672 SEZIONE II PARTE SPECIALE GUIDA AL PARERE

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1 672 SEZIONE II PARTE SPECIALE GUIDA AL PARERE 1. In primo luogo, è necessario analizzare la traccia al fine di comprenderne ed evidenziarne gli elementi rilevanti. Nel caso ad oggetto emerge come i punti salienti da esaminare per una corretta risoluzione della questione prospettata siano riconducibili alla disciplina dei reati di cui agli artt. 416 e 416-bis c.p. e, con particolare riferimento a quest ultimo, all analisi dei metodi intimidatori, specie quelli impliciti e larvati che caratterizzano la c.d. mafia silente, con le conseguenze che ne derivano in punto di prova e responsabilità. Lo sviluppo di tali aspetti richiederà l analisi dei vari orientamenti dottrinali e giurisprudenziali che nel tempo si sono occupati del problema inerente la prova dei requisiti richiesti per l integrazione del reato di cui all art. 416-bis, con particolare riferimento ai casi di mafia silente, attenzionati dalla giurisprudenza sovente nelle ipotesi di innesto territoriale del fenomeno mafioso in luoghi diversi rispetto a quelli d origine. 2. In secondo luogo occorre individuare gli istituti di riferimento. Una volta evidenziati gli elementi rilevanti della traccia, il candidato, tramite la consultazione del nostro codice normativo, è in grado di risalire agli istituti di riferimento. Dall esame della traccia emerge come la risoluzione del quesito proposto richieda una compiuta analisi dei reati di cui agli artt. 416 e 416-bis c.p. Al riguardo occorre innanzitutto precisare come i reati associativi si distinguano per la loro particolare struttura, trattandosi di reati plurisoggettivi propri e a concorso necessario caratterizzati dalla partecipazione di più soggetti e dalla soggezione alla pena prevista di tutti i partecipanti al pactum sceleris. Il reato di associazione mafiosa di cui all art. 416-bis, poi, si configura quale fattispecie speciale rispetto a quella prevista dall art. 416 c.p., come emerge dalle peculiarità oggettive e soggettive che connotano la fattispecie. Sotto il profilo oggettivo ai fini dell incriminazione rileva la partecipazione alla associazione intesa quale compenetrazione stabile

2 PARERE N e permanente del soggetto nella trama organizzativa dell associazione, che da sola integra il reato, in disparte la realizzazione dei reati-fine, ciò in quanto il fatto di partecipare all associazione concorre di per sé al rafforzamento del sodalizio, concorrendo a ledere il bene presidiato dalla norma, cioè l ordine pubblico. A cui si aggiunge, quale elemento maggiormente specializzante, l impiego della forza di intimidazione del vincolo associativo e la condizione di assoggettamento o di omertà che ne deriva. Sotto il profilo soggettivo, si tratta di un reato a dolo specifico (tale è considerato a seguito delle sentenze Carnevale, Mannino, Dell Utri) che si compone di un duplice elemento: la c.d. affectio societatis cioè, la coscienza e volontà di entrare a far parte in maniera stabile e duratura dell associazione nonché la consapevolezza di concorrere a realizzare il programma criminoso dell associazione, anche se questo poi non si realizza. Ma cosa accade se, come nel caso di specie, venga indagato per il reato di associazione mafiosa un soggetto che, sebbene facente parte di una famiglia mafiosa, non abbia adoperato pratiche intimidatorie esplicite al fine di ottenere benefici per la sua attività professionale? L analisi, quindi, dovrà virare sulla disciplina da accordare alla c.d. mafia silente, e soprattutto sul profilo probatorio di tale peculiare fattispecie. 3. Inquadrata la disciplina generale dovranno essere individuate le problematiche fattuali e giuridiche sottese alla traccia. Più in dettaglio si dovrà ragionare sul fenomeno della c.d. mafia silente e sulle problematiche che lo stesso pone in punto di prova. Con l espressione mafia silente ci si riferisce ad una particolare manifestazione del metodo intimidatorio: essa si realizza laddove le organizzazioni mafiose non si avvalgono di violenza e minacce espresse, bensì di condotte di sopraffazione o abuso indirette e silenti, per esempio adoperando la fama che l associazione vanta sul territorio nazionale e che col tempo si è diffusa ed è stata esportata in zone diverse rispetto a quelle originarie. Da ciò emerge come la questione principale posta dalla traccia richiede quindi di stabilire se ai fini della prova dei requisiti necessari per

3 VI SOMMARIO SEZIONE I PARTE GENERALE 1. Il principio del ne bis in idem Il principio di legalità e la prevedibilità Legalità e prescrizione Divieto di analogia in malam partem e reati a mezzo stampa Efficacia della legge penale nel tempo: tra abolitio criminis e abrogatio sine abolitione Individuazione del tempus commissi delicti nei reati cosiddetti di durata La successione mediata di norme. 83. Responsabilità delle persone giuridiche e holding La responsabilità ex d.lgs. 231/01 dell impresa individuale Natura della responsabilità degli enti e costituzione di parte civile Delega di funzioni Tipologie di posizioni di garanzia Posizione di garanzia e personalità della responsabilità penale L incidenza sul nesso causale del comportamento dell offeso Offensività e reati plurisoggettivi Causalità ed esposizione a sostanze tossiche Condizioni obiettive di punibilità Le cause sopravvenute da sole sufficienti a produrre l evento L incerta collocazione di singole fattispecie tra le cause di giustificazione. 214

4 VII 20. L efficacia della ritrattazione nei reati contro l amministrazione della giustizia La durata e la revoca del consenso Esercizio di un diritto e reati culturalmente orientati L efficacia scriminante dell ordine insindacabile Natura e limiti di operatività della legittima difesa domiciliare Esigenze abitative e stato di necessità Scriminate sportiva Scriminante medica Imputabilità: l'infermo di mente La compatibilità tra il dolo eventuale e la fattispecie di ricettazione Dolo eventuale e colpa cosciente Colpa medica Recidiva Concorso apparente di norme Concorso omissivo nell'altrui delitto commissivo Cooperazione colposa e concorso di cause indipendenti Misure di prevenzione: la confisca antimafia Lavoro multidisciplinare e principio di affidamento La responsabilità del direttore del periodico La distinzione tra caso fortuito e forza maggiore Rilevanza degli atti preparatori La distinzione tra unità e pluralità di reati L applicazione del principio di sussidiarietà Il concorso esterno nei reati associativi. 465

5 VIII SEZIONE II PARTE SPECIALE 44. Favoreggiamento dell immigrazione clandestina: le fattispecie previste dall art. 12, comma 3, d.lgs. 286/98 costituiscono circostanze aggravanti o fattispecie di reato autonome? Furto in abitazione e nozione di privata dimora Furto aggravato: quando si configura l aggravante della destrezza Momento consumativo del furto - Circostanza aggravante dell utilizzo del mezzo fraudolento nel furto in supermercato - Legittimazione alla proposizione della querela da parte del responsabile di un esercizio commerciale Rapporto tra il reato di malversazione ai danni dello Stato e quello di truffa aggravata per il perseguimento di erogazioni pubbliche Configurabilità dell usura sopravvenuta Il momento consumativo nel reato di usura Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico: punibilità della condotta posta in essere dal pubblico ufficiale che, pur essendo autorizzato ad accedere al sistema, utilizzi quest ultimo per finalità diverse da quelle dell ufficio (c.d. sviamento di potere) Concorso esterno in associazione mafiosa e principio di legalità: il caso Contrada e le successive applicazioni giurisprudenziali Stupefacenti: la punibilità della coltivazione ad uso personale ed il principio di offensività Stupefacenti: il consumo di gruppo Omessa esibizione dei documenti di identità e permesso di soggiorno ex art. 6, comma 3,

6 d.lgs. n. 286/98 e mutamenti giurisprudenziali favorevoli Associazione con finalità di terrorismo e principio di offensività Peculato: nozione di condotta appropriativa La concussione e l induzione indebita a dare o promettere utilità: discrimen Estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni La c.d. mafia silente e la prova dei requisiti di cui all art. 416 bis c.p La legge Gelli-Bianco: profili di diritto intertemporale e limiti applicativi della nuova causa di non punibilità prevista dall art sexies c.p La causa di non punibilità di cui all art. 384 c.p. e la sua applicabilità anche al convivente more uxorio Rapporto tra il delitto di autoriciclaggio e le ipotesi di riciclaggio ed illecito reimpiego Concorso omissivo del funzionario di banca nell altrui reato di riciclaggio Uso improprio del telefono d ufficio La riformulazione dell art. 318 c.p.: profili di diritto intertemporale Calunnia e diritto di difesa Falsa testimonianza: valutazione sulla pertinenza e la rilevanza Rapporti fra reato di favoreggiamento personale e reato di false informazioni al p.m. di cui all art. 371 bis c.p Responsabilità degli associati per i reati-fine La rilevanza penale dello scambio voti-favori Rapporti fra incendio e crollo di costruzioni di IX

7 X cui all art. 434 c.p La rilevanza penale del c.d. falso consentito - Falso commesso dal medico: natura di atto pubblico del registro operatorio Omessa timbratura del cartellino segnatempo: esclusione del reato di falso ideologico in atto pubblico e ammissibilità del reato di truffa Separazione fra i coniugi, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori Contagio da HIV tra dolo eventuale e colpa cosciente Distinzione fra ingiuria e diffamazione Diffamazione e diritto di cronaca e di critica - Pubblicazione di un intervista con contenuto diffamatorio Violenza sessuale e revoca del consenso Momento consumativo della rapina - Violenza nella rapina impropria L aggravante delle più persone riunite nell estorsione - Rapporti fra l aggravante di cui all art. 628, n. 3, c.p. e l aggravante di cui all art. 416-bis.1 c.p. (ex art. 7, l. 12 luglio 1991, n. 203) Truffa nelle pubbliche assunzioni Ricettazione e illecito amministrativo di cui all art. 1, co. 7, d.l. 35/ Acquisto, detenzione, cessione e principio di offensività La natura giuridica dell ipotesi di cui all art. 74, comma 6, d.p.r. 309/ Concorso fra reati associativi di cui agli artt. 416 e 416-bis c.p. e reato di cui all art. 74 d.p.r. 309/

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