Sentenza n. 689/2015 pubbl. il 20/01/2015 RG n /2012 Repert. n. 541/2015 del 20/01/2015

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1 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI MILANO Sezione specializzata in materia di impresa Sezione A Il Tribunale in composizione collegiale, nella persona dei seguenti magistrati: dott. Fernando Ciampi pres. dott. Claudio Marangoni giud. rel. dott.ssa Alima Zana giud. ha emesso la seguente S E N T E N Z A nella causa civile iscritta al n del ruolo generale per gli affari contenziosi dell anno 2012 vertente TRA Cesare CATTANEO elett. dom.to in Cormano (Milano), via Gramsci 24, presso lo studio del procuratore avv. Simone FACCHINETTI che lo rappresenta e difende; - opponente - E Maurizio AQUILANTI pagina 1 di 9

2 elett. dom.to in Milano, via P. Calvi 19, presso lo studio del procuratore avv. Giuseppe MESSINA che lo rappresenta e difende; - opposto OGGETTO: opposizione a decreto ingiuntivo. CONCLUSIONI All udienza di precisazione delle conclusioni del i procuratori delle parti così concludevano: per l opponente: in via principale e riconvenzionale: - accertato e dichiarato che il credito vantato dal Sig. Aquilanti risulta pari ad ,00= come da atto di cessione n regolarmente registrato ed è stato già ampiamente saldato dal Sig. Cattaneo; - accertato e dichiarato che la somma corrisposta dal Sig. Cattaneo al Sig. Aquilanti risulta essere pari ad ,75=; - disporre l eventuale compensazione delle somme a debito/credito tra le parti in oggetto in relazione alle verifiche e accertamenti suddetti con condanna alla ripetizione delle somme in eccedenza versate dal Sig. Cattaneo al Sig. Aquilanti per una importo pari ad ,75=; - per l effetto revocare e/o dichiarare nullo e/o rigettare il D.I. opposto n.19482/2012 emesso dal Tribunale di Milano e pronunciare ogni altra statuizione, declaratoria e provvedimento del caso; - rigettare la domanda di condanna ex art. 96 c.p.c. di controparte per i motivi esposti in narrativa. In via subordinata e riconvenzionale: - accertato e dichiarato che il credito vantato dal Sig. Aquilanti risulta pari ad ,00= come da perizia del Dott. Riccardi; - accertato e dichiarato che la somma corrisposta dal Sig. Cattaneo al Sig. Aquilanti risulta essere pari ad ,75=; pagina 2 di 9

3 - disporre l eventuale compensazione delle somme a debito/credito tra le parti in oggetto in relazione alle verifiche e accertamenti suddetti con condanna alla ripetizione delle somme in eccedenza versate dal Sig. Cattaneo al Sig. Aquilanti per una importo pari ad ,75=; - per l effetto revocare e/o dichiarare nullo e/o rigettare il D.I. opposto n emesso dal Tribunale di Milano e pronunciare ogni altra statuizione, declaratoria e provvedimento del caso; - rigettare la domanda di condanna ex art. 96 c.p.c. di controparte per i motivi esposti in narrativa. In via ulteriormente subordinata e riconvenzionale: - accertato e dichiarato che il credito vantato dal Sig. Aquilanti risulta pari ad ,00= come affermato da controparte; - accertato e dichiarato che la somma corrisposta dal Sig. Cattaneo al Sig. Aquilanti risulta essere pari ad ,75=; - disporre l eventuale compensazione delle somme a debito/credito tra le parti in oggetto in relazione alle verifiche e accertamenti suddetti con condanna alla ripetizione delle somme in eccedenza versate dal Sig. Cattaneo al Sig. Aquilanti per un importo pari ad ,75= o nella miglior somma che dovesse essere ritenuta di giustizia; - per l effetto revocare e/o dichiarare nullo e/o rigettare il D.I. opposto n.19482/2012 emesso dal Tribunale di Milano e pronunciare ogni altra statuizione, declaratoria e provvedimento del caso; - rigettare la domanda di condanna ex art. 96 c.p.c. di controparte per i motivi esposti in narrativa. In via istruttoria: - ammettere prova per interrogatorio formale del sig. Maurizio Aquilanti e per testi sui capitoli e con i testi indicati nelle memorie istruttorie ex art.183 VI comma n 01 e n 02 cpc ivi depositate e di cui in premessa che qui si intendono trascritti e preceduti dall espressione vero che omesse le valutazioni e le negazioni, con riserva di indicare i testi, oltre di ulteriormente pagina 3 di 9

4 dedurre, produrre, articolare. Si chiede inoltre di essere ammessi a prova contraria sui capitoli e testi che verranno dedotti dai convenuti. Salvo aggiungere e modificare. - ammettersi CTU tecnico-contabile per la valutazione del suddetto brevetto per modello di utilità chiusura ermetica loculi n In ogni caso: - con vittoria di spese, diritti ed onorari di causa il tutto oltre spese anticipate e spese generali 15% - da distrarsi a favore del procuratore antistatario. Si dichiara di non accettare il contradditorio su domande nuove eventualmente formulate. Salvo ogni altro diritto. Per l opposto: In via principale e nel merito: - rigettare l avversa opposizione perché infondata in fatto ed in diritto e per l effetto confermare il Decreto Ingiuntivo n /2012, R.G. 219/12 con condanna al pagamento dell importo ingiunto o alla maggiore o minore somma accertata nel corso del giudizio da codesta Ill.ma Autorità; - rigettare le avverse domande riconvenzionali proposte nei confronti del Sig. Maurizio Aquilanti in quanto infondate in fatto ed in diritto per tutti i motivi esposti in narrativa e comunque non provate; - condannare parte opponente ex art. 96 c.p.c. al risarcimento dei danni in virtù delle temerarietà della lite protratta con la consapevolezza dell infondatezza ovvero della irragionevolezza delle tesi fatte valere in giudizio In via istruttoria: senza inversione dell onere della prova, ci si riserva di indicare testi, capitolare prove e produrre nuovi documenti, entro i termini a tal fine concessi. Con vittoria di spese e compensi professionali del presente giudizio da distrarsi in favore del procuratore antistatario. FATTO E DIRITTO pagina 4 di 9

5 1. Cesare CATTANEO ha proposto rituale opposizione al decreto ingiuntivo n /12 emesso in forma provvisoriamente esecutiva da questo Tribunale con il quale Maurizio AQUILANTI aveva richiesto il pagamento della somma di ,00 oltre interessi e spese. Tale somma costituiva la parte residua del corrispettivo convenuto tra le parti per la cessione del 30% della titolarità del brevetto per modello di utilità n denominato Chiusura ermetica loculo. A sostegno dell opposizione il CATTANEO deduceva che in data le parti avevano sottoscritto l atto di cessione della quota del menzionato brevetto per l importo di ,00 e che successivamente, in data , era stato sottoscritto dalle medesime parti ulteriore contratto di cessione per il diverso importo di 1.500,00. Tale secondo atto era stato quindi trascritto in data presso la CCIAA di Roma da parte dell AQUILANTI. Ha confermato l opponente così come affermato nel ricorso per decreto ingiuntivo dalla controparte di aver versato al cedente la somma di ,00, ma anche di aver corrisposto al medesimo l ulteriore somma di ,16 e alla società SBC Italia s.r.l. (di cui entrambi sono soci) l ulteriore somma di ,59, somme che nel loro complesso avrebbero ampiamente compensato il valore della quota del brevetto oggetto della cessione. Ha altresì affermato che a seguito di accertamento peritale su tale titolo brevettuale il reale valore di esso sarebbe in realtà risultato pari ad ,00 e che pertanto la quota ceduta non avrebbe avuto valore superiore ad 6.300,00. Sulla base di tali considerazioni concludeva pertanto per la revoca del decreto opposto, sostenendo di aver già integralmente corrisposto alla controparte il reale corrispettivo dovuto per la cessione della quota di titolarità del brevetto qualunque valore fosse ad esso attribuito e chiedendo la restituzione di quanto versato in eccedenza. pagina 5 di 9

6 Si è costituito nella presente causa Maurizio AQUILANTI, rilevando la sostanziale irrilevanza dell elaborato peritale depositato dall opponente e contestando gli ulteriori pagamenti asseritamente eseguiti dal CATTANEO in quanto eseguiti in favore di terzi e per causali diverse. Ha concluso dunque per il rigetto dell opposizione e per la condanna dell opponente ai sensi dell art. 96 c.p.c. Con ordinanza depositata in data il giudice respingeva l istanza di sospensione della provvisoria esecutività del decreto opposto. 2. In via preliminare rileva il Collegio che non pare possa essere fondatamente contestato che l importo concordato tra le parti per la cessione del 30% della titolarità del brevetto n sia quella contenuta nel contratto del e che dunque il prezzo di tale cessione deve ritenersi fissato nella misura di ,00. La circostanza che sia stata oggetto di trascrizione un atto diverso, portante un importo per la medesima cessione quasi simbolico ( 1.500,00), non può trovare rilievo alcuno in questa sede in quanto il successivo atto appare palesemente rivolto a fini di risparmio fiscale. Tale conclusione appare del tutto evidente ove si osservi che il secondo contratto risulterebbe stipulato a breve distanza di tempo (circa un mese dopo) senza che l opponente abbia dato spiegazioni circa la necessità che le parti avrebbero avuto di rinegoziare l accordo precedente in maniera così rilevante immediatamente dopo aver concluso il primo contratto. Peraltro nel secondo contratto non vi è alcun accenno al precedente tenuto conto che si sarebbe trattato di una differente composizione dei medesimi interessi che interveniva su di un rapporto già definito, del quale avrebbe dovuto comunque darsi atto e il fatto che sia pacifico tra le parti che il cessionario aveva già corrisposto il parziale importo di ,00 quale pagamento parziale di tale cessione conferma che tra di esse l effettiva regolamentazione contrattuale coincideva con la scrittura del pagina 6 di 9

7 D altra parte il versamento di tale cospicua parte del prezzo a fronte dell importo irrisorio indicato nella scrittura oggetto di trascrizione non è stata mai oggetto di alcuna richiesta di restituzione da parte del CATTANEO prima della presente opposizione, il quale ancora nel gennaio 2012 assicurava all AQUILANTI che il suo debito sarebbe stato saldato di lì a poco (v. doc. 6 fasc. opposto). 3. In via logicamente subordinata l opponente ha poi affermato di aver eseguito ulteriori pagamenti in favore dell opposto rispetto a quelli pacificamente eseguiti per un importo complessivo di ,16 e in favore della SBC Italia s.r.l. per ulteriori ,59, che pertanto risulterebbero superiori a quanto vantato dall opposto per la cessione della quota del brevetto in questione. Tale eccezione appare infondata sulla base del semplice esame della documentazione prodotta dall opponente. Quanto ai pagamenti eseguiti in favore dell AQUILANTI l opponente ha prodotto solamente una lista di somme le cui causali peraltro risultano non riferibili al predetto né al rapporto contrattuale per cui è causa (v. doc. 5 fasc. opponente). Quanto ai pagamenti eseguiti in favore di SBC Italia s.r.l., l opponente ha prodotto in maniera confusa ed indistinta una serie di fatture a carico della società ed una serie di estratti conto della società stessa (doc. 6 fasc. opponente) senza procedere ad alcuna esposizione dettagliata di tali documenti al fine di dare specifica contezza della rilevanza dei medesimi nella presente controversia. Il fatto che tutta tale documentazione afferisca alla società SBC Italia s.r.l. e non alla persona dell AQUILANTI impedisce dunque di concludere che l opponente abbia effettivamente eseguito nel tempo ulteriori pagamenti effettivamente imputabili al credito per cui è causa. 4. Quanto alla questione relativa al valore effettivo della quota del brevetto ceduta, deve rilevare il Collegio che la perizia depositata dall opponente appare priva di effettiva attendibilità e rilevanza. Invero lo stesso perito che ha proceduto su incarico del CATTANEO alla valutazione del valore economico del brevetto ha premesso di aver eseguito l incarico sulla base della sola documentazione pagina 7 di 9

8 consegnatagli, e cioè la mera indicazione della titolarità del brevetto in questione (desunta da visura effettuata sulla banca dati ministeriale) e l indicazione dei ricavi ottenuti dal luglio 2009 al 2011, priva però dei relativi dati contabili (v. doc. 7 fasc. opponente). Appare del tutto evidente l inattendibilità di tale valutazione, peraltro riconosciuta dallo stesso perito il quale ha evidenziato che una perizia del genere avrebbe dovuto essere fondata su di una documentazione qualitativamente e quantitativamente ben diversa, comprendente anche quella necessaria per valutare la validità del brevetto stesso. Tale documento dunque non può costituire in sé nemmeno un eventuale presupposto per disporre accertamenti d ufficio sulla questione del valore economico del brevetto stesso, tenuto conto che la documentazione disponibile negli atti della presente causa appare addirittura minore di quella consegnata al perito di parte. In effetti nel fascicolo di causa non vi è né il testo integrale del brevetto con descrizione, rivendicazioni e disegni, né alcun dato contabile sulla base dei quali in ipotesi poter dare corso ad un indagine volta ad acclarare il valore effettivo dal trovato all epoca della sua cessione. A tale proposito le istanze istruttorie svolte da parte opponente risultano del tutto inidonee ad introdurre elementi di prova effettivamente rilevanti ai fini della decisione della causa. 5. L opposizione deve dunque essere respinta sotto tutti i profili dedotti dalla parte opponente, che deve pertanto essere condannata al rimborso delle spese relative al giudizio di opposizione in favore dell opposto nella misura determinata in dispositivo. Non ritiene il Collegio che sussistano altresì i presupposti per la condanna dell opponente ai sensi dell art. 96 c.p.c., tenuto conto che il decreto ingiuntivo è stato dichiarato immediatamente esecutivo e che il protrarsi della causa di opposizione non ha prodotto ulteriori pregiudizi alla parte opposta al di là delle spese del giudizio stesso. pagina 8 di 9

9 Deve poi trasmettersi copia della presente sentenza all Agenzia delle Entrate di Roma in relazione alle attività di competenza il recupero dell'imposta di registro non pagata relativa alla trascrizione dell atto di cessione del brevetto eseguita in data presso l Agenzia delle Entrate di Roma 7 (n. 6489) da Maurizio AQUILANTI, oltre agli ulteriori eventuali accertamenti conseguenti. P.Q.M. il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni ulteriore domanda, eccezione o istanza disattesa: 1) respinge l opposizione proposta da Cesare CATTANEO al decreto ingiuntivo n /12 emesso da questo Tribunale in favore di Maurizio AQUILANTI; 2) condanna parte opponente al rimborso delle spese del giudizio in favore di parte opposta, liquidate nella misura di ,00 per compensi, oltre rimborso spese ex art. 2, comma 2, DM 55/14 ed oneri di legge, da distrarsi in favore del procuratore antistatario ex art. 93 c.p.c.; 3) dispone la trasmissione a cura della Cancelleria di copia della presente sentenza all Agenzia delle Entrate di Roma 7 per quanto di competenza. Così deciso in Milano, nella camera di consiglio del 16 ottobre Il giudice estensore Il presidente Claudio Marangoni Fernando Ciampi pagina 9 di 9