Prof.ssa Giuliana Sandrone Boscarino
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1 Percorso di formazione per l Ufficio CEI- IRC della Diocesi di Cagliari Cagliari, 14 maggio 2012 La specificità dell insegnamento della Religione cattolica nella scuola che intende favorire lo sviluppo di competenze Prof.ssa Giuliana Sandrone Boscarino Università degli Studi di Bergamo CQIA-Centro per la qualità dell insegnamento e dell apprendimento cqia@unibg.it G. Sandrone -CQIA Università di Bergamo 1
2 Torniamo a questa riflessione La responsabilità che porta con sé l essere docenti richiede che si abbia piena consapevolezza di ciò che si intende con le espressioni apprendimento chi apprende e come sia possibile favorire e migliorare lo sviluppo e i risultati dell apprendimento in una dimensione educativa L idea che ognuno si forma dell educazione e della funzione dell educazione dipende evidentemente dall idea che si ha dell uomo e del suo destino. L. Laberthonnière, Teoria dell educazione (1901) G. Sandrone -CQIA Università di Bergamo 2
3 riferiamola al docente di Rc 1. Quale antropologia? 2. Quali scelte educative per tener fede al proprio mandato che poggia su «retta dottrina, testimonianza di vita cristiana e abilità pedagogica»? 3. Quale esercizio di riflessività professionale per mantenere vigile la propria specificità istituzionale e religiosa?
4 1. L antropologia dell Idr la persona umana, creata a immagine e somiglianza del Padre, piena del suo alito spirituale, ritenuta dal suo stesso Creatore «cosa molto buona» (Gn 1,31) Reciprocità Inesauribilità Dipendenza Unitarietà
5 RECIPROCITA la «persona umana» è rapporto, incontro, continua pratica relazionale, socialità in azione questo non è solo stare con gli altri (la socialità) ma è reciprocità attiva, è scambio voluto, è il dono e l attenzione reciproca. Che cosa significa questo a scuola?
6 DIPENDENZA La persona umana, valore assoluto, mai mezzo e sempre fine, non è ontologicamente autofondantee autosufficiente, ha bisogno di altri e di altro per poter essere e per costituirsi E caratterizzata da una creaturalitàinterattiva e commutativa, è posta per porsi e per porre Che cosa significa questo a scuola?
7 INESAURIBILITA abisso sorgivo senza fondo, dove si può sempre scoprire un livello più fondamentale ed originario di quello raggiunto realtà sempre nuova e sorprendente che non può essere dichiarata a priori, né costruita tecnicamente a tavolino come fosse un oggetto frutto delle mani dell educatore, anche illuminato si può conoscere riflessivamente solo nel suo farsi e nel suo concreto ed esistenziale essere, poter essere e dover essere nel mondo Che cosa significa questo a scuola?
8 UNITARIETA Unitarietà perché la persona umana non può agire, pensare, progettare, cambiare,..., essere e diventare chi è, se non sempre tutta insieme, mobilitando tutta se stessa, senza mai poter fare niente con una parte non solo di sé, ma anche del mondo con cui è in relazione. Che cosa significa questo a scuola?
9 C è crescita e valorizzazione se la persona umana non si dà grazie ad interventi esterni ma viene riconosciutanella sua potenzialità e messa in condizione, attraverso le migliori condizioni di crescita, di agire bene utilizzando ciò che sa, ciò che fa, ciò che è essere competente in libertà e responsabilità
10 2. Quali scelte educative? Theodidàktoi= coloro che, dice S. Paolo nella prima lettera ai Tessalonicesi (4,9), sono "ammaestrati da Dio", vale a dire, avendo Dio per maestro, lo riconoscono in ogni persona con cui sono in relazione, nel nostro caso, in relazione educativa
11 Impensabile un modello unico, chiarissime alcune certezze Da una programmazione a priori, illuministica, deterministica, rigida, ad una progettazione che utilizzo il patrimonio culturale e religioso come mezzo per l agire educativo che ha caratteristiche precise
12 Ha la dimensione fenomenologica della situazionalità, continuamente dialogante con l intenzionalità educativa Tiene conto della complessità delle agire umano Tiene conto dell unitarietà della persona Regola sapientemente, in situazione, l intenzionalità educativa che l ha mosso Agisce una continua conversazione riflessiva con una situazione che non ha mai caratteristiche di fissità Riconosce la centralità della significatività dell apprendimento Attiva un continuo transito incrociato e bidirezionale tra le precomprensioni e le comprensioni concettuali di ciascuno e realizza il passaggio obbligato dal feed back al teach back.
13 Un modello in cui continuamente si connettono sapere fare essere riflettere Theoria sapere Téchne fare Praxis Agire consapevole
14 Lo spostamento avviene da un azione didattica centrata sulla acquisizione dei contenuti ad una centrata sullo sviluppo di competenze personali, con metodologie e organizzazione coerenti Per evitare finti cambiamenti quale pratica professionale favorire ed incentivare?
15 il Sacramento del Battesimo obiettivo di apprendimento Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo. con metodologie più o meno gradevoli il rito del Battesimo e i segni che sono propri di questo sacramento, testi biblici per evincere come il Battesimo sia un passaggio all'interno del Progetto di Salvezza che Dio ha per l'uomo. valutazione acquisizione delle conoscenze e delle abilità esercitate e la competenza?
16 Partiamo ora da una competenza attesa L allievo si confronta con la visione cristiana del mondo, utilizzando le fonti autentiche della rivelazione ebraico-cristianae interpretandone correttamente i contenuti, in modo da elaborare una posizione personale libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della solidarietà.( dalle Indicazioni sperimentali per l insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione giugno 2010) Per confrontarsi occorre avere un problema, un compito da risolvere, un progetto da realizzare
17 1. Per esempio Metodologia cooperativa: la controversia In una classe terza della scuola secondaria di I grado i ragazzi discutono animatamente tra di loro circa questo fatto: contemporaneamente alla celebrazione della Cresima per la maggior parte di loro, due compagni di un altra sezione riceveranno il Battesimo, dopo averlo personalmente richiesto. A molti ragazzi sembra una forzatura, ad altri una richiesta giusta e condivisibile. L Idrchiede ai suoi allievi di argomentare, da un punto di vista biblico e dottrinale, la loro posizione e di esporla in una lettera aperta che verrà discussa nelle varie classi di Catechesi. Osserva competenze? Come? Le valuta? Come?
18 Qualche attenzione La situazione di compito non è l appendice dell unità didattica! La situazione di compito non si propone automaticamente per tutti contenuti che si affrontano La situazione di compito si può progettare, ma molto spesso si presenta improvvisa, occorre coglierla, non sprecarla! La situazione di compito non può essere isolata, ma compresa in una tipologia di compiti simili rispetto alla complessità. Il metodo per progetti è funzionale alla realizzazione di compiti ma deve essere corretto!
19 3. Quale esercizio di riflessività professionale? Il docente di religione cattolica «si colloca nel crocevia, nel quale ( ) si incontrano l universale tensione verso la verità e la bimillenaria testimonianza offerta dai credenti nella luce della fede, le straordinarie vette di conoscenza e di arte guadagnate dallo spirito umano e la fecondità del messaggio cristiano che così profondamente innerva la cultura e la vita del popolo italiano. La dimensione religiosa, infatti, è intrinseca al fatto culturale, concorre alla formazione globale della persona e permette di trasformare la conoscenza in sapienza di vita». Papa Benedetto XVI (2009) Come alimentare questa professionalità?
20 Esercitare il conoscere tacito L azione esperta spesso rivela un attività cognitiva più ampia di quella che si riesce ad esprimere 1. Ci sono azioni che effettuiamo spontaneamente 2. Spesso siamo inconsapevoli di come le abbiamo imparate 3. Sia che siamo consapevoli o no di come le abbiamo imparate, non sappiamo descrivere l attività cognitiva messa in campo 20
21 COME FAR EMERGERE LE CONOSCENZE TACITE? RIFLESSIONE IN CORSO D AZIONE (pensare a quello che facciamo mentre stiamo agendo) RIFLESSIONE A POSTERIORI SVILUPPO DI HABITUS PROFESSIONALI, che ci permettono di esplicitare quanto agiamo, passando dal conoscere l azione alla conoscenza nell azione 21
22 IMPARARE A RIFLETTERE SUL PROPRIO CONOSCERE NELLA PRATICA riflessione come attenzione ai processi ed alla peculiarità dei fenomeni, senza cadere nelle trappole dello specialismo riflessione come correttivo rispetto ad un eccesso di apprendimento RICERCA DELLA TEORIA NELL AZIONE, PER RISPONDERE ALLA COMPLESSITA E ALL IMPREVEDIBILITA DELLA REALTA (v. la phronesis, intesa come agire bene in situazione ) 22
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