PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

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1 Architetto Romana Fantozzi Via Saccarelli, TORINO - Tel. e Fax 011/ Cell. 349/ romana.fantozzi@archbor.191.it - PEC - r.fantozzi@architettitorinopec.it CABINA PRIMARIA MARTINETTO REALIZZAZIONE NUOVO ASSE DI TRASFORMAZIONE 220/22kV ESECUZIONE OPERE CIVILI FORNITURA ED INASTALLAZIONE APPARECCHIATURE ELETTRICHE A 220 KV PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (ai sensi del decreto legislativo n. 81/08 e 106/09 e s.m.i.) Edizione 01 Revisione 00 febbraio 2015 COMMITTENTE AEM TORINO DISTRIBUZIONE SPA Strada Pianezza 272 A Torino A.D. ING. ROBERTO FALLINI RESPONSABILE DEI LAVORI AEM TORINO DISTRIBUZIONE SPA Strada Pianezza 272 A Torino P.I. DOMENICO POGGIO COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE ARCH. ROMANA FANTOZZI Via Saccarelli Torino

2 SEZIONE 1 - Premessa... 7 SEZIONE 2 Contenuti e composizione del PSC e del fascicolo termini e difinizioni Il piano di sicurezza e coordinamento Il fascicolo dell opera Definizioni Abbreviazioni utilizzate SEZIONE 3 - Misure di carattere generale ed adempimenti Misure di carattere generale Adempimenti amministrativi Bozza della notifica preliminare Documentazione da tenere in cantiere Formazione ed informazione SEZIONE 4 - Identificazione e descrizione dell'opera (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., allegato XV, punto lett. a) Ubicazione e tipologia Descrizione del contesto Descrizione sintetica dell'opera SEZIONE 5 - Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., allegato XV, punto lett. b) Soggetti con compiti di sicurezza Imprese o Lavoratori Autonomi SEZIONE 6 - Relazione (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., allegato XV, punto lett. c) contenente l'individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi concreti con riferimento ad area, organizzazione, lavorazioni interferenti, rischi aggiuntivi Disposizioni del Coordinatore per la Sicurezza

3 6.2 Rischi in riferimento all'area ed all'organizzazione di cantiere Rischi in riferimento alle lavorazioni interferenti SEZIONE 7 - Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., allegato XV, punto lett. d) Scelte, procedure, misure, in riferimento all'area di cantiere (Elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., Allegato XV, punto 2.2.1) Caratteristiche dell'area di cantiere Presenza nell'area del cantiere di linee aeree ed interrate Presenza di fattori esterni ed interni che comportano rischi Scelte, procedure, misure, in riferimento all'organizzazione di cantiere (Elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., Allegato XV, punto 2.2.2) Modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni Modalità di ingresso e orari per le lavorazioni Segnaletica di cantiere Servizi igienico-assistenziali Viabilità interna Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia Disposizione per l attuazione di quanto previsto all art. 102 del TUSL Accesso materiali, dislocazione impianti di cantiere, carico/scarico, depositi attrezzature/materiali Analisi dei rischi presenti con riferimento all area, organizzazione del cantiere, lavorazioni e loro interferenza (Elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., Allegato XV, punto 2.2.3) Organizzazione del cantiere Rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere Al rischio di seppellimento da adottare negli scavi Contro il rischio di caduta dall'alto Contro i rischi derivanti da estese demolizioni o rimozioni etc Contro i rischi di incendio o esplosione Contro il rischio di elettrocuzione

4 7.3.8 Contro il rischio rumore Contro il rischio relativo all uso di sostanze chimiche Contro il rischio amianto Contro il rischio da movimentazione manuale dei carichi Contro il rischio da scivolamenti cadute a livello Contro il rischio da urti colpi impatti compressioni Contro il rischio da punture tagli abrasioni Contro il rischio Rumore Vibrazioni Contro il rischio cesoiamento stritolamento Contro il rischio di caduta di materiale dall'alto Contro il rischio da polveri fibre Contro il rischio da infezioni da microrganismi Contro il rischio legato all impiego di oli minerali e derivati Contro i rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura Descrizione delle lavorazioni ed analisi delle procedure Strutture in C.A Impermeabilizzazioni e muri controterra Opere in ferro/carpenterie metalliche Impianti Ripiegamento del cantiere SEZIONE 8 - Interferenze tra le lavorazioni - prescrizioni operative, misure preventive e protettive e dispositivi di protezione individuale (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., all. XV, punto lett. e) Analisi delle interferenze e prescrizioni operative per lo sfasamento temporale (elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 s.m.i., Allegato XV, p.to e 2.3.2) Dispositivi di Protezione Individuale Protezione del capo Protezione degli occhi Protezione delle mani Protezione dei piedi

5 8.2.5 Protezione delle altre parti del corpo Cinture di sicurezza Dispositivi di otoprotezione Maschere respiratorie Abbigliamento ad alta visibilità Tutela della salute dei lavoratori SEZIONE 9 Misure di coordinamento (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., allegato XV, punto lett. f) relative all uso comune da parte di più Imprese e Lavoratori Autonomi, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture Previsione di uso comune Procedure generali SEZIONE 10 - Modalità operative della cooperazione e del coordinamento tra i Datori di Lavoro (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., allegato XV, punto lett. g) Cooperazione e coordinamento in fase di esecuzione Subappalti SEZIONE 11 Organizzazione pronto soccorso, antincendio, evacuazione (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., allegato XV, punto lett. h) Primo soccorso Presidi di primo soccorso Cassetta Primo Soccorso Pacchetto di medicazione Richiesta di intervento al Prevenzione incendi ed esplosioni Attrezzature antincendio Possibili cause d incendio Richiesta di intervento ai VV.F Numeri telefonici in caso di emergenza Adempimenti amministrativi in caso d infortunio

6 SEZIONE 12 DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI E CRONOPROGRAMMA (elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., allegato XV, punto lett. i) SEZIONE 13 - STIMA DEI COSTI DI SICUREZZA SEZIONE 14 - Macchine ed Attrezzature SEZIONE 15 - Allegati SEZIONE 16 Approvazione del PSC e firma dei responsabili

7 SEZIONE 1 - PREMESSA Nei cantieri temporanei o mobili in cui è prevista la presenza di più imprese, anche non contemporaneamente, il Committente, o il Responsabile dei Lavori, designa il coordinatore in fase di progettazione e di esecuzione delle opere. Il presente cantiere è relativo agli interventi da effettuare presso la Stazione AEM Torino Distribuzione (nel seguito AEMD) sinteticamente riportati nel seguito: 1) opere di smontaggio (con e senza recupero) di apparecchiature elettriche esistenti; 2) opere civili di demolizione e costruzione finalizzate alla posa di nuovo trasformatore 220 kv, escluso dall appalto 3) installazioni elettriche AT, MT e BT. I contenuti del presente elaborato, con i relativi allegati, costituiscono il Piano di Sicurezza e coordinamento (nel seguito PSC) così come previsto dal D.LGS 81/08 e s.m.i. Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (nel seguito TUSL) e dall allegato XV dello stesso decreto, riportante i contenuti minimi del PSC. Il presente PSC è parte integrante del contratto di appalto delle opere in oggetto. La mancata osservanza di quanto ivi previsto e formulato dal CSE nel corso dei lavori rappresenta violazione delle norme contrattuali. I datori di lavoro dell Impresa Affidataria, delle Imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi sono tenuti ad attuare quanto previsto nel presente PSC e nei Piani Operativi di sicurezza (nel seguito POS)

8 SEZIONE 2 CONTENUTI E COMPOSIZIONE DEL PSC E DEL FASCICOLO TERMINI E DIFINIZIONI 2.1 Il piano di sicurezza e coordinamento Il presente PSC è conforme alle specifiche di cui al D. LGS. 81/2008 e s.m.i., ed in particolare a quanto previsto all art. 100 e nell all. XV. Il presente PSC esamina puntualmente gli elementi minimi prescritti dalla legge ed è sviluppato secondo lo schema riportato nel seguito 2.1.2, lett. a) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 4 Identificazione e descrizione dell opera 2.1.2, lett. b) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 5 Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza 2.1.2, lett. c) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 6 Relazione 2.1.2, lett. d) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 7 Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive 2.1.2, lett. e) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 8 Interferenze tra le lavorazioni - prescrizioni operative, misure preventive e protettive, e dispositivi di protezione individuale 2.1.2, lett. f) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 9 Misure di coordinamento 2.1.2, lett. g) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 10 Modalità operative della cooperazione e del coordinamento tra i Datori di Lavoro 2.1.2, lett. h) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 11 - Organizzazione pronto soccorso, antincendio, evacuazione 2.1.2, lett. i) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 12 - Durata prevista delle - 8 -

9 lavorazioni - Cronoprogramma 2.1.2, lett. l) gli elementi minimi si trovano nella Sezione 13 - Stima dei costi per la sicurezza 2.2 Il fascicolo dell opera Il fascicolo dell opera, redatto conformemente a quanto previsto dall all. XVI al D. Lgs 81/08 e smi contiene: La descrizione sintetica dell opera e dei soggetti coinvolti nell opera completata; L individuazione dei rischi e delle misure preventive e protettive lasciate in opera al termine dei lavori per le manutenzioni successive; Le informazioni relative alle misure di sicurezza da attuare durante l esecuzione dei lavori di manutenzione. 2.3 Definizioni Ai fini del presente documento e del conseguente coordinamento in fase di esecuzione dei lavori vengono precisate le seguenti definizioni, ad integrazione di quanto già definito nella legislazione e nelle norme vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che qui interamente si richiamano. Decreto: decreto legislativo n. 81/08, come successivamente modificato, in particolare con decreto legislativo n.106/08, recante il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (TUSL). Committente: è il soggetto per conto del quale l intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti nella sua realizzazione. Il Committente è esonerato dalle responsabilità connesse all adempimento degli obblighi definiti dalla normativa limitatamente all incarico conferito al responsabile dei lavori (ove nominato). Gli obblighi del Committente sono elencati all art. 90 del TUSL - 9 -

10 Responsabile Dei Lavori: è il soggetto che può essere incaricato dal Committente per svolgere i compiti ad esso attribuiti dal TUSL, ai sensi dell art. 90 del TUSL. Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione: è il soggetto designato dal Committente in fase di progettazione per la redazione del piano di sicurezza e coordinamento. Gli obblighi del CSP sono elencati all art. 91 del TUSL. Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: è il soggetto incaricato dal Committente ai fini del coordinamento della sicurezza nella cantiere in fase esecutiva. Gli obblighi del CSE sono elencati all art. 92 del TUSL. Impresa Affidataria: Appaltatore o Assuntore dei lavori. E il soggetto al quale è affidata la realizzazione dell'opera ed al quale sono corrisposti i relativi pagamenti, personalmente rappresentato dal legale rappresentante. Impresa: ogni soggetto, provvisto di Partita IVA, a cui è affidata, direttamente dal Committente od in subappalto dall'impresa Affidataria, la realizzazione di opere o la fornitura di servizi e che operi all'interno del cantiere; si stabilisce che tale definizione ha valore anche per la corretta applicazione degli obblighi derivanti dal TUSL. Lavoratore Autonomo: soggetto, provvisto di Partita IVA individuale, a cui è affidata, direttamente dal Committente o in subappalto dall'appaltatore, la realizzazione di opere o la fornitura di servizi e che operi all'interno del cantiere senza avvalersi della collaborazione di personale dipendente o di altri Lavoratori assimilabili (apprendisti, tirocinanti, etc.); si stabilisce che tale definizione ha valore anche per la corretta applicazione degli obblighi derivanti dal TUSL. Al Lavoratore Autonomo così definito non è posta in capo la redazione e la trasmissione del POS. Non è definito Lavoratore Autonomo, bensì è definito Impresa, ogni soggetto provvisto di Partita IVA

11 anche individuale, che eserciti la propria attività avvalendosi di altri Lavoratori dipendenti o soci o altri soggetti assimilabili, quali tirocinanti o praticanti o Lavoratori assunti con contratto di lavoro interinale. Direttore Tecnico di Cantiere: lavoratore con il grado di dirigente, le cui caratteristiche e mansioni (per quanto attiene la sicurezza) sono meglio specificate di seguito: nominare i Lavoratori preposti informando o facendo sì che siano informati del loro ruolo tutti i Lavoratori coinvolti o presenti nelle operazioni in atto; comunicare ai preposti e anche per tramite di questi ai Lavoratori le informazioni, misure e disposizioni contenute nel presente Piano, per quanto di loro competenza; comunicare ai preposti e anche per tramite di questi ai Lavoratori le istruzioni e indicazioni di loro competenza; comunicare ai preposti e anche per tramite di questi ai Lavoratori le istruzioni e indicazioni di loro competenza, eventualmente trasmesse dal Committente o dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori; provvedere o suggerire l'adeguamento delle misure e disposizioni descritte nel presente documento, in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, ovvero qualora le predette risultino insufficienti; pianificare la eventuale presenza simultanea o successiva delle diverse Imprese, o Lavoratori Autonomi, all'interno del cantiere e disporre l'utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva; mettere in atto le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi nel cantiere e ai fini dell'evacuazione dei lavoratori; designare preventivamente tra i Lavoratori delle diverse Imprese, con la collaborazione dei Datori di Lavoro, gli incaricati delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione dei lavoratori, salvataggio, pronto soccorso, gestione dell'emergenza; assicurarsi dell'avvenuta formazione e informazione dei Lavoratori in relazione alle operazioni che dagli stessi saranno effettuate;

12 sospendere, in caso di segnalazione o accertamento diretto di pericolo grave ed imminente, le singole lavorazioni; prescrivere, quando ciò sia necessario, che le singole operazioni avvengano sotto il proprio diretto controllo o sotto il controllo di un preposto; prescrivere, quando necessario, controlli a macchine, attrezzature, opere provvisionali; sovrintendere alla corretta realizzazione, modifica e manutenzione delle opere provvisionali; comunicare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori e per conoscenza al Committente ogni atto significativo ai fini della sicurezza; assumere ed esercitare il ruolo di gestore dell impianto elettrico di cantiere. Preposto: è il lavoratore che sovrintende al lavoro di altri. A titolo esemplificativo, nel cantiere edile è il caposquadra. Cantiere: il luogo, o i luoghi, ove si realizzano le opere compiute e si effettuano le lavorazioni oggetto dell'appalto. Lavori: tutte le operazioni che vengono compiute all'interno delle aree di cantiere e per tutta la sua durata ai fini della realizzazione delle opere oggetto dell'appalto, Sono da ritenersi inclusi: i rilievi, i sopralluoghi della direzione lavori e gli altri sopralluoghi autorizzati, i trasporti e le movimentazioni all interno del perimetro di cantiere, le opere di picchettazione, misura e tracciamento, i sopralluoghi e le opere per allacciamenti di servizi. Lavoratore: persona che presta il proprio lavoro ad un Datore di Lavoro, in alternativa Lavoratore Autonomo; nel caso specifico lavoratore che compie le operazioni qui definite lavori

13 Piano: ove non specificato diversamente è il "Piano di Sicurezza e di Coordinamento" detto anche PSC di cui al TUSL ed i relativi aggiornamenti. 2.4 Abbreviazioni utilizzate Le abbreviazioni utilizzate nel presente documento ed in quelli collegati od allegati sono le seguenti: Documenti PSC POS Piano di Sicurezza e di Coordinamento Piano Operativo di Sicurezza Soggetti CSP CSE RL DTC DL MC RSPP RLS Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dei lavori Responsabile dei Lavori Direttore Tecnico del Cantiere per conto dell Impresa Direttore dei Lavori per conto del Committente Medico Competente Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza Legislazione TUSL Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di Lavoro (D. Lgs. 81 del 9 aprile 2008 ed Allegati, coordinato con il D. Lgs. 106 del 3 agosto 2009) e s.m.i

14 SEZIONE 3 - MISURE DI CARATTERE GENERALE ED ADEMPIMENTI 3.1 Misure di carattere generale Tutte le Imprese (Appaltatrice, Subappaltatrici e Lavoratori Autonomi), durante l esecuzione dei lavori, dovranno osservare le misure generali di tutela di cui al TUSL, oltre che quanto previsto nel presente PSC e nei POS ed in particolare: il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; la scelta dell ubicazione dei posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo i percorsi e le aree di confinamento delle aree oggetto di lavori, di concerto con la DL e il RSPP dell azienda Committente, laddove si andrà ad operare all interno dell area produttiva; le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all interno o in prossimità del cantiere; le condizioni di movimentazione dei vari materiali; la manutenzione ed il controllo prima dell entrata in servizio ed il controllo periodico degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori sia delle imprese che del personale operante nella struttura produttiva; la delimitazione e l allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie e sostanze pericolose; l adeguamento, in funzione dell evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi o fasi di lavoro; la cooperazione con i Lavoratori Autonomi (se previsti). Le Imprese devono inoltre: adottare le misure conformi alle prescrizioni riportate dal D. Lgs. 81/08 e s.m.i.; curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso, coordinamento con la Committente o il Responsabile dei lavori; curare che lo stoccaggio e l evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente; indicare nel cartello di cantiere il nominativo del Coordinatore per la Progettazione, del Coordinatore per l Esecuzione dei lavori e del Responsabile dei Lavori;

15 mettere a disposizione dei rispettivi Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, almeno 10 giorni prima dell inizio dei lavori, il Piano di Sicurezza e Coordinamento; consultarli preventivamente in merito allo stesso e su eventuali modifiche significative, nonché fornire i necessari chiarimenti sui contenuti; mettere a disposizione dei rispettivi Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, almeno 10 giorni prima dell inizio dei lavori, il Piano di Emergenza e il relativo Piano di Evacuazione dell attività presente nella sede nella quale si svolgeranno le lavorazioni, perché siano da essi attentamente studiati. I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza dovranno essere perfettamente edotti circa le procedure di Emergenza ed Evacuazione da adottare in caso di necessità, dovranno identificare i Luoghi sicuri (aree esterne di raccolta) più vicini presso i quali avranno l obbligo di condurre le maestranze in caso di evacuazione in emergenza. La consegna ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del Piano di Emergenza e del Piano di Evacuazione deve essere adeguatamente documentata; affiggere in maniera visibile presso il cantiere e custodire a disposizione dell organo di vigilanza, copia della Notifica Preliminare ricevuta dal Committente o Responsabile dei Lavori; rendere edotti i propri preposti e gli altri Lavoratori dipendenti, dei rischi e delle misure di sicurezza riportate nel Piano di Sicurezza e Coordinamento e nei suoi eventuali aggiornamenti. Qualora il capo cantiere dovesse essere sostituito anche temporaneamente, l Appaltatore dovrà comunicare tempestivamente al Coordinatore per l Esecuzione dei lavori il nominativo del sostituto

16 3.2 Adempimenti amministrativi Bozza della notifica preliminare Nello schema seguente si riportano i dati al momento disponibili. Data della comunicazione (da inviare prima dell inizio dei lavori) Indirizzo del cantiere Corso Svizzera n TORINO Committente AEMD TORINO DISTRIBUZIONE SPA nella persona dell Amministratore Delegato Ing. Roberto Fallini Strada Pianezza 272 A - TORINO Responsabile dei lavori P.I. DOMENICO Poggio Strada Pianezza 272 A TORINO Tel. 011/ Fax 011/ Natura dell opera Opere edili ed impiantistiche per esecuzione nuovo asse di trasformazione 220/22kV presso la cabina primaria Martinetto Coordinatore per la Progettazione Arch. Romana Fantozzi C.F. FNTRMN68M55Z133A Via Saccarelli, TORINO Tel/fax 011/ romana.fantozzi@archbor.191.it Coordinatore per l Esecuzione dei Arch. Romana Fantozzi C.F. FNTRMN68M55Z133A lavori Via Saccarelli, TORINO Tel/fax 011/ romana.fantozzi@archbor.191.it Data presunta d inizio dei lavori in cantiere 1 giugno 2015 Durata presunta dei lavori in cantiere 138 giorni naturali e consecutivi

17 Numero massimo presunto dei Lavoratori sul cantiere 8 Numero previsto di Imprese e di Lavoratori Autonomi in cantiere da definire Identificazione delle Imprese già da definire selezionate Ammontare complessivo presunto dei lavori (Euro) ,39 euro, compresi oneri di sicurezza Si precisa che ogni qualvolta è previsto che entrino a far parte dello svolgimento del lavoro nuove Imprese o Lavoratori Autonomi è fatto obbligo all Impresa Affidataria di comunicare la loro identificazione al Committente e/o al Responsabile dei Lavori al fine di permettere a questi ultimi la verifica dell idoneità tecnico professionale, l autorizzazione al subappalto e l aggiornamento della notifica preliminare. Si ribadisce l obbligo che copia della notifica nell ultima versione aggiornata sia affissa in maniera visibile presso il cantiere e custodita a disposizione dell organo di vigilanza territorialmente competente Documentazione da tenere in cantiere In cantiere sarà tenuta, a cura dell Impresa Affidataria e sotto il controllo del CSE, la documentazione riguardante: Iscrizione CCIAA dell Impresa Affidataria, con oggetto sociale inerente alla tipologia dell appalto Iscrizione CCIAA dei subappaltatori o dei Lavoratori Autonomi con oggetto sociale inerente alla tipologia dell appalto Copia dei contratti di appalto e subappalto

18 Autorizzazioni al subappalto Contratto relativo ad eventuale personale proveniente da distacchi Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), in corso di validità e per ciascuna Impresa presente in cantiere e per tutti i Lavoratori Autonomi (ed eventuali Imprese distaccanti) Dichiarazione di ciascuna Impresa relativa all organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata degli estremi delle denunce dei Lavoratori effettuate all INPS, all INAIL ed alle Casse Edili Dichiarazione di ciascuna Impresa relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai Lavoratori dipendenti Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all art. 14 del D. LGS 81/08 e s.m.i. relativi alle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori Denuncia nuovo lavoro temporaneo all INAIL Modulo GAP (ove richiesto) Copia del Registro Infortuni Copia del Libro Unico Piano Operativo di Sicurezza dell Impresa Appaltatrice Piani Operativi di Sicurezza delle Imprese subappaltatrici Copia di Deleghe di responsabilità e nomine: RSPP, Addetti Antincendio e Primo soccorso (gestione emergenze in cantiere), RLS, Medici Competenti, attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei Lavoratori previste dal D. Lgs. 81/08 e s.m.i. riferito alle attività di ciascuna Impresa presente in cantiere, sia appaltatrice che subappaltatrici)

19 Elenco dei Lavoratori risultanti dal Libro Unico presenti in cantiere e relativa idoneità sanitaria riferito alle attività di ciascuna Impresa presente in cantiere, sia appaltatrice che subappaltatrici (compresi eventuali distaccati) Documentazione relativa alla consegna dei DPI ai lavoratori, debitamente controfirmata per ricevimento riferito alle attività di ciascuna Impresa presente in cantiere, sia appaltatrice che subappaltatrici ed eventuali distaccati Elenco dei DPI in dotazione ai Lavoratori Autonomi (se presenti) Copia degli attestati inerenti la formazione dei Lavoratori Autonomi e la relativa idoneità sanitaria (se presenti) Valutazione di tutti i rischi (incluso il rischio rumore) di cui all art. 17 c.1 lett. A) o autocertificazione di cui all art. 29 c.5 del D. Lgs 81/08 e s.m.i. riferito alle attività di ciascuna Impresa presente in cantiere, sia appaltatrice che subappaltatrici Schede di sicurezza dei materiali e delle sostanze usate in cantiere IMPIANTI ELETTRICI, MESSA A TERRA Dichiarazione di conformità impianto elettrico di cantiere (DM 37/08), quadri elettrici e verifiche MACCHINE ED ATTREZZATURE Certificazione CE di macchine ed attrezzature (incluse eventuali attrezzature a pressione di cui al D. Lgs. 93/00) utilizzate in cantiere Libretti d uso e manutenzione e rapporti dell avvenuta regolare manutenzione di macchine ed attrezzature utilizzate in cantiere (sia delle Imprese sia dai Lavoratori Autonomi) Attestazioni di conformità ai requisiti di sicurezza di cui all art. 70 o all All. V del D. Lgs. 81/08 dei noleggiatori o concedenti in uso di attrezzature di lavoro utilizzate in cantiere

20 APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO Libretto impianti di sollevamento di portata maggiore di 200 kg completo dei verbali di verifica periodica e comprese le verifiche trimestrali delle funi (D. Lgs. 81/08, All. 6, punto ). PONTEGGI FISSI Relazione di calcolo e progetto firmato da progettista abilitato per ponteggi superiori ai 20 mt di altezza e/o fuori dagli schemi tipici Tale elenco è da intendersi indicativo e non esaustivo: è facoltà del CSE richiedere ulteriore documentazione da conservare in cantiere a disposizione degli Organi di Vigilanza. L Impresa Affidataria e le Imprese subappaltatrici dovranno consegnare CSE il POS, redatto ai sensi del TUSL, 10 giorni prima dell'inizio dei lavori di competenza. I Piani Operativi di Sicurezza dovranno contenere: l organigramma aziendale; le specifiche delle fasi lavorative, che costituiranno variante operativa e conseguente aggiornamento al presente Piano di Sicurezza qualora i materiali, le macchine e le stesse fasi lavorative risultino diverse da quelle previste prima dell'inizio lavori; la valutazione del rumore secondo i sensi di legge; la valutazione dei rischi derivanti dalle vibrazioni trasmesse dai macchinari; le schede tecniche dei materiali utilizzati;

21 l elenco delle attrezzature, nonché di tutte le opere provvisionali e dei macchinari utilizzati; i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio, evacuazione dei lavoratori e gestione delle emergenze; i nominativi del R.L.S. e del R.S.P.P.; il nominativo del medico competente; il nominativo del Direttore di cantiere e del Capocantiere; l elenco dei lavoratori presenti in cantiere. Inoltre allegato al Piano Operativo dovrà essere inserito copia del registro infortuni e copia del L.U.L., con indicati i nominativi dei lavoratori presenti in cantiere e correlati di fotocopie dei documenti di riconoscimento, copia del D.U.R.C. in corso di validità e certificato d iscrizione alla Camera di Commercio. Dovranno inoltre essere previste schede di consegna D.P.I., con relative istruzioni circa l utilizzo, attestati la formazione e informazione del lavoratore, opportunamente firmate dai lavoratori, attestati di formazione all uso dei D.P.I. di III categoria. 3.3 Formazione ed informazione Il Datore di Lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva un adeguata formazione ed informazione sui rischi per la salute, sui pericoli e sulle procedure da adottare. La formazione dovrà essere eseguita nel rispetto dell accordo Stato Regioni ed essere documentata. Il contenuto dell informazione, specifica per il cantiere, deve essere facilmente comprensibile e opportunamente documentata. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, questa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo. All apertura del cantiere ed ogni qualvolta sarà iniziata una nuova fase di lavoro dovrà essere garantita alle maestranze una corretta informazione, fornendo notizie di carattere normativo, procedurale e tecnico scientifico: i verbali di informazioni dovranno essere allegati al POS. La formazione sull'uso dei DPI, che il datore di lavoro dovrà effettuare a proprie spese, deve essere esaustiva ed efficace e deve sviluppare una coscienza della sicurezza, oltre a permettere di apprendere

22 il superamento del rischio. Dovranno a tale scopo essere organizzati incontri informativi con i lavoratori esposti a rischi specifici ed il cui contenuto dovrà essere adeguato ai fogli di istruzione dei DPI La legge prevede addestramento obbligatorio per i DPI di III categoria. Il Datore di Lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva un adeguata informazione su: rischi per la sicurezza e della salute connessi all attività dell impresa in generale; misure e le attività di protezione e prevenzione adottate; rischi specifici cui è esposto in relazione all attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; pericoli connessi all uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza; procedure che riguardano il pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori; responsabile del servizio di prevenzione e protezione ed il medico competente; nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure prescritte. Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza, con particolare riferimento alla propria mansione da svolgere. La formazione deve essere periodicamente ripetuta in relazione all evoluzione dei rischi. Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza, con particolare riferimento alla propria mansione da svolgere. La formazione deve essere periodicamente ripetuta in relazione all evoluzione dei rischi. Il POS sarà corredato dei certificati di formazione obbligatoria in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente e dall Accordo Stato-Regioni. I Datori di Lavoro dovranno fornire i propri lavoratori presenti in cantiere di tesserino di riconoscimento. Il tesserino dovrà essere sempre esposto, contenere una fotografia, le generalità del lavoratore (nome, cognome, data e luogo di nascita), la data di assunzione, il nominativo dell impresa e del Datore di Lavoro ed in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. Lo stesso obbligo è imposto ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel

23 medesimo luogo di lavoro. Sarà lo stesso lavoratore autonomo a provvedere alla predisposizione della tessera, avendo cura di indossarla durante lo svolgimento dell'attività. Nel caso di Lavoratori autonomi il tesserino deve anche contenere l indicazione del Committente. E fatto obbligo a tutto il personale di cantiere di custodire ed esporre il proprio tesserino di riconoscimento, durante tutta la permanenza in area di cantiere

24 SEZIONE 4 - IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALLEGATO XV, PUNTO LETT. A) 4.1 Ubicazione e tipologia Oggetto del presente piano di sicurezza e coordinamento sono i lavori edili ed impiantistici di realizzazione nuovo asse di trasformazione 220/22kV esecuzione opere civili fornitura ed installazione apparecchiature elettriche a 220 kv. Vista generale sulla Stazione Martinetto con indicazione dell area oggetto di intervento

25 Ubicazione del cantiere: Stazione Martinetto corso Svizzera 95 - TORINO Progettisti STUDIO ESSEPIESSE (Opere civili) AEMD (Installazioni elettriche) Direzione lavori AEMD Data inizio lavori (presunta: 1 giugno 2015 Durata lavori (presunta): 138 gg N. Imprese presenti contemporaneamente: da definire N. massimo presunto di lavoratori in 8 cantiere: Uomini/giorno 600 Importo complessivo dei lavori (Euro): ,39 euro, compresi oneri di sicurezza 4.2 Descrizione del contesto I lavori oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento saranno eseguiti all'interno della Stazione del Martinetto, comprensorio composto da più corpi di fabbrica e dall area di trasformazione (Cabina primaria Martinetto) ove sono previsti gli interventi oggetto del presente PSC. L accesso all area oggetto dell intervento avverrà mediante l ingresso carraio del numero 95 di corso Svizzera (accesso controllato e presidiato). 4.3 Descrizione sintetica dell'opera I lavori che formano oggetto dell'appalto a cui si riferisce il presente PSC comprendono sinteticamente le seguenti lavorazioni:

26 SMONTAGGI a) recupero SF6, smontaggio e messa in stato di conservazione di un interruttore 220 kv, con conferimento del gas SF6 recuperato dall interruttore b) smontaggio e conferimento in discarica autorizzata di sei sezionatori 220 kv per esterno c) smontaggio e messa in stato di conservazione di tre trasformatori amperometrici 220 kv isolati in olio d) smontaggio e messa in stato di conservazione di un trasformatore voltmetrico 220 kv isolato in olio e) smontaggio e messa in stato di conservazione di tre scaricatori 220 kv e tre scaricatori 130 kv f) smontaggio e rottamazione di apparecchiature in media tensione (sezionatori, collegamenti in bandella di rame, cavalletti metallici, spezzoni di cavo) g) recupero dell olio fluido dal cavo di collegamento tra le unità monofase del TR8 e l unità di regolazione UR8, taglio e tamponatura dei cavi La messa in stato di conservazione delle apparecchiature comprende, oltre alla fornitura degli imballi, il trasferimento delle apparecchiature presso il magazzino di Borgaro Torinese. Gli smontaggi si intendono comprensivi dei relativi cavalletti di sostegno e delle connessioni in alta, media e bassa tensione. OPERE CIVILI a) Demolizioni: vasca e basamento trasformatore esistente plinti e binari della vasca e dei piazzali adiacenti allavasca parti di cunicoli cavi esistenti basamenti in cls b) Scavi e realizzazione di polifora e cunicoli per la posa dei cavi di alta, media e bassa tensione c) Realizzazione del dispersore di terra sotto la piazzola del trasformatore d) Adeguamento dell impianto di terra della piazzola di stallo

27 e) Costruzione di basamento per l installazione di un trasformatore 220/22 kv, 63 MVA (escluso dall Appalto) f) Costruzione di parti di cunicolo, compresa copertura in vetroresina g) Ripristino di cunicoli danneggiati: parti in muratura, guide e coperture metalliche, guide e coperture in vetroresina, passaggi cavi con posa di tubo o appositi sostegni cavi in carpenteria metallica h) Opere di completamento per l immissione della polifora nel fabbricato interrato i) Ripristino del suolo manomesso e del sistema di raccolta e smaltimento acque meteoriche INSTALLAZIONI ELETTRICHE AT Fornitura, l installazione, le prove in sito e la messa in servizio delle seguenti apparecchiature per esterno: a) un interruttore tripolare isolato in SF6 a tensione nominale 220 kv b) una terna di riduttori di corrente c) una terna di riduttori di tensione d) una terna di scaricatori 220 kv e) tre sezionatori 220 kv per esterno f) esecuzione di tutti i collegamenti di potenza tra le diverse apparecchiature fornite e tra queste ultime e l impianto esistente INSTALLAZIONI ELETTRICHE MT E BT: a) Fornitura e posa di elettrodotto in cavo MT, tra la piazzola del trasformatore e quadro 22 kv; esecuzione delle terminazioni e collegamento dei cavi alle apparecchiature b) Fornitura, posa e collegamento lato apparecchiatura dei cavi ausiliari in bassa tensione tra stallo 220 kv e sala controllo di Cabina Primaria (collegamenti interni cura AEMD)

28 COLLAUDI ED ATTIVAZIONI Collaudo strutturale e collaudi specifici/attivazioni asse di trasformazione Si richiama integralmente quanto contenuto nei documenti progettuali di appalto per quanto riguarda le lavorazioni sopra sinteticamente descritte

29 SEZIONE 5 - INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALLEGATO XV, PUNTO LETT. B) La presente sezione del PSC è predisposta per essere necessariamente completata ed aggiornata; in particolare l'individuazione delle ulteriori imprese, oltre l Affidataria dell appalto, che opereranno in cantiere Imprese e Lavoratori Autonomi sarà aggiornata a seguito delle richieste di subappalto autorizzate. L'aggiornamento della sezione potrà essere eseguita dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori mediante ristampa dell elenco delle imprese esecutrici, da custodirsi in allegato al Piano o comunque a disposizione dei soggetti legittimamente interessati. 5.1 Soggetti con compiti di sicurezza Nominativi riferimenti vari Committente AEMD TORINO DISTRIBUZIONE SPA Strada Pianezza 272 A Torino A.D. ING. ROBERTO FALLINI Responsabile dei lavori P.I. Domenico Poggio AEMD TORINO DISTRIBUZIONE SPA Strada Pianezza 272 A Torino Tel. 011/ Fax 011/ Coordinatore per la Arch. Romana Fantozzi Via Saccarelli, TORINO progettazione Tel. e fax 011/ / romana.fantozzi@archbor.191.it Coordinatore per Arch. Romana Fantozzi Via Saccarelli, TORINO l esecuzione dei lavori Tel. e fax 011/ / romana.fantozzi@archbor.191.it

30 La Committente, a seguito di valutazione preventiva della natura delle opere, ai sensi dell'art. 90 del TUSL ha affidato incarico al Coordinatore per la progettazione, che le ha accettate e che sottoscrive il presente Piano. 5.2 Imprese o Lavoratori Autonomi Le Imprese Esecutrici (Affidataria, Subappaltatrici e Lavoratori Autonomi, se previsti) verranno indicate dal Committente o Responsabile dei Lavori al CSE a seguito di verifica dell ITP ed autorizzazione al subappalto. Il CSE provvederà ad aggiornare il PSC prima dell inizio dei lavori predisponendo apposito allegato con il nominativo delle Imprese Esecutrici e Lavoratori Autonomi eventualmente già individuati oltre all Impresa Affidataria, secondo lo schema riportato nel seguito. MPRESA AFFIDATARIA/SUBAPPALTATRICE/LAVORATORE AUTONOMO Ragione Sociale Sede Legale Telefono/fax Indirizzo Nominativo del Datore di Lavoro Nominativo RSPP Nominativo RLS Nominativo del soggetto incaricato dell'assolvimento dei compiti di cui all'art. 97 del T.U.S.L. Nominativo dell incaricato all attuazione delle misure di prevenzione incendi Nominativo del responsabile del primo

31 soccorso e gestione delle emergenze Nominativo del Medico Competente Documentazione attestante l idoneità tecnico professionale ai sensi dell art. 90 c. 9 e Allegato XVII del T.U.S.L. Documenti allegati Dichiarazione relativa all organico medio annuo, distinto per qualifica Dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai Lavoratori dipendenti Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), valido per l appalto specifico e per la fase per la quale è stato richiesto (stipula del contratto, pagamento SAL, ecc.) Documenti esibiti e/o allegati al POS Iscrizione alla C.C.I.A. con oggetto sociale inerente alla tipologia dell appalto Documento di Valutazione Rischi di cui all art. 17, c. 1, lett. a) Specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al T.U.S.L. di macchine, attrezzature ed opere provvisionali Elenco dei DPI forniti ai Lavoratori controfirmato dagli stessi Nomina RSPP, Addetti Antincendio e Primo soccorso (gestione emergenze in cantiere), RLS, Medico Competente Attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei Lavoratori prevista dal T.U.S.L. Elenco dei Lavoratori risultati dal Libro Unico e relativa idoneità sanitaria prevista dal T.U.S.L. Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all art. 14 del T.U.S.L. Tale elenco è da intendersi indicativo e non esaustivo: è facoltà del CSE richiedere ulteriore documentazione da conservare in cantiere a disposizione degli organi di Vigilanza

32 SEZIONE 6 - RELAZIONE (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALLEGATO XV, PUNTO LETT. C) CONTENENTE L'INDIVIDUAZIONE, L ANALISI E LA VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI CON RIFERIMENTO AD AREA, ORGANIZZAZIONE, LAVORAZIONI INTERFERENTI, RISCHI AGGIUNTIVI. Al presente PSC sono allegati schemi planimetrici in cui vengono evidenziate le varie fasi ed aree individuate per le lavorazioni ed il layout planimetrico complessivo con la localizzazione delle zone accesso, di lavorazione, delle aree di stoccaggio, dei servizi, ecc.. Nel corso dell esecuzione dei lavori tali schemi planimetrici verranno aggiornati in funzione di quanto riportato nel seguito e degli effettivi apprestamenti installati dall Impresa Affidataria. I lavori oggetto dell appalto dovranno essere realizzati mentre il comprensorio assolve regolarmente la sua funzione di attività gestionale e di trasformazione e distribuzione. Non ci saranno comunque interferenze tra le lavorazioni delle imprese esecutrici ed il personale AEMD/IREN operante nel comprensorio. In particolare, gli impianti oggetto di modifica sono gestiti in remoto e sarà pertanto necessario coordinarsi con il Committente per lo sviluppo delle fasi di lavoro nelle varie aree e la programmazione delle interruzioni di erogazione di corrente necessarie per le lavorazioni sulle apparecchiature (messa in sicurezza delle parti di impianto elettrico interferenti con le lavorazioni). A tal fine sono state individuate differenti fasi lavorative che, in sede di esecuzione, dovranno essere sviluppate in sotto-fasi a cura del CSE, di concerto con il RL, il RSPP del comprensorio, lo staff di Direzione dei Lavori AEMD e l Impresa Affidataria. Verranno pertanto fissati appositi incontri di coordinamento per la definizione delle aree di intervento e relative tempistiche, in particolar modo per gli interventi di:

33 Smontaggi Demolizioni Costruzioni civili Installazioni impiantistiche elettriche AT e MT Realizzazione e modifica cunicoli, polifora e collegamento cavi 22kV e cavi BT Prove, collaudi, attivazioni Nelle zone di lavoro a cielo libero nell area di trasformazione l Impresa dovrà predisporre adeguati confinamenti con reti in polietilene. La posizione definitiva delle reti sarà concordata con il CSE e la DL in sede di coordinamento. Allo stesso modo dovranno essere adeguatamente confinati i tratti di cunicolo esistenti in cui si andrà ad intervenire, le aree di scavo e tutti i percorsi degli automezzi interni al recinto della stazione. Sono inoltre previsti interventi nell edificio indicato con la lettera I nella planimetria allegata (piano tecnico interrato e locale sala controllo al piano terra) e nella della cabina 22 V (in particolare nell intercapedine accessibile dalla cabina). I lavori saranno suddivisi in 10 fasi temporali per diverse aree di cantiere, così come riportate negli schemi planimetrici allegati: FASE 1 RIMOZIONE APPARECCHIATURE SOTTO SBARRA 220 KV MONTAGGIO BARRIERA DI PROTEZIONE VERSO LINEA T.982 FASE 2: DEMOLIZIONE PIAZZOLA UR8-33 -

34 FASE 3 OPERE CIVILI FASE 4 MONTAGGIO APPARECCHIATURE SOTTO SBARRA 220 KV FASE 5 MONTAGGIO ALTRE APPARECCHIATURE 220 KV FASE 6 POSA CAVI MT E BT FASE 7 SOSTITUZIONE SEZIONATORE SOTTO SBARRA 220 KV DEL TR 4 FASE 8 ELIMINAZIONE SEZIONATORE MACCHINA ED INSTALLAZIONE COLONNINI TR4 FASE 9 SOSTITUZIONE SEZIONATORE SOTTO SBARRA 220 KV DEL TR 3 FASE 10 ELIMINAZIONE SEZIONATORE MACCHINA ED INSTALLAZIONE COLONNINI TR3 Di seguito vengono indicati i rischi individuati e le disposizioni di sicurezza dettate dal Coordinatore per la Sicurezza che dovranno essere recepite dai Piani Operativi delle Imprese Esecutrici ed eventualmente modificate ed integrate

35 6.1 Disposizioni del Coordinatore per la Sicurezza 1. Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, ecc. Dovrà essere installato, a cura e spese dell Impresa Affidataria, un quadro elettrico di cantiere certificato, con allacciamento alla rete IREN presente nel comprensorio. L approvvigionamento idrico sarà consentito dall allacciamento alla rete dell'acquedotto presente nel comprensorio. 2. Baraccamenti e servizi igienici La Committenza metterà a disposizione due locali, da adibire a ricovero delle maestranze e refettorio, oltre ai servizi igienici, nell edificio indicato in planimetria con la lettera L. Potrà anche eventualmente essere effettuata una convenzione con il bar/mensa esistente all interno del comprensorio per la pausa pranzo. 3. Aree di stoccaggio materiali e componenti impiantistici All interno e/o in adiacenza della varie aree individuate nelle planimetrie delle fasi sono state individuate delle aree che potranno essere adibite a stoccaggio materiali edili e componenti impiantistici. I materiali derivanti dalle demolizioni/smontaggi verranno stoccati esclusivamente per il tempo necessario ad effettuare il carico per il conferimento a Pubblica Discarica o a magazzino. 4. Area di rimessaggio macchine, attrezzature di lavoro, ecc. Sarà possibile individuare, durante le varie fasi di lavorazione, delle aree all interno della centrale da adibire a rimessaggio macchine/attrezzature di lavoro. In particolar modo sarà possibile utilizzare gli spazi ad oggi individuati nelle planimetrie ed eventualmente uno spazio da definire antistante il fabbricato M (apparecchiature 6,7 kv). 5. Vie di fuga e luoghi di ritrovo Le vie di fuga ed i punti di ritrovo in caso di pericolo imminente dovranno essere individuati per le varie fasi di cantiere, tenendo presente quanto contenuto nel piano di emergenza ed evacuazione del comprensorio

36 6. Dispositivi antincendio All interno delle varie aree di cantiere dovranno essere previsti estintori da 6-9 kg in polvere per fuochi di classe A,B,C e D (opportunamente verificati) in prossimità delle lavorazioni e nell'area di stoccaggio materiale. 7. Accesso al cantiere L accesso al cantiere potrà avvenire dal cancello carraio di corso Svizzera n. 95 Sugli schemi planimetrici allegati sono indicati accessi e percorsi dedicati per raggiungere l area specifica di intervento. Per la sola fase 6 sarà possibile usufruire dell accesso da corso Lecce Autogru e altri mezzi di sollevamento Nelle varie fasi di lavorazione e/o demolizioni si renderà necessario l uso di mezzi di sollevamento/autogru. Tali mezzi dovranno essere manovrati esclusivamente dal personale autorizzato, adeguatamente formato. 9. Attrezzature di pronto soccorso Sarà obbligatorio prevedere una cassetta di primo soccorso all'interno dei locali a disposizione dell Impresa. Ogni Impresa presente in cantiere (Affidataria e Sub-appaltatrici) dovrà munirsi di appositi pacchetti di medicazione da tenere nei pressi delle zone di lavorazione. 6.2 Rischi in riferimento all'area ed all'organizzazione di cantiere In questo paragrafo verranno evidenziati gli elementi di vincolo connessi all'area di cantiere in cui si realizzerà l'opera. Detti vincoli sono determinati dalla presenza di fattori esterni che possono comportare rischi per il cantiere e dagli eventuali rischi che le lavorazioni stesse del cantiere possono comportare all'ambiente circostante (fattori interni). Di seguito sono elencati i fattori esterni/interni che possono comportare rischi per il cantiere: Presenza di condutture aeree e/o interrate di servizi quali reti elettriche, gas, etc. Rischio di intromissione non consentita: accesso alle aree di cantiere da parte di personale non autorizzato. Rischio di investimento (per erronea ed incontrollata manovra di mezzi all'interno dell'area di

37 cantiere). Rischio di elettrocuzione (per errata realizzazione o utilizzo dell'impianto elettrico di cantiere). Rischio di caduta (nelle operazioni di montaggio di strutture in elevazione, quali ponteggi e trabattelli o per errata realizzazione delle protezioni). Rischio di caduta di materiale dall alto Rischio di emissione polveri Rischio di emissione rumore 6.3 Rischi in riferimento alle lavorazioni interferenti Anche con riferimento al Cronoprogramma sono state individuate le seguenti interferenze tra le Imprese che opereranno nel cantiere: Interferenze tra le lavorazioni edili ed impiantistiche. Interferenze con la normale attività del comprensorio. La programmazione delle lavorazioni di cantiere su base settimanale verrà effettuata in modo da avere sole interferenze temporali: le lavorazioni avverranno in aree/locali differenti. Per le lavorazioni da effettuare nella stazione di trasformazione si effettuerà una specifica programmazione per la messa in sicurezza delle linee in tensione, isolando fisicamente le aree di intervento, consentendo l utilizzo di soli mezzi con sbraccio non interferente con eventuali linee in tensione e, ove necessario, programmando il fermo impianto per le lavorazioni sulle apparecchiature (messa in sicurezza delle parti di impianto elettrico interferenti con le lavorazioni). Per le lavorazioni civili relative al nuovo basamento verrà prevista una barriera fisica adeguata lato trasformatore attivo. Sarà cura del CSE, di concerto con il RL, il RSPP, la Direzione dei Lavori e l Impresa Affidataria eventualmente aggiornare la suddivisione delle aree e le relative tempistiche di intervento su base

38 settimanale. * * * I rischi sopra indicati saranno oggetto di specifiche misure indicate nella successiva Sezione 7 ed in altre parti del presente PSC

39 SEZIONE 7 - SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALLEGATO XV, PUNTO LETT. D) 7.1 Scelte, procedure, misure, in riferimento all'area di cantiere (Elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., Allegato XV, punto 2.2.1) Caratteristiche dell'area di cantiere I lavori oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento saranno eseguiti nell area di trasformazione/conversione (a cielo libero) e relativi cunicoli, nell edificio I (apparecchiature a 22 e 30 kv) e nella cabina interrata 22 kv denominata MART (passaggio cavi all interno dell intercapedine esistente sino ai locali interrati) secondo le fasi indicate alla sezione precedente ed il cronoprogramma. Le varie aree di cantiere a cielo libero saranno confinate con apposita recinzione atta ad impedire l accesso a personale non autorizzato. Tra una fase e l altra sono previste le operazioni di rimozione e riposizionamento delle barriere di confinamento aree di lavorazione e percorsi automezzi (barriere in rete di polietilene su tracciamento condiviso con AEMD)- L accesso alle varie aree di cantiere da parte di mezzi e maestranze, fatto salvo diverse determinazioni nel corso delle lavorazioni, avverrà dal passo carraio di corso Svizzera n. 95. Per le sole lavorazioni in cabina MART sarà possibile prevedere l accesso dei mezzi da corso Lecce 122. Le aree destinate stoccaggio materiali e transito, sosta e/o manovra mezzi dovranno essere adeguatamente confinate con reti metalliche h=200 cm. Dovranno essere messe in opera tutte le segnalazioni di cantiere. Non si evidenziano pericoli per i lavoratori derivanti dal traffico circostante

40 Le Imprese Esecutrici dovranno riportare nei rispettivi POS quali prevenzioni di sicurezza adotteranno per evitare infortuni e/o contatti accidentali con i suddetti mezzi durante le operazioni di trasporto/trasbordo/scarico del materiale. Il CSE verificherà periodicamente che le scelte individuate dalle Imprese siano poi adottate. L attività del comprensorio non si interromperà durante il periodo delle lavorazioni. Pertanto le aree di lavorazione non fisicamente confinate da pareti e/o recinzioni esistenti dovranno essere dotate di apposite recinzioni in pvc, dell altezza minima di 2 m. L accesso alle aree di lavorazione dovrà essere interdetto al personale non autorizzato e consentito al solo personale delle imprese esecutrici autorizzato, che dovrà esser preventivamente autorizzato all accesso tramite la guardiola di corso Svizzera. In ogni caso è prevista la presenza di un incaricato sorveglianza AEMD per il controllo accessi e percorsi del personale che all ingresso ed all uscita dovrà recarsi presso la palazzina L (data center) per le verifiche del caso Presenza nell'area del cantiere di linee aeree ed interrate Linee aeree ed interrate in tensione Sono presenti linee aeree in tensione nelle aree oggetto dell intervento della stazione di trasformazione 220/22kV. Essendo stata rilevata la presenza di linee in tensione, seppur posizionate su tralicci o in apposite canaline/caditoie, si dispone che siano affissi avvisi per evitare contatti accidentali con le stesse. Sì dispone altresì l utilizzo di mezzi adeguati, con sbraccio limitato, al di sotto delle linee in tensione della centrale di trasformazione. In ogni caso tali linee saranno sezionate a cura della Committenza in occasione delle lavorazioni sulle parti elettriche e/o conduttrici od in prossimità, previo apposito coordinamento. In ogni caso vanno rispettate, nella definizione delle aree di lavoro, le distanze minime dalle linee in tensione previste dalla normativa e/o separazioni fisiche adeguate dalle stesse e/o limitazioni delle

41 parti in movimento della macchine laddove non sia possibile in alcun modo mantenere le distanze minime. Negli schemi grafici relativi alle fasi di lavorazioni previste sono indicate le limitazioni di sbraccio delle macchine operatrici al di sotto delle linee in tensione. Si impone all'impresa Appaltatrice ed ai Datori di Lavoro delle Imprese Esecutrici, di provvedere ad una capillare informazione dei Lavoratori al riguardo. Le Imprese Esecutrici dovranno riportare nei rispettivi POS quali prevenzioni di sicurezza adotteranno per evitare contatti accidentali con le suddette linee in tensione. Il CSE verificherà periodicamente che le scelte individuate dalle Imprese siano poi adottate Presenza di fattori esterni ed interni che comportano rischi Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere Quanto alla necessità di coordinamento e cooperazione con la Direzione Lavori AEMD per le lavorazioni previste nell area produttiva si è già relazionato nei paragrafi precedenti e in quello che segue. Si precisa inoltre che: non sono previste lavorazioni al di fuori dell area di proprietà aziendale; non sono rilevabili rischi connessi a lavori stradali e/o derivanti dal traffico circostante; non sono stati rilevati rischi di annegamento; non sono previste lavorazioni in ambienti confinati, non sono previste lavorazioni che espongano a rischio di radiazioni ionizzanti Fattori interni al cantiere che comportano rischi per l ambiente circostante Quanto agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare all area circostante si evidenzia la necessità di utilizzo di autogru e mezzi di sollevamento, con il conseguente rischio di

42 caduta di materiale dall alto. L utilizzo dei mezzi di sollevamento verrà effettuato esclusivamente da personale autorizzato nel rispetto della normativa vigente al riguardo. In ogni caso durante la movimentazione di materiale e/o attrezzature con l ausilio di apparecchi di sollevamento le imprese esecutrici dovranno, in ogni situazione che ne determini l esigenza, delimitare e/o sbarrare con idonei apprestamenti l area di possibile caduta. Si evidenziano, poi, i rischi connessi con la necessità di intervenire con lavorazioni durante la normale attività di trasformazione della Stazione elettrica Come già evidenziato in precedenza, tali lavorazioni saranno organizzate e coordinate settimanalmente in modo da individuare specifiche aree di intervento confinate nelle quali verranno eseguite le lavorazioni da parte dell Impresa Affidataria in assenza di personale AEMD/IREN, se non per il caso specifico di sorveglianza di un addetto AEMD che sarà sempre presente in loco. Alcune lavorazioni costituiranno fonte di rumore ed innalzeranno conseguentemente il livello medio normalmente presente in zona. I valori di emissione limite di cui al DPCM 14/11/1997 sono indicati nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Classificazione Acustica della Città di Torino, dalle quali sono state estrapolate le tabelle riportate nel seguito

43 - 43 -

44 La Stazione del Martinetto si trova in area ad uso esclusivamente industriale, così come riportata sulla tavola 8b del Piano di Classificazione acustica della città di Torino, confinante con area di intensa attività umana (palazzi uffici su c.so Regina). Le aree adiacenti sono ad uso prevalentemente residenziale. Qualora i valori di emissione dovessero superare i limiti imposti dalla normativa si dovrà inoltrare apposita richiesta al Comune al fine di ottenere l autorizzazione in deroga. Quanto alle emissioni di polveri connesse con le demolizioni e/o altre lavorazioni, si fa presente che le stesse avverranno principalmente a cielo libero e che le aree di cantiere saranno confinate in modo specifico anche all uopo. Saranno comunque poste in essere tutte le operazioni necessarie per evitare emissioni all ambiente circostante, anche mediante lavaggio delle aree di cantiere esterne e dei mezzi su ruote, ove necessario. 7.2 Scelte, procedure, misure, in riferimento all'organizzazione di cantiere (Elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., Allegato XV, punto 2.2.2) Modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni Si richiama l'obbligo di cui al TUSL art. 109, comma 1"Il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l'accesso agli estranei alle lavorazioni." Tipologia e sviluppo della recinzione Tutte le diverse aree di cantiere presenti all interno della proprietà dovranno essere adeguatamente recintate lungo tutto il perimetro, secondo quanto previsto nel layout delle varie fasi di cantiere che verrà aggiornato in fase di esecuzione sulla base di quanto già previsto dal presente PSC, secondo le indicazioni del Coordinatore in fase di esecuzione. La recinzione non è richiesta nelle posizioni ove - anche provvisoriamente o solo in determinati

45 periodi dell'allestimento - il perimetro del cantiere coincida con strutture muraria continua e/o recinzioni fisse esistenti. La recinzione verrà realizzata con pali in ferro (di altezza fuori terra non inferiore a m. 2,00) infissi in plinti in calcestruzzo (o simili purché accettati dal Coordinatore) di peso tale da impedirne il facile spostamento. Ai pali andrà vincolata, di modo che sia opportunamente tesa, rete da cantiere in pvc traforato di colore arancione (o altra di elevata visibilità, purché accettata dal Coordinatore) sempre di altezza complessiva m. 2,00, salvo diversa indicazione. La recinzione deve essere realizzata di modo che non vi siano varchi orizzontali/verticali, né discontinuità alcuna. La recinzione deve essere realizzata di modo che l'urto accidentale contro la stessa non provochi danni al soggetto potenzialmente esposto (se presenti, i chiodi devono essere ribattuti, il filo di ferro ripiegato). L'Appaltatore ha l'obbligo della manutenzione della recinzione nelle condizioni prescritte, in particolare non è accettato che i montanti perdano la necessaria verticalità, che la rete sia lacerata o svincolata dai montanti, etc. Tutto il perimetro deve essere monitorato al fine di sincerarsi che non vi sia alcuna posizione in cui permanentemente o anche solo occasionalmente (a seguito di apertura di porte secondarie o altri vani di passaggio) sia possibile accedere al cantiere. Gli accessi al cantiere (principale e secondari) devono essere realizzati completi di dispositivo o dispositivi di chiusura (catenaccio e lucchetto o affine). Dovrà essere apposta, a cura dell Impresa Affidataria, apposita cartellonistica di segnalazione/divieto Modalità di ingresso e orari per le lavorazioni Di seguito vengono definite le modalità di ingresso del personale al cantiere. L accesso del personale sarà consentito dall ingresso di corso Svizzera 95 indicato in planimetria. Sarà consentito l ingresso del solo personale indicato negli elenchi allegati ai POS di ciascuna impresa, che dovranno essere pertanto costantemente aggiornati ed approvati dal CSE e comunicati in guardiola

46 L orario ordinario per le lavorazioni sarà dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17. Eventuali turni straordinari, notturni o di sabato e domenica che dovessero essere necessari dovranno essere concordati con CSE, RL, RSPP, DL e comunicati in guardiola. Tutto il personale operante, a qualsiasi titolo, nelle attività in appalto dovrà essere munito di tesserino di identificazione personale completo di fotografia, generalità, qualifica, posizione/mansione, nominativo dell'impresa datrice di lavoro. Nel caso di dipendenti di ditte subappaltatrici dovrà essere indicata anche la data di autorizzazione al subappalto. Nel caso di Lavoratori Autonomi la tessera di riconoscimento deve contenere anche l'indicazione del Committente. Il tesserino di identificazione dovrà essere leggibile e ben visibile sull'indumento. Il personale operativo dovrà essere dotato di indumenti di lavoro in buone condizioni e del medesimo tipo. Il personale di nazionalità non italiana dovrà essere in grado di comprendere e farsi capire in lingua italiana, oppure essere accompagnato da colleghi che sappiano fare da interpreti; diversamente non sarà ammesso nel cantiere. Il personale delle Imprese Esecutrici (Affidataria e Subappaltatrici) deve essere qualificato ed abilitato a svolgere le prestazioni di cui al presente PSC ed in numero sufficiente a soddisfare le norme di legge vigenti in materia, oltre che, naturalmente, il carico di lavoro previsto per l'appalto. Per lavori su impianti elettrici, in particolar modo, dovrà essere formato ed istruito secondo la normativa vigente applicabile. Tutte le Imprese impegnate ed il loro personale saranno tenute a mantenere la massima riservatezza su documenti e informazioni di cui verranno a conoscenza durante la durata dei lavori. Durante il servizio tutto il personale è tenuto ad osservare un contegno improntato a riservatezza, correttezza e irreprensibilità. Le Imprese consentono, ai sensi e per gli effetti di cui al D. Lgs. 196/03 e s.m.i., che i dati propri e del personale siano oggetto di trattamento da parte del Committente, compresa l'eventuale comunicazione a terzi, nel pieno rispetto delle disposizioni della citata legge e delle normativa vigente sulla tutela dei

47 dati personali. La Committente, a proprio insindacabile giudizio o a seguito di segnalazione da parte dei Responsabili, si riserva la facoltà di richiedere in qualsiasi momento e con decorrenza immediata la sostituzione del personale non gradito. Tutto il personale operante dovrà attestare giornalmente la propria presenza (all arrivo ed all uscita) mediante la firma su apposito registro, al fine del controllo in tempo reale della presenza degli operatori presso il comprensorio: allo scopo sarà individuato un addetto AEMD che terrà il registro presso l edificio L e sorveglierà, tra l altro, il corretto utilizzo dei percorsi di cantiere autorizzati. L'Impresa Affidataria si impegnerà a rendere edotti i propri dipendenti ed i dipendenti delle Imprese Subappaltatrici sui seguenti punti: contenuti del piano di emergenza ed evacuazione dell azienda (che verrà reso disponibile in copia prima dell inizio delle lavorazioni dei lavori); è vietato introdursi in locali ed aree non interessate dalle attività da svolgere; è vietato l'accesso in tutti quei locali ed in quelle zone segnalati con cartelli portanti la scritta "pericolo" (ed in particolare nelle cabine elettriche, locali quadri, aree con apparecchiature in tensione etc.), nonché in tutti i locali che verranno indicati dal Committente, ad eccezione di quelli in cui deve svolgersi l'attività di cui al presente PSC; è vietato, per lo svolgimento delle attività, spostare apparecchiature o macchinari ubicati nei locali oggetto di intervento senza che tali necessità siano preventivamente fatte presenti ed autorizzate dal Committente; è vietato l'uso di tutte le apparecchiature telefoniche ed informatiche presenti nella struttura. L'Impresa Affidataria dovrà garantire il rispetto dei sopra detti divieti Segnaletica di cantiere Devono essere osservate tutte le disposizioni minime previste dal T.U.S.L. Allegato XXIV, XXV, XXXII

48 Il testo dei suddetti allegati si ritiene interamente ed integralmente richiamato, ed avente valore prescrittivo. Sono da prevedersi, in generale, i seguenti cartelli: all'ingresso delle aree rischiose: divieto di accesso ai non addetti, obbligo d'uso dei DPI prescritti per le relative attività; sotto il raggio di azione degli apparecchi di sollevamento e in prossimità di trabattelli: cartello di avvertimento di carichi sospesi; in prossimità dei quadri elettrici e delle linee elettriche aeree ed interrate: cartello di avvertimento di tensione elettrica pericolosa, di divieto di spegnere con acqua; presso i ponteggi e trabattelli: cartelli di divieto di gettare materiali dall'alto e di salire e scendere dagli stessi senza l'uso della scala; in prossimità di macchine: cartelli di divieto di pulire e lubrificare con gli organi meccanici in moto, divieto di rimuovere i dispositivi di protezione e sicurezza, divieto di avvicinarsi alle macchine con scarpe, cravatta e in generale abiti svolazzanti, cartelli sulle norme di sicurezza d'uso delle macchine (sega circolare, betoniera, tagliaferri e piegaferri,...); in tutti i luoghi ove ci può essere pericolo di incendio (depositi di bombole, vernici, solventi, lubrificanti, etc.): divieto di usare fiamme libere; nell'area di movimentazione dei carichi: cartelli riportanti le norme di sicurezza per gli imbracatori ed il codice di segnalazione delle manovre per la movimentazione dei carichi; lungo le vie di esodo: cartelli di salvataggio indicanti i percorsi e le uscite di emergenza. all ingresso del cantiere: uscita di autocarri o mezzi pesanti sulla strada pubblica. L'Appaltatore assume per conto del Committente l'onere della esposizione della Notifica Preliminare di cui all'art. 99 del TUSL e successivi aggiornamenti. Eventuali sanzioni o costi o danni derivanti al Committente dalla mancata esposizione della notifica comporteranno insindacabile corrispondente e adeguata detrazione contabilizzata nel primo S.A.L. utile o nello Stato Finale dei Lavori

49 Cartello di cantiere Il cartello e sistema di sostegno devono essere realizzati con materiali di adeguata resistenza. Il cartello deve essere collocato in posizione ben visibile e deve contenere tutte le indicazioni necessarie a qualificare il Cantiere: - Committente; - tipologia dei lavori da eseguire; - riferimenti autorizzativi comunali; - data di inizio lavori; - data di fine lavori; - durata dei lavori; - importo dei lavori; - progettisti; - responsabile dei lavori; - direttori dei lavori; - coordinatori per la sicurezza; - Direttore Tecnico di Cantiere/assistente; - Impresa Affidataria ed eventuali subappaltatori; - recapiti telefonici dei soggetti indicati. Segnaletica di sicurezza In questo paragrafo vengono riportati esempi di segnaletica di sicurezza e/o salute da installare in cantiere (T.U.S.L.- All. XV.1, c. 4), oltre a quella eventualmente necessaria. Il Datore di Lavoro dà ricorso all'utilizzo della segnaletica di sicurezza quando a seguito della valutazione rischi "risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi o sistemi di organizzazione del lavoro o con mezzi tecnici di protezione collettiva" (art. 163 del T.U.S.L). Tuttavia, il CSE, dopo aver valutato situazioni particolari, può richiedere di apporre ulteriore e specifica segnaletica di sicurezza

50 Le maestranze e gli eventuali visitatori del cantiere dovranno essere edotti degli eventuali rischi presenti in cantiere anche attraverso opportuna segnaletica che deve in ogni caso essere conforme ai requisiti del Titolo V del T.U.S.L.. I segnali, per essere efficaci, devono essere posizionati in modo da risultare ben visibili e devono trovarsi in prossimità del pericolo che intendono segnalare. Di seguito si riportano i principali cartelli di divieto, avvertimento, obbligo, salvataggio ed antincendio. A detti cartelli vanno associati i cartelli relativi al rischio specifico. Segnali di divieto Cartelli di forma rotonda, con pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda rossi (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo con inclinazione di 45 ;il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie di cartello). VIETATO L ACCESSO Segnale Posizionamento : - all ingresso del cantiere; - in prossimità di tutti i luoghi di accesso; - nei depositi e nelle aree in cui l accesso sia permesso solo a personale autorizzato; - il segnale deve riportare la relativa scritta. Cartelli di avvertimento Hanno forma triangolare, con pittogramma nero su fondo giallo e bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello)

51 PERICOLO GENERICO Segnale Posizionamento : Sarà posto in prossimità del cartello generale. Indica un pericolo non segnalabile con altri cartelli. In genere è accompagnato da un segnale complementare che illustra il pericolo esistente Segnali di obbligo/prescrizione Hanno forma rotonda, con pittogramma bianco su fondo azzurro (l azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). PROTEZIONE DEGLI OCCHI Segnale Posizionamento : Sarà posto nel cartello di cantiere e in generale nelle aree in cui si effettuano operazioni di saldatura con presenza di schegge o altri materiali che potrebbero provocare danni agli occhi Segnali di salvataggio Hanno forma quadrata o rettangolare, con pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello)

52 DIREZIONE DA SEGUIRE Segnale Posizionamento : E un segnale di direzione da seguire per raggiungere un determinato luogo; in genere è addizionale ad altri pannelli di segnalazione come, ad esempio, il successivo. PRONTO SOCCORSO Segnale Posizionamento : Cartello indicante la presenza di una cassetta di pronto soccorso. Il segnale, accompagnato dal cartello precedente, indica la direzione da seguire per raggiungere il luogo ove è posizionato un presidio di primo soccorso. Cartelli antincendio Hanno forma quadrata o rettangolare, con pittogramma bianco su fondo rosso. ESTINTORE Segnale Posizionamento :

53 Sarà posto nei luoghi: - in cui è prevista la presenza di uno o più estintori, - in corrispondenza delle uscite di emergenza ove si trova un estintore, - in adiacenza alle aree di stoccaggio dei materiali, - in adiacenza alle aree ove vengono effettuate operazioni di saldature. DIREZIONE DA SEGUIRE Segnale Posizionamento : E un segnale di direzione da seguire per raggiungere un determinato presidio antincendio; in genere è addizionale ad altri pannelli di segnalazione come, ad esempio, estintore, scala antincendio, ecc. Tale elenco è da intendersi indicativo e non esaustivo Servizi igienico-assistenziali I servizi igienico assistenziali nel cantiere devono essere allestiti nel rispetto del TUSL Allegato XIII (Prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere). Qualunque sia il numero degli addetti, i servizi igienico-assistenziali (servizi igienici, spogliatoi, refettorio) sono indispensabili. Il dimensionamento di tali servizi dovrà essere eseguito in base al periodo di massima presenza in cantiere, in riferimento al programma dei lavori ed alle Imprese che ne usufruiranno. L'acqua sarà messa a disposizione dei Lavoratori in quantità sufficiente, sia per uso potabile che per lavarsi. Per la provvista, la conservazione, la distribuzione ed il consumo devono osservarsi le norme

54 igieniche atte ad evitarne l'inquinamento e ad impedire la diffusione delle malattie. Come specificato nel seguito i locali per i servizi igienico assistenziali sono messi a disposizione dalla Committenza nell edificio L. Locale per pausa pranzo Il Committente mette a disposizione un locale nell edificio L da adibire a refettorio. In alternativa potrà essere effettuata una convenzione con il bar/ristorante del comprensorio, da allegare al POS di ciascuna impresa. Spogliatoi e deposito DPI Il Committente mette a disposizione un locale nell edificio L da adibire a spogliatoio e deposito DPI. Servizi igienici Il Committente mette a disposizione i servizi igienici ubicati al piano terra dell edificio L Viabilità interna La viabilità di cantiere è riportata sugli schemi relativi alle varie fasi, e sarà oggetto di oggetto di approfondimento in sede di esecuzione. L accesso sia veicolare che pedonale sarà controllato dalla guardiola di corso Svizzera n. 95 e dall addetto AEMD destinato alla sorveglianza del cantiere in orario di lavoro. Gli accessi veicolari e pedonali alle aree di lavoro avverranno seguendo i percorsi concordati con la Committenza, onde evitare interferenze con le movimentazioni proprie dell attività AEMD/IREN all interno del Comprensorio In ogni caso la mobilità interna al cantiere è obbligatoriamente regolata dalle norme del vigente Codice della Strada (analogamente a quanto avviene sulla strada pubblica), in aggiunta e fatte salve altre prescrizioni imposte dal Piano. Si stabilisce l'obbligo inderogabile che veicoli motorizzati siano condotti da persone in possesso di regolare patente di guida valida per l'uso del veicolo interessato sulla strada pubblica (oltre al possesso degli altri requisiti necessari - la patente è condizione necessaria ma non sufficiente). Si richiama al proposito il TUSL art. 108 e l'allegato XVIII

55 7.2.6 Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia Elettricità Il Committente fornirà all Impresa l erogazione di energia elettrica. L'Appaltatore dovrà provvedere all'allacciamento ed alla realizzazione dell'impianto di cantiere. Acqua L'acqua per usi igienico sanitari sarà fornita dal Committente. Impianti elettrici, di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche Gli impianti devono essere rispondenti alle norme CEI EN in vigore (64-8 parte 7), essere realizzati a regola d arte da ditta in possesso dei requisiti di cui al D.M. 22 gennaio 2008 n. 37, che deve rilasciare la necessaria dichiarazione di conformità. Tale dichiarazione, completa di tutti gli allegati obbligatori, dovrà essere tenuta in cantiere a disposizione dell'organo di vigilanza. Il/i quadro/i elettrico/i installati in cantiere deve obbligatoriamente essere costruito in conformità alle norme CEI EN e munito di certificato o dichiarazione di conformità del Fabbricante ai sensi del D.M. 37/08. L'allacciamento dell'impianto elettrico di cantiere sarà effettuato presso il punto di consegna dell Ente erogatore. L impianto deve disporre di idonee protezioni contro le sovratensioni, i sovraccarichi e le scariche atmosferiche (norma CEI EN /4 - CEI 81-10) e contro il contatto accidentale con conduttori ed elementi in tensione. Le parti metalliche degli impianti e delle protezioni debbono essere collegate a terra (norma CEI EN ) e l isolamento dei conduttori in ogni punto dell impianto deve essere adeguato alla tensione con cui sono in esercizio. La linea elettrica derivata dovrà essere protetta da un interruttore generale differenziale e le parti

56 neutre devono essere collegate all'impianto di terra. L'impianto di terra sarà verificato prima della messa in funzione. In prossimità del quadro si deve installare un interruttore di emergenza o interruttore generale che deve essere facilmente accessibile. Sul quadro deve essere esposta la targhetta riportante il nome del costruttore e i dati tecnici. I quadri elettrici non devono contenere più di 6 prese. I quadri, le macchine e gli apparecchi elettrici presenti nel cantiere devono obbligatoriamente riportare in apposita targa l indicazione del costruttore, delle caratteristiche costruttive, delle tensioni nominali di funzionamento, della intensità e tipo di corrente. Se necessario devono essere predisposte idonee strutture di sostegno. Le apparecchiature elettriche portatili saranno preferibilmente di tipo a batteria, o comunque a basso voltaggio: eventuali cavi volanti dovranno, per quanto possibile, correre sollevati da terra e comunque non attraversare a terra le vie di circolazione. Dovranno essere tassativamente vietati allacciamenti elettrici di fortuna. Le prese spina dei quadri devono essere del tipo interbloccato, protette da un interruttore differenziale ad alta sensibilità con Idn non inferiore a 30mA ed avere grado di protezione IP65. Le prese a spina di tipo mobile e quelle sulle pareti esterne dei quadri sono ammesse purché in conformità alla norma CEI e con grado di protezione minimo IP67. Gli utensili elettrici portatili in dotazione delle Imprese esecutrici dovranno essere del tipo a doppio isolamento classe I; l'alimentazione dovrà essere a tensione non superiore a 220 V per lavori effettuati all'aperto e non superiore a 50 V nei luoghi umidi o bagnati. Tutte le macchine ed apparecchiature elettriche con tensione superiore a 50 Volt presenti in cantiere dovranno essere collegate con l'impianto di terra. Dovranno inoltre essere collegate al nodo equipotenziale dell'impianto di terra tutte le masse metalliche estranee all'impianto elettrico con resistenza di terra inferiore a 200 Ohm, ad esempio i ponteggi, le baracche in lamiera non isolate, le gru. Per tutte le masse metalliche di notevoli dimensione situate all'aperto (quali baracche, ponteggi, gru, ecc.) dovrà inoltre essere garantita la dispersione delle scariche atmosferiche mediante collegamento

57 all impianto di terra esistente nel comprensorio. Per l allacciamento all impianto di messa a terra esistente l Appaltatore effettuerà le verifiche previste dalla normativa e fornirà le relative certificazioni necessarie Disposizione per l attuazione di quanto previsto all art. 102 del TUSL L onere del rispetto dell art. 102 ricade sul Datore di Lavoro delle Imprese Esecutrici (Appaltatrice e Subappaltatrici). Al fine del rispetto della norma il presente PSC stabilisce quanto segue. L Appaltatore deve presentare al Committente, o al Responsabile dei Lavori, prima dell inizio dei lavori, dichiarazione sottoscritta dal rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS) nella quale costui dichiara di avere avuto i necessari chiarimenti sul PSC e di non formulare alcuna proposta al riguardo (o in alternativa di formulare proposte che devono essere adeguatamente dettagliate). L Appaltatore deve presentare al Committente, congiuntamente alla richiesta di subappalto, dichiarazione sottoscritta dal rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (del subappaltatore) nella quale costui dichiara di avere avuto i necessari chiarimenti sul PSC e di non formulare alcuna proposta al riguardo (o in alternativa di formulare proposte che devono essere adeguatamente dettagliate). In caso di mancata formale presentazione della dichiarazione di cui sopra, i Lavoratori delle imprese interessate non possono accedere al cantiere. Nel caso di modifiche significative al PSC sarà osservata la medesima procedura Accesso materiali, dislocazione impianti di cantiere, carico/scarico, depositi attrezzature/materiali L accesso dei materiali di fornitura al cantiere avverrà dall ingresso di corso Svizzera 95 e, per la sola fase delle lavorazioni in cabina, da corso Lecce 122. Negli schemi grafici allegati sono indicate le aree previste per i depositi materiali/attrezzature

58 (stoccaggio) e percorsi automezzi. In fase di esecuzione le planimetrie verranno aggiornate con l esatta posizione delle aree concordate con la Committente nelle varie fasi, in accordo con il CSE. 7.3 Analisi dei rischi presenti con riferimento all area, organizzazione del cantiere, lavorazioni e loro interferenza (Elementi di cui al D. Lgs. 81/2008 s.m.i., Allegato XV, punto 2.2.3) Il procedimento di valutazione dei rischi è teso al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Per una corretta valutazione dei rischi si è proceduto ad una analisi delle attività lavorative previste in cantiere. Si riportano nel seguito le definizioni dei termini utilizzati nella valutazione del rischio PERICOLO: SITUAZIONE PERICOLOSA: RISCHIO: VALUTAZIONE DEL RISCHIO: fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Il termine pericolo è generalmente usato insieme ad altre parole che definiscono la sua origine o la natura della lesione o del danno alla salute previsti: pericolo di elettrocuzione, di schiacciamento, di cesoiamento, di intossicazione, etc. qualsiasi situazione in cui una persona è esposta ad un pericolo o a più pericoli. combinazione di probabilità e di gravità di possibili lesioni o danni alla salute in una situazione pericolosa. valutazione globale della probabilità e della gravità di possibili lesioni in una situazione pericolosa per scegliere le adeguate misure di sicurezza. In riferimento all area di cantiere, il PSC contiene l analisi degli elementi essenziali al fine della valutazione dei rischi, in relazione: alle caratteristiche dell area di cantiere ed alla sua organizzazione;

59 all eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere; agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l area circostante; alle lavorazioni e le possibili interferenze. Obiettivi e criteri generali nella valutazione dei rischi L'obiettivo della valutazione dei rischi consiste nel consentire al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questi provvedimenti comprendono: la prevenzione dei rischi professionali; l'informazione dei lavoratori; la formazione professionale dei lavoratori; l'organizzazione e predisposizione dei mezzi necessari a porre in atto i provvedimenti necessari. Nella valutazione dei rischi sono state adottate procedure di valutazione, che mirano principalmente all'individuazione delle possibili fonti di pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ed in particolare sono stati adottati i seguenti criteri: Si è proceduto all'identificazione delle fonti di pericolo sulla base dell'analisi del processo produttivo e dell'organizzazione del lavoro prevista nel cantiere. Principali misure tecniche di prevenzione da adottare in riferimento ai rischi individuati Nei paragrafi successivi vengono analizzate le procedure e le metodologie di prevenzione infortuni legate ai singoli fattori di rischio individuate ed alle lavorazioni. Vengono prese in considerazione anche le misure preventive per quei rischi al momento non presenti nel cantiere ma che potrebbero presentarsi nel corso dei lavori

60 7.3.1 Organizzazione del cantiere Le opere provvisionali previste per l esecuzione della lavorazioni previste nel comprensorio devono essere allestite con buon materiale ed a regola d arte, proporzionate ed idonee allo scopo ed essere conservate in efficienza per l intera durata del cantiere. Prima dell utilizzo e/o riutilizzo di apprestamenti di qualsiasi tipo si deve provvedere alla loro verifica per eliminare quelli non ritenuti più idonei ai sensi dell allegato XIX del D. Lgs. n. 81/2008. In tutti i lavori eseguiti ad un altezza superiore ai 2,00 metri, devono essere adottate adeguate impalcature o ponteggi metallici o idonee opere provvisionali Rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere Si rimanda alle modalità previste per l'accesso al cantiere e la viabilità di cantiere. In cantiere dovranno entrare solamente soggetti adeguatamente formati ed informati, nonché autorizzati Al rischio di seppellimento da adottare negli scavi Nel cantiere non sono previsti scavi di grossa entità, se non per l esecuzione del basamento piazzola UR1 e parti di cunicolo da integrare. Tracciamento dello scavo Predisporre adeguate protezioni contro eventuali rischi di caduta dall alto delimitando la zona con parapetti o analoghi dispositivi. Durante il tracciamento è necessario controllare e verificare la presenza di impianti tecnologici preesistenti. Scavi con macchine operatrici La macchina escavatrice deve essere manovrata da personale specializzato e deve essere dotata dei prescritti dispositivi di sicurezza. Nell area di presenza delle escavatrici è vietata la presenza degli

61 addetti nel campo di azione della macchina stessa. Il posto di manovra deve essere protetto da un solido riparo. Non dovrebbero essere presenti scavi di profondità superiore ai 2 m. Se del caso si dovranno mettere in essere tutti gli accorgimenti di sicurezza necessari e/o richiesti. Alla parete degli scavi deve essere data una pendenza non superiore a quella del declivio naturale, o si devono allestire opere d'armatura nel caso in cui siano da temere frane o scoscendimenti (pendenza di sicurezza < 60 ). Le armature di sostegno ed eventuali rivestimenti provvisori devono essere messi in opera di pari passo con l'avanzamento dello scavo e mantenuti sino alla conclusione della costruzione. Le eventuali opere di rivestimento delle pareti dello scavo devono sporgere dai bordi dello scavo di almeno 30 cm. Se la natura del terreno lo richiede, devono essere adottati sistemi preventivi di consolidamento o di sostegno. In prossimità degli scavi è vietato depositare materiale; qualora tali depositi fossero necessari, si deve provvedere alle necessarie puntellature. Contro il rischio di caduta nello scavo si devono applicare normali parapetti sui cigli o barriere segnaletiche opportunamente arretrate. Il nastro di segnalazione deve essere collocato adeguatamente dal ciglio dello scavo. Le operazioni di scavo/carico materiali devono avvenire in modo tale che gli operatori abbiano la completa visibilità dell'area interessata. L'accesso deve essere consentito solo agli addetti alla fase in oggetto. In caso di contatto con cavi o tubazioni, il manovratore del mezzo di scavo deve restare sulla macchina e fare allontanare chi si trova a terra presso la macchina stessa. I macchinari dovranno avere dimensioni adeguate e sbraccio limitato in presenza di linee in tensione al di sopra delle lavorazioni. Scavi manuali Se la natura del terreno lo richiede, devono essere adottati sistemi preventivi di consolidamento o di sostegno. Occorre predisporre idonee vie di fuga dallo scavo in caso di franamenti. In ogni caso gli operatori devono essere almeno due in modo tale da garantirsi reciproco controllo e/o aiuto. La zona va delimitata con parapetti o mezzi analoghi. Il nastro di segnalazione deve essere collocato

62 adeguatamente dal ciglio dello scavo. In prossimità degli scavi è vietato depositare materiale. Nel caso in cui la parete del fronte d'attacco supera l'altezza di 1,50 m, è vietato il sistema di scavo manuale. Rinterri Per le opere di rinterro l Impresa esecutrice potrà in genere impiegare le materie provenienti dagli scavi eseguiti in cantiere (purché adatte per le opere da eseguire e ritenute idonee dalla D.L.). e salvo quanto segue. Durante la fase di rinterro, l'area deve essere preclusa al passaggio dei non addetti: devono essere indicate le vie obbligate di transito per gli automezzi. Gli operatori a terra devono rimanere fuori dal raggio di azione delle macchine operatrici utilizzate. Nella formazione dei rilevati, rinterri e dei riempimenti si dovrà procedere per strati orizzontali di eguale altezza, comunque non superiori a 40 cm Contro il rischio di caduta dall'alto Dovranno essere osservate rigorosamente le prescrizioni di cui al TUSL, Titolo IV, capo II e all All. XVIII, che qui interamente si richiamano. Allo stato non sono previsti ponteggi per la realizzazione delle opere di cui trattasi, per le quali si utilizzeranno ponteggi mobili e/o piccole piattaforme autosollevanti. Potrà essere necessario l allestimento di un piccolo impalcato per il passaggio cavi nell intercapedine della cabina, che dovrà essere predisposto in ottemperanza alla normativa ed approvato dal CSE. Si riportano in ogni caso, nel seguito, le prescrizioni relative ai ponteggi. Ponteggio metallico A partire dal 19 luglio 2005, per tutti i ponteggi allestiti dopo tale data, è obbligatorio redigere il PI.M.U.S. (Piano di Montaggio, uso e smontaggio). Dovrà essere redatto indipendentemente dalle sue dimensioni e dalla sua complessità

63 Dovranno inoltre essere rispettate tutte le indicazioni fornite dalla Sezione V del Titolo IV del TUSL nonché dagli allegati XVIII, punto 2 e XIX. Il transito sotto i ponti deve essere impedito con barriere o protetto con l adozione di misure e/o cautele adeguate. Tali ponteggi devono essere di tipo regolamentare autorizzato, eretti in base al progetto, quando ne occorre l'obbligo, o in base agli schemi di montaggio previsti dal fabbricante ed al relativo disegno esecutivo. Il ponteggio deve essere realizzato sempre con parti dello stesso produttore. Alla base del ponteggio è opportuno esporre il previsto cartello indicante la sua natura (da costruzione), il numero complessivo degli impalcati e dei carichi ammissibili. Fra i piani di calpestio ed il fabbricato, specialmente in corrispondenza degli angoli, non devono esservi dei vuoti; sono ammessi 20 cm di distacco per le sole opere di finitura. Il transito fra i diversi piani del ponteggio deve avvenire con scale a pioli vincolate, sfalsate, con parapetti/corrimano o, meglio, poste in adiacenza del fabbricato. Ogni piano dovrà presentare parapetti a norma contro la caduta verso il vuoto; tavole ferma piede di almeno 20 cm, applicate sulla parte interna dei montanti. Il mancorrente dovrà essere posizionato ad 1,00 m dal piano di calpestio e la distanza tra lo stesso e la tavola fermapiede deve essere inferiore a 60 cm. Durante la fase di montaggio e smontaggio gli addetti devono essere dotati di cinture di sicurezza adeguatamente fissate. L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti di altezza non inferiore a 1,20 m rispetto all'ultimo piano di lavoro od il piano di gronda. La distanza tra due montanti consecutivi non deve essere superiore a 3,60 m; può essere permessa una maggiore distanza quando ciò sia richiesto da evidenti motivi di esercizio del cantiere. Le tavole devono essere in perfette condizioni ed adeguatamente fissate in modo tale da impedire spostamenti accidentali; lo spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non inferiore a 4 cm e di larghezza non inferiore a 20 cm. Devono inoltre essere posizionate contigue le une alle altre, non presentare parti a sbalzo e devono appoggiare sempre su quattro traversi. Le loro estremità devono essere sovrapposte, in corrispondenza sempre di un traverso, per non meno di 40 cm. Nessun elemento deve essere lasciato incustodito fino a quando non sia stato fissato in modo sicuro

64 E' vietato lasciare materiale in deposito sulle tavole del ponteggio, eccetto quello temporaneo necessario al momento della lavorazione. L'accesso al ponteggio deve esser consentito al solo personale autorizzato e con adeguato abbigliamento. L'accesso deve avvenire solo ed esclusivamente da scale opportunamente predisposte e fissate. Ove previsto il passaggio o stazionamento di persone sotto il ponteggio, esso deve essere dotato di coperture adeguate per impedire la caduta di materiale (parasassi). Il ponteggio deve essere collegato all'impianto di messa a terra seguendo le indicazioni dell'elettricista. Esporre la segnaletica inerente le prescrizioni di sicurezza e gli obblighi da osservare. Il carico da posizionare sui ripiani del ponteggio non deve essere superiore a quello prescritto dal tecnico nel progetto. Per il carico e scarico dei materiali prevedere ponti di carico coadiuvati da carrucole per ponteggi. Il Responsabile di cantiere, ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione del lavoro, deve assicurarsi della verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l eventuale sostituzione od il rinforzo degli elementi inefficienti. Ponti a torre su ruote Sono soggetti a controlli da parte dell INAIL presso il fabbricante ed a verifiche periodiche annuali da parte dall ASL o dall ARPA. Essi devono essere acquistati solo se muniti di targa e libretto di matricola. I ponti su ruote a torre devono essere costruiti conformemente alla norma tecnica UNI. I ponti sviluppabili devono essere usati solo per l altezza per cui sono costruiti, senza aggiungere sovrastrutture. Lo spostamento deve avvenire con operaio a terra e senza sovraccarichi sul piano di lavoro. I ponti su ruote devono avere una base adeguata per resistere alle sollecitazioni derivanti dagli spostamenti e per evitare il rischio di ribaltamento

65 Parapetti verso il vuoto devono essere sempre implementati a norma, completi di tavole fermapiede. Deve essere prevista adeguata scala di accesso a pioli opportunamente fissata. Si devono bloccare le ruote con ferma-ruote o dispositivi tipo cunei. La stabilità deve essere garantita anche senza la disattivazione delle ruote, prescindendo dal fatto che il ponte sia o meno ad elementi innestati. Il ponte deve essere dotato di dispositivo per il controllo dell'orizzontalità e deve essere ancorato alla costruzione almeno ogni due piani. Si fa esplicito divieto di spostare il ponte se sono presenti lavoratori o materiali al di sopra dei ripiani. I ponti devono avere una base sufficientemente ampia da resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti. I ponti su ruote devono essere usati esclusivamente per l'altezza massima prevista dal fabbricante. Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare ben livellato ed il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente. Sull'elemento di base deve essere esposta una targa riportante i dati del fabbricante, le caratteristiche della struttura e le indicazioni di sicurezza. Ponti su cavalletti I ponti su cavalletti devono essere allestiti a regola d'arte ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. I cavalletti devono essere installati su suolo livellato ed atto ad evitare possibili cedimenti dell'appoggio. Possono essere usati per lavori da eseguirsi al suolo o all'interno dell'edificio. Non devono avere altezza superiore a 2,00 m. E' vietato utilizzare ponti su cavalletti sovrapposti o allestire i montanti con scale a pioli. La larghezza dell'impalcato deve essere almeno di 90 cm. Le tavole in legno utilizzate devono essere in perfette condizioni e devono essere montate in modo tale da evitare scorrimenti. Andatoie e passerelle Le andatoie e passerelle servono per accedere ai luoghi più diversi del cantiere, per superare dislivelli o vuoti, per approdare ai piani di posti di lavoro a quote diverse. Come sempre nel caso di opere

66 provvisionali, vanno dimensionate, realizzate e mantenute a regola d arte ed essere conservate in efficienza per l intera durata del lavoro. La norma impone una larghezza non minore a cm 60 quando sono destinate solo al transito dei lavoratori; per passare a 1,20 m nel caso di trasporto materiali. La pendenza non deve mai superare il 50% (altezza pari a non più della metà della lunghezza), anche se il rapporto del 25% è assai più raccomandabile ai fini della sicurezza. Quando la lunghezza supera i 6,00 8,00 m, devono essere interrotte da pianerottoli di riposo; per impedire scivolamenti sulle tavole che compongono il piano di calpestio vanno fissati listelli trasversali a distanza di passo d uomo carico, vale a dire 40 cm di distanza circa: Andatoie e passerelle vanno sempre munite verso il vuoto di parapetto con tavola fermapiede; qualora costituiscano posto di passaggio non provvisorio e vi sia il pericolo di caduta di materiale dall alto, vanno idoneamente difese con un impalcato di sicurezza (parasassi). Nel seguito descrizione sintetica delle verifiche da effettuare sugli impalcati: verificare la stabilità e la completezza della passerella o andatoia, con particolare riguardo alle tavole che compongono il piano di calpestio; verificare la completezza e l efficacia delle protezioni verso il vuoto; verificare che non vengano caricati con carichi eccessivi; verificare di non dover movimentare carichi superiori a quelli consentiti; segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quanto sopra indicato. Parapetti: procedure e mezzi di protezione Per parapetto si intende una barriera verticale eretta lungo i bordi esposti di un apertura nel suolo o nelle pareti, di un ripiano o di una piattaforma, avente lo scopo d impedire la caduta di persone. Si dice parapetto normale quello che soddisfa le seguenti caratteristiche: sia costruito con materiale rigido, resistente ed in buono stato di conservazione; abbia un altezza utile di almeno 1 m; sia costituito da almeno due correnti, di cui quello intermedio posto a circa metà distanza fra quello superiore e quello inferiore;

67 sia costruito e fissato in modo da poter resistere, nell insieme ed in ogni sua parte, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione. Fascia continua con arresto al piede (tavola fermapiede) di almeno 20 cm. Scopo della fascia fermapiede è quello di impedire la caduta di oggetti al piano sottostante, nonché di evitare le conseguenze derivanti dall eventuale slittamento del piede delle persone che transitano nel tratto delimitato dal parapetto. Inoltre i parapetti non devono presentare spazi in senso verticale maggiori di 60 cm tra il mancorrente e la tavola fermapiede. I correnti e le tavole fermapiede vanno sempre applicati dalla parte interna dei montanti o degli appoggi sia quando fanno parte di un impalcato di un ponteggio che in qualunque altro caso. Nel corso dei lavori, prima di giungere alla loro conclusione possono venire a crearsi delle aperture verso il vuoto, le quali costituiscono un gravissimo pericolo. È assolutamente tassativo proteggere tutte le aperture verso il vuoto a prescindere dalla larghezza e profondità, in quanto costituiscono grave pericolo. E' considerata equivalente al parapetto qualsiasi protezione realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti non inferiori a quelle presentate dal parapetto stesso Contro i rischi derivanti da estese demolizioni o rimozioni etc. Il cantiere di cui al presente Piano prevede demolizioni e rimozioni. Prima dell inizio dei lavori di demolizione è fatto obbligo di procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire. In relazione al risultato di tale verifica, devono essere eseguite le opportune opere di rafforzamento e di puntellamento necessarie ad evitare che durante la demolizione, si verifichino crolli imprevisti. Le demolizioni devono essere eseguite sotto la sorveglianza di un preposto; la successione delle demolizioni deve risultare da apposito programma previsto nel POS della ditta addetta alla lavorazione. A seconda delle macchine operatrici utilizzate, sarà obbligatorio attenersi scrupolosamente alle

68 modalità di utilizzo indicate sul libretto. Le demolizioni manuali, in particolar modo quelle delle murature e solai, devono essere effettuate servendosi di ponti di servizio indipendenti dall opera da demolire. È vietato a tutti i lavoratori lavorare sui muri o nelle aree direttamente adiacenti alla demolizione. In ogni caso allontanare dall area interessata tutti gli operatori non partecipanti all operazione, segnalare l area con opportuna cartellonistica e recintarla. I lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine dall alto verso il basso e devono essere condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventuali adiacenti, ricorrendo, ove occorra, al loro preventivo puntellamento. Verificare che l operatore sia dotato di protezioni alle mani, ai piedi, alla testa e alle orecchie e, se del caso, di protezioni agli occhi, attraverso l'utilizzo dei D.P.I.: guanti, scarpe di sicurezza, occhiali e maschere di protezione. Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall alto, ma trasportato e/o convogliato con appositi canali, in cui l estremo inferiore non deve risultare ad un altezza maggiore di 2,00 metri dal piano di raccolta. Durante la demolizione e lo sgombero dell area si provvederà a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando di acqua il materiale di risulta. Sono altresì previsti smontaggi e messa in conservazione di apparacchiature che andranno opportunamente imballate in apposita area all uopo destinata nell area di cantiere e conferite nel magazzino del Committente Contro i rischi di incendio o esplosione Nel cantiere di cui al presente Piano, a seguito di analisi degli elaborati di progetto, risultano previste lavorazioni o utilizzo di materiali pericolosi con conseguente possibilità di rischio di incendio o di esplosione. L'Appaltatore dovrà provvedere affinché siano osservati i disposti di legge e di buona tecnica necessari per ridurre il rischio connesso alle lavorazioni previste. Nel seguito si riportano le prescrizioni generali fondamentali. In primo luogo si rammenta l'obbligo in capo all Affidataria di progettare ed eseguire e gestire

69 l'impianto elettrico di cantiere in ottemperanza alla normativa già richiamata in precedenza. Si richiamano e si impongono all'appaltatore ed alle Ditte subappaltatrici che opereranno per conto dello stesso le seguenti prescrizioni: nella eventualità che siano individuati ambienti, classificabili come "ambienti a maggior rischio in caso di incendio" o " ambienti con maggior rischio di esplosione" dovranno essere osservate le norme riportate nelle specifiche norme CEI. La presente imposizione costituisce a tutti gli effetti integrazione delle prescrizioni poste in relazione alle caratteristiche dell'impianto elettrico di cantiere; le materie o liquidi infiammabili (così come i corrosivi tossici o comunque dannosi) devono essere obbligatoriamente trattati con l'uso di recipienti come indicato di seguito. Recipienti per il trasporto di liquidi o materie infiammabili, corrosive, tossiche e comunque dannose. I recipienti adibiti al trasporto dei liquidi o materie infiammabili, corrosive, tossiche o comunque dannose devono essere provvisti: di idonee chiusure per impedire la fuoriuscita del contenuto; di accessori o dispositivi atti a rendere sicure ed agevoli le operazioni di riempimento e svuotamento; di accessori di presa, quali maniglie, anelli o impugnature atti a rendere sicuro ed agevole il loro impiego, in relazione all uso particolare; di involucro protettivo adeguato alla natura del contenuto. I recipienti di cui sopra, compresi quelli vuoti già usati, devono essere allontanati dal cantiere a fine turno di lavoro: non ne sarà consentito in alcun caso lo stoccaggio nel cantiere. I recipienti vuoti, non destinati ad essere reimpiegati per le stesse materie già contenute, devono, subito dopo l'uso, essere resi innocui mediante appropriati lavaggi a fondo, oppure distrutti adottando le necessarie cautele. In ogni caso è vietato usare recipienti che abbiano già contenuto liquidi infiammabili o suscettibili di produrre gas o vapori infiammabili, o materie corrosive o tossiche, per usi diversi da quelli originari,

70 senza che si sia provveduto ad una preventiva completa bonifica del loro interno, con la eliminazione di ogni traccia del primitivo contenuto o dei suoi residui o prodotti secondari di trasformazione. Le operazioni che presentano pericoli di esplosioni, di incendi, di sviluppo di gas asfissianti o tossici e di irradiazioni nocive devono effettuarsi in locali o luoghi isolati, adeguatamente difesi contro la propagazione dell'elemento nocivo. Nei locali o luoghi di lavoro o di passaggio deve essere, per quanto tecnicamente possibile, impedito o ridotto al minimo il formarsi di concentrazioni pericolose o nocive di gas, vapori o polveri esplodenti, infiammabili, asfissianti o tossici: ove necessario si provvederà ad una adeguata aerazione dei locali, al fine di evitare concentrazioni pericolose o nocive. I recipienti nei quali sono conservati prodotti o materie pericolosi o nocivi devono, allo scopo di rendere nota la natura e la pericolosità del loro contenuto, portare le indicazioni ed i contrassegni prescritti per ciascuno di essi dalla normativa che li disciplina. Gli scarti di lavorazione e i rifiuti di materie infiammabili, esplodenti, corrosive, tossiche, infettanti o comunque nocive devono essere raccolti durante la lavorazione, asportati frequentemente con mezzi appropriati ed allontanati a cura dell Appaltatore fuori dall area di cantiere, in ogni caso al più tardi a fine turno di lavoro. Si devono evitare riscaldamenti pericolosi e scintille nei locali ove sussista anche solo temporaneamente pericolo di incendio o di esplosione. Sono da rispettarsi, laddove occorra, le opportune precauzioni relative rispettivamente a lubrificazione delle macchine (non usare prodotti che possano generare reazioni chimico-fisiche pericolose!) e a riscaldamento e difesa dai raggi del sole (controllo della temperatura, schermatura della irradiazione solare, per quanto attiene i locali interessati). Altre precauzioni particolari relative ai depositi/aree di stoccaggio Aree appositamente recintate in adiacenza alle aree di lavorazione saranno utilizzate come deposito materiali di nuova fornitura e di risulta, sempre previa autorizzazione del Committente, anche per tramite del CSE

71 L Impresa Affidataria dovrà adoperarsi affinché lo stoccaggio dei materiali venga effettuato al di fuori delle vie di transito, in modo razionale e tale da non creare ostacoli. Il Capo Cantiere o altro preposto, purché a tal proposito individuato dall Impresa, avrà il compito di porre particolare attenzione alle cataste, alle pile ed ai mucchi di materiali che possono crollare o cedere alla base. In particolare dovranno essere osservate le seguenti disposizioni: è necessario provvedere affinché il piano di appoggio dell area sia idoneamente compattato, orizzontale e stabile; dovranno essere impartite istruzioni (predisponendo anche relativa segnaletica) di interdizione all area di cui trattasi alle persone non addette alla movimentazione dei materiali; i materiali dovranno essere depositati in modo ordinato; tra i pacchi sovrapposti deve essere presente un bancale in legno per una migliore distribuzione dei carichi e per la successiva movimentazione dei pacchi; non bisogna superare il numero di due pallets sovrapposti; i materiali/oggetti movimentabili manualmente devono essere immagazzinati in un altezza da terra compresa tra 60 e 150 cm e mai superiormente all altezza delle spalle. Di tutto ciò l Impresa dovrà provvedere a dare informazione al Capo cantiere ed a tutto il personale incaricato dei lavori nell area di stoccaggio. Il POS dovrà individuare quali stoccaggi saranno eseguiti, la loro localizzazione (tavola grafica) se differente da quanto indicato nel presente PSC e le modalità operative di realizzazione. Eventuali depositi temporanei di materiale infiammabile dovranno essere opportunamente segnalati ed adeguatamente forniti di mezzi antincendio. Si ribadisce che a fine turno di lavoro l eventuale materiale infiammabile dovrà obbligatoriamente essere allontanato dal cantiere. Gli utensili, le apparecchiature e gli attrezzi devono essere sistemati in modo da non costituire pericolo od intralcio: quando non sono utilizzati devono essere ricoverati nel locale allestito appositamente. L area di Cantiere deve essere mantenuta in ordine e sgombra da materiale che non sia necessario alla prosecuzione delle opere

72 Per la movimentazione dei carichi verranno usati quanto più possibile mezzi ausiliari atti ad evitare le sollecitazioni sulle persone. Al manovratore del mezzo di sollevamento e/o trasporto dovrà essere garantito il controllo delle condizioni di tutto il percorso, anche con l'ausilio di eventuale aiutante. I percorsi per la movimentazione dei carichi sospesi saranno scelti in modo da evitare quanto più possibile che essi interferiscano con zone in cui si trovano persone. Diversamente, la movimentazione dei carichi sarà opportunamente segnalata al fine di consentire lo spostamento delle persone. Il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi dovrà essere effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli e cedimenti. I depositi e/o lavorazioni di materiali che possono costituire pericolo saranno allestiti in zone appartate del cantiere e convenientemente delimitate. Ai lavori in ambienti o in luoghi con rischio di incendio, scoppio e soffocamento non sarà mai adibita una sola persona. Nei luoghi di lavoro e negli ambienti con rischio di incendio saranno sempre disposti i prescritti mezzi di prevenzione e di estinzione. In aggiunta alle altre misure già applicate direttamente sugli impianti e sui macchinari, per ridurre la diffusione eccessiva di polvere o di vibrazioni e rumori, questi saranno per quanto possibile, disposti in zone appartate del cantiere. Si prescrive in ogni caso di verificare periodicamente lo stato (pulizia, ordine, sicurezza) delle aree utilizzate per lo stoccaggio. I rifiuti prodotti in cantiere saranno smaltiti secondo quanto previsto dalla normativa vigente nel corso delle lavorazioni Depositi di diverse qualità di materie o prodotti pericolosi Nelle installazioni in cui possono svilupparsi gas, vapori o polveri suscettibili di dar luogo a miscele esplosive, devono essere adottati impianti distinti di aspirazione per ogni qualità di gas, vapore o polvere, oppure adottate altre misure idonee ad evitare i pericoli di esplosione. I Datori di Lavoro delle ditte esecutrici sono tenuti all'osservanza delle indicazioni riportate nelle schede tecniche dei prodotti che utilizzano; sono tenuti a prendere le conseguenti misure di sicurezza; sono tenuti ad informare in tempo utile - anche per tramite dell'appaltatore - tutti i soggetti

73 potenzialmente esposti. In conseguenza del paragrafo precedente i Datori di Lavoro hanno l'obbligo di non utilizzare o far utilizzare alcun prodotto senza avere preventivamente ottenuto la relativa scheda tecnica Contro il rischio di elettrocuzione È vietato eseguire lavori in prossimità o su parti di impianto normalmente in tensione se non posti in sicurezza e formalmente consegnati al personaòe dell Appaltatore. Trattandosi di lavori da eseguire all interno di stazione di trasformazione 220/22kV si richiama integralmente quanto contenuto nel documento AEMD Comunicazione dei vincoli e rischi specifici dei luoghi di lavoro Trasformazione e conversione agg , allegato, che è da ritenersi parte integrante del presente PSC. Si richiama l'obbligo di corretto utilizzo di macchine e attrezzature conformi alla normativa vigente, come da schede specifiche da allegare ai POS, riportanti rischi e DPI da utilizzare Contro il rischio rumore Si richiamano le schede delle macchine ed attrezzature allegate ai singoli POS ed il conseguente utilizzo dei DPI relativi nonché il rispetto delle misure indicate (quali la turnazione o riduzione dell'orario quotidiano) per le lavorazioni ove è individuato il rischio di lesioni per esposizione al rumore. Si elencano le seguenti particolari fasi di lavoro per le quali si evidenzia una criticità relativa all esposizione dei Lavoratori al rumore: operazioni di scavo eseguite con macchina escavatrice; operazioni che prevedono l uso di martelli demolitori elettrici o pneumatici; operazioni di demolizione in genere, anche con utensili manuali; operazioni che prevedono l uso di macchina tagliasuolo;

74 operazioni che prevedono l uso di macchine rullatrici per le quali si impongono le presenti precauzioni. Tutte queste operazioni otoprotettori. dovranno essere tassativamente eseguite indossando dispositivi In riferimento all'attività delle singole imprese si richiamano: gli obblighi derivanti dal T.U.S.L. Titolo VIII Capo II (Protezione dei Lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro); l'obbligo che al POS sia allegato l'esito della valutazione del rumore. Il CSE si riserverà di disporre misure protettive in relazione all'esposizione al rumore (anche nei confronti di terzi) a seguito dell'esame dei POS e delle valutazioni del rumore delle singole imprese esecutrici. L'Appaltatore e tutte le Imprese e Lavoratori Autonomi operanti in cantiere sono impegnate, con l'accettazione del presente Piano, ad osservare le eventuali prescrizioni aggiuntive volte a ridurre l'esposizione al rumore, imposte anche successivamente all'appalto ed in qualsiasi momento della fase di esecuzione ad insindacabile discrezione dal Coordinatore Contro il rischio relativo all uso di sostanze chimiche Sarà fatto obbligo di utilizzare i DPI specifici per le lavorazioni ove è individuato rischio chimico per l'utilizzo dei prodotti impiegati. In particolare si ricorda la necessità di utilizzare i DPI specifici per le attività di recupero SF6. Utilizzo di prodotti particolari non espressamente previsti in progetto Qualora le Imprese prevedano, avendolo esplicitato nel POS o nelle relative integrazioni, l'utilizzo di prodotti che espongono a rischio chimico, dovranno comunque attenersi a tutte le precauzioni di cui

75 alle schede tecniche ed il Coordinatore potrà disporre misure protettive in relazione all'esposizione al rischio chimico (anche ed in particolare nei confronti di terzi). L'Appaltatore e tutte le Aziende e Lavoratori Autonomi operanti in cantiere sono impegnate, con l'accettazione del presente Piano, ad osservare le eventuali prescrizioni aggiuntive relative a rischio chimico imposte anche successivamente all'appalto ed in qualsiasi momento della fase di esecuzione ad insindacabile discrezione dal Coordinatore Contro il rischio amianto Precauzioni a fronte della presenza di amianto rilevata durante l esecuzione dei lavori Si impone all'appaltatore l'obbligo di interrompere immediatamente le opere di demolizione o le assistenze qualora sia rilevata la dubbia o presunta presenza di amianto in altri elementi soggetti a demolizione (pannelli isolanti, tubazioni, etc. ) per i quali non siano già state previste le procedure di cui al T.U.S.L. Titolo IX Capo II; nel caso il Direttore di Cantiere dovrà darne tempestiva informazione alla D.L. ed al Coordinatore che assumeranno le decisioni necessarie. Allo stato non sono state rilevate presenze di elementi in amianto soggetti a demolizione/rimozione Contro il rischio da movimentazione manuale dei carichi Si richiamano integralmente gli artt. 167, 168 e 169 del D. Lgs. 81/2008. La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo. Il personale deve essere informato e formato sui rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi e sugli accorgimenti da adottare per ridurre questi rischi ai minimi termini: movimentazione ausiliaria, ripartizione del carico, ecc. Il sollevamento dei carichi deve essere effettuato: con la schiena diritta, evitando qualsiasi tipo di torsione o flessione; con il tronco eretto; tenendo il carico il più vicino possibile al corpo; mantenendo una salda posizione dei piedi ed una presa sicura; piegando le gambe con i piedi leggermente divaricati, evitando di flettere completamente le

76 ginocchia; tenendo eventualmente un piede più avanti dell'altro per migliorare l'equilibrio ma senza spingere eccessivamente avanti il corpo; movimentando il carico senza scosse o strattoni; con un ritmo modulato dal singolo lavoratore; con periodi di riposo fisiologico e di recupero nel caso di sforzi ripetuti e prolungati; servendosi di cinghie, bilancieri o quant altro sia di aiuto. Il trasporto dei carichi deve essere effettuato: mantenendo il corpo eretto; posizionando il centro di gravità del carico perpendicolarmente alla posizione dei piedi; ripartendo il carico uniformemente (il più possibile); tenendo le braccia tese. I sacchi e le casse vanno trasportati sulle spalle. Prima di effettuare sollevamenti di carichi è indispensabile verificare che il luogo di lavoro sia sgombro da ostacoli ed in condizioni tali da non provocare eventuali incidenti. Si prescrive l utilizzo di appropriati DPI durante le operazioni di movimentazione: scarpe antinfortunistiche; guanti; protezioni lombari che ristabiliscono l allineamento della colonna vertebrale e mantengono un carico inalterato di compressione tra i dischi della schiena; occhiali di protezione a seconda del tipo di carico da movimentare. Per la movimentazione verticale dei carichi ai singoli piani si adotteranno sistemi provvisionali di sollevamento dei materiali quali argani, paranchi, autogru/gru o quant altro sia indispensabile. Per la movimentazione orizzontale dei carichi all'esterno ed all'interno dell'edificio, saranno usati quanto più possibile mezzi ausiliari, quali carriole, carrelli e transpallets, evitando così pericolose sollecitazioni sulle persone

77 Contro il rischio da scivolamenti cadute a livello I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne Contro il rischio da urti colpi impatti compressioni Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione Contro il rischio da punture tagli abrasioni Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i D.P.I. idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, ecc...)

78 Contro il rischio Rumore Vibrazioni Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità ed i livelli di vibrazione prodotti in modo eccessivo. Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso ed alla generazione di vibrazioni in ragione delle attività svolte. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore ed i livelli di vibrazione di una lavorazione o di una attrezzatura non possono essere eliminati o ridotti, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore; alternare l uso di attrezzature vibranti con lavorazioni che non ne prevedono. Se la rumorosità o le vibrazioni non sono diversamente abbattibili è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore vibrazioni e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose e vibranti e/o riorganizzare le mansioni lavorative. Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, ecc...) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori Contro il rischio cesoiamento stritolamento Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune

79 distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo Contro il rischio di caduta di materiale dall'alto Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale Contro il rischio da polveri fibre Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e D.P.I. idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria

80 Contro il rischio da infezioni da microrganismi Nelle attività eseguite in cantiere devono essere prese particolari misure per l infezione contro il tetano. In particolare ogni lavoratore presente in cantiere deve essere sottoposto obbligatoriamente a vaccinazione antitetanica. Quando si fa uso di mezzi chimici per l'eliminazione di insetti o altro, si devono seguire le indicazioni dei produttori. L'applicazione deve essere effettuata solamente da persone ben istruite e protette. La zona trattata deve essere segnalata con le indicazioni di pericolo e di divieto di accesso fino alla scadenza del periodo di tempo indicato. Gli addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e devono utilizzare indumenti protettivi e D.P.I. appropriati Contro il rischio legato all impiego di oli minerali e derivati Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosol durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i D.P.I. ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. In particolare si ricorda la necessità di utilizzare i DPI specifici per le attività di recupero olio fluido unità monofase e regolazione Contro i rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura Il cantiere sarà soggetto variazioni di temperatura, peraltro collegate all andamento stagionale. Non sono invece prevedibili eccessivi sbalzi di temperatura, ovvero situazioni in cui un lavoratore spostandosi da una posizione ad un altra - sempre all interno del cantiere - sia soggetto al passaggio ad una situazione di temperatura fortemente più fredda o più calda. Di conseguenza, stante la natura dei lavori e dell area di cantiere, non si prevede che nel corso delle operazioni di lavoro gli addetti possano essere soggetti ad eccessivi sbalzi di temperatura. Non essendo stata rilevata la possibile esposizione a questo rischio, il presente Piano non dispone

81 misure di protezione al riguardo Descrizione delle lavorazioni ed analisi delle procedure Fermo restando quanto sopra riportato per gli scavi, gli apprestamenti e le demolizioni/rimozioni si riportano nel seguito le ulteriori lavorazioni previste e le relative procedure e misure. Per i DPI specifici relativi alle singole mansioni si rimanda alle schede allegate ai POS Strutture in C.A. Casseratura con elementi in legno Deve essere predisposta apposita casseratura in modo da evitare spostamenti durante la fase del getto: la realizzazione deve essere eseguita a regola d'arte. Durante l'allestimento l'accesso all'area di lavoro deve essere consentita al solo personale autorizzato, che deve essere munito di tutti i DPI necessari. Per la casseratura prevedere l'utilizzo di prodotti disarmanti da usare seguendo le indicazioni riportate sulle schede di sicurezza dei materiali, che dovranno essere presenti in cantiere durante tutta la durata dei lavori, senza tralasciare l'utilizzo di appositi indumenti contro le aggressioni chimiche. Nelle esecuzioni di casseri verticali dovranno essere previsti puntellamenti di sostegno degli elementi al fine di evitare azioni quali il ribaltamento e lo spostamento del cassero stesso. Nel caso di casseri orizzontali (getto soletta impalcato) prevedere idonee reti di protezione idoneamente ancorate a supporti rigidi. Lavorazione e posa del ferro per armature L'armatura deve essere posizionata conformemente alle disposizioni del progetto con i dovuti distanziatori. I ferri che rimarranno scoperti dopo la messa in opera dovranno essere provvisti di tappi

82 di sicurezza (cappellotti) alle estremità libere, sia in strutture orizzontali che in quelle verticali. Tutti gli addetti alle operazioni dovranno utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale. Getto del calcestruzzo Durante la fase di getto accertarsi che non si formino vuoti o nidi di ghiaia nel getto stesso. Bisogna porre particolare attenzione ad eventuali schizzi ed a non scivolare durante l'operazione. Tali realizzazioni devono essere effettuate con idonei indumenti impermeabili. Quando i getti di calcestruzzo sono effettuati con la pompa, si deve vincolare la tubazione flessibile in modo che non possa compiere improvvisi sbandamenti laterali, la bocca erogatrice non deve permanere immersa nei getti durante le pause. L'area di lavoro deve essere preclusa ai non addetti e provvista di opportuna cartellonistica di sicurezza. Ogni piano dovrà presentare parapetti a norma contro la caduta verso il vuoto e tavole ferma piede di almeno 20 cm, dove è necessario. Vibratura del getto Porre attenzione affinché i cavi elettrici non finiscano nel getto; munirsi di idonee calzature per evitare sia contatti fra calcestruzzo e pelle, sia fenomeni di elettrocuzione. Ogni piano dovrà presentare parapetti a norma contro la caduta verso il vuoto e tavole ferma piede di almeno 20 cm, dove è necessario. Disarmo Rispettare i tempi prestabiliti prima di effettuare il disarmo e provvedere al completo sgombero di tutti i materiali residuali presenti. Istruire gli addetti affinché effettuino il disarmo con la rimozione graduale dei casseri e delle strutture di sostegno, evitando improvvisi cedimenti nelle fasi transitorie. Si deve operare seguendo le istruzioni fornite per un graduale disarmo, assumendo posizioni sicure e movimenti coordinati nell'ambito di lavoro. Nelle parti in cui la struttura è prospiciente il vuoto predisporre adeguate opere provvisionali per impedire la caduta di materiali e/o persone dall'alto

83 Ogni piano dovrà presentare parapetti a norma contro la caduta verso il vuoto e tavole ferma piede di almeno 20 cm, dove è necessario Impermeabilizzazioni e muri controterra Nei luoghi dove sono svolti i lavori d'impermeabilizzazione e realizzazione dei muri controterra, le zonesovrastanti devono essere precluse al transito dei mezzi e delle persone applicando transenne o segnalazionisufficientemente arretrate rispetto al ciglio dello scavo, ad una distanza pari alla profondità dello scavo se lo scavo non viene armato. Durante i lavori in elevazione non devono contemporaneamente essere effettuati lavori alla loro base; l area deve essere recintata e segnalata. Proteggere le lavorazioni con l allestimento del ponteggio Opere in ferro/carpenterie metalliche E prevista la movimentazione di elementi in ferro, sollevamento e posa in punti predefiniti. Non deve essere prevista nessuna lavorazione sotto il raggio di azione di posa con autogru o altro mezzo di sollevamento. L'attenzione deve essere posta nella corretta movimentazione del singolo elemento e nell'assicurarsi che non ci siano passaggi accidentali di persone al di sotto del materiale in movimento. Nel corso della posa non si devono effettuare, nel medesimo luogo, altre tipologie di lavorazioni Impianti L area deve essere utilizzata solo dagli addetti alla lavorazione. In caso contrario è necessaria una coordinazione fra le diverse attività per evitare interferenze. Procedere con la dovuta cautela onde evitare danneggiamenti a tubazioni esistenti. Nel caso di danneggiamenti accidentali di tubazioni o impianti segnalarlo immediatamente al capocantiere. La realizzazione delle tracce, ove previste, deve svilupparsi con andamenti orizzontali e verticali; sono vietate scanalature diagonali

84 Assistenza muraria e posa per gli impianti I lavori di finitura e di assistenza muraria agli impianti devono essere eseguiti con l'uso di regolari ponti mobili o impalcati. Gli attrezzi elettrici portatili devono possedere i requisiti di sicurezza previsti dalla vigente normativa. La realizzazione degli impianti deve svilupparsi con andamenti orizzontali e verticali; sono vietate scanalature diagonali. L'area deve essere utilizzata solo dagli addetti: in caso contrario è necessaria una coordinazione tra le diverse attività per evitare interferenze. Le zone di lavoro e di transito devono essere adeguatamente illuminate. Nel caso di danneggiamenti accidentali di tubazioni o impianti, segnalarlo immediatamente al capocantiere. Si comunica che per le lavorazioni all interno della cabina e della sala controllo edificio I sarà presente personale di sorveglianza AEMD per tutta la durata delle lavorazioni. Impianti elettrici L area deve essere utilizzata solo dagli addetti alle lavorazioni: in caso contrario è necessaria una coordinazione fra le diverse attività per evitare interferenze. Gli attrezzi elettrici portatili devono possedere i requisiti di sicurezza previsti dalla vigente normativa. Nel caso di danneggiamenti accidentali d impianti segnalarlo immediatamente al capocantiere. Gli impiantisti non devono mettere sotto tensione parti scoperte che possono essere toccate da lavoratori estranei alla lavorazione. Si richiama integralmente quanto già esplicitato in altre parti del PSC per gli interventi nella stazione di trasformazione a cielo libero Ripiegamento del cantiere Smontaggio apprestamenti/recinzioni di cantiere Gli apprestamenti/recinzioni di cantiere possono essere rimossi solo alla fine dei lavori e dopo aver

85 rimosso tutti i materiali dal cantiere. I materiali devono essere posizionati in luogo sicuro e disposti in modo da non provocare pericolo per instabilità e/o ribaltamento. Prima di procedere agli smantellamenti verificare le condizioni delle varie strutture anche in relazione al loro possibile riutilizzo. Smontaggio macchine Lo smontaggio delle macchine può avvenire solo se si è provveduto a scollegarle dall impianto di alimentazione. Macchine che si scaldano non possono essere smontate se appena utilizzate. Lo smontaggio deve iniziare dalle parti superiori e sotto il controllo di un preposto. Bisogna delimitare le zone di smontaggio e mantenersi a distanza di sicurezza dalle macchine durante la fase. Vietare la presenza di persone durante le manovre di retromarcia. I materiali devono essere posizionati in luogo sicuro e disposti in modo da non provocare pericolo per instabilità/ribaltamento. Tutta la zona sottostante l'area di smontaggio delle gru e delle altre macchine in generale deve essere preclusa alla possibilità di transito sia veicolare che pedonale mediante transenne o segnalazioni adeguatamente arretrate rispetto alle strutture in fase di smontaggio e rispetto alla traiettoria che potrebbe compiere il materiale accidentalmente in caduta

86 SEZIONE 8 - INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI - PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALL. XV, PUNTO LETT. E) 8.1 Analisi delle interferenze e prescrizioni operative per lo sfasamento temporale (elementi di cui al D.Lgs. 81/2008 s.m.i., Allegato XV, p.to e 2.3.2) La programmazione dei lavori evidenzia la sovrapposizione temporale di alcune fasi lavorative. In particolare le interferenze più probabili saranno tra lavorazioni edili ed impiantistiche. Quando, in fase esecutiva, dovessero evidenziarsi sovrapposizioni temporali di due fasi di lavoro in uno stesso periodo, occorrerà organizzare le lavorazioni in modo che si rientri in uno dei seguenti casi: le fasi di lavoro saranno molto brevi e potranno, di conseguenza, svolgersi obbligatoriamente in tempi diversi, anche se indicate nella stessa settimana del cronoprogramma. le fasi di lavoro si svolgeranno nella medesima settimana ma dovranno obbligatoriamente essere eseguite in luoghi diversi e separati. Si dispone l obbligo dell Impresa Affidataria di ordinare, fare osservare e sovrintendere alle disposizioni di cui sopra per l eliminazione o riduzione dei rischi da interferenza. Pertanto, come procedura generale, le diverse lavorazioni si succederanno in rigorosa sequenza evitando ogni sovrapposizione temporale nello stesso luogo

87 8.2 Dispositivi di Protezione Individuale Per Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) si intendono i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l indossi o comunque li porti con sé da rischi per la salute e la sicurezza. I DPI devono : essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore; essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; poter essere adattati all utilizzatore secondo le sue necessità. In caso di rischi multipli che richiedono l uso simultaneo di più DPI, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti. La conformità ai requisiti essenziali di sicurezza è attestata dal fabbricante mediante l apposizione sul DPI e sul relativo imballaggio del marchio di conformità CE in modo visibile, leggibile ed indelebile. Il T.U.S.L. richiama il preciso obbligo del Lavoratore di usare detti dispositivi ed indica il Preposto quale incaricato ad esigerne l'uso. I Lavoratori che svolgeranno operazioni e lavorazioni che li esporranno a rischi di infortunio o malattia professionale saranno dotati di mezzi di protezione individuale appropriati al rischio specifico, opportunamente contrassegnati, allo scopo di evitare promiscuità. I DPI non saranno mai considerati come sostitutivi di altre misure di prevenzione: verranno infatti impiegati quando i rischi non potranno essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. I Lavoratori a cui saranno consegnati i mezzi di protezione individuale, con ricevuta scritta e controfirmata, saranno obbligati ad usarli con cura, segnalando immediatamente al Datore di Lavoro o al preposto l'eventuale perdita dell'idoneità dei mezzi stessi. In nessun caso i Lavoratori apporteranno di propria iniziativa modifiche ai DPI loro assegnati. La scelta e l'assegnazione dei mezzi di protezione individuale dovrà essere fatta dal Direttore Tecnico delle Imprese Esecutrici (Affidataria e Subappaltatrici) in relazione ai rischi specifici presenti nella

88 lavorazione in atto. La scelta dovrà anche tenere conto dei requisiti di efficienza, funzionalità e tollerabilità, effettuata secondo le procedure di idoneità emanate dagli Enti preposti. La dotazione minima per tutto il personale sarà: casco di protezione; scarpe antinfortunistiche adatte alla stagione; guanti da lavoro; tuta da lavoro (per casi specifici, ad esempio lavorazioni di saldatura), indumenti ad alta visibilità (per casi specifici, ove applicabile). L'abbigliamento dovrà risultare comodo, non eccessivamente attillato ovvero eccessivamente largo, senza fronzoli pendenti: non si potranno indossare sciarpe o cravatte, per evitare il rischio che si impiglino nelle attrezzature di lavoro. L abbigliamento dovrà comunque garantire la piena libertà di movimento in condizioni confortevoli durante eventuali fasi lavorative disagevoli e/o a forte rischio. Il Lavoratore verrà informato e formato dal proprio Datore di Lavoro in merito all'uso dei dispositivi di sicurezza ed alle motivazioni di tale uso, in modo tale che lui stesso adotti un comportamento di auto tutela. Nel seguito si elencano i DPI, suddivisi per funzionalità, in base al TUSL (All. VIII)

89 8.2.1 Protezione del capo DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLA TESTA RISCHI DPI Caduta di materiali dall alto Caschetto Urti, colpi, impatti, compressioni Punture, tagli, abrasioni Contatti con elementi contundenti Scivolamenti, cadute dall alto Vibrazioni Lavori sotto l azione prolungata dei raggi del sole o Copricapo appropriato della pioggia I Lavoratori esposti a specifici pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall'alto o per contatti con elementi comunque pericolosi devono essere provvisti di copricapo appropriato. Analogamente, devono essere provvisti di adatti copricapo i Lavoratori che devono permanere, senza altra protezione, sotto l'azione prolungata dei raggi del sole, della pioggia o della neve Protezione degli occhi DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI OCCHI RISCHI DPI Proiezione di schegge, materiali roventi, corrosivi Occhiali a stanghette, occhiali a maschera, caustici, o comunque dannosi visiere o schermi facciali appropriati Saldatura Maschera e caschi Raggi X, raggi laser, radiazioni ultraviolette ed Occhiali di protezione adeguati infrarosse I Lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di materiali roventi,

90 corrosivi caustici, o comunque dannosi, devono essere muniti di occhiali, visiere o schermi appropriati Protezione delle mani DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE MANI/BRACCIA RISCHI DPI Punture, tagli, abrasioni, ustioni, causticazioni alle mani Manopole, guanti contro le aggressioni meccaniche e chimiche, guanti a sacco, guanti di protezione a mezze dita, ditali, manicotti, fasce di protezione dei polsi o altri appropriati mezzi di protezione Maneggio di materiali pesanti/pungenti (ferro, Guanti in pelle di adeguato spessore legname, laterizi) Lavorazione in presenza di materiali caustici (calci, Guanti in gomma o resine sintetiche vernici, solventi e lubrificanti) Lavori su apparecchiature in tensione Guanti isolanti Nelle lavorazioni che presentano specifici pericoli di punture, tagli, abrasioni, ustioni, causticazioni alle mani, i Lavoratori devono essere forniti di manopole, guanti o altri appropriati mezzi di protezione

91 8.2.4 Protezione dei piedi DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEI PIEDI RISCHI DPI Ustioni, causticazione, punture o schiacciamento Calzature resistenti (con puntale rinforzato d acciaio, con intersuola antiperforante o termoisolante), a sfilamento rapido ed adatte alla particolare natura del rischio Per la protezione dei piedi nelle lavorazioni in cui esistono specifici pericoli di ustioni, di causticazione, di punture o di schiacciamento, i Lavoratori devono essere provvisti di calzature resistenti ed adatte alla particolare natura del rischio. Tali calzature devono potersi sfilare rapidamente Protezione delle altre parti del corpo DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE ALTRE PARTI DEL CORPO RISCHI DPI Rischi particolari Schermi adeguati, grembiuli, pettorali, gambali o uose Qualora sia necessario proteggere talune parti del corpo contro rischi particolari, i Lavoratori devono avere a disposizione idonei mezzi di difesa, quali schermi adeguati, grembiuli, pettorali, gambali

92 8.2.6 Cinture di sicurezza DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL CORPO RISCHI DPI Caduta dall alto o entro vani, pozzi, cisterne e simili Dispositivo di presa del corpo + sistema di collegamento raccordabile a un punto di ancoraggio sicuro I Lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare la loro opera entro pozzi, cisterne e simili in condizioni di pericolo, devono essere provvisti di adatta cintura di sicurezza Dispositivi di otoprotezione DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELL APPARATO UDITIVO RISCHI DPI Rumore (utilizzo di martello pneumatico, utensili ad Cuffie di protezione a filtri aria compressa, macchine o utensili per taglio e Tappi auricolari monouso molatura, impasto e pompaggio cls)

93 8.2.8 Maschere respiratorie DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE RISCHI DPI Inalazioni pericolose di gas, polveri (lavori in presenza di polvere silicea o di manufatti contenenti Maschere antipolvere o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto amianto rimozione lastre di copertura, condotte, facilmente accessibile e noto al tubazioni di impianti) personale Inalazioni pericolose di fumi nocivi/dannosi (lavori in presenza di catrame, bitume ed aerosoli interventi stradali, impermeabilizzazione e verniciatura) Maschere contro i fumi e/o vapori o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale Lavori in ambienti con elevato grado di inquinamento Maschere a filtro antipolvere, antigas o antinebbia Lavori con forte sviluppo continuo di sostanze inquinanti (verniciatura a spruzzo, sabbiatura) Respiratori a mandata d aria integrati da apparecchio, un cappuccio o da casco per la protezione di testa e collo Interventi di urgenza in ambienti fortemente Autorespiratori inquinati e privi di ossigeno I Lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale

94 8.2.9 Abbigliamento ad alta visibilità DISPOSITIVI DI PROTEZIONE AD ALTA VISIBILITA' RISCHI DPI Gilet con bande rifrangenti Conforme alla norme EN 471 DPI di 2ª categoria Pantalone con bande rifrangenti cucite Conforme alla norma EN 471 DPI di 2a categoria Lavori stradali e in generale lavorazioni in cui sia Pettorina con bande rifrangenti cucite. ravvisato il rischio di investimento da parte di mezzi Conforme alla norma EN 471 di lavoro o autoveicoli, mezzi pubblici, ecc. DPI di 2a categoria Tuta con cerniera con bande rifrangenti cucite Conforme alla norma EN 471 DPI di 2a categoria La scheda è stata ripotata per completezza, anche se non sono previste lavorazioni, allo stato, che richiedano l utilizzo di indumenti ad alta visibilità. 8.3 Tutela della salute dei lavoratori Prima dell inizio di ogni singola lavorazione il Datore di lavoro ha l onere di fornire una adeguata informazione relativa alle misure di sicurezza da adottare. Il lavoratore che, in caso di grave pericolo, immediato o che non sia stato possibile evitare, si allontani dal luogo di lavoro, non dovrà subire alcun pregiudizio o essere soggetto a dannose conseguenze

95 Al fine di tutelare la salute dei lavoratori presenti in cantiere, sarà cura del datore di lavoro fornire le seguenti indicazioni, anche mediante avviso scritto: osservare le misure di sicurezza già predisposte dal Datore di lavoro; usare i dispositivi di sicurezza individuali e tutti i mezzi di protezione predisposti dall impresa secondo le norme di legge vigenti; segnalare tempestivamente al preposto le eventuali deficienze od anomalie dei dispositivi e dei mezzi di protezione, nonché tutte le altre condizioni che potrebbero compromettere la sicurezza individuale o collettiva, adoperandosi nell ambito della rispettiva competenze ad eliminare o quanto meno ridurre le eventuali deficienze; non rimuovere o modificare senza la preventiva autorizzazione del preposto i dispositivi od altri mezzi di protezione; non eseguire di propria iniziativa operazioni o manovre che possano compromettere la propria od altrui sicurezza; non arrampicarsi su strutture o ponteggi, nei quali si dovrà accedere esclusivamente con l ausilio di scale od altri mezzi appositamente predisposti; l uso di apparecchiature elettriche, di macchine od impianti deve essere riservato esclusivamente a personale specializzato; tutto il personale deve osservare le norme di circolazione interna ed osservare l apposita segnaletica di sicurezza; non salire o scendere dai veicoli in moto né farsi trasportare all esterno della cabina di guida degli automezzi; l uso degli automezzi è esclusivamente riservato al personale competente e regolarmente autorizzato; qualsiasi veicolo all interno del cantiere deve procedere a velocità moderata e con tutte le cautele che il cantiere richiede; non lasciare mai nei passaggi materiali che possano ostacolare la libera circolazione; segnalare immediatamente al preposto qualsiasi difetto od inconveniente rilevato nei mezzi di protezione messi a disposizione

96 In aggiunta alle informazioni di carattere generale fornite agli addetti ai lavori ed a supplemento di altre misure di sicurezza, ulteriori informazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro devono essere fornite, secondo le necessità, mediante scritte, avvisi o segnalazioni convenzionali. La modalità d impiego degli eventuali apparecchi di sollevamento e di trasporto ed i segnali prestabiliti per l esecuzione delle manovre devono essere richiamati mediante avvisi chiaramente leggibili. Eventuali zone di pericolo devono essere contraddistinte con segnaletica atta a trasmettere messaggi di avvertimento, divieto, prescrizione e salvataggio. In ogni caso ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute, e di quella degli altri lavoratori presenti in cantiere. In particolare: osservare tutte le disposizioni e le istruzioni impartite dal Datore di Lavoro, dai Dirigenti e dai Preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza e tutti i mezzi di protezione predisposti dall Impresa; segnalare immediatamente al Datore di Lavoro o al Direttore di Cantiere le deficienze dei mezzi e dispositivi, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, comunicandone notizie al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; sottoporsi ai controlli sanitari nei loro confronti; contribuire, insieme al Datore di Lavoro, ai Dirigenti e ai Preposti, all adempimento di tutti

97 gli obblighi imposti dall autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro

98 SEZIONE 9 MISURE DI COORDINAMENTO (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALLEGATO XV, PUNTO LETT. F) RELATIVE ALL USO COMUNE DA PARTE DI PIÙ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI, DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE 9.1 Previsione di uso comune Salvo accordi precisi tra le diverse Imprese Esecutrici, sono poste in capo all Impresa Appaltatrice la messa in opera, la manutenzione e la cura dell efficacia di attrezzature, apprestamenti, infrastrutture e D.P.C. (Dispositivi di Protezione Collettiva) di seguito indicati: recinzione di cantiere, WC e locali destinati al personale di cantiere, segnaletica di sicurezza, ponti/ponteggi; passerelle; parapetti; armature delle pareti degli scavi (ove necessari), avvisatori luminosi. Per quanto elencato nel seguito è invece previsto l uso esclusivo per ciascuna Impresa Esecutrice: gruppi elettrogeni (ove previsto), apparecchi/attrezzi di sollevamento, mezzi estinguenti, attrezzature di primo soccorso, servizi di gestione emergenze

99 9.2 Procedure generali L uso comune delle attrezzature tutte è vietato con deroga per i casi sopra citati, condizionata ad avvenuta procedura di coordinamento e di formazione/informazione attivata dall Impresa Affidataria per tramite del proprio Direttore di Cantiere

100 SEZIONE 10 - MODALITÀ OPERATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO TRA I DATORI DI LAVORO (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALLEGATO XV, PUNTO LETT. G) 10.1 Cooperazione e coordinamento in fase di esecuzione L organizzazione delle attività in cantiere (cooperazione e coordinamento) nonché la reciproca informazione avvengono per mezzo della attività del Direttore di Cantiere nominato dall Impresa Affidataria. A propria discrezione, il CSE effettua controlli per accertare l effettivo rispetto di quanto disposto o esegue riunioni di coordinamento in cantiere, tanto per accertare il rispetto di quanto disposto, quanto per provvedere direttamente (anche in modo parziale) alle attività di coordinamento e di informazione. Nell ipotesi di presenza di subappalto, l Impresa Affidataria è tenuta a curare il coordinamento di tutte le Imprese associate e/o consorziate e/o subappaltatrici operanti nel cantiere. In caso di più Imprese subappaltatrici operanti in cantiere e tra loro non collegate dal vincolo di subappalto, associazione temporanea o consorzio, il coordinamento verrà eseguito dal Coordinatore per l esecuzione, ferma restando la responsabilità delle singole Imprese. In ogni caso, l Impresa Affidataria, qualora richiesto dal CSE, è comunque tenuta ad attuare il coordinamento per la sicurezza dei diversi soggetti secondo le indicazioni dello stesso Coordinatore. In particolare, a tali riunioni saranno convocati e dovranno partecipare i capi cantiere, compresi quelli delle eventuali Imprese subappaltatrici. Copia del verbale delle riunioni, sottoscritta dai partecipanti, sarà consegnata agli stessi dal CSE. Le decisioni assunte nell ambito delle riunioni ed avallate dal CSE costituiranno modifica al PSC. I verbali relativi alle visite in cantiere del CSE, sottoscritti dallo stesso e dalle ditte presenti al momento dell incontro, costituiranno, per quanto eventualmente difforme, integrazione/modifica al presente PSC

101 10.2 Subappalti I subappalti sono consentiti solo previa autorizzazione della Committente. L Impresa Affidataria deve consegnare copia del PSC e dei relativi aggiornamenti ai propri eventuali Subappaltatori: tale consegna deve essere documentata. L Impresa Affidataria deve comunicare al CSE i nominativi dei capi cantiere delle Imprese subappaltatrici e dei loro eventuali sostituti. Ogni Subappaltatore dopo aver attentamente studiato il PSC e il POS dell Impresa Appaltatrice, deve predisporre un proprio Piano Operativo di Sicurezza riguardante i rischi specifici propri dell attività lavorativa connessa all esecuzione dei lavori oggetto del subappalto. E onere dell Impresa Appaltatrice verificare la congruità del POS delle Ditte Subappaltatrici con il proprio e con il PSC prima dell invio al CSE. L Impresa Affidataria è tenuta al coordinamento dell attività dei propri Subappaltatori. Tutti gli obblighi di legge previsti per gli Appaltatori e quelli riportati nel PSC si intendono estesi, per quanto applicabili, ai Subappaltatori

102 SEZIONE 11 ORGANIZZAZIONE PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO, EVACUAZIONE (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALLEGATO XV, PUNTO LETT. H) Le Imprese Esecutrici (Appaltatrice e Subappaltatrici) dovranno garantire, durante tutta la durata dei lavori, la presenza in cantiere di addetti all antincendio, gestione delle emergenze e al primo soccorso. Allegati ai POS dovranno essere riportati i nominativi e gli attestati di partecipazione, in corso di validità, degli appositi corsi frequentati dagli addetti. Le Imprese Esecutrici (Affidataria e Subappaltatrici) forniranno ciascuna ai propri addetti alla sicurezza (antincendio, gestione delle emergenze e primo soccorso) presenti in cantiere un telefono cellulare da utilizzare in caso di emergenza. Come già riportato in precedenza si rammenta che le vie di fuga ed i punti di ritrovo in caso di pericolo imminente dovranno essere individuati, per le varie fasi di cantiere, tenendo presente quanto contenuto nel piano di emergenza ed evacuazione dell attività, allegato alla pratica originaria di prevenzioni Incendi, disponibile presso la sede aziendale Primo soccorso Presidi di primo soccorso Nel caso di infortunio per il quale viene richiesto soccorso esterno, si farà capo ai più vicino Presidi Ospedalieri di Torino e nello specifico: OSPEDALE MARIA VITTORIA VIA CIBRARIO 71 OSPEDALE AMEDEO DI SAVOIA CORSO SVIZZERA 164 A questo scopo verranno tenuti in evidenza i numeri telefonici utili. Tutte le maestranze dovranno essere debitamente informate circa il luogo in cui potranno trovare, all interno del cantiere, sia l elenco dei numeri telefonici di pronto soccorso sia un telefono per la chiamata d urgenza

103 Nel caso, invece, in cui si verifichino infortuni di lieve entità che non richiedono chiamate d urgenza, come ad esempio la disinfezione di piccole ferite, sarà possibile utilizzare i presidi sanitari previsti (cassetta di pronto soccorso e pacchetti di medicazione) e presenti in cantiere. I POS delle Imprese Esecutrici dovranno definire i tipi di presidi di primo soccorso messi a disposizione delle maestranze. Di seguito viene riportato un elenco indicativo e non esaustivo del contenuto dei presidi sanitari Cassetta Primo Soccorso Contenuto: tubetto di sapone in polvere, n. 5 paia di guanti sterili monouso, n. 1 visiera paraschizzi, n. 1 Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro, n. 3 fiale da cc. 2 di alcool iodato all'1%, n. 2 fiale da cc. 2 di ammoniaca, n. 3 flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0.9%) da 500 ml, n. 1 preparato antiustione, n. 1 confezione di cerotti di varie misure pronti all uso, n. 1 rotolo di cerotto adesivo da m. 1 x cm. 2, n. 2 bende di garza idrofila da m. 5 x cm. 5, n. 1 benda di garza idrofila da m. 5 x cm. 7, n. 10 buste di garza idrofila sterilizzata in buste singole da cm. 10 x 10, n. 2 buste di garza idrofila sterile in buste singole da cm. 18 x 40, n. 5 pacchetti da gr. 25 di cotone idrofilo, n. 1 confezione di rete elastica di misura media, n. 3 spille di sicurezza, n. 1 paio di forbici, n. 2 confezioni di giaccio pronto all uso,

104 n. 1 vasetto di cotone emostatico, n. 1 laccio emostatico, n. 5 siringhe monouso, n. 4 pacchetti da gr. 100 di cotone idrofilo, n. 1 termometro, n. 1 apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa, sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari, istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del medico Pacchetto di medicazione Contenuto: n. 2 paia di guanti sterili monouso, n. 1 Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml, n. 1 Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0.9%) da 250 ml, n. 5 compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole, n. 3 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole, n. 1 Pinzetta da medicazione sterile monouso, n. 1 Confezione di cotone idrofilo, n. 1 confezione di cerotti di varie misure pronti all uso, n. 1 rotolo di cerotto alto cm 2.5, n. 1 rotolo di benda orlata alta cm 10, n. 1 paio di forbici, n. 1 laccio emostatico, n. 1 confezione di ghiaccio pronto all uso, Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari, Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza

105 Istruzioni per l'uso dei materiali contenuti nel pacchetto di medicazione: Lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di medicazione; in caso di mancanza di acqua, pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool. Lavare la ferita con acqua pura e sapone, servendosi della garza per allontanare il terriccio, la polvere, le schegge o altro; in mancanza di acqua, lavare la pelle intorno alla ferita con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool. Lasciare uscire dalla ferita alcune gocce di sangue ed asciugare con la garza. Applicare sulla ferita un poco di alcool iodato; coprire con garza; appoggiare sopra la garza uno strato di cotone idrofilo; fasciare con una benda di garza, da fissare alla fine con una spilla o con un pezzetto di cerotto. Se si tratta di piccola ferita, in luogo della fasciatura, fissare la medicazione mediante striscioline di cerotto. Se dalla ferita esce molto sangue, comprimerla con garza e cotone idrofilo, in attesa che l'infortunato riceva le cure del medico. Se la perdita di sangue non si arresta e la ferita si trova in un arto, in attesa del medico, legare l'arto, secondo i casi, a monte o a valle della ferita o, in ambedue le sedi, mediante una fascia di garza, una cinghia, una striscia di tela, sino a conseguire l'arresto dell'emorragia. Nel caso di ferita agli occhi, lavare la lesione soltanto con acqua, coprirla con garza sterile e cotone idrofilo e fissare la medicazione con una benda ovvero con striscioline di cerotto. In caso di scottature, applicare con delicatezza sulla lesione un po' del preparato antiustione, coprire con la garza e fasciare non strettamente. Il materiale di medicazione deve sempre essere adoperato cercando di toccarlo il meno possibile con le dita. Servirsi delle pinze per prendere ed usare la garza nel lavaggio e nella disinfezione delle ferite. Servirsi delle forbici per tagliare bende, garza, cerotto. Prima dell'uso, disinfettare i suddetti strumenti mediante l'ebollizione o, almeno, in caso di urgenza, ripassandoli accuratamente con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool

106 Richiesta di intervento al 118 L eventuale chiamata di Pronto Intervento Soccorso (118) deve essere effettuata esclusivamente dall addetto al primo soccorso, che provvederà a fornire all operatore tutte le indicazioni necessarie per individuare il tipo di intervento necessario. Di seguito viene indicata la procedura per la gestione del primo soccorso. Procedure per la gestione del primo soccorso: Procedura impartita a tutti i lavoratori In situazione di infortuni o malori l operaio dovrà: Intervenire, se possibile, sulle cause che hanno prodotto l emergenza in modo che non si aggravi il danno e/o non coinvolga altre persone e comunque proteggere se stesso; Chiamare l addetto al primo soccorso che si attiverà per la chiamata al 118; Solo in assenza dell addetto all emergenza, l operaio potrà attivare direttamente la procedura seguente. CHIAMATA AL 118 (SOCCORSO PUBBLICO) In caso di infortunio o malore Chiamare il SOCCORSO PUBBLICO componendo il n. telefonico 118 Rispondere con calma alle domande dell operatore che richiederà: Cognome e nome Indirizzo, n. telefonico ed eventuale percorso per arrivare al cantiere Informazioni sul tipo di incidente e descrizione sintetica della situazione Informazioni sulle persone coinvolte ed il loro stato Non interrompere la comunicazione finché non lo decide l operatore Conclusa la telefonata, lasciare libero il telefono: potrebbe essere necessario essere richiamati Attendere i soccorsi esterni al di fuori del cantiere

107 11.2 Prevenzione incendi ed esplosioni Attrezzature antincendio Le Imprese Esecutrici (Affidataria e Subappaltatrici) dovranno garantire, durante tutta la durata dei lavori, la presenza nel cantiere di un adeguato numero di estintori, recanti il regolare numero di matricola e con revisione in corso di validità. I POS delle diverse Imprese dovranno definire il tipo ed il posizionamento degli estintori Possibili cause d incendio Di seguito vengono individuate le principali cause d incendio con i possibili motivi di innesco dell evento. Possibili cause Probabili motivi di innesco Cause elettriche Sovraccarichi o corto circuito Surriscaldamento A causa di attriti su macchine operatrici in movimento o organi metallici Autocombustione A causa di sostanze organiche o minerali lasciate in contenitori chiusi non adeguatamente protetti per prolungati periodi Esplosione o scoppi A causa di alte concentrazioni di sostanze potenzialmente in grado di esplodere (ad es. in locali di stoccaggio non adeguatamente ventilati) Cause colpose A causa di incuria nei comportamenti dell uomo (es. mozzicone di sigaretta, uso scorretto di materiali facilmente infiammabili, noncuranza, ecc.)

108 Richiesta di intervento ai VV.F. L eventuale chiamata di Vigili del Fuoco (115) deve essere effettuata esclusivamente dall addetto all antincendio, che provvederà a fornire all operatore dei Vigili tutte le indicazioni necessarie per individuare il tipo di intervento necessario. Di seguito viene indicata la procedura per la gestione dell emergenza incendi. Procedure per la gestione dell emergenza incendi: Procedura impartita a tutti i lavoratori In situazione di emergenza incendi l operaio dovrà: Intervenire, se possibile, sulle cause che hanno prodotto l emergenza in modo che non si aggravi il danno e/o non coinvolga altre persone e comunque a proteggere se stesso; Chiamare l addetto all emergenza che si attiverà per la chiamata ai VV.F.; Solo in assenza dell addetto all emergenza, l operaio potrà attivare direttamente la procedura seguente. CHIAMATA AL 155 (VIGILI DEL FUOCO) In caso di incendio: Chiamare i Vigili del Fuoco componendo il n. telefonico 115 Rispondere con calma alle domande dell operatore dei Vigili del Fuoco che richiederà: Indirizzo e telefono del cantiere Informazioni sull incendio (es. cause, estensione, ecc.) Informazioni sulle persone coinvolte ed il loro stato Non interrompere la comunicazione finché non lo decide l operatore Attendere i soccorsi esterni al di fuori del cantiere

109 Numeri telefonici in caso di emergenza La tabella che segue dovrà essere compilata ed esposta in cantiere in un luogo noto ed accessibile da parte di tutti i Lavoratori oppure su ogni mezzo di trasporto a disposizione dei cantieri. Numeri telefonici di emergenza Pronto intervento sanitario 118 Vigili del Fuoco 115 Carabinieri 112 Pronto intervento Polizia 113 Comando Vigili Urbani 0522/4000 Ospedale e Pronto Soccorso più vicino Chiamare il 118 Committente/Responsabile dei lavori 011/ Acquedotto Direttore Tecnico di Cantiere dell Impresa Appaltatrice (nominativo e recapito telefonico) Capo Cantiere dell Impresa Appaltatrice (nominativo e recapito telefonico) Addetti al Primo Soccorso Addetti all antincendio Adempimenti amministrativi in caso d infortunio In caso d infortunio sul lavoro il direttore di cantiere, od un suo delegato, facente parte del servizio di pronto soccorso, provvederà ad annotare luogo, ora, data e causa dell infortunio, nonché i nominativi di eventuali testimoni. In relazione al tipo d infortunio, provvederà a fornire le idonee istruzioni di soccorso ed a richiedere una tempestiva visita medica o, fornito di codice fiscale dell azienda, accompagnerà l infortunato al più vicino posto di pronto soccorso

110 Se l incidente sarà tale da causare un inabilità temporanea dell infortunato superiore a tre giorni, l appaltatore provvederà a trasmettere entro 48 ore dal verificarsi dell evento, la denuncia d infortunio sul lavoro debitamente compilata e corredata di copia del certificato medico a: Commissario di P.S. o in mancanza del Sindaco territorialmente competente; Alla sede dell INAIL territorialmente competente, evidenziando il codice dell impresa. In caso di infortunio mortale o temuto tale, l appaltatore, entro le 24 ore, deve dare comunicazione telegrafica alla sede INAIL, facendo quindi seguire le regolari denunce d infortunio, corredate come sopra, al Commissariato P.S. od al Sindaco ed alla sede INAIL competente. Si dovrà quindi provvedere alla trascrizione dell evento sul registro degli infortuni seguendo la numerazione progressiva. Tutti gli infortuni che comportino l assenza del lavoratore di almeno un giorno devono comunque essere annotati sul registro degli infortuni. Tutti gli infortuni che avvengono nell area di cantiere devono essere tempestivamente comunicati alla Committenza ed al CSE

111 SEZIONE 12 DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI E CRONOPROGRAMMA (ELEMENTI DI CUI AL D. LGS. 81/2008 S.M.I., ALLEGATO XV, PUNTO LETT. I) Il cronoprogramma dei lavori allegato è stato sviluppato per fasi (così come riportate negli schemi grafici allegati) per quanto è stato possibile definire al momento della stesura del presente Piano. La durata presunta del cantiere è di 138 giorni naturali consecutivi. Tale cronoprogramma sarà oggetto di aggiornamenti in fase esecutiva e durante eventuali periodi di maggior rischio dovuti a necessità e/o interferenza di lavoro al momento della stesura del presente PSC non valutabili, ma che dovessero presentarsi nello svolgimento delle lavorazioni. Il CSE verificherà periodicamente, previa consultazione del RL, RSPP, della Direzione Lavori e delle Impresa Affidataria, la compatibilità del PSC con l andamento dei lavori, aggiornando il Piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario

112 SEZIONE 13. STIMA DEI COSTI DI SICUREZZA La legislazione vigente prevede che, in fase di progettazione, vengano calcolati gli oneri necessari alla predisposizione delle misure tecniche e/o organizzative atte a garantire lo svolgimento dei lavori in sicurezza. In questo capitolo vengono individuati gli oneri di sicurezza. Tali oneri consistono nell allestimento di opere provvisionali ed apprestamenti di sicurezza, di apparecchiature e macchine che tengano conto dei bisogni di sicurezza, impostazione e organizzazione dei lavori prevedendo una logistica di sicurezza e l uso dei DPC, ove necessario. Detti costi sono stati computati utilizzando il prezzario Regione Piemonte, Edizione In fase di realizzazione l Appaltatore potrà proporre al Coordinatore per l Esecuzione eventuali modifiche per poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere ma in nessun caso tali modifiche potranno giustificare adeguamento e variazioni dei prezzi pattuiti in sede contrattuale. I costi della sicurezza, come riportati nella stima allegata, sono stati valutati in ,36 Euro

113 SEZIONE 14. MACCHINE ED ATTREZZATURE Le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari. Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all'emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all'allegato V del D. Lgs. n. 81/2008. Si considerano conformi alle disposizioni le attrezzature di lavoro costruite secondo le prescrizioni dei DD. MM. adottati ai sensi dell'articolo n. 395 del Decreto Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n Inoltre le macchine entrate in servizio dopo il 12 settembre 1996 dovranno essere munite di marchio CE, mentre le restanti dovranno essere accompagnate da attestato di conformità alla normativa previgente. Per tutte le macchine, attrezzature e mezzi di cantiere utilizzati per i quali siano previsti controlli, collaudi o verifiche periodiche, l Impresa è tenuta ad effettuarli nelle scadenze previste ed inoltre a provvedere alle previste comunicazioni ed adempimenti agli enti competenti. In allegato al PSC schede di sicurezza delle attrezzature e macchine ipotizzati per le lavorazioni previste, con relativi rischi e DPI obbligatori Sarà compito dell Impresa appaltatrice, attraverso il proprio Piano Operativo di Sicurezza, stilare l elenco preciso delle attrezzature e dei macchinari utilizzati in cantiere e dotarlo delle schede relative alle singole macchine

114 SEZIONE 15 - ALLEGATI Nel seguito si riporta l elenco degli allegati al presente piano: 1. Comunicazione dei vincoli e rischi specifici dei luoghi di lavoro Trasformazione e conversione agg Schemi grafici planimetrici fasi 3. Cronoprogramma dei lavori 4. Stima degli oneri di sicurezza 5. Fascicolo dell opera 6. Tav. 01 Planimetria generale Accessi, aree di intervento e servizi

115 SEZIONE 16 APPROVAZIONE DEL PSC E FIRMA DEI RESPONSABILI I soggetti indicati nel presente Piano di Sicurezza e Coordinamento dichiarano di aver preso piena visione di quanto ivi indicato e di far applicare le disposizioni di loro competenza: Committente/Responsabile dei Lavori.. Direttore dei Lavori.. Impresa Appaltatrice.. * * * Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione dell Opera (Arch. Romana Fantozzi)

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA Architetto Romana Fantozzi Via Saccarelli, 9-10144 - TORINO - Tel. e Fax 011/484148 - Cell. 349/1465560 E-mail romana.fantozzi@archbor.191.it - PEC - r.fantozzi@architettitorinopec.it CABINA PRIMARIA MARTINETTO

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