dott. Alessandro Ratazzi geologo tel Bergamo Ordine dei Geologi della Lombardia n 1431 EDERA S.R.L.

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2 dott. Alessandro Ratazzi geologo tel via Castello Presati Bergamo Ordine dei Geologi della Lombardia n 1431 COMMITTENTE EDERA S.R.L. OGGETTO Intervento edilizio in via Nazionale s.n.c. RELAZIONE GEOLOGICA RELAZIONE GEOTECNICA COMUNE Seriate (Bg) DATA dicembre 2016 RELATORE dott. geol. Alessandro Ratazzi

3 SOMMARIO Premessa Relazione Geologica - Modellazione geologica e stratigrafica del sito - Inquadramento geologico-geomorfologico - Inquadramento idrologico e idrogeologico - Indicazioni componente geologica PGT comunale - Indagini in sito Prove penetrometriche dinamiche SCPT Prova di permeabilità tipo Lefranc Prospezione sismica MASW - Classificazione sismica - Categoria sismica dei terreni - Stratigrafia del sito Relazione Geotecnica Verifiche della sicurezza e delle prestazioni Considerazioni stratigrafiche e geotecniche Verifiche della sicurezza e delle prestazioni - Fondazioni superficiali - Sostegno delle pareti di scavo e opere di sostegno - Dispersione delle acque bianche meteoriche Conclusioni Allegati (in fondo al testo): Corografia Ubicazione punti d indagine Diagrammi prove SCPT Tabella Resistenza di Progetto Rapporto geofisico (File SeriateEdera) 2 dott. Alessandro Ratazzi

4 Premessa Su incarico della Società EDERA S.r.l. è stato redatto il presente studio geologico con analisi geotecnica e note idrogeologiche a supporto della progettazione e realizzazione di un intervento edilizio sito in comune di Seriate (BG), in via Nazionale. Al fine di definire le caratteristiche geotecniche dei terreni dell area di interesse, ad integrazione dei dati già noti, sono state eseguite, in accordo con il committente, n 6 prove penetrometriche dinamiche SCPT che hanno raggiunto la profondità massima di 3.0/3.5, oltre la quale è stato sempre registrato il rifiuto alla penetrazione meccanica della punta. Questo è dovuto alla natura del terreno affiorante nell area in esame e soprattutto al suo grado di addensamento. All interno del foro di prova n.6 è stata effettuata una prova di permeabilità speditiva (del tipo Lefranc) a conferma dei dati idrogeologici già noti per indagini eseguite nel medesimo ambito. È stata inoltre effettuata un indagine con una prospezione geofisica MASW per ottenere la stratigrafia di velocità delle onde trasversali Vs da cui ricavare il parametro Vs30. I punti d indagine sono stati localizzati, compatibilmente con l accessibilità all area e gli ingombri esistenti, in modo da ricoprire uniformemente le porzioni di terreno interessate dalle opere di fondazione, così come illustrato nello schema planimetrico allegato. Trattandosi di risultati desunti da indagini puntuali, e non escludendo la possibilità di locali variazioni, qualora in fase di scavo si dovessero evidenziare differenze significative, sarà preciso obbligo dell impresa esecutrice darne tempestiva comunicazione. Oltre a ciò, sono stati utilizzati: - i risultati di numerose indagini geognostiche e relazioni geologico tecniche seguite dal sottoscritto o effettuate da altre società, in passato, nelle immediate vicinanze e comunque nel medesimo ambito geologico-geomorfologico - le osservazioni relative al rilievo geologico-stratigrafico del sito oltre alla diretta osservazione dei depositi in affioramento in scavi aperti in cantieri nelle vicinanze al lotto in esame - l esauriente studio geologico (e relative mappe) redatto dal collega Dott. Geol. Corrado Reguzzi a supporto del PGT del comune di Seriate (Bg). Nella presente relazione geotecnica saranno analizzati i risultati delle indagini svolte al fine di caratterizzare dal punto di vista stratigrafico, geotecnico e idrogeologico il sottosuolo, di indicare la resistenza di progetto del terreno interagente con le opere di fondazione e stimare l entità dei cedimenti indotti dalle opere in progetto. Si forniranno inoltre indicazioni sulle modalità di scavo e su eventuali opere di stabilizzazione e consolidamento; infine verranno indicate le modalità da seguire per il trattamento delle acque bianche. 3 dott. Alessandro Ratazzi

5 La presente relazione viene redatta seguendo le indicazioni tecniche esposte: - nell Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3274 del 20 Marzo 2003 relativa alla normativa sismica - nelle Norme Tecniche per le Costruzioni (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 2008) e che prevedono un approccio agli stati limite - nel D.G.R. 11 luglio n. X/2129 Aggiornamento delle zone sismiche in Regione Lombardia (l.r.1/2000, art. 3, c. 108, lett. d) - nella L.R. 12 ottobre 2015, n.33 - Disposizioni in materia di opere o di costruzioni e relativa vigilanza in zone sismiche - nel D.G.R. 30 marzo 2016 n. X/5001 Approvazione delle linee guida di indirizzo e coordinamento per l esercizio delle funzioni trasferite ai comuni in materia sismica (artt. 3, comma 1, e 13, comma 1, della l.r. 33/2015) 4 dott. Alessandro Ratazzi

6 Relazione Geologica - Modellazione geologica e stratigrafica del sito Inquadramento geologico - geomorfologico L area in esame è collocata nella provincia di Bergamo, nell estremità nordorientale del comune di Seriate (media-alta pianura bergamasca), ad una quota topografica di circa 250 m s.l.m.. Dal punto di vista geomorfologico il settore di studio appartiene all ambito dell alta pianura ed è posto su di una porzione di territorio subpianeggiante con una leggera pendenza verso sud-sud/est; tale omogeneità è interrotta solo da piccoli corsi d acqua (e/o paleoalvei) ad uso prevalentemente irriguo e dagli orli dei terrazzi fluvioglaciali che interessano questo settore. L unica variazione di morfologia evidente sul territorio è l alveo del Fiume Serio (a circa km verso ovest). Le indicazioni bibliografiche (Carta geologica a supporto del PGT) confermano la presenza di terreni appartenenti ai depositi di origine fluvioglaciale Pleistocenici, in particolare quelli dell Unità di Cologno del Complesso del Serio. Sono costituiti da ghiaie poligeniche a supporto clastico, con matrice sabbiosa; la cementazione può essere da diffusa a scarsa. In superficie è presente prevalentemente materiale di riporto e/o un livello d alterazione (eluvio) di spessore variabile tra 1.0 e 3.0 m circa. L area di affioramento di tale unità è piuttosto diffusa e si estende sia in sponda destra che in sponda sinistra del Fiume Serio, costituendo buona parte del livello topografico principale della pianura. 5 dott. Alessandro Ratazzi

7 Inquadramento idrologico e idrogeologico Da un punto di vista idrologico si segnala unicamente il Fiume Serio che scorre ad una distanza di circa metri verso ovest. Oltre a ciò, la cartografia non segnala nulla di rilevante se non la presenza di una serie di rogge (Martinengo), canali e piccoli torrenti con uso prevalentemente irriguo e che attualmente registrano una certa portata idrica solo in periodi con pluviometrie intense e/o durature. Per il resto la circolazione idrica superficiale è per lo più a carattere diffuso, controllata dalla morfologia locale e marcata dalle eventuali regimazioni antropiche. Le informazioni relative alle note idrogeologiche sono state desunte dai dati bibliografici esistenti e relativi ai pozzi ad uso idropotabile censiti e dei quali si conoscono le caratteristiche di costruzione e le stratigrafie dei terreni scavati. Come si ricava anche dalla consultazione della Carta della profondità della falda redatta a supporto del PGT della Provincia di Bergamo, il livello piezometrico è posto tra le quote di 195 e 200 m s.l.m. (e quindi ad una profondità di circa m dall attuale piano campagna). Non sono indicate, e non si conoscono, le oscillazioni massime stagionali; la direzione di flusso della falda è mediamente N- S. I depositi che caratterizzano l area sono contraddistinti da un grado di permeabilità medio-alto, con un coefficiente di conducibilità idraulica (permeabilità K) stimabile in valori compresi tra 10-3 e 10-4 m/s. I terreni in esame costituiscono quindi un potente acquifero superficiale che, date le sue caratteristiche granulometriche (ghiaie e ciottoli con sabbie), rappresenta la parte superiore del cosiddetto acquifero tradizionale o di prima falda. L elevata permeabilità consente la ricarica dell acquifero da parte delle acque meteoriche e di quelle di infiltrazione da corsi d acqua. 6 dott. Alessandro Ratazzi

8 Indicazioni componente geologica PGT comunale Nella Carta di fattibilità redatta a supporto al PGT l area è posta in Classe 1, Area senza particolari limitazioni. Nella Carta dei Vincoli Geologici e nella Carta di Sintesi, non sono evidenziate problematiche di sorta Infine nella Carta della pericolosità Sismica Locale, l area di studio è classificata in zona Z4a, zona di fondovalle con presenza di depositi alluvionali e/o fluvioglaciali granulari e/o coesivi con possibili amplificazioni litologiche. 7 dott. Alessandro Ratazzi

9 Indagini in sito Prove penetrometriche dinamiche DPSH-SCPT Le prove penetrometriche dinamiche SCPT sono state eseguite con penetrometro dinamico pesante PENNI 63.5 Kg, montato su carro a cingoli gommati i cui componenti sono rigorosamente conformi alle norme geotecniche in materia. In particolare il penetrometro impiegato può essere descritto come penetrometro classe DPSH tipo Meardi o Terzaghi modificato o pesante o STANDARD CONE PENETRATION TEST. I dati tecnici del penetrometro sono così riassumibili: Diametro delle aste: 32 mm Punta conica diametro: 50.8 mm 2 Conicità: 90 Peso del maglio : 63.5 kg Altezza di caduta (volata): 75 cm 30 La prova consiste nel misurare il numero dei colpi (N SCPT ) necessari all'infissione delle aste D. 32 mm per un intervallo pari a 20 centimetri. Tale valore viene poi normalizzato con fattori di conversione, per essere comparabile con le prove di riferimento SPT. Nell allegato vengono esposti i diagrammi relativi alla prova dove in ascissa, in funzione della profondità, con linea continua viene esposto il valore N SCPT relativo all avanzamento delle aste. 8 dott. Alessandro Ratazzi

10 Prova di permeabilità tipo Lefranc Per determinare il Coefficiente di Permeabilità (K) dei terreni sciolti è stata eseguita una prova di permeabilità speditiva in foro (realizzato con penetro metro prova n.6) secondo il metodo Lefranc (a livello costante). L esecuzione di prove di permeabilità nei fori delle prove penetrometriche dinamiche SCPT non è realmente conforme alle specifiche in tal senso ma si ritiene l approssimazione, anche in relazione alle finalità della determinazione, assolutamente accettabile. La metodologia seguita ha previsto la predisposizione del foro fino alla profondità di 3.5 m circa con immissioni di acqua in modo continuo e prolungato fino a saturare il terreno e successivamente con immissioni di acqua in modo controllato (tempi/portate) mantenendo il livello costante entro il foro e registrando per intervalli di tempo definiti, le portate di acqua immessa. Sulla scorta della prova eseguita è stata determinata una permeabilità media pari a: K1 (tra 1.0 e 3.5)>3.6x10-3 m/s 9 dott. Alessandro Ratazzi

11 Prospezione sismica MASW La prova MASW è stata utilizzata per ricavare il parametro Vs30, richiesto dalla normativa sismica, in maniera semplice ma decisamente affidabile. Tramite questa prova vengono misurate le velocità sismiche delle onde superficiali a diverse frequenze. La variazione di velocità a diverse frequenze (dispersione) è imputabile prevalentemente alla stratificazione delle velocità delle onde S i cui valori sono ricavabili da una procedura di inversione numerica. Poiché il parametro Vs30 è una sorta di media pesata delle velocità Vs dei primi 30 metri, l`utilizzo della tecnica MASW per ricavarlo è decisamente opportuno. La strumentazione utilizzata è costituita da : un sismografo EEG BR24 24 canali 24 geofoni a 4.5Hz fucile sismico o una mazza da 6 Kg L intero processo comprende tre passi successivi: L acquisizione delle onde superficiali (ground roll), la costruzione di una curva di dispersione (il grafico della velocità di fase rispetto alla frequenza) e l inversione della curva di dispersione per ottenere il profilo verticale delle Vs. Per ottenere un profilo Vs bisogna produrre un treno d onde superficiali a banda larga e registrarlo minimizzando il rumore. L inversione della curva di dispersione viene realizzata iterativamente, utilizzando la curva di dispersione misurata come riferimento sia per la modellizzazione diretta che per la procedura ai minimi quadrati. Dei valori approssimati per il rapporto di Poisson e per la densità sono necessari per ottenere il profilo verticale Vs dalla curva di dispersione e vengono solitamente stimati utilizzando misure prese in loco o valutando le tipologie dei materiali. Si veda comunque la relazione allegata a cura della Società Gea Engineering S.r.l. 10 dott. Alessandro Ratazzi

12 Classificazione sismica Seriate è in classe 3 e con AgMax. pari a 0, TR Ag (g) F0(-) TC*(s) (anni) 30 0,032 2,425 0, ,041 2,455 0, ,051 2,403 0, ,060 2,422 0, ,070 2,404 0, ,083 2,407 0, ,119 2,419 0, ,155 2,471 0, ,210 2,515 0,288 Vita nominale della costruzione (anni): VN: 50 Classe d uso della costruzione. c U : 1.5 Periodo di riferimento per la costruzione (anni): VR: 75 Periodi di ritorno per la definizione dell azione sismica (anni): TR Stati limite di esercizio SLE SLO-PVR=81%: TR = 30 SLD-PVR=63%: TR = 75 Stati limite ultimi SLU SLV-PVR=10%: TR = 712 SLC-PVR=5%: TR = 1462 Stato TR (anni) Ag (g) F0(-) TC*(s) Limite SLO SLD SLV SLC Categoria sismica dei terreni Relativamente alle problematiche sismiche nello studio di PGT l area in esame viene classificata in Zona 4a e per la quale sono attesi effetti di amplificazione litologiche. L attuale normativa prevede che debbano essere effettuati approfondimenti di studio sismico di secondo livello al fine di determinare in modo semiquantitativo il fattore di amplificazione locale Fa. Tale valore è utilizzato in fase progettuale per ottimizzare le strutture sotto l aspetto della prevenzione antisismica. Sulla base dell indagine sismica effettuata sono presumibili terreni con Vs30 (riferiti al piano di appoggio delle fondazioni) pari m/s (categoria B) e con un andamento della curva delle velocità, assimilabile a quella di riferimento litologica della Regione Lombardia ghiaiosa. 11 dott. Alessandro Ratazzi

13 Con il metodo di calcolo indicato dalla normativa si ottengono valori di Fa pari a: Fa Intervallo di periodo 0,1 0,5 s: 1.3 Fa Intervallo di periodo 0,5 1.5 s: 1.1 E che confermano i dati indicati in PGT. Per il comune di Seriate, i valori di soglia del Fattore di amplificazione Fa forniti dalla Regione Lombardia, differenziati per suoli di fondazione e per periodi, sono: INTERVALLO Valori soglia B C D E ,5 1,9 2,3 2, ,7 2,4 4,3 3,1 e rappresentano il valore di soglia oltre il quale lo spettro proposto dalla normativa risulta insufficiente a tenere in considerazione la reale amplificazione presente nel sito. L approfondimento sismico di secondo livello ha evidenziato quanto segue: INTERVALLO 0.1 / 0.5 s Strutture basse, regolari e rigide: 1.3<1.5 Sarà quindi possibile applicare lo spettro previsto dalla normativa vigente e utilizzare un suolo B. INTERVALLO 0.5 / 1.5 s Strutture alte e flessibili:1.1<1.7 Anche in questo caso, sarà possibile applicare lo spettro previsto dalla normativa vigente e utilizzare un suolo B. Per determinare i parametri dello spettro di risposta elastico delle componenti orizzontali si potrà fare riferimento alla tabella: Categoria suolo S TB TC TD A B-C-E D Mentre per quelli della componente verticale: Categoria suolo S TB TC TD A-B-C-D-E Categoria sottosuolo: B Categoria topografica: T1 Periodo di riferimento: 50anni Coefficiente cu: 1 12 dott. Alessandro Ratazzi

14 SLO SLD SLV SLC Ss* (ampl. stratigrafica) 1,20 1,20 1,20 1,20 Cc* (coeff.funz. categ.) 1,52 1,49 1,43 1,42 St* (amplificazione topografica) 1,00 1,00 1,00 1,00 Coefficienti SLO SLD SLV SLC kh 0,008 0,010 0,034 0,044 kv 0,004 0,005 0,017 0,022 Amax [m/s²] 0,371 0,482 1,390 1,810 Beta 0,200 0,200 0,240 0,240 Determinazione dell azione di progetto SLU SLE 13 dott. Alessandro Ratazzi

15 Stratigrafia del sito Nell ambito dell indagine eseguita nell area in esame si è avuta conferma delle indicazioni note in bibliografia per la presenza di terreni sabbioso - ghiaiosi con ciottoli già a partire da m circa da piano campagna e almeno fino alla profondità investigata di almeno 3.5. In superficie sono presenti terreni rimaneggiati e/o di riporto e/o eluviali limoso sabbiosi. Sebbene la ricostruzione stratigrafica del sottosuolo evidenzi una situazione abbastanza omogenea, non si possono escludere locali variazioni granulometriche e geotecniche (come l irregolare presenza di orizzonti marcatamente limoso sabbiosi) e pertanto le indicazioni esposte dovranno essere verificate in fase di scavo. 14 dott. Alessandro Ratazzi

16 Relazione Geotecnica -Verifiche della sicurezza e delle prestazioni Considerazioni stratigrafiche e geotecniche Le descrizioni stratigrafiche sono da ritenere indicative in quanto dedotte in modo indiretto durante l esecuzione delle prove in sito. LIVELLO [1] ed UNICO: dal piano campagna originario fino alla profondità investigata di 3.5 m (ma indagini vicine confermano profondità di almeno 10.0 m circa). Superato uno spessore superficiale di terreno rimaneggiato e/o riporto, si tratta di sabbie e ghiaie con ciottoli che hanno fatto registrare un numero di colpi N SCPT (numero dei colpi necessari all avanzamento di 20 centimetri della punta conica) compreso tra 15 e 30 ma che con l aumentare della profondità hanno raggiunto rapidamente valori maggiori di 100 ( rifiuto alla penetrazione meccanica della punta ), e descrivibile come moderatamente addensato-addensato (Associazione Geotecnica Italiana 1977). Si possono stimare: Peso di Volume (t/mc): Angolo di Attrito ( ): Modulo Elastico (kg/cmq): >250 ricordando che: Peso di volume: stima valutata in relazione a N SCPT Angolo di attrito: correlazione tra NSCPT e φ di Meyerhof per terreni con una percentuale di sabbia fine e limo superiore a 5 Modulo elastico: valutato da correlazioni empiriche tra NSCPT e il tipo di terreno Relativamente ai valori caratteristici, Vk dell angolo d attrito interno, si è optato per considerarli pari a quelli medi ricavati dall indagine, mentre i valori di progetto Vp sono stati determinati utilizzando i coefficienti riduttivi parziali, indicati nelle Norme Tecniche per le Costruzioni). *per le rocce ed i materiali lapidei non fratturati la resistenza può essere rappresentata dalla resistenza a compressione uniassiale qu con un coefficiente parziale γqu= dott. Alessandro Ratazzi

17 Verifiche della sicurezza e delle prestazioni Fondazioni superficiali Sulla scorta dei risultati ottenuti dall indagine geognostica è stata determinata (con le relazioni di Terzaghi, Meyerhof e Brinch-Hansen) la resistenza di progetto del sistema terreno-fondazione (Rd) seguendo la procedura indicata dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, che prevede un approccio agli stati limite. Dalle indicazioni fornite il progetto in esame contempla la realizzazione di edifici sviluppati del tutto fuori terra con prevedibile posa delle fondazioni alla profondità di -1.5/2.0 m da piano campagna: a tale quota dovrebbe essere sempre presente terreno di origine naturale del Livello stratigrafico di buone, ma non del tutto omogenee, caratteristiche geotecniche; si consiglia di verificare la tipologia del terreno del piano di appoggio della fondazione: se questo dovesse essere localmente di natura incerta (materiale di riporto) sarà bene approfondire lo scavo per almeno 1 metro e riportare a quota il piano con magrone (calcestruzzo magro dosato a 150 kg/m 3 di cemento PTL). Le fondazioni superficiali non dovranno interessare materiali di riporto. In questa fase, in assenza di specifiche, è stata presa in considerazione l ipotesi di fondazione superficiale a trave continua (di larghezza pari a 1.5 m). Soluzioni o valutazioni per ipotesi di geometrie differenti, potranno essere predisposte su richiesta del progettista strutturale. Verifica agli stati limite ultimi e di esercizio (N.T.C. 2008) La norma in oggetto prevede la definizione del grado di sicurezza di una struttura relativamente alla possibilità di rottura o deformazione del terreno di fondazione, con un approccio di tipo semiprobabilistico, adottando il concetto di stato limite ultimo (SLU). Mentre nel caso si esamini una situazione in cui la deformazione o il danno siano reversibili o cessino con l estinguersi della causa che ha determinato il superamento dello stato limite si utilizza il concetto di stato limite di esercizio (SLE). Le verifiche di tipo geotecnico devono essere effettuate seguendo almeno uno dei due approcci: - approccio1: combinazione 1: (A1+M1+R1) combinazione 2: (A2+M2+R2) - approccio2: combinazione (A1+M1+R3) In questa fase, non conoscendo i valori di progetto delle azioni Ed (permanenti e variabili) imposte dalla struttura al terreno, non è possibile eseguire tutte le verifiche sopra descritte. 16 dott. Alessandro Ratazzi

18 Ci si limita pertanto, a determinare i valori di Rd (SLU) (con tutte le diverse combinazioni M1+R1, M1+R3 e di M2+R2), e quelli di Rd (SLE) in modo da fornire al progettista i dati relativi al prevedibile comportamento del terreno (e alla verifica del collasso per carico limite dell insieme fondazione terreno). Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, e secondo la relazione di Meyerhof, si avrà: Rd (SLU) (M1+R1): 10.9 kg/cmq Rd (SLU) (M1+R3: 4.8 kg/cmq Rd (SLU) (M2+R2): 2.9 kg/cmq I valori di Rd (SLE) saranno espressi correlandoli con le valutazioni dei cedimenti indotti dalle resistenze in corrispondenza dei Livelli individuati al di sotto del piano di posa; in tal modo verranno calcolati i valori degli spostamenti e delle distorsioni del terreno al di sotto del piano di posa, per verificarne la compatibilità con i requisiti prestazionali della struttura in elevazione, nel rispetto della condizione: dove: Ed<=Cd Ed: valore di progetto dell effetto delle azioni. Cd: valore limite dell effetto delle azioni Stima dei cedimenti Tenuto conto dei risultati dell indagine in sito, e della presenza di terreni con le caratteristiche geotecniche indicate in precedenza, sono stati calcolati i cedimenti totali teorici che potrebbero registrarsi qualora le condizioni stratigrafiche locali interagissero con le opere di fondazione uniformemente sollecitate dalla resistenza di progetto in condizioni di esercizio (Rd (SLE) ) fornito ai progettisti. Per la valutazione dei cedimenti ci si è avvalsi delle relazioni suggerite da Poulos e Davis (1974) e da Timoshenko e Goodies (1951) che permettono di calcolare i valori dei cedimenti sia a brevissimo termine (in terreni granulari) che in condizioni non drenate (in terreni coesivi). Alla luce di quanto sopra esposto e dei risultati ottenuti l ipotesi perseguibile sarà (prevedendo comunque che le fondazioni interessino esclusivamente terreni naturali): - fondazione a TRAVE continua di larghezza minima pari a 1.5 m, con Carico Unitario o Resistenza di Progetto in condizioni di esercizio (Rd SLE ) di 2.0 kg/cmq; i cedimenti totali teorici saranno contenuti e inferiori a mm e in parte compensati dalla tipologia di fondazione. I valori di resistenze di progetto del sistema geotecnico in condizioni di esercizio (Rd (SLE) ) indicati sono inferiori o uguali alla resistenza di progetto del sistema geotecnico calcolata con i coefficienti parziali M2+ R2 più restrittivi. Sarà cura del progettista verificare se tali valori risultano essere anche inferiori (o uguali) al valore di progetto dell azione (Ed) imposta dalla struttura al terreno. 17 dott. Alessandro Ratazzi

19 Resta inteso che l entità dei cedimenti qui stimati dovrà essere confrontata con quella che il progettista ritiene essere compatibile con la durabilità e l esercizio dell opera nelle diverse condizioni. Facendo riferimento al paragrafo delle NTC 2008 (esclusione della verifica a liquefazione), date le condizioni stratigrafiche, geotecniche e sismiche del sito, non sussistono pericoli in tal senso. Soluzioni o valutazioni per ipotesi di geometrie differenti, potranno essere predisposte su richiesta del progettista strutturale. 18 dott. Alessandro Ratazzi

20 Sostegno delle pareti di scavo e opere di sostegno Qualora i fronti di scavo (previsti alla profondità di 1.5/2.0 m) non dovessero interessare a confine, edifici esistenti o strade, considerando il solo aspetto di stabilità del fronte, lo scavo potrebbe essere realizzato senza particolari opere preliminari di consolidamento. Questo, tuttavia, non significa che non si dovranno adottare tutte le precauzioni previste dalla normativa vigente in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro per scavi con altezza superiore a 1.5 m (D.Lvo. n 81/08). Si segnala comunque che gli scavi di ribasso, che abitualmente vengono realizzati con fronti praticamente verticali sono da ritenere stabili solo in condizioni a brevissimo termine (secondo le indicazioni desunte dall utilizzo del Metodo di Taylor) e pertanto sono assolutamente da evitare. In condizioni di medio e lungo termine, condizioni nelle quali il terreno perde del tutto le caratteristiche di coesione, sia per le caratteristiche stratigrafiche che geotecniche dei terreni esaminati, la stabilità dei fronti di scavo potrà essere garantita solamente con angoli di scarpata non superiori a 55. Si raccomanda, comunque, di mantenere gli scavi aperti per il minor tempo possibile avendo cura di coprire il fronte degli scavi (già dal bordo superiore) mediante teli impermeabili in nylon o politene. Sarà necessario incanalare, raccogliere ed allontanare eventuali acque presenti nello scavo. Per qualunque caso analizzato si sconsiglia il carico (anche accidentale) del tratto di monte a ridosso del fronte di scavo. Dispersione delle acque bianche meteoriche Eventuali necessità di dispersione di acque raccolte (rigorosamente bianche e conformemente alla normativa vigente) dovranno essere previste considerando una permeabilità del terreno naturale in posto medio-alta (K>3.6x10-3 m/s) a partire dalla profondità di 1.0/1.5 m circa. La granulometria dei depositi e la loro permeabilità dovranno essere comunque verificate e confermate in fase di scavo. Si raccomanda in ogni modo di realizzare gli eventuali pozzi perdenti discosti il più possibile dalle strutture di fondazione. 19 dott. Alessandro Ratazzi

21 Conclusioni Su incarico della Società EDERA S.r.l. è stato redatto il presente studio geologico con analisi geotecnica e note idrogeologiche a supporto della progettazione e realizzazione di un intervento edilizio sito in comune di Seriate (BG), in via Nazionale. Al fine di definire le caratteristiche stratigrafiche e geotecniche dei terreni dell area di interesse sono stati presi in considerazione, e interpretati, i risultati di alcune prove penetrometriche dinamiche SCPT, eseguite sia nell area di studio che nell immediato intorno. A completamento dell indagine geotecnica è stata eseguita una prova geofisica MASW per ottenere la stratigrafia di velocità delle onde trasversali Vs da cui ricavare il parametro Vs30 ed una stratigrafia di massima entro i primi m di profondità. Si è ricostruito il terreno del sottosuolo evidenziando buone caratteristiche geotecniche e ipotizzando: - fondazione a TRAVE continua di larghezza minima pari a 1.5 m, con Carico Unitario o Resistenza di Progetto in condizioni di esercizio (Rd SLE ) di 2.0 kg/cmq; i cedimenti totali teorici saranno contenuti e inferiori a mm e in parte compensati dalla tipologia di fondazione. Sono state inoltre fornite indicazioni relative sia alle modalità di scavo che al trattamento delle acque bianche raccolte. Dal punto di vista della compatibilità degli interventi di trasformazione territoriale l area non presenta alcuna restrizione infatti non vi sono situazioni di rischio idrogeologico. Tutto quanto esposto è stato valutato e calcolato conformemente a quanto previsto: - nell Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3274 del 20 Marzo 2003 relativa alla normativa sismica - nelle Norme Tecniche per le Costruzioni (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 2008) e che prevedono un approccio agli stati limite - nel D.G.R. 11 luglio n. X/2129 Aggiornamento delle zone sismiche in Regione Lombardia (l.r.1/2000, art. 3, c. 108, lett. d) - nella L.R. 12 ottobre 2015, n.33 - Disposizioni in materia di opere o di costruzioni e relativa vigilanza in zone sismiche - nel D.G.R. 30 marzo 2016 n. X/5001 Approvazione delle linee guida di indirizzo e coordinamento per l esercizio delle funzioni trasferite ai comuni in materia sismica (artt. 3, comma 1, e 13, comma 1, della l.r. 33/2015) I risultati esposti nella presente non tengono conto di eventuali vincoli urbanistici, regolamenti edilizi locali e di altri vincoli imposti dalle pubbliche Autorità, dei quali non sono stato incaricato di verificare l esistenza. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. 20 dott. Alessandro Ratazzi

22 Corografia 21 dott. Alessandro Ratazzi

23 Ubicazione punti d indagine 22 dott. Alessandro Ratazzi

24 23 dott. Alessandro Ratazzi

25 24 dott. Alessandro Ratazzi

26 25 dott. Alessandro Ratazzi

27 26 dott. Alessandro Ratazzi

28 27 dott. Alessandro Ratazzi

29 28 dott. Alessandro Ratazzi

30 Tabella Resistenza di Progetto 29 dott. Alessandro Ratazzi

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