LA TERRA DEI FUOCHI. Cendon / Book. Maria Olga Petruzzelli SCIENZE PENALISTICHE 04 DISPOSIZIONI PENALI IN TEMA DI GESTIONE ILLECITA DEI RIFIUTI

Transcript

1 Cendon / Book Collana diretta da Paolo Pittaro SCIENZE PENALISTICHE 04 LA TERRA DEI FUOCHI DISPOSIZIONI PENALI IN TEMA DI GESTIONE ILLECITA DEI RIFIUTI Maria Olga Petruzzelli

2

3 Edizione FEBBRAIO2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO VICALVI (FR) P.I./C.F ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi.

4 Cendon / Book Collana diretta da Paolo Pittaro SCIENZE PENALISTICHE 04 LA TERRA DEI FUOCHI DISPOSIZIONI PENALI IN TEMA DI GESTIONE ILLECITA DEI RIFIUTI Maria Olga Petruzzelli

5

6 L'autore Maria Olga Petruzzelli si è laureata in Giurisprudenza all Università degli Studi di Trieste con il massimo dei voti e lode, discutendo la tesi in diritto penale «Emergenza ambientale nella c.d. Terra dei Fuochi : profili di diritto penale». L Opera Cogliendo l occasione della discussione in Senato del DDL n che prevede l introduzione nel codice penale di una serie di delitti contro l ambiente, si analizza il caso della c.d. Terra dei Fuochi al fine di ricostruire la disciplina penale applicabile allo smaltimento illecito di rifiuti e alle sue conseguenze su ambiente e persone. Vengono considerate sia le fattispecie presenti nel c.d. Testo Unico Ambientale sia i delitti codicistici contro l incolumita e la salute pubblica.

7

8 INDICE Capitolo Primo EMERGENZA AMBIENTALE NELLA C.D. TERRA DEI FUOCHI 1.1. Terra dei Fuochi: geografia e metodi della criminalità ambientale 1.2. Triangolo della morte: nesso causale e studi epidemiologici 1.3. Tipologie di rifiuti 1.4. La rete: mafia e white collar crimes Capitolo Secondo LE SINGOLE FATTISPECIE DI REATO NEL TESTO UNICO AMBIENTALE 2.1. Problematiche generali del diritto penale ambientale 2.2. Singole fattispecie 2.3. Attività di gestione di rifiuti non autorizzata (a) Gestione abusiva di rifiuti (b) Abbandono di rifiuti (c) Realizzazione e gestione di discarica abusiva (d) Inosservanza alle prescrizioni dell autorizzazione 2.4. Omessa bonifica 2.5. Traffico illecito di rifiuti 2.6. Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti 2.7. Combustione illecita di rifiuti 2.8. Illeciti in tema di emergenza rifiuti in Campania Capitolo Terzo I DELITTI CONTRO L INCOLUMITÀ PUBBLICA 3.1. Reati ambientali nel codice penale 3.2. Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi 3.3. Epidemia 3.4. Avvelenamento di acque o di sostanze alimentari 3.5. Adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari 3.6. Conclusioni. Il nuovo DDL 1345/2014

9

10 Capitolo Primo EMERGENZA AMBIENTALE NELLA C.D. TERRA DEI FUOCHI SOMMARIO 1.1. Terra dei Fuochi: geografia e metodi della criminalità ambientale 1.2. Triangolo della morte: nesso causale e studi epidemiologici 1.3. Tipologie di rifiuti 1.4. La rete: mafia e white collar crimes 1.1. Terra dei Fuochi: geografia e metodi della criminalità ambientale Da più di un decennio nell immaginario italiano l espressione Terra del Fuoco non evoca le lontanissime e incontaminate steppe della Patagonia meridionale ma la Terra dei Fuochi, una vasta area che copre le province di Caserta e Napoli, teatro di un trentennio di devastazioni ambientali la cui ricostruzione si trova nei numerosi rapporti prodotti nell arco di 17 anni dalla Commissione Parlamentare d inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (tutti i documenti della pluriennale inchiesta al link: Il ciclo dei rifiuti s intreccia con il ciclo del cemento: tramite tutta una serie di imprese fittizie, che nascono al mattino per morire o mutare la sera, catene di appalti e subappalti, autorizzazioni ecologiche derivate da corruzione e compravendita di voti elettorali e di funzionari, la mafia imprenditrice scava cave, sposta terreni, estrae sabbia per il calcestruzzo e, puntualmente, quelle buche vengono riempite da tonnellate di rifiuti speciali e tossici (Rapporti Ecomafia di Legambiente, dal 1997 al 2013). Ma l intombamento non è il solo né il più pericoloso metodo di gestione illecita dei rifiuti: il contagio velenoso avviene soprattutto tramite i fumi dei roghi tossici. La modalità usata per appiccare gli incendi è solitamente la seguente: nottetempo o nelle ore crepuscolari vengono abbandonati pneumatici usati che, in quanto materie con alto potere calorico, garantiranno un incendio duraturo e ad alta temperatura. Sopra questi si versano le più varie tipologie di rifiuti industriali, per mascherare il vero fine che spinge al rogo: eliminare gli scomodi rifiuti tossici (scorie d altoforno contenenti metalli pesanti e diossine, concimi, fertilizzanti, residui di lavorazione del pellame, eternit) che quindi vengono versati tra gli altri, per poi dar fuoco a tutto. 9