PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R. 26/03 DICHIARAZIONE DI SINTESI

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1 PROVINCIA DI BERGAMO Settore Ambiente PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R. 26/03 DICHIARAZIONE DI SINTESI Luglio 2008

2 1. Schema procedurale e metodologico Valutazione Ambientale VAS Fase del Piano Processo di PPGR VAS Fase 0 Preparazione Incarico per la stesura del Piano Fase 1 Orientamento e impostazione Identificazione dei dati e delle informazioni disponibili sul territorio Definizone dello stato di fatto della produzione e gestione dei rifiuti Definizione degli obiettivi del PPGR Incarico per la redazione del Rapporto ambientale Definizione schema operativo per la VAS e mappatura dei soggetti e delle autorità ambientali coinvolte Verifica della presenza di siti Rete Natura 2000 (SIC e Zps) Deliberazione della Giunta Provinciale di avvio del procedimento e comunicazione ai soggetti interessati con pubblicazione sul BURL e su un quotidiano Definizione della metodologia di applicazione dei criteri localizzativi per gli impianti di gestione rifiuti Definizione dell ambito di influenza (scoping) e definizione delle informazioni da includere nel Rapporto ambientale Avvio del confronto interno rivolto ai Settori della Provincia di Bergamo Deliberazione della Giunta Provinciale di approvazione del percorso metodologico. Avvio del confronto anche all esterno rivolto agli Enti territorialmente interessati e ai soggetti competenti in materia ambientale ed ai settori del pubblico interessati. Conferenza di valutazione Indizione della 1 a Conferenza di presentazione e discussione di: stato di fatto della produzione e gestione dei rifiuti; obiettivi del PPGR; illustrazione della metodologia di applicazione dei criteri localizzativi per gli impianti di gestione rifiuti; percorso metodologico VAS Costruzione dello scenario di riferimento e di piano Analisi di coerenza esterna Fase 2 Elaborazione e redazione Definizione obiettivi specifici e linee d azione e costruzione delle alternative/scenari di sviluppo e definizione delle azioni da mettere in campo per attuarli Stima degli effetti ambientali attesi anche con riferimento agli habitat ed alle specie di cui alla Direttiva 92/43 CEE e 74/409 CEE Confronto e selezione delle alternative Analisi di coerenza interna Progettazione del sistema di monitoraggio (costruzione e selezione degli indicatori) Definizione dei criteri localizzativi e loro applicazione per la localizzazione degli impianti di gestione rifiuti Redazione della proposta di piano Studio di Incidenza SIC e Zps Redazione della proposta del Rapporto ambientale e della proposta della Sintesi non tecnica Presentazione in Giunta Provinciale della proposta di piano, della proposta del Rapporto ambientale (incluso lo studio di incidenza) e della proposta della Sintesi non tecnica

3 Deposito della proposta di piano e della proposta del Rapporto ambientale (corredato dalla proposta della sintesi non tecnica) e invio ai soggetti competenti Conferenza di valutazione Indizione della 2 a conferenza di presentazione e discussione dei contenuti della proposta di PPGR e della proposta del Rapporto ambientale Valutazione della proposta di piano e della proposta di Rapporto ambientale Redazione del verbale della conferenza Acquisizione del parere obbligatorio e vincolante dell Autorità preposta sullo Studio di Incidenza su SIC e Zps (valutazione di incidenza) Decisone Predisposizione del Parere motivato da parte dell autorità competente per la VAS, d intesa con l autorità procedente, sul documento di piano e sul Rapporto ambientale

4 2. Soggetti coinvolti Soggetti competenti in materia ambientale ed enti territorialmente interessati: Regione Lombardia (DG Territorio e Urbanistica, DG Qualità dell Ambiente, DG Reti e Servizi di Pubblica Utilità, DG Sanità, DG Agricoltura, DG Infrastrutture e Mobilità, STER sede territoriale di Bergamo) ARPA Lombardia e Dipartimento di Bergamo ASL della provincia di Bergamo Prefettura di Bergamo Vigili del Fuoco Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali (Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia) Autorità di Bacino del fiume Po Comunità Montane in provincia di Bergamo Comuni bergamaschi Province lombarde Enti Parco in provincia di Bergamo Enti gestori delle Aree Protette in provincia di Bergamo ENAC, ENAV, SACBO I settori del pubblico interessati all iter decisionale: Associazioni delle categorie interessate (industria, agricoltura, artigianato, commercio, esercenti, consumatori, costruttori edili, cavatori, gestori e smaltitori di rifiuti, ecc) Associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale Gestori/erogatori servizi locali di interesse economico generale (rifiuti, energia, utilizzo del sottosuolo risorse idriche) Consorzi irrigui, di bonifica e di depurazione Rappresentanti dei lavoratori Ordini e collegi professionali Università e Enti di ricerca Associazioni di cittadini ed altre autorità che possano avere interesse ai sensi dell art. 9 comma 5 D.Lgs. 152/2006

5 3. Consultazioni effettuate e partecipazione, in particolare riguardo gli eventuali contributi ricevuti e i pareri espressi Durante tutto il percorso Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale di Gestione Rifiuti della Provincia di Bergamo finora svolto sono stati utilizzati i metodi e gli strumenti ritenuti più idonei per garantire la massima informazione, partecipazione, diffusione e pubblicizzazione dei contenuti del Piano nei confronti dei diversi target individuati. In particolare, secondo quanto previsto dalla normativa richiamata in premessa: è stata data comunicazione dell avvio del procedimento VAS agli enti territorialmente interessati, ai soggetti competenti in materia ambientale e ai settori del pubblico interessati all iter decisionale; è stato pubblicato un apposito avviso dell avvenuto avvio del procedimento VAS sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sull Eco di Bergamo. In occasione delle Conferenze di Valutazione (9 luglio 2007 e 18 giugno 2008), oltre ad inviare specifici inviti ai soggetti interessati, si è provveduto a pubblicizzare sulla stampa o all Albo Pretorio e sul sito web della Provincia di Bergamo la convocazione e i contenuti che sarebbero stati trattati. A Conferenze ultimate, sono stati redatti e resi disponibile sul sito web della Provincia i verbali delle sedute Ogni documento significativo per il processo VAS è stato depositato presso gli uffici della Provincia di Bergamo e reso disponibile al pubblico sul sito web della Provincia in una sezione specificamente dedicata al processo di VAS del PPGR. Per incoraggiare e facilitare la formulazione e l inoltro di contributi, pareri, osservazioni da parte di tutti gli interlocutori coinvolti e interessati, è infine stato attivato un indirizzo di posta elettronica appositamente dedicato (vas.pianorifiuti@provincia.bergamo.it). A partire del 9 maggio 2008 la proposta di PPGR e Rapporto Ambientale sono state depositate e rese disponibili sul sito internet della Provincia. L avvenuto deposito è stato pubblicizzato mediante affissione all Albo Pretorio, pubblicazione su 2 quotidiani e inoltro di specifica comunicazione ai soggetti competenti in materia ambientale. Con Decreto n del 22 maggio 2008 la DG Qualità dell Ambiente della Regione Lombardia ha espresso valutazione di incidenza positiva, ovvero assenza di possibilità di arrecare una significativa incidenza negativa, sull integrità dei siti (SIC e ZPS) riguardo al Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Bergamo, a condizione che siano rispettate le prescrizioni contenute nel medesimo provvedimento: - sottoporre a VIC gli impianti esistenti in fase di rinnovo autorizzativo e i nuovi impianti collocati o da collocarsi nel raggio di 2 km dai Siti Rete Natura sottoporre a VIC i nuovi impianti da collocarsi nell areale di connessione compreso tra le fasce di attenzione di attenzione dei SIC Canto Alto Valle del Giongo e Boschi dell Astino e dell Allegrezza - verificare l assoggettabilità alla VIC degli impianti che hanno in essere una istruttoria autorizzativa e/o procedimento di VIA attivato prima del 13 febbraio 2008

6 - verificare l opportunità in fase di microlocalizzazione di escludere dalle aree idonee alcune zone particolarmente fragili dal punto di vista della tutela della qualità delle acque nell intorno del SIC Cave danesi. Alla data del 23 giugno 2008 sono pervenute n. 19 osservazioni, presentate da Enti Locali, Enti Parco, Partiti politici, Associazioni di categoria, Associazioni ambientaliste, Gestori impianti e Associazioni di cittadini e cittadini. Le osservazioni riguardano prevalentemente: richieste di precisazioni sui criteri di localizzazione richieste di chiarimenti su alcune ipotesi alla base del PPGR richieste di chiarimenti sui nuovi fabbisogni impiantistici necessità di enfatizzare la prevenzione (in particolare per gli imballaggi) e il recupero opportunità di integrare alcuni indicatori relativi al monitoraggio. Il 7 luglio 2008 l autorità competente per la VAS del Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (individuata nel Dirigente del Settore Ambiente), d intesa con l autorità procedente (Provincia di Bergamo), hanno espresso parere positivo circa la compatibilità ambientale del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti a condizione che si ottemperi alle prescrizioni ed indicazioni seguenti: revisionare la Relazione di Piano e il Rapporto Ambientale secondo quanto previsto dal documento Controdeduzioni alle osservazioni pervenute alla proposta di piano ed alla proposta di rapporto ambientale allegato al medesimo parere. Nel documento Controdeduzioni alle osservazioni pervenute alla proposta di piano ed alla proposta di rapporto ambientale, allegato al parere ambientale motivato, per ciascuna delle osservazioni avanzate, viene riportata la sintesi, la relativa controdeduzione e, qualora le controdeduzioni determinino variazione della relazione di Piano o del Rapporto Ambientale, l individuazione delle parti da modificare; In attuazione di quanto indicato nel parere motivato, sono stati predisposti i documenti: Relazione tecnica datata Luglio 2008; Rapporto Ambientale datato Luglio 2008; Rapporto Ambientale Sintesi non tecnica datato Luglio 2008;

7 4. Alternative/strategie di sviluppo e le motivazioni/ragioni per le quali è stata scelta la proposta di Piano Le analisi a supporto della pianificazione hanno evidenziato come l attuale sistema provinciale di gestione dei rifiuti urbani presenti caratteristiche di eccellenza; tali considerazioni emergono dall analisi dei seguenti indicatori: contenuti livelli di produzione di rifiuti urbani: 458 kg/abxa in provincia al 2006, a fronte di 518 kg/abxa medi in Lombardia e 550 kg/abxa medi nazionali; elevato sviluppo delle raccolte differenziate: 50,1% al 2006 in provincia, a fronte del 43,6% medio lombardo e del 25,8% medio nazionale; sostanziale autosufficienza impiantistica; sistema impiantistico di trattamento e smaltimento rifiuti allineato alle migliori tecniche disponibili in materia di recupero energetico dai rifiuti; costi complessivi di gestione dei rifiuti al di sotto della media regionale e nazionale. Sulla base di questa situazione si è ipotizzato uno scenario evolutivo che prevedesse ulteriori ottimizzazioni soprattutto per gli ambiti di intervento per i quali le analisi hanno evidenziato criticità; le principali linee di intervento individuate sono le seguenti: rafforzamento delle azioni volte al contenimento della produzione di rifiuti; potenziamento dei servizi di raccolta sia in termini di estensione delle forme di raccolta differenziata oggi non ancora implementate in talune porzioni del territorio provinciale, sia in termini di incremento delle rese quantitative; consolidamento del sistema impiantistico volto a garantire l autosufficienza provinciale e le funzioni di mutuo soccorso per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani; contenimento del fabbisogno di discarica; valorizzazione delle sinergie derivanti dalle possibili integrazioni della gestione di taluni flussi di rifiuti speciali con quella dei rifiuti urbani. La proposta tecnica di Piano è fortemente centrata sull attuale struttura organizzativa ed impiantistica senza determinare pertanto uno stravolgimento di quanto oggi in essere; il piano si propone di operare all interno di quei gradi di libertà di cui si può concretamente disporre, intesi come ricerca delle opportunità di nuove ottimizzazioni.

8 5. Modalità di integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare di come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale La VAS, nel perseguimento dell obiettivo strategico di integrare e rendere coerente il processo di pianificazione orientandolo verso la sostenibilità, consente l inserimento della dimensione e delle tematiche ambientali negli atti di pianificazione e programmazione, nonché la diretta e costante partecipazione ai processi decisionali dei portatori d interesse ambientale istituzionali, economici e sociali. La valutazione ambientale deve pertanto essere intesa come un processo che accompagna e si integra in tutte le differenti fasi della redazione di un Piano/Programma come un fattore di razionalità finalizzato ad accrescerne qualità, eccellenza ed efficacia. Per quanto concerne il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Bergamo, la progressiva integrazione dei risultati della VAS nel Piano è stata garantita dallo sviluppo contestuale del Piano e della sua Valutazione Ambientale e dal costante confronto e scambio di informazioni e documenti tra i gruppi di ricerca impegnati nell elaborazione dell uno e dell altra. Infatti, a differenza di quanto si è verificato in altre occasioni, nelle quali il processo di Valutazione ha seguito da un punto di vista logico e temporale la redazione dello specifico piano, l impostazione metodologica e l elaborazione delle diverse parti del piano in oggetto sono state accompagnate dalla contestuale impostazione ed elaborazione della Valutazione Ambientale e dalla individuazione collegiale degli indicatori da utilizzare nella fase di monitoraggio. Questo costante confronto e scambio ha visto momenti particolarmente significativi nell analisi congiunta delle diverse ipotesi di scenari elaborate nell ambito del Piano, nella costante e comune interazione con gli uffici del Settore Ambiente della Provincia, in occasione delle presentazioni in Commissione Consigliare dei principali documenti prodotti nel corso del lavoro (percorso metodologico procedurale VAS, studio di incidenza del PPGR sui Siti Rete Natura 2000, stato di fatto della produzione dei rifiuti, criteri localizzativi degli impianti di recupero/smaltimento rifiuti) e, in particolare, nella preparazione e nella conduzione della prima Conferenza di Valutazione tenutasi il 9 luglio 2007 e della seconda Conferenza di Valutazione tenutasi il 18 giugno L integrazione dei risultati della VAS nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti è stata infine assicurata dalla progettazione congiunta della fase dedicata al monitoraggio, in particolare dove sono stati selezionati dal gruppo di ricerca impegnato sulla VAS in stretta collaborazione con i redattori del Piano alcuni indicatori ritenuti particolarmente utili ed efficaci per la costante valutazione ambientale del Piano in fase di attuazione.

9 6. Modalità di integrazione del parere motivato nel PPGR Il parere motivato ha previsto la revisione della Relazione di Piano e del Rapporto Ambientale secondo quanto previsto dal documento Controdeduzioni alle osservazioni pervenute alla proposta di piano ed alla proposta di rapporto ambientale allegato al medesimo parere Tali documenti sono stati revisionati come richiesto e, unitamente alla presente Dichiarazione di sintesi, saranno sottoposti a presa d atto da parte della Giunta Provinciale.

10 7. Misure previste in merito al monitoraggio Per tutti gli indicatori utilizzati nel Rapporto Ambientale, è di estrema importanza disporre di valori nel tempo che permettano di valutare l efficacia delle azioni intraprese rispetto agli obiettivi del piano: a tal fine è essenziale il ruolo che l Osservatorio Rifiuti provinciale può svolgere nel monitoraggio degli effetti dell implementazione del Piano. L art. 16, comma 2 della legge regionale 26/2003 prevede che, entro il 31 gennaio di ogni anno, le Province trasmettano alla Regione una relazione sullo stato di attuazione del PPGR. Con la DGR 21/1/2005, n. 7/20287 la Regione ha stabilito i criteri per la redazione di tale relazione, richiamando espressamente i principi dei sistemi di gestione e la norma ISO 9001, prevedendo inoltre che le Province adottino un vero e proprio sistema di gestione del Piano rifiuti. Nell ambito di tale sistema di gestione, la Delibera richiama la necessità di individuare indicatori in base ai quali monitorare le prestazioni del Piano. Poiché presso la Presidenza Direzione Generale e l Assessorato all Ambiente e Tutela Risorse Naturali è applicato un sistema di gestione ambientale (SGA) conforme alla norma ISO e al Regolamento CE n. 761/2001 (EMAS) e inoltre presso il Settore Ambiente è applicato un sistema di gestione per la qualità certificato secondo la norma ISO 9001, appare del tutto naturale inquadrare il monitoraggio del PPGR nell ambito delle procedure di monitoraggio previste da tali strumenti di gestione. Peraltro alcuni degli indicatori utilizzati sono oggetto di valutazione annuale in sede di aggiornamento della Dichiarazione Ambientale EMAS. Altri indicatori, che necessitano di elaborazioni più complesse e non sono direttamente correlati alle attività gestionali della Provincia, potranno essere oggetto di monitoraggio in sede di: relazione annuale sulle prestazioni del PPGR; aggiornamento periodico della Relazione sullo Stato dell Ambiente (RSA) nell ambito del processo di Agenda 21 Locale avviato da tempo da parte della Provincia Tali attività di monitoraggio dovranno comunque essere regolamentate nell ambito delle procedure del SGA relative al monitoraggio delle prestazioni ambientali: in particolare il Piano di monitoraggio del SGA dovrà essere opportunamente integrato con gli indicatori utilizzati nella VAS, precisando, per ciascuno di essi, la frequenza, le modalità e le responsabilità per la raccolta dei dati.