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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Direzione Generale UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE BARI Prot. n. 3603/P /9 U.O. X Bari, Ai Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche: CD 13 CEP I BARI CD 19 CEP IV BARI CD 25 CEP III E/6 BARI CD JAPIGIA I BARI CD 3 MAZZINI BARI CD P. PIEMONTE BARI CD 22 SAN GIROLAMO BARI CD 12 BONGHI S. SPIRITO BARI CD 5 D ASSISI ALTAMURA CD 1 OBERDAN ANDRIA CD 3 IMBRIANI ANDRIA CD 2 BARLETTA CD 5 BARLETTA CD 6 BARLETTA CD 7 BARLETTA CD 2 V.F.CASSANO BITONTO CD 1 FORNELLI BITONTO CD 3 CAIATI BITONTO CD 4 MODUGNO BITONTO CD 3 CARELLA CANOSA CD MARCONI CASAMASSIMA CD PEROTTI CASSANO CD DON BAVARO GIOVINAZZO CD 4 TOMMASO FIORE GRAVINA CD 2 SCACCHI GRAVINA CD 1 GRAVINA CD 3 GRAVINA CD 1 MODUGNO CD 3 S.G.BOSCO MOLFETTA CD 4 MOLFETTA CD 1 PALO CD 1 PUTIGNANO CD 2 RUVO CD 2 TRIGGIANO I C UMBERTO I-. SAN NICOLA BARI I C POGGIORSINI SMS GIOV.XXIII ADELFIA SMS PACELLI ALTAMURA SMS SALVEMINI ANDRIA SMS VITT.EMANUELE ANDRIA SMS 7 GRUPPO ANDRIA SMS VERGA BARI SMS. PETRONI-D AOSTA BARI SMS A.MANZONI-LUCARELLI BARI-CEGLIE SMS ALDO MORO BARI-S.SPIRITO

2 SMS DUSE BARI SMS UNGARETTI BARI SMS ALDO MORO BARLETTA SMS DIMICCOLI BARLETTA SMS MODUGNO BITETTO SMS A.DE RENZIO BITONTO SMS SYLOS BITONTO SMS ROGADEO BITONTO SMS RUTIGLIANO BITONTO SMS DE RENZIO BITONTO SMS D. ALIGHIERI CASAMASSIMA SMS RUFFO CASSANO SMS CARELLI CONVERSANO SMS SANTOMASI GRAVINA SMS N.INGANNAMORTE GRAVINA SMS GIOV. XXIII GRUMO SMS D ASSISI MODUGNO SMS TANZI MOLA SMS G.PASCOLI MOLFETTA SMS G.GALILEI MONOPOLI SMS GALLO-PASCOLI NOCI SMS MASTROMATTEO PALO SMS SARNELLI-DE DONATO POLIGNANO SMS PARINI PUTIGNANO SMS CARDUCCI-GIOVANNI XXIII RUVO SMS COTUGNO RUVO SMS MORO-FIORE TERLIZZI SMS O.PALUMBO TRANI SMS CAPOZZI-GALILEI VALENZANO LS TARANTINO GRAVINA LS RUVO IM BENEDETTO CONVERSANO IM T.FIORE TERLIZZI IM FORNARI MOLFETTA ITC ROMANAZZI BARI ITC GIORDANO BITONTO ITC TANNOIA CORATO ITC MONTALE RUTIGLIANO ITC DE VITI DE MARCO TRIGGIANO ITIS DA VINCI MOLA IISS CASTELLANA IISS GRAVINA IISS GIOVINAZZO IISS TERLIZZI IISS TRANI IISS ALTAMURA IISS SANTERAMO IPSIA MAJORANA - BARI-PALESE IPSSAR MOLFETTA IPSIA ARCHIMEDE BARLETTA IPSS LUXEMBURG ACQUAVIVA IPSAM MOLFETTA IPSS DE LILLA BARI LORO SEDI

3 E p.c. CENTRI FORMAZIONE ITC COLAMONICO ACQUAVIVA L.C. CAGNAZZI ALTAMURA 3 CD IMBRIANI ANDRIA IPSIA ARCHIMEDE BARLETTA IC UMBERTO I S.NICOLA BARI ITC ROMANAZZI BARI IPSIA MAJORANA BARI PALESE LS GALILEI BITONTO IPSCT TANDOI CORATO LS MAJORANA MOLA IPSIAM VESPUCCI MOLFETTA LORO SEDI Oggetto: Scuole situate in aree a rischio art. 9 - CNN/ , art. 3 - CIR Attività di Formazione. Si comunica alla SS.LL. che le attività di formazione previste, come è noto, anche in riferimento al CIR , saranno organizzate dalle Scuole-Polo come da prospetto allegato (Allegato 2). Ad ogni buon conto, si invia il consueto modello di formazione (Allegato 1). Si precisa che le SS.LL. saranno contattate, a partire dal mese di settembre c.a., dai dirigenti scolastici delle Scuole-Polo. Si ringrazia per la consueta collaborazione e si porgono cordiali saluti. Rif. Tamara Gallinari e.mail (tamara.gallinari@istruzione.it) Il Dirigente Coordinatore Fabio Scrimitore

4 Allegato 1 Premessa Progetto di formazione scuole situate in aree a rischio e a forte processo immigratorio (art. 3, comma 2 CIR - 21/09/06) La formazione dei formatori ha, come è noto, una valenza strategica nella progettazione e realizzazione delle azioni finalizzate al contenimento della dispersione scolastica ed alla prevenzione del disagio. Gli articoli 9 e 68 del CCNL/2003 contengono, infatti, indicazioni precise relativamente alle attività di formazione rivolte, in maniera specifica, agli operatori coinvolti nei progetti relativi alle aree a rischio di dispersione e a forte processo immigratorio. Il C.I.R. del 21/09/2006, in coerenza con le indicazioni di cui sopra, ha destinato una quota dei finanziamenti alle attività di formazione. Sulla scorta delle esperienze pregresse e previe intese assunte unitariamente con i referenti provinciali per la dispersione scolastica ed intercultura, questo Ufficio ha definito il piano di formazione qui di seguito riportato, assumendo, come strategie prioritarie, l organizzazione delle attività in continuità tra i diversi ordini di scuola e in rete con i soggetti istituzionali presenti nel territorio. Si ritiene, peraltro, che elemento di qualità del piano di formazione proposto sia, in considerazione delle buone pratiche già diffusamente realizzate nel territorio regionale, la metodologia della ricerca-azione. Il modello proposto si rifà al Progetto nazionale di formazione per la prevenzione della dispersione scolastica, già sperimentato nella Regione Puglia (USR Puglia, Ufficio III prot. n. 270 del 5 aprile 2002). 1. Ambiti di intervento e obiettivi formativi Formazione scuole a rischio L ipotesi progettuale è rivolta alle scuole destinatarie di finanziamenti di cui all art.9 CCNL Comparto Scuola del 24/7/2003. Tale ipotesi si basa su un attività di formazione, ricerca-azione e supporto da sviluppare durante l intero anno scolastico in un ottica di rete. Si prevedono moduli di formazione rivolti a più scuole, afferenti ai Centri territoriali risorse dei servizi professionali per la formazione e aggiornamento e/o ai Centri territoriali risorse contro la dispersione scolastica della Regione, che svolgeranno attività di coordinamento organizzativo, gestionale e contabile ed, in particolare, garantiranno: la contestualizzazione del modello sul territorio; la nomina dei coordinatori/tutor/relatori; la stipula di accordi e convenzioni; la documentazione. Considerato che nell individuazione delle scuole destinatarie dei finanziamenti di cui all art.9, è stato privilegiato il criterio dell area e della rete tra istituzioni scolastiche, le attività di formazione dovranno interessare le scuole afferenti alla stessa area/rete. L USR effettuerà le operazioni di riparto delle risorse economiche e, tramite il Coordinamento dei referenti provinciali degli USP, dettaglierà il modello organizzativo delle attività di formazione, indicando criteri per l individuazione dei formatori. Curerà, inoltre le attività di monitoraggio e verifica dell intervento. La direzione dei corsi sarà affidata ai dirigenti delle scuole della Regione, sedi dei Centri territoriali risorse professionali per la formazione e aggiornamento e/o ai Centri territoriali risorse contro la dispersione scolastica. Gli USP della Regione individueranno i Centri territoriali risorse professionali per la formazione e aggiornamento e/o i Centri territoriali risorse contro la dispersione scolastica che, per territorialità, svolgeranno i moduli di formazione. 2. Destinatari Il percorso di formazione è destinato al personale scolastico che aderisce al progetto Scuole situate in aree a rischio. Ogni modulo di formazione sarà rivolto a n.100 partecipanti comprensivi del personale ATA negli incontri/gruppi di lavoro le cui tematiche verteranno su ambiti trasversali (la comunicazione e la relazione, strategie cooperative di intervento, ). Gli operatori scolastici coinvolti dovranno essere ripartiti tra le scuole afferenti ai Centri territoriali risorse dei servizi professionali per la formazione e l aggiornamento e/o ai Centri territoriali risorse contro la dispersione scolastica della Regione. Il numero dei partecipanti ai moduli di formazione, per ciascuna istituzione scolastica, dovrà essere ripartito tra le istituzioni scolastiche in misura proporzionale al numero degli operatori che aderiscono al progetto, garantendo un numero minimo di operatori scolastici per ogni scuola.

5 Sarà cura dei Dirigenti dei Centri territoriali risorse dei servizi professionali per la formazione e aggiornamento e/o ai Centri territoriali risorse contro la dispersione scolastica della Regione condividere con le Istituzioni Scolastiche afferenti alla propria rete le modalità di individuazione degli operatori provenienti da ogni singola scuola, facendo in modo che le Istituzioni scolastiche che per la prima volta usufruiscono del Progetto, siano presenti con un numero di partecipanti maggiore rispetto alle altre Istituzioni scolastiche. Preferibilmente saranno coinvolti: i componenti del gruppo di progetto; i docenti delle classi-ponte (ultimo anno scuola primaria/primo anno scuola secondaria di primo grado; ultimo anno scuola secondaria di primo grado/primo anno scuola secondaria di secondo grado); i docenti-tutor; i docenti responsabili di progetti per il successo formativo. I Dirigenti scolastici parteciperanno agli incontri assembleari. In coerenza con l ottica di rete, propria del progetto, saranno coinvolti nella formazione (oltre ai 100 partecipanti di cui sopra) gli operatori/referenti di Enti/Istituzioni/Terzo Settore del territorio (non più di n. 4 - un partecipante per ogni gruppo di lavoro). 3. Aspetti organizzativi Ogni modulo formativo prevede: n.6 incontri di 4 ore ciascuno, per un totale di 24 ore. Gli incontri avranno cadenza mensile, per permettere ai partecipanti al corso di formazione di condividere, nell arco temporale compreso tra un incontro e l altro, riflessioni ed esperienze con i docenti delle proprie realtà: 1, 6 incontro: frontali in riunione assembleare (input e avvio; condivisione e verifica) a cura di un relatore/formatore, alla presenza dei dirigenti scolastici, dei tutor esperti, dei rappresentanti del territorio coinvolti e dei direttori dei corsi di formazione; 2, 3, 4, 5 incontro: articolati in gruppi di lavoro condotti dai tutor esperti, secondo le seguenti modalità: - presentazione (durante il primo incontro) dei partecipanti e sintetica illustrazione del proprio contesto di lavoro e delle esperienze professionali attinenti al tema; - lezione frontale interattiva (approfondimento teorico sul tema) a cura del tutor/esperto; - attività di piccolo gruppo (schede/questionari/simulazioni, riflessioni ) e feedback nel macrogruppo; - consegne/compiti strutturati per il successivo incontro, anche in riferimento ad attività/percorsi su cui riflettere e lavorare all interno dei propri contesti scolastici durante l arco temporale compreso tra un incontro e l altro. Il risultato di questo lavoro costituirà oggetto di riflessione/discussione/verifica all interno del macrogruppo di lavoro. I gruppi di lavoro, in numero di quattro, saranno costituiti in modo integrato da 25/26 partecipanti (operatori scolastici dello stesso territorio appartenenti a vari ordini di scuola; referenti delle istituzioni/privato sociale del territorio ). La composizione dei gruppi resta fissa per tutta la durata della formazione, mentre ruotano i tutor esperti, sviluppando nei vari gruppi percorsi/contenuti stabiliti in fase iniziale (anche sulla base dell analisi dei bisogni formativi dei partecipanti). L attività di formazione sarà realizzata in accordo con gli Uffici Scolastici Provinciali. I formatori impegnati negli incontri assembleari e i tutor potranno essere indicati dai dirigenti dei Centri Risorse, tra personale particolarmente esperto e di esperienza consolidata, con il supporto tecnico dell USR e degli USP (referenti dispersione scolastica/referenti formazione). 4. Contenuti privilegiati Si ritiene che l efficacia dell intervento possa essere garantita dalla scelta di non più di quattro temi (pari ai previsti gruppi di lavoro), scelti tra i seguenti (indicati a puro titolo esemplificativo): la rete e il modello interistituzionale di intervento; strategie cooperative tra figure parentali, scuola e territorio; diagnosi della dispersione scolastica sulla base di indicatori condivisi tra scuola e territorio; osservazione sistematica collegiale e integrata su bisogni, comportamenti, atteggiamenti degli alunni per garantire una programmazione mirata e per cogliere segnali di disagio precoce; azioni/strategie di recupero-prevenzione: - aspetti attinenti la comunicazione e la relazione;

6 - curricoli in continuità didattica e organizzativa; - laboratori curriculari e integrati disciplinari e multidisciplinari, utilizzanti una molteplicità di linguaggi ; - possibili modelli progettati alla luce della L. n. 53/2003; - percorsi personalizzati organizzati in orario scolastico ed extrascolastico con il coinvolgimento di strutture territoriali; - attività pre-professionalizzanti; percorsi di alternanza scuola-lavoro; - la costruzione dell apprendimento: stili di apprendimento/stili di insegnamento (didattiche interattive e di mutuo insegnamento); aspetti attinenti alla documentazione; Si raccomanda di costruire il percorso di formazione e di scegliere i temi da privilegiare rilevando, in via prioritaria, i bisogni degli operatori scolastici partecipanti per evitare che la formazione possa apparire preordinata perdendo, quindi, di efficacia.

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