CONSIDERATO che. Si conviene e si stipula quanto segue:

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1 Protocollo d intesa tra Regione Liguria, Enti Locali, e associazioni di categoria per avvio di un tavolo di lavoro sulle tematiche relative alla sostenibilità nel settore delle attività imprenditoriali, produttive e di servizio PREMESSO CHE Il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria della Regione Liguria per il triennio , approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale della Liguria n. 47 del 13 dicembre 2005, segnala la necessità di dotarsi di strumenti in grado di fornire alle istanze del territorio - cittadini, imprese, ambiente, ecc, risposte idonee a perseguire obiettivi e risultati multilivello, di qualità della vita e di competitività dei sistemi locali e di strumenti e regole per gestire efficacemente le relazioni con i diversi soggetti, interagenti o concorrenti, nella realizzazione delle politiche pubbliche; lo stesso documento evidenzia inoltre la necessità di operare per l integrazione della componente ambientale nelle attività che condizionano la crescita economica, tramite azioni di promozione e diffusione della VAS, delle Certificazioni ambientali e del Regolamento EMAS e di altri strumenti per la sostenibilità quali Agenda 21, LCA, ecc.., e l esigenza di chiarire le competenze dei vari attori nell ambito delle diverse normative ambientali. La Direttiva del Presidente della Regione Liguria del 17 febbraio 2006 pone tra gli obiettivi strategici la stipula di un protocollo d'intesa con le Associazioni imprenditoriali, finalizzato a: - formare e informare le imprese sulle tematiche afferenti il consumo di risorse, la produzione di rifiuti e la prevenzione di tutte le forme di Inquinamento; - armonizzare e semplificare la normativa di settore vigente; - realizzare azioni comuni finalizzate ad esempio alla riduzione della produzione di rifiuti. Il documento di Politica Ambientale del Dipartimento Ambiente della Regione Liguria, approvato con Decisione n. 46 del 28 ottobre 2005 dalla Giunta regionale, contiene, tra gli altri, i seguenti indirizzi ed impegni: - perseguire il principio della integrazione dei temi ambientali nelle politiche di sviluppo socio economico anche attraverso la realizzazione sperimentale di progetti integrati; - semplificare ed innovare il complesso delle norme ambientali; - implementare i migliori e più innovativi strumenti di comunicazione e di governance al fine di ottenere i risultati di miglioramento ambientale attesi attraverso la partecipazione volontaria e consapevole di tutti gli attori presenti sul territorio; - garantire il monitoraggio delle esigenze e delle aspettative espressi dagli Enti, dai cittadini e dalle imprese; - promuovere la diffusione della certificazione ambientale, dell Agenda 21 e degli altri strumenti per lo sviluppo sostenibile. La Decisione n. 1600/2002/CE del 22 luglio 2002, con cui il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno approvato il VI Programma comunitario di Azione in materia di ambiente, all art. 3 Approcci strategici per la realizzazione degli obiettivi ambientali, propone tra gli scopi, gli obiettivi e i mezzi: - promuovere norme migliori di autorizzazione, ispezione, monitoraggio e applicazione della normativa ambientale; - migliorare la collaborazione e il partenariato con le imprese e con le organizzazioni che le rappresentano e coinvolgere le parti sociali, i consumatori e le relative associazioni, ove opportuno, per migliorare la prestazione ambientale delle imprese e perseguire modelli di produzione sostenibile; - incoraggiare una più ampia diffusione del sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) e sviluppare iniziative che incentivino le imprese a pubblicare rapporti di prestazione ambientale o di sviluppo sostenibile rigorosi e verificati da terzi indipendenti; - istituire un programma di assistenza in materia di conformità, che fornisca un aiuto specifico alle piccole e medie imprese;

2 - incentivare l'introduzione di sistemi di ricompensa per le prestazioni ambientali delle imprese; - garantire che i singoli consumatori, le imprese e gli enti pubblici nel loro ruolo di acquirenti dispongano di migliori informazioni sui processi e sui prodotti in termini di impatto ambientale per raggiungere modelli di consumo sostenibile. La Delibera CIPE del 2 agosto 2002, con cui è stata approvata la Strategia d azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia formulata dal Ministero dell Ambiente nel luglio del 2002, ribadisce l esigenza di promuovere comportamenti volontari da parte di tutti gli attori sociali verso la protezione dell ambiente. CONSIDERATO che l ambiente ligure presenta caratteristiche del tutto particolari di pregio e al tempo stesso di vulnerabilità, che discendono dalla propria morfologia e dalla concentrazione delle funzioni urbane ed economico produttive sulla fascia costiera a scapito dell entroterra; un efficace politica di tutela dell ambiente deve coordinarsi con tutte le altre politiche aventi impatti territoriali diretti o indiretti ed in particolare con quelle relative allo sviluppo economico; l obiettivo generale dello sviluppo sostenibile necessita di una sua concreta e condivisa traduzione in precise misure di iniziativa pubblica e privata; il governo responsabile dell ambiente in tutte le sue componenti costituisce una grande opportunità di sviluppo economico oltre che di coesione sociale; la legislazione ambientale nella Regione Liguria ha portato ad un elevato livello di protezione e controllo dei principali fattori di inquinamento, ma necessita di essere attualizzata, alla luce dell evoluzione del quadro normativo nazionale, con particolare riferimento agli adempimenti a carico delle imprese, promuovendo i principi della programmazione, dell integrazione con le altre politiche regionali, dell efficacia delle misure e dei controlli, della congruità prestazionale, della promozione di sistemi gestionali e partecipativi; un fondamentale contributo all efficacia delle politiche ambientali può derivare dalla collaborazione tra pubblico e privato e dalla diffusione di strumenti volontari e partecipativi quali la certificazione ambientale ISO e registrazione EMAS (regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio), l analisi del ciclo di vita dei prodotti, i bilanci ambientali, l adozione delle migliori tecnologie disponibili, l audit ambientale, la certificazione energetica e altri; occorre coinvolgere tutti i soggetti interessati in uno sforzo congiunto e sistematico per facilitare le imprese attente alle tematiche della sostenibilità ad intraprendere questo percorso e formalizzare strumenti e metodologie di confronto e discussione, atte ad affrontare problematiche ed opportunità che via via si presentino; le associazioni di categoria della Liguria hanno manifestato interesse e disponibilità a collaborare con Regione Liguria tramite la sottoscrizione di un protocollo di intesa volto a stabilire strumenti e metodologie per affrontare problematiche ed opportunità relative alla sostenibilità nel settore delle attività imprenditoriali, produttive e di servizio. Si conviene e si stipula quanto segue:

3 Art. 1 OGGETTO E FINALITA I firmatari del presente accordo si riconoscono nelle considerazioni indicate in premessa e condividono la necessità di una azione comune per il miglioramento delle politiche ambientali sul territorio regionale Le parti affermano il reciproco interesse ed attestano la comune volontà di collaborare, nell ambito delle rispettive competenze, per l individuazione di specifici ambiti di collaborazione, al fine di pervenire ad una concreta e concordata applicazione del principio di sostenibilità nel settore delle attività imprenditoriali, produttive e di servizio. Il presente protocollo costituisce accordo tra le parti, per attivare strumenti e azioni di collaborazione volti alla: - concertazione permanente sulle principali tematiche ambientali; - conoscenza dei reciproci problemi in materia; - individuazione di soluzioni operative per la promozione di iniziative e attività volte allo sviluppo sostenibile; - attività di formazione e informazione. Art. 2 AMBITI PRIORITARI Nell ambito delle finalità di cui al precedente articolo 1, le parti concordano di individuare quali ambiti prioritari di azione, senza alcuna preclusione verso ulteriori ambiti, i seguenti: - informazione ed aggiornamento sulla normativa ambientale e sulla sua interpretazione ed applicazione; - studio e confronto sulle tematiche afferenti le materie ambientali al fine di armonizzare la normativa regionale in materia, anche alla luce dell evoluzione del quadro normativo nazionale, promuovendo i principi della programmazione, semplificazione ed autocontrollo, dell integrazione con le altre politiche regionali, dell efficacia delle misure e dei controlli, della congruità prestazionale, della promozione di sistemi gestionali e partecipativi; - minimizzazione dell impatto ambientale delle attività produttive attraverso il contenimento del consumo di risorse, della produzione di rifiuti e la prevenzione di tutte le forme di inquinamento; - studio di agevolazioni ed incentivi, in armonia con la normativa comunitaria, per le imprese che avviano, operazioni volte a conseguire miglioramenti dal punto di vista ambientale; - promozione della ricerca e dell innovazione tecnologica come presupposto di efficacia di ogni azione di tutela dell ambiente e come strumento di competitività delle imprese liguri; - promozione delle buone pratiche ambientali e delle tematiche della sostenibilità e responsabilità nel settore produttivo; - valorizzazione ed incentivazione delle funzioni di presidio territoriale ed ambientale delle attività agricole; - elaborazione di proposte operative condivise per ottenere miglioramenti relativamente a tematiche ambientali quali emissioni in atmosfera, risparmio energetico ed utilizzo di fonti rinnovabili, mobilità sostenibile, riduzione/recupero di rifiuti, inquinamento acustico, sfruttamento della risorsa idrica; - promozione della certificazione ambientale e di prodotto e sostegno all utilizzo integrato dei sistemi di ecogestione come strumenti per il governo responsabile ed efficace delle problematiche ambientali su scala locale; - elaborazione di proposte rivolte ad una mobilità ambientalmente sostenibile, che consenta al territorio ligure di sfruttare le proprie potenzialità per la logistica delle merci attraverso il sistema

4 portuale, al fine dell ottenimento degli obiettivi individuati dal Piano Regionale di Risanamento e Tutela della Qualità dell Aria e per la riduzione dei gas serra ; - campagne di formazione ed informazione verso le imprese sulle tematiche individuate dal tavolo di pilotaggio di cui all art.3 con particolare riferimento al consumo consapevole delle risorse. - proposte inerenti criteri, prescrizioni e loro efficacia, nelle procedure di affidamento dei servizi di bonifica ambientale, trasporto e trattamento/smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non. Art. 3 TAVOLO DI PILOTAGGIO Le parti si impegnano a partecipare ai lavori di un apposito tavolo di pilotaggio con compiti di indirizzo, approfondimento ed elaborazione in merito a: specifiche problematiche da affrontare nell ambito delle tematiche di cui all art. 2 o di altre individuate dal tavolo stesso; definizione delle priorità e dell agenda dei lavori; individuazione degli ambiti territoriali e soggetti da coinvolgere; definizione delle metodologie di lavoro. Al tavolo partecipa almeno un rappresentante per ciascuna parte firmataria. Il tavolo si riunisce in seduta plenaria con cadenza minima semestrale. Art. 4 MODALITA DI FUNZIONAMENTO Il Direttore del Dipartimento Ambiente della Regione Liguria, delegando le strutture interessate, svolgerà funzione di coordinamento. Il settore Politiche dello Sviluppo Sostenibile della Regione Liguria svolgerà funzioni di segreteria nell ambito del tavolo di cui all articolo 3. Sulla base degli indirizzi del tavolo, le parti si impegnano ad organizzare i necessari momenti di confronto e verifica, al fine di lavorare sulle tematiche individuate. Il tavolo rende operativi sottogruppi tecnici di progetto, impegnati su obiettivi puntuali, che coinvolgeranno altri soggetti pubblici, tra cui le altre strutture regionali, o privati, in grado di contribuire o agevolare il raggiungimento degli obiettivi. Art. 5 PARTE ECONOMICA Le parti convengono che di norma ciascuna di esse sosterrà le proprie spese per eventuali costi relativi alle attività del tavolo e dei sottogruppi tecnici di cui all articolo 4, nonché quelle relative al proprio personale coinvolto nello svolgimento della collaborazione prevista dal presente protocollo, comprese quelle di viaggio/trasferta. Art. 6 DURATA Il presente protocollo di intesa impegna le parti dal momento della stipula ed ha validità di anni quattro, rinnovabili, a decorrere dalla sua entrata in vigore.

5 Art. 7 RECESSO I soggetti sottoscrittori possono recedere dal presente protocollo mediante comunicazione scritta da notificare con preavviso di almeno 15 giorni mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. per la Regione Liguria per le Province liguri per ANCI LIGURIA per Confindustria Liguria per CNA regionale Liguria per CONFARTIGIANATO Liguria Per CONFAGRICOLTURA Liguria Per CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI Per COLDIRETTI Liguria Per CONFESERCENTI regionale Liguria Per CONFCOMMERCIO regionale Liguria

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