INDICE CAPITOLO 1 INTRODUZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDICE CAPITOLO 1 INTRODUZIONE"

Transcript

1

2 INDICE CAPITOLO 1 INTRODUZIONE 1.1 Scopo del manuale 1.2 Distribuzione del manuale 1.3 Procedura per l emissione, distribuzione e modifica del manuale 1.4 Prefazione del gestore 1.5 Glossario dei termini 1.6 Lista di distribuzione dei soggetti pubblici e privati cui va indirizzato il manuale d aeroporto e relativi aggiornamenti CAPITOLO 2 AMMINISTRAZIONE TECNICA 2.1 Nome e indirizzo dell aeroporto 2.2 Nome e indirizzo del gestore 2.3 Politiche per la gestione della sicurezza operativa 2.4 Organigramma e attribuzione di compiti, poteri e responsabilità 2.5 Procedure utilizzate per assicurare una supervisione continua in assenza dei responsabili titolari 2.6 Riunioni periodiche e comitati aeroportuali CAPITOLO 3 CARATTERISTICHE DELL AEROPORTO 3.1 Infrastrutture di volo 3.2 Aiuti visivi luminosi 3.3 Servizi di soccorso e antincendio 3.4 Pianificazione d emergenza integrata Allegati: AIP Italia AD2 LIBD (schede tecniche) AIP Italia AD2 LIBD 2-1 AIP Italia AD2 LIBD 2-7 AIP Italia AD2 LIBD 2-9 e 2-10 Tav. IT 01 Planimetria generale stato di fatto Tav. 1 Pista Rilievo plano altimetrico Tav. 2 Pista Profilo longitudinale

3 Tav. Impianto Voli Notturni Layout segnali Tav. Piazzale di sosta aa/mm segnaletica orizzontale Tav. VO03 Compatibilità aeronautica: Superficie di salita al decollo in configurazione stato di fatto

4 Aeroporto di Bari-Palese MANUALE D AEROPORTO CAP. 1 INTRODUZIONE 1.1 SCOPO DEL MANUALE L obiettivo principale del Manuale d Aeroporto è quello di definire come Aeroporti di Puglia SpA, in qualità di gestore aeroportuale, adempie ai propri compiti al fine di garantire le condizioni di corretta gestione dell aeroporto e di sicurezza delle operazioni. Il Manuale definisce le politiche e gli standard di prestazione adottati da Aeroporti di Puglia nonché le procedure tramite le quali raggiungerli. Il Manuale dell Aeroporto contiene informazioni pertinenti per descrivere la struttura organizzativa di Aeroporti di Puglia; indica, per ciascuna procedura, le figure responsabili con le relative attribuzioni. E lo strumento attraverso il quale tutto il personale operativo dell aeroporto viene debitamente informato sulle mansioni e responsabilità. Esso descrive i servizi e le strutture dell aeroporto e contiene le procedure operative necessarie. 1.2 DISTRIBUZIONE DEL MANUALE Il Manuale d Aeroporto viene diffuso a cura di Aeroporti di Puglia a tutti i soggetti pubblici e privati operanti nell aeroporto di Bari secondo la lista di distribuzione che segue che ne individua i destinatari ufficiali. La diffusione avviene esclusivamente attraverso internet tramite il sito Il Manuale d Aeroporto è consultabile tramite password di accesso fornita da Aeroporti di Puglia. Aeroporti di Puglia provvederà a notificare tramite Posta Elettronica Certificata (PEC): - Notifica di revisione al Manuale d Aeroporto; - Password per l accesso all area riservata. Anche per gli Uffici interni, di seguito elencati, si provvederà alla diffusione attraverso internet, come sopra indicato, con le medesime modalità: Amministratore Unico Accountable Manager Direttore Generale Direttore Amministrativo Direttore Tecnico Safety Manager Coordinatore Scali Ufficio Coordinamento Voli Ufficio Agibilità RSPP Capitolo 1 - Introduzione Pag. 1 di 5

5 Aeroporto di Bari-Palese MANUALE D AEROPORTO La notifica di revisione alla documentazione inerente il Manuale d Aeroporto sarà eseguita soltanto dopo l approvazione dell ENAC Direzione Operazioni Napoli. 1.3 PROCEDURE PER L EMISSIONE, DISTRIBUZIONE E MODIFICA DEL MANUALE Le revisioni ai contenuti del Manuale in conseguenza di modifiche apportate alle infrastrutture, alle procedure operative e gestionali, all organizzazione, al personale responsabile delle varie aree operative, ad atti regolamentari con impatto sui contenuti del Manuale, dovranno essere sottoposte alla preventiva approvazione dell ENAC prima dell inserimento nel Manuale. Dette revisioni, generalmente operate dal Post Holder competente, vengono comunque sottoscritte da tutti i Post Holders sotto coordinamento dell Accountable Manager e del Safety Manager che le sottoscrivono anch essi. Le modifiche del Manuale d Aeroporto potranno riguardare: - l Edizione solitamente coincidente con i rinnovi del Certificato d Aeroporto (es.: il III rinnovo di Certificato coinciderà con l Edizione 3); - gli Emendamenti coincidente con il numero di revisione della procedura o della sezione interessata aggiornati alla data delle modifiche. In caso di emissione del nuovo Emendamento le modifiche del Manuale saranno riportate in apposite pagine, aggiuntive o sostitutive, nelle quali sono rese evidenti le parti sottoposte a modifica mediante una barra verticale posta a margine del testo. Ove ritenuto più utile si provvederà alla sostituzione dell intera procedura o sezione. Le pagine, procedure o sezioni sottoposte a nuovo Emendamento verranno elencate nell Indice delle pagine del Manuale. 1.4 PREFAZIONE DEL GESTORE Aeroporti di Puglia con i contenuti del presente Manuale di Certificazione d Aeroporto ritiene di aver adempiuto ai requisiti richiesti dal Regolamento (ENAC) per la Costruzione e l Esercizio degli Aeroporti al Cap. 2. Resta inteso che gli attuali contenuti potranno necessitare di aggiornamenti, di variazione dei requisiti attuali, dell organizzazione, delle infrastrutture e/o dei servizi offerti dall aeroporto. I contenuti del presente Manuale, in relazione alle specifiche funzioni aziendali, devono essere conosciuti, osservati e rispettati da tutto il personale interessato, compresi i sub-concessionari e prestatori di servizi terzi, al fine di assicurare il rispetto dei livelli di sicurezza attesi. Aeroporti di Puglia garantisce il proprio impegno affinché l aeroporto di Bari-Palese dal punto di vista delle infrastrutture, degli impianti e delle procedure operative sia conforme ai requisiti previsti dal Regolamento ENAC. Capitolo 1 - Introduzione Pag. 2 di 5

6 Aeroporto di Bari-Palese MANUALE D AEROPORTO 1.5 GLOSSARIO DEI TERMINI La terminologia utilizzata è quella standard ICAO, normalmente usata in campo aeronautico. Tutte le abbreviazioni ed acronimi riportati all interno del Manuale sono resi in forma chiara contestualmente al loro utilizzo nelle Procedure d Aeroporto. Inoltre si è valutato che i termini aeronautici riportati nel Glossario del testo del Regolamento per la costruzione e l esercizio degli aeroporti siano esaustivi ai fini della consultazione del presente Manuale. Capitolo 1 - Introduzione Pag. 3 di 5

7 Aeroporto di Bari-Palese MANUALE D AEROPORTO 1.6 LISTA DI DISTRIBUZIONE DEI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI CUI VA INDIRIZZATO IL MANUALE D AEROPORTO E RELATIVI AGGIORNAMENTI ENAC Direzione Operazioni Napoli ENAC Direzione Aeroportuale di Bari e Brindisi ENAV-CAAV Comando Provinciale VVF POLIZIA DI FRONTIERA MARITTIMA ED AEREA GUARDIA di FINANZA GRUPPO BARI AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI 9 REPARTO VOLO di PS Nucleo Elicotteri VVF Sezione Aerea Bari - GdF CROCE ROSSA ITALIANA AEROCLUB ALITALIA-CAI RYANAIR ltd CONSORZIO GH Aviation Service DELTA AEROTAXI Srl SKY SERVICES SpA MYSTRALAIR CARBOIL Srl AIR BP Italia AIRCHEFF Srl Capitolo 1 - Introduzione Pag. 4 di 5

8 Aeroporto di Bari-Palese MANUALE D AEROPORTO DJET Service Srl BALENA & FIGLI Srl XPH Srl MUNGOFLY ACCIPITER OMA Srl OLICAR SpA LA CASCINA Global Service S.r.l. Capitolo 1 - Introduzione Pag. 5 di 5

9 Aeroporto di Bari-Palese CAP. 2 AMMINISTRAZIONE TECNICA 2.1 NOME E INDIRIZZO DELL AEROPORTO AEROPORTO DI BARI-PALESE (LIBD) Viale Enzo Ferrari snc Bari-Palese 2.2 NOME E INDIRIZZO DEL GESTORE AEROPORTI DI PUGLIA S.p.A. Viale Enzo Ferrari snc Bari-Palese Tel ; fax Pagina web: Sedi Operative: Oggetto Sociale: Anno di fondazione: 1984 Bari, Brindisi, Foggia, Grottaglie (TA). Gestione in regime di concessione statale, quarantennale dei servizi e locali relativi all esercizio degli Aeroporti Pugliesi e Servizi Organizzati, al fine del trasporto aereo e dell intermodalità dei trasporti. 2.3 POLITICHE PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA OPERATIVA L aeroporto di Bari è aperto al traffico aereo H24. Allo scopo di garantire la conformità alle prescrizioni del Regolamento ENAC per la costruzione e l esercizio degli aeroporti nonché per l attuazione delle varie circolari ENAC/APT, la Società ha costituito la specifica organizzazione di responsabilità che, per l aeroporto di Bari-Palese, è così costituita: - Accountable Manager: Marco FRANCHINI - Safety Manager: Ing. Donato D AURIA - Post Holder Progettazione e Movimento: Ing. Michele CIMMARUSTI - Post Holder Manutenzione e Terminal: Ing. Cosima P. NASTASIA I Post Holders operano in considerazione delle procedure operative contenute nel presente Manuale d Aeroporto e vengono informati sullo stato delle infrastrutture mediante reports periodici redatti dagli operatori degli Uffici Coordinamento Voli ed Agibilità ovvero telefonicamente dagli stessi operatori in considerazione delle necessità. I Post Holders eseguono anche direttamente dei sopralluoghi sullo scalo Capitolo 2 Amministrazione Tecnica - Pag. 1 di 7

10 Aeroporto di Bari-Palese in considerazione a quanto riportato in dettaglio nelle procedure operative del presente Manuale. Per qualsiasi necessità, anche non programmata, i Capi Scalo e Supervisori di riferimento degli handlers possono contattare sia gli Uffici Coordinamento Voli ed Agibilità, sempre presenti, ovvero contattare direttamente i Post Holders interessati dalla specifica problematica al telefono cellulare. I riferimenti vengono di seguito riportati: POST HOLDER Progettazione ed Area Movimento: Ing. Michele Cimmarusti Tel: , cell.: mcimmarusti@aeroportidipuglia.it POST HOLDER Manutenzione e Terminal: Ing. Cosima Nastasia Tel: , cell: cnastasia@aeroportidipuglia.it UFFICIO COORDINAMENTO VOLI (H24) Tel: / UFFICIO AGIBILITA (H24) Tel: , cell: N.B.: Per problematiche relative a Safety e Wild Strike sono disponibili i riferimenti: fax: safetybari@aeroportidipuglia.it Aeroporti di Puglia è dotata di un sistema di gestione della sicurezza denominato Safety Management System (SMS), validato da ENAC da dicembre 2011, che garantisce che le operazioni aeroportuali siano eseguite in considerazione della soglia di accettabilità dei livelli di rischio connessi alle stesse operazioni attraverso un processo continuo di identificazione dei pericoli (hazard) e gestione degli stessi. L SMS definisce le modalità organizzative della gestione della sicurezza ed individua i processi, le procedure e le risorse per la realizzazione delle politiche di sicurezza di Aeroporti di Puglia, nonché i compiti, i poteri e le responsabilità del personale preposto. Nell ambito dell SMS tutti gli Uffici connessi con l operatività aeroportuale sono auditati periodicamente così come riportato nel Manuale dell SMS in vigore. 2.4 ORGANIGRAMMA E ATTRIBUZIONE DI COMPITI, POTERI E RESPONSABILITÀ L Organigramma è rappresentato come da schema grafico che segue: Capitolo 2 Amministrazione Tecnica - Pag. 2 di 7

11 Aeroporto di Bari-Palese ACCOUNTABLE MANAGER Marco FRANCHINI SAFETY MANAGER Ing. Donato D AURIA POST HOLDER PROGETTAZIONE E MOVIMENTO Ing. Michele CIMMARUSTI POST HOLDER MANUTENZIONE E TERMINAL Ing. Cosima NASTASIA UFFICIO COORDINAMENTO VOLI n. 1 Responsabile n. 7 Operatori UFFICIO AGIBILITA AIR-SIDE n. 1 Responsabile n. 5 Operatori UFICIO AGIBILITA LAND-SIDE n. 1 Responsabile n. 1 Operatore - Il Responsabile dell Ufficio Agibilità Air-Side e Land-Side è il medesimo - Gli Uffici Coordinamento Voli ed Agibilità Air-Side sono operativi H24, mentre l Ufficio Agibilità Land-Side dalle alle Per turno di lavoro sono presenti almeno n. 1 Operatore per l Ufficio Coordinamento Voli e n. 1 Operatore per l Ufficio Agibilità oltre i rispettivi Responsabili in orario d ufficio Le mansioni specifiche dell Accountable Manager, Safety Manager e Post Holders sono in linea generale riportate nella Circolare ENAC APT 16 e nelle procedure operative del presente Manuale. Ai Post Holders sono riconosciute competenze ed esperienze acquisite, potestà intesa come autonomia di scelta e poteri assegnati alle specifiche funzioni loro attribuite ai fini della certificazione dell aeroporto. Ogni Post Holder assicura, per l area di competenza, che: le procedure del Manuale siano redatte in rispondenza a quanto prescritto dal Regolamento, Circolari ENAC e norme in vigore ed ove necessario ne propone eventuali modifiche e/o integrazioni; gli operatori degli Uffici Coordinamento Voli ed Agibilità siano a conoscenza delle corrette informazioni da fornire ai Post Holders competenti per permettere loro la comprensione delle condizioni operative e di gestione dei servizi in atto sullo scalo per una pronta interazione e per eventuali decisioni da intraprendere; Capitolo 2 Amministrazione Tecnica - Pag. 3 di 7

12 Aeroporto di Bari-Palese gli operatori interessati dalle procedura operative siano formati ed informati circa la corretta applicazione delle procedure stesse; vengano adottate tutte le possibili iniziative per l eliminazione di eventuali difformità rilevate durante l esercizio della propria attività. di collaborare, nell ambito dell SMS, con il Safety Manager alla identificazione delle azioni correttive ed alla loro applicazione; Ai fini della suddivisione delle mansioni assegnate per aree di competenza, si riporta quanto segue: Il POST HOLDER PROGETTAZIONE E MOVIMENTO è responsabile per: a) La conformità delle progettazioni, di proprio sviluppo o effettuate da terzi, di tutte le nuove infrastrutture relative alle aree terminal, movimento (ivi comprese piste, raccordi, piazzali, taxi way, ecc.) sedime aeroportuale e aree limitrofe (vedi Procedura operativa n. 30 Attività di progettazione ); b) La conformità della progettazione di tutte le ristrutturazioni e che le medesime siano conformi ai regolamenti in vigore (vedi Procedura operativa n. 30 Attività di progettazione ); c) La determinazioni e la comunicazione dei dati relativi alle caratteristiche fisiche dell aeroporto (vedi Procedura operativa n. 1 Sistema d inserimento delle informazioni nelle pubblicazioni aeronautiche e diffusione delle informazioni sull operatività dell aeroporto ); d) L efficacia della progettazione relativamente ai livelli di sicurezza attesi (vedi Procedura operativa n. 30 Attività di progettazione ); e) Le attività previste dalle vigenti normative in materia ambientale ed il monitoraggio sulle interrelazioni aeroporto/territorio (vedi Procedura n. 9 Pulizia della pista, delle vie di rullaggio e del piazzale ); f) l'esecuzione in sicurezza della movimentazione degli aeromobili e dei mezzi, di tutte le attività e le operazioni connesse con il volo che si svolgono o comprendono l'area di movimento e della gestione della stessa (vedi Procedure operative n. 4 Modalità di accesso e movimento di personale e mezzi di servizio nelle aree operative, n. 14 Gestione del piazzale e del parcheggio aeromobili, n. 34 Rifornimento carburante aeromobili ); g) La gestione dei servizi connessi con il volo (vedi Procedure operative n. 19 Operazioni di followme n. 22 Piano rimozione neve, n. 24 Segnalazione degli incidenti e inconvenienti in ottemperanza alla regolamentazione relativa al sistema di segnalazione obbligatoria ); h) Il monitoraggio delle aree soggette a lavori (vedi Procedura operativa n. 8 Segnalazioni aree inagibili per la movimentazione degli aeromobili e controllo dei lavori con impatto sulla sicurezza delle operazioni di volo ); i) il monitoraggio durante le operazioni dello stato della pista, delle taxiway e dei raccordi, della segnaletica orizzontale, verticale e luminosa (vedi Procedure operative n. 6 Ispezioni dell area di movimento, n. 21 Protezione delle pista durante le procedure di ridotta visibilità ); j) l allontanamento dei volatili o della attuazione del piano di prevenzione e controllo del rischio da impatto con volatili, se esistente (vedi Procedura operativa n. 23 Piano per la riduzione del rischio da impatto con uccelli, animali selvatici e cani randagi ); k) la registrazione dei dati relativi agli incidenti e agli incidenti gravi, della rimozione dei mezzi e degli aerei incidentati (vedi Procedura operativa n. 26 Rimozione degli aeromobili incidentati ); Capitolo 2 Amministrazione Tecnica - Pag. 4 di 7

13 Aeroporto di Bari-Palese l) la gestione e la formazione del personale alle proprie dipendenze; Il POST HOLDER MANUTENZIONE E TERMINAL è responsabile per: a) il monitoraggio ostacoli in relazione alle superfici ostacoli connesse alla pista, al decollo e all avvicinamento (vedi Procedura operativa n. 29 Monitoraggio efficienza segnaletica diurna e notturna ostacoli ); b) la redazione e la implementazione dei piani di emergenza per le parti di competenza (vedi Procedure operative n. 20 Piani di emergenza aeroportuale per allarme emergenza incidente, n. 25 Fornitura e mantenimento in stato di efficienza delle comunicazioni tra i soggetti preposti all allarme, il fornitore del servizio ed il gestore ); c) la predisposizione dei programmi manutentivi di tutti gli apparati, edifici, segnaletica, piste (con particolare riferimento al Pavement Management System), incluse le verifiche periodiche delle condizioni di aderenza delle piste ed il controllo dei sistemi di illuminazione piste e la segnaletica luminosa, taxiway, raccordi, strade aeroportuali, recinzioni, drenaggi, equipaggiamenti e mezzi di trasporto ed attrezzature speciali, alimentazioni ecc. che concernono l aeroporto nella sua completezza, per quanto rientra nelle competenze ed attribuzioni del gestore (vedi Piano delle Manutenzioni, Procedure operative n. 10 Controllo della recinzione aeroportuale, n. 18 Estintori carrellati sul piazzale di sosta aeromobili ; d) il controllo periodico dello stato della pista, delle taxiway e dei raccordi, della segnaletica orizzontale, verticale e luminosa, dell area movimento e più in generale l effettiva e corretta attuazione della manutenzione programmata e straordinaria, al fine di garantire la costante efficienza di infrastrutture ed impianti per il mantenimento di un adeguato livello di sicurezza delle operazioni (vedi Procedure operative n. 11 Misurazione e diffusione delle informazioni relative all azione frenante di pista e all altezza dell acqua, della neve, ecc. sulla pista e sulla via di rullaggio, n. 13 Sfalcio erba in aree operative ); e) le procedure ordinarie di sicurezza e di assistenza ai passeggeri e di quelle che, ai fini della safety, interessano la correlazione del terminal con l aeromobile e più in generale il lato aria (Procedura operativa n. 35 Gestione ordinaria e straordinaria del terminal ); f) la redazione e la implementazione delle procedure di crisi e di contingency nonché dei piani di emergenza, per le parti di competenza (vedi Procedura operativa n. 33 Piano di evacuazione dell aerostazione ); g) la gestione e la formazione del personale alle proprie dipendenze. Al fine del mantenimento dei livelli di Safety attesi dal presente Manuale sono stati istituiti gli Uffici di Coordinamento Voli, di Agibilità Air-Side ed Agibilità Land-Side con le mansioni specifiche di seguito indicate: UFFICIO COORDINAMENTO VOLI Responsabilità: Post Holder Area Movimento Funzioni: ha il compito di: Capitolo 2 Amministrazione Tecnica - Pag. 5 di 7

14 Aeroporto di Bari-Palese - disciplinare le attività di gestione del piazzale e parcheggio degli aeromobili fornendo il Servizio di Apron Management in collaborazione con ENAV-CAAV con cui è stato stipulato un Verbale d Accordo Ordinato movimento aeromobili, mezzi e personale sui piazzali Operation Letter rev. 3 del 13/2/ disciplinare le modalità operative di gestione degli aeromobili nelle fasi di arrivo (aeromobile Bloccato ) e partenza (aeromobile Ready ) con gli handlers. - gestire gli impianti centralizzati di Aeroporti di Puglia di supporto alle attività degli handlers; - assolvere alla funzione di Centro Operativo per l Emergenza (COE) al verificarsi di uno stato di crisi per incidente aereo. UFFICIO AGIBILITA AIR-SIDE Responsabilità: Post Holder Area Movimento Funzioni: ha il compito di: - svolgere le attività ispettive e di controllo dell area di movimento per verificarne lo stato di efficienza in termini di pulizia, manutenzione e più in generale di agibilità operativa; - svolgere le operazioni connesse alla verifica dell agibilità nelle aree operative (misurazione dell azione frenante della pista di volo e dell altezza dell acqua, supervisione e coordinamento dei lavori nelle aree operative da parte di ditte esterne e sub-concessionari, etc.); - partecipare attivamente al verificarsi di situazioni di contingency ed emergenza nelle aree operative; - costituire la Bird Control Unit (BCU), insieme con il servizio di Falconeria. UFFICIO AGIBILITA LAND-SIDE Responsabilità: Post Holder Area Terminal Funzioni: è preposto al monitoraggio dell aerostazione passeggeri (strutture ed impianti essenziali) e viabilità Land-Side ed alla segnalazione di eventuali anomalie e disservizi ed ove possibile alle azioni risolutive immediate. Viene coinvolto ogni qual volta si verificano situazioni di contingency ed emergenza nell aerostazione passeggeri. Tutti gli operatori di appartenenza agli Uffici sopra indicati sono stati addestrati circa le specifiche procedure oltre che per l impiego delle attrezzature speciali ed attività sul campo. 2.5 PROCEDURE UTILIZZATE PER ASSICURARE UNA SUPERVISIONE CONTINUA IN ASSENZA DEI RESPONSABILI TITOLARI I Post Holders hanno la sede di lavoro presso l aeroporto di Bari ed assicurano la loro attività sull aeroporto comunicando direttamente con gli operatori in turno negli Uffici di Coordinamento Voli ed Agibilità. I Post Holders eseguono direttamente sopralluoghi periodici di 2 livello in considerazione a quanto riportato in dettaglio nelle procedure operative del presente Manuale. Capitolo 2 Amministrazione Tecnica - Pag. 6 di 7

15 Aeroporto di Bari-Palese I Post Holders, ancorché presenti in aeroporto negli orari d ufficio ( lt), garantiscono la reperibilità H24. Sono inoltre interscambiabili al fine della copertura in caso di ferie, malattie, etc. e possono delegare la supervisione di specifiche attività sul campo al personale della Direzione Tecnica, agli operatori di Agibilità ai Deputy Post Holder (ove formalmente nominati), perché tutti in possesso di adeguata formazione ed informazione circa i contenuti del presente Manuale d Aeroporto. 2.6 RIUNIONI PERIODICHE E COMITATI AEROPORTUALI L Accountable Manager, periodicamente, convoca un Safety Board riguardante gli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie gestiti da Aeroporti di Puglia, al quale partecipano anche i Post Holders ed il Safety Manager. Il Safety Board può anche essere proposto dal Safety Manager o dai Post Holders in considerazione di particolari situazioni operative e di contingency. Durante l incontro vengono riportate le circostanze intervenute nel periodo di riferimento e le relative soluzioni adottate, al fine della più ampia e condivisa conoscenza di tutte la problematiche presenti. L Accountable Manager può richiede la presenza eventuale di altri Uffici, per l esame e la valutazione di aspetti specifici. Dell esito delle riunioni viene redatto apposito Verbale. Il Safety Manager per problematiche inerenti la safety aeroportuale può promuovere, anche su segnalazione dei Post Holders, specifici Safety Committee mirati a coinvolgere tutti gli operatori aeroportuali esterni sugli obiettivi di sicurezza, analizzare congiuntamente le eventuali problematiche riscontrate nelle operazioni e proporne eventuali soluzioni migliorative. Capitolo 2 Amministrazione Tecnica - Pag. 7 di 7

16 Aeroporto di Bari - Palese del 25/11/2013 CAP. 3 CARATTERISTICHE DELL AEROPORTO 3.1 INFRASTRUTTURE DI VOLO Pista L aeroporto di Bari-Palese (Codice Infrastrutturale ICAO: 4E) è dotato di una pista di volo avente la lunghezza complessiva di 2820 m e larghezza di 45 m oltre due fasce laterali antipolvere (shoulders) di 7,50 m ciascuna. La pista è pavimentata in conglomerato bituminoso mentre le testate sono in calcestruzzo. La testata 25 della pista di volo, è costituita da lastre in calcestruzzo delle dimensioni di 5 x 5 m, per gli ultimi 150 m. La testata 07 è costituita da lastre in calcestruzzo delle dimensioni di 7,5 x 7,5 m per gli ultimi 300 m. L orientamento della pista di volo è di 67 rispetto al nord magnetico. La denominazione della pista di volo, in base alla convenzione internazionale ICAO utilizzata per l identificazione delle piste è RWY 07/25. Le coordinate geografiche nel sistema di riferimento topografico ED 50 del Punto di Riferimento Aeroportuale (Aerodrome Referent Point) sono N e con quota s.l.m. di 187 ft (57 m). Per le piste RWY 07/25 dell aeroporto di Bari-Palese le distanze dichiarate (vedi AIP Italia AD2 LIBD 2-1 e relative schede tecniche) sono le seguenti: RWY TORA (m) TODA (m) ASDA (m) LDA (m) CWY (m) SWY (m) X180 / Int. Take Off F* X180 Start Point RWY 07** X X180 / Int. Take Off B* X180 TORA = Take Off Runway Available = lunghezza di pista disponibile al decollo TODA = Take Off Distance Available = TORA + clearway (CWY) ASDA = Accelerate Stop Distance Available = TORA + stopway (SWY) LDA = Landing Distance Available = distanza disponibile all atterraggio Capitolo 3 - Caratteristiche dell aeroporto Pag. 1 di 6

17 Aeroporto di Bari - Palese del 25/11/2013 * Intersection Take off F e B sono utilizzati soltanto su richiesta del pilota o su richiesta della TWR previo benestare del pilota. ** Start Point RWY 07: TORA 3000 m = 2820 m dimensione RWY + 60 m CWY pavimentata m RESA pavimentata (area di 180 m oltre fine RWY 25 disponibile per decollo RWY 07 e rullaggio. La soglia 07 è penalizzata di 376 m (distanza dal fine pista 25) a causa degli ostacoli presenti nel primo tratto ad ovest della pista di volo. La sezione trasversale è costituita da un andamento a schiena d asino con pendenza delle due falde dell 1,5 %. La pendenza longitudinale in asse alla pista di volo è mediamente pari allo 0,8 %. Il primo quarto di pista 07 ha una pendenza di 0,88% (questo valore risulta leggermente superiore allo 0,8% previsto dal Regolamento ENAC). Tale difformità ai requisiti regolamentari è stata ritenuta da ENAC non significativa ai fini operativi con nota n /IOP/ENAC del 29/07/2010. Le quote s.l.m. delle soglia pista 25 e Intersection Start Point G sono rispettivamente 32,99 m e 58,71 m. La quota del fine pista 25 è pari a 57,13 m. La portanza della pista di volo ha un valore PCN pari a 120/F/A/W/T per la pavimentazione flessibile, ed un PCN pari a 74/R/A/W/T per la pavimentazione rigida di testata 25 ed un PCN pari a 93 R/A/X/T per la pavimentazione rigida di testata 07. La pista di volo è asservita da una striscia di sicurezza (STRIP) fisicamente non delimitata di dimensioni 2940 x 300 m. La portanza della STRIP ha valori di CBR: Pista da THR 25 a THR 07 (2444 m di lunghezza) CBR medio = 13,7 (rilevato da Soc. Siproma nel novembre Tale valore medio può ritenersi accettabile tenuto conto dell ammissibilità degli scostamenti del 10% e per il carico teorico dei cedimenti vedasi studio AdP trasmesso con foglio n del 30/09/2013); Pista da THR 07 a Start Point RWY 07 (556 m di lunghezza) CBR medio = 17.5 (rilevato da Soc. Rodeco nel giugno 2011). Complessivamente i valori dell indice CBR riscontrati ed i cedimenti calcolati sono risultati sufficienti ed adeguati a garantire i requisiti previsti al Cap. 3 Parr. 4 e 5 del Regolamento ENAC per la Costruzione e l Esercizio degli Aeroporti oltre ai contenutoi della direttiva ENAC impartita con la Circolare prot /DIRGEN/CAP del 7/02/2008 Linee Guida per l adeguamento delle strip aeroportuali. Le due testate sono entrambe dotate di RESA (Runway End Safety Area) che per pista 07 è di dimensioni 180 x 150 m, mentre per pista 25 è pari a 240 x 150 m. La RESA di pista 25, pavimentata Capitolo 3 - Caratteristiche dell aeroporto Pag. 2 di 6

18 Aeroporto di Bari - Palese del 25/11/2013 per 180 m, è disponibile per decollo RWY 07. ENAC ha rilasciato esenzione temporanea per l uso della RESA pavimentata con nota n /CIA del 21/06/2013. I valori di portanza per la RESA di pista 07 sono decrescenti, allontanandosi dall infrastruttura pavimentata, a partire da valori di CBR pari a 21 sino a 10. I valori di portanza per la RESA di pista 25 sono decrescenti, allontanandosi dall infrastruttura pavimentata, a partire da valori di CBR pari a 25 sino a 20. L aeroporto è aperto al traffico IFR. La pista di volo RWY 07, in termini di dotazioni infrastrutturali ed impiantistiche, consente attualmente avvicinamenti strumentali di precisione (ILS) di Cat. I., mentre la pista di volo RWY 25 consente avvicinamenti strumentali non di precisione. L aeroporto è anche aperto al traffico aereo VFR notturno come da autorizzazione ENAC n /AOC/DIRGEN del 21/6/2006. Le superfici di salita al decollo di RWY 25 risulta attualmente forata, nel primo tratto del piano, da ostacoli ed in particolare alberature e pali per condutture elettriche. Ulteriore ostacolo è costituito dal Campanile di Bitonto (Coord. WGS84: lat ,65 long ,44 ) che fora la superficie di salita al decollo di 13,2 m (vedi inserito in AIP Italia AD2 LIBD 3-1). La superficie di avvicinamento di RWY 07 (strumentale di precisione) è attualmente, nella prima sezione del piano, con pendenza 1:40, come per la seconda sezione. Gli ostacoli più significativi che interessano il piano sono una fila di tralicci dell alta tensione ubicati tra gli 11 e 16 km circa dall attuale posizione della soglia 07. Tali elementi eccedono la sezione orizzontale della superficie di avvicinamento con valori compresi tra 60 cm e 26,3 m (vedi AIP Italia Carta ostacoli Tipo B). La superficie di avvicinamento di RWY 25 (strumentale non di precisione) risulta di pendenza regolamentare 1:50 e libera da ostacoli Vie di circolazione La pista di volo è collegata ad una via di rullaggio parallela denominata T, collegata da sette raccordi A, B, C, D, E, F e G. L interasse tra pista di volo e via di rullaggio principale ( T ) e di 195 m, le vie di rullaggio tutte sono di larghezza pari a 23 m oltre due banchine (shoulders) di 10,50 m ciascuna (44 m di larghezza complessiva). Sono inoltre presenti tre raccordi di collegamento tra la via di rullaggio T ed il piazzale di sosta aa/mm denominati L, N e P anch essi di 44 m di larghezza complessiva. La portanza minima delle vie di circolazione ha un PCN pari a 64 F/A/W/T. La pendenza longitudinale della TWY T risulta mediamente conforme a quella massima (1,5%) prevista da Regolamento ENAC, ad eccezione del tratto di TWY lungo circa 300 m compreso tra il raccordo B ed A che risulta avere una pendenza dello 1,8%. La pendenza longitudinale del Capitolo 3 - Caratteristiche dell aeroporto Pag. 3 di 6

19 Aeroporto di Bari - Palese del 25/11/2013 raccordo A è invece di 1,6%. A tal proposito è stata inserita in AIP Italia una prescrizione permanente di: Rullaggio seguendo l asse TWY alla minima velocità possibile (vedi AD2 LIBD 1-9 item 20.3) Piazzale di sosta aa/mm Il piazzale di sosta aa/mm di Bari è costituito da quattro settori (apron 1, apron 2, apron 3 ed apron 4) contenenti n. 33 piazzole di parcheggio come meglio definite in AIP AD2 LIBD 2-1 e 2-7. La apron taxiway dell apron 1 (piazzole ) di piazzale è agibile per aa/mm di categoria C (max apertura alare 36 m) oltre a contenere n. 7 piazzole per aviazione generale. La apron taxiway dell apron 2 (piazzole ) è agibile per aa/mm di categoria E (max apertura alare 65 m). La apron taxiway dell apron 3 (piazzole ) è agibile per aa/mm di categoria D (max apertura alare 52 m). La apron taxiway dell apron 4 (piazzole 401 e 402) è agibile per aa/mm di categoria C (max apertura alare 36 m). Sono anche presenti ulteriori aree destinate alla sosta degli aeromobili di aviazione generale ed elicotteri soggette a regolamentazione speciale (Cap. 3 Par del Regolamento per la Costruzione e l Esercizio degli Aeroporti) quali: l hangar area, ubicata a sud dell apron 1,; il piazzale Aeroclub, ubicato a sud-est dell apron 1, L apron 5, a sud dell apron 4 ed antistante i Reparti volo di PS e VVF. Per indicazioni più specifiche sulle prescrizioni operative dei parcheggi si vedano i Remarks riportati in AIP AD2 LIBD 2-9 e Il piazzale di sosta aa/mm è collegato con l area di manovra da tre raccordi, L, N e P dove sono ubicati rispettivamente i markings di apron limit. 3.2 AIUTI VISIVI LUMINOSI Il sistema degli impianti visivi luminosi AVL è alimentato dalla cabina Voli Notturni ubicata in edificio ENAV. Gli impianti sono condotti, gestiti e mantenuti dall ENAV-CAAV di Bari. Capitolo 3 - Caratteristiche dell aeroporto Pag. 4 di 6

20 Aeroporto di Bari - Palese del 25/11/2013 Con i lavori di prolungamento pista e via di rullaggio nella configurazione a 3000 m (Appalto Cavalleri Certificato di Agibilità ENAC datato giugno 2011), gli impianti sono stati implementati nella parte di prolungamento pista di 556 m, prolungamento via di rullaggio e nuovo raccordo G. Tali parti di impianti sono attualmente manutenuti da Aeroporti di Puglia, mentre la manutenzione, conduzione e gestione dei restanti segnali oltre tutti i circuiti AVL è di competenza ENAV. Si è in attesa della determinazione di una Convenzione che attribuisca ad un unico soggetto la manutenzione dell intero sistema IVN/AVL (ENAV SpA oppure Aeroporti di Puglia). I segnali AVL di pertinenza Aeroporti di Puglia sono sostanzialmente, per quanto riguarda la pista di volo RWY 07/25: Bordo pista dalla THR 07 al RWY 25 END per 376 m (n. 12 segnali sopra elevati, 6 per lato); Asse pista 25 dalla THR 07 al RWY 25 END per 376 m (n. 12 segnali a semilivello) Fine pista 25 n. 6 segnali a semilivello Sentiero d avvicinamento luminoso RWY 07 n. 34 segnali di cui 28 a semilivello e 6 sopra elevati. Per le vie di circolazione Twy L, P, G ed apron, i segnali di bordo via di circolazione sono sostanzialmente n. 62 spraelevati e n. 17 a semilivello. L Aeroporto Civile di Bari Palese in relazione degli aiuti visivi luminosi (AVL) e radioelettrici esistenti consente operazioni di avvicinamento strumentale di precisione per RWY 07 (ILS di Iª Cat.) e strumentali non di precisione per RWY SERVIZI DI SOCCORSO E ANTINCENDIO L aeroporto di Bari-Palese è dotato di un Distaccamento VVF ubicato all interno del sedime aeroportuale di pertinenza del Comando Provinciale di Bari che provvede ai servizi antincendio e di soccorso per Categoria 8^ ICAO. 3.4 PIANIFICAZIONE D EMERGENZA INTEGRATA L aeroporto di Bari-Palese è dotato di due piani di emergenza riportati in dettaglio nelle procedure operative connesse il primo per incidente aereo ed attinente le attività da svolgere in Air-Side il secondo di evacuazione del terminal attinente le attività da svolgere in area Land-Side. Sono svolte con periodicità annuale esercitazioni globali (che coinvolgono tutti gli Enti/Società interessate) per entrambe le procedure operative. Aeroporti di Puglia ai sensi dell art. 707 comma 1 del Codice della Navigazione ha provveduto ad elaborare il documento Mappe di vincolo e limitazione ostacoli che prevede la determinazione di vincoli per le zone limitrofe all aeroporto che sono soggette a limitazioni dalle superfici ostacoli, al fine Capitolo 3 - Caratteristiche dell aeroporto Pag. 5 di 6

21 Aeroporto di Bari - Palese del 25/11/2013 di mitigare le eventuali conseguenze di un incidente. Il documento Mappe di vincolo e limitazione ostacoli sopra indicato è stato approvato da ENAC con Dispositivo Dirigenziale n. 008/IOP/MV del 21/11/2011. Allegati: AIP Italia AD2 LIBD (Schede Tecniche) AIP Italia AD2 LIBD 2-1 AIP Italia AD2 LIBD 2-7 AIP Italia AD2 LIBD 2-9 e 2-10 Tav. IT 01 - Planimetria generale stato di fatto Tav. 1 - Pista Rilievo plano-altimetrico Tav. 2 - Pista Profilo longitudinale Tav. Impianto Voli Notturni Layout segnali Tav. Piazzale di sosta aa/mm segnaletica orizzontale Tav. - VO 03 - Compatibilità aeronautica: Superficie di salita al decollo in configurazione stato di fatto Capitolo 3 - Caratteristiche dell aeroporto Pag. 6 di 6

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

Interazione tra Aeroporto e Territorio: Mappe di Vincolo e procedure di mitigazione. Ing. Galileo Tamasi Program Manager

Interazione tra Aeroporto e Territorio: Mappe di Vincolo e procedure di mitigazione. Ing. Galileo Tamasi Program Manager Interazione tra Aeroporto e Territorio: Mappe di Vincolo e procedure di mitigazione Ing. Galileo Tamasi Program Manager Contents - Introduzione - Lo schema logico della procedura di mitigazione - La costruzione

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINA GENERALE DELLA PROTEZIONE ANTINCENDIO PER GLI AEROPORTI DI AVIAZIONE GENERALE E LE AVIOSUPERFICI

REGOLAMENTO DISCIPLINA GENERALE DELLA PROTEZIONE ANTINCENDIO PER GLI AEROPORTI DI AVIAZIONE GENERALE E LE AVIOSUPERFICI REGOLAMENTO DISCIPLINA GENERALE DELLA PROTEZIONE ANTINCENDIO PER GLI AEROPORTI DI AVIAZIONE GENERALE E LE AVIOSUPERFICI Edizione n 1 approvata con disposizione d urgenza del Direttore Generale n. 9/DG

Dettagli

REGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA*

REGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA* REV. 0 PAG. 1/5 Sommario 1. SCOPO... 2 2. SOGGETTI COINVOLTI... 2 3. ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA... 3 4. TEMPI DI ATTIVAZIONE SERVIZI... 4 5. MODALITA OPERATIVE... 4 6. FINE DELLE OPERAZIONI... 7 7. GESTIONE

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

Procedura Gestione Settore Manutenzione

Procedura Gestione Settore Manutenzione Gestione Settore Manutenzione 7 Pag. 1 di 6 Rev. 00 del 30-03-2010 SOMMARIO 1. Scopo 2. Generalità 3. Applicabilità 4. Termini e Definizioni 5. Riferimenti 6. Responsabilità ed Aggiornamento 7. Modalità

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl L aeroporto di Bergamo Orio al Serio insiste sul territorio dei comuni di Orio al Serio, di Grassobbio e di Seriate, e si trova a pochi chilometri dal centro di Bergamo. Lo sviluppo programmato a partire

Dettagli

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale Sorveglianza e misurazioni del SG S&SL Indice: 1.0 Scopo e Generalità 2.0 Identificazione delle aree/attività soggette al monitoraggio 3.0 Pianificazione ed esecuzione dei monitoraggi e delle misurazioni

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI Pagina 1 di 5 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5. INDICATORI DI PROCESSO 6. RIFERIMENTI 7. ARCHIVIAZIONI 8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI 9. DOCUMENTI

Dettagli

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 delle Modalità di Applicazione delle Tariffe dei Premi (D.M. 12.12.2000) nei primi due anni

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE

NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE Questa nota è a beneficio degli operatori che intendono svolgere operazioni specializzate, a titolo oneroso (commerciali o

Dettagli

Ente Nazionale per l Aviazione Civile. Autorità aeronautica di Regolazione di Sorveglianza e di Controllo per l Aviazione Civile

Ente Nazionale per l Aviazione Civile. Autorità aeronautica di Regolazione di Sorveglianza e di Controllo per l Aviazione Civile Ente Nazionale per l Aviazione Civile Autorità aeronautica di Regolazione di Sorveglianza e di Controllo per l Aviazione Civile La certificazione aeroportuale La certificazione di un aeroporto e quella

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RIFERIMENTI...2 3. SIGLE E DEFINIZIONI...2 4. RESPONSABILITÀ...2 5. PROCEDURA...3 5.1 GENERALITÀ...3 5.2 VALUTAZIONE DEI RISCHI E VERIFICA DELLA

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO «DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme

Dettagli

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Monitoraggio salute e del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE, RSPP,

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

La certificazione aeroportuale

La certificazione aeroportuale La certificazione aeroportuale Tra le attività di Enac c è anche la certificazione di aeroporto. Un aspetto particolare di questa certificazione è costituito dal fatto che la stessa riguarda sia le caratteristiche

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009

Dettagli

Ospedale di Bolzano e Base HEMS LE AREE DI ATTERRAGGIO NELLE OPERAZIONI HEMS LE AREE DI ATTERRAGGIO IN JAR-OPS 3 Le JAR OPS non sono di per sé vincolanti. Esse riportano dei Requisiti che possono o meno

Dettagli

Il Sistema di Gestione

Il Sistema di Gestione 12 Convegno AIIA I Sistemi di Gestione della Sicurezza Antincendio nella Fire Safety Engineering Milano - 29 Ottobre 2009 Sui temi dell approccio prestazionale alla sicurezza contro l incendio e sull importanza

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

CERTIFICAZIONE DELLE AZIENDE AI SENSI DEI REGOLAMENTI EUROPEI 303/2008 E 304/2008 I & F BUREAU VERITAS ITALIA

CERTIFICAZIONE DELLE AZIENDE AI SENSI DEI REGOLAMENTI EUROPEI 303/2008 E 304/2008 I & F BUREAU VERITAS ITALIA Emesso da Ufficio: CERTIFICAZIONE DELLE AZIENDE AI SENSI INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. GENERALITÀ... 4 4. PROCEDURA DI CERTIFICAZIONE... 5 5. CONTENUTI DEL CERTIFICATO...

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE Pagina 1 di 5 Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione Pagina 2 di 5 Indice 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Costituzione e funzionamento del Comitato di Certificazione

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO QUESITO RISCONTRO* Documentazione di P N NA riscontro 1. ANALISI INIZIALE Il DVR /autocertificazione e gli allegati

Dettagli

ICAO Doc 9774 - Manual On Certification Of Aerodromes

ICAO Doc 9774 - Manual On Certification Of Aerodromes ICAO Doc 9774 - Manual On Certification Of Aerodromes ENAC Prevede l obbligo della certificazione per tutti gli aeroporti ove viene svolta una attività di Trasporto Pubblico con velivoli con 10 posti o

Dettagli

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Area Rete Unitaria - Sezione Interoperabilità Linee guida del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Azienda Presenti al sopralluogo per l azienda: 1 CHECK LIST GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA 1. GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA

Dettagli

PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE Art. 1 Costituzione e finalità del Gruppo Comunale di Protezione Civile. Pag. 3 Art. 2 Criteri di iscrizione ed ammissione.pag.

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

DELL'ATTO DI NOTORIETA'

DELL'ATTO DI NOTORIETA' via iscritto in data incaricato dal Sig, in qualità di REDIGE LA SEGUENTE PERIZIA DI ASSEVERAMENTO SULL IMPIANTO ELETTRICO 1 via iscritto al della provincia di al N in data incaricato dal Sig, in qualità

Dettagli

Sistema di Gestione per la Qualità

Sistema di Gestione per la Qualità MQ 04 Sistema di Gestione per la N. Revisione e data Motivo della modifica Rev, 02 del 03.03.2008 Adeguamento dello scopo Redatto Verificato Approvato RD RD DS 4.0 SCOPO SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 MOVIMENTAZIONE PONTI E CONTROLLO DELLA NAVIGAZIONE

S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 MOVIMENTAZIONE PONTI E CONTROLLO DELLA NAVIGAZIONE S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 0 01-06-2012 Prima emissione RSGI VICEPRESIDENTE PRESIDENTE / AD REV. DATA DESCRIZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE Pag. 2 di 8 INDICE 1. SCOPO... 3 2. DOCUMENTI

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA. Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI INGEGNERIA LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE

UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI INGEGNERIA LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI INGEGNERIA LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI ED ELIPORTUALI LECTURE 06 CARATTERISTICHE FISICHE DELLE

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

PROCEDURE PER ARRIVI E PARTENZE DEI VISITATORI/PILOTI PARTECIPANTI AL SALONE DEL VOLO DI PADOVA

PROCEDURE PER ARRIVI E PARTENZE DEI VISITATORI/PILOTI PARTECIPANTI AL SALONE DEL VOLO DI PADOVA PROCEDURE PER ARRIVI E PARTENZE DEI VISITATORI/PILOTI PARTECIPANTI AL SALONE DEL VOLO DI PADOVA L organizzazione tiene in altissima considerazione la Sicurezza del Volo e per questo, con il supporto e

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO...

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO... SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 3 5. RESPONSABILITÀ... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1. VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA... 4 6.2.

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008

La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008 La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008 Ricordiamo che tra le finalità della BS OHSAS 18001 richiede di dimostrare che: il sistema di gestione della salute e sicurezza

Dettagli

Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza GESTIONE FORNITORI

Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza GESTIONE FORNITORI GESTIONE FORNITORI Questa Procedura è di proprietà della società Tarros S.p.A.. Ogni divulgazione e/o riproduzione e/o cessione di contenuti a terzi deve essere autorizzata dalla Società medesima la quale

Dettagli

PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE Pagina 1 di 7 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5. INDICATORI DI PROCESSO 6. RIFERIMENTI 7. ARCHIVIAZIONI 8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI 9. ALLEGATI

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA

Dettagli

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE PAPA GIOVANNI XXIII e Comune di Vittoria Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli