SENTENZA CONTRO CONCLUSIONI

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1 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE di MILANO SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA Il Tribunale, in composizione collegiale nelle persone dei seguenti magistrati: Elena Riva Crugnola Marianna Galioto Angelo Mambriani ha pronunciato la seguente SENTENZA Presidente Giudice estensore Giudice nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g /2015 promossa da: MARIO BORSATTI, elettivamente domiciliato in VIA SANTA CROCE, MILANO, rappresentato e difeso dall avv. NEGRI VINCENZO, CONTRO COOPERATIVA SANTA FRANCESCA CABRINI DUE EDILIZIA IN LIQUIDAZIONE, contumace, CONCLUSIONI Le parti hanno precisato le conclusioni che si riportano di seguito: CONCLUSIONI PER L ATTORE Piaccia all Ill.mo Tribunale adito, contrariis reiectis, così giudicare: PARTE ATTRICE SOCIETA COOPERATIVA PARTE CONVENUTA pagina 1 di 5

2 Nel merito: In via principale - accertata e dichiarata la nullità della clausola di cui all art. 15 comma 6 dello Statuto della Cooperativa Santa Francesca Cabrini Due per i motivi di cui in narrativa, dichiarare la nullità e/o annullare la delibera dell assemblea della Cooperativa Santa Francesca Cabrini Due Società Cooperativa Edilizia a responsabilità limitata in liquidazione in data con la quale il socio Borsatti Mario è stato escluso dalla medesima; - conseguentemente reintegrare il sig. Borsatti Mario nella qualità di socio della cooperativa convenuta. In via di subordine - accertare e dichiarare la nullità e/o annullabilità e/o invalidità e/o inefficacia della delibera dell assemblea della Cooperativa Santa Francesca Cabrini Due Società Cooperativa Edilizia a responsabilità limitata in liquidazione in data con la quale il socio Borsatti Mario è stato escluso dalla medesima per tutti i motivi di cui in narrativa; - conseguentemente reintegrare il sig. Borsatti Mario nella qualità di socio della cooperativa convenuta. In ogni caso con vittoria di spese e competenze del giudizio, oltre iva, cpa e rimborso forfettario del 15% come per legge. Con riserva di dedurre, produrre e chiedere l ammissione di tutti i mezzi di prova necessari, compresa la prova per testi, che l Ill.mo Tribunale vorrà concedere. Con ogni più ampia riserva di dedurre e argomentare RAGIONI IN FATTO E DIRITTO Mario Borsatti ha impugnato la delibera della Santa Francesca Cabrini Due Società Cooperativa Edilizia a r.l. in liquidazione, di cui è socio, assunta dall assemblea dei soci in data 24 settembre 2015, con la quale egli è stato escluso dalla società. La delibera è stata comunicata con lettera ricevuta dall attore in data 19 ottobre La comunicazione è del seguente tenore: Buongiorno, con la presente siamo a comunicarle che l assemblea dei soci riunitasi lo scorso 24 settembre ha deliberato la pagina 2 di 5

3 su a esclusione dal Libro Soci della cooperativa ai sensi dello statuto sociale e delle norme di legge 1. Il sig. Borsatti ha chiesto la pronuncia di invalidità della delibera per nullità della clausola statutaria che la società assume essere stata violata, e per mancata indicazione degli addebiti specifici a lui mossi. La convenuta non si è costituita in giudizio nonostante la regolarità della notificazione ed è stata dichiarata contumace. In fatto risulta che: L assemblea dei soci del 24 settembre 2015, chiamata a decidere, tra l altro, sull ordine del giorno Esclusione del socio Borsatti Mario ai sensi dell art. 15, c. 6 dello statuto della Cooperativa ha stabilito che la richiesta di esclusione del socio Borsatti Mario viene votata all unanimità, viene chiesto al socio di abbandonare l assemblea e di procederà alla cancellazione dal Libro Soci 2. L art. 15 dello statuto sociale, per la parte che qui interessa, così dispone: L esclusione del socio cooperatore può aver luogo: [omissis] 6) in qualunque modo danneggi moralmente e materialmente la Cooperativa o fomenti dissidi e disordini 3. Rileva il Tribunale che L art cc disciplina le ipotesi di esclusione del socio da società cooperativa, prevedendo che tale esclusione possa conseguire ai casi previsti nell atto costitutivo, nonché a gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla legge, dal contratto sociale, dal regolamento o dal rapporto mutualistico, alla mancanza o perdita dei requisiti previsti per la partecipazione alla società, richiamando inoltre i casi di cui all art cc e all art primo comma cc. Nel caso in esame l esclusione è stata espressamente deliberata in riferimento alla previsione di cui al n. 6) dell art. 15 dello statuto sociale sopra ricordato. La regola statutaria in esame, ad avviso del Tribunale, risulta affetta da genericità tale da renderla invalida secondo i principi generali ex artt. 1346, 1418 cc. 1 Doc Doc Doc. 4. pagina 3 di 5

4 Lo statuto si limita infatti a enunciare una clausola generale, senza alcuna tipizzazione preventiva delle condotte che possano cagionare danno materiale o morale alla cooperativa, considerate ex ante rilevanti quanto ad ambito e gravità ai fini della esclusione. La disposizione statutaria in esame, dunque, si risolve in un generico richiamo che lascia del tutto indeterminata l area dei fatti passibili di valutazione da parte del Cda o dell assemblea dei soci, in vista dell esclusione di un componente della compagine sociale, così in sostanza disattendendo la ratio della previsione normativa di predeterminazione delle ipotesi di esclusione, e attribuendo a questi ultimi il potere di individuare di volta in volta le situazioni rilevanti ai fini della esclusione. Dalla ritenuta nullità della clausola di cui al n. 6) dell art. 15 dello statuto consegue, con assorbimento di ogni altra questione posta dall attore, l invalidità della deliberazione dell assemblea dei soci qui impugnata dall attore, in quanto deliberazione espressamente fondata sulla ricordata norma statutaria. Non può invece essere accolta la domanda di reintegrazione nella compagine sociale. L istituto della reintegrazione è infatti previsto espressamente dall ordinamento in altri ambiti (in materia possessoria o di licenziamento dal posto di lavoro) e non è invece contemplato come accessorio all annullamento della delibera di esclusione del socio. Gli amministratori della società convenuta sono tuttavia tenuti ad adeguarsi ai principi enunciati in sentenza, a norma dell'art. 2377, settimo comma - applicabile alle cooperative ex art c.c. - secondo il quale l'annullamento della deliberazione obbliga gli amministratori a prendere i conseguenti provvedimenti sotto la propria responsabilità. In accoglimento della domanda principale dell attore, la delibera va quindi annullata, con condanna della convenuta alla rifusione delle spese di lite in ragione della prevalente soccombenza, liquidate in dispositivo. P.Q.M. Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni altra istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così decide: pagina 4 di 5

5 1. accoglie la domanda principale di Mario Borsatti e annulla la delibera dell assemblea dei soci della Santa Francesca Cabrini Due Società Cooperativa Edilizia a r.l. in liquidazione adottata il 24 settembre 2015 con cui l attore è stato escluso dalla società; 2. condanna la società convenuta alla rifusione in favore della società attrice delle spese del giudizio, che liquida in euro 6.000,00 per compenso d avvocato, e in 1.050,00 per esborsi, oltre al rimborso forfettario del 15%, iva e cpa. Milano, 26 ottobre Il Presidente - Elena Riva Crugnola - Il Giudice estensore - Marianna Galioto - pagina 5 di 5