13. Nozione di modello e verità di un predicato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "13. Nozione di modello e verità di un predicato"

Transcript

1 13. Nozione di modello e verità di un predicato Def. 0.1 (modello di un linguaggio predicativo) Dato linguaggio predicativo L con costanti c j e predicati atomici P k (x 1,..., x n ) un modello per L è dato da un dominio (=insieme NON VUOTO) D un interpretazione delle costanti come elementi di D e di predicati atomici (diversi dall uguaglianza!) come funzioni: costante c j elemento di dominio c j D εd predicato atomico P k (x 1,..., x n ) funzione P k (x 1,..., x n ) D (,..., ) : D n {0, 1} variabile proposizionale B B D {0, 1} ovvero predicato atomico senza variabili libere Definizione di interpretazione e verità predicati con UNA variabile libera: Dato un modello D per un generico predicato pr(x) diciamo che x pr(x) è vero nel modello ( D, M(x) D, U(x) D, s D ) se PER OGNI d D pr(x) D (d) = 1 sse d D pr(x) D (d) = 1 x pr(x) è vera nel modello ( D, M(x) D, U(x) D, s D ) se ESISTE d D tale che pr(x) D (d) = 1 sse d D pr(x) D (d) = 1 ed infine pr(x) è vero nel modello D sse x pr(x) è vero nel modello D e TUTTI gli altri connettivi proposizionali vengono INTERPRETATI nel modello secondo le tabelle di verità a partire dai valori assegnati alle loro componenti. 1

2 Esempio: Il linguaggio predicativo con predicati atomici e costanti M(x)= x è mortale U(x)= x è un uomo s = Socrate. corrisponde ad un modello del tipo: D= Esseri viventi M(x) D (d)=1 sse d è mortale per d D U(x) D (d)=1 sse d è un uomo per d D s D = Socrate. In tal modello la proposizione x ( U(x) M(x) ) & U(s) M(s) è vera, ossia vale ( x ( U(x) M(x) ) & U(s) M(s) ) D = 1 Un altro modello per il linguaggio predicativo con M(x), U(x), s è D= {Pippo, Topolino, Minni} M(x) D (d)=1 sse d è maschio U(x) D (d)=1 sse d è femmina s D =Minni. In tal modello si ha ( x ( U(x) M(x) ) ) D = 0 perchè esiste un individuo del dominio per cui ( U(x) M(x) ) D (d) = 0, ovvero d = Minni, dato che M(x) D (Minni)=0 e U(x) D (Minni)=1. Mentre invece nel modello D= Esseri viventi M(x) D (d)=1 sse d è mortale per d D U(x) D (d)=1 sse d è un uomo per d D s D = Socrate. si ha ( x ( U(x) M(x) ) ) D = 1 perchè tutti gli uomini sono appunto mortali. 2

3 Memo per falsificare una formula con una variabile libera pr(x) in un modello D BASTA TROVARE un FALSARIO d tale che pr(x)(d) = 0!!! e NON c è bisogno che TUTTI gli elementi d del dominio D risultino falsari della funzione che interpreta pr(x)!!!. 3

4 Linguaggio proposizionale Linguaggio predicativo sintassi proposizione predicati Variabili A, B, C,... K, A(x), B(y), C(x,y),... verità globale tabella di verità I modelli verità locale riga di tabella UN modello validità NON validità soddisfacibilità INsoddisfacibilità proposizione valida tautologia =sua tabella con TUTTI 1 proposizione NON valida = sua tabella con UNA riga 0 proposizione soddisfacibile = sua tabella con UNA riga 1 proposizione INsoddisfacibile paradosso =sua tabella con TUTTI 0 predicato valido tautologia = vero in TUTTI i modelli predicato NON valido = falso in UN modello detto CONTROMODELLO predicato soddisfacibile =vero in UN modello predicato INsoddisfacibile paradosso =falso in TUTTI i modelli Def. un sequente Γ è vero in modello D se Γ & è vero nel modello D. Def. un sequente Γ è VALIDO, OPINIONE o PARADOSSO nella semantica classica, se lo è Γ &. 4

5 Dire se le seguenti formule sono valide, soddisfacibili o insoddisfacibili: 1. A(c) 2. A(x) x A(x) 3. A(c) x A(x) 4. A(c) x A(x) 5. x A(x) x A(x) 6. D { i sogni del mio vicino di banco } A(x) D (d) = 1 sse il sogno d fa paura A(x) D (d) = 0 sse il sogno d NON fa paura c D = il sogno più brutto è un modello ben definito per il linguaggio con A(x) e c?? in questo modello vale x A(x)?? 7. x y B(x, y) 8. B(x, y) A(x) 5

6 13.bis Come decidere validità in logica classica predicativa Al contrario della logica classica proposizionale, per la logica classica predicativa NON esiste una procedura AUTOMATICA per decidere la validità di arbitrarie formule o sequenti. Esiste però una procedura SEMI-automatica che si avvale del calcolo dei sequenti LC e richiede la costruzione di contro-modelli nel caso di non validità. Procedura per stabilire validità, insoddisfacibilità, soddisfacibilità di sequenti in LC Dato sequente Γ passo { 1: si prova a derivarlo in LC se si deriva è valido ovvero è tautologia se NON si riesce a derivare vai al passo 2 passo 2: costruisci contromodello con foglia di albero che NON si chiude se esiste contromodello il sequente Γ è NON valido e vai al passo 3 passo 3: prova a derivare la negazione di Γ in LC = che è ( Γ & ) se non ci sono variabili libere oppure è y( Γ & ) se y è la lista che contiene tutte le variabili libere del sequente Γ se si deriva Γ è insoddisfacibile ovvero è paradossale se NON si riesce a derivare applica il passo 2 a ( Γ & ) se trovi contromodello di ( Γ & ) (oppure di y( Γ & ) ) questo è modello di Γ & che è quindi anche modello di Γ Γ è soddisfacibile e siccome è pure non valido allora risulta OPINIONE Consigli su come derivare Nell intento di cercare una derivazione è meglio: applicare PRIMA le regole dei connettivi proposizionali e -D e -S se non si riesce a derivare il sequente a causa di una foglia non assioma che non si riesce a chiudere (ovvero non si riesce a farla diventare nodo di un ramo con assiomi come foglie), conviene costruire il contromodello falsificando il sequente che si trova lungo il ramo che finisce nella foglia non assioma PRIMA di un applicazione (o di una seconda applicazione) di -S o -D 6

7 Esercizi Formalizzare la seguente argomentazione in sequente e mostrare se la sua formalizzazione è valida rispetto alla semantica classica, ovvero se il sequente ottenuto è valido e in caso contrario si dica se è non valido e soddisfacibile o insoddisfacibile: 1. Ognuno sta attenti oppure tutti dormono. Ciascuno o sta attento o dorme. : A(x)=x sta attento D(x)=x dorme 2. Ciascuno o sta attento o dorme. Tutti stanno attenti oppure tutti dormono. : A(x)=x sta attento D(x)=x dorme 3. Si stabilisca la validità e soddisfacibilità o meno del sequente utilizzando la procedura sopra. z A(z) z A(z) 7

8 Come interpretare predicati a più variabili L interpretazione di un predicato è INDIPENDENTE dal NOME della variabili MA dipende solo dal numero e ordine delle variabili ovvero per esempio il predicato A(z) D ( ) : D { 0, 1 } si interpreta nello stesso modo sia che dipenda da z come unica variabile che da x, ovvero A(z) [z] D (d) = A(x) [x] D (d) per d D in quanto l interpretazione di un predicato NON dipende dal nome della variabile libera. Poi ASSUMIAMO che il contesto delle variabili sia sempre interpretato secondo l ordine alfabetico, ovvero dato (d 1, d 2 )εd D l elemento da sostituire alla variabile x varia sul PRIMO dominio, ovvero su d 1, mentre quello per la variabile z (che nell alfabeto viene dopo ad x) varia sul SECONDO dominio ovvero su d 2. Poi se c è pure la variabile w questa varierebbe in realtà sul PRIMO dominio perchè nell ordine alfabetico w è prima di x. Per esempio risulta definito in tal modo (A(x) A(y)) D (, ) : D D { 0, 1 } ( A(x) A(y) [x,y] ) D (d 1, d 2 ) (A(x) [x,y] ) D (d 1, d 2 ) (A(y) [x,y] ) D (d 1, d 2 ) = (A(x) [x] ) D (d 1 ) (A(y) [y] ) D (d 2 ) = (A(x) [x] ) D (d 1 ) (A(x) [x] ) D (d 2 ) Mentre ad esempio ( A(z)&A(x) A(w) [w,x,z] ) D (d 1, d 2, d 3 ) (A(z) [w,x,z] ) D (d 1, d 2, d 3 ) & (A(x) [w,x,z] ) D (d 1, d 2, d 3 ) (A(w) [w,x,z] ) D (d 1, d 2, d 3 ) = (A(z) [z] ) D (d 3 ) & (A(x) [x] ) D (d 2 ) (A(w) [w] ) D (d 1 ) 8

9 Esercizi Formalizzare le argomentazioni in sequente e mostrare se la loro formalizzazione è valida rispetto alla semantica classica, ovvero se il sequente ottenuto è valido e in caso contrario si dica se è non valido e soddisfacibile o insoddisfacibile: 1. Se uno è mite e gentile allora è amabile. Se uno non è gentile allora non è amabile e neppure mite. : M(x)=x è mite G(x)=x è gentile A(x)=x è amabile 2. Non si dà il caso che l acqua non sia potabile e non sia un bene comune. L acqua è un bene comune. A= l acqua è potabile B= l acqua è bene comune 3. Non tutti i programmi sono utili e corretti. Esiste un programma non utile. P (x)= x è un programma U(x)= x è utile C(x)= x è corretto 4. Non tutti i programmi sono utili e corretti. Esiste un programma non utile o esiste un programma non corretto. P (x)= x è un programma U(x)= x è utile C(x)= x è corretto 5. Non si dà il caso che non vinci e non perdi. Non vinci solo se non perdi. V = vinci P = perdi 6. Solo i buoni sono stimati da tutti. Alberto è buono. Alberto è stimato da tutti. S(x, y)= x stima y B(x)= x è buono 9

10 a= Alberto 7. I buoni e soltanto loro sono stimati da tutti. Alberto è buono. Alberto è stimato da tutti. S(x, y)= x stima y B(x)= x è buono a= Alberto 8. Ciascuno possiede ciò che non ha perduto. Alberto non ha perduto la Ferrari testa rossa. Alberto possiede la Ferrari testa rossa. P (x, y)= x possiede y E(x, y)= x ha perduto y f= Ferrari testa rossa 9. Solo i buoni sono stimati da tutti. Alberto è stimato da tutti. Alberto è buono. S(x, y)= x stima y B(x)= x è buono a= Alberto 10. Nessuno è buono e cattivo. Ogni buono non è cattivo. C(x)= x è cattivo B(x)= x è buono a= Alberto 11. Non tutti i programmi hanno un ciclo. Se un programma non ha un ciclo termina. Qualche programma non termina. P (x)= x è programma T (x)= x termina C(x)= x ha un ciclo 12. Tutti, se piove, si riparano. Tutti si riparano se piove. P = Piove 10

11 0(x)= x si ripara 13. Non si dà il caso che qualcuno sia più alto di Piero. C è qualcuno di cui nessuno è più alto. p= Piero A(x, y)= x è più alto di y 14. Non si dà il caso che qualcuno sia più alto di Piero. Nessuno è più alto di Piero. p= Piero A(x, y)= x è più alto di y 15. Solo se uno è italiano o francese può partecipare al programma di scambio culturale Italia-Francia. Marc non è italiano. Marc può partecipare al programma di scambio culturale Italia-Francia. Marc è francese. m= Marc I(x)= x è italiano F (x)= x è francese P (x)= x può partecipare al programma di scambio culturale Italia-Francia 16. Se uno è italiano o francese può partecipare al programma di scambio culturale Italia-Francia. Marc non è italiano. Marc può partecipare al programma di scambio culturale Italia-Francia. Marc è francese. m= Marc I(x)= x è italiano F (x)= x è francese P (x)= x può partecipare al programma di scambio culturale Italia-Francia Stabilire quali delle seguenti sono VALIDE e nel caso negativo dire se sono SODDISFACIBILI o NON VALIDE o INSODDISFACIBILI: 1. x A(x)&B(x)? 2. x A(x)? 3. x? 4. x A(x) x A(x)? 5. A(c) x A(x)? 6. x A(x) x A(x)? 11

12 7. x A(x) A(c)? 8. x ( B(x) (P (x) P (x)) )? 9. x A(x) x A(x)? 10. x A(x) x A(x)? 11. x A(x) x A(x)? 12. x A(x) x A(x)? 13. x A(x) x A(x)? 12

13 Logica classica- LC Γ A(w), Γ xa(x), ax-id ax- Γ, A, Γ, A, Γ,, Γ Σ, Γ, Θ, Γ, Σ Σ, Γ, Θ, Γ, Σ sc sx Γ A, Γ B, & D Γ A&B, Γ A, B, Γ A B, D Γ, A Γ, B Γ, A B Γ, A ax- Γ,, Γ Σ,, Θ,, Γ Σ,, Θ,, sc dx Γ, A, B Γ, A&B &S Γ A, Γ, A S S Γ A, D Γ, A B, Γ A B, D Γ A, Γ, B Γ, A B S D (w V L(Γ, xa(x), )) Γ, x A(x), A(t) Γ, x A(x) S Γ, A(w) Γ, x A(x) S (w V L(Γ, x A(x), )) Γ A(t), x A(x), Γ x A(x), D 13

14. Nozione di modello e verità di un predicato

14. Nozione di modello e verità di un predicato 14. Nozione di modello e verità di un predicato Per definire la validità di un predicato facciamo uso della nozione di modello. Intuitivamente un modello definisce in modo primitivo l interpretazione delle

Dettagli

15. Nozione di modello e verità di un predicato

15. Nozione di modello e verità di un predicato 15. Nozione di modello e verità di un predicato Def. 0.1 (modello di un linguaggio predicativo) Dato linguaggio predicativo L con costanti c j e predicati atomici P k (x 1,..., x n ) un modello per L è

Dettagli

15. Nozione di modello e verità di un predicato

15. Nozione di modello e verità di un predicato 15. Nozione di modello e verità di un predicato Def. (modello di un linguaggio predicativo) Dato linguaggio predicativo L con costanti c j e predicati atomici P k (x 1,..., x n ) un modello per L è dato

Dettagli

10 Logica classica predicativa

10 Logica classica predicativa 10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei

Dettagli

11. Formalizzazione in linguaggio predicativo

11. Formalizzazione in linguaggio predicativo 11. Formalizzazione in linguaggio predicativo Il linguaggio predicativo è ottenuto estendendo il linguaggio proposizionale (quello con,, &,, ) con predicati A(x), B(x, y), C(x, y, z..) dipendenti da un

Dettagli

12. Formalizzazione in linguaggio predicativo

12. Formalizzazione in linguaggio predicativo 12. Formalizzazione in linguaggio predicativo Il linguaggio predicativo è ottenuto estendendo il linguaggio proposizionale (quello con,, &,, ) con predicati A(x), B(x, y), C(x, y, z..) dipendenti da un

Dettagli

7. A che serve il calcolo dei sequenti? Dà procedura di decisione

7. A che serve il calcolo dei sequenti? Dà procedura di decisione 7. A che serve il calcolo dei sequenti? Dà procedura di decisione Il calcolo dei sequenti serve a costruire alberi di derivazione come ad esempio ax-id P, Q Q P&Q Q & S ax-id P, Q P P&Q P P&Q Q&P & S &

Dettagli

13. Calcolo dei sequenti per logica classica predicativa

13. Calcolo dei sequenti per logica classica predicativa 13. Calcolo dei sequenti per logica classica predicativa Vogliamo qui introdurre il calcolo dei sequenti per i predicati. A tal scopo dobbiamo prima introdurre il concetto di variabile libera e variabile

Dettagli

10 Logica classica predicativa

10 Logica classica predicativa 10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei

Dettagli

14. Come interpretare unicità? con l uguaglianza

14. Come interpretare unicità? con l uguaglianza 14. Come interpretare unicità? l uguaglianza Problema: vogliamo formalizzare in logica classica 1. Marcello ha un unica laurea L(x,y)= x è una laurea di y m=marcello 2. Il programma fattoriale su input

Dettagli

5. Esercitazione 19 maggio con regola =-S semplificata

5. Esercitazione 19 maggio con regola =-S semplificata 5. Esercitazione 19 maggio 2010- regola =-S semplificata Precisazioni sulle nozioni da usare negli esercizi Un sequente Γ si dice VALID0 rispetto alla semantica della logica classica se il sequente è valido

Dettagli

10 Logica classica predicativa

10 Logica classica predicativa 10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei

Dettagli

10 Logica classica predicativa

10 Logica classica predicativa 10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei

Dettagli

13. Come interpretare unicità? con l uguaglianza

13. Come interpretare unicità? con l uguaglianza 13. Come interpretare unicità? l uguaglianza Problema: vogliamo formalizzare in logica classica 1. Tutti sono uguali. 2. Ce ne sono due diversi. 3. Per ognuno c è qualcuno di diverso da lui. 4. Marcello

Dettagli

SIMULAZIONE I appello 11 gennaio 2018

SIMULAZIONE I appello 11 gennaio 2018 SIMULAZIONE I appello 11 gennaio 2018 nome: cognome: - Scrivere in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Si ricorda di ESPLICITARE l uso della regola

Dettagli

SIMULAZIONE I appello di LOGICA MATEMATICA 16 gennaio 2017

SIMULAZIONE I appello di LOGICA MATEMATICA 16 gennaio 2017 SIMULAZIONE I appello di LOGICA MATEMATICA 16 gennaio 2017 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di

Dettagli

II appello 5 luglio 2010

II appello 5 luglio 2010 II appello 5 luglio 2010 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - Non si contano le brutte copie. - Specificate le regole derivate che usate e che non sono

Dettagli

10 Logica classica predicativa

10 Logica classica predicativa 10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei

Dettagli

9 Calcolo dei sequenti LC p

9 Calcolo dei sequenti LC p 9 Calcolo dei sequenti LC p In questa sezione mostriamo un metodo più elegante, semplice e soprattutto AUTOMATICO per mostrare se una proposizione è valida o meno e soddisfacibile o meno. Tale metodo è

Dettagli

6. Perchè costruire alberi di derivazione?

6. Perchè costruire alberi di derivazione? 6. Perchè costruire alberi di derivazione? pr è radice di una derivazione in LC p pr è TAUTOLOGIA e più in generale Γ è radice di una derivazione in LC p Γ & è TAUTOLOGIA ovvero Γ è VALIDO posto Γ & (pr

Dettagli

10 Logica classica predicativa

10 Logica classica predicativa 10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei

Dettagli

17. Validità delle regole nel linguaggio predicativo

17. Validità delle regole nel linguaggio predicativo 17. Validità delle regole nel linguaggio predicativo La nozione di validità di una regola nel linguaggio predicativo serve per poter rispondere a questa domanda: Perchè la procedura semi-automatica per

Dettagli

10 Logica classica predicativa

10 Logica classica predicativa 10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei

Dettagli

SIMULAZIONE I appello 8 gennaio 2016

SIMULAZIONE I appello 8 gennaio 2016 SIMULAZIONE I appello 8 gennaio 2016 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola

Dettagli

Logica: materiale didattico

Logica: materiale didattico Logica: materiale didattico M. Cialdea Mayer. Logica (dispense): http://cialdea.dia.uniroma3.it/teaching/logica/materiale/dispense-logica.pdf Logica dei Predicati (Logica per l Informatica) 01: Logica

Dettagli

II appello 9 febbraio 2016

II appello 9 febbraio 2016 II appello 9 febbraio 2016 nome: cognome: Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. NON si contano le BRUTTE copie. Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola dello scambio

Dettagli

SIMULAZION I appello 12 gennaio 2017

SIMULAZION I appello 12 gennaio 2017 SIMULAZION I appello 12 gennaio 2017 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola

Dettagli

I-Compitino LOGICA MATEMATICA 12 dicembre 2016

I-Compitino LOGICA MATEMATICA 12 dicembre 2016 I-Compitino LOGICA MATEMATICA 12 dicembre 2016 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE

Dettagli

SIMULAZIONE I appello e II compitino 18 giugno 2014

SIMULAZIONE I appello e II compitino 18 giugno 2014 SIMULAZIONE I appello e II compitino 18 giugno 2014 nome: cognome: Appello II compitino - A chi fa l appello verrà valutato ogni esercizio per il superamento dell esame. - Per chi fa il II compitino: per

Dettagli

I appello e II compitino 27 giugno 2014

I appello e II compitino 27 giugno 2014 I appello e II compitino 27 giugno 2014 nome: cognome: Appello II compitino A chi fa l appello verrà valutato ogni esercizio per il superamento dell esame. Per chi fa il II compitino: per superare il II

Dettagli

SIMULAZIONE I-Compitino LOGICA MATEMATICA 23 novembre 2016

SIMULAZIONE I-Compitino LOGICA MATEMATICA 23 novembre 2016 SIMULAZIONE I-Compitino LOGICA MATEMATICA 23 novembre 2016 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di

Dettagli

11. Lezione Corso di Logica (prima parte) 13 maggio Maria Emilia Maietti. ricevimento: martedi ore

11. Lezione Corso di Logica (prima parte) 13 maggio Maria Emilia Maietti. ricevimento: martedi ore 11. Lezione Corso di Logica (prima parte) 13 maggio 2011 Maria Emilia Maietti ricevimento: martedi ore 17.30-19.30 email: maietti@math.unipd.it 374 lucidi lezioni in http://www.math.unipd.it/ maietti/lez.html

Dettagli

PRE-I-Compitino LOGICA 30 maggio 2014

PRE-I-Compitino LOGICA 30 maggio 2014 PRE-I-Compitino LOGICA 30 maggio 2014 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della

Dettagli

Logica proposizionale

Logica proposizionale Logica proposizionale Proposizione: frase compiuta che è sempre o vera o falsa. Connettivi Posti in ordine di precedenza: not, and, or, implica, doppia implicazione Sintassi Le proposizioni sono costituite

Dettagli

Esercizi di Logica Matematica

Esercizi di Logica Matematica Esercizi di Logica Matematica Francesco Bottacin 1 Logica Proposizionale Esercizio 1.1. Eliminare le parentesi non necessarie nelle seguenti formule: 1. ((A B) ( C)) 2. (A (B ( C))) 3. ((A B) (C D)) 4.

Dettagli

Ragionamento Automatico Richiami di tableaux proposizionali

Ragionamento Automatico Richiami di tableaux proposizionali Richiami di logica e deduzione proposizionale Ragionamento Automatico Richiami di tableaux proposizionali (L. Carlucci Aiello & F. Pirri: SLL, Cap. 5) La logica proposizionale I tableau proposizionali

Dettagli

9 Calcolo dei sequenti LC p

9 Calcolo dei sequenti LC p 9 Calcolo dei sequenti LC p In questa sezione mostriamo un metodo più elegante, semplice e soprattutto AUTOMATICO per mostrare se una proposizione è valida o meno e soddisfacibile o meno. Tale metodo è

Dettagli

IV appello 6 luglio 2015

IV appello 6 luglio 2015 IV appello 6 luglio 2015 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ETICHETTARE LE DERIVAZIONI CON LE REGOLE

Dettagli

10 Logica classica predicativa

10 Logica classica predicativa 10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei

Dettagli

9 Calcolo dei sequenti LC p

9 Calcolo dei sequenti LC p 9 Calcolo dei sequenti LC p In questa sezione mostriamo un metodo più elegante, semplice e soprattutto AUTOMATICO per mostrare se una proposizione è valida o meno e soddisfacibile o meno. Tale metodo è

Dettagli

Esercitazioni per il corso di Logica Matematica

Esercitazioni per il corso di Logica Matematica Esercitazioni per il corso di Logica Matematica Luca Motto Ros 15 aprile 2005 Esercizi Nota importante. In questa dispensa sono stati raccolti, senza alcun ordine particolare, alcuni esercizi che possono

Dettagli

CALCOLO PROPOSIZIONALE

CALCOLO PROPOSIZIONALE CALCOLO PROPOSIZIONALE UN PROBLEMA DI DEDUZIONE LOGICA (da un test d ingresso) Tre amici, Antonio, Bruno e Corrado, sono incerti se andare al cinema. Si sa che: Se Corrado va al cinema, allora ci va anche

Dettagli

Chiarificazione sulla forma delle regole del calcolo LC p

Chiarificazione sulla forma delle regole del calcolo LC p Chiarificazione sulla forma delle regole del calcolo LC p Proviamo a spiegare un pò come mai le regole di LC p sono accettabili avvalendosi di tautologie classiche che riconosciamo grazie all utilizzo

Dettagli

Sistemi Deduttivi. Marco Piastra. Intelligenza Artificiale I. Intelligenza Artificiale I - A.A Sistemi Deduttivi[1]

Sistemi Deduttivi. Marco Piastra. Intelligenza Artificiale I. Intelligenza Artificiale I - A.A Sistemi Deduttivi[1] Intelligenza Artificiale I Sistemi Deduttivi Marco Piastra Intelligenza Artificiale I - A.A. 2010- Sistemi Deduttivi[1] Calcolo simbolico? Una fbf è conseguenza logica di un insieme di fbf sse qualsiasi

Dettagli

Logica: nozioni di base

Logica: nozioni di base Fondamenti di Informatica Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Informatica Applicata Logica: nozioni di base Antonella Poggi Anno Accademico 2012-2013 DIPARTIMENTO DI SCIENZE DOCUMENTARIE LINGUISTICO

Dettagli

Compito di logica 28 giugno 2007 SOLUZIONI Fornire una derivazione in LJ dei sequenti: A A A B, B A A A B B A A A

Compito di logica 28 giugno 2007 SOLUZIONI Fornire una derivazione in LJ dei sequenti: A A A B, B A A A B B A A A Es. 1. Compito di logica 28 giugno 2007 SOLUZIONI Fornire una derivazione in LJ dei sequenti: a. A (B C) (A B) (A C) B B C C A A B C, B C A (B C), (A B), A C A (B C), (A B) (A C) A (B C) (A B) (A C) b.

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Breve introduzione alla logica classica (Parte 2)

Intelligenza Artificiale. Breve introduzione alla logica classica (Parte 2) Intelligenza Artificiale Breve introduzione alla logica classica (Parte 2) Marco Piastra Logica formale (Parte 2) - Introduzione alla logica formale Parte. Preambolo: algebra di Boole, proposizioni, conseguenza

Dettagli

CALCOLO PROPOSIZIONALE: CENNI

CALCOLO PROPOSIZIONALE: CENNI CALCOLO PROPOSIZIONALE: CENNI Francesca Levi Dipartimento di Informatica February 26, 2016 F.Levi Dip.to Informatica Informatica per le Scienze Umane a.a. 15/16 pag. 1 La Logica La logica è la disciplina

Dettagli

Logica. 7: Conseguenza ed equivalenza logica in logica classica proposizionale. Claudio Sacerdoti Coen. Universitá di Bologna

Logica. 7: Conseguenza ed equivalenza logica in logica classica proposizionale. Claudio Sacerdoti Coen. Universitá di Bologna Logica 7: Conseguenza ed equivalenza logica in logica classica proposizionale Universitá di Bologna 30/11/2016 Outline Conseguenza logica per la logica proposizionale Wikipedia:

Dettagli

( x 1 )A 2 1 x2, f1 1 (x 1 ) )

( x 1 )A 2 1 x2, f1 1 (x 1 ) ) Università di Bergamo Anno accademico 20162017 Ingegneria Informatica Foglio 5 Algebra e Logica Matematica Logica del primo ordine Esercizio 5.1. Identicare le occorrenze libere e vincolate delle variabili

Dettagli

Formalizzazione: (funz. parziale)

Formalizzazione: (funz. parziale) ESERCIZI DI FORMALIZZAZIONE: funzioni Funzioni Parziali Definizione: Siano A e B due insiemi, una funzione parziale F : A B è un insieme di coppie a,b (con a A e b B) in cui ogni elemento di A è in coppia

Dettagli

T1: Logica, discorso e conoscenza. Logica classica

T1: Logica, discorso e conoscenza. Logica classica T1: Logica, discorso e conoscenza Primo modulo: Logica classica ovvero Deduzione formale vs verità: un introduzione ai teoremi limitativi Simone Martini Dipartimento di Scienze dell Informazione Alma mater

Dettagli

NOZIONI DI LOGICA PROPOSIZIONI.

NOZIONI DI LOGICA PROPOSIZIONI. NOZIONI DI LOGICA PROPOSIZIONI. Una proposizione è un affermazione che è vera o falsa, ma non può essere contemporaneamente vera e falsa. ESEMPI Sono proposizioni : 7 è maggiore di 2 Londra è la capitale

Dettagli

Logica & Linguaggio: Logica Proposizionale II

Logica & Linguaggio: Logica Proposizionale II Logica & Linguaggio: Logica Proposizionale II Raffaella Bernardi Università degli Studi di Trento P.zza Venezia, Room: 2.05, e-mail: bernardi@disi.unitn.it Contents 1 Fatto e da fare............................................

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Logica proposizionale: calcolo simbolico

Intelligenza Artificiale. Logica proposizionale: calcolo simbolico Intelligenza Artificiale Logica proposizionale: calcolo simbolico Marco Piastra Logica formale (Parte 2) - 1 Parte 2 Calcolo logico Assiomi Derivazioni Derivazioni e conseguenza logica Completezza Logica

Dettagli

ISTITUZIONI DI LOGICA(1)

ISTITUZIONI DI LOGICA(1) ISTITUZIONI DI LOGICA(1) a.a. 2005-2006 (5 crediti) prof.ssa Giovanna Corsi TEST del 26 novembre 2005 Cognome Nome Corso di Laurea 1. (a) Secondo la lettura fatta delle pagine di Quine, cosa è rilevante

Dettagli

Logica proposizionale

Logica proposizionale Definire un linguaggio formale Logica proposizionale Sandro Zucchi 2013-14 Definiamo un linguaggio formale LP (che appartiene a una classe di linguaggi detti linguaggi della logica proposizionale) Per

Dettagli

Alberi di sequenti per un linguaggio predicativo L 1.

Alberi di sequenti per un linguaggio predicativo L 1. Alberi di sequenti per un linguaggio predicativo L 1. Si estenda il linguaggio L 1 con un insieme C infinito numerabile di costanti individuali. Un multinsieme è un insieme con ripetizioni. Un sequente

Dettagli

LOGICA a.a Esempio di domande 2 prof.ssa Giovanna Corsi

LOGICA a.a Esempio di domande 2 prof.ssa Giovanna Corsi LOGICA a.a. 2014-2015 Esempio di domande 2 prof.ssa Giovanna Corsi January 4, 2015 1. (a) Cosa dice il cosiddetto Assioma di Aristotele? (b) Qual è la contraria di Tutti gli uomini sono mortali? (c) Qual

Dettagli

I-Compitino LOGICA 14 giugno 2014

I-Compitino LOGICA 14 giugno 2014 I-Compitino LOGICA 14 giugno 2014 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della

Dettagli

Logica proposizionale classica. Studia il comportamento dei connettivi proposizionali quali ( And ) e ( Or )

Logica proposizionale classica. Studia il comportamento dei connettivi proposizionali quali ( And ) e ( Or ) Logica proposizionale classica Studia il comportamento dei connettivi proposizionali quali ( And ) e ( Or ) Parte da una famiglia di enunciati atomici di cui non analizziamo la struttura interna, che rappresentiamo

Dettagli

Sistemi di dimostrazione

Sistemi di dimostrazione Sistemi di dimostrazione Un sistema di deduzione (o dimostrazione) consiste di un insieme di assiomi (a volte vuoto) un insieme di regole di inferenza Una deduzione (o derivazione) di una formula A da

Dettagli

API. Ripasso di logica. Davide Martinenghi. Politecnico di Milano. API Davide Martinenghi (1/30)

API. Ripasso di logica. Davide Martinenghi. Politecnico di Milano. API Davide Martinenghi (1/30) API Ripasso di logica Davide Martinenghi Politecnico di Milano API Davide Martinenghi (1/30) Logica proposizionale - sintassi L è un linguaggio della logica proposizionale L alfabeto di L è composto da

Dettagli

COMPITO di LOGICA PER INFORMATICA (fila 1) 24 giugno 2005

COMPITO di LOGICA PER INFORMATICA (fila 1) 24 giugno 2005 COMPITO di LOGICA PER INFORMATICA (fila ) 24 giugno 2005 Nome: Matricola: Esercizio. Si dimostri che la seguente regola logica è valida, vale a dire, si dimostri che se la premessa è vera in ogni struttura

Dettagli

CALCOLO PROPOSIZIONALE. Corso di Logica per la Programmazione Andrea Corradini

CALCOLO PROPOSIZIONALE. Corso di Logica per la Programmazione Andrea Corradini CALCOLO PROPOSIZIONALE Corso di Logica per la Programmazione Andrea Corradini andrea@di.unipi.it UN PROBLEMA DI DEDUZIONE LOGICA (da un test d ingresso) Tre amici, Antonio, Bruno e Corrado, sono incerti

Dettagli

Ragionamento Automatico Richiami di calcolo dei predicati

Ragionamento Automatico Richiami di calcolo dei predicati Richiami di logica del primo ordine Ragionamento Automatico Richiami di calcolo dei predicati (SLL: Capitolo 7) Sintassi Semantica Lezione 2 Ragionamento Automatico Carlucci Aiello, 2004/05Lezione 2 0

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI LA SAPIENZA CORSO DI STUDI IN INFORMATICA ESERCITAZIONI AL CORSO DI LOGICA MATEMATICA LOGICA PROPOSIZIONALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI LA SAPIENZA CORSO DI STUDI IN INFORMATICA ESERCITAZIONI AL CORSO DI LOGICA MATEMATICA LOGICA PROPOSIZIONALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI LA SAPIENZA CORSO DI STUDI IN INFORMATICA ESERCITAZIONI AL CORSO DI LOGICA MATEMATICA LOGICA PROPOSIZIONALE TAVOLE DI VERITÀ, COLETEZZA VERO-FUNZIONALE Esercizio 1. Calcola le tavole

Dettagli

Logica per la Programmazione

Logica per la Programmazione Logica del Primo Ordine: Motivazioni, Sintassi e Interpretazioni Logica per la Programmazione Lezione 1 Calcolo Proposizionale: sintassi e semantica Tautologie Esempi di Formalizzazione di Enunciati pag.

Dettagli

Logica proposizionale

Logica proposizionale Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2008/09 Logica proposizionale Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università degli

Dettagli

METODI MATEMATICI PER L INFORMATICA

METODI MATEMATICI PER L INFORMATICA METODI MATEMATICI PER L INFORMATICA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 Sommario. Sintassi e semantica della Logica dei predicati. Proprietà fondamentali dei quantificatori. Strutture, soddisfacibilità e verità

Dettagli

Introduzione alla logica

Introduzione alla logica Corso di Intelligenza Artificiale 2011/12 Introduzione alla logica iola Schiaffonati Dipartimento di Elettronica e Informazione Sommario 2 Logica proposizionale (logica di Boole) Logica del primo ordine

Dettagli

Esercitazioni per il corso di Logica Matematica

Esercitazioni per il corso di Logica Matematica Esercitazioni per il corso di Logica Matematica Luca Motto Ros 02 marzo 2005 Nota importante. Queste pagine contengono appunti personali dell esercitatore e sono messe a disposizione nel caso possano risultare

Dettagli

21. Nozione di teoria ed esempi

21. Nozione di teoria ed esempi 21. Nozione di teoria ed esempi Ora applichiamo quanto appreso precedentemente sulla logica classica con uguaglianza allo studio di alcune sue teorie. In senso lato passiamo dallo studio della logica a

Dettagli

NOZIONI DI LOGICA. Premessa

NOZIONI DI LOGICA. Premessa NOZIONI DI LOGICA Premessa Il compito principale della logica è quello di studiare il nesso di conseguenza logica tra proposizioni, predisponendo delle tecniche per determinare quando la verità di una

Dettagli

RELAZIONI TRA SINTASSI E SEMANTICA

RELAZIONI TRA SINTASSI E SEMANTICA RELAZIONI TRA SINTASSI E SEMANTICA INTERPRETAZIONI E MODELLI Sia Γ un insieme di enunciati dichiarativi (asserzioni che hanno valore T o F) Una intepretazione assegna un significato ad ogni componente

Dettagli

LOGICA DEL PRIMO ORDINE: MOTIVAZIONI, SINTASSI E INTERPRETAZIONI

LOGICA DEL PRIMO ORDINE: MOTIVAZIONI, SINTASSI E INTERPRETAZIONI LOGICA DEL PRIMO ORDINE: MOTIVAZIONI, SINTASSI E INTERPRETAZIONI LIMITI DEL CALCOLO PROPOSIZIONALE Nella formalizzazione di enunciati dichiarativi, gli enunciati atomici non hanno struttura (sono rappresentati

Dettagli

RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE. Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine

RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE. Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine RISOLUZIONE IN LOGICA PROPOSIZIONALE Giovanna D Agostino Dipartimento di Matemaica e Informatica, Università di Udine 1. Risoluzione Definitione 1.1. Un letterale l è una variabile proposizionale (letterale

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Logica proposizionale classica (Parte 2)

Intelligenza Artificiale. Logica proposizionale classica (Parte 2) Intelligenza Artificiale Logica proposizionale classica (Parte 2) Marco Piastra Logica formale (Parte 2) - Introduzione alla logica formale Parte. Preambolo: algebra di Boole, proposizioni, conseguenza

Dettagli

Calcoli dei sequenti classici e lineare

Calcoli dei sequenti classici e lineare Calcoli dei sequenti classici e lineare Gianluigi Bellin November 5, 2009 Scheda per il compito 2, scadenza rinviata al marteedì 10 novembre 2009 1 Calcolo dei sequenti classico 1.1 Linguaggio ed interpretazione

Dettagli

Logica per la Programmazione

Logica per la Programmazione Logica del Primo Ordine: Motivazioni, Sintassi e Interpretazioni Logica per la Programmazione Lezione 7 Formule Valide, Conseguenza Logica Proof System per la Logica del Primo Ordine Leggi per i Quantificatori

Dettagli

Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2016/17

Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2016/17 Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2016/17 Andrea Corradini e Francesca Levi Dipartimento di Informatica E-mail: andrea@di.unipi.it, francesca.levi@unipi.it A. Corradini e

Dettagli

Maiuscole e minuscole

Maiuscole e minuscole Maiuscole e minuscole Abilità interessate Distinguere tra processi induttivi e processi deduttivi. Comprendere il ruolo e le caratteristiche di un sistema assiomatico. Riconoscere aspetti sintattici e

Dettagli

Logica, teoria della conoscenza, filosofia della scienza. Gianluigi Bellin

Logica, teoria della conoscenza, filosofia della scienza. Gianluigi Bellin Logica, teoria della conoscenza, filosofia della scienza. Gianluigi Bellin October 8, 2013 0.1. La filosofia della scienza esamina le strutture concettuali e le argomentazioni in uso nelle varie scienze;

Dettagli

Ragionamenti e metodi di dimostrazione. Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Prof.re E. Modica

Ragionamenti e metodi di dimostrazione. Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Prof.re E. Modica Ragionamenti e metodi di dimostrazione Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Prof.re E. Modica Proposizioni Si definisce proposizione una frase alla quale è possibile attribuire uno e un solo valore

Dettagli

Logica per la Programmazione

Logica per la Programmazione Logica del Primo Ordine: Motivazioni, Sintassi e Interpretazioni Logica per la Programmazione Lezione 8 Modelli, Formule Valide, Conseguenza Logica Proof Systems Regole di inferenza per Calcolo Proposizionale

Dettagli

La logica matematica. Si ringraziano per il loro contributo gli alunni della classe IB Lic. Sc. A.S

La logica matematica. Si ringraziano per il loro contributo gli alunni della classe IB Lic. Sc. A.S La logica matematica Si ringraziano per il loro contributo gli alunni della classe IB Lic. Sc. A.S. 2010-2011 La logica studia le proposizioni logiche e le relazioni tra esse. Una proposizione logica è

Dettagli

Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2015/16

Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2015/16 Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2015/16 Andrea Corradini e Francesca Levi Dipartimento di Informatica E-mail: andrea@di.unipi.it, francesca.levi@unipi.it A. Corradini e

Dettagli

LOGICA FUZZY, I LOGICA DI GÖDEL

LOGICA FUZZY, I LOGICA DI GÖDEL LOICA FUZZY, I LOICA DI ÖDEL SINTASSI, SEMANTICA POLIVALENTE, COMPLETEZZA VINCENZO MARRA 1. Sintassi Si consideri nuovamente l alfabeto A = {(, ), X,, $,,,,, } impiegato per la logica proposizionale classica,

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Logica proposizionale: calcolo automatico

Intelligenza Artificiale. Logica proposizionale: calcolo automatico Intelligenza Artificiale Logica proposizionale: calcolo automatico Marco Piastra Logica formale (Parte 3) - Parte 3 Calcolo automatico Forme normali ed a clausole Risoluzione e refutazione Forward chaining

Dettagli

Fondamenti di Informatica 2

Fondamenti di Informatica 2 Fondamenti di Informatica 2 Linguaggi e Complessità : Lezione 1 Corso Fondamenti di Informatica 2 Marco Schaerf, 2009-2010 Linguaggi e Complessità : Lezione 1 1 Logica proposizionale Linguaggio matematico

Dettagli

LOGICA DEL PRIMO ORDINE: PROOF SYSTEM. Corso di Logica per la Programmazione A.A. 2013/14 Andrea Corradini

LOGICA DEL PRIMO ORDINE: PROOF SYSTEM. Corso di Logica per la Programmazione A.A. 2013/14 Andrea Corradini LOGICA DEL PRIMO ORDINE: PROOF SYSTEM Corso di Logica per la Programmazione A.A. 2013/14 Andrea Corradini LOGICA DEL PRIMO ORDINE: RIASSUNTO Sintassi: grammatica libera da contesto (BNF), parametrica rispetto

Dettagli

Logica Computazionale

Logica Computazionale Logica Computazionale 2009-2010 Gianluigi Bellin 24 febbraio 2010 1 Domanda 1 Si consideri il sequente S (i) Si applichi la procedura semantic tableaux per verificare se S sia valido o falsificabile nella

Dettagli

Soddisfacibilità e Semantic Tableau [1]

Soddisfacibilità e Semantic Tableau [1] Intelligenza Artificiale I Soddisfacibilità e Semantic Tableau Marco Piastra Soddisfacibilità e Semantic Tableau [1] Problemi e decidibilità (automatica) Problema In forma rigorosa, un problema è una relazione

Dettagli

Logica per la Programmazione

Logica per la Programmazione Logica per la Programmazione Lezione 6 Logica del Primo Ordine Motivazioni Sintassi Interpretazioni Formalizzazione pag. 1 Limiti del Calcolo Proposizionale Nella formalizzazione di enunciati dichiarativi,

Dettagli

Una Breve Introduzione alla Logica

Una Breve Introduzione alla Logica Una Breve Introduzione alla Logica LOGICA La LOGICA è la disciplina che studia le condizioni di correttezza del ragionamento Occorre dire, anzitutto, quale oggetto riguardi ed a quale disciplina spetti

Dettagli