R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE DI ROMA TERZA SEZIONE CIVILE SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA

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1 R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE DI ROMA TERZA SEZIONE CIVILE SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA così composto: Dott. Francesco Mannino Presidente rel. Dott. Stefano Cardinali Giudice Dott. Umberto Gentili Giudice riunito in camera di consiglio, ha pronunciato la seguente S E N T E N Z A nella causa iscritta al n Ruolo generale degli affari contenziosi civili dell'anno 2013, avente come Oggetto: Azione di responsabilità nei confronti di liquidatore promossa da: MICROSKY SRL IN LIQUIDAZIONE (C.F./IVA ), con sede in Roma via Tagliamento n.76, in persona del liquidatore, elettivamente domiciliata in Roma, largo Luigi Antonelli n.8, presso lo studio dell Avv. Umberto FRATINI del Foro di Civitavecchia e dell Avv. Carla FRATINI del Foro di Roma che la

2 rappresentano e la difendono unitamente e disgiuntamente giusta delega in calce all atto di citazione. Opponente - Attore in riconvenzionale Contro FRANCO POMPONI (C.F. PMPFNC53S31H501H), nato a Roma il , residente in Vicovaro, Via Prato della Corte, 30, rappresentato e difeso, giusta delega in calce alla comparsa di costituzione e risposta del , dall avv. Valerio Bartocci ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Roma, Via Polonia n.7. Opposto Convenuto in riconvenzionale All udienza del 24/1/17 le parti precisavano le conclusioni come da verbale in atti e la causa veniva posta in decisione, con l assegnazione dei termini di legge per il deposito di comparse conclusionali e memorie di replica. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con atto di citazione ritualmente notificato, la Microsky s.r.l. in liquidazione (in seguito solo Microsky) conveniva in giudizio innanzi a questo Tribunale Franco Pomponi per proporre opposizione avverso il decreto ingiuntivo n del (r.g.55064/2013), con cui era ingiunto alla opponente il pagamento di 6.620,48 oltre spese competenze ed onorari, richieste dal Pomponi per prestazioni da lui rese in qualità di liquidatore della Microsky s.r.l. nel periodo e indicate nella parcella n.6 del A sostegno della propria opposizione, la Microsky deduceva che:

3 nella presente fase la documentazione allegata al ricorso per decreto ingiuntivo, in particolare la parcella 6/2013 posta a base della richiesta di ingiunzione, non costituiva prova del diritto di credito fatto valere dal ricorrente, trattandosi di atto di parte non sostenuto da alcun documento proveniente dal presunto debitore; il Pomponi o aveva quantificato da sé, con procedimenti anomali, il proprio compenso; o aveva effettuato spese di domiciliazione a favore del proprio studio; o aveva svolto assemblee societarie irritualmente convocate in cui la presenza societaria era stata assicurata da deleghe non presenti agli atti, di cui si erano avvalsi congiunti e dipendenti dello stesso convenuto; o aveva liquidato esose parcelle legali, senza chiedere a più studi legali preventivi idonei ad essere fra loro raffrontati, al fine di ottenere un assistenza economica più consona allo stato di liquidazione in cui versava la società; gli elevati costi legali, insieme alle parcelle autodeterminate, avevano esaurito in breve tempo le finanze della società lasciandola gravata di debiti; dagli atti e dalle circostanze sopra indicate emergevano profili di responsabilità a carico del Pomponi, che, in qualità di Liquidatore nel

4 periodo dal al , aveva agito a danno del patrimonio sociale, anche perché, tra l altro, non aveva chiuso la liquidazione per tenere in vita una causa soltanto per contrastare la vertenza promossa dall ex amministratrice Ivana Trombino, che aveva richiesto ,00 per compensi quale amministratore unico della stessa società Microsky srl per gli anni 2004, 2005, 2006 e 2007 ed aveva svolto in detto giudizio un azione riconvenzionale non autorizzata e rivelatasi infondata; che con tale comportamento il Pomponi aveva causato alla società in liquidazione Microsky s.r.l. un danno, per il cui risarcimento la società opponente avanzava domanda riconvenzionale nei confronti del predetto; pertanto, intendeva proporre azione ai sensi degli artt e 2394 c.c., dovendo l amministratore rispondere non solo dei danni cagionati ai creditori sociali per inosservanza degli obblighi inerenti la conservazione dell integrità del patrimonio sociale, ma anche dei danni cagionati alla società per inosservanza dei doveri ad esso imposti dalla legge e dall atto costitutivo; pertanto, chiedeva che questo Tribunale volesse Accertare e dichiarare per le motivazioni di cui in premessa e in particolare: in rito per l assoluta mancanza la mancanza dei requisiti di cui all art. 633, 634 e 638 c.p.c. e nel merito perché infondato in fatto e in diritto, assolutamente non provato e non dovute o comunque compensate

5 le somme in esso portate (parcella n.6 de ; per l effetto previa sospensione della provvisoria esecutività revocare, annullare, dichiarare nullo o comunque inefficace decreto ingiuntivo n del (r.g.55064/2013) munito di formula esecutiva il (oggi opposto) ed il pedissequo atto di precetto. In riconvenzionale accertare e dichiarare, disattendendo ove necessario i deliberati assembleari per inesistenza dell assemblee stesse per difetto di rappresentanza (mancata indicazione dei delegati e per e anche per mancanza del quorum del 51% come da art.12 comma 2 dello Statuto societario), per le motivazioni di cui in premessa che il comportamento professionale del dott. Franco Pomponi in qualità di liquidatore della società Microskysrl nel periodo dal al ha generato danni al patrimonio societario per aver inutilmente procrastinato la chiusura della società, averla gestita senza regolari assemblee e comunque in violazione dei deliberati assembleari o liquidando a se stesso parcelle da liquidatore ( ,98), fatture da commercialista ( ,00)e note spese non documentate ( 2.602,00) tutte esose in rapporto al lavoro necessario, inutili in quanto protratte nel tempo oltre il necessario e illegittime in quanto non autorizzate da regolari assemblee; o richiedendo contemporaneamente emolumenti da liquidatore, da commercialista, spesa mai autorizzata, e per domiciliazione

6 spesa mai autorizzata e comunque esondanti il volere dell assemblea, autorizzante il solo emolumento del liquidatore ( ) e delle tariffe professionali dei dottori commercialisti ( ,24 anziché i conteggiati ,98) con un danno per il patrimonio sociale di ,98. o proponendo senza autorizzazione un azione riconvenzionale rilevatasi infondata che ha comportato la compensazione delle spese nel giudizio avanti al Tribunale di Roma r.g /08 e contestualmente di non aver scelto con oculatezza un legale valutandone a priori il livello dei costi e pattuendo senza autorizzazione dell assemblea livelli di parcellazione esondanti i massimi tabellari, nonché liquidando una fattura la n.19 del di 2.203,20 dell Avv. Francesca Antonini per consulenza stragiudiziale non autorizzata dall assemblea, generando un danno al patrimonio societario di ,85. Per l effetto dichiarare non dovuta o in subordine compensata la parcella n.6 del di 7.810,48 (compresa la ritenuta alla fonte) del dott. Franco Pomponi e condannare il dott. Franco Pomponi al pagamento della società Microskysrl di danni in via principale di ,93 o il maggior importo di ,41 in caso di non annullamento della fattura 6 del o in via subordinata a ,69 o il maggior importo di ,17 in caso di non annullamento della fattura 6 del

7 se il Tribunale vorrà riconoscere al convenuto opposto quali emolumenti da liquidatore ,24 come sopra indicato. Comunque con interessi. Con vittoria di spese competenze e onorari del giudizio da distrarsi a favore dell Avv. Umberto Fratini che si dichiara antistatario. Il Pomponi, costituitosi, preliminarmente, eccepiva l improcedibilità della opposizione al decreto ingiuntivo proposta dalla Microsky, la carenza di legittimazione di quest ultima alla proposizione dell azione di responsabilità ed alla impugnazione delle delibere assembleari; nel merito, ribadiva la sussistenza del proprio credito e contestava la fondatezza dei motivi addotti dalla opponente a sostegno della propria opposizione e dell azione riconvenzionale. Pertanto, chiedeva che questo Tribunale, in via preliminare, dichiarasse improcedibile l opposizione o, nel merito, la rigettasse, con conseguente conferma del decreto ingiuntivo opposto e/o, comunque, condannasse la Microsky al pagamento della somma di 6.620,48, oltre interessi di cui all art. 9 del d.lgs. 192/2012, dal giorno dell emissione della fattura n. 6/2013 del sino al saldo; in ogni caso, con vittoria delle spese processuali. Dopo il rigetto delle istanze istruttorie formulate con le istanze ex art. 183 c.p.c., all udienza dell 1/12/15, precisate le conclusioni, la causa era posta in decisione. Con sentenza non definitiva n.12082/16, emessa in data 12/4-15/6/16, questo Tribunale rigettava la domanda di risarcimento danni avanzata dalla Microsky s.r.l. in liquidazione nei confronti di Franco Pomponi conseguenti:

8 o alla proposizione di domanda riconvenzionale avanzata nei confronti della Trombino nella causa n.86735/08 r.g. definita con sentenza di questo Tribunale n.20381/11; o all avere procrastinato la chiusura della società; o alla scelta dell avv. Francesca Antonini quale difensore; o all entità degli onorari corrisposti a quest ultima; riservando alla pronuncia definitiva la statuizione relativa alle spese processuali del presente procedimento. Con separata ordinanza in pari data, rimetteva la causa sul ruolo, disponendo c.t.u., affinchè il consulente, sulla base della documentazione ritualmente prodotta dalle parti, in particolare le fatture emesse dal Pomponi e la parcella n.6 del , tenuto conto di quanto deliberato dall assemblea della Microsky in data 23/12/08 e di quanto previsto dalla tariffa professionale dei dottori Commercialisti in vigore all epoca dei fatti, determini le somme spettanti al Pomponi per le prestazioni professionali da quest ultimo rese a decorrere dalla data di nomina a liquidatore della Microsky come indicate nelle fatture od esposte nella parcella n.6 del Tenuto conto delle somme già corrisposte dalla Microsky, verifichi se residui ancora un credito del Pomponi e per quale importo o se le somme già percepite eccedano quelle spettantegli per l attività professionale prestata ed in che misura.. Conferito l incarico di consulenza ed espletata quest ultima, all udienza del 24/1/17, precisate le conclusioni, la causa era nuovamente posta in decisione,

9 con la concessione dei termini per il deposito di comparse conclusionali e memorie di replica. MOTIVI DELLA DECISIONE All esito della sentenza non definitiva n.12082/16, già emessa in data 12/4-15/6/16, nel presente giudizio si deve soltanto statuire quale sia la somma spettante al Pomponi, sulla base di quanto deliberato dall assemblea della Microsky in data 23/12/08 e di quanto previsto dalla tariffa professionale dei dottori Commercialisti in vigore all epoca dei fatti, per le prestazioni professionali da lui rese a decorrere dalla data di nomina a liquidatore della Microsky, come indicate nelle fatture od esposte nella parcella n.6 del ; se, tenuto conto delle somme già corrisposte dalla Microsky, residui ancora un credito del Pomponi o se le somme già da lui percepite eccedano quelle spettantegli per l attività professionale prestata. A tale scopo è stata espletata c.t.u.. Il consulente tecnico, esaminando, la documentazione ritualmente prodotta in atti e, comunque, messa a sua disposizione, con esauriente motivazione tecnicamente non censurabile e tenendo conto delle osservazioni critiche rivoltegli dall opposto, alle quali ha risposto adeguatamente, in relazione all attività svolta e documentata dell odierna parte opposta, ha accertato che le somme già percepite dal Pomponi per l attività di liquidatore eccedono quelle spettanti nella misura di ,94;

10 le somme già percepite dal Pomponi per la tenuta della contabilità eccedono quello spettanti nella misura di 2.081,32; le somme già percepite dal Pomponi per la domiciliazione della sede legale, per l elaborazione e l invio dei modelli f24 e per la predisposizione dei bilanci di esercizio e dei modelli unico sono in linea con quanto previsto dalla tariffa professionale. In considerazione di dette conclusioni, alle quali quale questo collegio di riporta integralmente e la cui motivazione deve intendersi integralmente richiamata, è accertato che il Pomponi, per la sua attività complessivamente svolta non vanta alcun credito nei confronti della società opposta che, anzi, a sua volta, è creditrice della complessiva somma di ,26. Ne consegue che il decreto ingiuntivo, oggetto di opposizione, deve essere revocato e che, in parziale accoglimento della domanda riconvenzionale avanzata dalla opponente, il Pomponi deve essere condannato al pagamento, nei confronti della Microsky s.r.l. in liquidazione, della predetta somma di ,26, oltre agli interessi legali dalla data della citazione in opposizione sino al soddisfo. Avuto riguardo all esito complessivo del giudizio ed alla reciproca soccombenza delle parti, le spese processuali possono essere compensate. Vanno, invece, definitivamente ed interamente, poste a carico del Pomponi, che non vanta alcun credito professionale nei confronti della società opponente, le spese di c.t.u., come liquidate con separato provvedimento. P.Q.M.

11 definitivamente pronunciando, disattesa ogni contraria istanza, eccezione e deduzione, revoca il decreto ingiuntivo n del (r.g.55064/2013); condanna Franco Pomponi al pagamento, nei confronti della Microsky s.r.l. in liquidazione, della somma di ,26, oltre agli interessi legali come indicati in motivazione; compensa interamente tra le parti le spese processuali del presente procedimento; pone definitivamente a carico del Pomponi le spese di c.t.u., come liquidate con separato provvedimento. Così deciso in Roma, nella camera di consiglio del Tribunale per le Imprese, il 20 marzo Il Presidente est. (dott. Francesco Mannino)