Dipartimento di Scienze della Formazione. Seminario di studi. La riforma delle Pubbliche Amministrazioni: criticità e prospettive

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1 Dipartimento di Scienze della Formazione Seminario di studi La riforma delle Pubbliche Amministrazioni: criticità e prospettive

2 Perché occuparsi della riforma delle pubbliche amministrazioni? 1. «L efficacia dei sistemi politici dipende in misura considerevole dall efficacia delle istituzioni amministrative (...) Revisioni complessive delle strutture e delle pratiche amministrative sono state intraprese da governi di ogni colore politico e in una vasta gamma di circostanze. Esse sono un aspetto che contraddistingue la vita politica e amministrativa del XX secolo» (March e Olsen, 1992, p. 111). 2. Nelle nostre attuali società, sempre più complesse, globalizzate, interconnesse e competitive, interessate da un processo di mutamento continuo e da fenomeni di discontinuità, non competono più prodotti o servizi, ma Sistemi Paese. 3. Il raggiungimento di un efficace grado di sviluppo economico e sociale del Sistema Paese è sempre più interconnesso con il ruolo innovativo delle public policies e la qualità delle performance delle pubbliche amministrazioni. 4. Le public policies e le amministrazioni pubbliche possono creare le condizioni per lo sviluppo e supportare i processi di innovazione economica, sociale e culturale nei comparti chiave: educazione e formazione; ricerca scientifica e innovazione tecnologica; attività imprenditoriale e lavoro; sanità e assistenza sociale. 2

3 Quali prospettive per lo sviluppo? Lo sviluppo non è più basato su un ottimale combinazione dei fattori economici tradizionali (materie prime, capitali finanziari e tecnologie), ma sul ruolo determinante di tre variabili fondamentali: 1. Politiche innovative basate su: ecosostenibilità, smart technologies, creating shared value (vision strategica condivisa) 2. Cultura, competenze e valori condivisi (capitale umano) 3. Rispetto delle regole (legalità) ed efficace interazione (networking) tra Istituzioni e attori economici e sociali (capitale sociale) 3

4 Gli obiettivi della riforma 1. Garantire ai cittadini e alle imprese, anche attraverso l utilizzo delle ICT, il diritto di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale, riducendo la necessità dell accesso fisico agli uffici pubblici. 2. Definire il livello minimo di qualità, fruibilità, accessibilità e tempestività dei servizi on line delle amministrazioni pubbliche e prevedere speciali regimi sanzionatori e premiali per le amministrazioni stesse. 3. Ridefinire e semplificare i procedimenti amministrativi, l organizzazione e le procedure interne a ciascuna amministrazione, per corrispondere più adeguatamente alle esigenze di celerità, certezza dei tempi e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle imprese, mediante la piena digitalizzazione dei processi, in una prospettiva di effettiva realizzazione del principio digital first. 4. Riduzione degli uffici e del personale anche dirigenziale destinati ad attività strumentali, fatte salve le esigenze connesse ad eventuali processi di reinternalizzazione di servizi, e correlativo rafforzamento degli uffici che erogano prestazioni ai cittadini e 4 alle imprese.

5 Dirigenza pubblica: Le questioni aperte 1. Ristrutturazione del sistema di inquadramento dei dirigenti, attraverso il ritorno al ruolo unico e introduzione di possibili ruoli unificati anche per la dirigenza delle amministrazioni non statali, a seguito della riforma del Titolo V. 2. Ridefinizione di ruolo, competenze, peso e dimensione della dirigenza nel sistema pubblico complessivo, nonché di eventuali processi di mobilità tra il settore pubblico e il settore privato. 3. Miglioramento del grado di trasparenza e di controllabilità pubblica dell attività di selezione, organizzazione e gestione dei processi di accesso alla dirigenza, così del conferimento degli incarichi dirigenziali. 4. Revisione della durata degli incarichi dirigenziali, del collocamento in disponibilità dei dirigenti privi di incarico, della responsabilità dei dirigenti nei confronti dell amministrazione, degli utenti e degli stakeholders e delle procedure di valutazione dei risultati, compreso il possibile licenziamento dopo un periodo definito di mancata assegnazione e svolgimento dell attività di direzione di strutture. 5. Ridefinizione del ruolo della SNA e rilancio di un processo organico, strategicamente orientato, di selezione e formazione di dirigenti e funzionari a sostegno dell implementazione della riforma. 6. Delineazione di un efficace sistema di valutazione delle performance e delle policies. 5

6 7. Leadership efficace Valorizzare le persone e i comportamenti virtuosi Sanzionare comportamenti inadeguati 1. Strategia basata su un forte commitment tra vertice politico e dirigenza (mission innovativa, vision condivisa, ruolo di datore di lavoro responsabile) 2. Piano di comunicazione Organizzativa (strategica, funzionale, formativa e creativa) 6. Sistema di valutazione delle performance e delle policies correlato ad un efficace meccanismo di incentivazione Condizioni politico organizzative per un efficace implementazione delle riforme 3. Programma operativo di implementazione dell innovazione dei processi e delle strutture a tutti i livelli e in tutte le attività 5. Un imponente piano di formazione «mirato e progettuale» a sostegno dell implementazione della riforma 4. Ottimizzare la gestione delle risorse economiche, tecnologiche e strumentali 6

7 7. Valorizzare le persone, attraverso lo sviluppo delle competenze e il sostegno dei comportamenti proattivi 1. Mettersi al servizio dei cittadini, non come se fossero semplici clienti 2. Rispettare sempre l interesse pubblico 6. Servire, piuttosto che governare Dal paradigma Burocratico e del New Public Management al New Public Service 3. Valorizzare la cittadinanza come valore per migliorare il servizio pubblico, andando oltre la logica imprenditoriale 5. Riconoscere che la responsabilità pubblica non è semplice da applicare 4. Pensare strategicamente e agire democraticamente Fonte: Denhardt J., Denhardt V. (2007) 7

8 Con cattive leggi e buoni funzionari si può pur sempre governare. Ma con cattivi funzionari le buone leggi non servono a niente. O. von Bismarck, Discorsi (1889) 8