Introduzione Paragrafo 1 La rendicontazione sugli aspetti economici effettuata dall Ente beneficiario del contributo verso l ASL...
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- Ortensia Corradi
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1 LINEE GUIDA PER LA RENDICONTAZIONE, IL MONITORAGGIO ED IL CONTROLLO DI PROGETTI SPERIMENTALI NELL AMBITO DELLE POLITICHE DI WELFARE, AI SENSI DELLA D.G.R. 4 APRILE 2012 N Introduzione... 2 Paragrafo 1 La rendicontazione sugli aspetti economici effettuata dall Ente beneficiario del contributo verso l ASL Le voci da rendicontare La documentazione da produrre Modalità di rendicontazione Termini per la rendicontazione La remunerazione da parte dell ASL Le schede di rendicontazione... 7 Paragrafo 2 Le attività di monitoraggio Il monitoraggio sugli aspetti economici Il monitoraggio sugli aspetti qualitativi Termini per il monitoraggio sugli aspetti economici e qualitativi Schede di monitoraggio sugli aspetti economici e qualitativi Paragrafo 3 Le attività di vigilanza e controllo
2 Introduzione Il presente documento intende essere un supporto ai beneficiari del contributo a valere sul provvedimento regionale D.g.r. 4 aprile n. IX/3239 per la rendicontazione dei progetti di sperimentazione nell ambito delle politiche di Welfare ammessi al finanziamento regionale. Intende, inoltre essere un supporto per le ASL che devono effettuare le attività di monitoraggio e controllo sui progetti sperimentali. Le indicazioni che seguono devono essere considerate vincolanti ai fini del riconoscimento della rendicontazione e del relativo trasferimento delle quote di contributo spettanti. La rendicontazione e il monitoraggio effettuati dovranno tenere conto sia degli aspetti economici sia degli aspetti qualitativi. Paragrafo 1 La rendicontazione sugli aspetti economici effettuata dall Ente beneficiario del contributo verso l ASL 1.1 Le voci da rendicontare La rendicontazione sugli aspetti economici è articolata come segue: A. Rendicontazione sul numero di giornate/prestazioni eseguite/numero contatti In funzione del tipo di intervento sono state individuate le voci da rendicontare e la frequenza di rendicontazione TIPO DI INTERVENTO VOCI DA RENDICONTARE FREQUENZA DI RENDICONTAZIONE A. RIABILITAZIONE AMBULATORIALE E DIURNA TERRITORIALE EXTRAOSPEDALIERA PER MINORI DISABILI Minori con patologie ad alto impatto sociale, difficoltà di apprendimento e disturbi del comportamento C1. ASSISTENZA POST ACUTA C2. RESIDENZIALITÀ PER MINORI CON GRAVISSIME DISABILITÀ C3. RESIDENZIALITÀ LEGGERA CON PROTEZIONE SOCIALE/SOCIO- SANITARIA CON CARATTERISTICHE ALBERGHIERE B1. AREA DELLE DIPENDENZE CRONICITÀ N. id Nome Cognome Codice fiscale Data di valutazione multidimensionale Profilo emerso dalla valutazione multidimensionale Data di presa in carico dalla struttura Numero giornate in struttura Tariffa giornaliera (voucher/contributo RL) Eventuale compartecipazione giornaliera Totale valore giornate remunerate a carico RL 2 Mensile N. id Mensile
3 TIPO DI INTERVENTO VOCI DA RENDICONTARE FREQUENZA DI RENDICONTAZIONE B2. AREA DELLE DIPENDENZE ADOLESCENTI B4. AREA DELLE DIPENDENZE PREVENZIONE SELETTIVA E RIDUZIONE DEL RISCHIO B3. AREA DELLE DIPENDENZE NUOVE FORME DI ABUSO/DIPEN- DENZA Nome Cognome Codice fiscale Data di presa in carico dalla struttura Numero giornate in struttura Tariffa giornaliera applicata (contributo RL) Eventuale compartecipazione giornaliera Totale valore giornate remunerate a carico RL N. id Nome Cognome Codice fiscale Sesso (alternativa al CF) Anno di nascita (alternativa al CF) Codice identificativo (alternativa al CF) Data del contatto Ora del contatto Numero di contatti Tariffa a contatto per persona Eventuale compartecipazione Totale valore remunerato a carico RL N. id Nome Cognome Codice fiscale Data di presa in carico dalla struttura Elenco tipologia di prestazioni eseguite nel semestre Numero prestazioni erogate per tipologia Tariffa per prestazione erogata Eventuale compartecipazione Totale valore remunerato a carico RL Mensile Semestrale B. Rendicontazioni dei costi sostenuti Viene effettuata semestralmente da parte degli Enti gestori verso ASL e per ogni tipo di intervento previsto: 3
4 TIPO DI INTERVENTO VOCI DA RENDICONTARE FREQUENZA DI RENDICONTAZIONE TUTTI QUELLI PREVISTI DALLA DGR 4 APRILE N. IX/3239 Elenco voci di costo del progetto ammesso a preventivo Valore voci di costo a preventivo e a consuntivo (relative al periodo rendicontato) Elenco tipologie di documenti che certificano la spesa (quali ad es. Fattura, Ricevuta, Contratto, etc.) Estremi del documento che certificano la spesa Valore complessivo documento che certifica la spesa e valore quota parte di valore imputabile al progetto Modalità di pagamento Estremi del pagamento Semestrale Relativamente agli oneri imputabili ai progetti essi debbono: figurare tra le tipologie di costi ammessi in sede di valutazione; essere strettamente connessi al progetto approvato e realizzato; risultare da documentazione conforme alle leggi contabili e fiscali nazionali; essere contenuti nei limiti dell importo complessivo approvato; corrispondere a pagamenti effettivamente eseguiti. 1.2 La documentazione da produrre La documentazione da produrre per l erogazione delle risorse deve essere coerente con l oggetto della sperimentazione e con le modalità di realizzazione della stessa. Il soggetto proponente dovrà produrre coerentemente con le voci di costo rendicontate la seguente documentazione: - timesheet e dichiarazione di adesione al progetto per personale dipendente e per figure professionali esterne dei soggetti che svolgono direttamente le attività progettuali; - curriculum vitae e contratto per i consulenti coinvolti nel progetto; - documenti giustificativi di spesa (fatture, cedolini, ricevute fiscali, etc); - documenti giustificativi di pagamento. Qualora il progetto prevedesse attività: - di tipo formativo occorre dotarsi di registro per la rilevazione delle presenze di docenti e partecipanti nonché dei contenuti del corso; - di tipo informativo occorre che venga tenuto agli atti il programma strutturato delle attività effettuate e il foglio firme di chi tiene l incontro. Con particolare riferimento all Area Dipendenze Prevenzione selettiva e riduzione del rischio, l Ente beneficiario del contributo dovrà compilare entro il 15 ottobre 2012 la scheda Eddra (vedi scheda 9) al fine di fornire informazioni confrontabili sulle premesse teoriche, gli aspetti metodologici, tecnici e di valutazione del progetto. La compilazione sarà supportata da apposito manuale operativo (vedi scheda 9) 4
5 ed in ogni caso dalla Direzione Sociale dell ASL di riferimento attraverso il Dipartimento Dipendenze/Rete locale prevenzione. Tale scheda andrà inviata alla Direzione Sociale esclusivamente attraverso il format previsto e mediante posta elettronica certificata. Successivamente, la Direzione Sociale dovrà inviare la Scheda Eddra di ciascun progetto alla DG Famiglia. Inoltre sempre in merito all Area Dipendenze Prevenzione selettiva e riduzione del rischio, l Ente al fine di garantire l anonimato delle persone potrà utilizzare un apposito modulo (scheda 10) che consentirà la generazione di un codice. La documentazione prodotta dovrà essere tenuta agli atti dall Ente beneficiario del contributo, dovrà dare evidenza analitica di tutti i costi rendicontati e dovrà essere esibita su richiesta delle ASL. La documentazione inerente la gestione e la rendicontazione deve essere conservata per 5 anni dal termine del progetto medesimo ed essere disponibile sia durante la realizzazione che dopo la sua conclusione per i relativi controlli. In relazione ad alcune aree della sperimentazione (ad es. Prevenzione selettiva e riduzione del rischio) verranno successivamente forniti ulteriori strumenti di rendicontazione specifici. 1.3 Modalità di rendicontazione La rendicontazione sugli aspetti economici andrà effettuata dall Ente beneficiario del contributo alla ASL di competenza, attraverso la compilazione di specifiche schede fornite dalla Regione Lombardia (in particolare le Schede 1, 2, 3 e 4). In merito alla rendicontazione delle voci di costo (riferimento Scheda 5), per ciascuna voce dovranno essere specificati: le tipologie di documenti che certificano la spesa (quali ad es. Fattura, Ricevuta, Contratto, Cedolino, etc.), gli estremi del documento, il valore complessivo, la quota parte di valore imputabile al progetto, la modalità di pagamento e gli estremi dello stesso. Inoltre, su ogni giustificativo di spesa occorre evidenziare la quota parte imputabile al progetto. Tale documento sarà firmato dal legale rappresentate dell Ente che ha ottenuto il contributo. Le schede dovranno essere trasmesse alle ASL competenti per territorio esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata. Tutto il personale che parteciperà al progetto (dipendenti, liberi professionisti o con incarico di consulenza) dovrà sottoscrivere una dichiarazione di adesione al progetto contenente la descrizione delle attività oggetto di incarico e la previsione delle giornate/ore che nell arco dell anno saranno dedicate alle attività progettuali. Ai fini della rendicontazione delle spese sostenute è necessario, per tutte le persone coinvolte a vario titolo in attività specificamente attinenti al progetto, compilare mensilmente i timesheet firmati dai diretti interessati e dall Ente beneficiario del contributo. L Ente beneficiario del contributo deve raccogliere e conservare tutta la documentazione che riguarda il progetto e quella relativa ai rapporti con le ASL. Ogni partner, invece, ha l obbligo di conservare gli originali dei documenti che lo riguardano relativi alle attività svolte nel progetto. Deve conservare inoltre copia delle comunicazioni intercorse con il capofila e gli altri partner. Tutta la documentazione relativa ai costi sostenuti dovrà essere tenuta a cura dell Ente beneficiario del contributo e presentata su richiesta dell ASL in sede di verifiche e controlli. 5
6 Viene richiesta la presentazione di lettera di accompagnamento alla rendicontazione, alla fattura e alla documentazione contabile, se richiesta, sottoscritta da parte del legale rappresentante dell Ente gestore beneficiario del contributo regionale. Gestione delle richieste di modifiche dei progetti approvati Durante la realizzazione del progetto l Ente beneficiario del contributo può proporre, mediante lettera indirizzata alla DG Famiglia e all ASL di riferimento, l adeguamento o le variazioni motivate purché non alterino obiettivi e finalità del progetto approvato e non abbiano impatti sul costo socio sanitario a carico della Direzione. Tali proposte, dovranno: specificare le variazioni rispetto al progetto iniziale in particolare per quanto riguarda le azioni, i tempi di realizzazione, i beneficiari, i risultati ed il budget; oppure in caso di modifiche di attività o contenuti del progetto inviando la scheda ed evidenziando le variazioni; essere accompagnate da una condivisione espressa da tutti i partner. Nel caso di variazioni relative al budget dovrà essere presentato una nuova scheda. Le variazioni proposte sono soggette ad approvazione da parte della DG Famiglia. Gestione dei posti a contratto durante il progetto sperimentale Nel caso l ente beneficiario del contributo abbia presentato nel progetto di sperimentazione posti a contratto allora occorrerà che questi vengano rendicontati una volta sola e solo sui progetti sperimentali. L Ente beneficiario del contributo deve rinunciare alla contrattualizzazione dei posti utilizzati per la sperimentazione per tutta la durata della stessa. 1.4 Termini per la rendicontazione La rendicontazione sugli aspetti economici ai fini della liquidazione sarà effettuata dall Ente beneficiario del contributo alla ASL territorialmente competente: per i dati sul numero di giornate/prestazioni eseguite/numero contatti: mensilmente, entro i 10 gg successivi al mese di riferimento per l Area A, l area C e l area B; semestralmente, entro i 10 gg successivi al semestre di riferimento per l Area B. Dipendenze Nuove forme di abuso/dipendenza; per le voci di costo: semestralmente, entro i 10 gg successivi al semestre di riferimento per tutte le Aree A, B, C e D. La tabella seguente illustra rendicontazione: per tipo di rendicontazione e tipo di intervento le tempistiche di 6
7 RENDICONTAZIONE ECONOMICA Allegato 1 Rendicontazione n. giornate/n. contatti MESI DI RENDICONTAZIONE NOTE Valida per l Area A, l area C e l area B ad eccezione Dipendenze - Nuove forme di abuso/dipendenza Rendicontazione prestazioni eseguite Valida per l Area B. Dipendenze - Nuove forme di abuso/dipendenza Rendicontazione sulle voci di costo Valida per tutte le Aree A, B, C e D 1.5 La remunerazione da parte dell ASL Le ASL a seguito del ricevimento della rendicontazione sul numero di giornate/prestazioni eseguite/numero contatti), attraverso le schede fornite dalla DG Famiglia, degli eventuali documenti di supporto e della relativa fattura, effettueranno in back office verifiche di completezza e coerenza dei dati rispetto al progetto approvato. Solo a seguito di verifiche con esito positivo le ASL provvederanno alla liquidazione di quanto dovuto mediante un unico pagamento entro i 30 giorni successivi dal recepimento della fattura. 1.6 Le schede di rendicontazione Le schede di rendicontazione economica che gli Enti beneficiari del contributo devono inviare alle ASL 1. Scheda rendicontazione aspetti economici per: - A. RIABILITAZIONE AMBULATORIALE E DIURNA TERRITORIALE EXTRAOSPEDALIERA PER MINORI DISABILI Minori con patologie ad alto impatto sociale, difficoltà di apprendimento e disturbi del comportamento - C1. ASSISTENZA POST ACUTA - C2. RESIDENZIALITÀ PER MINORI CON GRAVISSIME DISABILITÀ - C3. RESIDENZIALITÀ LEGGERA CON PROTEZIONE SOCIALE/SOCIOSANITARIA CON CARATTERISTICHE ALBER- GHIERE 2. Scheda rendicontazione aspetti economici per: - B1. AREA DELLE DIPENDENZE CRONICITÀ - B2. AREA DELLE DIPENDENZE ADOLESCENTI 3. Scheda rendicontazione aspetti economici per: - B4. AREA DELLE DIPENDENZE PREVENZIONE SELETTIVA E RIDUZIONE DEL RISCHIO 4. Scheda rendicontazione aspetti economici per: - B3. AREA DELLE DIPENDENZE NUOVE FORME DI ABUSO/DIPENDENZA 5. Scheda rendicontazione aspetti economici voci di costo del progetto per tutte le AREE A, B, C e D 7
8 Altre schede da compilare a cura dell Ente beneficiario del contributo 6. Format timesheet 7. Format dichiarazione di adesione al progetto per personale dipendente 8. Format dichiarazione di adesione al progetto per figure professionali esterne Altre schede da compilare a cura dell Ente beneficiario del contributo (solo per i progetti nell Area B4. Area delle dipendenze prevenzione selettiva e riduzione del rischio) 9. Scheda Eddra e Manuale operativo compilazione Scheda Eddra 10. Modulo per la generazione codice anonimo per B4. AREA DELLE DIPENDENZE PREVENZIONE SELETTIVA E RIDUZIONE DEL RISCHIO 8
9 Paragrafo 2 Le attività di monitoraggio Le ASL dovranno svolgere attività di monitoraggio sia sugli aspetti economici che qualitativi e gestionali dei progetti sperimentali. 2.1 Il monitoraggio sugli aspetti economici Relativamente agli aspetti economici, l ASL a seguito del ricevimento della rendicontazione da parte degli Enti beneficiari del contributo dovrà inoltrare alla DG Famiglia con frequenza bimestrale o semestrale per ciascun progetto in funzione delle diverse aree di intervento una sintesi dei dati di tipo economico ricevuti dalle strutture. 2.2 Il monitoraggio sugli aspetti qualitativi L ASL dovrà effettuare con frequenza bimestrale per tutti gli interventi anche un monitoraggio sugli aspetti qualitativi e gestionali del progetto destinato alla DG Famiglia. Si invitano le ASL a coordinare le attività di verifica attraverso la partecipazione di personale afferente sia al servizio di vigilanza e controllo sia all area del target di progetto. Gli aspetti che verranno monitorati sono i seguenti: Destinatari coinvolti Figure professionali coinvolte Grado di intensità assistenziale degli interventi Care/Case management Attivazione di reti sul territorio Servizi erogati Indicatori di esito Attivazione valutazione multidimensionale Attività formative/informative Etc. A conclusione del progetto dovrà essere presentata una relazione di sintesi dei risultati complessivamente raggiunti dall Ente. Dovrà essere descritto oltre agli aspetti qualitativi relativamente all intera durata del progetto gli obiettivi raggiunti rispetto a quelli proposti dall Ente evidenziando eventuali criticità riscontrate nel corso del progetto. TIPO DI INTERVENTO A. RIABILITAZIONE AMBULATORIALE E DIURNA TERRITORIALE EXTRAOSPEDALIERA PER MINORI DISABILI Minori con patologie ad alto impatto sociale, difficoltà di apprendimento e disturbi del comportamento B1. AREA DELLE DIPENDENZE CRONICITÀ B2. AREA DELLE DIPENDENZE - ADOLESCENTI B3. AREA DELLE DIPENDENZE - NUOVE FORME DI ABUSO/DIPENDENZA B4. AREA DELLE DIPENDENZE - PREVENZIONE SELETTIVA E RIDUZIONE DEL RISCHIO C1. ASSISTENZA POST ACUTA FREQUENZA DI MONITORAGGIO Bimestrale 9
10 TIPO DI INTERVENTO FREQUENZA DI MONITORAGGIO C.2 RESIDENZIALITÀ PER MINORI CON GRAVISSIME DISABILITÀ C3. RESIDENZIALITÀ LEGGERA CON PROTEZIONE SOCIALE/SOCIOSANITARIA CON CARATTERISTICHE ALBERGHIERE D. AREA CONSULTORIALE L ASL dovrà inoltre, trasmettere alla DG Famiglia con frequenza trimestrale un report di sintesi sull andamento dei progetti in cui dovrà essere evidenziato per ciascun progetto, le performance (ossia la valutazione dello stesso nel periodo considerato in termini di punteggio attribuito, da 1=insufficiente a 5=eccellente), i punti di forza che giustificano le performance le eventuali criticità rilevate (scheda 13). In relazione ad alcune aree della sperimentazione (ad es. Prevenzione selettiva e riduzione del rischio) verranno successivamente forniti ulteriori strumenti di monitoraggio specifici Termini per il monitoraggio sugli aspetti economici e qualitativi Le ASL invieranno periodicamente alla DG Famiglia ad evidenza del monitoraggio svolto degli specifici report: con frequenza bimestrale, entro il 10 giorno al mese di riferimento, i dati di tipo economico (vedi schede 11.1, 11.2 e 11.3) con frequenza bimestrale, entro il 10 giorno al mese di riferimento, gli elementi di tipo qualitativo (vedi scheda 12) con frequenza semestrale, entro il 10 giorno al mese di riferimento, i dati di tipo economico (voci di costo per tutte le Aree e quelli di tipo economico relativi all area B. Dipendenze Nuove forme di abuso/dipendenza vedi relative schede 11.5 e 11.4) con frequenza trimestrale, entro il 10 giorno al mese di riferimento, gli elementi di sintesi sull andamento dei progetti (vedi scheda 13) di fine sperimentazione, entro un mese dalla conclusione del progetto. Successivamente verrà fornito dalla DG Famiglia il format specifico. Le scadenze del debito informativo delle ASL verso la DG Famiglia sono riepilogate nella tabella sottostante: REPORT DI MONITORAGGIO DA ASL VS DG FAMIGLIA NOTE Report bimestrale su aspetti economici Per progetti nell Area A, Area C e l area B ad eccezione Dipendenze Nuove forme di abuso/dipendenza Report bimestrale su aspetti qualitativi Per i progetti in tutte le AREE A, B, C e D 10
11 REPORT DI MONITORAGGIO DA ASL VS DG FAMIGLIA NOTE Report trimestrale andamento progetti Per i progetti in tutte le AREE A, B, C e D Report semestrale su aspetti economici Per i progetti nell area B. Dipendenze Nuove forme di abuso/dipendenza Report semestrale su aspetti economici (i costi sostenuti) Per i progetti in tutte le AREE A, B, C e D Report complessivo su aspetti economici e qualitativi di fine sperimentazione Per tutti i progetti delle Aree A, B, C e D Le ASL dovranno trasmettere le specifiche schede di monitoraggio economico e qualitativo alla DG Famiglia esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata. 2.4 Schede di monitoraggio sugli aspetti economici e qualitativi Le schede di monitoraggio economico che le ASL devono inviare alla DG Famiglia 11.1 Report di monitoraggio aspetti economici per: - A. RIABILITAZIONE AMBULATORIALE E DIURNA TERRITORIALE EXTRAOSPEDALIERA PER MINORI DISABILI Minori con patologie ad alto impatto sociale, difficoltà di apprendimento e disturbi del comportamento - C1. ASSISTENZA POST ACUTA - C2. RESIDENZIALITÀ PER MINORI CON GRAVISSIME DISABILITÀ - C3. RESIDENZIALITÀ LEGGERA CON PROTEZIONE SOCIALE/SOCIOSANITARIA CON CARATTERISTICHE ALBER- GHIERE 11.2 Report di monitoraggio aspetti economici per: - B1. AREA DELLE DIPENDENZE CRONICITÀ - B2. AREA DELLE DIPENDENZE ADOLESCENTI 11.3 Scheda monitoraggio aspetti economici per: - B4. AREA DELLE DIPENDENZE PREVENZIONE SELETTIVA E RIDUZIONE DEL RISCHIO 11
12 11.4 Scheda di monitoraggio aspetti economici per: - B3. AREA DELLE DIPENDENZE NUOVE FORME DI ABUSO/DIPENDENZA Scheda di monitoraggio aspetti economici voci di costo del progetto per tutte le AREE A, B, C e D Le schede di monitoraggio qualitativo che le ASL devono inviare alla DG Famiglia 12. Report di monitoraggio sugli aspetti qualitativi del progetto 13. Report trimestrale sull'andamento dei progetti sperimentali da ASL per DG Famiglia 12
13 Paragrafo 3 Le attività di vigilanza e controllo In aderenza alla d.g.r. 30 maggio 2012 n. 3540, che in particolare nell allegato C armonizza le regole del sistema di vigilanza e controllo sulle unità di offerta sociosanitarie, viene attribuito alle ASL il compito di effettuare per l intero periodo di sperimentazione l attività di vigilanza e controllo sul rispetto delle modalità, degli obiettivi e dei contenuti dei progetti sperimentali. Le ASL dovranno verificare la presenza ed il mantenimento durante tutto il periodo di sperimentazione: dei requisiti soggettivi ai sensi della d.g.r. 30 maggio 2012 n allegato B; dei requisiti strutturali e tecnologici in aderenza al progetto sperimentale approvato; dei requisiti organizzativi e gestionali in aderenza al progetto sperimentale approvato. Ad esempio con riferimento ai requisiti gestionali dovrà essere verificato/a: - l effettiva erogazione dei servizi/attività identificate dal progetto; - la presenza delle figure professionali ai fini dell erogazione delle attività previste dal progetto; - che il personale impiegato sia abilitato a svolgere le mansioni richieste in quanto in possesso di adeguato titolo professionale e regolarmente iscritto nell annualità in corso all albo/ordine (per i profili tenuti); - che il minutaggio previsto a persona per singola figura professionale sia garantito come previsto da progetto. Le ASL dovranno inoltre effettuare l attività di controllo di appropriatezza assistenziale e amministrativa. Il controllo di appropriatezza assistenziale - verifica il livello di adeguatezza e di qualità delle prestazioni erogate, rispetto al bisogno della persona, attraverso un giusto mi di risorse professionali coinvolte, coerentemente con quanto definito nel progetto sperimentale approvato. Il controllo di appropriatezza amministrativa verifica circa la corretta rendicontazione del numero di giornate/prestazioni eseguite/numero contatti coerentemente con quanto previsto nel progetto sperimentale approvato. Le ASL dovranno, infine, prestare particolare attenzione che non vengano rendicontati, in sede di sperimentazione, posti già contrattualizzati. Nel caso in cui l ente beneficiario del contributo abbia presentato nel progetto di sperimentazione posti a contratto questi devono essere rendicontati una volta sola e solo sui progetti sperimentali. Occorrerà verificare, inoltre, che l Ente beneficiario del contributo abbia sottoscritto le modifiche ai contratti vigenti in cui rinuncia alla contrattualizzazione dei posti utilizzati per la sperimentazione per tutta la durata della stessa. Coerentemente a quanto previsto dalla d.g.r. 30 maggio 2012 n. 3540, viene riservata alla Regione, la possibilità di affiancare le ASL nelle funzioni di vigilanza e controllo dei progetti sperimentali che evidenziano maggiori criticità o quelli che risultano essere di particolare interesse per le ricadute sulle politiche regionali. 13
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