Comune di Paderno d'adda

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1 ORIGINALE Comune di Paderno d'adda Provincia di Lecco DECRETO DEL SINDACO REGISTRO GENERALE Numero Data OGGETTO: RELAZIONE CONCLUSIVA SUL PROCESSO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE (ART. 1 CO. 612 LEGGE 190/2014). IL SINDACO In merito all argomento in oggetto; Visto il vigente Statuto; Richiamando il D. Lgs n. 267 e ss.mm.ii.;

2 RICHIAMATI: - il comma 611 dell articolo unico della Legge di Stabilità per il 2015 (la legge n. 190/2014) che ha imposto agli enti locali di avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, con lo scopo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, indicando i criteri generali, cui ispirare il processo di razionalizzazione : - il comma 612 dell articolo unico della Legge di Stabilità per il 2015 (la legge n. 190/2014) in forza del quale :"I presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i presidenti delle province, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano, corredato di un'apposita relazione tecnica, e' trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata. Entro il 31 marzo 2016, gli organi di cui al primo periodo predispongono una relazione sui risultati conseguiti, che e' trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicata nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata. La pubblicazione del piano e della relazione costituisce obbligo di pubblicità ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. PRESO ATTO CHE: - con Decreto Sindacale n. 11 del 27/03/2015 è stato approvato il piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie (il Piano nel seguito), comunicato al Consiglio comunale che ne ha preso atto con deliberazione n. 10 del 28/04/2015; - il predetto Piano è tuttora pubblicato sul Sito Internet del Comune, nella Sezione Amministrazione Trasparente sottosezione Enti controllati ed è stato trasmesso alla sezione Regionale di controllo Lombardia della Corte dei Conti, c on nota prot. n del 13/05/2015: RELAZIONA QUANTO SEGUE 1. Le partecipazioni societarie In termini generali il comune di Paderno D Adda (il Comune nel seguito) ritiene che l utilizzo dello strumento delle società pubbliche debba essere limitato alla erogazione di servizi pubblici locali, relativi ad ambiti territoriali di interesse sovra-comunale. In particolare ritiene l affidamento in-house providing a società nei settori con le caratteristiche citate, una modalità di azione dell ente pubblico particolarmente opportuna ed efficace, soprattutto per quei servizi di notevole rilevanza e strategicità per il territorio o per i quali il ricorso al mercato possa condurre a penalizzazioni per alcune categorie di cittadini. Dal punto di vista organizzativo il modello più efficiente si ritiene sia quello che consente di

3 contenere il numero delle società partecipate, per via dei minori costi amministrativi connessi: per questo una unica società per area vasta o ambito ottimale, pluri-servizio (o multiutility) organizzata per divisioni, appare la migliore soluzione. La presenza di eventuali altre società (di primo o secondo livello) dovrebbe sempre essere giustifica da esigenze particolari, quali ad esempio l un-boundling necessario a livello regolatorio per la partecipazione alle gare per la distribuzione gas, oppure la necessità/opportunità di partnership con altri operatori di aree geografiche limitrofe, da limitare ad alcuni settori e non ad altri. Il Comune attualmente partecipa direttamente al capitale delle seguenti società, oggetto del Piano di razionalizzazione 2015: 1. SILEA S.p.a. Società Intercomunale Lecchese per l Ecologia e l Ambiente, quota del 0,082% 2. Lario Reti Holding S.p.a. con quota del 0,140% 3. Idrolario S.r.l. con quota del 1,000% 4. Navigli Lombardi scarl con quota del 0,200% 2. Altre partecipazioni e associazionismo Il Comune partecipa inoltre ai seguenti enti, per loro natura non inclusi nel Piano: - Retesalute azienda speciale con una quota del 2,06% (Azienda speciale che ha come scopo fondamentale la gestione unitaria ed integrata dei servizi alla persona e alla famiglia per conto dei Comuni associati. Programma, coordina e realizza una rete di servizi efficienti, efficaci e di qualità a sostegno delle fasce più deboli della popolazione). - Parco Adda Nord con quota del 1,32% (Ente Parco con lo scopo di gestire il Parco regionale Adda Nord, classificato parco fluviale e di cintura metropolitana. Promuove lo studio e la conoscenza dell ambiente tutelando e valorizzando le bellezze paesaggistiche; attua gli interventi necessari per la conservazione delle specie animali e vegetali, nonché gli equilibri ecologici e idrogeologici in funzione del ripristino della navigabilità). 3. Attuazione del piano di razionalizzazione e risultati conseguiti 3.1. Silea Spa - Società Intercomunale Lecchese per l Ecologia e l Ambiente per azioni La società Silea Spa è la realtà di riferimento della Provincia di Lecco per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, i suoi soci sono esclusivamente comuni della provincia e la società è affidataria in-house providing dei servizi di raccolta, smaltimento e valorizzazione dei rifiuti da parte dei soci stessi. La società possiede l 80,5% del capitale sociale della controllata Seruso Spa, soggetto che svolge per conto dei soci (che oltre a Silea sono altri due soggetti pubblici: BEA -Brianza Energia Ambiente-

4 e CEM -Consorzio Est Milano) l attività di recupero dei materiali riciclabili che vengono poi conferiti agli appositi consorzi di settore (Corepla, Comieco, Coreve, Cial, Ricrea, Rilegno). Il Piano giudicava la attuale configurazione come soddisfacente e non prevedeva ulteriori azioni o misure da adottare, in quanto dalla ricognizione sui criteri previsti dall art. 1 comma 612 della Legge n. 190/2014, si rilevava che le società in oggetto: risultano perseguire finalità istituzionali dell ente, tra le quali certamente figura la gestione dei rifiuti; non sono composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; non svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, infatti non vi sono altre società pubbliche che si occupano di gestione rifiuti nella provincia di Lecco. Riguardo alla Seruso Spa, il suo mantenimento come società a sé stante è conseguente alla presenza di altri soci pubblici, appartenenti però ad ambiti di servizio territoriale diversi. Inoltre, ai fini del contenimento dei costi di funzionamento, si dava conto di un percorso di razionalizzazione già avvenuto negli anni precedenti, con la dismissione nel 2010 della partecipazione nella società Il Trasporto spa, l incorporazione nel 2013 dell altra società partecipata Compostaggio Lecchese Spa e - sempre nel 2013 l introduzione nello statuto la figura dell Amministratore Unico in alternativa al Consiglio di Amministrazione. Si faceva infine riferimento anche all ultimo criterio di razionalizzazione (aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica), citando la possibilità di aggregazione con Lario Reti Holding al fine di giungere alla costituzione di una unica società Multiutility. Attuazione del piano e risultati ottenuti Per quanto illustrato, la valutazione sui risultati ottenuti è positiva. A riprova di ciò, il Consiglio Comunale di Paderno D Adda, con delibera n. 31 del 29/09/2015, esecutiva ai sensi di legge, ha affidato a Silea S.p.A. sino al 2029 la gestione dell intero ciclo dei rifiuti. Riguardo alla possibilità di integrazione con LRH, che il Piano qualificava solo in termini di prospettiva futura, nel periodo intercorso non sono state effettuate né operazioni né valutazioni in merito, in quanto LRH è stata impegnata (come si dirà nel seguito) nel procedimento di affidamento del servizio idrico integrato. Si ritiene che una volta conclusa la riorganizzazione delle società idriche, sarà opportuno procedere con una seria valutazione della possibilità di integrare le due realtà Lario reti holding spa Il Gruppo Lario Reti Holding (LRH) ha per oggetto sia l esercizio di servizi pubblici locali da svolgersi in ambito sovra comunale in qualità di soggetto gestore in possesso dei necessari requisiti, quali il servizio idrico integrato (SII) e la distribuzione del gas naturale, sia attività di mercato quali

5 la vendita di gas e energia elettrica. La proprietà del gruppo è interamente costituita da Enti pubblici, sia della Provincia di Lecco sia della Provincia di Como, per un totale di 86 Comuni ai quali si è aggiunta nel corso del 2015 l Azienda Speciale "Ufficio d'ambito di Lecco". Il gruppo LRH è composto dalle seguenti società: la capogruppo Lario Reti Holding spa, Idroservice s.r.l. partecipata al 100% attiva nel servizio idrico, Lario reti gas s.r.l. ( LRG nel seguito) partecipata al 100% e attiva nella distribuzione gas, Acel Service s.r.l. ( Acel nel seguito) partecipata al 92,50% attiva nella vendita del gas e dell energia elettrica. Il Piano, nell effettuare la ricognizione sui criteri previsti dall art. 1 comma 612 della Legge n. 190/2014, rilevava che nessuna delle società citate è composta da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti e che, ai fini del contenimento dei costi di funzionamento, erano già intervenute importanti azioni di ristrutturazione in anni recenti, in quanto LRH stessa è il risultato di una fusione societaria avviata nel corso del 2008, attraverso la quale sono state riunite ben nove società pubbliche operanti nella provincia di Lecco. Inoltre dal 2013 è stata introdotta nello statuto la figura dell Amministratore Unico in alternativa al Consiglio di Amministrazione in tutte e quattro le società del Gruppo LRH. La situazione risultava maggiormente variegata per quanto riguarda i criteri di perseguimento delle finalità istituzionali, l assenza di altre società che svolgono attività analoghe o similari e l aggregazione con altre società di servizi pubblici locali di rilevanza economica, per i quali si dava conto di considerazioni specifiche per i diversi settori di attività del Gruppo, come dettagliato nel seguito. Servizio Idrico Integrato L erogazione del servizio idrico integrato, che rientra certamente tra le finalità istituzionali dell ente, vedeva la società Idroservice gestore provvisorio del servizio sino al 31 dicembre 2015 ma anche la presenza sul territorio di altre società operanti nel medesimo settore (Idrolario della quale il Comune è socio, oltre a Adda Acque, AUSM e Consorzio Olginate-Valgreghentino di proprietà di altri comuni della provincia di Lecco). Al fine di conseguire gli obiettivi di razionalizzazione, il Piano prevedeva la realizzazione di un progetto per candidare direttamente LRH alla gestione del servizio idrico integrato, invece della controllata Idroservice e, contestualmente, procedere ad un riassetto societario che doveva consentire ai Comuni della Provincia di Lecco di far confluire in LRH le partecipazioni da essi possedute nelle diverse entità ancora esistenti afferenti al Servizio Idrico Integrato (Idrolario, Adda Acque, AUSM e Consorzio Olginate-Valgreghentino), garantendo da subito l obiettivo di riduzione delle partecipazioni societarie. Tale riassetto è vincolato all effettivo affidamento del SII e dovrà essere realizzato in concomitanza all avvio dell erogazione del servizio da parte di LRH. (delibera assembleare LRH del 19 gennaio 2015). Distribuzione del gas L attività della partecipata LRG, che pur non essendo l attuale gestore delle reti di distribuzione del gas del Comune avrebbe potuto partecipare alla prossima gara per l affidamento del servizio dell Atem Lecco 2 (del quale il Comune fa parte), veniva ritenuta strategica per la gestione di un servizi pubblico locale.

6 Non si rilevavano sovrapposizioni con altre società partecipate e si riconosceva che il suo mantenimento come società a sé stante, distinta dalla capogruppo, era dovuto al vincolo legislativo dell un-boundling, che impone la separazione della attività di distribuzione da quelle di vendita del gas, esercitate da Acel, a sua volta partecipata dalla capogruppo. Vendita del gas e dell energia Le attività della partecipata indiretta Acel, svolte sul mercato in regime di libera concorrenza, non venivano considerate strategiche, tanto che non si escludeva di procedere in futuro ad una alienazione delle partecipazioni, procedendo in questo modo ad una ulteriore trasformazione del Gruppo LRH in una Multiutility concentrata sui servizi pubblici locali e ad una conseguente possibile integrazione con Silea Spa. Nel Piano infine ci si riservava di rivalutare il mantenimento della partecipazione nel gruppo nel caso non si fosse perfezionato l'affidamento del SII di medio/lungo termine. Attuazione del piano e risultati ottenuti Allo stato attuale, le previsioni del Piano risultano in corso di attuazione, come dettagliato nel seguito. Affidamento del servizio idrico integrato. LRH ha ricevuto direttamente l affidamento del servizio idrico integrato nella provincia di Lecco: In data 14 maggio 2015 l assemblea di LRH ha approvato la propria candidatura alla presa in carico della gestione in house del servizio idrico integrato nel bacino della Provincia di Lecco per il ventennio , sulla base di un progetto che prevedeva: l incorporazione di Idroservice in Lario Reti Holding s.p.a. con contestuale revisione dello Statuto di tale società e stipula di appositi patti parasociali tra i soci della stessa entrambi finalizzati a garantire il controllo analogo. Prevedeva inoltre la razionalizzazione delle presenze societarie idriche, da attuarsi in due steps: in primis l aggregazione delle patrimoniali minori Adda Acque Spa, Consorzio Valgreghentino- Olginate ed Ausm in Idrolario srl e in secondo luogo la fusione di Idrolario e LRH. In data 3 agosto 2015 il Consiglio Provinciale di Lecco, con deliberazione n. 51, in accordo alla delibera n. 52/15 del 30 giugno 2015 del Consiglio di Amministrazione dell Azienda Speciale Provinciale Ufficio d ambito di Lecco ed al relativo parere positivo della conferenza dei comuni dell Ato del 29 luglio 2015, ha predisposto l affidamento della gestione del servizio idrico integrato dell Ambito territoriale Ottimale (ATO) di Lecco alla società Lario Reti Holding S.p.A. (LRH), a decorrere dal 1 gennaio 2016 per un periodo di 20 anni, da perfezionare con separati e successivi atti deliberativi a condizione che LRH S.p.A. proceda alla fusione per incorporazione della società Idroservice S.r.l. (attuale affidataria del Servizio idrico integrato) ed alla modifica del proprio statuto, entro il 30/10/2015, per garantire i requisiti richiesti dalla normativa sull in-house

7 providing e che entro il 30/10/15 la Provincia di Lecco, tramite l Azienda speciale, acquisisca una partecipazione nel capitale sociale di LRH, sempre al fine di garantire il controllo analogo. In data 28 ottobre 2015 l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha formulato il proprio parere ai sensi dell art. 21 bis L. n. 287/90, a seguito della segnalazione pervenuta dalla Corte dei Conti Sez. regionale di controllo per la Lombardia, in data 8 settembre 2015, sulla citata delibera del Consiglio Provinciale, evidenziando una potenziale violazione delle regole a presidio della concorrenza propria dei mercati in condizione di monopolio naturale e, in particolare, delle regole in materia di affidamento diretto cd. in house providing, richiedendo quindi che la Provincia di Lecco comunicasse, entro 60 giorni dalla ricezione del parere, le iniziative adottate per rimuovere il rischio di violazione citato. In data 29 ottobre 2015 l assemblea straordinaria di LRH ha approvato, con la maggioranza qualificata dell 85%, le modifiche statutarie e la fusione per incorporazione della controllata Idroservice. Inoltre i soci hanno sottoscritto i patti parasociali previsti nel progetto per l affidamento. Nel mese di novembre 2015 l Azienda speciale ha acquisito una partecipazione al capitale di LRH spa. In data 29 dicembre 2015 il Consiglio Provinciale di Lecco, in accordo alla delibera n. 62/15 del 16 dicembre 2015 del Consiglio di Amministrazione dell Azienda Speciale Provinciale Ufficio d ambito di Lecco ed al relativo parere positivo della conferenza dei comuni dell Ato del 22 dicembre 2015, rilevando il perfezionamento delle condizioni sospensive, ha disposto l affidamento della gestione del servizio idrico integrato dell ATO di Lecco alla società Lario Reti Holding S.p.A. In seguito alle evidenze presentate dalla Provincia di Lecco in merito al verificarsi dell insieme delle condizioni prescritte dalla Deliberazione n. 51/2015, nonché alla fornitura degli ulteriori chiarimenti in ordine alla loro idoneità a soddisfare i requisiti di legittimità dell in-house providing, con comunicazione del 4 gennaio 2016 l AGCM ha deliberato di non impugnare la Deliberazione n. 51/2015 davanti al TAR territorialmente competente, col che l affidamento si è definitivamente perfezionato. Riassetto delle società idriche Il riassetto delle società dell idrico è stato avviato con la citata delibera di fusione di Idroservice in LRH del 29 ottobre La stipula dell atto notarile è prevista entro il 30 giugno 2016, ma con la retrodatazione degli effetti all 1/1/2016. Per quanto riguarda invece le altre società (Idrolario, partecipata dal Comune di Paderno D Adda, Adda Acque, AUSM e Consorzio Olginate-Valgreghentino, come detto di proprietà di altri Comuni della Provincia di Lecco) il progetto prevedeva prima l aggregazione in Idrolario e in secondo luogo la fusione di Idrolario e LRH. Tale scansione era motivata da ragioni di opportunità, in quanto le quattro società citate risultano omogenee tra loro dal

8 punto di vista del valore, che è determinabile con riferimento esclusivo alle dotazioni patrimoniali di beni (impianti) asserviti al ciclo idrico, mentre nella fusione con LRH è necessario compendiare le grandezze patrimoniali col valore economico derivante dalle attività che producono utili (distribuzione e vendita del gas e dell energia). Purtroppo lo schema descritto necessita di essere rivisto in quanto, come verrà illustrato nel paragrafo dedicati ad Idrolario, il Comune di Merate si oppone a qualunque operazione che riguardi tale società e, essendo proprietario di una quota societaria superiore al 20%, è in grado di bloccare ogni operazione straordinaria che richiede, ai sensi dello statuto, una maggioranza dell 80%. Le alternative possibili per conseguire comunque il risultato previsto nel Piano, sono esposte al successivo paragrafo Alternative per conseguire l obiettivo di razionalizzazione delle società idriche. Presenza nei settori distribuzione gas e vendita gas ed energia. Il gruppo LRH, in parallelo alla riorganizzazione del settore idrico esposta ai punti precedenti, ha avviato una riflessione strategica sulle attività svolte nell ambito dell energia e del gas, che può rilevare anche ai fini della razionalizzazione delle partecipate. In particolare, da uno studio commissionato al Prof. Marco Mariani, docente dell Università Bocconi, i cui risultati sono stati esposti nell assemblea ordinaria del 3 febbraio 2016, è emerso che sia Lario Reti Gas che Acel Service sono realtà efficienti e ben posizionate ma, nel contesto del generale processo di aggregazione che sta investendo il mercato dell energia e del gas in Italia, necessitano di crescere dimensionalmente per mantenere il proprio valore. Detta crescita, qualora fosse perseguita per linee interne, richiederebbe rilevanti investimenti diretti, con tempi di realizzazione medio lunghi, infatti: nell ambito dell energia è necessario espandere la base clienti e contrastare il declino dei prezzi finali incrementando la propria produttività nell erogazione dei servizi, operazioni che richiedono importanti investimenti commerciali e organizzativi; nell ambito della distribuzione del gas per crescere è necessario partecipare non solo alla gara dell Atem Lecco 1 (dove LRG è già gestore) ma anche alle gare per altri Atem, in particolare Lecco 2 (che comprende il Comune di Paderno D Adda ndr) e altri contigui territorialmente quali Monza 1 e 2 e Como 1, sostenendo, per ogni concessione eventualmente ottenuta, il costo del riscatto degli impianti da riconoscere al gestore uscente. In alternativa la crescita potrebbe essere perseguita per linee esterne, attraverso partnership con altri operatori del settore, nella forma di Joint Venture, fusioni, acquisizioni, etc, col vantaggio di poter conseguire gli obiettivi in tempi più rapidi e con minori investimenti diretti, salvo nel caso si proceda con acquisizioni. Di conseguenza la valutazione di ordine strategico che si pone è se valorizzare dette partecipazioni, cedendole ad altri operatori ovvero mantenerle operando per la loro crescita, scegliendo le modalità di attuazione di quest ultima.

9 *** Riguardo a tale prospettiva il Comune ritiene di poter avere maggiori vantaggi nel mantenimento delle partecipazioni purché se ne delinei un percorso di crescita coerente con le necessità del Comune stesso. Infatti, in caso di uscita dai settori in argomento attraverso la cessione di una o di entrambe le partecipazioni a terzi, il gruppo LRH si ritroverebbe con risorse finanziarie in eccesso, che non potrebbe utilizzare nell unica attività che gli rimarrebbe - l idrico in quanto per previsione normativa la stessa si deve sostenere esclusivamente con la tariffa. Verosimilmente tali risorse verrebbero ridistribuite ai soci e il Comune, per via della marginalità della propria partecipazione azionaria, riceverebbe un importo certo utile nell anno di competenza, ma non in grado di cambiare le sorti delle sue finanze. In luogo di tale incasso una-tantum, il Comune ritiene invece più utile al perseguimento dei propri fini: i) il controllo sulla gestione delle reti di distribuzione del gas del proprio territorio, ii) l ottenimento di ulteriori servizi quali l efficientamento energetico degli edifici. In sostanza Acel Service potrebbe fornire supporto concreto per iniziative, investimenti e gestioni in campo ambientale. Per quanto sopra, il Comune ritiene quindi opportuno che LRG e Acel intraprendano una crescita dimensionale attraverso la ricerca di partnership secondo i seguenti criteri: Mantenere/rafforzare una presenza con connotazioni industriali nell ambito della Distribuzione Gas, che consenta la partecipazione con buone possibilità di vittoria alle gare degli Atem Lecco 1 e 2, attraverso partnership con operatori del medesimo segmento competitivo, di dimensione comparabili al fine di mantenere una forma di controllo societario - ed interessati alle gare degli Atem contigui (Como 1, Monza 1 e 2), al fine di conseguire sinergie gestionali. Valorizzare la presenza nella vendita dell energia e del gas, nei termini di affidare lo sviluppo futuro delle attività attualmente svolte da Acel ad un partner, mantenendo una forma di controllo societario sufficiente a garantire l implementazione di servizi di efficientamento energetico nel territorio e il supporto ad iniziative istituzionali degli enti soci. Assicurare la non-incompatibilità all estensione futura della partnership al settore dei rifiuti 3.3. Idrolario s.r.l. La società Idrolario srl, costituita nel 2008 per essere il gestore delle reti del servizio idrico integrato della provincia di Lecco (la cosiddetta patrimoniale ) nel contesto della versione allora vigente

10 della Legge della Regione Lombardia 12 dicembre 2003 n. 26, venne riconvertita nel 2010 ad affidataria provvisoria dell intero servizio, a causa della sopravvenuta illegittimità costituzionale della citata legge regionale. Cessato l affidamento provvisorio, dal 1 gennaio 2014, alla società non è rimasta che la mera detenzione degli impianti. Il Piano, nell effettuare la ricognizione sui criteri previsti dall art. 1 comma 612 della Legge n. 190/2014, rilevava che la società citata non è composta da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti e che, ai fini del contenimento dei costi di funzionamento, dal 2013 è stata introdotta nello statuto la figura dell Amministratore Unico in alternativa al Consiglio di Amministrazione. Inoltre, nel corso del 2015, in luogo del Collegio Sindacale di tre membri si è passati al Sindaco unico. D altro canto, per via della cessata attività gestionale, la società era stata inserita nel progetto di razionalizzazione delle presenze societarie idriche, da attuarsi in due steps: in primis l aggregazione delle patrimoniali minori Adda Acque Spa, Consorzio Valgreghentino-Olginate ed Ausm in Idrolario e in secondo luogo la fusione di Idrolario e LRH. Attuazione del piano e risultati ottenuti Allo stato attuale le previsioni del Piano non si sono verificate, come dettagliato nel seguito. Nell assembla del 30 maggio 2015 viene posto all ordine del giorno la delibera di indirizzo sulla richiesta di fusione della società Adda Acque spa in Idrolario srl. Viene ricordato che già nel 2013 l organo amministrativo di Idrolario era stato incaricato di procedere con uno studio di fattibilità per l integrazione di Adda Acque e che tale operazione è coerente con il progetto di riorganizzazione del sistema idrico provinciale e che è necessaria al fine di rispettare la legge che richiede la chiusura delle partecipate inutili e in perdita. L assemblea, che vede la presenza di 41 comuni in rappresentanza dell 86% del capitale sociale, mette ai voti la delibera che viene approvata dal 54% del capitale (contrario il 32%), e l amministratore unico viene incaricato di approntare uno studio tecnico di fattibilità dell operazione di fusione. Il 21 Ottobre 2015 l assemblea vede al punto 2 e 3 dell ordine del giorno le delibere su: Linee di indirizzo strategico: deliberazioni inerenti e conseguenti e Cronoprogramma: procedura di incorporazione di Adda Acque Srl e Consorzio Tutela Ambiente Olginate-Valgreghentino in Idrolario Srl e successiva fusione per incorporazione di Idrolario Srl in Lario reti holding Spa. Sono presenti 42 soci in rappresentanza del 81 % dal capitale. Il rappresentante dei comuni soci di Adda Acque interviene facendo presente la necessita di attuare quanto già più volte prospettato, cioè l accorpamento delle società inerenti il S.I.I. in un'unica realtà, a partire dall incorporazione di Adda Acque in Idrolario. Il comune di Merate esprime immediatamente la propria indisponibilità ad approvare tali operazioni prima del perfezionarsi dell affidamento ventennale del Servizio Idrico Integrato e anticipa il voto contrario anche in una eventuale successiva assemblea straordinaria. Ad esso si aggiunge il comune di Cernusco Lombardone.

11 La delibera viene messa ai voti ed approvata con i voti favorevoli di 40 soci (52% del capitale) e i voti contrari di due soci (28% del capitale sociale). L amministratore unico sottolinea però come non sarà possibile finalizzare l operazione di fusione, per via della clausola statutaria che richiede la maggioranza qualificata dell 80% per le operazioni straordinarie e consente al solo comune di Merate, col 23% dei voti, di bloccarne l attuazione. I Comuni soci, stigmatizzando il fatto che la contrarietà dei soli Merate e Cernusco Lombardone blocchi tutti gli altri, prendono atto dell impossibilità, per il momento, di procedere alla integrazione in Idrolario delle società minori, passaggio propedeutico alla successiva fusione tra Idrolario stessa e LRH. Le alternative possibili per conseguire comunque il risultato previsto nel Piano, sono esposte al successivo paragrafo Alternative per conseguire l obiettivo di razionalizzazione delle società idriche Alternative per conseguire l obiettivo di razionalizzazione delle società idriche Il progetto di razionalizzazione delle società idriche, che ricordiamo doveva consentire ai Comuni della Provincia di Lecco di far confluire in LRH le partecipazioni da essi possedute nelle diverse entità ancora esistenti afferenti al Servizio Idrico Integrato (Idrolario, Adda Acque, AUSM e Consorzio Olginate- Valgreghentino), garantendo da subito l obiettivo di riduzione delle partecipazioni societarie. Tale riassetto è vincolato all effettivo affidamento del SII e dovrà essere realizzato in concomitanza all avvio dell erogazione del servizio da parte di LRH da attuarsi in due steps: in primis l aggregazione delle patrimoniali minori Adda Acque Spa, Consorzio Valgreghentino-Olginate ed Ausm in Idrolario srl e in secondo luogo la fusione di Idrolario e LRH, risulta essersi arenato sul primo passaggio, per i motivi illustrati nei paragrafi precedenti. La valutazione che si pone a questo punto riguarda le modalità per superare l empasse causato dalla posizione del Comune di Merate, che come socio in possesso di una golden share, è in grado di bloccare qualunque operazione straordinaria con oggetto Idrolario. 0B7 L alternativa è quella di procedere, in luogo della fusione (Idrolario e LRH) attraverso un altro tipo di operazione societaria: il conferimento delle quote che i comuni detengono nelle società da dismettere in LRH a fronte di un aumento di capitale dedicato. In questo modo si otterrebbe da subito l obiettivo di dismettere le società, delegando LRH ad occuparsi della successiva fusione/scioglimento delle stesse. Il conferimento delle quote è una decisione nelle disponibilità della sfera giuridica di ciascun socio, non dell assemblea delle società: di conseguenza non necessiterebbe del voto dei comuni contrari, risolvendo così l empasse. Lo scrivente Comune è determinato a raggiungere l obiettivo di razionalizzazione delle società idriche, di conseguenza opererà affinché una delle due alternative sopra descritte venga attuata, con

12 una preferenza per la seconda. In particolare si farà promotore presso l assemblea del patto di sindacato per l idrico dei soci di LRH, nel quale ciascun comune ha diritto di voto in base agli abitanti e non alle quote di capitale, dell assunzione di una delibera che avvii l operazione di aumento di capitale dedicato ai soci che vorranno conferire le loro partecipazioni nelle società idriche. In ultima istanza, nella denegata ipotesi che l alternativa descritta non si rivelasse attuabile entro un tempo ragionevole, individuabile in dodici mesi dalla redazione della presente relazione, il Comune si farà comunque carico di operare per la cessazione della società Idrolario, rivalutando lo scioglimento della stessa con la riassegnazione dei beni ai soci. A tal fine si analizzeranno attentamente le novità legislative della Legge di Stabilità 2016 che prevedono agevolazioni per l estromissione degli immobili non strumentali dalle società di capitali, al fine di individuare eventuali correttivi al gravame fiscale connesso sino ad ora a tali operazioni. 3.5 Navigli Lombardi scarl La Navigli Lombardi scarl è una società che ha per oggetto sociale la salvaguardia, il recupero, la gestione e la valorizzazione dei Navigli Lombardi e delle relative pertinenze territoriali. Fra i soci fondatori vi sono la regione Lombardia (che possiede il 22% della società), le Provincia di Milano e Pavia, i Comune di Milano e Pavia, la camere di commercio di Milano e Pavia e il Consorzio est-ticino Villoresi (tutti con partecipazioni del 10%). Il Comune di Paderno D Adda possiede una quota di partecipazione dello 0,20%. Nel Piano era stato dato atto che non si tratta di società composta da soli amministratori o con un numero di amministratori superiore ai dipendenti, e che era intenzione dell amministrazione verificare l opportunità di mantenere la proprietà dei Navigli Lombardi scarl, essendo la gestione dei navigli ora demandata al consorzio Est Ticino Villoresi. Attuazione del piano e risultati ottenuti Dopo attenta verifica è stata mantenuta dal comune di Paderno d Adda la quota dello 0,20 %, atteso che la società ha impostato la propria attività specificatamente sull attrattività turistica; attività ritenuta, in prospettiva, molto interessante per la presenza sul territorio comunale di beni archeologici, industriali e religiosi di notevole interesse, inseriti in contesto naturalistico di pregio e meritevoli di valorizzazione ed attrattivi per un turismo sostenibile e con sensibilità ambientale. Di seguito, nel corso dell assemblea ordinaria dei soci di Navigli Lombardi S.c.a.r.l. del 22 febbraio 2016, è stata resa nota l iniziativa che Regione Lombardia sta intraprendendo per l integrazione di Navigli Lombardi con la società Explora nell ambito di un processo di razionalizzazione dei soggetti regionali di programmazione dell attività turistica. La modalità di integrazione sono ancora da definire ed in questo processo è intenzione di Regione Lombardia garantire la citata specificità di Navigli Lombardi nell interesse dei Soci che auspicano la salvaguardia e la valorizzazione del Sistema Navigli e dei territori adiacenti, con riscontri

13 abbondantemente positivi nel recente semestre EXPO. * * * La presente relazione viene pubblicata sul Sito Internet del Comune di Paderno D Adda, nella Sezione Amministrazione Trasparente sottosezione Enti controllati e trasmessa alla sezione Regionale di controllo Lombardia della Corte dei Conti. Il Sindaco Rotta Renzo

14 Comune di Paderno d'adda Decreto n 8/2016 Settore Economico-Finanziario OGGETTO: RELAZIONE CONCLUSIVA SUL PROCESSO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE (ART. 1 CO. 612 LEGGE 190/2014). Il sottoscritto responsabile della pubblicazione certifica che il provvedimento viene pubblicato all Albo Pretorio online consultabile sul Sito Ufficiale dell Ente dal per giorni quindici consecutivi. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia entro 60 giorni, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dall esecutività dell atto. Paderno d'adda, lì Il Responsabile della Pubblicazione Grazia Mandelli

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