INNOVHUB STAZIONI SPERIMENTALI PER L INDUSTRIA. Laboratorio Termochimica

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1 INNOVHUB STAZIONI SPERIMENTALI PER L INDUSTRIA Divisione. Divisione Stazione Sperimentale Combustibili Titolo intervento Relatore. Laboratorio Termochimica Luogo, data.. 1

2 MISSION Innovhub Stazioni Sperimentali per l industria, Azienda Speciale della Camera di Commercio di INNOVHUB Milano, si propone di essere un centro nazionale di ricerca, innovazione e trasferimento STAZIONI SPERIMENTALI PER L INDUSTRIA tecnologico specializzato nella soluzione alle esigenze delle imprese dei settori contribuenti afferenti alle industrie tessili, cartarie, dei combustibili, degli oli e dei grassi e a supporto e della pubblica amministrazione. La nuova azienda speciale Milano, 4 novembre 2011 Innovhub-SSI mira a migliorare la competitività del tessuto economico nazionale attraverso la promozione ed il sostegno dell innovazione e dello sviluppo scientifico e tecnologico. 2

3 ATTIVITÀ E SERVIZI ricerca industriale e sviluppo sperimentale; analisi, prove e controlli; certificazione di prodotti e di processi produttivi; formazione, informazione, documentazione, divulgazione, promozione; normazione tecnica a livello nazionale e internazionale; supporto alla ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese, anche in collaborazione con partner esterni. 3

4 ORGANIZZAZIONE L Azienda si articola in 5 divisioni dotate di attrezzature moderne e laboratori altamente specializzati. INNOVHUB STAZIONI SPERIMENTALI PER L INDUSTRIA Divisione Innovazione- Laboratorio Cisgem La nuova azienda speciale Divisione Stazione Sperimentale per la Carta, cartoni e paste per carta Milano, 4 novembre 2011 Divisione Stazione Sperimentale per i Combustibili Divisione Stazione Sperimentale per le Industrie degli Oli e dei Grassi Divisione Stazione Sperimentale per la Seta 4

5 Stazione Sperimentale per i Combustibili I servizi offerti dalla divisione SSC sono: analisi e consulenze sui combustibili INNOVHUB ricerca e sperimentazione, sviluppando sia temi di ricerca promossi e finanziati autonomamente sia progetti commissionati da terzi (industrie, enti pubblici, privati) formazione tecnica Settori di riferimento: combustibili tradizionali (petrolio, carbone, gas) e principali prodotti derivati combustibili alternativi (biocombustibili, combustibili da rifiuti, biomasse), attraverso analisi, studi e ricerche su molteplici aspetti: merceologici, energetici, motoristici, ambientali, di sicurezza e normativi 5

6 LA SSC E LA SICUREZZA CHIMICA SSC ha iniziato l attività di ricerca e sperimentazione in questo settore nel 1971 Le prime sperimentazioni hanno riguardato la determinazione delle caratteristiche di infiammabilità di gas e vapori nelle condizioni industriali Successivamente l attenzione si è rivolta verso il problema delle esplosioni di polveri Nel 1976, con lo studio dell incidente di Seveso, è iniziata l attività calorimetrica e termoanalitica sulle reazioni fuggitive 6

7 SEVESO (10 LUGLIO 1976) 7

8 Analisi di incidenti: Seveso 8

9 SEVESO Un ritaglio di giornale dell epoca. from R&D Scale to Production, 5 Giugno

10 SEVESO 10

11 L EVOLUZIONE DELLE DIRETTIVE SEVESO d) ; Direttiva 82/501/EEC (Seveso I) Direttiva 96/82/EC (Seveso II) Emandamento Direttiva Seveso II (2003/105/EC) Flixborough (UK) Giugno 1974 Beek (NL) Novembre 1975 Seveso (I) Luglio 1976 Mexico City (MEX) Novembre 1984 Bhopal Basel (CH) Baia Mare Enschede (India) Novembre (RO) (NL) Dicembre Managing Reactive 1986 Chemicals Gennaio Hazards Maggio 2000 from 1984 R&D Scale to Production, Giugno 2012 Toulouse (F) Settembre 2001 Buncefield (UK) Dicembre

12 Analisi di incidenti: alcuni degli eventi incidentali studiati dal Laboratorio Termochimica (con localizzazione geografica) Esplosione reattore di produzione (Decomposizione esotermica) Esplosione colonna distillazione (Decomposizione esotermica) Esplosione reattore pilota (vapori infiammabili) Esplosione reattore di produzione (Runaway) Decomposizione ed incendio in fase di essicamento (Decomposizione esotermica) Esplosione presso-filtro (Decomposizione esotermica) Esplosione in un magazzino di stoccaggio sostanze chimiche (incompatibilità chimica) Esplosione in reattore di produzione Esplosione in reattore di produzione (gas) Esplosione reattore di produzione (Runaway) Esplosione in una azienda di trattamento rifiuti (gas) 12

13 Panorama della strumentazione e utilizzi principali Strumenti Software DSC C80 ARC PHI-TEC II RC1 TGA (-FTIR) PY (-FTIR) NMR CHETAH AKTS 13

14 Panorama della strumentazione e utilizzi principali DSC C80 ARC OPERAZIONI OBIETTIVO RISULTATO Studio della stabilità termica di sostanze pure e miscele Riscaldamento controllato del campione Trovare la T alla quale il campione si degrada (solitamente con rilascio di calore e aumento di pressione) Conoscere la massima T di utilizzo (industriale e non) del campione 14

15 Panorama della strumentazione e utilizzi principali Studio della reazione desiderata nelle normali condizioni di impianto RC1 OPERAZIONI OBIETTIVO RISULTATO Conduzione della reazione desiderata nelle normali condizioni d impianto Misurare l energia liberata dalla reazione e calcolare l aumento di Temperatura se non ho la capacità di raffreddamento adeguata Conoscere ciò che può accadere in caso di incidente 15

16 Panorama della strumentazione e utilizzi principali TG-FTIR Py-FTIR OPERAZIONI OBIETTIVO RISULTATO Studio della decomposizioneossidazione di sostanze pure e miscele Riscaldamento controllato del campione Simulazione della decomposizione/ossidazione di un campione Valutazione dei prodotti di decomposizione/ossidazione 16