Le amministrazioni pubbliche digitali e il patrimonio dei dati

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1 Le amministrazioni pubbliche digitali e il patrimonio dei dati Relatore: DONATO A. LIMONE, PROFESSORE DI INFORMATICA GIURIDICA E DI SCIENZA DELL AMMINISTRAZIONE DIGITALE, DIRETTORE DELLA SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE DIGITALE (SNAD), UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA, UNITELMA SAPIENZA Procedamus, Roma 3 luglio 2018

2 2018: anno della protezione e della sicurezza dei dati Centralità del dato personale: Regolamento UE 679/2016 sul trattamento e protezione dei dati personali Direttiva UE (NIS) 2016/1148, dlgs 65/2018 (attuazione della direttiva per un livello comune elevato delle reti e dei sistemi informativi) Il caso Facebook/Cambridge Analytica Finalmente ci siamo accorti del valore economico dei dati, della centralità del dato per le decisioni, la direzione, la gestione; della sicurezza informatica del dato e delle reti/sistemi

3 Lo scenario del mercato e della economia dei dati: la quarta rivoluzione industriale La digital economy è ormai diffusa in tutti i settori (non solo in quello tecnologico) I dati sono trattati con piattaforme, modalità, sistemi innovativi: CLOUD, IOT, BIG DATA, BIG DATA&ANALYTICS, BLOCKCHAIN, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, REALTA AUMENTATA, ROBOTICA, 5G. I dati sono una risorsa fondamentale, primaria, necessaria, indispensabile che giustifica le tecnologie e le metodiche prima indicate e viene da queste supportata Rilevanza dei dati rispetto al volume, oggi anche rispetto alla velocità di formazione e di elaborazione, all analisi della varietà di dati che sono trattati da diverse fonti Le organizzazioni, pubbliche e private, diventeranno sempre più DATA DRIVEN (i dati possono incidere positivamente sul miglioramento di prodotti/servizi delle imprese come delle Pubbliche amministrazioni Stiamo procedendo verso un modello di economia basato sui dati digitali (il nuovo business model) Vincolo: privacy e protezione dei dati personali

4 Andamento del fatturato delle imprese più importanti: quelle che operano sui dati(2017) 1. Apple: Billion $ 2. Google Alphabet: Billion $ 3. Amazon: Billion $ 4. Microsoft: Billion $ 5. Facebook: Billion $ (nel 2006 tra le prime c era solo microsoft)

5 La centralità della risorsa informativa e alcune domande. Il processo di trasformazione digitale (integrazione degli interventi di semplificazione e digitalizzazione amministrativa) pur nella sua lentezza ha innescato un processo positivo: ha posto al centro dell attenzione delle amministrazioni e dei cittadini il dato (il dato da formare, da gestire, da proteggere, da conservare), oggi possiamo dire che il processo di trasformazione digitale ha iniziato a porre al centro dell'attenzione il dato inteso come patrimonio informativo pubblico (il patrimonio è la valorizzazione dei dati di un ente sulla base di regole e risorse per la sua formazione, manutenzione, implementazione, funzionalità, ecc.)

6 Alcune domande che richiedono risposte adeguate Quale è il valore socio-economico-istituzionale del patrimonio dati di un ente pubblico? Perché nei bilanci di un ente si iscrivono i valori economici delle risorse umane, delle risorse strumentali, e non anche delle risorse informative? Perché non progettiamo i nostri sistemi dei dati come progettiamo i lavori per costruire una scuola, una strada, ecc.? Quali sono i dati che servono per strutturare un procedimento amministrativo? Quale è l iter del procedimento analizzato in tutta la sua portata? Quali sono i dati che supportano la qualità dei servizi? Come garantiamo la qualità dell informazione? Il ruolo della dirigenza nella costruzione del patrimonio dei dati? Il ruolo della formazione per la trasformazione digitale e per la costruzione del patrimonio pubblico digitale? Come il patrimonio informativo può essere accessibile e fruibile da parte dei cittadini?

7 Valore dei dati e contesto organizzativo pubblico sbilanciato Le macchine burocratiche non sono semplificate, non sono aperte, i siti sono di difficile consultabilità, i procedimenti restano nella loro complessità di sempre, perché la tracciabilità delle attività non fa parte della cultura amministrativa, perché le tecnologie sono intese come risoluzione di problemi non solo tecnologici ma anche organizzativi, e sostitutive dei processi di cambiamento perchè ancora gli Organi non hanno piena consapevolezza della trasformazione digitale, perché la dirigenza non ha ancora deciso se fare il salto verso una dirigenza moderna o restare ancora «guado» ovvero nel sistema misto digitale/cartaceo

8 Requisiti di base del patrimonio informativo digitale pubblico. Semplificazione, gestione documentale, validità dei documenti informatici Semplificazione amministrativa (art. 15) Gestione documentale a norma (art. 40 e ss., regole tecniche) Procedimenti amministrativi informatici (art. 41 e ss.) Piattaforma nazionale per la governance della trasformazione digitale (art. 18) Validità giuridica del documento informatico (art. 20) Documenti amministrativi informatici (art. 23-ter) Sistema pubblico di ricerca documentale (art. 40-ter) Avanzamento del procedimento informatico (art. 40, 2-quater) Dematerializzazione (art. 42) Conservazione documenti informatici (art. 43)

9 Requisiti dei dati, banche dati, istanze Disponibilità dei dati delle P.A. (art. 50) (formare dolo documenti che poi siano accessibili e diponibili) Piattaforma digitale nazionale dati (art. 50-ter) Sicurezza e disponibilità dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture (art. 51) (la sicurezza come elemento giuridico e tecnico) Accesso e riutilizzo dei dati (art. 52) (i documenti devono essere accessibili per definizione e quindi la disponibilità del documento garantisce l accessibilità) Siti web istituzionali (art. 53)(requisiti: dati accessibili, consultabili, dati completi, aggiornati, chiari, ecc.) Contenuto dei siti (art. 54) (rinvia al dlgs 33/2013 per i contenuti) Fruibilità dei dati territoriali (art. 59) Basi dati di interesse nazionale (art. 60) (interoperabilità, scambio dei dati, sistema integrato dei dati, ecc.) Anagrafe nazionale della popolazione (art. 62) Gestione identità digitali (art. 64) Istanze digitali (art. 65)(diverse modalità di istanze.) Le carte elettroniche di riconoscimento (art. 66) (per accesso, identità digitale, autenticazione informatica, ecc. Sistema pubblico di connettività (art. 73)

10 Il valore dei dati, del patrimonio informativo, degli archivi Valore intrinseco dei dati, patrimonio informativo, archivi del settore pubblico Valore amministrativo (per creare burocrazie moderne, semplificate, digitalizzate) Valore per formare amministrazioni aperte e trasparenti Valore rispetto agli utenti diretti e primari dei dati, del patrimonio e degli archivi Valore rispetto al sistema Paese Valore economico e qualità dei servizi La sicurezza dei dati, dei patrimoni informativi digitali come elemento giuridico e tecnico senza il quale «crolla» l intero sistema informativo pubblico

11 Valore intrinseco dei dati La domanda è: esistono requisiti rispetto ai quali dobbiamo formare i dati, i documenti, e quindi il patrimonio e gli archivi? Quali sono? Se sono stabiliti dei requisiti e non li rispettiamo, quale è il valore giuridico dei dati/documenti/patrimonio informativo/archivi? Di chi sono e quali sono le responsabilità se non rispettiamo i requisiti?

12 Il valore amministrativo Il valore dei dati/documenti per le attività amministrative Ma le attività amministrative devono essere effettuate nel rispetto di alcuni criteri: economicità, efficacia, efficienza, pubblicità, imparzialità, ma soprattutto devono essere semplificate (art. 1, legge 241/90; art. 15, comma 2 del Codice dell Amministrazione Digitale) Le attività non effettuate nel rispetto di questi criteri esistono come attività in quanto richiedono l impegno di risorse umane e tecnologiche ma non hanno valore legale Il valore amministrativo dei dati/documenti è quindi un valore organizzativo, procedimentale, gestionale Il valore amministrativo è particolarmente significativo e costituisce il motore fondamentale di tutto il sistema informativo e documentale delle PA

13 Valore per formare amministrazioni aperte, trasparenti La costruzione di amministrazioni aperte e trasparenti segue una logica diametralmente opposta alle amministrazioni attuali L apertura sta proprio nei dati: dati aperti come bene comune da mettere a disposizione di cittadini, di imprese, delle stesse PA Amministrazioni trasparenti: con la pubblicazione dei dati e dei documenti con lo scopo di applicare l art. 1 del dlgs 33/2013 e sm I dati e i documenti in questo caso esercitano una funzione molto forte per andare verso sistemi democratici,elettronici, partecipati I sistemi delle decisioni pubbliche sono per natura quindi partecipate, trasparenti, aperte, in rete

14 Valore rispetto agli utenti primari dei dati/documenti La formazione dei dati/documenti deve tenere conto degli utenti primari degli stessi dati/documenti e quindi è necessario definire i profili di tali utenti e rilevare i bisogni degli stessi (in modo sistematico, permanente, ecc.)

15 Valore rispetto al sistema Paese Il sistema dei dati/documenti come il patrimonio informativo e gli archivi/banche dati digitali contribuiscono a creare il valore informativo di base dell intero Paese La formazione dei dati, (l aggiornamento, la pubblicazione, l accessibilità, la conservazione) sono tutte fasi che caratterizzano il sistema Paese nello sviluppo e nella involuzione (a sistemi informativi che non rispettano requisiti e criteri corrispondono sistemi informativi chiusi, per pochi, costosi ed inutili, fuori dalla logica della società dell informazione e dalla logica dell amministrazione digitale I siti web costituiscono la intelaiatura e la ramificazione dei sistemi dei dati nel Paese: se sono come quelli attuali che non rispettano i requisiti dell art. 53 del CAD allora i siti sono la negazione della trasparenza, dell apertura, della informazione come bene comune

16 Valore economico dei dati/documenti/patrimonio/archivi Elementi per definire il valore economico dei dati/documenti e dei patrimoni informativi Il costo dei dipendenti pubblici (gli stipendi) Il costo per la progettazione, per la formazione dei dati, nella gestione, nella conservazione Il costo della tecnologia Il costo nella ridondanza dei dati, delle procedure, della modulistica, ecc. Il costo della sicurezza organizzativa e tecnica dei dati La funzionalità dei dati/documenti/banche dati rispetto alla vita quotidiana e professionale e alle imprese (forte riduzione dei costi dovuti alla burocrazia, alla mobilità per burocrazia, all inquinamento per burocrazia, al recupero dei tempi lavorativi, al benessere personale per tempo liberato da burocrazia, ecc.

17 La sicurezza dei dati La sicurezza informatica come condizione giuridica per la validità giuridica: Dei documenti informatici Delle firme elettroniche Della conservazione Della gestione documentale Delle comunicazioni elettroniche tra cittadini e PA e PA con PA Delle reti La cultura della sicurezza dei dati personali risale alla legge 675/96.