REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI MILANO. Sezione specializzata in materia di impresa. Sezione A

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1 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI MILANO Sezione specializzata in materia di impresa Sezione A Il Tribunale in composizione collegiale, nella persona dei seguenti magistrati: Dott. Marina Tavassi Dott. Paola Gandolfi Dott. Alima Zana ha pronunciato la seguente Presidente Relatore Giudice SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al N /2013 R.G. promossa da: MIDLINE SRL - SOCIETA SPORTIVA DILETTANTISTICA (c.f ), con il patrocinio degli avv. NICOLETTI ALESSANDRA e, contro: Attrice opponente pagina 1 di 7

2 SCF CONSORZIO FONOGRAFICI O ANCHE SOLO SCF (C.F ), con il patrocinio dell avv. MALBERTI GUIDO e Conclusioni delle parti: Convenuta opposta per MIDLINE S.R.L. SOCIETA SPORTIVA DILETTANTISTICA, con l Avv. Alessandra Nicoletti: IN VIA PREGIUDIZIALE : dichiarare la carenza di legittimazione attiva di SCF per i motivi indicati in atto di opposizione a decreto ingiuntivo e per l effetto dichiarare nullo e/o annullare e/o revocare il decreto ingiuntivo opposto. NEL MERITO IN VIA PRINCIPALE : dichiarare nullo e/o annullare e/o revocare il decreto ingiuntivo opposto per i motivi indicati in atto di opposizione a decreto ingiuntivo; - accertare e dichiarare che la Midline srl, in quanto società sportiva dilettantistica, non è tenuta al pagamento degli importi relativi ai diritti connessi per l utilizzo dei fonogrammi di cui agli artt. 73 e 73 bis della L.d.A., per i motivi in atto indicati, previa eventuale remissione alla Corte di Giustizia, ex art. 324 del Trattato CE, della seguente questione pregiudiziale : se la nozione di comunicazione al pubblico ex art 8.2 della Direttiva del Consiglio del N 100/92/CE sia applicabile anche alla Società Sportive Dilettantistiche nei cui locali hanno accesso soli i soci tesserati, in relazione alla trasmissione via etere di un segnale radiofonico o ala diffusione della musica registrata su supporto NEL MERITO IN VIA SUBORDINATA : nella denegata ipotesi di ritenere Midline tenuta al pagamento dei diritti connessi ex artt. 73 e 73 bis L.d.A., previa decurtazione dell importo di Euro 2.416,58 per i motivi indicati in atto di opposizione a decreto ingiuntivo e fatta applicazione delle percentuali di sconto di cui al doc. 7 in atti, ridurre ulteriormente il compenso spettante alla SCF alla misura ritenuta di equità, dichiarando Midline non tenuta al pagamento degli interessi moratori. IN VIA ISTRUTTORIA : si insiste per l ordine di esibizione ex art. 210 c.p.c. dell allegato 5 citato nel contratto di mandato intercorso tra SCF e SIAE ex adverso prodotto in atti quale doc. 6. pagina 2 di 7

3 IN OGNI CASO : col favore dei compensi di causa oltre al 15% per spese generali di studio e oneri di legge. Per SCF: IN VIA PRELIMINARE: - rigettare l'eccezione di carenza di legittimazione attiva in capo a SCF, avanzata da parte opponente; - rigettare l'istanza di rimessione alla Corte di Giustizia UE, per la risoluzione della questione pregiudiziale e la relativa proposizione del quesito alla predetta Corte, avanzata da parte opponente; - concedere la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo opposto, non essendo l opposizione fondata su prova scritta o di pronta soluzione; IN VIA ISTRUTTORIA: - ai sensi di quanto disposto dall'art. 219 c.p.c., disporre CTU grafica, al fine di determinare che la paternità della sottoscrizione apposta in calce al contratto concluso in data è effettivamente del Signor Stefano Ferraresi, tramite la redazione di scritture di comparazione; - disporre che, nel corso della espletanda perizia grafica, da effettuarsi secondo le modalità di cui all'art. 219 c.p.c., il Signor Ferraresi venga anche invitato a predisporre delle semplici sigle, e non solo delle sottoscrizioni complete del proprio nome e cognome; - disporre che, nel corso della espletanda CTU, non venga ammessa quale scrittura di comparazione quella apposta in calce alla lettera - dichiarazione, emessa in data , dal predetto Signor Ferraresi (doc. 2 fascicolo avversario); - SCF si dichiara disponibile sin d'ora alla produzione dell'originale del contratto concluso il , affinché dello stesso possa essere verificata la sottoscrizione, chiedendo all'ill.mo Tribunale adito che di detto contratto venga disposta la custodia, con le cautele opportune previste dall'art. 217 c.p.c.; - qualora ritenuto opportuno dal nominando CTU, SCF si riserva di chiedere, presso depositari pubblici e/o privati, la produzione di ulteriori scritture di comparazione, previste dagli artt. 216 e seguenti c.p.c. - con riserva di ulteriormente dedurre e produrre nel prosieguo del giudizio, secondo quanto previsto dagli artt. 183 e 184 c.p.c., contestando sin d'ora l'ammissibilità e la rilevanza delle istanze istruttorie avversarie; IN VIA PRINCIPALE: - accertare e dichiarare l'avvenuta conclusione, anche tramite ratifica tacita, del contratto stipulato in data tra SCF Consorzio Fonografici e la società opponente; - respingere tutte le domande attoree, e confermare il decreto ingiuntivo opposto; IN VIA SUBORDINATA: pagina 3 di 7

4 - nella denegata ipotesi di revoca del decreto ingiuntivo opposto, condannare l'attrice opponente al pagamento, in favore del convenuto, della somma di ,06, oltre agli interessi e spese, così come indicati nel decreto ingiuntivo, oppure della maggior o minor somma che verrà accertata nel corso del giudizio, anche in via equitativa ex art c.c., ovvero in via forfettaria ex art. 158 L.d.A.; IN OGNI CASO: con vittoria di spese, compensi e accessori di legge FATTO E DIRITTO. Con atto di citazione notificato il 17/7/13 MIDLINE s.r.l. proponeva opposizione avverso il decreto ingiuntivo 5/6/13, con cui il Tribunale di Milano, su ricorso di SCF CONSORZIO FONOGRAFICI, le intimava il pagamento di euro ,06, quale canone di licenza per la riproduzione, comunicazione ed utilizzazione di fonogrammi, in applicazione degli artt. 72, 73 e 73 bis L.A. L opponente disconosceva la firma apposta sul contratto azionato, in quanto non proveniente dal suo legale rappresentante (all epoca). In ogni caso, l opponente contestava tanto la legittimazione attiva in capo a SCF -per avere la stessa conferito mandato alla SIAE per la riscossione dei diritti in questione- quanto l applicabilità nei suoi confronti delle disposizioni invocate della L.A. Si costituiva SCF contestando le allegazioni e deduzioni della controparte e chiedendo il rigetto dell opposizione, o, in subordine, la condanna nel merito al pagamento della somma ingiunta. All udienza del 14/5/14, all esito dello scambio di memorie ex art. 183,VI c.p.c., il G.I. concedeva la provvisoria esecuzione ex art. 648 c.p.c. al decreto opposto, quindi, ritenute non utili le prove dedotte, fissava l udienza del 3/12/14 per la precisazione delle conclusioni. Come accennato, l opponente genericamente disconosce la firma in calce al contratto, come proveniente dal suo legale rappresentante all epoca. Peraltro, in mancanza di precisazioni, la sottoscrizione, con apposizione del timbro della società, deve prima facie ritenersi effettuata da uno dei soggetti cui gli artt e segg. attribuiscono poteri di rappresentanza della società, sicchè si presume che agiscano in nome della stessa (con ciò abilitando l altro contraente ad agire contro la rappresentata). La giurisprudenza ha da tempo statuito che dal sistema della legge (ed in particolare dalla norma di cui all art c.c.) si evince che il titolare dell impresa è, per presunzione, responsabile di tutti gli atti compiuti in suo nome nella sede dell impresa stessa, essendo a lui riferibili, in base ai fondamentali principi dell apparenza giuridica e dell affidamento, le attività svolte da coloro i quali, a qualsiasi titolo, agiscano nella suddetta sede quali suoi incaricati o che, ragionevolmente possano essere ritenuti tali. In ogni caso, dalla documentazione prodotta, è emerso con assoluta univocità, che, chiunque avesse sottoscritto il contratto con SCF, Midline lo ha ratificato per pagina 4 di 7

5 comportamento concludente, provvedendo ad effettuare i pagamenti relativi all anno L opposta ha prodotto estratti conto del suo conto corrente (lo stesso indicato come conto corrente di destinazione nelle fatture emesse a carico di Midline- v. docc. 3 e 4; doc. 8 e 9 conv.). Dagli importi bonificati corrispondenti alle fatture- e, soprattutto, dalle causali di bonifico, risulta palese la riconducibilità a Midline -domiciliata presso la 20hours- dei pagamenti in questione. Pertanto il Tribunale non ha nessun dubbio in ordine alla validità del contratto ed alla sua riconducibilità, quale parte licenziataria, all odierna opponente. Per mera completezza di motivazione, può peraltro ricordarsi come l attività della Società Consortile Fonografici (ora S.C.F. Consorzio Fonografici) ha ad oggetto la gestione collettiva, in Italia e all estero, dei diritti connessi al diritto d autore di titolarità dei produttori fonografici che ad essa conferiscono apposito mandato (tutte le imprese associate a F.I.M.I., P.M.I. produttori musicali indipendenti e numerose altre case discografiche non associate). SCF svolge, tra l altro, la propria attività anche nell interesse degli artisti italiani e stranieri associati all Istituto Mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori, avendo stipulato un accordo con tale istituto per la distribuzione in favore degli artisti di una quota dei proventi raccolti da SCF. In veste di mandataria di tutti tali soggetti, SFC ha facoltà di agire in giudizio per la riscossione dei compensi che spettano ai propri mandanti, produttori fonografici ed artisti, in relazione all utilizzazione dei fonogrammi, tra cui il diritto al compenso di cui all art. 73 l. aut. per l utilizzazione a scopo di lucro dei fonogrammi ed il diritto all equo compenso di cui all art. 73 bis l. aut. per l utilizzo, senza scopo di lucro, dei fonogrammi nei pubblici esercizi ed in occasione di qualsiasi pubblica utilizzazione degli stessi. La legittimazione all esercizio del diritto a remunerazione (o all equo compenso) è attribuita ai soli produttori di fonogrammi (ultima previsione del primo comma dell art. 73 l.d.a.), i quali agiscono anche al fine di percepire il compenso spettante agli artisti interessati, che non possono chiedere direttamente agli utilizzatori secondari il versamento delle somme loro spettanti. La SCF è, quindi, legittimata, in forza del mandato ricevuto dai produttori fonografici ed ai sensi degli artt e 1708 c.c., ad agire per il pagamento del compenso dovuto in relazione alla diffusione di opere musicali. Il diritto del produttore fonografico, infatti, si articola sia come ius excludendi alios da ogni forma di sfruttamento del fonogramma, che rimane controllabile e negoziabile dal produttore, sia come strumento di tutela dell interesse del produttore medesimo a percepire almeno un compenso a fronte delle utilizzazioni del fonogramma non controllabili efficacemente, nonostante il diritto esclusivo. Le pretese di SCF si fondano sull autorizzazione dai propri mandanti, che rappresentano una percentuale pari ad oltre il 95% delle case discografiche in Italia, alla gestione del diritto al compenso per l uso dei fonogrammi negli esercizi pubblici ed in occasione di ogni altra utilizzazione degli stessi, che questa pagina 5 di 7

6 avvenga a scopo di lucro ex art. 73 l. aut. o non a scopo di lucro ex art. 73 bis l. aut.. L art. 2 dello statuto della società attrice specifica anche che SCF è legittimata ad assumere tutte le iniziative, anche in sede giudiziale, necessarie ed opportune per la tutela degli interessi collettivi dei Produttori Fonografici anche in relazione alla contraffazione ed illecita utilizzazione dei diritti gestiti dalla società. Siffatta legittimazione non pare comunque particolarmente contestata in questa sede, eccependo l opponente che SCF avrebbe a sua volta dato mandato per la riscossione a SIAE. Tuttavia, il mandato prodotto in giudizio si riferisce solo a pubblici esercizi (discoteche, locali da ballo, pub, bar, ristoranti e negozi ove comunque si emetta musica registrata nell ambiente, oltre che parrucchieri, acconciatori), dovendo ritenersi esclusi palestre o centri fitness. Infine, la nozione di comunicazione al pubblico, che esclude individui appartenenti ad un gruppo privato, non può ritenersi estranea ai casi in cui, pur dovendo gli utenti registrarsi mediante una forma di iscrizione, il numero dei potenziali destinatari rimane indeterminato e comunque piuttosto considerevole. Il discrimine, al fine della applicabilità della normativa, va invero riconosciuto nel valore aggiunto attribuito dall emissione di musica, che diviene una prestazione supplementare cui consegue un qualche utile. Indubbiamente l emissione di musica negli ambienti di una palestra, ed ancor più nell effettuazione dei corsi, attribuisce un siffatto, cospicuo valore. Ovviamente, nessuna rilevanza ha la qualificazione di Midline come società sportiva dilettantistica, risultando incontestato che la stessa fornisca servizi retribuiti quali corsi di ginnastica ecc. In ogni caso, la fonte del credito azionato in questa sede non è la sola rappresentanza dei consorziati al fine di riscuotere i diritti ex artt. 72, 73 e 73 bis. L.A., bensì un contratto formalizzato con la controparte che provvede alla loro preventiva quantificazione, sicchè il credito oggetto di ingiunzione deve considerarsi certo, liquido ed esigibile ed il decreto opposto può essere confermato in tutte le sue statuizioni. Pertanto l opposizione si è dimostrata priva di fondamento ed il decreto opposto deve essere integralmente confermato in tutte le sue statuizioni. L opponente, soccombente nel merito deve altresì essere condannata a rifondere all opposta le spese di lite, qui liquidate in euro 4.835,00 per compensi, oltre accessori di legge. P.Q.M. Il Tribunale definitivamente pronunciando, ogni altra domanda ed eccezione disattesa, rigetta l opposizione ex art. 645 c.p.c. proposta con atto di citazione notificato il 17/7/13 da MIDLINE s.r.l. avverso il decreto ingiuntivo 5/6/13, con cui il Tribunale di Milano, su ricorso di SCF CONSORZIO FONOGRAFICI, le intimava il pagamento di euro ,06, e per l effetto conferma il decreto opposto in tutte le sue statuizioni; condanna l opponente a rifondere all opposta le spese di lite, come sopra liquidate in euro 4.835,00 per compensi, oltre accessori di legge. pagina 6 di 7

7 Così deciso in Milano, Camera di Consiglio del 5/4/15. Il Presidente Dott. Marina Tavassi Il giudice est. Dott. Paola Gandolfi pagina 7 di 7