Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con Aziende Sanitarie Dott.ssa Monica LO CASCIO

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2 Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con Aziende Sanitarie Dott.ssa Monica LO CASCIO Direzione Edilizia Residenziale Pubblica Arch. Giovanni MAGNANO Dott. Antonio FONSECA Dott. Eduardo D AMATO Servizio Bandi e Assegnazioni Ufficio Osservatorio della Condizione Abitativa Via Corte d Appello, 10 - Torino Tel Redazione a cura di: Eduardo D Amato Giovanni Loiacono Antonio Trentin Fonti dati riportati ed elaborati in questa pubblicazione Agenzia Entrate-Direzione Regionale del Piemonte Tribunale Ordinario di Torino Corte d Appello di Torino-Ufficiali Giudiziari Agenzia territoriale per la Casa della Provincia di Torino Servizio Statistica e Toponomastica della Città di Torino Direzione Servizi Tributari e Catasto della Città di Torino Federazione Italiana Mediatori Agenti D Affari - Torino Si ringraziano tutti i colleghi della Direzione ERP che hanno collaborato fornendo dati, consigli e suggerimenti

3 INDICE Cap. 1 Analisi processi demografici 1.1 Andamento popolazione totale Città di Torino Dettaglio popolazione residente suddivisa per circoscrizione Saldo immigrazione/emigrazione Composizione e tipologia dei nuclei familiari Stranieri residenti a Torino distribuiti per provenienza e circoscrizioni... pag. 1 pag. 1 pag. 2 pag. 3 pag. 4 Cap. 2 Il Patrimonio Abitativo 2.1 Fotografia del patrimonio abitativo Riepilogo totale distribuzioni unità abitative... pag. 6 pag. 7 Cap. 3 Il Mercato privato delle locazioni 3.1 Contratti di locazione registrati Rapporto prime/seconde case Procedimenti di sfratto nel Mandamento del Tribunale di Torino Rilevazioni mercato della locazione Andamento mercato delle locazioni Composizione: monolocale Composizione: 1 camera e cucina Composizione: 2 camere e cucina Composizione: 3 camere e cucina... pag. 9 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 13 pag. 16 pag. 17 pag. 17 pag. 17 Cap. 4 Politiche Pubbliche Premessa L Immobiliare sociale comunale L incremento del patrimonio di Edilizia Sociale Programmi sperimentali per la realizzazione di condomini solidali riservati agli anziani Programmi di edilizia residenziale sovvenzionata, agevolata/convenzionata Convenzionamenti di edilizia residenziale con operatori privati Adempimenti comunali e Atc finanziati con programma regionale Gestione del patrimonio immobiliare comunale affidato all ATC di Torino Concessione di immobili ad operatori privati per la realizzazione di residenze collettive sociali Trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà eliminazione vincoli aree P.E.E.P Vincoli gravanti sulle unità residenziali convenzionate Consorzio Intercomunale Torinese ricavi vendite e reinvestimento Ridestinazione finanziamenti assegnati alla Città dal programma regionale La promozione di progetti di Housing Sociale Le residenze collettive sociali La residenza temporanea Gli alberghi sociali I progetti di Mix Sociale nei quartieri pubblici Cohousing e case giovani Fondo immobiliare etico di tipo chiuso riservato ad investitori qualificati Il Fondo per il Sostegno alla Locazione L assegnazione degli alloggi di Edilizia Sociale Alienazione del patrimonio di Edilizia Sociale agli aventi titolo... pag. 18 pag. 19 pag. 19 pag. 20 pag. 22 pag. 22 pag. 23 pag. 23 pag. 23 pag. 24 pag. 24 pag. 25 pag. 25 pag. 25 pag. 27 pag. 27 pag. 29 pag. 30 pag. 33 pag. 33 pag. 34 pag. 34 Cap. 5 Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 5.1 Patrimonio di Edilizia sociale a Torino Domanda di casa popolare Provenienza geografica del campione Indice di gravità del disagio abitativo... pag. 37 pag. 38 pag. 39 pag. 40

4 5.5 Esito dei bandi generali Andamento domanda di edilizia sociale, a titolo emergenza abitativa e segnalazioni servizi socio assistenziali Andamento assegnazione alloggi di edilizia sociale Nazionalità assegnatari alloggi di edilizia sociale Tipologia assegnazione alloggi di edilizia sociale - titolo aventi diritto Fondo Nazionale a sostegno della Locazione - Andamento domande presentate Fondo Nazionale a sostegno della Locazione - Valore medio contributo erogato andamento contratti stipulati con la mediazione di LO.C.A.RE Occupazioni di alloggi popolari costituenti reato Decadenze dagli alloggi di edilizia sociale Fondo Sociale_ contributo regionale alla Città... Cap. 6 Patrimonio pubblico gestito da ATC Consistenza del Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A-T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione Patrimonio di edilizia sociale gestito da A.T.C..: circoscrizione pag. 41 pag. 42 pag. 44 pag. 45 pag. 46 pag. 47 pag. 47 pag. 48 pag. 49 pag. 50 Pag. 51 pag. 52 pag. 53 pag. 54 pag. 55 pag. 56 pag. 57 pag. 58 pag. 59 pag. 61 pag. 62 pag. 63

5 IX RAPPORTO ANNO Premessa ragioni costituzione osservatorio L Osservatorio sulla condizione abitativa della Città di Torino giunge alla nona edizione proseguendo nell attività di acquisizione dati ed analisi delle dinamiche demografiche e del mercato della locazione con l obbiettivo di fornire un sistema organizzato di conoscenze dei fenomeni abitativi, che possa orientare gli indirizzi e gli interventi pubblici in materia di politiche per la casa. L'aggregazione ed il coordinamento di informazioni e dati sul sistema abitativo in Torino si ritiene tuttavia possa rivelarsi di estremo interesse anche per molti operatori privati che, da tali elementi di conoscenza possono trarre utili indicazioni nell'orientare le proprie scelte. L Osservatorio sulla Condizione Abitativa di Torino si propone di potenziare e coordinare tutti gli strumenti finalizzati al monitoraggio del sistema abitativo, innanzitutto mettendo in relazione le molteplici informazioni desumibili dalle banche dati esistenti sia all'interno del Comune che presso diversi altri Settori della Pubblica Amministrazione, ed in secondo luogo acquisendo e gestendo dati e informazioni desumibili attraverso periodiche rilevazioni, presso fonti private. E un esigenza questa che si impone con maggiore forza a fronte di alcune linee di tendenza ormai esplicite e cioè: a) la riduzione dell'impegno finanziario dello Stato sulle politiche per la casa, in un'ottica che tende a privilegiare lo strumento indiretto del sostegno alla persona, piuttosto che l'investimento edilizio in nuove costruzioni o recuperi; b) il demandare alle dinamiche del mercato parte delle risposte che l'edilizia sociale non è più in grado di dare; c) l'espansione di nuovi bisogni abitativi ingenerati dai flussi migratori provenienti da altri continenti, dalla crescente mobilità interna che consegue alla sempre maggior flessibilità del lavoro, dal progressivo incremento della popolazione anziana e dalle trasformazioni della struttura familiare. Questi bisogni abitativi non trovano risposte adeguate nel mercato e ripropongono la necessità di un'azione pubblica; d) il processo di decentramento istituzionale alle Regioni e ai Comuni, delle competenze in materia di politiche abitative. Questo processo, se da un lato consente maggior aderenza alle specificità del territorio, coincide d'altro canto con l'esaurirsi delle risorse destinate all'edilizia residenziale pubblica (E.R.P.), a causa del venir meno dei contributi GESCAL e della mancata individuazione di altre fonti di finanziamento. Gli enti locali hanno oggi la maggior parte delle competenze in materia di politiche per la casa, ma non ci sono più le risorse. Si impone pertanto la necessità di nuove ed innovative politiche per la casa, che possono nascere solo da un'approfondita e costante ricognizione in ordine ai processi in atto. Anche questa edizione ospita un report della Federazione Italiana Mediatori Agenti D Affari (FIMAA TORINO) a fronte di un protocollo d intesa stipulato nel Premessa

6 RAPPORTO FIMAA : Il mercato della locazione abitativa a Torino Rispetto al 2011, nel corso del 2012, la situazione del mercato della locazione abitativa della città di Torino si presenta in media con variazioni percentuali tendenzialmente negative dei canoni (-2,%), ma con una buona tenuta dell attività (numero di contratti stipulati). Ciò a causa della crisi economica che ha indirizzato numerose famiglie verso la formula dell affitto per prendere tempo, in attesa di tempi migliori. Le motivazioni al ricorso alla formula dell affitto appaiono differenziali: si va dalle difficoltà a pagare le rate dei mutui della casa acquistata nei periodi del boom immobiliare che portano a decisioni di rapide dismissioni degli immobili dati in garanzia, fino a cause di posticipazione dell acquisto per il restringimento del credito o per insicurezza generata dal clima economico complessivo. Anche a causa dell ampliamento degli immobili in vendita sul mercato a causa di una domanda per acquisto particolarmente rarefatta, gli immobili offerti per la locazione risultano in tendenziale aumento: spesso data l impossibilità di vendere, trascorsi mesi, i proprietari tentano di piazzare l immobile da vendere sul mercato dell affitto in modo da liberarsi dell onere del pagamento delle spese condominiali. La domanda di affitti risulta sufficientemente dinamica, tuttavia, solo in alcune zone urbane: sempre apprezzate il Centro, il Lungo Po, la Precollina e, in genere, tutte le zone lungo l asse della metropolitana che abbiano facilità di parcheggio. In queste enclave i canoni rimangono stabili rispetto a quelli del 2011; mentre risultano in lieve calo, per effetto di una domanda molto selettiva, nella zona Nord, nonostante il progetto di riqualificazione Urban 3. In decisa riduzione, poi, gli affitti ed i canoni nella zona Ovest e Sud (-7,1%, in media; tav. 1). Premessa Tavola 1 - Comune di Torino - Canoni minimi e massimi medi di locazione per zona urbana Comune di Torino Canoni minimi e massimi medi di locazione per zona urbana (Euro mq per mese) Zone urbane Fino a 50 mq* Oltre 50 mq Arredato Variazione % Centro Zona Ovest ,1 Precollina Zona Nord ,3 Zona Sud ,1 Media 7 8,2 6,6 7, *Mono-bilocali Fonte: Ufficio Studi Fimaa Torino.

7 Rispetto allo scorso anno il canone per l appartamento arredato non aumenta, ma, anzi, in media, perde quasi 10 punti percentuali: ciò risulta spiegabile dal potere contrattuale della domanda che predilige tale plus e riesce a strappare significativi sconti ai proponenti gli immobili in locazione, disposti ad accontentarla soprattutto in presenza di garanzie tangibili. Al riguardo, si può affermare che I parametri che i proprietari prendono in esame per stipulare un nuovo contratto risultano ancora più rigidi rispetto allo scorso anno, visto anche le gravi insolvenze causate dalla crisi. A causa anche dell introduzione dell IMU e della cedolare secca risulta in forte calo rispetto al 2011 la stipula dei contratti convenzionati. In tutti i condomini, ormai, a causa delle ristrettezze economiche sono state tagliate alcune spese di gestione non strettamente necessarie ed anche in tal senso, la domanda risulta particolarmente attenta: a restare più a lungo sul mercato in attesa di un inquilino risultano infatti le unità immobiliari pronte per l affitto che non necessitino di manutenzioni particolari e che siano economiche anche dal punto di vista delle spese di gestione (riscaldamento, condominio e portineria). Alessandro Berlincioni (Presidente Fimaa Torino) Premessa

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9 Analisi dei processi demografici Cap. 1

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11 CITTA DI TORINO Direzione Divisione Edilizia Residenziale Pubblica 1.1 Andamento della popolazione totale - Città di Torino Fonte: Settore Statistica e Toponomastica della Città di Torino 1.2 Dettaglio popolazione residente suddivisa per circoscrizione Circ. Femmine Maschi Totale Totale Totale Fonte: Settore Statistica e Toponomastica della Città di Torino La popolazione residente al 31 dicembre 2012 è in lieve aumento di quasi unità (+ 0,5% rispetto al 2011) raggiungendo quota persone. Nel dettaglio la Circoscrizione 3 Cenisia, Pozzo strada, San Paolo risulta come sempre la più densamente popolata ( residenti) seguita dalla Circoscrizione 5, Borgata Vittoria-Vallette-Madonna di Campagna ( residenti), mentre la Circoscrizione 10, Mirafiori sud chiude con soli residenti. Analisi dei processi demografici 1

12 -Popolazione Popolazione Popolazione femminile Popolazione maschile VARIAZIONE POPOLAZIONE TOTALE +0,55% 1.3 Saldo immigrazione/emigrazione: anno 2012 Analisi dei processi demografici n. immigrati dall'area metropolitana e dai comuni contermini TORINO n. emigrati nell'area metropolitana e nei comuni contermini SALDO I/E = 24,98% Fonte: Settore Statistica e Toponomastica della Città di Torino L analisi dei dati complessivi rileva nel 2012 una preponderanza dei movimenti in entrata (il 57% del totale dei movimenti) rispetto ai movimenti in uscita. Nel 2011 invece l incidenza dei movimenti in entrata rispetto al totale era del 46%. Il saldo immigrazione/emigrazione nel 2012 è pertanto positivo con n unità in più. 2

13 1.4 Composizione e tipologia dei nuclei familiari Variazioni % 11/ Monogenitori Nel 2012 risultano Persone sole Coppie con figli Coppie senza figli Altre tipologie TOTALE NUCLEI Analisi dei processi demografici 3

14 registrate nei registri anagrafici della Città complessivamente nuclei familiari (+2,6% rispetto al 2011). Le persone sole registrano un aumento pari allo 1,8% e rappresentano il 42,3% del totale. Diminuiscono, in contro tendenza, le coppie con figli (- 7,6%) e quelle senza figli (-3,4%) mentre aumentano sia le famiglie monogenitoriali (+0,4%) che rappresentano il 9,6% del totale che le altre tipologie, ossia quelle residuali, difficili da classare (+51,6%). 1.5 Stranieri residenti a Torino: provenienza e circoscrizione Provenienza Circ. Europa UE Europa non UE Asia Africa America Oceania Tot2 Analisi dei processi demografici Tot %/ 43,19 9,86 9,90 25,69 11,34 0,02 100,00 Tot2 Fonte Settore Statistica e Toponomastica della Città di Torino Sono i cittadini stranieri residenti, pari all 16% della popolazione totale (nel 2011 costituivano il 15% della popolazione totale). La comunità maggiormente rappresentata è, anche nel 2012, quella romena ( unità pari al 40% del totale degli stranieri che risiedono soprattutto nella Circoscrizione n. 5 Borgata Vittoria, Le Vallette, Madonna Di Campagna), seguono a ruota i marocchini (n pari al 14% del totale degli stranieri che risiedono soprattutto nella Circoscrizione n. 6 Barriera di Milano, Falchera, Regio Parco ed i peruviani (9.569 unità pari al 7% del totale degli stranieri che risiedono soprattutto nella Circoscrizione n. 3 Cenisia, Pozzo strada, San Paolo; i cinesi sono e si confermano al quarto posto nella speciale classifica delle comunità straniere più rappresentate (risiedono soprattutto nella Circoscrizione n. 7 Aurora, Madonna del Pilone, Vanchiglia e sono il 5% del totale degli stranieri). Sopra quota sei mila ci sono gli albanesi che sono n , risiedono soprattutto nella Circoscrizione n. 6 Barriera di Milano, Falchera, Regio Parco e sono pari al 4% del totale degli stranieri presenti. 4

15 In valore assoluto la Circoscrizione nella quale i cittadini stranieri sono maggiormente presenti è, anche nel 2012, la n. 6 Barriera di Milano, Falchera, Regio Parco con persone, pari al 23% della popolazione totale residente, contro una media cittadina del 16%. Nella Circoscrizione n. 10 (Mirafiori Sud) si registra la presenza più ridotta con persone pari al 12% della popolazione totale. Nella Circoscrizione n. 1 (Centro, Crocetta) ci sono stranieri che rappresentano il 9% dei residenti totali (in diminuzione di due punti percentuali). Comunità più numerose Var. % 12/11 % / Tot* Circ. con più presenze ROMANIA ,05 39,70 V MAROCCO ,62 14,47 VI PERU' ,77 6,73 III CINA ,00 4,77 VII ALBANIA ,09 4,28 VI EGITTO ,01 3,31 VII TOT ,11 69,96 *Calcolata sul totale della popolazione straniera Fonte Settore Statistica e Toponomastica della Città di Torino Analisi dei processi demografici 5

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17 Il patrimonio abitativo Cap. 2

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19 2.1 Fotografia del patrimonio abitativo Nel territorio cittadino sono complessivamente classate n unità abitative di categoria catastale A (fonte Divisione Servizi Tributari e Catasto); la categoria catastale più rappresentata è quella A3, tipo economico, con unità pari al 67% del totale, mentre gli immobili di pregio rappresentalo lo 0,4% del totale. I box (C06) sono in aumento di n unità rispetto al La distribuzione delle unità abitative, evidenzia elevati valori nelle Circoscrizioni 2, Mirafiori nord-s.rita e 3, Cenisia-Pozzo Strada-S.Paolo e in particolare per quest ultima i valori in assoluti più alti nella concentrazione dei fabbricati destinati alle attività produttive ed alle infrastrutture. In direzione opposta le Circoscrizioni 8, Borgo Po- Cavoretto-S.Salvario 9, Lingotto-Mercati Generali-Nizza Millefonti e 10, Mirafiori sud che presentano scarsi valori nelle unità abitative di tipo civile (solo nella Circoscrizione 9 Lingotto-Mercati Generali-Nizza Millefonti si rilevano valori superiori alle unità) e valori quasi nulli nelle tipologie relative alle categorie rimanenti. La Circoscrizione 7, Aurora-Madonna del Pilone-Vanchiglia presenta i valori più elevati di concentrazione della categoria E (costruzioni riconducibili alle infrastrutture dei trasporti e le aree cimiteriali in genere). Le autorimesse sono uniformemente distribuite sul territorio cittadino. Escludendo le circoscrizioni 8 e 10, notoriamente le meno densamente edificate, in tutte le circoscrizioni si rilevano valori al di sopra delle unità. Costituisce parziale eccezione la Circoscrizione 1, Centro-Crocetta; qui il numero totale delle autorimesse non supera le campionature. Il patrimonio abitativo 6

20 2.2 Riepilogo totale distribuzioni unità abitative UNITA TOTALI UNITA TOTALI Il patrimonio abitativo A04 A UNITA TOTALI Abitaz. di tipo popolare e ultrapopolare UNITA TOTALI 7

21 C06 Autorimesse UNITA TOTALI Fonte: Divisione Servizi Tributari e Catasto della Città di Torino La categoria A01, abitazioni di tipo signorile, registra valori sotto le 500 unità ad eccezione della Circoscrizione 8, Borgo Po-Cavoretto-S.Salvario dove si rileva un numero di costruzioni di poco inferiore alle unità. Sono irrilevanti le unità censite A01 nella Circoscrizione 10, Mirafiori sud. Più significativo il dato della categoria A02 abitazioni di tipo civile. In cinque circoscrizioni si è registrato un dato numerico compreso tra le e unità censite. Nelle Circoscrizioni 1, Centro-Crocettae 3, Cenisia-Pozzo Strada-S.Paolo si toccano punte vicine alle unità totali mentre nella circ 9,10 e 6 ci sono valori inferiori alle unità totali. La categoria A03 (abitazioni di tipo economico) è la più significativa dal punto di vista numerico tanto da imporre l utilizzo di una scala differente per le rilevazioni. Nelle zone centrali e nelle Circoscrizioni della zona sud-sud/est le costruzioni sono spesso al di sotto del valore numerico delle unità, fino a raggiungere un minimo nella circoscrizione 10 (meno di unità censite). In tutte le altre Circoscrizioni e in particolare in quelle della zona ovest la presenza di abitazioni economiche è spesso al di sopra del valore di riferimento di costruzioni per Circoscrizione. Contrariamente ad una convinzione consolidata, le costruzioni di tipo A04 (edilizia di tipo popolare) sono perlopiù concentrate in quartieri centrali o semicentrali e in modo minore nei quartieri periferici o della seconda fascia. Le Circoscrizioni 5, Borgata Vittoria-Vallette-Madonna di Campagna e 10, Mirafiori sud, spesso indicate come quartieri marcatamente popolari, presentano in realtà valori modesti al di sotto delle 500 unità totali. Il peso quantitativo dell edilizia di tipo popolare è sicuramente modesto. Le costruzioni di tipo C06 (autorimesse, e box privati ) sono in assoluto la seconda tipologia catastale per numero di unità censite ( unità). La distribuzione risulta significativa in tutte le Circoscrizioni, con valori leggermente inferiori nella Circoscrizione 9, Lingotto-Mercati Generali-Nizza Millefonti e 10, Mirafiori sud. Nella Circoscrizione 3, Cenisia-Pozzo Strada-S.Paolo si rilevano valori superiori alle unità. Il patrimonio abitativo 8

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23 Il mercato privato delle locazioni Cap. 3

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25 3.1 Contratti di locazione registrati Fonte: Agenzia Entrate - Direzione Regionale del Piemonte Nelle quattro Agenzie delle Entrate della Città di Torino nel 2012 sono stati registrati n (+16% rispetto al 2011) atti privati, riferiti alla locazione di immobile urbano, posti in essere senza l ausilio di un notaio o altro pubblico ufficiale per i quali è stata adempiuta la formalità della registrazione ai sensi del D.P.R. 26/4/1986, n La variazione è significativa ed anomala rispetto agli anni precedenti ove sono state registrate variazioni sotto i quattro punti percentuali. 3.2 Rapporto prime/seconde case I dati relativi alle prime e seconde case sono aggiornati al 2011 e fanno pertanto riferimento ancora alle dichiarazioni ICI di cui si offre una serie storica dal 2001 al Nell ultimo anno di riferimento si conferma la prevalenza delle prime case rispetto alle abitazioni secondarie. Le prime case ora rappresentano il 56% del totale. In riferimento al 2011 (anno cui si riferiscono i dati più recenti raccolti dalle dichiarazioni ICI) su di un totale di nuclei familiari n (ossia il 63%) risulta abitare in alloggio di proprietà. Questo dato è in diminuzione rispetto all anno precedente di due punti percentuali. Il mercato privato delle locazioni 9

26 Il mercato privato delle locazioni Fonte: Divisione Servizi Tributari e Catasto della Città di Torino 3.3 Procedimenti di sfratto nel mandamento del Tribunale di Torino Fonte: Tribunale Ordinario di Torino - Corte d Appello di Torino: Ufficiali Giudiziari In questo grafico sono rappresentati i dati forniti dal Tribunale di Torino sui procedimenti di sfratto in essere nel Mandamento. Nel 2012 complessivamente sono stati i procedimenti avviati che hanno registrato un aumento di n. 386 unità rispetto al Il dato più significativo, in ulteriore aumento con valori degli anni precedenti, è l incidenza (97%) degli sfratti per morosità rispetto al totale dei procedimenti avviati (nel 2011 l incidenza era del 95%). 10

27 3.4 Rilevazioni mercato della locazione Anche nell anno 2012 l attività di monitoraggio del mercato della locazione privata è stata condotta avvalendosi delle quotazioni immobiliari dell'osservatorio del mercato immobiliare (O.M.I.) dell'agenzia del territorio. Le quotazioni sono state disposte a livello delle 40 Microzone catastali della città di Torino, approvate dal Consiglio Comunale nel 1999 ai sensi del DPR 138/99 e del regolamento emanato dal Ministero delle Finanze. Per regolamento la microzona è di norma una porzione del territorio comunale che, individuata catastalmente da uno o più fogli di mappa, deve essere omogenea sul piano urbanistico e nel contempo configurarsi come vero e proprio segmento del mercato immobiliare. Il regolamento, inoltre, stabilisce che le Microzone, per essere individuate come tali, devono presentare differenze tra il prezzo minimo e il prezzo massimo di ciascuna non superiori a due volte e, in casi particolari, a tre: ad esempio, porzioni di città contigue e omogenee urbanisticamente possono essere considerate come microzone solo se la differenza tra i loro prezzi medi non è superiore al 30% e, al limite (quando motivabile), al 20%. Fonte Il mercato privato delle locazioni 11

28 NUMERO E DENOMINAZIONE MICROZONE 1-20 Numero Nome Numero Nome 1 Roma 11 Dante 2 Carlo Emanuele II 12 San Secondo 3 Solferino 13 Stati Uniti 4 Vinzaglio 14 Galileo Ferraris 5 Garibaldi 15 De Gasperi 6 Castello 16 Duca d'aosta 7 Vanchiglia 17 Spina Politecnico 8 Rocca 18 Duchessa Jolanda 9 Valentino 19 San Donato 10 San Salvario 20 Porta Palazzo Il mercato privato delle locazioni NUMERO E DENOMINAZIONE MICROZONE Numero Nome Numero Nome 21 Palermo 31 San Paolo 22 Michelotti 32 Pozzo Strada 23 Crimea 33 Aeronautica - Parella 24 Collina 34 Spina 3 - Eurotorino 25 Zara 35 Madonna di Campagna 26 Carducci 36 Spina 4 - Docks Dora 27 Unità d'italia 37 Rebaudengo 28 Lingotto 38 Corona Nord - Ovest 29 Santa Rita - Mirafiori 39 Spina 1 - Marmolada 30 Mirafiori sud 40 Barca - Bertolla Poiché la lettura dei dati a livello delle 40 microzone può apparire troppo di dettaglio limitando una visione d insieme, si ritiene di dover aggregare le informazioni per Zone omogenee. ZONE OMOGENEE Area centro MICROZONE Area centro_zona di pregio Area semicentro Area semicentro_zona di pregio Area periferia Area collina Area collina_zona di pregio Zona di degrado 20 Queste ultime sono state disegnate ai fini dell applicazione dei contratti del secondo canale previsti dall art. 2, comma 3 della legge 431/98. Fondamentalmente la Città è stata suddivisa in quattro zone (area centro, semicentro, periferia e collina) con la previsione di aree di degrado o di pregio. In questa tabella si propone la conversione delle microzone in zone omogenee. 12

29 3.5 Andamento mercato delle locazioni Il mercato privato delle locazioni 13

30 Il mercato privato delle locazioni 14

31 Il mercato privato delle locazioni 15

32 Il mercato privato delle locazioni Complessivamente in tutto il territorio cittadino nel 2012 rispetto al 2011 si registra una riduzione complessiva media del 1,5% in linea con il trend del 2011 sul 2010 (pari ad una riduzione del 5,6%). Ma la riduzione non è uguale in tutte le zone della Città. La riduzione più sensibile è in zona centro (-7%) e nella zona di pregio dell area centro (- 6%). Nelle altre zone vi è una sostanziale tenuta. Nella zona di pregio dell area semicentro vi è un aumento di un punto e mezzo (ad es. da via Cibrario ang. corso Tassoni a via Cibrario ang. corso Principe Oddone; da corso Principe Oddone ang. via Cibrario a corso corso Inghilterra ang. corso Francia; da corso Inghilterra ang. corso Francia a corso Inghilterra ang. via Cavalli; da via Cavalli ang. corso Inghilterra a via Cavalli ang. via Principi d Acaja; da corso Vittorio Emanuele II ang. via Ormea a corso Vittorio Emanuele II ang. Ponte Umberto I; da Ponte Umberto I ang. corso Vittorio Emanuele II a Ponte Umberto I ang. corso Moncalieri; da corso Moncalieri ang. Ponte Umberto I a corso Moncalieri ang. piazza Gran Madre di Dio; da piazza Gran Madre di Dio ang. corso Moncalieri a corso Moncalieri ang. Ponte Balbis; da via Garessio ang. via Genova a via Garessio ang. lungo Unità d Italia; da lungo Unità d Italia ang. via Garessio a lungo Unità d Italia ang. Corso Unità d Italia; da corso unità d Italia ang. lungo Unità d Italia a corso Moncalieri-sponda destra del fiume Po; da corso Moncalieri-sponda destra del fiume Po a corso Moncalieri-confine comunale sud (Comune di Moncalieri); corso Moncalieri-confine comunale sud (Comune di Moncalieri) a corso Maroncelli ang. corso Unità d Italia; da corso Maroncelli ang. corso Unità d Italia) Fonte: "Agenzia del territorio-omi" COMPOSIZIONE: Monolocale MONOLOCALE mq. 30 ZONE OMOGENEE MICROZONE Canone Centro ,10 Centro_zona di pregio ,50 Semicentro ,76 Semicentro_zona di pregio ,95 Periferia ,07 Collina ,70 Collina_zona di pregio ,00 Zona di degrado ,50 Nell anno 2012 una monocamera in media costa euro 274 (nel 2011 la media era euro 279), da un minimo di euro 191 (zona di degrado) ad un massimo di euro 301 in area centro_zona di pregio. Un alloggio di due camere e cucina in media euro 548 (nel 2011 la media era euro 558), ma si può trovare in area periferia ad euro 381. Le metodologie ed i processi di rilevazione, diretta ed indiretta, alla base del monitoraggio delle quotazioni immobiliari sono indicate in dettaglio sul sito dell Agenzia del Territorio cui si rimanda. Fonte: "Agenzia del territorio-omi" 16

33 3.5.2 COMPOSIZIONE: 1 Camera e cucina 1 CAMERA E CUCINA mq. 45 ZONE OMOGENEE MICROZONE Canone Centro ,15 Centro_zona di pregio ,75 Semicentro ,15 Semicentro_zona di pregio ,43 Periferia ,60 Collina ,05 Collina_zona di pregio ,50 Zona di degrado , COMPOSIZIONE: 2 Camere e cucina 2 CAMERE E CUCINA mq. 60 ZONE OMOGENEE MICROZONE Canone Centro ,20 Centro_zona di pregio ,00 Semicentro ,53 Semicentro_zona di pregio ,90 Periferia ,13 Collina ,40 Collina_zona di pregio ,00 Zona di degrado , COMPOSIZIONE: 3 Camere e cucina 3 CAMERE E CUCINA mq. 70 ZONE OMOGENEE MICROZONE Canone Centro ,23 Centro_zona di pregio ,50 Semicentro ,12 Semicentro_zona di pregio ,55 Periferia ,15 Collina ,30 Collina_zona di pregio ,33 Zona di degrado ,50 Il mercato privato delle locazioni 17

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35 Politiche Pubbliche Cap. 4

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37 Premessa CITTA DI TORINO Direzione Edilizia Residenziale Pubblica Le politiche per la casa promosse dal Comune di Torino in questi ultimi anni rappresentano il tentativo di coniugare la gestione delle tradizionali modalità di intervento, ancora tutte incentrate sull'edilizia residenziale pubblica (E.R.P.) con la costruzione di un sistema alternativo, orientato al mercato. Gli aspetti caratterizzanti e innovativi di queste politiche risiedono: nel ricercare direttamente sul mercato privato, sia attraverso l'acquisto che attraverso gli strumenti della programmazione urbanistica e del convenzionamento con gli operatori, parte delle risposte che l'edilizia pubblica non è più in grado di fornire; nella creazione di strutture, strumenti e incentivi volti a favorire l'incontro tra domanda e offerta sul mercato privato della locazione; nell'estesa attuazione di politiche di sostegno del reddito; nell'introduzione di elementi innovativi all'interno delle tradizionali modalità di gestione dell'edilizia pubblica; nell'intensificare i programmi di ristrutturazione di immobili degradati, anche attraverso progetti sperimentali. Ecco alcune delle politiche messe in atto dal Comune di Torino nel 2012 di implementazione del Piano Casa anni approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. mecc /104 del 29 dicembre 2008 cui si rimanda per ogni approfondimento. Le politiche pubbliche 18

38 4.1 L'I S C (L.CA.R. M ) La Città considera come strategiche e non contingenti le politiche per la casa volte a favorire l'accesso delle fasce deboli alla locazione privata, attesa l'assoluta inadeguatezza delle risorse di edilizia sociale. Si è a tal fine costituito un ufficio comunale, denominato Lo.C.A.Re. (locazioni convenzionate, assistite, residenziali) che, operando come immobiliare pubblica, cerca di favorire l'incontro tra domanda ed offerta sul mercato privato della locazione. Questo ufficio dispone di strumenti utili a incentivare la stipula di contratti d'affitto convenzionato: si tratta di incentivi economici e garanzie (un Fondo di Garanzia copre il rischio di morosità sino alla concorrenza di 18 mensilità del canone di locazione) a favore del proprietario e di un contributo economico a favore dell'inquilino. I risultati sin qui conseguiti sono valutati molto positivamente, infatti dalla costituzione più di famiglie in condizioni di emergenza abitativa hanno trovato casa attraverso Lo.C.A.Re., con un costante incremento dei contratti convenzionati (il cosiddetto 2 canale previsto dalla Legge 431/98). Nel corso dell anno 2012 si è consolidato il progetto Lo.C.A.Re. METROPOLITANO, realizzato su iniziativa della Provincia di Torino con l obbiettivo di estendere ai Comuni dell'area metropolitana il modello torinese anche in ragione del fatto che il Piano Casa regionale per gli anni 2007/2012 prevedendo, tra l'altro, finanziamenti destinati alla creazione o allo sviluppo di tali strutture, costituisce una preziosa opportunità per la sperimentazione di nuove formule. Attualmente, comprendendo Torino con un ruolo da capofila, ben 13 comuni dell area metropolitana hanno aderito alla comune iniziativa. Le politiche pubbliche 4.2 L E S In considerazione dell'ormai limitato numero di aree di proprietà pubblica in Città e tenuto conto dell'esigenza di non creare ulteriori ghetti e di garantire nuovi insediamenti di Edilizia Sociale integrati in contesti urbani con una variegata presenza di tipologie edilizie e di categorie sociali, si è operata la scelta, in questi ultimi anni, di incrementare il patrimonio di ERP anche attraverso l'acquisto di immobili sul mercato privato. Le modalità attraverso le quali la Città può accedere all'acquisto di immobili sono, ad oggi, quattro e cioè: 1. Un bando pubblico per l'acquisto, aperto a tutti i proprietari, in grado di proporre immobili con caratteristiche idonee; 2. Gli obblighi degli operatori, nascenti dalla variante n. 37 al nuovo P.R.G.; 3. Specifici convenzionamenti tra la Città e gli operatori; 4. L'esercizio del diritto di prelazione da parte della Città nel caso di alloggi di edilizia agevolata posti in vendita dagli assegnatari. L'eventuale acquisto di un immobile avviene sulla base della valutazione degli uffici tecnici comunali, che riguarda sia il prezzo che l'idoneità dell'immobile stesso; l'acquisto è inoltre subordinato al fatto che il prezzo relativo non superi il massimale di costo fissato, in tal senso, dalla Regione Piemonte, (tale massimale era. Al 31/12/2012 pari a 2.045,00 al mq). Nel corso del 2012 è stato attuato un articolato piano di acquisti di immobili, in gran parte finanziato con i proventi derivanti dall alienazione di immobili di ERP e con le risorse messe a disposizione dalla Regione Piemonte nel secondo biennio del Programma casa 19

39 alloggi entro il 2012, e anticipazione del terzo biennio, da destinare alle finalità dell'edilizia sociale, quantificabile in 68 alloggi e 41 box per un importo complessivo di euro , P # $ $. La domanda abitativa espressa, in Torino, dalle fasce sociali deboli registra una quota crescente di anziani il cui disagio più grave è, di norma, rappresentato dall'inadeguatezza dell'alloggio, dall'eccessiva onerosità del canone o dallo sfratto pendente. La domanda abitativa dell'anziano sottende tuttavia aspirazioni più complesse, connesse all'accessibilità dell'alloggio e alla fruibilità del territorio circostante, contiene cioè un "surplus" di esigenze, rispetto alla consueta domanda di edilizia sociale; malgrado ciò manca, ad oggi, un'offerta che, tenendo conto delle ridotte capacità dell'anziano, ne promuova e supporti validamente l'autonomia, anche per i limiti normativi che hanno, sino ad oggi, escluso dal finanziamento per l'erp le superfici non residenziali destinate a servizi. Questa carenza di specifiche risposte a sostegno della più fragile autonomia di tale utenza è purtroppo destinata a incrementare forzosamente le domande di trasferimento in residenze protette o R.S.A., mentre l'obiettivo da perseguire dovrebbe essere quello di privilegiare sempre, ove possibile, la permanenza dell'anziano nella sua abitazione. Si è quindi partiti da tali obiettivi per progettare, nell'ambito degli interventi di ERP realizzati dalla Città, specifiche risposte, con contenuti sperimentali e fortemente innovativi rispetto al passato. Condominio solidale di Piazza della Repubblica 13 Nel 2010 e stato avviato un intervento di recupero relativo al complesso edilizio di proprietà comunale, fortemente degradato ed in stato di abbandono, che si affaccia su piazza della Repubblica n. 13, sviluppandosi all'interno dell'isolato compreso tra la piazza stessa e le vie Cottolengo, Lanino e Mameli, finanziato con le risorse del secondo biennio del Programma Casa Regionale per un totale di n. 29 alloggi. Detti immobili sono inseriti in un contesto urbanistico-edilizio finalizzato ad edilizia di tipo residenziale, distano poche centinaia di metri dal centro della città, si trovano accanto ad un punto nodale dei mezzi di trasporto urbano e con un intorno caratterizzato da un'elevata dotazione di servizi. La concomitanza dei predetti fattori si è ritenuto caratterizzi tale contesto come ottimale per la realizzazione di un nuovo modello di offerta alloggiativa che, tenendo conto delle ridotte capacità dell'utente anziano, fornisca efficace risposta alle sue esigenze di autonomia. Il predetto intervento sarà, tra l'altro, sinergico all'articolato programma di riqualificazione dell'intera zona, che la Città ha da tempo promosso, con il coinvolgimento dei privati, attraverso "The GATE", struttura appositamente costituita. L'elaborazione del programma, attesa la complessità dello stesso e le necessarie interrelazioni tra diverse competenze professionalità e soggetti istituzionali, ha avuto luogo attraverso il lavoro di un comitato tecnico\scientifico promosso e coordinato dalla Divisione Edilizia Residenziale Pubblica, con il concorso della Divisione Servizi Socio-Assistenziali - Settore Anziani, e di The GATE, nel comitato erano inoltre presenti i servizi sociali della Circoscrizione VII, la Divisione Servizi Educativi e l'asl IV. Le politiche pubbliche 20

40 Le politiche pubbliche Il programma prevede la realizzazione di 29 alloggi (28 alloggi destinati agli anziani, un alloggio di servizio destinato al volontariato per la realizzazione del progetto "Condominio solidale"), detti alloggi saranno integrati ad ampie superfici non residenziali, con ambienti in parte destinati a spazi comuni alle unità abitative e in parte per la localizzazione di servizi disponibili non solo agli anziani residenti ma anche agli altri abitanti del quartiere. Si prevede in particolare la realizzazione di un'articolata struttura di servizi, puntando sulla sperimentazione di modalità innovative, come la creazione di un Punto Famiglia\Spazio Gioco ove bambini da 0 a 6 anni, accompagnati da un adulto di riferimento (genitore, nonno o altri), insieme ad educatori\animatori, attivino forme di aggregazione e di gioco, con il possibile coinvolgimento degli anziani residenti. Si intende creare un baby-parking auto gestito, che si alterni come orari al Punto Famiglia, fruendo degli stessi locali e garantendo la custodia, per alcune ore nell'arco della giornata, di bambini non in età scolare. Si prevede di destinare al volontariato uno degli alloggi edificati, per consentire la realizzazione del progetto "Condominio solidale", attraverso il quale una rete di famiglie, risiedendo a rotazione nell'alloggio stesso, supportando gli anziani, favorendone l'aggregazione. Tale supporto, integrato con il Telesoccorso, che è un servizio (fornito dal Comune agli anziani a basso reddito), collegato 24 ore su 24 con centri che ricevono le chiamate, si ritiene garantisca agli anziani residenti un livello di assistenza qualitativamente superiore rispetto alla portineria, con oneri economici molto inferiori. Si intende inoltre destinare ambienti non residenziali per la creazione di una sala polivalente, di una lavanderia a gettone, di un soggiorno comune a disposizione degli anziani. Per i servizi la cui gestione si prevede di affidare al terzo settore, interverrà un convenzionamento atto a garantire l'applicazione di tariffe calmierate, a fronte di una contestuale riduzione del canone relativo ai locali concessi in uso dal Comune. Il valore differenziale tra l'importo del canone di mercato e l'importo effettivamente dovuto costituirà cioè il vantaggio economico attribuito dal Comune alle associazioni noprofit, in relazione al grado di utilità sociale che conseguirà dallo svolgimento delle attività di queste ultime. Il suddetto programma si è classificato primo a livello nazionale in uno specifico bando emesso dal Ministero delle Infrastrutture che non ha tuttavia ad oggi provveduto a stanziare i finanziamenti previsti. Il programma si realizzerà comunque grazie al "Piano Casa" regionale che destina specifiche risorse a favore dei programmi sperimentali per gli anziani per i quali sono venuti meno i previsti finanziamenti ministeriali. Nel 2012 è stato realizzato il primo Lotto del cantiere con la demolizione e lo smaltimento delle macerie degli edifici abbattuti. Si è proceduto inoltre all avio della redazione del progetto esecutivo del secondo Lotto per la realizzazione del nuovo edificio, finanziato dalla Regione Piemonte. - Condominio solidale di via Gessi 4 21

41 Prosegue l esperienza di A casa di zia Gessi nello stabile comunale ristrutturato di via Gessi 4 e 6, dove nel 2008 sono stati assegnati 18 alloggi ad anziani e 12 alloggi a madri sole con figli minori nel 2009 e nel 2010 si è avviato uno specifico progetto, realizzato dall Associazione A.G.S. in collaborazione con il Programma Housing della Compagnia di San Paolo, volto a garantire integrazione e reciproco sostegno, sperimentando un mix sociale già dimostratosi positivo in altre realtà e situazioni. In funzione di tale progetto, attuato in stretta collaborazione tra la Direzione Edilizia Residenziale Pubblica e Servizi Socio-Assistenziali, il piano terreno dell edificio in questione è stato interamente destinato ad attività ricreative ed assistenziali a supporto degli anziani dell intero quartiere e gestite dall Associazione A.G.S. in collaborazione con la Circoscrizione 2 e i Servizi Sociali. Condominio solidale Buena Vista Social Club di via Giordano Bruno Nel mese di novembre 2012 è stato inaugurato nell ex Villaggio Olimpico di via Giordano Bruno n un condominio solidale ristrutturato e gestito dall Associazione Social Club. L edificio oltre a 42 alloggi ospita diversi locali comuni, tra cui l orto urbano, una sala video, una lavanderia, che saranno luoghi di socializzazione e solidarietà tra gli ospiti del complesso. Gli alloggi sono destinati ad ospitare prevalentemente i soci/lavoratori delle cooperative facenti parte dell Associazione Social Club, ma per favorire il mix sociale saranno ospitati anche studenti universitari fuori sede soprattutto stranieri. Alcuni alloggi saranno destinati anche a nuclei in difficoltà gestiti da cooperative sociali. 4.4 P # $ $ '', #' / ' $ '. D# + R# P C E (L## R# ,. 5) A seguito della concreta applicazione della Legge Regionale n. 5/2001 in materia di delega di funzioni da parte della Regione Piemonte ai Comuni, si è provveduto alle verifiche relative al possesso dei requisiti soggettivi da parte dei locatari ed acquirenti di alloggi di edilizia agevolata, nonché alle verifiche relative ai requisiti oggettivi degli interventi fruenti di finanziamenti pubblici, ed al conseguente rilascio dei relativi attestati, al fine di consentire alla Regione Piemonte di erogare i contributi ai soggetti (cooperative ed imprese edilizie) attuatori degli interventi edilizi, nonché ai partecipanti al Bando Giovani Regione Piemonte. 4.5 C ' E R$ O ' Sono stati approvati i provvedimenti deliberativi aventi per oggetto gli interventi di edilizia residenziale convenzionata nei seguenti ambiti urbanistici: n. 46 alloggi nella Zona Urbana di Trasformazione 4.13/1 P.R.I.U. Spina 3 Comprensorio Vitali Via Verolengo; n. 256 alloggi oltre a n. 368 autorimesse nella Zona Urbana Trasformazione 5.10/1 Le politiche pubbliche 22

42 UMI II del P.R.I.U. Spina 4, per un totale 302 alloggi e 368 autorimesse, da cedere in proprietà ai prezzi convenzionati stabiliti dalla Città. 4.6 ADEMPIMENTI COMUNALI RELATIVI AD INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SU STABILI DI E.R.P. E ACQUISTO DI ALLOGGI DA PARTE DI A.T.C. FINANZIATI CON IL PROGRAMMA REGIONALE alloggi entro il 2012 Sono stati approvati n. 4 provvedimenti dirigenziali relativi a n. 5 interventi di A.T.C., consistenti nell acquisto di n. 2 alloggi ultimati (Euro ,00 in C.so Vercelli n. 6; Euro ,00 Via Chivasso n. 7) e n. 3 interventi di manutenzione straordinaria su stabili di proprietà dell Agenzia (Euro ,00 in via Azzi, Via Cenischia, Corso Racconigi; Euro ,00 in via Ghedini, Via Maddalene; Euro ,00 in via Pirano, via Parenzo, C.so Cincinnato, via Altessano), per un totale di finanziamenti regionali localizzati sul territorio comunale pari ad Euro ,00; 4.7 G$ ++ A.T.C. T Le politiche pubbliche Con atto pubblico amministrativo n in data 26 gennaio 2010 è stata stipulata la Convenzione tra la Città e l A.T.C. Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino per la gestione del patrimonio immobiliare comunale a prevalente destinazione residenziale pubblica. La convenzione, relativamente agli alloggi amministrati da ATC per i quali vengono incassati i canoni di locazione, autorizza l Agenzia medesima a sostenere spese, anche di manutenzione straordinaria diffusa, presentando il saldo d esercizio alla Città. In data 26 luglio 2011 l Agenzia ha fornito alla Città il rendiconto delle risultanze della gestione dell esercizio 2010, da cui è emerso un attivo di gestione pari ad Euro ,6. La Città di Torino partecipa al Consorzio Comunale Torinese (CIT) con una quota di maggioranza. Dalla partecipazione al consorzio è derivata una quota attiva incamerata sul bilancio comunale di , C $$ ' R$ C ' S Con Determinazione Dirigenziale del 2 settembre 2011 è stato approvato lo schema di contratto di comodato per la concessione alla società CO-ABITARE dell'immobile localizzato in Strada del Meisino 55/9, fruente del finanziamento di Euro ,00, integrato dal finanziamento di Euro ,00 per interventi di bioedilizia. Trattasi di un immobile a tre piani fuori terra, risalente circa ai secoli XVII XVIII, oltre a bassi fabbricati di più recente costruzione, che saranno oggetto di ristrutturazione per la 23

43 realizzazione di una residenza collettiva sociale nell'ambito del Programma di Social Housing disciplinato dalla Deliberazione della Giunta Regionale n del 7 luglio Il contratto di comodato è stato formalizzato con atto in data 29 settembre TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN DIRITTO DI PROPRIETÀ ED ELIMINAZIONE DEI VINCOLI NELLE AREE P.E.E.P. Prosegue lo svolgimento delle procedure amministrative tese alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà nelle aree di Edilizia Economico popolare ed all eliminazione dei vincoli all alienabilità degli alloggi realizzati sulle medesime aree P.E.E.P. già concesse in proprietà. Tali operazioni sono disciplinate dalla Legge 448/1998, art. 31, commi da 45 a 50 e prevedono la sostituzione delle convenzioni originarie con nuove convenzioni, alle seguenti condizioni: a) durata convenzionale pari a quella massima prevista dalle disposizioni degli art. 17 e 18 del d.p.r. 380 e s.m.i. (30 anni) diminuita del tempo trascorso fra la data di stipulazione della convenzione che ha accompagnato la concessione del diritto di superficie (99 anni) o la cessione in proprietà delle aree e quella di stipulazione della nuova convenzione; b) pagamento al Comune di un corrispettivo, per ogni alloggio edificato, calcolato ai sensi del comma 48 dell art. 31 della sopra citata Legge. La procedura è disciplinata dalla deliberazione del Consiglio Comunale assunta in data , n. mecc /12. Nel 2012 sono stati approvati n. 37 provvedimenti dirigenziali aventi per oggetto n. 67 convenzioni sostitutive e atti di compravendita ai sensi della legge 448/98, al fine di consentire ai proprietari superficiari di acquisire la proprietà del terreno e divenire così pieni proprietari delle unità residenziali in regime di edilizia convenzionata, localizzate su aree di proprietà comunale concesse a suo tempo in diritto di superficie. L approvazione di tali atti ha comportato un introito complessivo per la Città di Euro , CRITERI PER IL CALCOLO DEL CORRISPETTIVO DOVUTO ALLA CITTÀ PER LA LIBERAZIONE DEI VINCOLI GRAVANTI SULLE UNITÀ RESIDENZIALI CONVENZIONATE, AI SENSI DELL ART. 31, COMMI 49 BIS E 49 TER DELLA LEGGE 448/98 Nel 2012 è stata approvata dal Consiglio Comunale la deliberazione avente per oggetto l applicazione delle norme contenute nella legge 14/2012, relative alla liberazione dei vincoli gravanti sugli alloggi di edilizia convenzionata realizzati sia su aree comunali sia su aree private, con contestuale pagamento alla Città, da parte dei Le politiche pubbliche 24

44 proprietari dei suddetti alloggi, di un corrispettivo da calcolarsi sulla base del valore attualizzato dell area e degli anni residui di convenzionamento; si stima che i soggetti potenzialmente interessati alla liberazione dei vincoli, che potranno avanzare richiesta nei prossimi anni, saranno circa CONSORZIO INTERCOMUNALE TORINESE RICAVI VENDITE EX LEGGE 560/93 A DISPOSIZIONE DELLA CITTÀ REINVESTIMENTO NELL E.R.P. Nel 2012 è stato approvato il reinvestimento della somma di Euro ,78, messa a disposizione della Città da parte del C.I.T. Consorzio Intercomunale Torinese, per l acquisto di alloggi da destinare ad E.R.P., e per la manutenzione straordinaria su stabili comunali di E.R.P ADEMPIMENTI COMUNALI IN MERITO ALLA RIDESTINAZIONE DEI FINANZIAMENTI ASSEGNATI ALLA CITTA CON IL PROGRAMMA REGIONALE ALLOGGI ENTRO IL 2012 PER IL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI ALLOGGI Sono stati approvati i provvedimenti deliberativi relativi alla richiesta di ridestinazione dei seguenti finanziamenti per l acquisto di alloggi da destinare ad Edilizia Residenziale Pubblica: Euro ,00 già localizzato sull immobile di Piazza Carlo Emanale II n. 15; Euro ,00 già localizzato in Via Leinì n LA PROMOZIONE DI PROGETTI DI HOUSING SOCIALE. Le politiche pubbliche In questi ultimi anni, il problema del disagio abitativo non investe più solo le fasce di popolazione in condizioni di povertà ma raggiunge, in modo sempre più evidente, un'ampia fascia di popolazione che, per ragioni diverse, può improvvisamente passare da una situazione di stabilità economica ad una condizione di fragilità e vulnerabilità sociale. La prospettiva di una soluzione strutturale al problema del disagio abitativo impone l'elaborazione di politiche per la casa nelle quali il soggetto pubblico non sia più l'unico attore, che riveste di volta in volta il ruolo di finanziatore, di erogatore di contributi a fondo perduto o di gestore immobiliare. E' necessario l'avvio di nuovi progetti di edilizia sociale in cui il soggetto pubblico assuma un ruolo di regia e di proposizione, promuovendo nuove politiche integrate che realizzino un sistema di partenariato tra pubblico e privato. E' necessaria cioè la promozione di iniziative immobiliari ove, a fronte di un parziale apporto di equity di origine pubblica, convergano apporti finanziari e gestionali di soggetti privati, prevedendo a favore degli stessi la necessaria e congrua remunerazione. Sui temi dell'housing sociale sono da tempo in corso riflessioni e sperimentazioni nella maggior parte dei paesi europei che aprono spazi sia a forme di intervento di una finanza "etica", disponibile ad investimenti immobiliari con rendimenti non speculativi, bilanciati da 25

45 garanzie e agevolazioni pubbliche, sia a forme di gestione socio-immobiliare con attese di remunerazioni "etiche". In un contesto di questo tipo i possibili attori diventano il Terzo Settore, le Fondazioni bancarie, i grandi investitori, attraverso forme di "finanza etica", mentre i Comuni assumono il ruolo di promotori, registi e garanti degli interventi da realizzarsi. Per i Comuni diventa in questo senso importante realizzare una buona integrazione tra politiche per la casa e politiche urbanistiche, queste ultime possono infatti concorrere in maniera determinante a creare un quadro di convenienze economiche tali da attrarre capacità finanziarie e gestionali private per la realizzazione di abitazioni sociali in locazione, attraverso specifiche varianti al piano Regolatore, sconti sugli oneri di urbanizzazione, incentivi volumetrici per gli interventi meritevoli, priorità nella concessione di aree, obblighi nelle convenzioni per le aree. Gli interventi di Social Housing sono suddivisibili, in relazione alle linee programmatiche approvate dalla Regione Piemonte nel 2007, in due macro tipologie per realizzare residenze temporanee e alloggi individuali destinati alla locazione permanente. In particolare le residenze temporanee sono a loro volta articolate in: 1. alloggi individuali e residenze collettive che possono offrire una prima risposta di stabilità dovuta a cambiamenti sistemici quali le trasformazioni dell organizzazione del lavoro, l irrigidimento del mercato abitativo in locazione o le modificazioni dell organizzazione familiare; 2. alloggi per l inclusione sociale, quali microcomunità protette o pensioni/alberghi sociali, finalizzati a offrire una risposta al mancato o precario inserimento nei contesti del lavoro e della famiglia che costituiscono i principali canali di accesso all integrazione sociale nonché alle situazioni di vulnerabilità causate da sovraccarico di cura. La loro principale caratteristica è costituita dalla necessità che il servizio abitativo sia integrato con servizi di accompagnamento sociale a pregnanza variabile in relazione alla marginalità considerata, fino alla possibilità per il beneficiario di essere inserito in progetti personalizzati di inclusione sociale e ricostruzione della rete di coesione sociale. Nel 2008 la Città ha approvato il Programma per la sperimentazione di interventi di social housing tramite casi pilota che prevedeva la realizzazione di cinque residenze collettive sociali in Via Somalia, Via Zandonai, Via Paganini 30, Corso Vercelli 440 e Strada del Meisino 55/9. A seguito dell esito dell istruttoria, la Regione Piemonte ha approvato il finanziamento di tutte e cinque le residenze collettive sociali previste dalla Città ed il Consiglio Comunale ha deliberato la concessione, in uso gratuito di durata trentennale, del diritto di superficie delle aree ed in comodato d uso degli immobili a favore degli operatori che verranno individuati tramite procedura di evidenza pubblica per loro realizzazione e gestione. Nel corso del 2011 sono proseguite le procedure per permettere agli operatori individuati di proseguire nella realizzazione dei progetti presentanti per la realizzazione delle residenze collettive temporanee per l inclusione sociale relative a Strada del Meisino 55/9, a Via Zandonai e a Via Paganini 30. Le politiche pubbliche 26

46 Nel 2012 con determinazione dirigenziale regionale sono stati definitivamente revocati i finanziamenti previsti per via Paganini e via Zandonai. L intervento di via Zandonai, oltre a quello di corso Vercelli 440 (casa dell ex dazio da trasformare in Ostello temporaneo per le famiglie sfrattate), sono stati presentati al Ministero delle Infrastrutture nella candidatura per il Piano Città LE RESIDENZE COLLETTIVE SOCIALI. - Residenza collettiva temporanea Cascina La Filanda di Strada del Meisino 55/9. Nel settembre del 2011 è stato sottoscritto il contratto di comodato d uso gratuito per la concessione alla società CO-ABITARE dell'immobile localizzato in Strada del Meisino 55/9, beneficiario di un finanziamento regionale di Euro ,00, integrato dal finanziamento di Euro ,00 per interventi di bioedilizia. Trattasi di un immobile a tre piani fuori terra, risalente circa ai secoli XVII XVIII, oltre a bassi fabbricati di più recente costruzione. In data 27 dicembre 2012 è stato sottoscritto il Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte, la Città di Torino e la società Co-Abitare s.r.l., soggetto attuatore dell intervento, per la realizzazione dell intervento sperimentale di Social Housing dell immobile sito in Strada del Meisino n. 55/9 denominato Cascina La Filanda. L intervento prevede la realizzazione di una residenza destinata all inclusione sociale in locazione temporanea, composta da n. 22 camere per un totale di n. 44 posti letto, con cucina, lavanderia, soggiorno e punto ristoro comuni. L intervento comprende altresì la realizzazione di locali e spazi accessori alla residenza rivolti ai beneficiari ed anche aperti alla comunità locale. - Residenza collettiva temporanea di via Cottolengo n. 26 Le politiche pubbliche Con determinazione regionale del 21 dicembre 2012 è stato assestato il finanziamento di Euro ,00 concesso dalla Regione Piemonte al programma di intervento proposto dall Opera Barolo e dalla Cooperativa Di Vittorio per la realizzazione di una residenza collettiva sociale costituita da due parti: una destinata al mercato e una destinata a soggetti fragili provenienti dal circuito dei Servizi Sociali. La residenza sarà composta da circa 40 alloggi, con spazi comuni interni e spazi destinati ad attività per il territorio LA RESIDENZA TEMPORANEA: GLI ALBERGHI SOCIALI - Albergo Sociale Sharing di via Ivrea 24 Esiste una quota di domanda, con connotazioni di emergenza che impone, nell'immediato, risposte di carattere temporaneo ed immediato. Il Comune di Torino deve frequentemente far fronte ad emergenze (sfratti o ordinanze di sgombero per inagibilità contro famiglie a basso reddito oppure casi sociali che impongono interventi immediati oppure ancora progetti di reinserimento sociale che richiedono sistemazioni abitative temporanee), che vengono di norma affrontate ricorrendo a strutture alberghiere tradizionali, con costi elevati e scarsissimi spazi di autonomia per i beneficiari (impossibilitati anche solo a riscaldarsi qualche vivanda). La Città di Torino ha pertanto promosso, nell anno 2008, una procedura ad evidenza 27

47 pubblica per la realizzazione e gestione di una casa albergo residenza sociale, individuando una struttura sita in via Ivrea 24 edificata all inizio degli anni 70 già di proprietà di POSTE S.P.A. La struttura avrebbe così consentito di poter proseguire la dovuta ospitalità per quelle situazioni di emergenza abitativa sopra descritte senza dover più ricorrere alle costose strutture alberghiere tradizionali, come era finora avvenuto. Alla conclusione dei lavori di ristrutturazione dell immobile, si è provveduto, con determinazione del luglio 2011, all affidamento del servizio di ricovero alberghiero da svolgersi presso l Albergo Sociale di via Ivrea 24, per il periodo 01/09/ /08/2016, alla società Sharing S.r.l., designata dalla società Ivrea 24 Abitare Sostenibile S.p.A, vincitrice della gara ad evidenza pubblica indetta dalla Città per la realizzazione dell Albergo Sociale. L Albergo Sociale Sharing è costituito da 180 unità abitative arredate di diverse tipologie (trilocali, bilocali, monolocali) di cui 122 unità con uso cucina e 58 camere con bagno. Alla Città di Torino sono state riservate, per far fronte alle situazioni di emergenza abitativa o alle ordinanze di sgombero, con applicazione di tariffe convenzionate previste nel contratto di servizio stipulato, 23 unità abitative di diversa tipologia (n. 9 trilocali, adeguati per nuclei familiari di 3/4 persone; n. 7 monolocali adeguati per nuclei familiari di 2 persone; n. 7 monolocali adeguati per 1 persona). E stata inoltre prevista la messa a disposizione di ulteriori 30 unità abitative utilizzabili dalla Città, con tariffe convenzionate, previa conferma di disponibilità da parte dell Albergo Sociale Sharing. Nel mese di novembre 2012 l Albergo Sociale Sharing ha festeggiato il suo primo anno di attività, diventando a pieno titolo punto di riferimento sociale e culturale per l intero territorio e oggi opera a pieno regime. Il resoconto di questo primo anno di attività è molto positivo : 6300 sono stati gli ospiti della struttura (studenti, lavoratori in trasferta, famiglie in emergenza abitativa, giovani coppie, turisti) per un totale di notti. Per quanto riguarda l ospitalità a carico della Città di Torino dei nuclei familiari sfrattati o sgomberati per ordinanza del Sindaco, nell anno 2012 sono stati ospitati presso la struttura, per un periodo medio di 40 giorni ciascuno, 153 nuclei familiari (di cui n. 111 sfrattati, n. 38 sgomberati, n. 4 in carico ai servizi sociali), per un totale di 453 persone, e per un importo complessivo di Euro ,00. Nel grafico viene riportato l andamento relativo alla spesa e ai nuclei ospitati a partire dal Le politiche pubbliche 28

48 4.16 I PROGETTI DI MIX SOCIALE NEI QUARTIERI PUBBLICI Le politiche pubbliche I programmi di recupero urbano degli insediamenti di edilizia sociale caratterizzati da un contesto di scarsa coesione sociale e di marcato disagio abitativo debbono essere supportati da una politica di assegnazione degli alloggi tale da contemperare le esigenze degli aspiranti assegnatari inseriti nelle graduatorie comunali e le ragioni di coloro che già abitano nel quartiere. Ciò significa: assegnare alloggi di edilizia sociale ad aventi diritto inseriti nelle graduatorie comunali, nel rispetto di queste ultime, ma tenendo conto del tessuto sociale ad es. assegnazione a favore di appartenenti alle forze dell ordine, ed alle categorie speciali delle giovani coppie e delle coppie di nuova formazione. trasferire il vincolo di edilizia sociale su alloggi di nuova acquisizione inseriti in ambiti urbani di edilizia privata e agevolata in cui è già presente un mix sociale (gli acquisti sono disposti con bando, con il programma di riutilizzo degli insediamenti dei villaggi olimpici destinati alla locazione permanente e con l acquisto di cosa futura - variante n. 37 al P.R.G.) trasformare alcuni alloggi di edilizia sociale di proprietà della Città in patrimonio disponibile da destinarsi alla locazione permanente con contratto stipulato in base all art. 2, comma 3 della legge 431/98 (contratti convenzionati). Assegnare, con procedimento di evidenza pubblica, gli alloggi del patrimonio disponibile destinato alla locazione permanente a categorie sociali poco o per nulla rappresentate che non hanno i requisiti di erps (ad es. perché il reddito, pur essendo mediobasso, è in ogni caso superiore ai limiti previsti dalla legge regionale di riferimento; oppure per il reddito o la proprietà immobiliare con rendita catastale superiore ai limiti di componenti il nucleo familiare di provenienza ecc.). 29

49 4.17 COHOUSING E CASE GIOVANI Esiste una domanda crescente, soprattutto da parte di giovani o di persone "single" che non sono in grado di sostenere per intero il canone di locazione di un alloggio, che chiedono di poter condividere tali spese con altri coabitanti, sul modello di esperienze già consolidate e diffuse in molti altri paesi europei (dalla Francia, alla Gran Bretagna, ai paesi Scandinavi). Si tratta in sostanza di far coesistere spazi che garantiscano l'autonomia di un'abitazione privata con spazi e servizi condivisi. E proseguita l attività dell Associazione YLDA che, attraverso l esperienza di Stesso Piano, sta realizzando esperienze associative di cohousing soprattutto tra gli studenti universitari. Le coabitazioni solidali La Città di Torino, nell ottica di garantire un mix sociale e culturale il più possibile ricco e coeso attraverso una composita ed equilibrata presenza delle diverse componenti sociali, ha incentivato e promosso sin dal 2007 importanti esperienze di coabitazioni solidali nei quartieri pubblici con maggiori difficoltà sociali. Le coabitazioni solidali sono tese a favorire l insediamento di giovani nei quartieri di edilizia residenziale pubblica che, in cambio di un abbattimento sino al 90% dell equo canone, offrono 10 ore settimanali in attività di volontariato per lo sviluppo locale della comunità dei residenti. Tali iniziative perseguono pertanto il duplice obiettivo di migliorare da un lato le condizioni di vita degli abitanti nei quartieri pubblici difficili con la presenza di un presidio di giovani volontari e dall altro di beneficiare giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che vogliono sperimentare la loro autonomia. Le prime coabitazioni solidali sono state avviate dai giovani dell Associazione Acmos nel quartiere pubblico di Via San Massimo 31 e 33, estesa poi al quartiere di Corso Mortara 36/7, e precisamente: la Comunità dei Tessitori, via San Massimo/via Giolitti, Circoscrizione 1, attiva dal 2007, collocata in un isolato che comprende 142 alloggi assegnati, alta presenza di persone in carico ai servizi sociali e sanitari, attualmente sono presenti dieci volontari, età media 26 anni, prevalentemente laureati; la Comunità Filo Continuo, corso Mortara 36/7, Circoscrizione 5, attiva dal 2008, collocata nell ex villaggio olimpico media, comprende 90 alloggi sociali, attualmente sono presenti cinque volontari, età media 23 anni, prevalentemente diplomati in corso di laurea. la Comunità Filo Continua, via Orvieto 1 interno dall 1 al 31, Circoscrizione 5, attiva dal settembre 2011, collocata nell ex villaggio olimpico media, comprende circa 200 alloggi, attualmente sono presenti tre volontarie, età media 23 anni, prevalentemente laureate. Le due comunità collocate in Spina Tre Villaggio olimpico media, costituiscono un'unica esperienza coordinata e gestita in modo unitario ancorché avviate in due momenti Le politiche pubbliche 30

50 differenti I risultati emersi dalle sperimentazioni sopra citate hanno dato esito positivo e la Città ha deciso di estendere tale esperienza in altri quartieri pubblici, selezionati sulla base di un attenta analisi rispetto alle condizioni di marginalità e degrado. A partire dal 2009, in attuazione del "Programma per la realizzazione del mix sociale negli alloggi di edilizia residenziale pubblica", sono state avviate, in diversi quartieri di edilizia residenziale pubblica, le seguenti comunità di coabitazione solidale: Le politiche pubbliche Comunità Casasol, via Nizza 15/17, Circoscrizione 8, attiva dal settembre 2010, comprende 58 alloggi siti nell ambito di San Salvario, la coabitazione è gestita da un gruppo di associazioni e cooperative sociali facenti capo alla Cooperativa Sinergica s.c.s., sono presenti attualmente 4 volontari, età media 28 anni, prevalentemente diplomati. Comunità Il Cortile, via Pio VII e Via Bossoli, Circoscrizione 9, attiva dall agosto 2010, collocata nell ex Villaggio olimpico atleti, comprende 207 alloggi, è gestita dalla cooperativa Il Punto s.c.s., sono presenti attualmente 7 volontari, età media 28 anni, prevalentemente laureati. Nel corso del 2012 sono proseguite le attività rivolte agli abitanti delle case di edilizia residenziale pubblica e il monitoraggio delle coabitazioni solidali attraverso le riunioni periodiche del gruppo di lavoro misto. Il gruppo di lavoro misto, composto dai Settori interessati del Comune, della Circoscrizione, dell Agenzia Territoriale per la Casa e dei giovani stessi, progetta monitora e valuta le azioni di sviluppo di comunità e di tutte le attività svolte nel quartiere pubblico, facilitando allo stesso tempo il rapporto con gli uffici dei diversi Enti coinvolti. Nel 2013 è previsto l avvio di altre due nuove comunità di coabitazione solidale così collocate: Via Poma e Scarsellini, Circoscrizione 2, ambito che comprende circa 300 alloggi, sono previsti 10 volontari, collocati in 5 alloggi di varia metratura; Via Ghedini e Gallina, Circoscrizione 6, ambito che comprende circa 280 alloggi, già oggetto del Contratto di Quartiere2, sono previsti 10 volontari collocati in due alloggi. Il Progetto C.A.S.A. Ciascuno A Suo Agio Il progetto C.A.S.A. Ciascuno A Suo Agio, è un iniziativa della Città di Torino a sostegno dell autonomia abitativa giovanile, realizzata con la Compagnia di San Paolo e finanziata per un importo di Euro ,00 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù, che prevede l erogazione di un Fondo Rotativo a giovani tra i 18 e i 30 anni in possesso di specifici requisiti che lascino per la prima volta la casa familiare per andare a vivere per proprio conto. Il progetto, istituito e attivato nel 2010 dal 31

51 Servizio Politiche Giovanili, è passato nel marzo 2012 alla competenza della Direzione Edilizia Residenziale Pubblica, e si attua attraverso il funzionamento dell Ufficio Progetto C.A.S.A. e dello sportello informativo ad esso collegato denominato AbitareGiovani che è collocato presso il Centro InformaGiovani della Città. Il Fondo Rotativo viene erogato con la formula del prestito d onore (sino a un massimo di Euro 3.500,00) a giovani che abbiano stipulato un contratto di affitto convenzionato o libero ai sensi della Legge 431 del 1998 regolarmente registrato, da restituire nell arco di tre anni in quote mensili senza interessi, oneri e spese a carico dei beneficiari. L utilizzo delle economie derivanti dalle quote di restituzione dei prestiti erogati consente un intervento strutturale di lungo periodo e l incremento dei giovani che possono accedere alle opportunità del Progetto. Da settembre 2010 (data di attivazione del progetto) ad oggi sono stati erogati fondi per complessivi Euro ,00 e 261 prestiti d onore erogati, e precisamente: - nel periodo settembre-dicembre 2010 per un importo di Euro ,00 e n. 52 prestiti; - nel 2011 per un importo di Euro ,00 e n. 105 prestiti; - nel 2012 per un importo di Euro ,00 e n. 80 prestiti erogati. Il Progetto prevede un Fondo di Garanzia per corrispondere al proprietario, cha abbia stipulato un contratto di locazione convenzionato, fino a un massimo di 9 mensilità di canone di locazione, in caso di morosità e a fronte di sfratto esecutivo a carico del giovane locatario entro i primi tre anni del contratto. Disponibilità di alloggi di proprietà comunale da locare a giovani nella fascia di età anni residenti a Torino Nella prospettiva di promuovere e facilitare l avvio ed il consolidamento dei percorsi di autonomia dei giovani e per favorire una maggiore coesione ed integrazione sociale, la Città di Torino ha promosso un progetto di Mix Sociale da attuare negli ambiti dei Contratti di Quartiere II di via Dina (Circoscrizione 2) e via Ghedini (Circoscrizione 6), interessati da importanti interventi di riqualificazione fisica e sociale, mettendo a disposizione di giovani, nella fascia di età di anni, n. 38 alloggi, esclusi dal vincolo ERP, in locazione. La Città di Torino mediante avviso pubblico ha individuato, a partire dal mese di aprile 2011, tramite sorteggio pubblico, dei giovani potenziali conduttori in locazione temporanea dei 38 alloggi messi a disposizione così ripartiti: n. 20 ubicati nella Circoscrizione 2 ambito di via Dina, n. 18 nella Circoscrizione 6 ambito via Ghedini. La durata della locazione è temporanea, limitata a 5 anni con la stipula di un contratto di locazione convenzionato (3 anni + 2), ai sensi dell art. 2 comma 3 della Legge 431/1998 e non rinnovabile. Per rendere nuovamente disponibili le unità abitative ad altri giovani nei loro percorsi di autonomia, il progetto non prevede il rinnovo del contratto di locazione allo scadere del 5 anno Questo progetto è attuato in sinergia tra il Servizio Politiche Giovanili, la Direzione Edilizia Residenziale Pubblica, il Settore Rigenerazione Urbana, Agenzia Territoriale per la Casa, con la collaborazione dei Laboratori per l accompagnamento Sociale di Via Dina e Via Ghedini. Le politiche pubbliche 32

52 4.18 F O$ $' '$ P+. Nell ambito della sperimentazione di innovative modalità di realizzazione dell housing sociale, è cosa opportuna avviare una verifica, con Fondazioni bancarie e grandi investitori istituzionali e non, sulla sussistenza delle condizioni per costituire un fondo immobiliare etico di tipo chiuso, riservato a investitori qualificati. Occorre in sostanza cercar di promuovere l apporto di finanziamenti non speculativi dal settore etico, per realizzare edilizia in locazione a canone calmierato, attraverso la partnership tra investitori istituzionali ed Enti locali. L allargamento dell offerta di alloggi in locazione anche attraverso il coinvolgimento di operatori e risorse economiche che intervengono nel mercato non speculativo è largamente diffusa nel Nord Europa e sta ora registrando interessanti sperimentazioni in alcune grandi città italiane. Nel caso di costituzione di detto fondo, alle quote sottoscritte da investitori qualificati, si potrebbe assommare l apporto, da parte del Comune, delle aree a verde pubblico ed a servizi pubblici, acquisite o di prossima acquisizione al patrimonio pubblico e nelle quali sia ipotizzabile la realizzazione di edilizia sociale, nonché parte dell area ex Veglio e l area di via Fiocchetto, precedentemente destinate all ERP. Gli alloggi realizzati dovrebbero essere destinati alla locazione permanente a canone convenzionato ed il rendimento conseguito dovrebbe essere competitivo con gli investimenti a basso rischio. La gestione dovrebbe garantire la finalità sociale dell intervento ed essere attuata da soggetti privati del Settore no profit. Le politiche pubbliche 4.19 IL FONDO PER IL SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE A Torino sono circa il 43% le famiglie che non abitano un alloggio in proprietà (dati ricavati da report Servizio Tributi). Il Fondo Nazionale è una misura di sostegno del reddito, prevista dalla legge che ha liberalizzato i canoni, fondamentale per consentire a moltissime famiglie di non essere espulse dal mercato privato della locazione. E' stata peraltro questa anche una scelta strategica volta a compensare almeno in parte il pressoché totale disimpegno dello Stato dall'edilizia sociale. Non si finanzia più la costruzione di case popolari ma si fa tuttavia in modo di risolvere una parte della domanda abitativa, mettendo le famiglie a basso reddito in grado di sostenere l'onere di un affitto di mercato. In data 31/1/2012 è stato indetto l ultimo bando. Nella prossima edizione dell Osservatorio si darà conto dei risultati. Nell anno 2011 la Città ha liquidato il contributo agli aventi diritto che hanno partecipato alla X edizione del bando relativo al Fondo nazionale per il sostegno alla locazione ai sensi dell art. 11 della legge 431 del 1998, riferita ai redditi percepiti e ai canoni pagati nell anno Complessivamente sono stati erogati euro ,70 a n aventi diritto. 33

53 4.20 L'$$# # ## E $ La Città ha recentemente (in data 23 gennaio 2012) indetto il VI bando generale per l assegnazione degli alloggi di edilizia sociale ai sensi della Legge Regionale n. 3/2010 entrata pienamente in vigore in data 4 gennaio 2012 per effetto dell adozione dei primi sette regolamenti attuativi. Si tratta di un bando innovativo sempre aperto per tutta la sua durata, ossia per quattro anni. Sarà pertanto possibile presentare domanda in qualsiasi momento o aggiornare quella già presentata. Nella prossima edizione dell Osservatorio si darà conto dei primi risultati. In media la Città a fare tempo dal 2001 ha assegnato 560 alloggi annui (nel 2012 n. 489) ad aventi diritto inseriti nelle graduatorie del bando generale o dell emergenza abitativa. Si è cercato di render più flessibile la possibilità di utilizzo del patrimonio di edilizia sociale, ad esempio destinando un certo numero di alloggi di edilizia pubblica all'istituzione di convivenze guidate o comunità alloggio a favore di soggetti assistiti dai Servizi Sociali o dalle ASL; si è in questo modo data risposta ad un fabbisogno specifico altrimenti irrisolto. Insediamenti di nuova costruzione sono stati infine riservati a categorie speciali di richiedenti (anziani e portatori di handicap), tenuto conto delle condizioni di particolare debolezza sociale ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO DI EDILIZIA SOCIALE AGLI AVENTI TITOLO Il patrimonio di ERPS viene alienato nel corso degli anni ai sensi delle Leggi che si sono susseguite (L. 403/90 e L. 560/93). Attualmente l alienazione è consentita agli inquilini o ai familiari conviventi con requisito minimo di cinque anni di assegnazione ERP. L immobile, per poter essere alienato, deve essere inserito nel Piano di Vendita della Città di Torino così come prescritto dalla Legge 560/93 e dalla Legge Regione Piemonte n. 3 del 17 febbraio 2010, attualmente in vigore. La Legge Regione Piemonte 62/95 disciplina esclusivamente il patrimonio proveniente da ex IPAB in parte reso disponibile all alienazione con deliberazione n. mecc /12. Come disciplinato dalla Legge n.560 del 23 dicembre 1993, l Ufficio Vendite avvia le procedure e istruisce le pratiche che consentono l alienazione delle unità immobiliari di ERP inserite nel Piano di Vendita approvato sia dal Consiglio Comunale che dal Consiglio Regionale. Con successive deliberazioni del Consiglio Comunale è stato rivisto il Piano di Vendita, inserendo stabili ubicati nel territorio della provincia di Torino poiché, a causa di modifiche alla legislazione regionale in materia di E.R.P., dall'anno 2002 le disponibilità alloggiative che si determinano in tale patrimonio sono oggetto di assegnazione da parte dei comuni ove sono siti gli immobili e non già, come avveniva in passato, da parte dell'ente Le politiche pubbliche 47 34

54 Le politiche pubbliche 35 proprietario. La Città di Torino ha reso disponibili all alienazione per gli aventi titolo in altri comuni circa alloggi e 300 box auto, costruiti o acquisiti con i fondi di leggi speciali E stata autorizzata dal Consiglio Regionale l integrazione al Piano vendite così come proposta dalla Città e ciò ha consentito, a partire dal 2004, un introito di circa euro ,00 da destinare all acquisto di nuove unità immobiliari da parte dell Amministrazione. Il Consiglio Regionale, su proposta del Consiglio Comunale, ha approvato nel 2011 un ulteriore integrazione che prevede l immissione nel Piano di Vendita di ulteriori 234 unità immobiliari, site nei comuni di San Mauro, Rivoli e Buttigliera Alta. La Città di Torino è proprietaria di circa alloggi di E.R.P., situati nel territorio cittadino per circa il 65% e nei Comuni della Provincia per il restante 35%. Di detti alloggi di E.R.P. circa sono inseriti nel Piano di Vendita, la cui alienazione è stata già approvata sia dal Consiglio Comunale che dal Consiglio Regionale. Pertanto oggetto di alienazione ai legittimi assegnatari sono circa alloggi situati in Torino e 3100 situati fuori Torino. I proventi derivanti dalla vendita del patrimonio possono essere destinati esclusivamente per l'incremento e/o la riqualificazione di alloggi da destinare alle finalità dell'e.r.p. Rispondendo ai dettami della Legge Regione Piemonte n. 62/95, l ufficio vendite avvia anche le procedure e istruisce le pratiche che consentono l alienazione di stabili ex IPAB situati nel territorio del Comune di Moncalieri. L alienazione di detti immobili (257 alloggi e 192 box) è stata approvata sia dal Consiglio Comunale sia dalla Giunta Regionale nel 1999; ad oggi si è già provveduto ad alienare oltre il 70% del patrimonio reso disponibile e pertanto nel prossimo triennio l introito previsto sarà residuale rispetto agli anni precedenti. I proventi derivanti dall alienazione di tali stabili sono vincolati e destinati all edilizia assistenziale. L Agenzia del Demanio Filiale Piemonte e Valle d Aosta, con verbale unilaterale, ha provveduto al trasferimento, a titolo gratuito di n. 151 alloggi costruiti per i profughi ed ubicati nelle vie Sansovino, Parenzo, Pirano, c.so Cincinnato, via dei Mughetti e via delle Primule. Dopo la presa in carico degli alloggi da parte della Città, l art. 4, commi 223 e 224 della Legge 24 dicembre 2003 n. 350 prevede la cessione in proprietà ai profughi assegnatari o ai loro congiunti, in possesso dei requisiti previsti dal comma 24 dell art. unico della Legge 560/93. A tale scopo nel corso dell anno 2011 sono state inviate agli assegnatari aventi la qualifica di profugo le offerte di vendita degli alloggi relativamente al quartiere SP1 (via Pirano, Parenzo, Sansovino e c.so Cincinnato), e nell anno 2012 è stata accertata ed impegnata la spesa per l alienazione di 47 alloggi ubicati nelle vie dei Mughetti e delle

55 Primule. Nel corso dell anno 2012 sono state ultimate le procedure tecniche preliminari alle vendite (verifiche espropri terreni e variazioni catastali, tabelle millesimali, regolamenti condominiali etc.) nei comuni di Beinasco, Collegno e Grugliasco ed iniziate le procedure relative alla vendita di n. 350 alloggi allocati in Nichelino via Parri Nel corso del 2012sono state accertate vendite per complessivi euro ,00 e perfezionati atti di vendita per un introito di euro ,00. Le politiche pubbliche 36

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57 Cap. 5 Patrimonio pubblico Bandi e assegnazioni

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59 5.1 Patrimonio di edilizia sociale a Torino Nel territorio cittadino ci sono poco più di alloggi di edilizia sociale pari al 3,6% del totale delle unità abitative. Il 73% degli alloggi ha una metratura standard dai 45 ai 95 mq calpestabili, mentre il 24% è al di sotto dei 45mq. Il 68% degli alloggi è stato costruito prima del 1/1/1981 e solo il 14% dopo il 1/1/1991. Fonte Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 37

60 5.2 Domanda di casa popolare Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni La Città ha recentemente (in data 23 gennaio 2012) indetto il VI bando generale per l assegnazione degli alloggi di edilizia sociale ai sensi della Legge Regionale n. 3/2010 entrata pienamente in vigore in data 4 gennaio 2012 per effetto dell adozione dei primi sette regolamenti attuativi. Si tratta di un bando innovativo sempre aperto per tutta la sua durata, ossia per quattro anni. Sarà pertanto possibile presentare domanda in qualsiasi momento o aggiornare quella già presentata. Nella prossima edizione dell Osservatorio si darà conto dei primi risultati. Il Bando è lo strumento previsto dalla legge per selezionare, sulla base della gravità delle condizioni di disagio dei nuclei familiari, gli aventi titolo all assegnazione di un alloggio di edilizia sociale; costituisce inoltre un prezioso strumento di analisi del fabbisogno abitativo, rappresentando una fotografia della situazione reddituale, abitativa e sociale dei partecipanti. Le edizioni del bando generale dal 1995 al 2012 contengono dati non sempre omogenei in ragione delle innovazioni disposte in questi anni in materia di edilizia sociale. L aggregazione dei dati rilevati in ogni caso consente valutazioni statistiche e analisi sulle dinamiche in essere relativamente, ad esempio, alla composizione dei nuclei familiari, all incidenza sulla domanda di casa popolare dell immigrazione dai paesi extraeuropei, alle tipologie del fabbisogno espresse dalle domande, alle caratteristiche del disagio abitativo e all incidenza degli sfratti sul medesimo, alla suddivisione della domanda per classi di reddito e per categorie sociali. Al riguardo si rimanda alle pubblicazioni specifiche relative alle singole edizioni del bando. La partecipazione alle edizioni del bando generale si è mantenuta pressoché stabile con ca. domande con una punta nel 2007 confermata nel 2012 ove alle domande raccolte nella prima fase debbono aggiungersi quelle che continuano ad DOMANDE PRESENTATE PRESENTATE VALIDE REDDITI SUPERIORI ALTRE CAUSE DI ESCLUSIONE N. % N. % N. % N. % Bando * * * * * * * Bando , , ,68 Bando , , ,52 Bando , , ,2 Bando , , ,32 Bando , , ,33 38

61 essere presentate per tutta la sua durata ossia fino al 2015, trattandosi di un bando di tipologia aperta. Tale dato, anche in considerazione delle assegnazioni disposte dal 1996 al 2012 (con una media di n. 564 assegnazioni all anno), è indice di un disagio abitativo grave in fase di espansione a livello cittadino. 5.3 Provenienza geografica del campione Il maggior numero di domande presentate in occasione dell ultimo bando comporta un generalizzato aumento delle domande per ognuna delle possibili categorie evidenziate di seguito (italiani, non italiani). I cittadini non italiani nel 2005 rappresentavano il 17% del totale, nel 2012 sono il 46%. L accesso alla casa pubblica ha però percentuali diverse (vedi 5.8). CITTADINANZA DEI RICHIEDENTI ITALIANA COMUNITARIA EXTRACOMUNITARIA N. % N. % N. % N. % Bando , , , Bando , , , Bando , , , Bando , , Bando , , Bando ,7 13 0, , TOTALE DOMANDE VALIDE Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 39

62 5.4 Indice di gravità del disagio abitativo Una prima indiretta connotazione della gravità del disagio espresso dai richiedenti è desumibile dalla classificazione delle domande secondo il punteggio attribuito, sulla base delle condizioni autocertificate. Le Patrimonio politiche pubblico pubbliche - Bandi e assegnazioni INDICE DI GRAVITA DEL DISAGIO ABITATIVO BANDO GENERALE 2012 Fisiologica Critica Grave Molto grave Urgente Totale domande 0 punti 1 a 4 punti 5 a 6 punti 7 a 9 punti 10 punti e oltre valide Numero % Va precisato che tale indicatore è strettamente correlato al vigente sistema di selezione e classificazione delle domande che con la L.R.P. 3/10 è cambiato rispetto al regime precedente (L.R.P. n. 46/95) costituito dalla sommatoria di punti parziali riferiti a condizioni di disagio socio-economico e abitativo fra loro estremamente differenziate. Occorre peraltro rammentare che i punteggi parziali, anche se di modesta entità, segnalano comunque situazioni di grave disagio abitativo, come si può evidenziare attraverso alcuni esempi: un alloggio con servizi igienici esterni in comune con altri nuclei vale 3 punti; una sentenza esecutiva di sfratto per finita locazione vale 3 punti; la presenza nel nucleo familiare di un invalido (con percentuale fra il 67 ed il 79) vale 2 punti. Oltre il 33% delle domande registra una condizione di disagio urgente, tale da richiedere un intervento immediato. Dal confronto dei dati con l ultima edizione del 2007 risulta cresciuto di 11 punti percentuali il numero delle domande nelle quali è dichiarata una condizione di disagio urgente 40

63 Andamento Esito dei bandi domanda generali di casa popolare, emergenza abitativa e segnalazioni servizi socio assistenziali Soltanto le domande con punteggio più alto, indice di maggiore disagio abitativo, reddituale e sociale, sono istruite. In media le domande istruite rappresentano il 26% del totale di quelle presentate. Le domande che al termine del lungo iter di formazione della graduatoria definitiva ottengono poi l assegnazione sono in media l 11% del totale dei partecipanti, ossia poco meno di mille. * Dato riferito alle sole domande raccolte nella prima fase. Istruttoria in corso di svolgimento Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 41

64 5.6 ANDAMENTO DOMANDA DI EDILIZIA SOCIALE A TITOLO DI EMERGENZA ABITATIVA O SEGNALAZIONE DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni La domanda di casa popolare, ai sensi dell'art. 10 della legge regionale 3/10 e s.m.i., può essere presentata, oltre che in occasione dell'indizione del bando generale con cadenza quadriennale, anche a titolo di "emergenza abitativa (ad esempio in caso di procedura di sfratto o a seguito di decreto di trasferimento), ossia su segnalazione dei Servizi Socio-Assistenziali. Le domande di Emergenza Abitativa registrano un sostanziale incremento dal 2001 (n. 696 domande presentate sommando alle istanze dei cittadini che hanno lo sfratto o altra situazione di emergenza alle segnalazioni dei Servizi Sociali della Città ) al 2012 (n. 820). Nel 2012 le domande sono pressoché le stesse del 2011 pur considerando la pausa tecnica delle segnalazioni dei Servizi Sociali della Città dovuto alle modifiche introdotte dalla nuova legge sull edilizia sociale (L.R.P. n. 3/2010). Occorre precisare che, delle segnalazioni presentate in Commissione Emergenza Abitativa (nel 2011) il 33% proviene dalle A.S.L. territoriali competenti. Nell ambito delle domande di Emergenza Abitativa presentate da famiglie sotto sfratto (che costituiscono l 86% del totale delle domande di emergenza abitativa), vi è una netta predominanza dei procedimenti intentati per morosità dell inquilino 42

65 (82%) rispetto alle finite locazioni. Le domande di emergenza abitativa motivate da decreto di trasferimento a seguito di pignoramento dell alloggio (da parte degli istituti di credito per mancato pagamento delle rate di mutuo o dei condomini per mancato pagamento delle spese condominiali) rappresentano invece l 11% del totale delle domande. ESITO DOMANDE PRESENTATE Nel grafico è rappresentato il rapporto relativo all esito finale delle richieste di assegnazione di alloggi di edilizia sociale presentate dai cittadini e le segnalazioni dei Servizi Socio Assistenziali. Per esito finale si intende il buon fine della domanda, previa accettazione della Commissione di Emergenza Abitativa, che si concretizza con l assegnazione di un alloggio sociale. Le domande di emergenza abitativa presentate dai cittadini sfrattati sono positive in media (nell arco temporale dal 2001 al 2012) nel 39% dei casi; nel 2012 la percentuale è stata del 24% in vistoso calo a seguito dell entrata in vigore della nuova normativa dell edilizia sociale. Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 43

66 5.7 Andamento assegnazioni alloggi di edilizia sociale Le Patrimonio politiche pubblico pubbliche - Bandi e assegnazioni Fonte Servizio Bandi e Assegnazioni: Ufficio Assegnazione alloggi Le assegnazioni di alloggi di edilizia sociale sono concertate in base a tre criteri generali (partecipanti al bando generale, emergenza abitativa a seguito di sfratto, segnalazioni dei Servizi Socio Assistenziali) e in seguito a provvedimenti straordinari (es. provvisorie, ordine autorità ecc.). In media la città a fare tempo dal 2001 ha assegnato 570 alloggi annui. Tale numero varia in base alle nuove acquisizioni che si aggiungono agli alloggi di risulta disdettati e in genere lasciati liberi dai precedenti assegnatari. Nel 2012 sono stati assegnati complessivamente n. 489 alloggi di edilizia sociale. 44

67 5.8 Nazionalità assegnatari alloggi di edilizia sociale Le assegnazioni sono disposte a favore dei cittadini inseriti nelle graduatorie degli aventi diritto a prescindere dalla loro nazionalità. La legge regionale 46/95 e s.m.i. (ora abrogata) prevedeva per i cittadini extracomunitari il possesso di un ulteriore requisito, non richiesto per i cittadini italiani ed in genere comunitari, del lavoro regolare negli ultimi tre anni antecedenti l assegnazione. La nuova legge regionale 3/10 (entrata pienamente in vigore il 4/1/2012) ha eliminato tale requisito richiedendo per tutti i cittadini, a prescindere dalla nazionalità, il requisito della residenza nel comune negli ultimi tre anni. Nel 2012 il 19% delle assegnazioni è stato disposto a favore di cittadini extracomunitari, il 5% a favore di comunitari e il 76% a favore di cittadini italiani. Nel 2012 come riportato in precedenza i cittadini stranieri residenti a Torino sono pari al 16% della popolazione complessiva. In media a fare tempo dal 2000 le assegnazioni a favore di cittadini stranieri (extracomunitari più comunitari) sono state pari al 16% del totale. Fonte Settore Bandi e Assegnazioni: Ufficio Procedure Informatiche Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 45

68 5.9 Tipologia assegnazioni alloggi di edilizia sociale Titolo aventi diritto Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni Complessivamente dal 2001 sono stati assegnati n alloggi di edilizia sociale. Nel 2012 le assegnazioni da bando generale sono state il 28%, il 44% a titolo di Emergenza Abitativa, il 27% in seguito a segnalazione pervenuta dai Servizi Socio Assistenziali; il rimanente 1% è rappresentato da assegnazioni provvisorie. 46

69 5.10 Fondo Nazionale a sostegno della locazione Andamento domande presentate L'obiettivo della permanenza negli alloggi privati delle famiglie a basso reddito si persegue soprattuto con il Fondo a sostegno della locazione previsto dall'art. 11 della legge 431/98. E' un bando indetto a livello nazionale giunto oramai alla tredicesima edizione. Nell ultima edizione del bando sono state raccolte n domande in netto calo rispetto all edizione precedente (-42%) a seguito della drastica riduzione del finanziamento (-34%) e del conseguente cambiamento dei requisiti di partecipazione Fondo Nazionale a sostegno della Locazione Valore medio contributo erogato Fonte Settore Bandi e Assegnazioni: Ufficio Procedure Informatiche Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 47

70 In media dal 2000 il contributo erogato ai partecipanti al Fondo a sostegno della locazione è stato di 946 euro che consente di coprire in media tre mensilità del canone annuo. Dall edizione del 2000 a quella del 2012 il contributo medio erogato si è ridotto del 31% (passando da euro ad euro 953) Andamento contratti stipulati con la mediazione di Lo.C.A.Re. Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni Tra le iniziative della Città sopra richiamate volte a favorire l accesso e la permanenza in alloggi privati di famiglie a basso reddito aventi i requisiti per l edilizia sociale vi è l attività di mediazione di Lo.C.A.Re. Dal 2001 sono stati complessivamente stipulati contratti, di fatto veicolando verso la locazione privata famiglie con i requisiti per ottenere la casa popolare. In particolare nel 2012 sono stati numero 194 i contratti stipulati con la mediazione di Lo.C.A.Re. tutti di tipo convenzionato ossia in base agli 48

71 accordi territoriali in vigore a Torino (ai sensi dell art. 2, comma 3 della L. 431/98). Nel 2012 il canone di locazione mensile medio relativo ai n. 194 contratti stipulati con la mediazione di Lo.C.A.Re. è stato di euro 325,00, in lieve calo rispetto al 2011 (euro 330,00). Nel 2012 l importo complessivamente erogato da Lo.C.A.Re. a titolo di incentivo per i proprietari e contributo per gli inquilini in emergenza abitativa è stato di euro ,00 (in aumento rispetto al 2011 poiché sono stati pagati nel 2012 contributi ed incentivi maturati nell anno precedente Occupazioni di alloggi popolari costituenti reato Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 49

72 Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni ql'occupazione abusiva degli alloggi di edilizia sociale integra il delitto di cui all art. 633 C.P.; la procedibilità è d ufficio ai sensi dell art. 639/bis C.P., sia nel caso in cui l'alloggio sia in attesa di assegnazione, sia nel caso in cui vi sia un legittimo assegnatario. L Autorità Giudiziaria competente è il Tribunale. E reato permanente, che va interrotto dalla Polizia Giudiziaria, la quale deve, anche di propria iniziativa, impedire che i reati vengano portati a conseguenze ulteriori (art. 55 C.P.P.). Nel 2012 le occupazioni abusive sono state complessivamente n. 40 al di sotto della media di n. 51 calcolata dal 2001, ma in aumento rispetto al 2011 (n. 36). Gli alloggi occupati abusivamente vengono recuperati in tempi brevi dai Vigili urbani della Città Decadenze dagli alloggi di edilizia sociale La normativa regionale di edilizia sociale (prima la L. R. 46/95, ora la L. R. n.3/10) prevede i casi nei quali la Città deve disporre la decadenza dell assegnazione. Si può perdere il diritto alla casa popolare per mancata occupazione dell alloggio, per perdita dei requisiti previsti dalla legge, per il trasferimento della residenza in altro alloggio, per abbandono della casa protratto per tre mesi, per morosità ritenuta colpevole e, infine, per mancata risposta al censimento indetto dall Ente gestore ogni due anni. Nell anno 2012 sono stati avviati complessivamente n. 257 procedimenti di decadenza mentre sono n. 76 gli alloggi di edilizia sociale recuperati sia spontaneamente che coattivamente, (lo stesso dato del 2011). 50

73 5.15 Fondo Sociale _contributo regionale alla Città anno di riferimento morosità numero morosi incolpevoli totale morosità maturata su alloggi in Torino quota erogata da Regione Piemonte per Torino % di copertura , ,97 58% , ,09 52% , ,68 43% , ,84 40% , ,90 31% La normativa regionale di edilizia sociale (prima la L.R. 46/95, ora la L.R. n.3/10) prevede l erogazione di un fondo sociale per la corresponsione di contributi per la copertura della morosità incolpevole maturata dagli assegnatari che non sono in grado di provvedere al pagamento del canone di locazione e dei servizi accessori. In base alla legge in vigore è considerato moroso incolpevole l assegnatario con ISEE inferiore al 30% del limite di accesso all edilizia sociale che abbia corrisposto nell anno di riferimento una quota del canone annuo complessivo in rapporto al proprio reddito imponibile (la percentuale è stabilita ogni anno con atto regionale_ nel 2012 è stata fissata al 14%). Inoltre, annualmente la Regione Piemonte individua l importo minino da corrispondere (nel 2012 è stato pari a euro 480,00). Dall esercizio 2012 la quota annuale di morosità residua (quella non pagata dall assegnatario incolpevole) è posta a carico per il 60% della Regione Piemonte e per il restante 40% del comune che aveva provveduto all assegnazione. Negli anni precedenti il 2012 non era quantificata la quota a carico delle due diverse Amministrazioni e i comuni provvedevano (o erano tenuti) a coprire gli importi residui rispetto al finanziamento regionale. Dal grafico emerge, a fronte di un progressivo aumento del numero di morosi incolpevoli (+ 20%) e di conseguenza della morosità complessiva (+50%), una sostanziale riduzione (-21%) dei fondi erogati dalla Regione Piemonte con contestuale ingente incremento della quota parte a carico della Città (+27%). Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni 51

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75 Cap. 65 Patrimonio Pubblico pubblico Bandi gestito e da assegnazioni ATC: Dettaglio Circoscrizioni

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77 Consistenza del patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC. Le unità di edilizia sociale presenti nel territorio della città di Torino, sono poco più di La presente campionatura ha carattere puramente indicativo, in quanto non è possibile definire quali unità presentano contratti di locazione attivi. La maggiore concentrazione di unità di edilizia sociale è presente nelle circoscrizioni 2, 5 e 6 dove si rilevano più di tremila alloggi di edilizia pubblica gestiti dalla città. Valori intermedi, fino a tremila unità, si rilevano nella fascia centrale costituita dalle circoscrizioni 1, 4 e 7. Si ricorda che in particolare nella circoscrizione 4 si deve tener conto dell elevato numero di nuove unità di edilizia sociale (circa 400 nuove unità) disponibili in seguito all insediamento dei villaggi olimpici. Analogamente la circoscrizione 9 potrà disporre di circa 200 nuove unità, che si aggiungeranno alle duemila già esistenti (valori analoghi alla circoscrizione 10 e 3). La circoscrizione 3, diversamente dall elevata concentrazione di unità abitative, non presenta valori particolarmente significativi, non superando le unità complessive. Nella circoscrizione 8 si contano appena 230 unità di edilizia sociale valore in assoluto minore. Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 52

78 6.1 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 1 Nella circoscrizione 1 la Città gestisce circa 2000 unità di edilizia sociale. E' necessario tenere in considerazione l'elevato numero di unità A04 e A05 (edilizia di tipo popolare e ultra popolare) presenti nella circoscrizione 1 Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 53 Numerose unità di edilizia sociale sono presenti nel comprensorio di via Arquata dove si contano più di 800 alloggi di edilizia popolare. A ridosso dell'area mercatale (Porta Palazzo) sono presenti numerose unità di E.R.P.S., indicativamente distribuite nell'area del Quadrilatero Romano (via Bonelli, via Bellezia etc) e più a sud in corrispondenza dell'ingresso di Piazza Solferino (Via Monte di Pietà, via Botero, via Bertolotti). Intorno il polo rappresentato dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova si contano alcune unità lungo l'asse di via Nizza e a ridosso di Corso Re Umberto. In prossimità del polo universitario di Palazzo Nuovo, si rilevano alloggi in via Verdi e via Vanchiglia. Infine si segnala una discreta presenza di unità di edilizia sociale in corso VITTORIO EMANUELE II (circa 100 alloggi).

79 6.2 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 2 Nella Circoscrizione 2 si contano complessivamente 2500 unità di edilizia sociale in una circoscrizione caratterizzata da una elevata concentrazione di unità abitative e da una popolazione di circa abitanti. In prossimità di corso Salvemini si contano numerose unità distribuite lungo l asse di Via Nitti e alcune campionature in prossimità di via Gaidano. Più numerosi sono gli alloggi distribuiti lungo l asse di via Giacomo Dina-via bernardi in prossimità di Corso Tazzoli nello storico quartiere in prossimità della fiat Mirafiori conosciuto come Borgo Cina. Intorno all area definita dal nuovo Stadio olimpico, sono presenti numerose unità di edilizia sociale in particolare lungo Corso Giovanni Agnelli e via Tripoli. Intorno Piazza Riccardo Cattaneo sono presenti alcune unità di edilizia sociale (via Frattini-via Scarsellini) e verso piazza Omero in Via Gaidano e Via Rubino. Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 54

80 Verso frazione Gerbido in prossimità della prima cintura ovest (Grugliasco) sono campionate numerose unità di E.R.P.S. in prossimità di Corso Allamano. Alcune unità di E.R.P.S. Sono presenti lungo via Castelgomberto sempre verso il confine della zona ovest. Patrimonio pubblico - Bandi e assegnazioni Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 3 Nella Circoscrizione 3 si contano complessivamente 1500 unità di E.R.P.S. in una circoscrizione caratterizzata dalla più elevata concentrazione di unità abitative e da una popolazione di circa abitanti. La circoscrizione 3 è la più popolosa, tuttavia la presenza delle unità di edilizia sociale è relativamente bassa. Diversi alloggi sono campionati lungo Corso Peschiera, in prossimità di Corso MonteCucco. Più numerose le unità presenti in prossimità del mercato scoperto di Corso Racconigi, in particolare in Via Cenischia e Via Azzolini. Diverse unità di edilizia sociale sono presenti in via Lancia in prossimità degli exstabilimenti.

81 Al limite inferiore della circoscrizione al confine con il quartiere crocetta, sono presenti numerose unità di E.R.P.S. lungo il comprensorio antistante Corso Lione. 6.4 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 4 La circoscrizione 4 conta quasi residenti ed è dunque una delle circoscrizioni con il più alto tasso di residenti per kmq. Si può notare, tuttavia, che la circoscrizione è fanalino di coda tra il blocco ovest della città, composto dalle circoscrizioni 2, 3, 4 e 5 le più popolate e con la più alta densità di unita abitative. Nella circoscrizione sono presenti quasi 3000 unità di edilizia sociale concentrate perlopiù in tre comprensori: Il complesso di edifici compreso nel trapezio delimitato da via C. Bianco, via Servais, via Ferraris e via Fratelli Passoni, un significativo insediamento abitativo a ridosso della prima cintura cittadina. Sul lato opposto, a ridosso della stazione di Torino Porta Susa sono presenti diverse unità di edilizia sociale, diverse concentrate nell'isolato compreso tra via Pianfei, via Ceva e via Ascoli. Poche unità residue si affacciano su corsa Regina Margherita e su via Avellino. Altre unità in via Carena, via Giambattista e via Pacinotti. Infine, numerose unità di edilizia sociale. sono rilevate lungo via Nicola Fabrizi e Corso Lecce. Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 56

82 6.5 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 5 Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 57 Nella Circoscrizione 5 si contano più di unità di edilizia sociale gestite dalla città, in assoluto il valore più alto fra tutte le circoscrizioni cittadine. La popolazione 5 presenta valori medio-alti di unità abitative (fra le 60 e le unità totali) e una popolazione significativa, di poco superiore alle unità che la pone fra le prime quattro circoscrizioni più densamente popolate. Numerose unità di edilizia sociale. sono presenti lungo l asse di corso Cincinnato, un quartiere storico per la presenza dell edilizia popolare. Le unità di edilizia sociale in corso Cincinnato, sono praticamente presenti lungo tutta questa lunga arteria di comunicazione; si trovano alloggi in prossimità di via Pianezza, in prossimità della linea mediana di Strada Comunale di Altessano e infine all estremo nord in Corso Grosseto. Sono presenti numerose unità di edilizia sociale localizzate in corso Grosseto in prossimità del confine ovest della Circoscrizione, vicino al nuovo quartiere della Spina 3. Negli interni di Corso Molise è presente un quartiere storico popolare Le Vallette costituito da numerose unità di edilizia sociale.

83 Tutta la circoscrizione 5 è caratterizzata dalla diffusa presenza di unità di edilizia sociale anche nelle vie secondarie e non solo lungo le principali arterie di comunicazione. In via Fiesole, via Forlì e soprattutto in via Parenzo con elevate concentrazioni di unità di edilizia residenziale pubblica. 6.6 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 6 Anche la circoscrizione 6 presenta un elevata concentrazione di unità di edilizia sociale gestite dalla città di Torino; con valori totali superiori alle unità, la circoscrizione 6 presenta un patrimonio pubblico secondo solo alla circ. 5 ma una densità di unità abitative molto bassa. Conseguentemente, la presenza di unità di edilizia sociale costituisce una significativa parte del totale edificato nella Barriera di Milano, Falchera, Regio parco una circoscrizione, comunque caratterizzata da una densità abitativa medio-alta. Numerose unità di edilizia sociale sono presenti sul confine occidentale del lungo asse di C.so Giulio Cesare e in prossimità di P.zza Derna. Oltre che nelle grandi arterie di comunicazione, le unità di edilizia sociale sono diffuse anche nelle vie secondarie, quali via Pergolesi e in generale intorno alla grande area occupata dall azienda ospedaliera Giovanni Bosco. In prossimità dello svincolo autostradale della Torino- Milano e nel territorio delimitato da strada del Cascinotto e Abbadia di Stura sono presenti numerose unità di edilizia sociale in particolare in via Anglesio. Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 58

84 Molto numerosi sono gli insediamenti abitativi in prossimità di C.so Taranto. In particolare in Via Francesco Cilea sono numerose le unità di edilizia sociale lungo l asse che corre da Via Gianbattista Pergolesi fino a Corso Taranto appunto. Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 59 Comprese tra via Bologna e via Tollegno, sono presenti due distretti abitativi caratterizzati da diffusa presenza di unità di edilizia sociale in particolare negli interni delimitati da Via Borriana a Via Caresana in prossimità dei giardini di Via Ponchielli. Infine, si segnalano gli insediamenti storici, negli interni di via Cravero in prossimità di corso Taranto e verso la direttiva nord di piazza Sofia. 6.7 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 7 La circoscrizione 7 presenta valori medio-alti di unità abitative totali (quasi unità complessive), la più alta concentrazione di costruzioni riconducibili alle infrastrutture dei trasporti e le aree cimiteriali in genere, una popolazione di circa cittadini. La presenza di unità di edilizia sociale gestite dal comune di Torino è medio alta (circa unità totali).

85 Lungo l asse che corre per Corso Giulio Cesare, si rilevano numerose unità di edilizia sociale in particolare in prossimità di Via Rocco Scotellaro e nel punto d intersezione con Corso Vercelli dove diversi alloggi di edilizia sociale sono collocati all interno degli stabili adiacenti. Numerosa la presenza di edilizia popolare lungo il confine occidentale della circoscrizione in Via Antonio Cecchi, Via Cigna e negli interni tracciati dall incrocio Via Schio- Via Pinerolo. Significativa la presenza di unità di edilizia sociale lungo Corso Vigevano. Spostandosi verso Lungo Dora Napoli si contano alloggi distribuiti nelle vie interne (Via Bra-Via Cuneo-Via Carmagnola) e lungo l asse costituito da via Aosta. Numerose, in prossimità del confine orientale, le unità campionate. Si contano unità di edilizia sociale in Corso Cadore, Lungo Dora Voghera, Via Asigliano e Corso Belgio. Meno numerosi gli alloggi di edilizia popolare lungo corso Casale nel comprensorio relativo alla circoscrizione, in prossimità della zona pre-collinare (Via Garelli). Infine, si contano numerose unità di edilizia sociale nel tratto di corso Bologna in prossimità di via Ponchielli. Verso il confine con la zona centrale, risulta significativa la presenza intorno l area mercatale di Porta Palazzo e nei dintorni del complesso del Cottolengo e del Balon (Via Mameli). Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 60

86 6.8 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 8 Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 61 Scarsamente popolata (non più di residenti totali) la circoscrizione 8 presenta di conseguenza una bassa densità di edilizia totale (non più di edifici civili) e una scarsa diffusione di unità di edilizia sociale (non si superano le 500 unità totali), valore più basso della città in assoluto concentrate tutte lungo asse di Corso Casale, poche unità, perlopiù concentrate verso il confine con il comune di Moncalieri e in prossimità della zona pre-collinare.

87 6.9 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 9 La circoscrizione 9 è mediamente popolata ( residenti), ma scarsamente caratterizzata da edifici civili non oltre le unità totali. Le unità di edilizia sociale sono non più di e ovviamente significativamente distribuite intorno al monumentale complesso degli ex stabilimenti del Lingotto. Quindi unità di edilizia sociale in via Zuretti e via Biglieri, ma soprattutto i più recenti insediamenti in Via Rosario Santa Fè e Via Asuncion. Molto significativa la presenza di unità nel grosso comprensorio compreso fra via Taggia e via Reduzzi e verso Corso Bramante le unità di edilizia sociale comprese negli interni di Via Tunisi, via Galluzzi e via Pomponazzi. Verso il confine con la circoscrizione 10 si contano numerose unità in via Guala e via Giuditta Sidoli e in prossimità dello stabilimento di Mirafiori in Via Nichelino. Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 62

88 6.10 Patrimonio di edilizia sociale gestito da ATC.: Circ. 10 Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 63 Pur con una popolazione residente di poco meno di cittadini, la circoscrizione 10 presenta una discreta campionatura di unità edilizia sociale (quasi tremila) diversamente dalla bassa densità di edilizia abitativa (meno di ventimila unità totali). E un territorio dalla spiccata propensione all edilizia sociale che in questa circoscrizione arriva a rappresentare più del 10% sul totale del costruito, tenendo conto che ci si riferisce unicamente agli alloggi gestiti unicamente dalla città. Analizzando nel dettaglio, la distribuzione di tali unità, è inevitabile evidenziare l imponente presenza dell edilizia sociale nel distretto popolare a ridosso di Strada delle Cacce: Via Palmiro Togliatti, Via Fleming, via Plava rappresentano le principali arterie di accesso ad un dedalo di unità distribuite negli interni di Via Verga, Via Capuana, Via Moranti, Via Barbera, Via Rivoli. Quasi altrettanto significativa è la concentrazione di unità di edilizia sociale nel distretto a ridosso del confine orientale della città, a lato dei comuni di Beinasco e Grugliasco: Via Roveda e Via Plava sono probabilmente le più note vie di scorrimento mentre più diffuse risultano gli alloggi negli interni di Via Quadrello e Via Faccioli.

89 Lo storico (per l edilizia sociale) quartiere a ridosso di Via Artom, non rappresenta più il blocco monolitico, simbolo dalla disordinata edificazione anni 70, tuttavia ancora significativa la presenza dell edilizia sociale nei distretti a ridosso di Via Garrone e Via Candiolo. Patrimonio pubblico - Dettaglio circoscrizioni 64

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