Anno accademico FACOLTA MEDICINA VETERINARIA FLUIDS AND SHOCK. Dr. Giovanni Aste

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Anno accademico FACOLTA MEDICINA VETERINARIA FLUIDS AND SHOCK. Dr. Giovanni Aste"

Transcript

1 Anno accademico FACOLTA MEDICINA VETERINARIA FLUIDS AND SHOCK Dr. Giovanni Aste

2 SHOCK tipo sottotipo descrizione cause Circolatorio Ipovolemico Dim. volume sanguigno Metabolico Ipossico Cardiogenico Distributivo Diminuzione del flusso - gittata Origine vascolare, disfunzione distributiva Defict energetico intracellulare Dim. Contenuto di ossigeno nel circolo arterioso Trauma, emorragia, disidratazione CHF, tamponamento cardiaco, aritmia Vasodilatazione, sindrome della VC Ipoglicemia, avvelenamento da cianuro Tratto da Silverstein and Hopper «Small Animal Critical Care Medicine 2^ed.

3 Meccanismo Gittata cardiaca Volume sanguigno Resistenza vascolare sistemica Flusso capillare Ipovolemico diminuita diminuito aumentata diminuito Cardiogenico diminuita normale/aum entato Distributivo aumentata normale/ aumentato aumentata diminuita diminuito diminuito Tratto da Silverstein and Hopper «Small Animal Critical Care Medicine 2^ed.

4

5 CRISTALLOIDI ISOTONICI FLUIDI DI RIMPIAZZO SOLUZIONI ELETTROLITICHE A COMPOSIZIONE SIMILE AI FLUIDI EXTRACELLULARI OSMOLARITÀ SIMILE AL PLASMA ELETTROLITI DI PICCOLE DIMENSIONI (NA, 23 D ) SI DISTRIBUISCONO NEL COMPARTIMENTO EXTRACELLULARE, 25% RIMANE IV A 30 DALA SOMMINISTRAZIONE IDEALE PER LA RIANIMAZIONE FLUIDA, IL TRATTAMENTO DELLO SHOCK

6

7 CRISTALLOIDI ISOTONICI Aumento fluido interstiziale edema! Alterata distribuzione di ossigeno ai tessuti! Non dimostrato in modelli canini di shock emorragico.. OVERLOAD! edema interstiziale, edema polmonare, edema cerebrale basse proteine plasmatiche (COP) contusione polmonare trauma cranico malattia renale non-responsiva malattie cardiache

8 CRISTALLOIDI ISOTONICI DILUIZIONE!! RBC, proteine plasmatiche, fattori della coagulazione PIASTRINE Anemia, ipo-proteinemia, ipo-coagulabilità

9 Tratto da Di Bartola «Fluid, Electrolyte and acide-based disorders in Small Animal» 4^ ed

10 Elettroitica reintegrante, Na gluconato GS Elettroitica reintegrante III citrato 8

11 CRISTALLOIDI. RIMPIAZZO SOLUZIONE SALINA NACL 0.9% RINGER LATTATO, RINGER ACETATO, ETIL-PIRUVATO, GLUCONATO ELETTROLITICA III DI RIMPIAZZO NORMOSOL R

12 Elettrolitica bilanciata + glucosio II %

13 CRISTALLOIDI. BILANCIATI. MANTENIMENTO SOLUZIONI DI MANTENIMENTO, M ( 40-60MEQ/L NA, 15-30MEQ POTASSIO): NORMOSOL M, ELETTROLITICA BILANCIATA III 1 PARTE DI SOLUZIONE FISIOLOGICA (NACL 0.9%) + 2 PARTI DI GLUCOSIO 5% + 20 MEQKCL/L (51 MEQ/L NA, 20 MEQ/L POTASSIO, 71 MEQ/ CL, 33.5 G/L DESTROSIO, 133KCAL /L, 328 MOSM /KG) 1 PARTE DI RINGER LATTATO + 2 PARTI DI GLUCOSIO 5% + 20 MEQ/L KCL (43 MEQ/L NA, 20 MEQ/L POTASSIO, 56 MEQ/L CL, 1MEQ/L CALCIO, 9 MEQ/L LATTATO, 33.5 G/L GLUCOSIO PER 133 KCAL/L E 317 MOSM/KG) PRATICA : RINGER LATTATO O FISIOLOGICA + GLUCOSIO AL 5% IN RAPPORTO 2:1 PER UN PERIODO DI 24 H

14 CRISTALLOIDI ISOTONICI NaCl 0,9%!! Trauma cranico! Ipo-natriemia, ipernatriemia Malattie epatiche chetoacidosi neonati.. LATTATI gluconato! Alcalosi ipocloremica ACIDOSI IPERCLOREMICA RENE!

15 CRISTALLOIDI ISOTONICI Lattato (L-lattato) Gluconato, Piruvato!! Modulazione della risposta infiammatoria! DIMINUZIONE DELLA OSMOLALITA RIGONFIAMENTO CELLULARE! Attivazione fosfolipasi 2, leucotrieni, prostaglandine, lipossigenasi, acido epossieicosatrienoco improvviso aumento del volume cellulare citochine pro-infiammatorie, TNF danno microcircolo già compromesso con rischio di edema e sovraccarico fluido!

16

17 COLLOIDI SINTETICI SOLUZIONI POLIDISPERSE DI SOSTANZE AD ELEVATO (E DIVERSO) PESO MOLECOLARE (> DALTON) SOSPESE IN SOLUZIONI BASE DI CRISTALLOIDI IPERONCOTICHE FAVORISCONO IL PASSAGGIO DI FLUIDI DALLO SPAZIO EXTRAVASCOLARE A QUELLO INTRAVASCOLARE : PROLUNGATO EFFETTO INTRAVASCOLARE, RICHIEDONO UN MINOR VOLUME DI INFUSIONE, MENO LEGATE A COMPLICAZIONI QUALI L EDEMA POLMONARE REAZIONI ALLERGICHE DANNI RENALI!

18 COLLOIDI DESTRANO : polimero del glucosio con un peso molecolare di 400 kd o 700 kd (destrano 40, destrano 70) GELATINE idrolisi del collagene bovino, succinilazione o legame con urea (ossipoligelatina) -< effettic ollaterali e breve durata di azione HYDROSSIETHYL STARCHES (POLIMERI DI AMILOPECTINA) alto pm (>400 kd); medio pm ( kd); basso pm (< 200kd) HETASTARCH : HEXTEND 670 KD, HESPAN 450 KD) PENTASTARCH: TETRASTARCH (VOLULEN): 130 KD

19 COLLOIDI polimeri di glucosio ricavati dall amilopectina per sostituzione di gruppi idrossi-etilici in posizione C2, C3, C6 al fine di prevenire la rapida degradazione delle molecole stesse da parte delle amilasi sieriche RAPPORTO C2/C6 GRUPPI IDROSSI-ETILICI: PIÙ ELEVATO IL RAPPORTO PIÙ LUNGA L EMIVITA GRADO DI SOSTITUZIONE (DS): 0.4 gruppi oh-etilici/10 molecole di glucosio PIÙ ELEVATO IL NUMERO DI SOSTITUZIONE PIÙ LENTA È LA DEGRADAZIONE DELLE MOLECOLE PESO MOLECOLARE (KDALTON)

20 COLLOIDI MODULAZIONE DELLA RISPOSTA INFIAMMATORIA Basso peso molecolare (< 200KDa) Basso DS (<0,4) Aiuta a diminurie la permeabilità capillare Regola l espressione della molecole di adesione inibisce il reclutamento di neutrofili Regola la produzione di citochine

21

22 Voluven 6% Volulyte Extender Tetraspan HBOC Oxyglobin Hospira, sacche 500ml, HES 130/ 0,4 Fresenius Kabi sacche 500ml, 130/0,4 9:1 Fresenius Kabi sacche 500ml, 130/0,4 9:1 in soluzione bilanciata Hospira, sacche 500ml 130/0,4 in Ringer Lattato B-Braun,sacche 500ml 130/0,4 6:1 OPK Biotech, in Ringer Lattato, 200 Kdalton, COP 40mmHg, Hb 13g/dL, 300 mosm/l,ph 7,8 colore purporaceo provoca la pigmentazione delle mucose cutanee, dell urina, della cute. Fino a20-50ml/kg ora ( in media 30ml/Kg/giorno) Infusione continua 0,5 2 ml/kg ora Boli ripetuti 2-5 ml/kg Controllo: albumina-proteine totali, pressione sistemica ( pressione venosa centrale) ml/kg con emivita pari a ore rispettivamente

23 COLLOIDI combinazione con CRISTALLOIDI ISOTONICI, riduce il VOLUME dei fluidi VELOCITÀ MAGGIORI E MINOR EFFETTI COLLATERALI COP (SOMMINISTRAZIONI PROLUNGATE ) SE < 16 mm Hg (normale 21 mm Hg)!! (Albumina 2,6 3 g/dl) ma non oltre i 16 mmhg Rapporto tra proteine IV/interstizio

24 COAGULOPATIE COLLOIDI SOVRACCARICO DEL VOLUME INTRAVASCOLARE DANNO RENALE IPERONCOTICO STRAVASO INTERSTIZIALE PER ROTTURA DELLE MEMBRANE CAPILLARI SHOCK ANAFILATTICO

25

26

27

28 CRISTALLOIDI IPERTONICI soluzioni con effetto osmotico superiore a quello del plasma (NaCl 3% 23,4% ) Riduzione del volume di rianimazione Shock settico, shock cardiovascolare, emorragico, TBI (trauma cranico) immunomodulazione, diminuzione dell attivazione e aderenza dei neutrofili, stimolazione alla proliferazione linfocitica, inibizione della produzione delle citochine (macrofagi) Migliora le proprietà reologiche del sangue circolante moderata vasodilatazione periferica ed intestinale Riduce l edema-rigonfiamento delle cellule endoteliali Riduce la pressione intracranica (TBI) Migliora la funzionalità del miocardio (contrattilità cardiaca) tramite vasodilatazione delle coronarie

29 IPERTONICI diuresi osmotica, ridistribuzione rapida del Na espansione IV è TRANSITORIO < 30 (!!), associazione con COLLOIDI SINTETICI! 23,4% NaCl + HES 6% (1:2) 3-5 ml/kg 12Kg cn x 5ml = 60 ml (20 ml NaCl 23,4 % + 40 ml HES) 7,5%

30 IPERTONICI ipernatremia transitoria riduzione in potassio e bicarbonato (lieve, senza significato clinico) Se > 1ml/kg/min ipotensione vago-mediate, bradycardia, broncocostrizione!!! Vene periferiche, flebiti. Vene centrali (giugulare), possibili aritmie Pazienti cardiologici, problemi respiratori sensibili con l aumento della pressione idrostatica edema polmonare Grave disidratazione

31 ALBUMINA Mantenimento della COP Integrità dell endotelio Funzionalità metabolica ed acido-base Coagulazione Radicali ossigeno! Ipoalbuminemia (emorragia, sepsi, sirs) Perdita, aumento della permeabilità vascolare Terzo spazio Diminuzione della produzione (epatopatia), shift protein di fase acuta

32 ALBUMINA USO in sepsi e shock settico controverso nell Uomo (HSA 4%/NaCl 0,9 %), TBI (uomo) mortalità più elevata (HAS 5% / NaCl 0,9%) Indicazione nel cane: grave ipoalbuminemia (< 1gr/dL) da sepsi, sirs, trauma, condizione critiche PROLUNGATE (chiurgie invasive) NON disponibilità di albumine specie-specifiche Soluzione HAS 25% Dose Albumin deficit= 10 x (alb. Desiderata alb. Paziente) x Kg pc x 0,3 Dose tot. di 2g/Kg/paziente. 2ml/Kg di HAS 25% in 2 ore IV 0,1-0,2ml/Kg/h per 10 ore Non ripetere l utilizzo sensibilizzazione e reazioni anafilattiche

33

34

35 HBOC glutameri di emoglobina stroma-free ultra purificata che vengono polimerizzati per aumentare il loro effetto intravascolare migliorano l ossigenazione dei tessuti mediante l aumento del contenuto di emoglobina e il volume di precarico ricavata dall emoglobina di bovino mediante polimerizzazione (stroma free) aumentare la perfusione del microcircolo attraverso l aumento della fluidità e dell l ossigenazione in quei distretti tissutali difficilmente raggiungibili dai globuli rossi ml/kg, emivita ore

36 PLASMA colloide naturale il cui utilizzo appare indispensabile insieme alla somministrazione di sangue in toto alla prevenzione delle complicazione emorragiche conseguenti ad alterazioni coagulative rimpiazzo dei fattori della coagulazione, di albumine, α-macroglobuline, immunoglobuline e di fattori antiinfiammatori importanti nel trattamento della sirs non può essere considerato una fonte significativa di albumine (45ml/kg per 1gr/dl di albumina)

37 PLASMA SOMMINISTRATO ENTRO 1 ORA DALLO SCONGELAMENTO 6-10 ML/KG IN PIÙ SOMMINISTRAZIONI A CAUSA DELLA BREVE EMIVITA DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE E A SECONDA DELLE GRAVITÀ DELLE ANOMALIE COAGULATIVE RISCONTRATE MONITORAGGIO DELLA FUNZIONE COAGULATIVA MEDIANTE I TEST PT, APTT, LA VALUTAZIONE DEI PRODOTTI DELLA FIBRINOLISI (FDP, D-DIMERI) E DEL FIBRINOGENO

38 VALUTAZIONE IN RIANIMAZIONE FLUIDA PRESSIONE ARTERIOSA PRESSIONE VENOSA CENTRALE COP ECG OUT-PUT URINARIO ECOGRAFIA FAST A-T

39

40 Produzione di urina BUN Creatinina OUT-PUT urinario Normale = 1-2 ml /Kg/ ora Ma anche 2-5 ml/kg/ora Proteine Totali Albumina sierica

41 PRESSIONE COLLOIDO-OSMOTICA 60% -70% ALBUMINE 30% GLOBULINE COP Cane COP 20,8 ± 1,8 mmhg Gatto COP 19,8 ± 2,1 mmhg RBC NON SIGNIFICANTE 7g albumina 19.8 mmhg in vitro 28 mmhg in vivo (effetto Donnan)

42 Pressione venosa centrale CPV Catetere giugulare posizionato a livello dell atrio destro Normale = 0 3 cm H 2 O Aumentare FT se < 2cm H2O Discontinuare FT se > 13 cm H2O

43 farmaco dose azione Dopamina 5-10mcg/Kg/min EV, CRI Aumento frequenza card, contrattilità cardiaca leggermente resistenza vascolare, Dosi basse > vasodilatazione splancnica Alte dosi ischemia GUT, Reni, Cuore!! Dobutammina Epinefrina 2-20mcg/Kg/min, Ev, CRI cane 1-5mcg/Kg/min EV, CRI gatto 0,005 1 mcg/kg/min EV CRI Aumento della contrattilità cardiaca No effetto su resistenza vasc o frequenza cardiaca Aumento resistenza vascolare, frequenza cardiaca, contrattilità cardiaca Aumento consumo ossigeno

44 Farmaco dose effetti Norepinefrina 0,05-2mcg/Kg/min EV CRI Aumento della vasocostrizione vascolare No effetti sul cuore Vasopressina 0,5-2 mu/kg/min EV CRI Aumento della pressione sistemica Alte dosi ipercoagulabilità vasocostrizione splacnica e coronarica Isoprotenerolo 0,04-0,08 mcg/kg/min EV CRI Aumento della frequenza cardiaca, diminuisce la resistenza vascolare

45

46

47 TFAST SONDE: MICROCONVEX 5-10 MHZ, LINEARI ALTA RISOLUZIONE, SETTORIALI ALTA FREQUENZA, 5 PUNTI DI INTERESSE CTS (CHEST TUBE SITE): POSIZIONAMENTO STAZIONARIO DELLA SONDA, SPAZIO INTERCOSTALE DELLA PARETE TORACICA DORSO CAUDALE (VIII IX SPAZIO INTERCOSTALE, CANI CON TORACE TRONCO, GRAVIDANZA, ASCITE, MASSE ADDOMINALI ANCHE VII VIII), DI ENTRAMBI I LATI (2). PCS (PERICARDIAL SITE), POSIZIONAMENTO DINAMICO (III. IV, V SPAZIO INTERCOSTALE, GIUNZIONE COSTO-CONDRALE) IN ENTRAMBI I LATI (2) DH POSIZIONAMENTO SUB-COSTALE (IMMEDIATAMENTE CAUDALE AL PROCESSO XIFOIDEO), FEGATO-DIAFRAMMA (1) (DIAPHRAGMATIC/HEPATIC)

48 VALUTAZIONE DINAMICA «MARKER VERSO IL GOMITO, MARKER VERSO LA COLONNA» PERICARDIAL SITE (PCS) ASSE CORTO, ASSE LUNGO DEL CUORE DECUBITO LATERALE DESTRO (ECG, INCISURA CARDIACA) RICERCA VERSAMENTO PLEURICO/PERICARDICO ASSE CORTO VENTRICOLO SINISTRO («MUSHROOM»): VALUTAZIONE DELLA CONTRATTILITÀ, DEL VOLUME PRE-POST RIANIMAZIONE FLUIDA MUOVENDO LA SONDA, VISIONE DELLE CAMERE CARDIACHE: RAPPORTO ATRIO SINISTRO/AORTA (LA/AO) MALATTIA DEL CUORE SINISTRO

49 VET BLUE 4 PUNTI DI VALUTAZIONE PER OGNI LATO (ESPANSIONE DELLA CTS!!), SONDE SETTATE PROFONDITÀ 4-6 CM CDLL, CAUDO-DORSAL LOBE LUNG REGION (LA STESSA DEL CTS, VII-IX SPAZIO INTERCOSTALE) PHLL, PERIHILAR LUNG LOBE REGION, PUNTO INTERMEDIO DEL TORACE (VI VII SPAZIO INTERCOSTALE) MDLL, MIDLE LUNG LOBE REGION, TERZO INFERIORE DEL TORACE, (IV V SPAZIO INTERCOSTALE). SE IL CUORE OSCURA IL PARENCHIMA, SI SPOSTA LA FINESTRA CAUDALMENTE CRLL, CRANIAL LUNG LOBE REGION, II-III SPAZIO INTERCOSTALE (NECESSITÀ DI SPOSTARE CRANIALMENTE GLI ARTI ANTERIORI, SE IL CUORE OSCURA IL PARENCHIMA POLMONARE, SI SPOSTA LA FINESTRA CRANIALMENTE.

50 COMPLICAZIONI ECCESSIVA IDRATAZIONE DANNO AL MICROCIRCOLO, STASI DI FLUIDO NELLO SPAZIO INTERSTIZIALE, EDEMA INTERSTIZIALE, EDEMA POLMONARE CLINICA! SCOLO NASALE SIEROSO, IRREQUIETEZZA, CHEMOSI, BRIVIDI, TACHICARDIA, TOSSE, RUMORI POLMONARI, EDEMA, ASCITE, POLIURIA, ESOFTALMO, DIARREA, VOMITO. GESTIONE DEL CATETERE TROMBOFLEBITE, MOBILITAZIONE DI FRAMMENTI DEL CATETERE, ENDOCARDITE BATTERICA, TROMBOEMBOLISMO

51

52

FACOLTA MEDICINA VETERINARIA Ospedale Veterinario Universitario Didattico. Terapia Fluida

FACOLTA MEDICINA VETERINARIA Ospedale Veterinario Universitario Didattico. Terapia Fluida FACOLTA MEDICINA VETERINARIA Ospedale Veterinario Universitario Didattico Terapia Fluida bibliografia DiBartola SP Fluid therapy in small Animal Practice 4 ^nda Ed., Saunders 2012 Rose DB Fisiologia Clinica

Dettagli

Il gatto disidratato: come intervenire e quali fluidi utilizzare

Il gatto disidratato: come intervenire e quali fluidi utilizzare Mestre, 25 settembre 2011 Il gatto disidratato: come intervenire e quali fluidi utilizzare Veronica Marchetti Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa v.marche)@vet.unipi.it TOTAL

Dettagli

SOLUZIONI ELETTROLITICHE. Classificazione dello Shock Ipovolemico Traumatico Cardiogeno Settico (Hyperdynamic/Hypodynamic) Neurogeno Hypoadrenal

SOLUZIONI ELETTROLITICHE. Classificazione dello Shock Ipovolemico Traumatico Cardiogeno Settico (Hyperdynamic/Hypodynamic) Neurogeno Hypoadrenal SOLUZIONI ELETTROLITICHE Classificazione dello Shock Ipovolemico Traumatico Cardiogeno Settico (Hyperdynamic/Hypodynamic) Neurogeno Hypoadrenal 1 La terapia infusionale Lo scopo della terapia infusionale

Dettagli

Definizione. Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura.

Definizione. Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura. LO SHOCK Definizione Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura. Si tratta di una condizione caratterizzata da ridotta perfusione tissutale generalizzata:

Dettagli

Approccio alla fluidoterapia

Approccio alla fluidoterapia Percorso Didattico S.I.M.U.T.I.V Ordine dei medici veterinari della provincia di Ravenna Ravenna, 15 settembre 2014 Pronto Soccorso Ordine dei medici veterinari della provincia di Ravenna Società Italiana

Dettagli

I compartimenti liquidi corporei

I compartimenti liquidi corporei Bilancio idrico I compartimenti liquidi corporei E essenziale per l omeostasi mantenere costanti volume ed osmolalità dei liquidi corporei, attraverso il bilancio tra assunzione ed eliminazione di H 2

Dettagli

27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA

27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA 27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA L infusione endovenosa è l immissione diretta di liquidi, farmaci, nutrienti, sangue o emoderivati nel torrente ematico

Dettagli

domande iniziali Obiettivi della fluido terapia aspetti fisiologici solidi interstizio 14% LIC plasma transcellulare LEC = 20 %

domande iniziali Obiettivi della fluido terapia aspetti fisiologici solidi interstizio 14% LIC plasma transcellulare LEC = 20 % domande iniziali quando si deve praticare? quale tipo di soluz. impiegare? quanto liquido somministrare? con quale velocità di infusione? quale via di somministrazione? Obiettivi della fluido terapia Risoluzione

Dettagli

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock.

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock. Shock Lo shock Grave sindrome polieziologica caratterizzata da una insufficiente perfusione dei tessuti responsabile di gravi alterazioni metaboliche cellulari a carico praticamente di tutti gli organi.

Dettagli

ADRENALINA - INDICAZIONI

ADRENALINA - INDICAZIONI ADRENALINA - INDICAZIONI ARRESTO CARDIACO ANAFILLASSI SHOCK CARDIOGENO (SECONDA SCELTA) ADRENALINA - DOSAGGIO ARRESTO CARDIACO: 1 mg OGNI 3 min 2005 FV/TV : dai adrenalina 1 mg ev se FV/TV persistono dopo

Dettagli

Shock ipovolemico. x Frequenza. Gettata cardiaca (cardiac output) (litri/min): 18/04/2016

Shock ipovolemico. x Frequenza. Gettata cardiaca (cardiac output) (litri/min): 18/04/2016 Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC di Chirurgia Generale N Shock ipovolemico Gittata sistolica: quantità di sangue sospinta dalla contrazione ventricolare (circa 70 ml). roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

Clinica e obiettività

Clinica e obiettività END POINTS IN EMORRHAGIC SHOCK: ACT AND RUN Clinica e obiettività Dr Candini Franco UO Anestesia e Rianimazione H Sassuolo Lo shock ipovolemico determina vasocostrizione periferica ipoperfusione dei tessuti

Dettagli

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico 4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi

Dettagli

I compartimenti liquidi corporei

I compartimenti liquidi corporei Bilancio idrico I compartimenti liquidi corporei E essenziale per l omeostasi mantenere costante il volume dei liquidi corporei attraverso il bilancio tra assunzione ed eliminazione di H 2 O. I reni giocano

Dettagli

Prof. Giordano

Prof. Giordano Prof. Giordano 10-05-2017 SHOCK Definizione: inadeguato apporto di O2 ai tessuti, necessario per il metabolismo energetico cellulare (Ciclo di Krebs). Intervenendo entro un ora può essere reversibile (the

Dettagli

I compartimenti liquidi corporei

I compartimenti liquidi corporei Bilancio idrico I compartimenti liquidi corporei Mantenere costanti volume ed osmolarità dei liquidi corporei è essenziale per l omeostasi. Questo è possibile solo se assunzione ed eliminazione di H 2

Dettagli

Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio

Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio Il rene Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio acido-base Regolazione Pressione Arteriosa Secrezione

Dettagli

S H O C K CARDIOGENO. Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE

S H O C K CARDIOGENO. Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE S H O C K CARDIOGENO Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE DEFINIZIONE Sindrome caratterizzata da un disturbo acuto generalizzato della circolazione con ipoperfusione e disfunzione severa di organi critici

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. simpatico parasimpatico Sezione afferente.

SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. simpatico parasimpatico  Sezione afferente. SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso periferico Sistema nervoso centrale Sezione efferente Sezione afferente Sistema autonomo Sistema somatico simpatico parasimpatico INNERVAZIONE SIMPATICA E PARASIMPATICA

Dettagli

TERAPIA DELL EDEMA POLMONARE ACUTO

TERAPIA DELL EDEMA POLMONARE ACUTO TERAPIA DELL EDEMA POLMONARE ACUTO SCOPO DELLA TERAPIA IL CIRCOLO POLMONARE NORMALE RICORDA: 1) Struttura dei capillari polmonari (parete alveolo/capillare; parete interstiziale 2) Ruolo dei capillari

Dettagli

Raccomandazioni per l uso appropriato dell albumina

Raccomandazioni per l uso appropriato dell albumina Raccomandazioni per l uso appropriato dell albumina INDICAZIONI ALL USO DELL ALBUMINA PREMESSA Le discussioni sull uso clinico appropriato dell albumina umana sono state promosse dalla limitata disponibilità

Dettagli

Allegato III. Modifiche ai paragrafi rilevanti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo

Allegato III. Modifiche ai paragrafi rilevanti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Allegato III Modifiche ai paragrafi rilevanti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Le sezioni relative delle Caratteristiche del Prodotto e Foglio Illustrativo

Dettagli

Lo Shock CHE COSA È? Lo Shock QUANDO INSORGE? Lo Shock. Definizione. Lo Shock. Classificazione

Lo Shock CHE COSA È? Lo Shock QUANDO INSORGE? Lo Shock. Definizione. Lo Shock. Classificazione 1 CHE COSA È? evento patologico acuto che causa una compromissione di organi vitali attraverso una riduzione della perfusione periferica 2 QUANDO INSORGE? in corso di processi patologici acuti (gravi traumi,

Dettagli

[H + ] X [A - ] [ HA ]

[H + ] X [A - ] [ HA ] Equazione di Handerson-HasselbalchHasselbalch [H + ] X [A - ] [ HA ] = K [H + ]X[HCO3 - ] [H2C03] = K 1 Composizione aria O 2 = 20.93% CO 2 = 0.03% N 2 + gas nobili = 79.04% Pressione esercitata dai gas

Dettagli

Q = Q 1 2 PROPRIETA DEI VASI: RELAZIONI TRA DISTENSIBILITA, RESISTENZA, GITTATA CARDIACA E PRESSIONE VENOSA C V = V V / P V ; compliance vasi venosi C A = V A / P A ; compliance vasi arteriosi

Dettagli

Struttura del territorio circolatorio terminale

Struttura del territorio circolatorio terminale Struttura del territorio circolatorio terminale Canale preferenziale passaggio principale Numero complessivo capillari nell uomo 30 40.10 9 Superficie di scambio 1000 m 2. Densità capillare funzionale

Dettagli

scaricato da sunhope.it Edema

scaricato da sunhope.it Edema Edema rigonfiamento cutaneo evidente all esame obiettivo, quindi visibile e/o palpabile, da aumento liquido interstiziale sede consistenza evidenza localizzato, se alterazione non sistemica generalizzato,

Dettagli

LO SHOCK. discrepanza fra perfusione tessutale ed effettive richieste da parte dei tessuti metabolicamente attivi.

LO SHOCK. discrepanza fra perfusione tessutale ed effettive richieste da parte dei tessuti metabolicamente attivi. ASSISTENZA AL PAZIENTE CON SHOCK EMORRAGICO LO SHOCK Stato di insufficienza circolatoria periferica che determina una ridotta perfusione tissutale a livello sistemico e quindi un inadeguato apporto di

Dettagli

Controllo nervoso LA REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE A BREVE TERMINE: IL RIFLESSO BAROCETTIVO EQUILIBRIO TRA CUORE E CIRCOLO: INTERSEZIONE TRA FUNZIONE CARDIACA E VASCOLARE Il grafico mostra l intersezione

Dettagli

Emodiluizione: una tecnica da riconsiderare

Emodiluizione: una tecnica da riconsiderare Università degli Studi Federico II - Napoli Dipartimento di Anestesia, Rianimazione Pediatrica, Terapia Iperbarica, Terapia Antalgica Emodiluizione: una tecnica da riconsiderare CONVEGNO CONVEGNO Ottimizzazione

Dettagli

COMPLICANZE DEL DIABETE

COMPLICANZE DEL DIABETE COMPLICANZE DEL DIABETE Prof. Alfonso Bellia ACUTE (prevalentemente metaboliche) Ipoglicemia acuta (

Dettagli

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE EQUILIBRIO IDROELETTROLITICO RUOLO DEL RENE: Il rene è l organo deputato al mantenimento dell equilibrio idrico ed elettrolitico dell organismo EQUILIBRIO IDROELETTROLITICO

Dettagli

MANTENIMENTO DEL POTENZIALE DONATORE

MANTENIMENTO DEL POTENZIALE DONATORE MANTENIMENTO DEL POTENZIALE DONATORE Dott. Maurizio Palmer Centro di Rianimazione P.O. G.Moscati Aversa ASL CE2 FUNZIONI CHE CESSANO DETERMINANTI PER IL MANTENIMENTO Cardiovascolare: - centro vasomotorio:

Dettagli

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Sindrome clinico-metabolica caratterizzata da una rapida (ore, giorni) riduzione del filtrato glomerulare (VFG) con conseguente ritenzione dei prodotti del catabolismo azotato

Dettagli

aggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico

aggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico aggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico 1 generalita durante l esercizio fisico aumento consumo O 2 e produzione CO 2 e calore e necessario portare piu O 2 ai tessuti e rimuovere piu CO 2

Dettagli

TROMBOEMBOLIA POLMONARE

TROMBOEMBOLIA POLMONARE TROMBOEMBOLIA POLMONARE Ostruzione acuta o cronica di uno o piu` vasi arteriosi polmonari dovuta alla presenza di emboli provenienti da trombosi con sede nel sistema venoso periferico o piu`raramente dal

Dettagli

La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO

La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO Il gradiente pressorio generato dal cuore induce il sangue a scorrere nel sistema circolatorio Atrio destro La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO PAM = 80 mmhg+1/3(120-80 mmhg) 1 Concetti base di

Dettagli

dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con

dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con Il sottoscritto Gabriella Busca ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON

Dettagli

Pubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel

Pubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel.0523-877988 www.pubblicavalnure.it Definizione Lo SHOCK è un GRAVE STATO PATOLOGICO caratterizzato da una generale RIDUZIONE DELLA PERFUSIONE SANGUIGNA con conseguente

Dettagli

CHIRURGIA III ED EMERGENZE MEDICO - CHIRURGICHE. Sezione di Anestesia e Rianimazione Dir. Prof. Carlo Alberto Volta

CHIRURGIA III ED EMERGENZE MEDICO - CHIRURGICHE. Sezione di Anestesia e Rianimazione Dir. Prof. Carlo Alberto Volta CHIRURGIA III ED EMERGENZE MEDICO - CHIRURGICHE Sezione di Anestesia e Rianimazione Dir. Prof. Carlo Alberto Volta Equilibrio acido-base Ph normale: 7.35-7.45 Acidemia per ph < 7.35 Alcalemia per ph >

Dettagli

LO SHOCK ANAFILATTICO

LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK - DEFINIZIONE Si definisce come una grave e diffusa alterazione della perfusione tessutale, che determina danno e morte cellulare GLI SHOCK - CLASSIFICAZIONE 1. IPOVOLEMICO

Dettagli

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE. ACIDO-BASE (2 parte) scaricato da EQUILIBRIO ACIDO-BASE (EAB) NECESSITA : EQUILIBRIO ACIDO-BASE

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE. ACIDO-BASE (2 parte) scaricato da   EQUILIBRIO ACIDO-BASE (EAB) NECESSITA : EQUILIBRIO ACIDO-BASE (EAB) ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ED ACIDOBASE (2 parte) NECESSITA : Mantenere costante il ph dei liquidi dell organismo su valori di 7,407,41 a fronte della produzione continua di acidi fissi ( 1mEq/kg

Dettagli

Sangue. Il sangue è un tessuto liquido, con cellule e funzioni proprie

Sangue. Il sangue è un tessuto liquido, con cellule e funzioni proprie Il sangue è un tessuto liquido, con cellule e funzioni proprie Sangue È contenuto nei vasi sanguigni e nel cuore È composto da una parte liquida plasma e da una solida cellule - Il plasma è parte del liquido

Dettagli

TERAPIA DELLO SCOPENSO CARDIACO CONGESTIZIO

TERAPIA DELLO SCOPENSO CARDIACO CONGESTIZIO TERAPIA DELLO SCOPENSO CARDIACO CONGESTIZIO Scompenso cardiaco Dal punto di vista etiologico, diverse possono essere le cause di scompenso cardiaco: Cause responsabili (alterazioni strutturali congenite

Dettagli

diminuito aumentato I disordini acido-base primari metabolici si riconoscono attraverso la valutazione della concentrazione di HCO3-

diminuito aumentato I disordini acido-base primari metabolici si riconoscono attraverso la valutazione della concentrazione di HCO3- diminuito aumentato I disordini acido-base primari metabolici si riconoscono attraverso la valutazione della concentrazione di HCO3- Risposta compensatoria all acidosi metabolica Compensazione polmonare

Dettagli

DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLO SHOCK SETTICO. Sabrina Di Salvo UOC Terapia Intensiva Neonatale Umberto I Policlinico di Roma

DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLO SHOCK SETTICO. Sabrina Di Salvo UOC Terapia Intensiva Neonatale Umberto I Policlinico di Roma DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLO SHOCK SETTICO Sabrina Di Salvo UOC Terapia Intensiva Neonatale Umberto I Policlinico di Roma SHOCK SETTICO Sindrome clinica caratterizzata da inadeguata perfusione tissutale

Dettagli

Eicosanoidi. Acidi grassi esterificati. lipocortina FANS. Prostanoidi. glucocorticoidi AC. ARACHIDONICO. Cicloossigenasi.

Eicosanoidi. Acidi grassi esterificati. lipocortina FANS. Prostanoidi. glucocorticoidi AC. ARACHIDONICO. Cicloossigenasi. glucocorticoidi Acidi grassi esterificati (fosfolipidi di membrana) lipocortina Fosfolipasi A2 FANS Cicloossigenasi AC. ARACHIDONICO Lipoossigenasi Eicosanoidi Prostanoidi Prostaglandine Trombossani (PG)

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO I SISTEMI CIRCOLATORI Negli organismi più complessi si sono evoluti due tipi di sistemi circolatori: i SISTEMI APERTI ed i SISTEMI CHIUSI Entrambi questi sistemi sono caratterizzati

Dettagli

LO STATO DI SHOCK: UNA COMPLICANZA DA EVITARE

LO STATO DI SHOCK: UNA COMPLICANZA DA EVITARE Il primo soccorso veterinario ed i nuovi obblighi derivanti dalle innovazioni al codice della strada introdotte con legge 120/2010 Roma 11 12 aprile 2013 LO STATO DI SHOCK: UNA COMPLICANZA DA EVITARE Marco

Dettagli

LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali

LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali Roma, 13 ottobre 2018 La dr.sa Maria Luisa Manca Bitti dichiara

Dettagli

Fisiologia dell apparato urinario

Fisiologia dell apparato urinario Fisiologia dell apparato urinario Funzioni del Rene Nefroni Corticale Midollare Pelvi renale Uretere Capsula Escrezione prodotti di scarto del metabolismo (urea, creatinina, acido urico, prodotti finali

Dettagli

Anamnesi. Segnalamento. Iguacu Gatto F(s) Orientale Anni 9 Kg=2,3 kg CHETOACIDOSI DIABETICA 13/03/16. Apatia. Anoressia. Vomito.

Anamnesi. Segnalamento. Iguacu Gatto F(s) Orientale Anni 9 Kg=2,3 kg CHETOACIDOSI DIABETICA 13/03/16. Apatia. Anoressia. Vomito. CHETOACIDOSI DIABETICA Federico Fracassi Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Università di Bologna Segnalamento Iguacu Gatto F(s) Orientale Anni 9 Kg=2,3 kg Apatia Anamnesi Anoressia Vomito Perdita

Dettagli

Fisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona

Fisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona Fisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona Obiettivi Bilancio del sodio e regolazione del volume extracellulare

Dettagli

MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA

MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA 2011-2012 U.O.C. Nido-Pediatria Ospedale S. Anna e SS. Madonna della Neve Boscotrecase (NA) Giunge in Pronto Soccorso un neonato di 16 giorni

Dettagli

Il Sangue e il Plasma FGE

Il Sangue e il Plasma FGE Il Sangue e il Plasma FGE 2016-17 Obiettivi 1. Funzioni e composizione del sangue 2. Sedimentazione e concentrazione: VES ed ematocrito 3. Ematocrito ed indici eritrocitari (principali e derivati) 4. Ematocrito

Dettagli

POTENZA METABOLICA. Fisica Applicata, Area Infermieristica, M. Ruspa

POTENZA METABOLICA. Fisica Applicata, Area Infermieristica, M. Ruspa POTENZA METABOLICA La potenza metabolica (MR) e l energia prodotta all interno del corpo umano nell unita di tempo. Se con U indichiamo l energia interna del nostro organismo L energia minima per unita

Dettagli

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ED ACIDO-BASE

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ED ACIDO-BASE ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ED ACIDO-BASE EQUILIBRIO IDROELETTROLITICO RUOLO DEL RENE: Il rene è l organo deputato al mantenimento dell equilibrio idrico ed elettrolitico dell organismo EQUILIBRIO IDROELETTROLITICO

Dettagli

6. FARMACI. a) Dimensione del problema

6. FARMACI. a) Dimensione del problema 6. FARMACI A cura di D. Trevisanuto, I. Mondello, S. Pratesi, D. Sordino Contenuti a) Dimensione del problema b) Quando somministrare i farmaci c) Dove somministrare i farmaci (vie di somministrazione)

Dettagli

Mioglobina ed emoglobina

Mioglobina ed emoglobina Mioglobina ed emoglobina α β Muscolo Deposito di O 2 Alta affinità per O 2 β α Globulo rosso Trasporto di O 2 Bassa affinità per O 2 Cooperativa ed allosterica Animali Mb-knockout (2003) : funzionalità

Dettagli

Programma del Corso Testi consigliati

Programma del Corso Testi consigliati Programma del Corso Equilibrio elettrolitico ed equilibrio acido-base. Funzione del rene e marcatori della malattia renale. Analisi delle urine. Proteine sieriche. Marcatori tumorali. Marcatori enzimatici

Dettagli

SHOCK Percorsi diagnostico-terapeutici

SHOCK Percorsi diagnostico-terapeutici Dipartimento Materno Infantile UOS Pediatria Medica d Urgenza Azienda Ospedaliera Universitaria- Messina SHOCK Percorsi diagnostico-terapeutici Teresa Arrigo - Consuelo Zappia Vittoria 5 marzo 2011 Definizione

Dettagli

Equilibrio Ritorno venoso-gittata cardiaca

Equilibrio Ritorno venoso-gittata cardiaca Equilibrio Ritorno venoso-gittata cardiaca Il cuore, trasferendo sangue dal versante venoso a quello arterioso, riduce la Pvc ed aumenta la Pa. L azione di pompa del cuore mantiene bassa la Pvc ed assicura

Dettagli

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare ARGOMENTI Variazioni della funzione cardiaca Ridistribuzione del flusso Integrazione delle risposte cardio-circolatorie ECG sotto sforzo Circolazione

Dettagli

B. Braun Milano S.p.A. Vet Care 20161 Milano Italy Tel. 02 66218

B. Braun Milano S.p.A. Vet Care 20161 Milano Italy Tel. 02 66218 DVET-0002/01/2015 Pubblicazione riservata ai Sigg. Medici Veterinari e Farmacisti. B. Braun Milano S.p.A. Vet Care 20161 Milano Italy Tel. 02 66218 www.bbraun.it www.bbraun-vetcare.com Il prodotto marchi

Dettagli

Equilibrio idroelettrolitico

Equilibrio idroelettrolitico Equilibrio idroelettrolitico Sodio Potassio Sodio e volume extracellulare Bilancio e distribuzione dell acqua corporea Regolazione del bilancio dell acqua Aumento dell osmolarità o Riduzione del volume

Dettagli

IL SANGUE. Il sangue e l unico tessuto a carattere fluido: e composto da una PARTE CORPUSCOLATA (45%) e da PLASMA (55%). IL PLASMA

IL SANGUE. Il sangue e l unico tessuto a carattere fluido: e composto da una PARTE CORPUSCOLATA (45%) e da PLASMA (55%). IL PLASMA IL SANGUE Il sangue e l unico tessuto a carattere fluido: e composto da una PARTE CORPUSCOLATA (45%) e da PLASMA (55%). IL PLASMA E un liquido composto da acqua (93%) contenente: in sospensione: grosse

Dettagli

GASTIONE DEL PAZIENTE CRITICO E RUOLO DEL MEDICO DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE

GASTIONE DEL PAZIENTE CRITICO E RUOLO DEL MEDICO DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE CORSO DI FORMAZIONE TEORICO PRATICO EMERGENZA URGENZA E RUOLO DEL MEDICO DEL TERRITORIO GASTIONE DEL PAZIENTE CRITICO E RUOLO DEL MEDICO DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE SHOCK ANAFILATTICO TRATTAMENTI SANITARI

Dettagli

distribuita in due settori fondamentali Uomo circa il 60% Donna circa il 50% (percentuale maggiore di tessuto adiposo)

distribuita in due settori fondamentali Uomo circa il 60% Donna circa il 50% (percentuale maggiore di tessuto adiposo) Obiettivi formativi : Descrivere la distribuzione dell H2O nell organismo Conoscere gli elementi che compongono il BI Individuare i fattori che favoriscono l alterazione del BI Registrare e calcolare il

Dettagli

Ingresso letto arterioso CUORE. Pad

Ingresso letto arterioso CUORE. Pad GC Ingresso letto arterioso Eiezione Riempimento CUORE Pad Ra RV Ingresso cuore Rv Il Ritorno venoso dipende da: Pressione media di riempimento (P misurata in condizioni di flusso 0), che riflette il grado

Dettagli

Gestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve

Gestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve Gestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Alberto Villani Annalisa Grandin UOC Pediatria Generale Dipartimento

Dettagli

FOGLIO ILLUSTRATIVO. Sodio bicarbonato S.A.L.F. 1,4% soluzione per infusione Sodio bicarbonato S.A.L.F. 8,4% soluzione per infusione

FOGLIO ILLUSTRATIVO. Sodio bicarbonato S.A.L.F. 1,4% soluzione per infusione Sodio bicarbonato S.A.L.F. 8,4% soluzione per infusione FOGLIO ILLUSTRATIVO Sodio bicarbonato S.A.L.F. 1,4% soluzione per infusione Sodio bicarbonato S.A.L.F. 8,4% soluzione per infusione CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Elettroliti. INDICAZIONI TERAPEUTICHE Trattamento

Dettagli

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO

Vasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO Vasculopatie venose Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO CASO CLINICO Manfredi, 63 anni Anamnesi patologica remota: Ipertensione arteriosa Dislipidemia Insufficienza venosa di grado lieve

Dettagli

L EDEMA POLMONARE CARDIOGENO ACUTO 26/10/2012. Definizione:

L EDEMA POLMONARE CARDIOGENO ACUTO 26/10/2012. Definizione: L EDEMA POLMONARE CARDIOGENO ACUTO Definizione: Risultato di uno squilibrio tra il riassorbimento e l accumulo di fluidi nell interstizio polmonare e nel comparto alveolare, descrivibile come una sequenza

Dettagli

25/05/2018. IL GLICOCALICE solo danno del microcircolo o anche guida nel fluid replacement

25/05/2018. IL GLICOCALICE solo danno del microcircolo o anche guida nel fluid replacement 25/05/2018 IL GLICOCALICE solo danno del microcircolo o anche guida nel fluid replacement A cosa NON pensiamo quando «riempiamo» un paziente? Starling Principles Secondo la teoria di Starling, quando

Dettagli

Le reazioni metaboliche sono estremamente sensibili alla concentrazione degli ioni H + nel liquido in cui avvengono, perché gli ioni H + influenzano

Le reazioni metaboliche sono estremamente sensibili alla concentrazione degli ioni H + nel liquido in cui avvengono, perché gli ioni H + influenzano EQUILIBRIO ACIDOBASE Le reazioni metaboliche sono estremamente sensibili alla concentrazione degli ioni H + nel liquido in cui avvengono, perché gli ioni H + influenzano il funzionamento degli enzimi.

Dettagli

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto DIPARTIMENTO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto Card iochiru rgia Dipartimento Cuore Principi di circolazione

Dettagli

GESTIONE DELLA VOLEMIA IN AMBIENTE

GESTIONE DELLA VOLEMIA IN AMBIENTE V Corso Nazionale di Medicina d Emergenza ad alto rischio in ambiente alpino ed ipogeo CNSAS Fabrizio Spaziani GESTIONE DELLA VOLEMIA IN AMBIENTE Vincenzo Segala VOLEMIA = tutto quanto risiede all interno

Dettagli

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE EQUILIBRIO IDROELETTROLITICO RUOLO DEL RENE: Il rene è l organo deputato al mantenimento dell equilibrio idrico ed elettrolitico dell organismo EQUILIBRIO IDROELETTROLITICO

Dettagli

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico IL RUOLO DEL LATTATO NEL SETTING DELL URGENZA Alessandro Protti Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano, Italia METABOLISMO ENERGETICO CELLULARE: AEROBIOSI ALESSANDRO NOME COGNOME

Dettagli

Raccomandazioni per il trattamento della chetoacidosi diabetica nell adulto. Daniela Bracaglia. Servizio di Diabetologia Casa della Salute ASL RM2

Raccomandazioni per il trattamento della chetoacidosi diabetica nell adulto. Daniela Bracaglia. Servizio di Diabetologia Casa della Salute ASL RM2 Raccomandazioni per il trattamento della chetoacidosi diabetica nell adulto Daniela Bracaglia Servizio di Diabetologia Casa della Salute ASL RM2 LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL

Dettagli

Alcuni esempi di ruoli fisiologici. Effetto di trascinamento nei capillari arteriosi e venosi Effetto di trascinamento nel glomerulo renale

Alcuni esempi di ruoli fisiologici. Effetto di trascinamento nei capillari arteriosi e venosi Effetto di trascinamento nel glomerulo renale Alcuni esempi di ruoli fisiologici Effetto di trascinamento nei capillari arteriosi e venosi Effetto di trascinamento nel glomerulo renale Formazione e riassorbimento del liquido interstiziale Cellule

Dettagli

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di coaguli ematici di natura embolica trombosi locale o cardiaca emboli non trombotici (settici, neoplastici)

Dettagli

Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole

Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole Sistema cardiovascolare Atrio destro Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole 1 TESSUTO DEL MIOCARDIO 1. Masse atriali e ventricolari,

Dettagli

L apparato cardiocircolatorio. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

L apparato cardiocircolatorio. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara L apparato cardiocircolatorio L apparato cardiocircolatorio La funzione dell apparato circolatorio è di trasportare a tutte le cellule, attraverso il sangue, l ossigeno necessario per l uso delle sostanze

Dettagli

Flusso x resistenza = pressione IPERTENSIONE ARTERIOSA. Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa

Flusso x resistenza = pressione IPERTENSIONE ARTERIOSA. Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa IPERTENSIONE ARTERIOSA Flusso x resistenza = pressione Gettata cardiaca x resistenze vascolari = pressione arteriosa Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa 1) Sistema nervoso simpatico ( controllo

Dettagli

Trasporto gas nel sangue

Trasporto gas nel sangue Trasporto gas nel sangue Trasporto O2 97% legato all Hb nei globuli rossi 3% fisicamente disciolto, determina il valore di po 2 97% 3% O 2 disciolto nel plasma O 2 legato ad Hb Saturazione Hb 97% 0.3 ml/100ml

Dettagli

Piccole proteine (15-30kDal) Riconosciute da recettori Secrete da diversi tipi cellulari

Piccole proteine (15-30kDal) Riconosciute da recettori Secrete da diversi tipi cellulari Piccole proteine (15-30kDal) Riconosciute da recettori Secrete da diversi tipi cellulari La gran parte delle citochine sono per convenzione chiamate interleuchine ad indicare che queste sono prodotte dai

Dettagli

EMOGASANALISI ARTERIOSA INTERPRETAZIONE

EMOGASANALISI ARTERIOSA INTERPRETAZIONE EMOGASANALISI ARTERIOSA INTERPRETAZIONE A cosa serve? Esame rapido Valutare la ventilazione Valutare il metabolismo Valutare parametri quali: Emoglobina Glicemia Elettroliti Interpretazione emogasanalisi

Dettagli

FOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L UTILIZZATORE. SODIO LATTATO MONICO 1,87% soluzione per infusione Sodio lattato. Medicinale equivalente

FOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L UTILIZZATORE. SODIO LATTATO MONICO 1,87% soluzione per infusione Sodio lattato. Medicinale equivalente FOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L UTILIZZATORE SODIO LATTATO MONICO 1,87% soluzione per infusione Sodio lattato Medicinale equivalente Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale

Dettagli

Analisi del sangue. Siero vs. plasma. Dati da allegare sempre al prelievo di sangue. Prelievo. Siero=plasma senza fibrinogeno.

Analisi del sangue. Siero vs. plasma. Dati da allegare sempre al prelievo di sangue. Prelievo. Siero=plasma senza fibrinogeno. Proteine del plasma Necessità degli anticoagulanti; Siero e plasma; Generalità sulle proteine del plasma; Fattori primari e secondari responsabili dell omeostasi delle proteine del plasma; Analisi del

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Il sangue Il sangue è un tessuto liquido connettivo (presenza di importante materia extracellulare), formato da una parte liquida, il plasma e una parte corpuscolare formata da

Dettagli

I RENI I reni sono organi pari parenchimatosi escretori (nello specifico, emuntori) dei vertebrati. Insieme alle vie urinarie costituiscono l'apparato

I RENI I reni sono organi pari parenchimatosi escretori (nello specifico, emuntori) dei vertebrati. Insieme alle vie urinarie costituiscono l'apparato FISIOLOGIA RENALE I RENI I reni sono organi pari parenchimatosi escretori (nello specifico, emuntori) dei vertebrati. Insieme alle vie urinarie costituiscono l'apparato urinario, che filtra dal sangue

Dettagli

18. Il cuore: regolazione della gittata cardiaca

18. Il cuore: regolazione della gittata cardiaca 18. Il cuore: regolazione della gittata cardiaca 1. Regolazione intrinseca della forza di contrazione ventricolare: la Legge di Starling 2. Fattori che determinano il volume del ritorno venoso: pompa muscolare

Dettagli

Trasporto dei gas respiratori nel sangue

Trasporto dei gas respiratori nel sangue Trasporto dei gas respiratori nel sangue La soluzione dei gas nei liquidi C Legge di Henry acq P gas S gas C acq = quantità di gas disciolta nella fase acquosa P gas = pressione parziale del gas nella

Dettagli

Anamnesi. Segnalamento 24/11/2014. Cane Meticcio M Anni 10 Kg 8.5. Università di Padova 22 Novembre 2014 LA GESTIONE TERAPEUTICA DELLA PANCREATITE

Anamnesi. Segnalamento 24/11/2014. Cane Meticcio M Anni 10 Kg 8.5. Università di Padova 22 Novembre 2014 LA GESTIONE TERAPEUTICA DELLA PANCREATITE Università di Padova 22 Novembre 2014 LA GESTIONE TERAPEUTICA DELLA PANCREATITE Federico Fracassi Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna Segnalamento Cane Meticcio M Anni 10

Dettagli

Sodio. L introduzione giornaliera con la dieta di sodio (200 meq/l) è maggiore del nostro fabbisogno (20 meq/l): è necessaria l escrezione urinaria

Sodio. L introduzione giornaliera con la dieta di sodio (200 meq/l) è maggiore del nostro fabbisogno (20 meq/l): è necessaria l escrezione urinaria Sodio L introduzione giornaliera con la dieta di sodio (200 meq/l) è maggiore del nostro fabbisogno (20 meq/l): è necessaria l escrezione urinaria E elemento principale per il controllo dell osmolalità

Dettagli