PRESENTE E FUTURO DELLE AGROENERGIE IN VISTA DEI DECRETI ATTUATIVI IN ARRIVO
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- Caterina Bertolini
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1 Workshop Agro Energia - Gruppo Cariparma Crédit Agricole Centro Congressi Veneto Agricoltura- Legnaro, 30 Maggio 2012 PRESENTE E FUTURO DELLE AGROENERGIE IN VISTA DEI DECRETI ATTUATIVI IN ARRIVO Prof. Stefano Consonni, Ing. Giulio Bortoluzzi Dip. Energia Politecnico di Milano LEAP Laboratorio energia e ambiente Piacenza
2 Sommario seconda parte 1. Quadro normativo 2. Incentivazione e vendita dell energia 3.Prospettive legate ai decreti attuativi in arrivo 4.AttivitàLEAP per Cariparmanel settore agroenergia 5.LEAP e Cariparmanel settore agroenergia: considerazioni statistiche e casi di investimento 6. Conclusioni 2
3 Dlgs. N 387 del 29/12/2003 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità Fonti energetiche rinnovabili o fonti rinnovabili: le fonti energetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas). Biomasse: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani. Impianti alimentati da fonti rinnovabili programmabili: impianti alimentati dalle biomasse e dalla fonte idraulica, ad esclusione degli impianti ad acqua fluente, nonché gli impianti ibridi. Impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili o comunque non assegnabili ai servizi di regolazione di punta: impianti alimentati dalle fonti rinnovabili che non rientrano tra quelli precedenti Autorizzazioni: la costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti stessi, sono soggetti ad una Autorizzazione Unica, rilasciata dalla regione o altro soggetto istituzionale delegato dalla regione. 3
4 Qualifica IAFR Per poter accedere allo schema di incentivazione dell energia elettrica prodotta previsto dalla normativa un impianto deve ricevere la qualifica di Impianto Alimentati da Fonti rinnovabili Impianti alimentati da fonti rinnovabili, anche ibridi, entrati in esercizio successivamente al 1 aprile 1999 a seguito di nuova costruzione, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione Impianti entrati in esercizio prima del 1 aprile 1999 che successivamente a tale data operino come centrali ibride rispettando le condizioni specifiche previste nel DM 18/12/2008 4
5 Incentivazione e vendita EE 1. Certificati Verdi Titoli comprovanti la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a cui è assegnato un valore economico (produttori/importatori di energia elettrica fossile hanno l obbligo di immettere in rete quota di EE da FER) Impianti IAFR di qualsiasi taglia o potenza Obbligatorio per impianti di potenza media annua superiore a 1 MW (o 200 kw per eolico) Non richiedibile per impianti solari (Conto Energia) Taglia: 1 MWh Prezzo: 180 /MWh meno il prezzo medio di cessione dell EE nell anno precedente Durata 15 anni Vendibili mediante contratti bilaterali o sul mercato telematico. I CV non sono incentivazioni dirette dell energia elettrica prodotta, che può essere utilizzata dal produttore o ceduta in rete e remunerata secondo i meccanismi e le remunerazioni di legge (articolo 13 Dlgs. 387/2003, delibere AEEG). 5
6 Incentivazione e vendita EE 2. Tariffa Omnicomprensiva Dal 2008 alcuni impianti possono scegliere un meccanismo di incentivazione alternativo ai Certificati Verdi relativo all energia elettrica netta immessa in rete. Impianti IAFR entrati in esercizio dopo il 31/12/2007 Impianti di potenza media annua inferiore a 1 MW (o 200 kw per eolico) Non richiedibile per impianti solari (Conto Energia) Durata 15 anni Il valore della tariffa incorpora sia la remunerazione dell energia elettrica prodotta e ceduta al sistema elettrico, sia la quota incentivante. Al termine dei 15 anni l energia elettrica è prioritariamente ritirata e remunerata secondo i meccanismi e le remunerazioni di legge (articolo 13 Dlgs. 387/2003, delibere AEEG). 6
7 Incentivazione e vendita EE 3. Ritiro Dedicato Modalità semplificata per il collocamento dell energia elettrica immessa in rete alternativa ai contratti bilaterali/vendita diretta in borsa (delibera AEEG 280/2007 e s.m.i.) Impianti di potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA alimentati da qualunque fonte Impianti di qualsiasi potenza nel caso di fonti rinnovabili non programmabili Per gli impianti di potenza attiva nominale fino a 1 MW l AEEG ha stabilito i Prezzi Minimi Garantiti per l anno 2012, differenziati per fonte e per scaglioni progressivi di energia (fonte solare fotovoltaica e idrica) 7
8 Incentivazione e vendita EE 3. Scambio sul posto Valorizzazione dell energia elettrica immessa in rete secondo un meccanismo di compensazione economica con il valore dell energia prelevata dalla rete (delibera AEEG ARG/elt 74/2008 e s.m.i.) Impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza fino a 20 kw Impianti di cogenerazione ad alto rendimento di potenza fino a 200 kw Il GSE riconosce un contributo, a favore del soggetto titolare dell'impianto, definito come Utente dello scambio (USSP), che si configura come ristoro di una parte degli oneri sostenuti per il prelievo di energia elettrica dalla rete. il riconoscimento del valore minimo tra l onere energia e il controvalore in dell energia elettrica immessa in rete il ristoro dell onere servizi limitatamente all energia scambiata con la rete 8
9 Dlgs. N 28 del 03/03/2011 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE Nuove definizioni di biomasse, bioliquidi, biocarburanti, biometano Procedure amministrative semplificate per la costruzione e l esercizio di impianti per la produzione di EE da fonti rinnovabili (Autorizzazione Unica ancora presente, Procedura Abilitativa Semplificata sostituisce DIA e SCIA) Le tipologie e i valori degli incentivi in vigore hanno durata fino al 31 dicembre 2012 in attesa degli specifici decreti attuativi Linee guida sui meccanismi di incentivazione dopo il 31 dicembre 2012 Definizione della destinazione prioritaria di biogas, biomasse e bioliquidi Biomasse -> utilizzo termico Bioliquidi-> trasporti Biometano-> immissione in rete gas metano Misure in materia di efficienza energetica Incentivazione del biometano immesso nella rete del gas naturale Disposizioni in materia di biocarburanti 9
10 Dopo il 31 dicembre 2012 Il Dlgs. 28/2011 stabilisce i criteri generali per l incentivazione dell energia elettrica prodotta da impianti IAFR, ai decreti attuativi (ultima versione 13 aprile 2011) è demandata la specifica delle condizioni e delle entità delle incentivazioni Periodo di diritto all incentivo: è pari alla vita media utile convenzionale delle specifiche tipologie di impianto e decorre dalla data di entrata in esercizio dello stesso L incentivo è attribuito esclusivamente alla produzione da nuovi impianti, ivi inclusi quelli realizzati a seguito di integrale ricostruzione, da impianti ripotenziati, limitatamente alla producibilità aggiuntiva, e da centrali ibride, limitatamente alla quota di energia prodotta da fonti rinnovabili L incentivo è cumulabile con altri incentivi pubblici Per impianti di potenza elettrica non superiore a 5 MW l incentivo è amministrato e viene diversificato per fonte e scaglioni di potenza Per impianti di potenza elettrica non inferiore a 5 MW l incentivo è assegnato mediante aste al ribasso (con valore minimo sempre garantito dal GSE) Agli impianti che utilizzano biomasse o bioliquidi per la produzione di energia termica sono concessi incentivi purchè: efficienza di conversione non inferiore all 85% rispetto dei criteri e dei requisiti tecnici stabiliti dal Dlgs. 152/2006 Dal 2016 i Certificati Verdi cesseranno di esistere, con periodo di transizione fino al
11 Dopo il 31 dicembre 2012 Iter autorizzativo: diversificato per scaglioni di potenza Semplice comunicazione Procedura Abilitativa Semplificata Autorizzazione Unica 11
12 Dopo il 31 dicembre 2012 Meccanismi di contingentazione della potenza annua incentivabile Scaglioni di potenza contingentata per tipologia di fonte 12
13 Dopo il 31 dicembre 2012 Piano di incentivazione proposto per i soli impianti a biogas Considerando impianti di potenza < 1 MW e Valore incentivo base: 280 -> /MWh Durata incentivo: 15 -> 20 anni 13
14 Dopo il 31 dicembre 2012 Considerazioni sulle novità introdotte Tutti gli impianti di potenza superiore a 50 kw e non sono liberi di accedere agli incentivi Sono stati introdotti valori di potenze contingentate sia per gli impianti che accedono alla tariffa incentivante, sia per quelli sottoposti ad aste al ribasso Le nuove proposte di incentivazione vogliono valorizzare e favorire lo sviluppo di impianti di piccola taglia che operino in filiera corta In particolare risultano avvantaggiati impianti a biogas/biomasse di potenza < 300 kw e alimentati tramite sottoprodotti di origine biologica (es. reflui zootecnici) con eventuale recupero dell azoto Assume importanza la potenzialità cogenerativa dell impianto -> per molti impianti realizzati su terreni agricoli può non essere semplice agganciarsi ad un utenza termica I decreti attuativi proposti sono in fase di revisione da parte di AEEG e della Conferenza Stato-Regioni 14
15 Attività LEAP per Cariparma nelle agroenergie Dall aprile 2010 esiste una collaborazione stabile fra il Gruppo Cariparma Crédit Agricole e LEAP per l esecuzione di valutazioni tecnico-economiche di impianti a fonti rinnovabili LEAP offre una consulenza specialistica utile a verificare la solidità della proposta tecnica avanzata nel progetto di impianto Cariparma impiega la relazione tecnico-economica fornita da LEAP nell ambito dell istruttoria creditizia relativa ai finanziamenti degli impianti Quadro riassuntivo attività Valutazioni LEAP per Cariparma BIOENERGIE FOTOVOLTAICO MINI-EOLICO MINI-IDROELETTRICO AGROENERGIE Bioenergie = biomasse+biogas+bioliquidi (GSE) 15
16 Analisi tecnica impianti a biogas/biomasse 1.Analisi delle caratteristiche tecniche del ciclo di conversione delle biomasse e dei principali componenti e confronto con lo stato dell arte: Sistemi di caricamento biomasse e/o reflui zootecnici Digestori Gruppo di generezione elettrica e termica Sistemi di trattamento biogas/digestato/fumi e ceneri di combustione Fonte: Thöni GmbH 2.Valutazione della producibilità teorica dell impianto sulla base delle biomasse/reflui utilizzati 16
17 Analisi economica impianti a biogas/biomasse 1.Verifica dei costi di esercizio dell impianto forniti dal cliente e ricalibrazione sulla base di informazioni di letteratura/impianti esistenti 2.Determinazione del regime fiscale sulla base della ragione sociale del soggetto responsabile dell impianto secondo le circolari della Agenzia delle Entrate, le delibere AEEG e le disposizioni del GSE 3.Ricostruzione del Conto Economico legato ai ricavi generati dall impianto, calcolo dei flussi di cassa e dei principali indici di valutazione degli investimenti: Valore attuale netto (VAN) Tempo di PayBack attualizzato Tasso interno di Rendimento (TIR) Flussi di cassa attualizzati e cumulati - Ipotesi capitale proprio 0% 2,5% 5% 7,5% 10% 12,5% Flussi di cassa attualizzati e cumulati - Ipotesi con mutuo bancario 0% 2,5% 5% 7,5% 10% 12,5% M Anni M Anni 17
18 Impianti biogas: considerazioni statistiche 18
19 Impianti biogas: considerazioni statistiche numero impianti Suddivisione degli impianti per potenza nominale installata >1000 Potenza nominale [kwe] Taglia di impianto maggiormente diffusa kw e Suddivisione degli impianti per mix di alimentazione Solo biomasse vegetali Solo reflui zootecnici Biomasse vegetali + reflui zootecnici 14 Suddivisione degli impianti per tipologia di gruppo di generazione elettrica Motore Otto Microturbina Tecnologia di generazione elettrica maggiormente diffusa - motore endotermico 19
20 Impianti biogas: considerazioni statistiche Costo d'investimento specifico per taglia d'impianto 7500 C.I. specifico [ /kwe] Potenza impianto [kwe] Forte influenza delle economie di scala (costi della tecnologia base decrescenti all aumentare della taglia d impianto) Intervalli di costo legati alla variabilità delle soluzioni tecnologiche adottate (colonne di desolforazione esterna ai digestori, sistemi di recupero dell ammoniaca) 20
21 Impianti biogas: considerazioni statistiche Tempo di Payback per taglia d'impianto (tasso di attualizzazione 5%) 9 Tempo di Payback [anni] Potenza impianto [kwe] Tasso Interno di Rendimento per taglia d'impianto (solo capitale proprio) TIR [%] Potenza impianto [kwe] Con i valori di incentivazione E.E. attualmente in vigore (T.O.) si ottiene maggiore redditività per impianti medio-grandi( kwe) Le variabilità riscontrate sono legate principalmente ai costi di approvvigionamento delle biomasse alimentate (rapporto tra reflui zootecnici e biomasse vegetali) 21
22 Conclusioni seconda parte Fino ad oggi la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroenergetiche è stato un investimento con una redditività molto buona, specialmente per impianti medio-grandiincentivati tramite T.O.(es. biogas 999 kw e ) Il Decreto Rinnovabili vuole stabilire nuove regole a partire dal 2013, per il 2012 tutto rimane invariato Verranno ridefiniti i meccanismi di incentivazione (es. scomparsa Certificati Verdi), distinti per diverse taglie di impianto Risulta chiara una riduzione del valore degli incentivi sulla produzione di E.E., per seguire il trend di riduzione dei costi di alcune tecnologie (non per le biomasse) La riduzione degli incentivi base verràin parte compensata dalla valorizzazione di pratiche cogenerative e ambientalmente sostenibili (recupero azoto), cercando di favorire impianti di piccola taglia a filiera corta I decreti attuativi proposti sono ancora in fase di revisione in Conferenza Stato-Regioni, possono esserci margini per eventuali correzioni 22
23 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Prof. Stefano Consonni Ing. Giulio Bortoluzzi - Dip. Energia Politecnico di milano LEAP Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza 23
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