ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DEGLI ELABORATI GRAFICI GENERALI: Codice versione: SCMB TERM 14/03/2017

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1 Allegato 1 ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA A SUPPORTO DELLE DOMANDE DI AUA CONCERNENTI LO SCARICO IN CORPO D ACQUA SUPERFICIALE/FALDA DELLE ACQUE UTILIZZATE PER LO SCAMBIO TERMICO IN IMPIANTI A POMPA DI CALORE/CONDIZIONAMENTO 1 ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DEGLI ELABORATI GRAFICI GENERALI: 1) Planimetria 2 dell insediamento 3 da cui hanno origine gli scarichi, in scala 1:500, aggiornata al reale stato di fatto/progetto e firmata e datata da tecnico abilitato, con indicazione: a) dell orientamento rispetto ai punti cardinali b) di tutti i fabbricati ed aree coperte di lavorazione esistenti, specificando il loro utilizzo (es. reparto trafileria, magazzino, laboratorio, abitazione custode, ecc ), c) di tutti i punti di scarico oggetto dell istanza (con relativa numerazione) d) di eventuali altri punti di scarico non oggetto della presente istanza (es. recapitanti in una rete fognaria pubblica) e) del tracciato delle reti fognarie interne distinte con colori diversi per tipologia di acque convogliate (acque di processo, acque di raffreddamento, acque reflue domestiche ed assimilate, acque meteoriche), e di tutte le caditoie e di tutti i pozzetti d ispezione lungo le reti stesse f) dei pozzetti di prelievo/ispezione su ciascuno scarico, g) dell ubicazione di tutti i sistemi di trattamento delle acque scaricate h) dell ubicazione dei sistemi di dispersione nel sottosuolo (pozzi di resa, pozzi perdenti, trincee di subirrigazione) delle acque scaricate i) dell ubicazione di eventuali punti per l approvvigionamento idrico (pozzi, prese da corpo d acqua superficiale) j) delle attività svolte in ciascun piazzale o superficie interni all insediamento ed esposti al dilavamento meteorico (aree scoperte), indicando, in particolare, l eventuale presenza di aree di stoccaggio di sostanze solide e/o liquide o di rifiuti e le relative zone di carico e scarico degli stessi. Sulla planimetria devono essere chiaramente delimitate ed individuabili le aree adibite a ciascun tipo di attività. 2) Estratto in formato A4 della Carta Tecnica Regionale in scala 1: (specificare il numero del Foglio da cui è ricavato l estratto), con l esatta ubicazione del punto di scarico 4 1 Le presenti istruzioni possono essere utilizzate solo per gli scarichi di acque utilizzate per lo scambio termico in impianti a pompa di calore/condizionamento. Per altre tipologie di scarico utilizzare gli altri modelli appositamente predisposti dalla Provincia. 2 La planimetria deve essere chiara e precisa, aggiornata al reale stato di fatto/progetto, e deve contenere tutti gli elementi richiesti, nonché un esauriente legenda. Nel caso in cui riportando su un unica planimetria tutti gli elementi richiesti si pregiudichi la chiarezza della stessa, potranno essere prodotte più planimetrie suddividendo tra di esse gli elementi da riportare. Nel caso di insediamenti particolarmente ampi, è possibile riportare l insediamento su più planimetrie. 3 Nel caso in cui gli scarichi si originino da più insediamenti, allegare alla domanda di autorizzazione le planimetrie relative a tutti gli insediamenti. 4 Nel caso di più punti di scarico è possibile allegare un unico estratto della Carta Tecnica Regionale 1

2 ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE TECNICA E DEI RELATIVI ELABORATI GRAFICI 5 (da non allegare alla domanda) 1. Attività svolta nell insediamento Devono essere descritti: a grandi linee, le caratteristiche strutturali dell insediamento; l uso a cui è adibito l insediamento, l attività in esso svolta. 2. Ciclo delle acque all interno dell insediamento a. Approvvigionamento idrico dell insediamento Deve essere descritta l origine (acquedotto pubblico, derivazione autonoma da pozzo, sorgente, o corpo idrico superficiale, invaso di acque meteoriche) delle acque vergini utilizzate nell insediamento. Deve essere specificato, per ogni fonte, il quantitativo annuo (in m 3 ) approvvigionato. Deve essere precisato quale fonte, tra quelle sopra elencate, alimenta l attività (sistema di condizionamento) da cui si originano i reflui scaricati attraverso i terminali oggetto dell istanza. b. Origine reflui scaricati (scambio termico in impianti a pompa di calore/di condizionamento) Devono essere richiamate le caratteristiche salienti dell impianto a pompa di calore/di condizionamento (numero e tipologia dei gruppi di scambio, portate impiegate e temperature dell acqua prima e dopo lo scambio termico, nei diversi periodi dell anno) nei quali le acque vengono utilizzate per lo scambio termico, poi scaricate attraverso i terminali oggetto dell istanza, ricavate dalla relazione impiantistica del termotecnico progettista dell impianto di condizionamento. 3. Dati tecnici relativi ad ogni singolo scarico a. Portate di ogni singolo scarico oggetto dell istanza Per ogni punto di scarico devono essere indicati i valori di portata media giornaliera e massima istantanea, considerando le condizioni più critiche nel corso dell anno. Le portate di ogni singolo scarico devono essere coerenti con i dati forniti al precedente paragrafo 2. b. Pozzetti di ispezione Deve essere indicato, con una sigla (es. PSC1) da riportare nella planimetria 5 La relazione di cui al presente allegato dovrà riportare la data di estensione, e dovrà essere redatta e firmata dal tecnico abilitato, estensore delle stessa. Ciò vale anche per gli elaborati grafici. Non sono accettabili, in sostituzione della relazione, dépliant pubblicitari o altro materiale commerciale relativi ai sistemi installati. 2

3 dell insediamento, il pozzetto ufficiale di campionamento, previsto per ogni singolo scarico. c. Sistemi di dispersione in falda (pozzi di resa) Stratigrafia ed idrogeologia dell area interessata dai pozzi di resa: Idrogeologia: stratigrafia del sottosuolo e geometria degli acquiferi presenti fino ad almeno 10 metri al di sotto della profondità interessata dal pozzo in progetto, indicando le caratteristiche degli orizzonti del terreno, e delle singole falde individuate (permeabilità, falda libera o in pressione, ecc.), ed i loro rapporti. La stratigrafia del sottosuolo e la geometria degli acquiferi sarà opportunamente illustrata mediante due più sezioni idrogeologiche ottenute mediante la correlazione tra le stratigrafie dei pozzi, o di altre perforazioni, vicini al pozzo (o ai pozzi) di resa oggetto dell istanza (vedi istruzioni in merito agli elaborati grafici). In base alle informazioni disponibili, dovrà essere indicata la soggiacenza della falda nell intorno dello scarico oggetto dell istanza, nonché l andamento delle oscillazioni della superficie piezometrica nel tempo. Illustrazione dei criteri di dimensionamento dei pozzi in relazione alle portate scaricate. Devono essere illustrate le formule e i modelli di calcolo utilizzati per definire le caratteristiche costruttive dei pozzi di resa, con riferimento alle condizioni di scarico più gravose, in base ai valori di portata restituita ed alla durata degli stessi 6. Nel caso di scarico negli orizzonti saturi, dovrà essere evidenziato il massimo livello dinamico in colonna ed raggio di influenza della restituzione oggetto dell istanza nelle medesime condizioni. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla verifica di eventuali interferenze tra le opere in progetto e i pozzi già presenti nell area circostante. Caratteristiche costruttive previste per i pozzi di resa: profondità prevista, metodo di perforazione con specifica indicazione del tipo di fluido da utilizzare in caso di tecniche di circolazione, tipo di tubazioni previste (spessori e materiali), tipo di dreno (natura petrografica e definizione granulometrica in rapporto alla luce dei filtri e granulometria dell acquifero), cementazioni (posizione, materiale, messa in opera), diametro di perforazione, accessori idraulici e tipologia della strumentazione di controllo delle portate scaricate, caratteristiche della cameretta avampozzo, tipo di filtro, ubicazione dei tratti di tubazione filtrante. 4. Elaborati grafici da allegare alla relazione tecnica a) schema costruttivo di massima del pozzo di resa (profondità, diametro, 6 Nel caso di nuovi pozzi da scavare, comunque, le previsioni dovranno essere sottoposte a verifica attraverso prove di portata che devono essere illustrate nella relazione di fine lavori. 3

4 filtri, dreni, ecc.), che riporti anche la stratigrafia di massima prevista (o rilevata nel caso di pozzi già perforati). b) pianta, prospetto e sezione della cameretta di avampozzo del pozzo di resa; c) Sezioni idrogeologiche: La rappresentazione grafica della stratigrafia e della idrogeologia dovrà essere fornita mediante almeno due sezioni idrogeologiche ottenute mediante la correlazione tra le stratigrafie dei pozzi o di altre perforazioni più vicini al pozzo (o ai pozzi) oggetto dell istanza. N.B. La relazione di cui al presente allegato dovrà riportare la data di estensione, e dovrà essere redatta e firmata dal tecnico abilitato, estensore delle stessa. Ciò vale anche per gli elaborati grafici. Non sono accettabili, in sostituzione della relazione, dépliant pubblicitari o altro materiale commerciale relativi ai sistemi installati. 4

5 Temi ulteriori da trattare nella relazione tecnica da allegare alle domande di escavazione/concessione pozzi di prelievo di acque da impiegare per scambio termico in impianti a pompa di calore, ed alle domande di autorizzazione allo scarico (ordinarie ed AUA) dei relativi pozzi di restituzione, ai sensi della DGR X/6203 dell 08/02/2017. Si premette che ai sensi dell articolo 13 della l.r. 38/2015 il prelievo e la restituzione di acque sotterranee per scambio termico in impianti a pompa di calore, è ammesso unicamente dalla prima falda. Gli impianti, ai sensi della DGR in parola, sono distinti in due categorie: Impianti di prima categoria con portate media emunta inferiore o uguale a 5 l/s Impianti di seconda categoria con portata media emunta superiore a 5 l/s. Ad integrazione di quanto già previsto nelle altre parti delle istruzioni per la compilazione delle domande, la relazione deve trattare i seguenti aspetti: (Aspetti idrogeologici e piezometria) la valutazione dell interferenza tra le opere di presa e resa, al fine di evitare fenomeni di cattura delle acque restituite, e/o di eventuale interferenza con altre opere di presa o resa di terzi; qualora le opere siano pozzi di emungimento la valutazione va effettuata sulle portate di progetto, ad esempio utilizzando formulazioni analitiche o, preferibilmente, modelli di flusso analitici o numerici. (Solo per impianti di prima categoria Qualità delle acque sotterranee) Per gli impianti di categoria I il proponente assolve alla disposizione dell art. 13, comma 1, della L.R. 38/2015 attestando nel progetto da autorizzare, lo stato di qualità delle acque sotterranee (non sono richieste analisi idrochimiche). Tale attestazione si risolve nel citare lo stato di qualità idrochimica delle acque sotterranee desunto dalla letteratura o da dati, relativi alle reti di pozzi esistenti, riferiti al massimo a cinque anni prima della data di presentazione della richiesta di autorizzazione alla realizzazione dell impianto geotermico e alla reimmissione in falda o alle indicazioni identificative dei corpi acquiferi e dei relativi vincoli di tipo qualitativo e quantitativo riportate nei documenti di programmazione e gestione delle risorse idriche sotterranee (PTUA, Piano d'ambito, PGT, altro). (Qualità delle acque sotterranee, pennacchi di contaminazione o aree di contaminazione diffusa) Questo paragrafo segnalerà solo la presenza di pennacchi di contaminazione noti o di contaminazioni diffuse (con presenza di valori di fondo antropico o naturale maggiori delle CSC) che possano essere interessati e/o captati dagli emungimenti dell opera di presa entro il suo raggio di influenza. Può essere utile la descrizione mediante dati idrochimici e/o carte tematiche noti reperibili presso le Aziende Sanitarie Territoriali o l Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente. In presenza di pennacchi di contaminazione noti o di contaminazioni diffuse (con presenza di valori di fondo antropico o naturale maggiori delle CSC), i dati idrochimici andranno descritti mediante carte tematiche; inoltre dovrà essere prodotta una simulazione circa la cattura del pennacchio o delle acque sotterranee coinvolte da contaminazione diffusa da parte dell opera di presa. La simulazione dovrà rappresentare i tempi di cattura e i valori di concentrazione attesi all opera di presa e valutare l eventuale effetto di restituzione di acque contaminate su eventuali recettori posti entro il raggio d influenza dell opera di resa. 5

6 (Recapito) Descrizione dei potenziali effetti sull andamento piezometrico ed sulle temperature della falda oggetto di reimmissione, in ragione sia delle portate reimmesse previste che della trasmissività dell acquifero, ad esempio utilizzando formulazioni analitiche o, preferibilmente, modelli di trasporto analitici o numerici. 6

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