Profughi e accoglienza in Europa, dalla Prima guerra mondiale agli anni '90

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2 Profughi e accoglienza in Europa, dalla Prima guerra mondiale agli anni '90 Torino 7 febbraio Seminario di studi Una narrazione a lungo mancata. Gli esodi del Novecento. In occasione del Giorno del Ricordo dell esodo istriano, fiumano, dalmata Stefano Gallo gallo@issm.cnr.it

3 La storia di Alexander

4 XVIII SECOLO PSKOV OLANDA

5 RIVOLUZIONE RUSSA ESTONIA PSKOV

6 1941: ACCORDI GERMANIA-URSS ESTONIA WURZBURG (BAVIERA)

7 SECONDA GUERRA MONDIALE WURZBURG (BAVIERA) VIENNA

8 AVANZATA RUSSA TIROLO VIENNA

9 Alexander Van der Bellen «Io sono figlio di rifugiati, e l Austria mi ha regalato una patria. Patria è per me qualcosa dove mi posso sentire bene, a mio agio, dove sono accettato, dove nel corso del tempo trovi lavoro, forse fai anche carriera. Patria è qualcosa che deve essere aperto [ ]. Così come a qualcuno la patria è stata tolta, per esempio a causa della guerra, così la patria gli può essere anche restituita in un altro posto».

10 - L eredità della storia dei profughi nell Europa del La distanza con cui oggi riusciamo a guardare a quella storia - Il ruolo dei singoli e delle loro strategie

11 La Prima guerra mondiale La dissoluzione degli Imperi orientali La Rivoluzione Russa Il passaporto Nansen (1922) La convenzione di Ginevra (1933) La conferenza di Evian (1938) La Seconda Guerra mondiale La fine dell Europa di mezzo La convenzione di Ginevra (1951)

12 Legge 31 gennaio 1926 n. 108 (cd. dei fuoriusciti ) «[ ] la cittadinanza si perde dal cittadino che commette o concorre a commettere all estero un fatto, diretto a turbare l ordine pubblico del Regno o da cui possa derivare danno agli interessi italiani o diminuzione del buon nome o del prestigio dell Italia, anche se il fatto non costituisca reato. [ ] Alla perdita della cittadinanza può essere aggiunto [ ] il sequestro e nei casi più gravi, la confisca dei beni. [ ] Sull efficacia del provvedimento di sequestro o di confisca non ha alcun effetto la cittadinanza straniera posteriormente acquisita dal proprietario dei beni. La perdita della cittadinanza importa perdita di titoli, assegni e dignità spettanti all ex-cittadino».

13 UNRRA: 1943 / 1947 IRO: 1947 / 1951 UNHCR: ONU:

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15 Statuto dei Rifugiati - Convenzione, Ginevra, 28 luglio 1951 «Ai fini della presente Convenzione, il termine di «rifugiato» è applicabile: [ ] a chiunque, per causa di avvenimenti anteriori al 1 gennaio 1951 e nel giustificato timore d essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato» «B. 1. Agli effetti della presente Convenzione, possono essere considerati "avvenimenti anteriori al 1º gennaio 1951" nel senso dell'articolo 1, sezione A: a) avvenimenti accaduti anteriormente al 1º gennaio 1951 in Europa; b) avvenimenti accaduti anteriormente al 1º gennaio 1951 in Europa o altrove. Ciascuno Stato Contraente, all'atto della firma, della ratificazione o dell'accessione, farà una dichiarazione circa l'estensione che esso intende attribuire a tale espressione per quanto riguarda gli obblighi da esso assunti in virtù della presente Convenzione. 2. Ciascuno Stato Contraente che si sia pronunciato per la definizione della lettera a) può in ogni tempo estendere i suoi obblighi pronunciandosi per la definizione della lettera b) mediante notificazione al Segretario generale delle Nazioni Unite.»

16 Protocollo di New York Estende la validità della convenzione del 1951 anche agli eventi successivi il 1º gennaio Rimane la possibilità di mantenere la riserva geografica

17 1974: il 98% dei rifugiati accolti in Francia è di origine europea 1986: i rifugiati accolti in Francia di origine europea sono il 14% Il cosiddetto Terzo Mondo, in particolare l Africa e l Asia, diventa la principale area di esilio, ma anche la principale area di asilo.

18 Anni 70: le logiche dell accoglienza rispondono in buona parte alle logiche della divisione politica e della guerra fredda. Due esempi simmetrici ma dalla logica analoga: - I rifugiati cileni dopo il golpe di Pinochet (1973) - I boat people dall Indocina, a seguito dell instaurazione di regimi comunisti nel Vietnam del Sud, in Cambogia, in Laos ( , ma in particolare tra 1978 e 1979)

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20 Anni 80: le logiche della divisione politica e della guerra fredda sembrano essere meno forti. 1989: Aristide R. Zolberg, Astri Suhkre e Sergio Aguayo Escape from violence. Conflict and the refugee crisis in the developing world (Oxford University Press) - rifugiato come attivista - rifugiato come bersaglio - rifugiato come pura vittima

21 E l Italia Ratifica la Convenzione di Ginevra nel 1954, con delle riserve agli articoli 6, 7, 8, 17, 18, 19, 22, 23, 25, 34, considerati solo come raccomandazioni. - Mantiene la riserva geografica: i termini "avvenimenti sopravvenuti prima del 1º gennaio 1951" vengono intesi come avvenimenti sopravvenuti prima di quella data in Europa. - Nel 1964 ritira la riserve diverse da quella geografica, ad eccezione delle riserva agli artt. 17 e 18 (trattamento su llavoro), considerate sempre come raccomandazioni. - Le riserve sono state ritirate con il D.L. n. 416 del 30 dicembre 1989, poi L. n. 39 del 28 febbraio 1990 (norme urgenti in materia di asilo politico, di ingresso e di soggiorno dei cittadini extracomunitari)

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