I VINCOLI ALLE EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE

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1 Cendon / Book Collana diretta da Adolfo Tencati I TITOLI DI FINANZIAMENTO DELLA S.P.A. 06 I VINCOLI ALLE EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE Adolfo Tencati

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3 Edizione MAGGIO 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO VICALVI (FR) P.I./C.F ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi.

4 Cendon / Book Collana diretta da Adolfo Tencati I TITOLI DI FINANZIAMENTO DELLA S.P.A. 06 I VINCOLI ALLE EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE Adolfo Tencati

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6 L'autore Adolfo Tencati è avvocato in Milano. Attualmente la sua principale attività, frutto di un esperienza quasi trentennale, è la ricerca giuridica, che si è realizzata pure presso il Servizio Legale e Controllo Interno di un primario Gruppo finanziario internazionale. Ha pubblicato opere monografiche prevalentemente in diritto commerciale e dei titoli di credito presso prestigiosi Editori (La Tribuna, ETI, Giappichelli, Cedam, Utet giuridica, Giuffrè), nonché partecipato a significative Opere collettive (tra le quali il Commentario al codice civile ed il Trattario di diritto civile, entrambi diretti dal Prof. P. Cendon). Ha collaborato e collabora a primarie Riviste (tra cui Il Fisco; Impresa C.I.; Archivio Civile; Rivista Penale; Ha, infine, svolto il lavoro preparatorio alla pubblicazione degli Atti di importanti Convegni su varie problematiche di diritto commerciale, fiscale e fallimentare. L Opera L art. 2412, 1º co., c.c. introduce un limite alle emissioni obbligazionarie, variamente giustificato dagli studiosi. Detto limite può essere superato in particolari circostanze, tra le quali spicca la destinazione delle obbligazioni alla sottoscrizione da parte di investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale a norma delle leggi speciali. Sono responsabili della solvenza della società qualora trasferiscano le obbligazioni ai risparmiatori retail. L art c.c. collega il prestito obbligazionario a particolari vicende (in particolare la riduzione di capitale) della società finanziata. Infine non esiste alcun limite all emissione obbligazionaria quando i titoli sono destinati alla quotazione in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione.

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8 INDICE Capitolo Primo LE MOTIVAZIONI DEL LIMITE ALL INDEBITAMENTO OBBLIGAZIONARIO 1. Il difficile problema dei limiti all indebitamento obbligazionario. 2. La proposta di nessun limite all indebitamento obbligazionario. 3. Le motivazioni del limite all indebitamento obbligazionario Garanzia dei creditori e limiti all emissione obbligazionaria Protezione dei clienti al dettaglio e limite all emissione obbligazionaria Equilibrio delle fonti finanziarie e limite all emissione obbligazionaria Congiunta tutela di variegate esigenze. 4. Il moltiplicatore del patrimonio netto. Capitolo Secondo STATICA E DINAMICA DEL LIMITE ALL INDEBITAMENTO OBBLIGAZIONARI 1. Categorie obbligazionarie rilevanti per il limite all indebitamento. 2. Il calcolo del limite all indebitamento obbligazionario. Una formula matematica commentata La formula matematica per il calcolo del limite all indebitamento obbligazionario Riflessioni sul capitale sociale Riflessioni sulle riserve legale e disponibili Riflessioni sulle garanzie per obbligazioni emesse da altre società. 3. Il bilancio rilevante per il limite all indebitamento obbligazionario Eventuale necessità di un bilancio straordinario Il concetto di ultimo bilancio. 4.Presentazione della disciplina ex art c.c. 5. Riduzione volontaria del capitale sociale in pendenza del prestito obbligazionario Operazioni attuabili durante il prestito obbligazionario Perdite inferiori a 1/3 e riduzione del capitale sociale Trasformazione in Srl in pendenza del prestito obbligazionario.

9 6. Riduzione non volontaria del capitale sociale in pendenza del prestito obbligazionario. 7. Uno sguardo alla posizione del notaio. Capitolo Terzo DEROGHE AL LIMITE ALL INDEBITAMENTO OBBLIGAZIONARIO PREESISTENTI ALLA RIFORMA SOCIETARIA 1. L indebitamento obbligazionario garantito da ipoteca di primo grado La disciplina societaria del prestito obbligazionario garantito Prestito obbligazionario garantito e disciplina dell ipoteca. 2. Autorizzazione amministrativa ed emissione obbligazionaria. Capitolo Quarto DEROGHE AL LIMITE ALL INDEBITAMENTO OBBLIGAZIONARIO INTRODOTTE DALLE RIFORME SOCIETARIE 1. Investitori professionali e superamento del limite all indebitamento obbligazionario Il completamento di una ricerca La sottoposizione a vigilanza prudenziale criterio distintivo degli investitori professionali L investitore professionale è un fideiussore ex lege. 2. Destinazione delle obbligazioni alla quotazione in mercati finanziari. Indice Bibliografico

10 Capitolo Primo LE MOTIVAZIONI DEL LIMITE ALL INDEBITAMENTO OBBLIGAZIONARIO Le motivazioni per cui l art. 2412, 1º co., c.c. pone limiti all indebitamento obbligazionario delle S.p.A. sono variegate, ma tutte hanno pari dignità. Gli scopi individuati dagli scrittori, e talvolta dalla giurisprudenza, sono: proteggere gli obbligazionisti, in quanto creditori sociali; realizzare un adeguato equilibrio tra mezzi propri (equity) e capitale di debito (debt); tutelare i risparmiatori, perché inesperti del mercato finanziario e, quindi, contrattualmente deboli nei rapporti con gli intermediari mobiliari. Il riferimento al patrimonio sociale, anziché al capitale come nella originaria legislazione, si fonda sull idea per cui la garanzia generica degli obbligazionisti è data dal patrimonio stesso. Il richiamo al doppio dello stesso, invece, è coerente con la normativa sulle azioni senza voto e a voto limitato. APPLICAZIONI Dalle discussioni dottrinali sugli scopi perseguiti dall art. 2412, 1º co., c.c. (erede dell art. 2410, 1º co., originario c.c.) derivano conseguenze interpretative per la disciplina che limita l indebitamento obbligazionario delle S.p.A. PROFILI AMMINISTRATIVI Con delibera 19 luglio 2005, n. 1058, il Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio (CICR) detta disposizioni per la raccolta del risparmio da parte dei soggetti diversi dalle banche. Con riferimento alle obbligazioni, il Comitato ribadisce il limite ex art. 2412, 1º co., c.c. ULTIME La protezione dei risparmiatori uno dei fini perseguiti dall art. 2412, 1º co., c.c. è presente alla giurisprudenza sul risparmio tradito. Tra le ormai moltissime sentenze pubblicate in argomento, piace citare un caso emblematico (Trib. Roma 17 maggio 2012, n , OC, 2012, 759). I giudici romani affermano la responsabilità della banca, condannandola pertanto al risarcimento del danno patito dal risparmiatore. Stanti le incomplete e non corrette informazioni sulle obbligazioni emesse dallo Stato argentino, l investitore si è convinto ad acquistare titoli di un emittente poco dopo caduto in default. CASISTICA Trib. Trieste 24 febbraio 1994, Soc, 1994, 593 Intervenendo sulla fattispecie dove si discuteva in ordine al pegno di obbligazioni, il giudice di Trieste individua la funzione del limite all indebitamento obbligazionario nel realizzare un giusto equilibrio tra mezzi propri e capitale di debito. Trib. Prato, decreto, 1 ottobre 1987, Soc, 1988, 390 Il giudice toscano, al quale all epoca competeva l omologazione degli atti societari, ordina l iscrizione nel registro delle imprese della delibera di assemblea straordinaria che, imputando a capitale riserve originariamente disponibili, emette un prestito obbligazionario per l importo del capitale così aumentato. Il giudice stesso ritiene rispettato l allora vigente art. 2410, 1º 9