REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di BOLOGNA QUARTA SEZIONE CIVILE SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA

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1 N. R.G /2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di BOLOGNA QUARTA SEZIONE CIVILE SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA Il Tribunale, in composizione collegiale nelle persone dei seguenti magistrati: dott. Giovanni Salina Presidente Relatore dott.ssa Anna Maria Rossi Giudice dott.ssa Daria Sbariscia Giudice ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g /2014 promossa da: CARLO BARBI (C.F. BRBCRL48R14F240K), con il patrocinio dell avv. GIORGI GIANLUCA, dell avv. MELEGA PATRIZIA e dell avv. BARBOLINI GIORGIO, elettivamente domiciliato in VIA ROLANDINO 2 BOLOGNA presso il difensore avv. GIORGI GIANLUCA. ALBERTO BARBI (C.F. BRBLRT57E08F240O), con il patrocinio dell avv. GIORGI GIANLUCA, dell avv. MELEGA PATRIZIA e dell avv. pagina 1 di 6

2 BARBOLINI GIORGIO, elettivamente domiciliato in VIA ROLANDINO 2 BOLOGNA presso il difensore avv. GIORGI GIANLUCA. ATTORI contro PEDRA SRL (C.F ). CONVENUTO/CONTUMACE CONCLUSIONI Gli attori hanno concluso come da atto di citazione. pagina 2 di 6

3 FATTO E SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con atto di citazione ritualmente notificato, Carlo Barbi e Alberto Barbi convenivano in giudizio, innanzi all intestato Tribunale, la società Pedra s.r.l., in persona del suo legale rappresentante pro-tempore, chiedendo che l adìto Tribunale, previa declaratoria di risoluzione dei patti e delle scritture private inter partes per fatto e responsabilità della società convenuta, condannasse quest ultima al pagamento in loro favore delle somme dovute in base ai predetti contratti. In particolare, gli attori deducevano che, con scrittura privata sottoscritta in data 5/6/2007, le parti si erano impegnate, rispettivamente, a cedere e ad acquistare le quote di partecipazione all intero capitale sociale della società Barbi Costruzioni s.r.l., pariteticamente detenute dai promittenti cedenti attori, dietro il pagamento del pattuito corrispettivo di ,00, da corrispondere con le modalità e nei termini ivi espressamente pattuiti e, poi, prorogati con successive scritture integrative/modificative, fino al 31/7/2013, prevedendo, altresì, per il caso di mancato pagamento delle predette somme nei termini concordati, la risoluzione degli accordi ed il pagamento di una penale di ,00 a favore dei promittenti venditori. Asserivano, quindi, gli attori che, non avendo la società promissaria acquirente versato le somme contrattualmente dovute nei termini specificatamente pattuiti, gli accordi inter partes, per esplicita previsione negoziale, dovevano intendersi risolti e, conseguentemente, la società convenuta tenuta a corrispondere loro gli importi dovuti a tale titolo. Nel corso del giudizio, celebrato nella contumacia della società convenuta, il Giudice, espletati gli incombenti di cui all art. 183 c.p.c., in assenza di istanze istruttorie, fissava udienza di precisazione delle conclusioni. pagina 3 di 6

4 Infine, all udienza del 6/4/2017, il Giudice, sulle conclusioni precisate dal difensore degli attori, rimetteva la causa al Collegio per la decisione, assegnando i termini di cui all art. 190 c.p.c. MOTIVI DELLA DECISIONE Ritiene il Collegio che, alla luce delle acquisite risultanze processuali, la domanda formulata dagli attori sia meritevole di accoglimento. Ed invero, dalla documentazione allegata all atto introduttivo del presente giudizio e, segnatamente, dai doc. nn. 1, 4-9, risulta, per tabulas, che, con la scrittura privata sottoscritta in data 5/6/2007, da un lato, gli odierni attori, quali titolari, per quote uguali, dell intero capitale sociale della società Barbi Costruzioni s.r.l., e, dall altro, la convenuta società Pedra s.r.l., si erano impegnati, rispettivamente, a cedere e ad acquistare le predette quote sociali, dietro il pagamento del pattuito corrispettivo di , di cui ,00 a titolo di caparra già versata ai promittenti venditori all atto della sottoscrizione del preliminare, da imputarsi sul corrispettivo finale, e il residuo secondo le modalità e, soprattutto, le tempistiche ivi previste, quest ultime, poi, ripetutamente prorogate attraverso successivi accordi modificativi/integrativi dell originario accordo. Tra le varie previsioni negoziali, le parti avevano pattuito che il saldo del concordato prezzo di cessione avrebbe dovuto essere corrisposto all atto della stipulazione del contatto definitivo, la cui sottoscrizione, inizialmente prevista per la data del 31/5/2009, era stata, come detto, via via, prorogata fino a quella, dichiarata ultima, del 30/09/2012, e, inoltre, che, nel caso di mancata stipulazione del contratto (definitivo) di cessione di quote, per fatto imputabile ad una delle parti, l altra avrebbe avuto diritto a percepire, a titolo di penale, la somma di ,00. pagina 4 di 6

5 Orbene, nel caso di specie, in difetto di elementi di valutazione di segno contrario, la mancata stipulazione del contratto definitivo di cessione di quote della società Barbi Costruzioni s.r.l. costituisce un dato processuale pressochè pacifico. Inoltre, la documentazione prodotta dagli attori sub all. nn. 5-9, non confutata dalla società convenuta rimasta contumace (e le cui eventuali successive ulteriori vicende non sono desumibili dagli atti di causa), offre sufficienti elementi di valutazione per affermare che il mancato trasferimento delle predette partecipazioni societarie sia, concretamente, dipeso da fatto imputabile alla società promissaria acquirente, la quale, nel richiedere le varie proroghe del termine inizialmente previsto per il versamento degli acconti pattuiti e, quindi, per la sottoscrizione del definitivo, ha, con valenza sostanzialmente confessoria, dichiarato la propria incapacità di far fronte agli impegni contrattualmente assunti verso gli attori promittenti venditori. Il mancato pagamento degli importi previsti nel preliminare de quo, nonostante le proroghe ripetutamente concesse, e la mancata stipulazione del contratto definitivo, integrano senz altro gli estremi, oggettivi e soggettivi, del grave inadempimento da parte della promittente acquirente e, quindi, rendono del tutto legittima e fondata la richiesta avanzata dagli attori di risoluzione degli accordi inter partes. Da tale ultima statuizione ed in conformità alla domanda svolta in citazione, discende, inevitabilmente, la condanna dell inadempiente convenuta al pagamento in favore degli attori, in solido tra loro, dell importo di ,00, corrispondente a quanto dai contraenti esplicitamente pattuito a titolo di penale per la sopra dichiarata risoluzione negoziale. Infine, le spese di lite seguono la soccombenza e, quindi, come da dispositivo, vanno liquidate a carico della convenuta. P.Q.M. pagina 5 di 6

6 Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni altra istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così dispone: DICHIARA la risoluzione del contratto preliminare di cessione di quote stipulato dalle parti in data 5/6/2007 e dei successivi accordi integrativi e modificativi di questo, per grave inadempimento della convenuta. CONDANNA la convenuta al pagamento in favore degli attori, in solido tra loro, per la causale indicata in premessa, della complessiva somma di ,00. CONDANNA la convenuta al rimborso in favore degli attori, in solido tra loro, delle spese di lite liquidate in 1.036,00 per spese e 5.850,00 per compenso di avvocato, oltre accessori se e come dovuti per legge. Così deciso in Bologna, nella Camera di Consiglio della IV Sezione Civile Sezione Specializzata in Materia di Impresa, del Tribunale, il 26 luglio Il Presidente est. Dott. Giovanni Salina pagina 6 di 6