REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO

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1 N. R.G /2015 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di MILANO SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA A Il Tribunale, in composizione collegiale nelle persone dei seguenti magistrati: dott. Marina Anna Tavassi dott. Anna Bellesi dott. Silvia Giani ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa iscritta al n. R.G /2015 promossa da: Presidente relatore Giudice Giudice RADIO ANTENNA UNO S.R.L. (C.F ), con il patrocinio degli avv.ti CAPIZZI CINZIA RITA GLORIANA e BUCOLO ROBERTA, elettivamente domiciliata in Indirizzo Telematico presso il difensore avv. CAPIZZI ATTRICE IN OPPOSIZIONE contro SCF CONSORZIO FONOGRAFICI (C.F ), con il patrocinio dell avv. MALBERTI GUIDO, elettivamente domiciliato in PIAZZALE DELLA PIANTA, CORSICO presso il difensore avv. MALBERTI GUIDO CONCLUSIONI CONVENUTA IN OPPOSIZIONE Le parti hanno concluso la parte convenuta come da foglio depositato telematicamente; per parte attrice le conclusioni sono formulate in atto di citazione, come segue. Per RADIO ANTENNA UNO S.R.L. Voglia codesto Ill.mo Tribunale adito, contrariis reiectis, annullare e/o revocare il Decreto Ingiuntivo Telematico n /15, siccome infondato sia in punto di fatto che in punto di diritto per le ragioni sopra richiamate. Dichiarare, pertanto, che nulla è dovuto - per le ragioni meglio spiegate in premessa - dalla Radio Antenna Uno s.r.l. alla SCF Consorzio Fonografici e, per l effetto, condannare quest ultima alla refusione delle spese di giudizio, ivi compresi i compensi difensivi. pagina 1 di 5

2 Per SCF CONSORZIO FONOGRAFICI FOGLIO DI PRECISAZIONE DELLE CONCLUSIONI *** Voglia l Illustrissimo Tribunale adito così giudicare: IN VIA PRELIMINARE: - accertare e dichiarare la tardività della notificazione dell opposizione avversaria, al decreto ingiuntivo n.r.g /15 - Tribunale di Milano, e conseguentemente dichiarare l improcedibilità del presente giudizio di opposizione; - accertare e dichiarare la tardività della costituzione, da parte dell attore opponente, nel presente giudizio di opposizione, e conseguentemente dichiarare l improcedibilità dello stesso; IN VIA ISTRUTTORIA: - con riserva di ulteriormente dedurre e produrre nel prosieguo del giudizio, secondo quanto previsto dagli artt. 183 e 184 c.p.c., contestando sin d ora l ammissibilità e la rilevanza delle istanze istruttorie avversarie; IN VIA PRINCIPALE: - respingere tutte le domande attoree, e confermare il decreto ingiuntivo opposto; IN VIA SUBORDINATA: nella denegata ipotesi di revoca del decreto ingiuntivo opposto, condannare l attrice opponente al pagamento, in favore del convenuto, della somma di 1.603,33, oltre agli interessi e spese, così come indicati nel decreto ingiuntivo, oppure della maggior o minor somma che verrà accertata nel corso del giudizio, anche in via equitativa ex art c.c., ovvero in via forfettaria ex art. 158 L.d.A.; IN OGNI CASO: con vittoria di spese, compensi e accessori di legge. Esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione 1. Fatto e svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 20/21 maggio 2015, Radio Antenna Uno proponeva opposizione al decreto ingiuntivo telematico del Tribunale di Milano n. D.I /15, notificato in data , ottenuto in accoglimento del ricorso di SCF Consorzio Fonografici ( SCF ). SCF, con il ricorso monitorio, domandava il pagamento dei compensi dovuti in applicazione delle previsioni degli artt. 72, 73 e 73 bis L.d.A., maturati per l utilizzo, da parte di Radio Antenna Uno, emittente radiofonica, nella propria attività di radiodiffusione sonora, di fonogrammi prodotti dalle case discografiche, le quali sono consorziate e mandanti di SCF. Con detta ingiunzione di pagamento, Radio Antenna Uno veniva condannata a pagare a SCF la somma di Euro 1.603,33, oltre interessi e spese. Con l atto di opposizione, Radio Antenna Uno domandava al Tribunale di annullare e/o revocare il decreto ingiuntivo in quanto infondato in fatto e in diritto. Si costituiva nel giudizio di opposizione SCF eccependo, in via preliminare: i) la tardività della notificazione dell opposizione avversaria, avvenuta per via telematica tramite PEC; ii) la tardività della costituzione in giudizio dell attore, per tardività dell iscrizione a ruolo, chiedendo conseguentemente di dichiarare l improcedibilità del giudizio di opposizione, nonché domandando di concedere la pagina 2 di 5

3 provvisoria esecutività al decreto ingiuntivo opposto. In via principale, chiedeva il rigetto delle domande attoree e la conferma del decreto ingiuntivo opposto. All udienza del 30 settembre 2015 parte convenuta in opposizione insisteva nelle eccezioni di improcedibilità del giudizio per tardività della notifica e per tardività dell iscrizione al ruolo; il Giudice concedeva un breve termine all attrice per replicare. All udienza dell 11 novembre 2015, rilevando che l opposizione non si fondava su prova scritta né di pronta soluzione in relazione ai tempi necessari per la definizione da parte del Collegio, il Giudice concedeva la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo opposto. Inoltre, rilevata la mancata comparizione del difensore di parte opponente, riteneva la causa matura per la decisione e fissava udienza per la precisazione delle conclusioni in data 13 aprile 2016, ove la causa veniva trattenuta in decisione con l assegnazione dei termini di cui all art. 190 c.p.c.. Dopo il deposito degli atti conclusivi a cura di entrambe le parti, la causa è stata decisa nella camera di consiglio del 14 luglio Sulle eccezioni preliminari della convenuta opposta 2.1 Sulla tardività della notificazione della citazione in opposizione La difesa della convenuta opposta si concentra su due rilievi di carattere preliminare e pregiudiziali, il primo dei quali attiene alla tardività della notifica, avvenuta via PEC, dell opposizione proposta. In particolare, il termine per proporre opposizione al decreto ingiuntivo, ossia il quarantesimo giorno successivo alla notificazione, risulta essere il (la notifica a mezzo posta del decreto ingiuntivo era pervenuta in data ). La convenuta SCF assume che l atto di citazione in opposizione sia pervenuto all indirizzo PEC del difensore in data alle ore , e che dunque la notificazione sia tardiva poiché da considerare avvenuta il giorno successivo. La tesi di SCF poggia sul combinato disposto dell art. 147 c.p.c. e dell art. 16 septies del d.l. 179/2012 e successive modifiche. L art. 147 c.p.c. ( Tempo delle notificazioni ), nella vigente formulazione, dispone che le notificazioni non possano farsi prima delle ore 7 e dopo le ore 21. L art. 16 septies del d.l. 179/2012, espressamente ampliando la portata dell art. 147 c.p.c. alle notificazioni eseguite in forma telematica, prevede che la disposizione dell articolo 147 del codice di procedura civile si applica anche alle notificazioni eseguite con modalità telematiche. Quando è eseguita dopo le ore 21, la notificazione si considera perfezionata alle ore 7 del giorno successivo. Risulta, in effetti, da quanto documentato, che il messaggio contenente l atto di citazione e la relata di notifica sia pervenuto all indirizzo PEC del difensore alle ore Parte attrice eccepisce che, invece, dall impronta digitale contenuta nella relata di notifica risulti un rilevamento temporale avvenuto alle ore Secondo detto rilevamento, dunque, la notifica sarebbe tempestiva. pagina 3 di 5

4 È tuttavia al momento di ricezione della notifica che si deve fare riferimento, e non all impronta digitale che fa riferimento al momento di redazione della relata di notifica. Infatti, diversamente dalle altre modalità di notifica previste dal codice di rito e dalla legge n. 53 del 1994, nelle quali è necessario in ogni caso ricorrere all ausilio di un terzo soggetto (l Ufficiale Giudiziario, il servizio postale), nel caso di notificazione effettuata a mezzo della Posta Elettronica Certificata il procedimento è curato in piena autonomia dall avvocato, che effettua le formalità di legge valendosi esclusivamente del proprio computer, della connessione ad internet e di un servizio di posta elettronica certificata. La relazione di notifica è predisposta unilateralmente dal difensore, e l impronta digitale ivi contenuta non ha a che fare con l invio del messaggio di posta, ma unicamente con la predisposizione dell atto sul proprio computer. In altre parole, la notificazione si deve considerare perfezionata nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna emessa dal gestore di posta elettronica certificata del destinatario. Peraltro, la Corte di Cassazione con la sentenza del 4 maggio 2016, n ha precisato che il citato art. 16-septies d.l. 179/12 non prevede la scissione tra il momento di perfezionamento della notifica per il notificante ed il tempo di perfezionamento della notifica per il destinatario espressamente disposta, invece, ad altri fini dal precedente art. 16 quater. Secondo l interpretazione della Corte di Cassazione, pertanto, il notificante dovrà ricevere entro le ore 21 del giorno in cui effettua la notificazione non solo la ricevuta di accettazione del messaggio di posta elettronica certificata, ma anche la ricevuta di avvenuta consegna del messaggio di PEC. 2.2 Sulla tardività dell iscrizione al ruolo Rimane assorbito il secondo rilievo di carattere processuale svolto dalla convenuta riguardo alla tardività della iscrizione al ruolo del medesimo atto di citazione; ancorché si osserva che anche la iscrizione al ruolo sembra essere tardiva, poiché avvenuta in data , ossia 19 giorni dopo il perfezionamento della notificazione. 3. Provvedimenti conclusivi L opposizione è dunque da dichiarare improcedibile per tardività della notifica dell atto di citazione in opposizione e per l effetto è da confermare il decreto ingiuntivo opposto, restando assorbita ogni ulteriore valutazione relativa al merito della causa. Le spese nel rapporto processuale tra le parti, in base al principio della soccombenza, devono essere poste a carico dell opponente e vengono liquidate in dispositivo. PQM pagina 4 di 5

5 Il Collegio della Sezione Specializzata Impresa A del Tribunale di Milano, definitivamente pronunciando nel contraddittorio delle parti: dichiara improcedibile il presente procedimento di opposizione avverso decreto ingiuntivo n /15 del Tribunale di Milano; conferma il decreto ingiuntivo n /15 del Tribunale di Milano, già provvisoriamente esecutivo, e lo dichiara esecutivo anche ai fini di cui all art. 653 c.p.c.; condanna Radio Antenna Uno S.r.l., in persona del suo legale rappresentante pro tempore, al rimborso delle spese del giudizio di opposizione in favore di parte opposta, liquidate nella misura di per compensi, oltre a spese generali e oneri accessori come per legge, da aggiungersi alle spese già liquidate nel decreto opposto. Così deciso in Milano nella camera di consiglio del 14 luglio Il Presidente estensore Dott.ssa Marina Anna Tavassi pagina 5 di 5