i quali il dato risulta non inserito. La distribuzione per professioni conferma quanto detto per i settori lavorativi. Anche per le professioni il dato risulta non inserito in circa il 35.9 % dei casi. Considerando le singole patologie con nesso causale positivo, i mesoteliomi risultano associati soprattutto all industria metalmeccanica e al settore delle costruzioni, cosa che si conferma anche nella distribuzione per professioni. Numericamente inferiori ed estremamente distribuite fra i differenti settori sono invece le patologie tumorali a carico dell apparato respiratorio con nesso positivo. I casi di tunnel carpale con nesso positivo sono presenti soprattutto nei vari settori dell industria manifatturiera (lavorazione pelle soprattutto, 19 casi), metalmeccanica ( 32 casi), e trasporti. Anche in questo caso tuttavia in circa il 40% dei casi non è stato inserito il dato in archivio. In analogia a quanto già rilevato per i settori i casi di sindrome del tunnel carpale sono presenti soprattutto fra gli artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile, dell abbigliamento, delle pelli, del cuoio ed assimilati. Per la sordità e disturbi dell orecchio con nesso causale positivo i settori più rappresentati sono quelli dell industria manifatturiera e delle costruzioni. Per circa il 38% dei casi il dato è tuttavia mancante Lo stesso si può notare nella distribuzione per professioni. Pochi sono i casi di malattia della pelle con nesso causale positivo, che peraltro risultano distribuiti per settore e professioni senza sostanziali differenze La distribuzione per settore delle malattie del rachide evidenzia la presenza della patologia soprattutto nel settore delle costruzioni, della metalmeccanica e nei trasporti. Anche in questo caso in più del 50% dei casi il dato non è stato inserito. La distribuzione per le professioni indica una maggiore dispersione dei casi. Frequente è la mancanza del dato Nella distribuzione per settori produttivi le malattie muscolo-scheletriche (escluse le malattie del rachide) risultano rappresentate nel settore della lavorazione della pelle e del cuoio, in quello della produzione dei mezzi di trasporto, nel settore delle costruzioni. La distribuzione per professione conferma quanto già detto per i settori produttivi.
3 Dati 2010 Il numero delle segnalazioni risulta aumentato in toto (2023 nel 2009 vs 2386 nel 2010). Il livello di copertura è rimasto pressoché invariato, al 57% delle denunce pervenute all INAIL. Le ASL più rappresentate oltre a Lucca, Pisa e Versilia sono Firenze e Livorno dove si nota un discreto aumento di segnalazioni. La situazione è sostanzialmente invariata per le altre ASL, in alcune delle quali peraltro si assiste ad una ridotta segnalazione. Pressoché invariata la distribuzione nelle diverse classi di età con un lieve spostamento, rispetto al 2009 (31.6 vs 33.3), delle segnalazioni di MP nella classe anni rispetto alla classe 50-59, che comunque è sempre la classe più rappresentata. Variazione probabilmente da imputare all incremento di segnalazioni riguardanti i DMS (sindrome del tunnel carpale in particolare) particolarmente presenti in questa fascia di età. La distribuzione per classi di malattia non presenta cambiamenti sostanziali rispetto al 2009, con un progressivo e costante aumento delle malattie muscolo-scheletriche. Da evidenziare anche un aumento del numero (2 vs 15) di casi di malattie infettive nel 2010, soprattutto a carico delle donne, dei tumori della pelle, soprattutto a carico dei maschi (3 vs 17), delle pneumoconiosi (8 vs 16) sempre nei maschi, mentre si nota una diminuzione delle malattie psichiche (30 vs 21) e delle malattie respiratorie in genere. Curioso e preoccupante è l incremento di segnalazioni nella categoria Segni e Sintomi (24 vs 47), che potrebbe indicare una progressiva perdita di attenzione (per difficoltà oggettive o scarso impegno) alla diagnosi di patologia occupazionale. La distribuzione dei casi per nazionalità non subisce sostanziali modifiche se non un progressivo, lento decremento della percentuale dei soggetti di nazionalità italiana (93.2 vs 91.9) rispetto agli altri a diversa nazionalità Riguardo la fonte informativa, si nota un diffuso incremento di segnalazioni per tutte le fonti considerate, evidente soprattutto per i Medici di Base (47 vs 72), i Patronati (614 vs 758) e l INAIL (711 vs 771). In incremento purtroppo le registrazioni prive di definizione della fonte (34 vs 60) Si conferma compreso fra il 70 ed il 100% il rapporto tra casi con nesso causale positivo e casi segnalati, a parte i tumori e le malattie polmonari ostruttive, dove il rapporto è talora anche inferiore al 50% con andamento decrescente rispetto al Questo probabilmente a causa della multifattorialità di queste malattie che può rendere difficile l assegnazione del nesso positivo, soprattutto per i casi di segnalazioni corredate da scarsa documentazione. Nel 2010 la distribuzione per classe di malattia evidenzia 15 casi di malattie infettive (TBC e Acariasi) nel 2010 rispetto ai soli due casi (TBC) dell anno precedente. Il problema delle malattie infettive di origine professionale è d altra parte un problema aperto ed è ormai nota la marcata sottonotifica di questo tipo di malattie (come del resto evidenziato anche in altri paesi). Ciò a causa delle difficoltà nell individuare un nesso causale certo con l ambiente lavorativo e del fatto, tutto italiano, che questo tipo di affezioni vengono di solito registrate come infortuni dall INAIL, nei cui archivi questi casi prendono percorsi non facilmente individuabili. Sarà quindi interessante seguire l andamento nel tempo di queste affezioni e soprattutto individuare flussi di segnalazione diversi (denunce obbligatorie delle malattie infettive) con cui confrontarsi, al fine di una emersione del fenomeno. Per le altre patologie è evidente l incremento, rispetto al 2009, delle malattie muscoloscheletriche (Sindrome tunnel carpale vs 345 -, Malattie del rachide vs 512 -, DMS in generale vs 650 -) e al contrario una lieve flessione delle segnalazioni di mesotelioma (56 vs 53) e asbestosi (95 vs 65). Non ci sono sostanziali variazioni nella distribuzione per settore lavorativo (ATECO91) rispetto al 2009 e continuano ad essere rappresentati soprattutto i settori dell industria manifatturiera e della sanità. Da notare il discreto aumento dei casi di MP nell industria alimentare. Continua tuttavia ad essere consistente la quota dei casi (41%) per i quali il dato risulta non inserito. La distribuzione per professioni conferma quanto detto per i settori lavorativi. Anche per le professioni il dato risulta non inserito in circa il 40 % dei casi
4 Considerando le singole patologie con nesso causale positivo, i mesoteliomi non sembrano presentare sostanziali variazioni nella distribuzione per settore ( che continua ad essere consistente nella metalmeccanica - 18 casi - e nel settore delle costruzioni 15 casi- ), a parte una lieve riduzione dei casi nel settore delle costruzioni (15 vs 18) rispetto al Questa distribuzione si conferma anche per le professioni. Numericamente inferiori ed estremamente distribuite fra i differenti settori sono le patologie tumorali a carico dell apparato respiratorio con nesso positivo. La distribuzione per professione conferma quanto sopra. I casi di tunnel carpale con nesso positivo sono presenti soprattutto nei vari settori dell industria manifatturiera (per es. lavorazione pelle 45 casi -), nel settore metalmeccanico ( 34 casi), nei trasporti (20 casi) e nel settore alimentare (18 casi). Ciò probabilmente risente dell attivazione di indagini di ricerca attiva in questi settori da parte di alcuni servizi, soprattutto dell AV NO, e l andamento presenta un trend francamente in crescita nel 2010 rispetto al Anche in questo caso tuttavia in circa il 40% dei casi non è stato inserito il dato in archivio. In analogia a quanto già rilevato per i settori i casi di sindrome del tunnel carpale sono presenti soprattutto fra gli artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile, dell abbigliamento, delle pelli, del cuoio ed assimilati, con un andamento in crescita rispetto al Per la sordità e disturbi dell orecchio con nesso causale positivo i settori più rappresentati sono quelli dell industria manifatturiera e delle costruzioni. Per circa il 38% dei casi il dato è tuttavia mancante. Lo stesso si può notare nella distribuzione per professioni. Si mantengono pochi i casi di malattia della pelle con nesso causale positivo che peraltro risultano distribuiti per settore senza sostanziali differenze. Lo stesso accade nella distribuzione per professioni se si esclude un numero maggiore di casi fra gli operai metalmeccanici rispetto al 2009 (1 vs 17). La distribuzione per settore delle malattie del rachide evidenzia una uguale presenza della malattia nel settore delle costruzioni (50 casi nel 2009 e nel 2010) e della metalmeccanica (33 casi nel 2009 e nel 2010) e un incremento dei casi nei trasporti (21 vs 32). Anche in questo caso in più del 50% dei casi il dato non è stato inserito La distribuzione per le professioni indica una maggiore dispersione dei casi, anche in questo caso tuttavia frequente è la mancanza del dato. Nella distribuzione per settori produttivi le malattie muscolo-scheletriche (escluse le malattie del rachide) risultano nel 2010 particolarmente rappresentate nel settore della lavorazione della pelle e del cuoio, in quello della produzione dei mezzi di trasporto, nel settore delle costruzioni e nel settore del commercio al dettaglio. Non ci sono sostanziali differenze rispetto al 2009 se non per un maggiore interessamento del settore del commercio al dettaglio (12 vs 43), probabilmente in relazione agli interventi di ricerca attiva dei DMS messi in atto nel settore della grande distribuzione. La distribuzione per professione conferma quanto già detto per i settori produttivi, con un evidente aumento rispetto al 2009 dei casi nelle professioni qualificate nelle attività commerciali e fra gli artigiani e operai specializzati dell agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia. Il confronto fra il 2009 ed il 2010 ci permette di rilevare un certo miglioramento del meccanismo di rilevazione soprattutto dal punto di vista numerico e di classificazione. Permane tuttavia in Toscana un basso livello di copertura rispetto all archivio INAIL, una percentuale purtroppo in crescita dei campi non inseriti, e un aumento dei casi classificati dal punto di vista della patologia come Sintomi e Segni in maniera generica. Perchè il Sistema diventi a tutti gli effetti un anello del futuro Sistema Informativo della Prevenzione il primo passo è sicuramente quello di agire dal punto di vista motivazionale su chi
5 inserisce le segnalazioni, ma soprattutto è importante che i nostri decisori comprendano le ricadute del Sistema in termini di programmazione.
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