Dal cambiamento del turismo nuove opportunità per la sostenibilità delle aree montane
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1 Dal cambiamento del turismo nuove opportunità per la sostenibilità delle aree montane Andrea Macchiavelli (Università di Bergamo) 15 luglio 2017
2 Il percorso Il contesto del turismo alpino oggi I fattori tradizionali di attrazione del turismo montano Perché non bastano più? Come reagisce l offerta turistica alpina? I tentativi e i rischi Il gap tra grandi e piccole destinazioni Tentativi e prospettive per un futuro di sostenibilità
3 Ticino Grigioni San Gallo Voralberg Baviera Tirolo Alto Adige Sondrio Trentino Belluno Salisburghese Media variazione % Il turismo alpino oggi Dieci anni di turismo in alcune regioni alpine ( Var. % presenze alberghiere) , ,3 13,6 12,2 8,6 7,8 6,8 8, ,8-9,2-5, Fonte: ASTAT Bolzano
4 Il turismo alpino oggi Segnali positivi in Italia nell ultimo biennio: 10,0 8,0 8,0 Var.% media annua dal 2014 al 2016 (presenze totali) 6,0 4,0 2,0 5,1 5,1 3,6 0,0-2,0 Valle d'aosta Sondrio Bolzano/Bozen Trento Belluno -1,9 Fonte: Uffici statistici regionali -4,0
5 Quando gli incrementi più consistenti? PROV. BOLZANO. Var.% pres.mensili. Anno 2016/15 su anno precedente Fonte: ASTAT Bolzano
6 Quando gli incrementi più consistenti?. PROV. TRENTO. Var.% pres.mensili. Anno ,02-0,50 NOV OTT 22,25 SET 11,07 AGO 4,72 LUG 7,18-2,07 GIU MAG 4,72-28,63 APR MAR 25,96 FEB 7,22 GEN 0,02-40,00-30,00-20,00-10,00 0,00 10,00 20,00 30,00 DIC Prov. BELLUNO Var. % pres. mensili DIC NOV 13,6 OTT 13,8 SET 11,8 AGO 0,9 LUG -0,1 GIU -0,1 MAG 5,4-17,6 APR MAR 24,3 FEB 3,6 GEN 0, Fonte: PAT Servizio Statistica Fonte: Regione Veneto
7 Nuove motivazioni alla frequentazione della montagna Regioni alpine Var % Ticino 2,2 Grigioni 2,9 San Gallo 2,2 Voralberg 4,0 3,4-15% Baviera 3,5 2,8-20% Tirolo 4,7 4,1-13% Alto Adige 5,3 4,4-20% Sondrio 4,1 3,4-17% Trentino 4,8 4,2-12% Belluno 4,4 3,6-18% Salisburghese 4,0 3,5-12% Media 4,5 3,7-18% La durata media del soggiorno continua a diminuire (gg.) Non è solo una dinamica fisiologica Cambiano le motivazioni che portano alla montagna Fonte ASTAT Bolzano
8 I fattori di attrazione tradizionali della montagna ESTATE PAESAGGIO INVERNO NEVE (sci da discesa)
9 Un modello di offerta turistica fondato su. Ricettività Rete di percorsi Impianti di risalita Immobili privati Servizi di accoglienza
10 .e con queste caratteristiche Permanenza tendenzialmente lunga («villeggiatura» estiva e settimana bianca) Poche attività e ben circoscritte (sci/ escursionismo o alpinismo) Continuità di impegno (la «settimana» bianca, escursioni ripetute) Orientamento sportivo La montagna come luogo impegnativo e serio Tutte le altre potenzialità dell ambiente alpino ne restavano escluse
11 Paesaggio e neve non bastano più Sono cambiate le condizioni che li sostenevano: CLIMA UNICITA DEL PAESAGGIO CONCORRENZA TURISTICA
12 Paesaggio e neve non bastano più La domanda turistica ha nuove aspettative: Sensibilità all ambiente/sostenibilità (paesi occidentali) Sensibilità alla proposta culturale Più divertimento, meno impegno Diversificazione delle attività (outdoor e indoor)
13 IL COMPORTAMENTO DEL TURISTA La domanda è cambiata: estate LA MONTAGNA COME SPAZIO DA VIVERE ARRAMPICATA: 12,4% Si moltiplicano le attività in estate MTB: 23,7% ESCURSIONISMO (a/r<4h): 79,3% ESCURSIONISMO (a/r>4h): 52,4% ALTRE ATTIVITÀ: 7% Fonte: Progetto Vetta 2014
14 IL COMPORTAMENTO DEL TURISTA La domanda è cambiata: inverno LA MONTAGNA COME SPAZIO DA VIVERE CIASPOLE: 21,7% così come in inverno SCI DI FONDO: 18,1% SNOWBOARD: 9,4% SCI ALPINO: 50,8% ALTRE ATTIVITÀ: 18,5% SCI ALPINISMO: 25% Fonte: Progetto Vetta 2014
15 La domanda è cambiata: chiede di sperimentare EVENTI Si moltiplicano le motivazioni per frequentare la montagna EDUCATIONAL GASTRONOMIA WELLNESS EMOZIONI
16 LA POPOLAZIONE E LA MONTAGNA Ma quali attività? A forte contenuto emozionale Con poco sforzo ( salvo nicchie) e molto divertimento Di breve durata Occasionali non sistematiche Con una diffusa sensibilità per l ambiente (spesso più apparente che reale...)
17 Molte opportunità, ma nella prospettiva dello. Zapping! L attrattività dell offerta deve essere immediata
18 Le implicazioni di questa tendenza Grandi destinazioni turistiche Es. Verbier St.Moritz Val Badia Les Arc KItzbühel Gran numero di turisti e molte aspettative da soddisfare Moltiplicare l offerta Molte infrastrutture e servizi Alta qualità Capacità interna di segmentazione (Economie di scala)
19 La moltiplicazione dell offerta
20 A.Macchiave LE IMPLICAZIONI SULLE DESTINAZIONI La moltiplicazione dell offerta IL MOLTIPLICARSI DELL OFFERTA NELLE GRANDI DESTINAZIONI
21 LE IMPLICAZIONI SULLE DESTINAZIONI La moltiplicazione IL MOLTIPLICARSI DELL OFFERTA dell offerta: NELLE GRANDI DESTINAZIONI casi limite
22 E le località medie e piccole? Tentativi di moltiplicare l offerta: Scarsità di risorse: finanziarie umane di know how prospettiva perdente Attività precarie e di scarsa qualità: non competitive Il gap tra grandi e piccole località cresce!
23 Una prospettiva per le piccole località Ricerca di Caratterizzazione/ Specializzazione (USP) Attraverso il prodotto (risorsa prevalente e caratterizzante Es.MTB, snowboard, wellness, cultura, ecc.) Attraverso il mercato (es. di prossimità, di lusso ecc.)
24 Qualche esempio: sci da fondo
25 Qualche esempio: il trail
26 Qualche esempio: il mondo dei giovani
27 Qualche esempio: i bambini
28 Qualche esempio: destinazione di prossimità
29 Dai tentativi indicazioni per un modello Si tratta di tentativi e i tentativi presentano dei rischi. WERFENWENG - Austria AREA 47 Austria DACHSTEIN Austria
30 Per un orizzonte sostenibile è indispensabile. Una «vision» (più difficile nelle piccole località) Una policy Una leadership
31 Prospettiva strategica Specializzazione e Cooperazione nell area L area è la destinazione! USP con buona qualità Trekking Natura Shopping Gastronomia Sci alpino Cultura Ampia gamma di attività nell area
32 Prospettiva strategica Specializzazione e cooperazione Per I turisti ampia gamma di servizi e di interessi con una buona qualità complementarietà Per le destinazioni valorizzare le proprie risorse (USP) maggiore equilibrio: l altitudine non è discriminante! La cooperazione è la condizione indispensabile e questa è la difficoltà per molte piccole località. Per questo.
33 Prospettiva strategica Nuova modalità di gestione della destinazione D M O Lo strumento deve essere adattato alle diverse caratteristiche e alle diverse esigenze delle destinazioni che governa
34 Prospettiva strategica D M O territorio ampio, ma sotto controllo la destinazione è un network di località partecipazione dei principali stakeholders, ma condizioni per una gestione efficiente (non un assemblea) forte unità nella gestione (prodotto turistico e marketing gestiti dallo stesso soggetto) leadership planning (con i principali stakeholder) ) planning authority
35 Ci sono le condizioni? Il momento è favorevole Elementi di criticità evidenti nella gestione delle destinazioni Una domanda turistica che esprime nuove aspettative Sperimentare nuovi percorsi, ma senza perdere di vista una visione di insieme. Riappropriarsi di una policy.
36 Dal cambiamento del turismo nuove opportunità per la sostenibilità delle aree montane Andrea Macchiavelli (Università di Bergamo) 15 luglio 2017
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