I DANNI NON PATRIMONIALI OGGI

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1 Cendon / Book Saggi I DANNI NON PATRIMONIALI OGGI Paolo Cendon

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3 Edizione GENNAIO 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO VICALVI (FR) P.I./C.F ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi.

4 Cendon / Book Saggi I DANNI NON PATRIMONIALI OGGI Paolo Cendon

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6 L'autore Paolo Cendon, veneziano, è professore ordinario di Diritto Privato nell università di Trieste. Fra i suoi libri, Il prezzo della follia, 1984; Il suicidio e la responsabilità, 1996; I malati terminali e i loro diritti, 2003; L amministrazione di sostegno, Ha redatto nel 1986 la bozza destinata a fungere come base per il provvedimento di legge sull Amministrazione di sostegno, del Coordina la c.d. scuola triestina, che ha inventato il danno esistenziale. Cura il sito che ha tra i suoi progetti l abolizione dell istituto dell interdizione e in genere la messa a punto per l Italia di un nuovo diritto dei c.d. soggetti deboli. L Opera Le c.d. sentenze di S. Martino, in materia di danni non patrimoniali (Cass. S.U /2008), hanno lasciato insoddisfatti molti tra i nostri interpreti. Anche la giurisprudenza si è spesso scostata da quelle tracce nel corso degli ultimi anni. In questo e-book si cerca di fare il punto sulle questioni più importanti e di proporre soluzioni più meditate: in particolare, riguardo al sistema delle fonti in tema di antigiuridicità, al riferimento ai diritti inviolabili di cui alla Costituzione, all opportunità di non medicalizzare oltre misura l intera responsabilità civile, alla convenienza di utilizzare nel corso dell istruttoria un sistema articolato in più voci lesive (danno biologico, morale, esistenziale).

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8 INDICE Capitolo Primo QUESTIONI GENERALI 1. Profili di metodo 1.1 Riconoscere la verità 1.2. Non far finta di niente Capitolo Secondo MANCANZE E DISARMONIE 2. Incongruenze 2.1. Si parla poco di pregiudizi 2.2 Complessità 2.3. Danni e contenuto dei diritti 2.4. Il come e il cosa Capitolo Terzo PALETTI 3. Quali paletti 3.1. Il danno biologico 3.2. Il danno esistenziale 3.3. Si fa ma non si dice Capitolo Quarto LE FONTI 4. Il contra ius 4.1. Il vestito di Arlecchino 4.2. Doveri ricompositivi 4.3. Il grande cielo Capitolo Quinto L INGIUSTIZIA 5. Diritti inviolabili 5.1. Sconfessioni recenti 5.2. L inadempimento contrattuale 5.3. Rassegna giurisprudenziale 5.4. Il dolo 5.5. Profili funzionali 5.6. Antigiuridicità e colpevolezza Capitolo Sesto IL CORPO E IL RESTO 6. Motivi di fondo 6.1 Panbiologizzazioni 6.2. Il corpo innanzi tutto 6.3. Storture, convivenze 6.4. Romeo e Giulietta 6.5. Non c è solo la salute

9 Capitolo Settimo DANNI NON BIOLOGICI 7. Biologico e morale 7.1. Personalizzazioni 7.2. Dolori senza ferite.3. Qua sì e là no? 7.4. Sofferenze al plurale 7.5. Morale ed esistenziale 7.6. Gli affetti fanno la differenza Capitolo Ottavo LE ATTIVITÀ REALIZZATRICI 8. Strategia delle voci 8.1. Danno non patrimoniale 8.2. Il boom della persona 8.3. Soluzioni pulviscolari 8.4. Le attività realizzatrici 8.5. Insieme o separatamente Capitolo Nono IL SISTEMA DELLE VOCI 9. Tre voci Cercare e trovare 9.2. Descrittività 9.3. Rischi minori 9.4. Contabilità 9.5. Situazioni complesse Capitolo Decimo TEORIA E PRATICA 10. Stile L approccio migliore Impegni da assolvere

10 Capitolo Primo QUESTIONI GENERALI SOMMARIO 1. Profili di metodo 1.1. Riconoscere la verità 1.2. Non far finta di niente 1. Profili di metodo Tre - rispetto al format di cui alla 26972/08 (e ai suoi estimatori) - appaiono le riserve da esprimere, in ordine ai profili del metodo. La prima di esse ha a che fare con la riluttanza, riscontrabile in non pochi fra i seguaci della 26972, ad accettare il fatto che più di un autore, e non pochi fra i nostri giudici del nostro paese, abbiano - a partire dal novembre avanzato perplessità (sotto questo o quell aspetto) rispetto alle linee-guida della detta sentenza. Un secondo appunto concerne l inclinazione, propria dei magistrati che hanno emesso la 26972, ma presente anche in qualche tortman nostrano, a confondere fra loro (o a non tenere abbastanza distinti) livelli differenti del discorso - soprattutto l attitudine a impostare sul terreno dell ingiustizia questioni che interessano, a ben vedere, il versante dei danni. Un terzo nodo ha a che fare con la propensione (avvertibile in chi ha curato l estensione della e ricorrente tra non pochi fautori della stessa) a non utilizzare la terminologia corrente per denominare alcune realtà dell illecito - a non esprimere in modo diretto il proprio pensiero, a non chiamare le cose col loro nome - ma a servirsi in proposito di linguaggi esotico/eufemistici Riconoscere la verità Comportamenti del primo tipo - minimizzare l esistenza di qualcosa che dispiace, piuttosto che interrogarsi su ciò che ne è all origine non sono circoscritti, beninteso, al mondo del diritto. In nessun caso, al di là dei vantaggi che vie d uscita simili possono offrire, sotto il profilo psicologico, la realtà dei fatti può uscirne modificata. Riguardo ai nodi di cui all art c.c., in particolare: non si attenua in alcun modo - mediante una semplice negazione verbale - l evidenza del dato che a prendere le distanze dalle linee della 26972, oltre ai famigerati giudici di pace, sono stati nell ultimo biennio 9