COME ACCOMPAGNARE I RAGAZZI ED I GIOVANI NELL EDUCAZIONE AFFETTIVA ED AL MATRIMONIO
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- Gerardo Gallo
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1 COME ACCOMPAGNARE I RAGAZZI ED I GIOVANI NELL EDUCAZIONE AFFETTIVA ED AL MATRIMONIO Premessa: Dalla ricerca La preparazione dei fidanzati al matrimonio ed alla famiglia oggi in Italia, commissionata dalla CEI al Centro Internazionale Studi Famiglia, emergono alcuni aspetti da sottolineare: l età dei fidanzati che chiedono di sposarsi in chiesa è intorno ai 30 anni di media, superiore alla media europea la durata del fidanzamento è in media 7 anni, scelta non dettata dalla sola necessità di conoscersi a fondo, ma dalla condizione professionale la condizione di lavoratore autonomo ed a tempo indeterminato tende a far posticipare la scelta di sposarsi rispetto alla pratica religiosa il 4% dei fidanzati dichiara di essere praticante attivo ed impegnato, il 27% praticante regolare, il 62% praticante saltuario, il 7% non praticante. La maggior parte dei giovani di questa ricerca non ha legami con la vita concreta della Chiesa, anche se non è pregiudizialmente contraria ad essa. La richiesta di Matrimonio Cristiano è oggi l occasione più frequente e più significativa di Missionarietà e contiene la possibilità di una ripresa di un cammino dopo tanti anni dal percorso del Catechismo rispetto alla presenza ai corsi di preparazione al matrimonio di fidanzati già conviventi, fenomeno diffuso e sdoganato a livello culturale, essi sono al nord il 48% contro una media nazionale del 30%. Con il crescere dell età cresce anche la diffusione della convivenza: uno su tre tra i praticanti attivi ed impegnati e tra i praticanti regolari convive senza che ciò significhi un allontanamento da una visione tradizionale del Matrimonio o pregiudichi la chiusura ad un ascolto dell annuncio di fede il grado di soddisfazione dei fidanzati rispetto percorso dei C.P.M. evidenzia che il 50% dichiara un alto grado di soddisfazione ed il 43% si dichiara abbastanza soddisfatto. Nella categoria dei non soddisfatti (3%) troviamo la maggioranza dei fidanzati seriamente impegnati nella Chiesa, che valutano il percorso inadeguato per loro che hanno scelto, fin da subito, di mettere la fede al centro della loro esistenza Per questi fidanzati appare evidente la necessità di prevedere dei percorsi più impegnati e fecondi.
2 Dalle premesse appare chiara la necessità di una continuità di formazione dei giovani prima e degli adulti poi. La formazione dei giovani, ed il loro accompagnamento nella scelta vocazionale, è uno dei campi fondamentali da riempire di proposte e di contenuti e prevede una sinergia pastorale che coinvolga i diversi soggetti interessati, per costruire specifici cammini di accompagnamento per le diverse fasce di età, soprattutto l educazione all affettività fin da giovanissimi. La finalità di questi percorsi è portare i ragazzi ad una formazione morale, non moralistica, per una crescita della persona vista come essere in relazione. Papa Ratzinger, alla vigilia del suo pontificato affermava: si va costruendo una dittatura del relativismo che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. Da un recente convegno dell Università Cattolica di Milano è emerso che il legame affettivo è il solo fenomeno in grado di contrastare l attuale individualismo e la tirannia del proprio punto di vista e della propria soddisfazione emotiva. Dalla 1 lettera di Giovanni si evidenzia che chi fa esperienza di amore fa esperienza di Dio che è Amore e dell amore è la sorgente e Colui dal quale attingiamo la forza di amare. Serve una risposta alla cultura laica che riduce la famiglia a sistema socio economico. La famiglia è amore. Il tempo dell innamoramento è un tempo prezioso che rende più disponibili ad impegnarsi in un cammino formativo per conoscere se stessi, l altro e le dinamiche di coppia. E un sentimento importante, coincide con i primi passi dei ragazzi sulla strada dell amore ma non è ancora amore. Per costruire l amore è necessario esprimere l integrità della persona (cuore, volontà, intelligenza, capacità di donarsi in pienezza). Il corpo con il linguaggio della sessualità dà la possibilità di vivere l unità con la persona amata, un intimità espressione di comunione dei cuori e dello spirito. Quando il corpo è usato come oggetto, è banalizzato il suo valore e compromessa l unità con tutta la persona; la relazione allora è espressione di egoismo. L amore è un bisogno innato; sentirsi amati è determinante già dall infanzia e continua ad essere determinante per la maturazione della propria identità e maturare nella capacità di amare. Sentirsi amati, vivere l esperienza dell accoglienza e del perdono, dispone ad amare se stessi, condizione indispensabile per entrare nella dinamica del dare ricevere. La gioia ed il mistero dell innamoramento aprono la persona al dono di sé, ad avere fiducia, ad essere creativa. Innamorarsi porta a scoprire il mondo dell intimità, è consegnare all altro le chiavi del proprio mondo emotivo. Una relazione autentica nella libertà e nel rispetto reciproco nasce dalla consapevolezza che l amore è responsabilità di un io verso un tu, desiderio di prendersi cura, di desiderare il bene dell altro.
3 Una bella relazione di coppia nasce dall equilibrio tra il bisogno di attaccamento all altro, di intimità e di complicità ed il desiderio di autonomia e di realizzazione di sé. La formazione di un noi maturo prevede di preservare la propria integrità ed individualità e di favorire una continua crescita personale. Genitori, educatori, catechisti, tutti abbiamo il compito di accompagnare i giovani nel cammino di fede, facendoli maturare anche rispetto all esperienza amorosa. Il momento dell adolescenza, soprattutto ai giorni nostri presenta molte difficoltà: mancano i punti di riferimento per la formazione degli adolescenti, essi vivono l incertezza del futuro, la frammentazione delle relazioni, talvolta esercitano scelte nella solitudine. Si dovrebbero prevedere in parrocchia percorsi locali o zonali di preparazione remota al matrimonio, come cammino del dopo Cresima ed anche prima della fase dell innamoramento. Potrebbe essere utile incontrare i giovani nei luoghi di aggregazione o nei gruppi strutturati dove sbocciano i primi amori. Si potrebbero così proporre percorsi accessibili anche a chi proviene da ambienti diversi da quello parrocchiale. E necessario dare attenzione all esperienza di vita di ogni ragazzo, valorizzando l aspetto dell innamoramento rispetto alla più generale appartenenza all oratorio o alla parrocchia. E opportuno lavorare nell ottica della prevenzione, coinvolgendo tutti gli operatori che intercettano adolescenti e giovani nei diversi ambienti di vita: catechisti, animatori, educatori, insegnati di religione. E urgente creare occasioni di formazione ed incontri anche per quei giovani che hanno iniziato una storia, che hanno un progetto di coppia, ma non sono ancora orientati al matrimonio. Oggi chi inizia un percorso di coppia incontra esperienze di provvisorietà, di relazioni virtuali, di miti irraggiungibili e di messaggi contradditori (amore liquido-relazioni start-canc). La tipologia di incontri suggerita non è di tipo assembleare, ma a piccoli gruppi, in cui i partecipanti siano protagonisti attivi del proprio cammino e dove il confronto delle esperienze sia privilegiato. Gli obiettivi di questi percorsi hanno come finalità di aiutare le persone a conoscersi ed a fare discernimento delle proprie scelte di vita. Nel cammino di accompagnamento si dovrebbero coinvolgere tutte le dimensioni della persona e favorire la ricerca della verità e l incontro con Cristo. La qualità di una relazione si misura anche dalla generatività cioè dalla capacità di aprirsi gli altri e di sentirsi parte di una comunità. E importante aiutare la coppia a costruire motivazioni per scelte consapevoli che conducano i fidanzati al perché sposarsi e perché sposarsi in Chiesa. La preparazione al matrimonio va vista come percorso, come un cammino graduale e continuo di accompagnamento nei diversi momenti dello sviluppo affettivo, relazionale e spirituale della persona e della coppia. In questi cammini è determinante l esperienza del gruppo perché si consolidi la consistenza della coppia e perché ci si confronti con l appartenenza ad un contesto ecclesiale. Sono tre gli obiettivi da tener presente in un dimensione individuale di coppi a e di gruppo:
4 1. L INTEGRITA DELLA PERSONA che è favorita da una buona armonia di tutte le sue potenzialità. La presenza di adulti significativi facilita l individuazione di un orizzonte verso cui muoversi. La corporeità sessualità è una dimensione costitutiva del maschile femminile, è opportunità di comunicazione. Una sfida importante è imparare ad assumere il TEMPO come progetto di vita personale e di coppia. E utile offrire occasioni ad ognuno per far pace con la famiglia d origine, per affrontare quei lati oscuri che ognuno possiede e non vorrebbe guardare. 2. LA MATURITA UMANA non è un processo lineare, ma è frutto di un equilibrio dinamico tra autonomia ed indipendenza. E necessario creare occasioni di conoscenza di sé per imparare la verità su noi stessi: stare bene con se stesso rende più facile stare bene con gli altri;creare occasioni per costruire la stima reciproca e per vedere l altro come risorsa, scoprendo quanto la relazione sia il motore per la vita personale e di coppia. Formarsi un senso critico, far crescere le motivazioni personali, interiorizzare valori e gerarchizzarli per qualificare la relazione affettiva ed il progetto di vita, rafforzare il senso morale di ciò in cui si crede sono obiettivi che aiutano ad orientarsi nelle difficoltà familiari e sociali. 3. IL PROGETTO DI VITA Aiutare i giovani a prendere coscienza che la vita è un dono ricevuto per essere donato attraverso uno specifico progetto di vita, cioè attraverso una vocazione. Avere un sistema di valori coerenti con la propria fede è importante per realizzare un progetto insieme. Un esempio potrebbe essere lavorare sul senso di responsabilità che orienta alla corresponsabilità di entrambi nella vita di coppia. La realizzazione di questo percorso formativo prevede un progetto pastorale condiviso e che se ne fa carico deve dedicare tempo per il dialogo, il confronto, la ricerca. Il progetto va adattato alla realtà della nuova evangelizzazione ed alle sfide di oggi. Bisogna partire dalla propria realtà, dalle risorse disponibili, stabilire una meta con divisiva, individuare obiettivi realizzabili, concordare i tempi di realizzazione e prevedere verifiche. E importante programmare l e attività pastorali attivando collaborazioni e sinergie tra pastorale giovanile e familiare, ufficio catechistico, pastorale vocazionale e prevedere un percorso adatto ai soggetti che abbiamo di fronte per renderli soggetti attivi.
5 Si può innescare un cambiamento nelle persone solo proponendo elementi nuovi attraverso un coinvolgimento diretto (dinamica di gruppo).e utile creare un clima sereno, non giudicante in cui ragazzi, giovani, coppie possano farsi domande e riflettere per conoscersi meglio. Bisogna saper dialogare e saper ascoltare, usare molteplici linguaggi, diversificare momenti e tecniche per coinvolgere: il cuore, la mente, la corporeità, la fede. Presupposto essenziale per chi opera in questo percorso è essere noi stessi in cammino, come singoli e come coppia e dialogare con le storie e le situazioni che incontriamo avendo chiaro che facciamo parte di una Comunità. Formazione e crescita sono due dimensioni che ci devono accompagnare sempre. Bisogna sfatare il mito di una Chiesa inaccessibile, fatta per donne ed uomini perfetti, comunicare che Dio ha un sogno grande su ognuno di noi, su ogni coppia e non si spaventa delle nostre debolezze. Un ultimo aspetto da considerare è che in questo percorso formativo l intera comunità deve essere coinvolta nelle sue diverse articolazioni: gruppi famiglie, gruppi giovani sposi, gruppi misti - fidanzati giovani sposi. Se una comunità cristiana partecipa e si lascia coinvolgere nell esperienza di preparazione al matrimonio approfondisce la sua fede e si incammina sulla strada dell Annuncio Evangelico e dell assunzione responsabile dell azione pastorale a favore delle famiglie. La Comunità è per eccellenza il luogo di fede. Riscoprire e vivere il senso del Matrimonio come Sacramento aiuta ad azzerare la concorrenza tra amore umano e amore cristiano.
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