INDICE. Comune di Bovezzo Provincia di Brescia Variante al Piano delle Regole vigente per normativa particolareggiata Ambito di Trasformazione

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2 INDICE 1. PREMESSA 2 2. IL PGT VIGENTE ED IL SUO STATO DI ATTUAZIONE 2 3. AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI VARIANTE 2 4. DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE DA INTRODURRE 4 ELABORATI COSTITUENTI LA VARIANTE 7 Relazione illustrativa della variante 1

3 1. Premessa La presente variante a tema riguarda esclusivamente il Piano delle Regole del P.G.T. vigente, entrato in vigore a seguito di pubblicazione sul BURL dell avviso di avvenuta approvazione definitiva in data 21/12/2011, così come specificatamente indicato nell avviso di avvio del procedimento che fa seguito alla Deliberazione di Giunta Comunale n. 111 del 09/07/2014. La procedura amministrativa applicabile è quella dell articolo 13 della l.r. 12/2005 e ss. mm. e ii., come indicato al comma 13 dell articolo medesimo. Oggetto della presente relazione è l illustrazione dettagliata delle modifiche che costituiscono la variante stessa. Nello specifico, valutato che la variante riguarda esclusivamente il Piano delle Regole, anche se relativa ad una modifica dell Ambito di Trasformazione 1 ma relativamente alle destinazioni d uso ammesse per gli edifici esistenti prima dell approvazione del relativo piano attuativo, si integra la normativa del Piano delle Regole di cui all art. 2.7 Verde privato attraverso l aggiunta del comma 7 (si specifica che con la presente si procede anche alla correzione di un refuso relativo ad un rimando a tale articolo contenuto nell art. 2.7 comma 3). Si sottolinea l assoluta congruità dei contenuti della presente variante con le indicazioni di cui all art. 5 della LR 31/ Il PGT vigente ed il suo stato di attuazione Il comune di Bovezzo è dotato di Piano di Governo del Territorio (PGT), approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 44 del 23 settembre 2011, efficace a seguito della pubblicazione sul BURL Serie Avvisi e Concorsi n. 51 del 21 dicembre Successivamente lo stesso comune ha avviato una variante al Piano delle Regole ed al Piano dei Servizi, approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 6 del 27 febbraio 2014 la cui efficacia decorre a seguito della sua pubblicazione sul BURL Serie Avvisi e Concorsi n. 16 del 16 aprile Avvio del procedimento di variante In data 6 agosto 2014, protocollo n. 7024, il Comune di Bovezzo ha dato avviso dell avvio al procedimento amministrativo per la seconda variante al Piano delle regole del Piano di Governo del territorio vigente, facendo seguito all istanza, con allegata bozza di atto unilaterale d obbligo, presentata dalla proprietà interessata dalle previsioni urbanistiche dell ambito di trasformazione 1. L avviso di avvio del procedimento è stato pubblicato su di quotidiano locale e sul BURL in data medesima. La deliberazione specifica che l oggetto di variante è la correzione di contenuti della normativa tecnica e nello specifico all introduzione di una normativa particolareggiata integrativa. Il Documento di Piano del PGT vigente, specificatamente per la previsione dell Ambito di Trasformazione 1, si è posto come priorità la riconversione degli edifici produttivi esistenti all interno dell Ambito medesimo al fine di poter migliorare la compatibilità urbanistica dell ambito rispetto al contesto a carattere residenziale. Fino all attuazione del Piano Attuativo, con relativa trasformazione a destinazione prevalentemente residenziale dell insediamento esistente, la volontà dell amministrazione è quella di poter garantire il proseguimento delle attività esistenti in ottemperanza ad una consolidata prassi giurisprudenziale di riconoscimento delle attività in essere. Si specifica che tali attività, essendo già operative all interno dell area oggetto di istanza, non vanno a pregiudicare e/o peggiorare in alcun modo lo stato dei luoghi e quindi non apportano alcun effetto negativo rispetto al contesto Relazione illustrativa della variante 2

4 territoriale ed alle tematiche ambientali. La modifica introdotta non incide peraltro in alcun modo con l obiettivo che il Documento di Piano si è posto per l ambito urbano, riqualificazione e rigenerazione dell ambito produttivo esistente posto all interno di un contesto prevalentemente residenziale, trattandosi esclusivamente di una specificazione della norma transitoria che governa le destinazioni d uso ammesse e gli interventi ammissibili sugli edifici esistenti prima dell attuazione della previsione del Documento di Piano. Nello specifico, il comma 3 dell art. 2.7 delle Norme Tecniche di Attuazione ( Modalità di attuazione degli Ambiti di Trasformazione ) disciplina la normativa del Piano delle Regole a cui le aree interessate da previsioni del Documento di Piano sono sottoposte fino all approvazione del Piano Attuativo delle previsioni del Documento di Piano stesso. Tale comma, come di norma avviene per gli Ambiti di Trasformazione che interessano generalmente aree inedificate, rimanda alla normativa specifica dell art (erroneamente indicato come 4.12 la presente variante provvede alla dovuta coerenziazione) Verde Privato. Il caso specifico dell Ambito di Trasformazione 1, interessato da un insediamento di carattere produttivo non dismesso di cui si prevede la trasformazione funzionale ed urbanistica, rappresenta quindi una peculiarità di cui non la normativa non ha tenuto conto nel dettaglio (le destinazioni in essere nelle aree interessate dall Ambito di Trasformazione non sono ovviamente ammesse per la zona Verde privato ). La variante è quindi finalizzata a garantire il semplice mantenimento delle destinazioni in essere fino all attuazione della previsione del Documento di Piano senza prevedere alcuna modificazione dello stato di fatto: una variante il cui scopo è quindi la sola volontà di non ledere un diritto funzionale in essere senza che ciò oggettivamente comporti una modifica dell obiettivo fissato dal PGT. Relazione illustrativa della variante 3

5 4. Descrizione delle modifiche da introdurre La modifica da apportare allo strumento urbanistico vigente è puntuale e, come detto in precedenza, va a modificare la sola normativa di riferimento del Piano delle Regole per le aree ricomprese nell Ambito di Trasformazione 1, come meglio specificato di seguito. Modifica 1 Descrizione della modifica Le destinazioni d uso ammesse, fino all approvazione del relativo piano attuativo, per gli edifici esistenti all interno dell Ambito di Trasformazione 1, secondo le indicazioni dei combinati art. 2.7 e 4.18 delle NTA come in precedenza spiegato, vengano modificate consentendo il proseguimento delle attività in essere. Come specificato in precedenza, non si procede alla modifica della scheda dell Ambito, che rimane quindi invariato assieme all obiettivo posto dal Documento di Piano, bensì al riferimento normativo del Piano delle Regole per gli ambiti territoriali interessati da previsioni del Documento di Piano fino all approvazione del piano attuativo. Analizzato il comma 3 dell art. 2.7 Modalità di attuazione degli Ambiti di Trasformazione, il quale recita: fino all approvazione del Piano Attuativo e comunque oltre la scadenza della validità del Documento di Piano, salvo diverse indicazioni contenute nel Piano delle Regole ovvero all interno delle singole schede di progetto, le aree ricomprese all interno degli Ambiti di Trasformazione sono assoggettate alle indicazioni e alle prescrizioni del successivo art Verde privato, si procede all introduzione di una specifica all articolo 4.18, nuovo comma 7, atta a garantire gli obiettivi della variante come già specificati. Di seguito il testo del nuovo comma 7 dell art. 4.18: Alla luce e per le finalità di quanto definito per gli Ambiti di Trasformazione del Documento di Piano dal comma 3 dell art. 2.7 delle presenti norme, ( Fino all approvazione del Piano Attuativo e comunque oltre la scadenza della validità del Documento di Piano, salvo diverse indicazioni contenute nel Piano delle Regole ovvero all interno delle singole schede di progetto, le aree ricomprese all interno degli Ambiti di Trasformazione sono assoggettate alle indicazioni e alle prescrizioni del successivo art Verde privato. Per gli edifici esistenti sono consentite esclusivamente opere di ordinaria e straordinaria manutenzione, restauro e risanamento conservativo così come definiti al precedente art ), per il solo Ambito di Trasformazione 1, considerate le attività in essere e comunque fino all approvazione del Piano Attuativo e comunque oltre la scadenza della validità del Documento di Piano, sono ammesse, per gli edifici esistenti e attraverso le sole opere ammesse dal citato comma 3 dell art. 2.7, le destinazioni d uso ammesse per gli ambiti produttivi consolidati, di cui al successivo art. 4.19, con le seguenti destinazioni specificatamente non ammesse: - allevamenti di tipo intensivo, distributori di carburante, attività estrattive, attività a rischio di incidenti rilevanti - RIR e attività soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale - AIA; - grandi strutture di vendita, medie strutture di vendita alimentari, attività ricettive, locali per pubblico spettacolo, locali notturni e discoteche. L insediamento di nuove attività produttive/artigianali è comunque subordinato ad una verifica degli effetti potenzialmente indotti sul contesto ed ammissibile solo qualora tali effetti siano compatibili con la presenze delle limitrofe funzioni residenziali, con particolare, ma non esclusivo, riferimento al clima acustico e alle emissioni in atmosfera. Si sottolinea inoltre che, relativamente all art. 2.7, si è provveduto alla correzione del mero errore materiale al rimando all articolo relativo al Verde privato (non 4.12 come indicato nelle NTA vigenti, ma 4.18). Relazione illustrativa della variante 4

6 Documenti del P.G.T. da modificare NTA Disposizioni generali Elaborati modificati - P.2.9 S.7 - R.4 - Norme Tecniche di Attuazione Estratti cartografici (tavole R.1) Non necessari in quanto si tratta di modifica di carattere normativo Testo delle Norme Tecniche di Attuazione variate (evidenziate in giallo le parti aggiunte, in ciano barrato quelle eliminate) Articolo Modalità di attuazione degli Ambiti di Trasformazione 1. Ai sensi della vigente legislazione urbanistica, il P.G.T. viene attuato nel rispetto delle prescrizioni contenute nel Documento di Piano, nel Piano delle Regole e nel Piano dei Servizi, degli allineamenti e vincoli indicati nelle tavole grafiche o nelle presenti norme, con le modalità di seguito riportate. 2. In tutti gli ambiti di trasformazione identificati nelle tavole grafiche del DdP, le previsioni insediative si attuano mediante piano attuativo di iniziativa privata (piano di lottizzazione, programma integrato di intervento ecc.), salvo diverse specificazioni riportate nelle schede dei singoli ambiti di trasformazione. In base a quanto previsto dal comma 4 dell art. 12 della legge regionale n. 12 del 16 marzo 2005 e s.m.ei., per la presentazione del piano attuativo è sufficiente il concorso dei proprietari degli immobili interessati rappresentanti la maggioranza assoluta del valore di detti immobili, in base all imponibile catastale risultante al momento della presentazione del piano, costituiti in consorzio ai sensi dell articolo 27, comma 5, della legge 1 agosto 2002, n. 166.(.) In tal caso, il sindaco provvede, entro dieci giorni dalla presentazione del piano attuativo, ad attivare la procedura di cui all articolo 27, comma 5, della legge n. 166 del 2002 e il termine di novanta giorni di cui all articolo 14, comma 1, inizia a decorrere a far tempo dalla conclusione della suddetta procedura. E altresì facoltà della Pubblica Amministrazione promuovere uno studio urbanistico di dettaglio riguardante l intero ambito da sottoporre all approvazione del consiglio comunale. In base alle previsioni di tale studio, è possibile consentire l approvazione dei piani attuativi dei singoli ambiti per stralci funzionali, purché: - le previsioni ivi riportate non risultino pregiudizievoli delle potenzialità edificatorie delle restanti proprietà inserite nel perimetro dell Ambito di Trasformazione, ovvero di Ambiti di Trasformazione adiacenti; - vengano salvaguardate le finalità, gli obiettivi, le indicazioni progettuali e gli indici edificatori previsti dalla normativa specifica per i singoli Ambiti di Trasformazione; - l urbanizzazione delle aree avvenga in continuità con l urbanizzato senza ammettere episodi isolati in zona agricola. 3. Fino all approvazione del Piano Attuativo e comunque oltre la scadenza della validità del Documento di Piano, salvo diverse indicazioni contenute nel Piano delle Regole ovvero all interno delle singole schede di progetto, le aree ricomprese all interno degli Ambiti di Trasformazione sono assoggettate alle indicazioni e alle prescrizioni del successivo art Verde privato. Per gli edifici esistenti sono consentite esclusivamente opere di ordinaria e straordinaria manutenzione, restauro e risanamento conservativo così come definiti al precedente art Per quanto riguarda i piani attuativi, non necessita di approvazione di preventiva variante la previsione, in fase di esecuzione, di modificazioni planivolumetriche, a condizione che queste non alterino le caratteristiche tipologiche di impostazione dello strumento attuativo stesso, non incidano sul dimensionamento globale degli insediamenti e non diminuiscano la dotazione di aree per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, così come disciplinato dall art. 14 c. 12 della L.R. 12/2005 e s. m. e i. 5. Le previsioni progettuali dei Piani Attuativi dovranno essere rispettose della normativa vigente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Articolo 4.18 Verde privato 1. Le aree inserite in questa zona rivestono particolare valore ambientale per gli elementi architettonici, naturali o di interesse paesaggistico presenti. Queste aree sono perciò vincolate al mantenimento ed al rispetto delle condizioni ambientali esistenti. 2. E ammesso unicamente il mantenimento dell area a verde con il rispetto dei soggetti arborei preesistenti e l ordinaria utilizzazione agricola del suolo con esclusione di qualsiasi attività di allevamento e di spandimento di liquami per ferti-irrigazione. Relazione illustrativa della variante 5

7 E ammessa la realizzazione di percorsi carrai atti a garantire un idoneo accesso a mezzi d opera necessari alla manutenzione dei fondi. Tali percorsi non potranno essere di larghezza superiore a 2,5 m ed il fondo stradale dovrà essere realizzato con materiale permeabile. Al fine della realizzazione di tali percorsi, sono ammessi limitati interventi di movimentazione terra. Dovrà comunque essere prestata particolare attenzione alla eventuale presenza di elementi di valore ambientale e culturale da tutelare. L ammissibilità degli interventi è subordinata al parere obbligatorio e vincolante della commissione per il paesaggio. 3. E ammessa la recinzione delle aree esclusivamente attraverso salvo la messa in opera di rete metallica con piantini in ferro mascherata con siepe con essenze autoctone, l utilizzo di recinzioni con siepe con essenze autoctone ovvero recinzioni con forme e materiali tipici della tradizione locale. L ammissibilità di tali interventi è sempre subordinata al parere vincolante della commissione per il paesaggio. 4. Non è ammessa alcuna nuova edificazione fuori terra ad esclusione di quanto previsto all articolo 1.23; è altresì consentita la realizzazione di posti auto scoperti, manufatti quali piscine private, campi da tennis ed attrezzature per il gioco in genere al servizio di edifici esistenti localizzati negli ambiti di verde privato stessi, previo parere favorevole e vincolante della commissione per il paesaggio che dovrà altresì valutare la compatibilità ambientale ed urbanistica degli eventuali movimenti di terra che si rendessero necessari. 5. Non sono ammessi interventi di ampliamento. Gli interventi ammessi sugli edifici esistenti sono il restauro, il risanamento conservativo e la manutenzione ordinaria. Interventi edilizi diversi, che dovranno sempre garantire il mantenimento dell ingombro plano-altimetrico esistente, sono soggetti al parere vincolante della commissione per il paesaggio. E ammesso il recupero a scopo abitativo dei sottotetti esistenti, secondo quanto previsto dalla L.R. 12/2005 (Titolo IV, capo I) e s. m. e i., nel rispetto assoluto delle altezze di gronda e di colmo esistenti. In tale caso non si applica quanto prescritto dal comma 1 dell articolo 1.15 delle presenti norme. 6. All interno del comparto individuato da apposito perimetro e contrassegnato con il numero 1 sulle tavole del Piano delle Regole, ubicato a nord-est della frazione Terzago, è data la possibilità di realizzare una slp predeterminata di 85 mq a destinazione residenza, così come definita all art delle presenti norme. Modalità di attuazione: permesso di costruire convenzionato Comparto n. 1 Indici urbanistici - Superficie Territoriale: mq - S.l.p. predeterminata = 85 mq, da realizzarsi esclusivamente attraverso il riallineamento, rispetto alle quote di gronda e di colmo degli edifici adiacenti, della porzione immobiliare più bassa. - Altri indici urbanistici: come previsto dall art Verde privato Modalità di attuazione: permesso di costruire convenzionato Destinazioni d uso: residenza, così come definita all art delle presenti norme Dotazione minima di servizi pubblici e di interesse pubblico o generale Come definiti dall art. 3.6 delle presenti norme per le destinazioni d uso previste; è ammessa la monetizzazione totale della quota dovuta di servizi pubblici e di interesse pubblico o generale ai sensi dell art. 46, comma 1, lettera a) della l.r. 12/2005 ed in base a quanto previsto dall art. 3.6, commi 2 e 3, delle presenti N.T.A. Norma particolare Gli interventi ammessi sono soggetti al parere vincolante della commissione per il paesaggio. 7. Alla luce e per le finalità di quanto definito per gli Ambiti di Trasformazione del Documento di Piano dal comma 3 dell art. 2.7 delle presenti norme, ( Fino all approvazione del Piano Attuativo e comunque oltre la scadenza della validità del Documento di Piano, salvo diverse indicazioni contenute nel Piano delle Regole ovvero all interno delle singole schede di progetto, le aree ricomprese all interno degli Ambiti di Trasformazione sono assoggettate alle indicazioni e alle prescrizioni del successivo art Verde privato. Per gli edifici esistenti sono consentite esclusivamente opere di ordinaria e straordinaria manutenzione, restauro e risanamento conservativo così come definiti al precedente art ), per il solo Ambito di Trasformazione 1, considerate le attività in essere e comunque fino all approvazione del Piano Attuativo e comunque oltre la scadenza della validità del Documento di Piano, sono ammesse, per gli edifici esistenti e attraverso le sole opere ammesse dal citato comma 3 dell art. 2.7, le destinazioni d uso ammesse per gli ambiti produttivi consolidati, di cui al successivo art. 4.19, con le seguenti destinazioni specificatamente non ammesse: - allevamenti di tipo intensivo, distributori di carburante, attività estrattive, attività a rischio di incidenti rilevanti - RIR e attività soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale - AIA; - grandi strutture di vendita, medie strutture di vendita alimentari, attività ricettive, locali per pubblico spettacolo, locali notturni e discoteche. L insediamento di nuove attività produttive/artigianali è comunque subordinato ad una verifica degli effetti potenzialmente indotti sul contesto ed ammissibile solo qualora tali effetti siano compatibili con la Relazione illustrativa della variante 6

8 presenze delle limitrofe funzioni residenziali, con particolare, ma non esclusivo, riferimento al clima acustico e alle emissioni in atmosfera. Modificazioni al dimensionamento di piano Nessuna modifica Modificazioni al consumo di suolo Nessuna modifica Modificazioni alla dotazione di servizi pubblici e di interesse pubblico o generale Nessuna modifica Elaborati costituenti la variante - Relazione illustrativa della variante - P.2.9-S.7-R.4 - Norme Tecniche di Attuazione vigenti con individuazione delle varianti Successivamente alla valutazione sulle osservazioni che verranno presentate dai cittadini e dagli enti, e quindi all approvazione definitiva della variante, si procederà all eventuale correzione/integrazione degli elaborati di piano interessati dalle modifiche introdotte. Brescia, lì 10/09/2015 Arch. Antonio Rubagotti Relazione illustrativa della variante 7

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